Post on 01-Jul-2015
Uscita didattica Aniene
Bernardini Alessandro
Indice
• L’Aniene e la sua riserva naturale– Il corso– Il corso: i meandri– Il primo impatto– Effetti dell’inquinamento– Sorgente e foce: energia del fiume
• I nostri test• Opinione personale
La riserva
La riserva della valle dell’Aniene si estende per 600 ettari. Questo fiume è un affluente di sinistra ( se ci mettiamo con le spalle alla sorgente possiamo individuare quale sia la sponda destra e quale quella sinistra e perciò stabilire la provenienza di un affluente) del Tevere: lungo 120 km, nasce sui monti Simbruini in provincia di Frosinone, zona anch’essa protetta.
Il corso
Alla sorgente, l’Aniene è formato da due ruscelli che confluiscono insieme. La portata iniziale è bassa, ma aumenta proseguendo nel suo corso attraverso molti paesi del Lazio. L’Aniene diventa zona protetta quando entra all’interno del Grande Raccordo Anulare fino alla confluenza con il Tevere, il quale è il primo fiume di Roma con una lunghezza di oltre 400 km.
Il corso: i meandri
Il corso d’acqua nel suo percorse compie delle curve più o meno ampie dette meandri: durante la curva, la corrente sbatte sull’argine che ha di fronte rimbalzandoci e proseguendo il suo percorso. Quella sponda del fiume però, viene scavata, mentre l’acqua sul lato interno rimane quasi ferma ed è proprio li che si depositano i detriti.
Corrente
Acqua ferma: deposito di detriti
Sponda scavata dalla corerente
Il primo impatto
Il primo impatto che abbiamo avuto è stato il forte odore e il colore dell’acqua. Purtroppo sull’Aniene ci sono molte fabbriche che gettano il loro scarichi nel fiume. Queste, dovrebbero utilizzare, per legge, un depuratore, ma siccome è molto costoso, molte non lo usano causando notevoli ripercussioni sull’ecosistema del fiume e non solo. Vi sono poi molti scarichi abusivi che contribuiscono in gran parte a questo processo di inquinamento.
Effetti dell’inquinamento
Gli effetti collaterali li possiamo vedere per esempio sulle spiagge: l’estate nel mare sulla sabbia vediamo molti rifiuti, come buste di plastica e cotton fioc. Questi ultimi in particolare sono molto difficili da eliminare, anche dai depuratori. Infatti essi hanno dei filtri che passano l’acqua eliminando i rifiuti che si porta dietro, ma i cotton fioc riescono a passare attraverso tali filtri. Questi effetti si ripercuotono soprattutto sul fiume stesso, comportando una riduzione della qualità dell’acqua e di conseguenza della vita della vegetazione e degli animali che lo abitano. Infatti i pesci sono sensibilissimi a questi cambiamenti, come l’aumento della temperatura dell’acqua, che spesso comporta una morte immediata.
Sorgente e foce: energia del fiume
Alla sorgente non abbiamo una situazione di questo tipo e l’acqua è trasparente. Inoltre in prossimità della foce, la corrente del fiume è più lenta perché ci troviamo in una zona pianeggiante ed ha quindi minore energia. Così il fiume può trasportate cose meno pesanti. Quando piove, l’acqua trasporta tutti i resti di animali, fogli secche, ramoscelli, i quali il fiume, anche alla foce, riesce trasportare grazie alla loro leggerezza. Il colore dell’acqua e la sua trasparenza, dunque, sono dovute anche alla sospensione che il fiume trasporta. Nel momento in cui il fiume straripa, vengono depositati tutti i detriti sottoforma di un fango chiamato limo.
I nostri test
Lo scopo di questa uscita, oltre quello di conoscere la riserva naturale, è stato anche quello di svolgere dei test sui due fiumi:
•Una prima valutazione soggettiva•Test chimici
– Differenza nitriti, nitrati e ammoniaca
Una prima valutazione soggettiva
Per dare una prima valutazione al fiume, ci siamo divisi in gruppi e abbiamo fatto un test in base a ciò che noi vedevamo e assegnando un punteggio a ogni caratteristica. Questo, però, è un metodo in cui prevale molto la soggettività e infatti le differenze fra i veri test dei gruppi erano molto rilevanti.
Trasparenza dell’acqua Vegetazione
circostante
Tipo di terreno vicino all’argine
Test chimiciPerciò abbiamo fatto una serie di analisi chimiche prima all’acqua dell’Aniene e poi di
quella del Tevere prima della confluenza. Abbiamo analizzato le maggiori caratteristiche dell’acqua, sempre rimanendo in gruppi ed effettuando personalmente le analisi tramite appositi kit fornitici dalla guida. I dati analizzati risultati dagli esperimenti sono i seguenti:
ANIENE TEVEREPH 8,5 PH 8,5
NITRITI 0,05 mg/l NITRITI 0,05 mg/l
NITRATI 30 mg/l NITRATI 15 mg/l
AMMONIACA ≤0,5 mg/l AMMONIACA ≤0,5 mg/l (maggiore dell’Aniene)
OSSIGENO DISCIOLTO 3,7 mg/l OSSIGENO DISCIOLTO
5 mg/l
CROMO ≤0,2 mg/l CROMO ≤0,2 mg/l
Differenza nitriti, nitrati e ammoniaca
La differenza fra ammoniaca, nitrati e nitrati, comunque, sta nel quantitativo di ossigeno che ognuno dei 3 possiede: l’ammoniaca non ne ha, i nitriti ne hanno un po’ mentre i nitrati ne hanno molto. Tutti e tre, però, derivano dall’azoto, quella sostanza presente nell’aria e nelle proteine e quindi anche negli escrementi animali (non scordiamoci che anche noi siamo animali!): la maggiore concentrazione, si avrà pertanto nei fiumi dove vi è lo scarico delle fogne.