Post on 06-Feb-2018
QUANDO SI STUDIA UN ARGOMENTO DAL PUNTO DI VISTA STORICO, SI HA
SPESSO L’IMPRESSIONE DI
ESAMINARE QUALCOSA DI
LONTANO E POCO FAMILIARE
SE POI PARLIAMO DI STORIA DELLA MUSICA
CAPITA CHE I BRANI DEL PASSAT0
POSSANO RISULTARE POCO COINVOLGENTI,
COME SI TRATTASSE DI UN MUSEO DI SUONI IMMOBILI, BELLI DA
OSSERVARE, MA DISTANTI DALLA
SENSIBILITÀ ATTUALE
IN REALTÀ MOLTI DEI MECCANISMI CHE OGGI
SUSCITANO INTERESSE NELLE PLATEE GIOVANILI SONO STATE DI ISPIRAZIONE AI COMPOSITORI
ANCHE NEL PASSATO.
La forma del TEMA E VARIAZIONI consiste in una struttura apparentemente semplice, basata sull'utilizzo di un’idea musicale, che chiameremo TEMA, proposto inizialmente nella sua forma originale e successivamente ripetuto attraverso VARIAZIONI che possono riguardare:
•l'aspetto melodico (aggiungere o togliere delle note al tema)
•il ritmo (cambiare la battuta: ad esempio, da quaternaria a ternaria)
•l'armonia e l'accompagnamento (modificare gli accordi a sostegno della melodia)
•il timbro (affidare la linea melodica ad altri strumenti dell'orchestra)
•la dinamica (modificare l'intensità del tema: piano – forte – mezzoforte, ecc.)
Nel corso del tempo questa forma musicale ha rappresentato anche una sorta di banco di prova per i musicisti, i quali attraverso le più elaborate variazioni ad un tema famoso e alla moda, talvolta improvvisate durante i concerti, cercavano di dimostrare la loro bravura come compositori ed esecutori
Del periodo Barocco (1600/1750) lo scontro più pittoresco, giocato
anche su più “tavoli” (clavicembalo e organo) fu quella fra Georg
Friedrich Händel e Domenico Scarlatti , nati entrambi nel 1685.
Ebbe luogo a Roma nel 1708, nel palazzo del Cardinale Ottoboni.
Scarlatti e Händel suonarono a turno prima il clavicembalo e poi
l'organo: “Siccome Domenico Scarlatti era un celebre suonatore
di clavicembalo, il cardinale volle mettere lui e Händel a confronto
di abilità. Il risultato della gara cembalistica fu variamente
giudicato, si dice che alcuni diedero la preferenza a Scarlatti.
Comunque quando si passò all'organo, non ci fu ombra di dubbio, e
lo stesso Scarlatti dichiarò la superiorità dell'antagonista e
candidamente ammise che prima di averlo sentito all'organo non
aveva idea della potenza di tale strumento”.
"Dueling Banjos" è una composizione strumentale del 1955 di
Arthur "Guitar Boogie" Smith in cui due benjo si sfidano,
variando a turno l’idea iniziale. Il brano è stato reso famoso
dal film Deliverance del 1972, che ne ha proposto un
adattamento per chitarra e benjo, scalando le classifiche
internazionali. Il realtà questa versione provocò una causa
legale dell’autore, poiché il suo brano era stato usato e
cambiato senza il suo permesso.
Il brano non rispetta perfettamente la forma del TEMA CON
VARIAZIONI, piuttosto è un libero confronto in cui la
variazione, la ripetizione e l’intensificazione sono i
meccanismi che fanno avanzare l’azione e catturano
l’interesse dell’ascoltatore
Nell’età Classica (1750/1825) Daniel Steibelt, compositore e
pianista nativo di Berlino, forte dei successi ottenuti nel corso di
una lunga e trionfale tournée in Germania, una volta giunto a
Vienna, capitale della musica europea del tempo, aveva osato
sfidare nientemeno che Beethoven. La sfida avvenne nel 1800 in
casa del conte von Fries. Nell’occasione Beethoven umiliò
pubblicamente a tal punto il suo rivale che questi decise di
interrompere la sua tournée: sul TEMA di una composizione di
Steibelt, fresca di scrittura, IMPROVVISÒ a lungo e in tutti i modi,
creando molte VARIAZIONI nello stupore generale e dello stesso
Steibelt.
In questa video, invece, vediamo una «discussione musicale» piuttosto ironica e vivace che contrappone i 2Cellos (un duo di violoncellisti sloveno-croati, composto da Luka Šulić e Stjepan Hauser) al chitarrista statunitense Steve Vai.
Con qualche «azzardo formale» potremmo intitolarle LIBERE VARIAZIONI ALTERNATE sul tema di HIGHWAY TO HELL (AC/DC)
Questo è il TEMA delle 12 variazioni di WOLFGANG AMADEUS
MOZART viste all’inizio.
Leggila e imparala con il flauto dolce, poi elabora una tua
personale variazione, modificando a tuo piacere la melodia, ed
eseguila.
Per familiarizzare con questa melodia
ecco la sua esecuzione al pianoforte…
…..e con accompagnamento!
Il VIRTUOSISMO è un atteggiamento musicale che si diffonde
nella prima metà dell’Ottocento: i musicisti, divenuti liberi
professionisti e, per avere successo, cercavano di stupire il
pubblico con esecuzioni che richiedevano GRANDI DOTI
TECNICHE.
La personalità del "virtuoso" è riconoscibile fin dall'infanzia,
grazie a una facilità di esecuzione fuori dal comune spesso
associata a una spontanea vena creativa.
In epoca Romantica (1820/1880) famoso è il confronto tra
l'ungherese Franz Liszt e l'austriaco Sigismund Thalberg.
Conosciamo nei minimi particolari la sfida che ebbe luogo a Parigi
il 31 marzo 1837, nel palazzo della principessa Cristina di
Belgioso.
Trattandosi di una sfida, dominò l'elemento VIRTUOSISTICO, in
riferimento al quale ambedue i pianisti rappresentavano due
autentici monumenti viventi, pur nelle reciproche differenze di
stile. Incuriosì l'uditorio il fatto che Liszt si agitasse alla tastiera,
e battesse rumorosamente il tempo con il piede, mentre Thalberg,
più composto, aveva un portamento aristocratico. Alla fine, tra gli
applausi, il verdetto della giuria popolare fu in un certo senso
salomonico, anche se veritiero: Thalberg è il migliore, ma Liszt è
unico.
THALBERG nelle sue composizioni
spesso «andava a prestito» di
TEMI famosi di altri musicisti,
autori di opere liriche come
GIOACCHINO ROSSINI e GIUSEPPE
VERDI, oppure di musica
strumentale come LUDWIG VAN
BEETHOVEN, o addirittura l’inno
nazionale inglese GOD SAVE THE
QUEEN: in qualche modo «giocava
sul sicuro», contando sulla
familiarità già acquisita del
pubblico con quelle melodie. In
ogni caso la sua musica era
sempre BRILLANTE E
APPARISCENTE, in modo da
stupire il pubblico e catturare
l’attenzione e il consenso.
Anche LISZT andava spessissimo «in prestito» da altri musicisti, ne usava
e trasformava le idee in composizioni che prendevano il nome di
TRASCRIZIONI.
Nel caso che ti propongo FRANZ LISZT, che era il più virtuoso dei pianisti,
andò in prestito addirittura dal più virtuoso dei violinisti, cioè NICCOLO
PAGANINI.
Alle volte la tecnica della VARIAZIONE non si applica ad un
TEMA iniziale, ma trasforma piuttosto lo STILE
Nel RAP le VARIAZIONI della METRICA testuale e del RITMO
base producono molti STILI differenti
CONFRONTO, SCONTRO, DUELLO, LITIGIO sono stati in
tutte le epoche squisiti «pretesti» per stimolare la
creatività, valorizzare le differenze e le abilità, e attirare l’attenzione dell’ascoltatore, il
quale si immedesima nella gara e viene spesso coinvolto come
giudice
A. Scegli una base ritmica tra le due proposte o trovane una nel web
B. Scegli una frase iniziale dalla quale partire o proponine una nuova
C. Crea un mini rap di almeno 30/60 secondi (vietate le parolacce)
D. Sfida i tuoi compagni, e che vinca il migliore!
4 - Non darmi consigli, so come sbagliare da solo….
1 - La mente è un paracadute, funziona solo quando è aperta…
7 - Non fallisci se fallisci ma se smetti di provarci…
3 - Punta alle stelle, se sbagli cadrai sulle nuvole…
2 - Insultare me non renderà migliore te…
6 - Conta se vivi, non se esisti…
5 - Se fai due volte un errore non è un errore, è una scelta…
8 - Le cose più belle devi lottare per averle, e se le ottieni devi lottare ancora per tenerle…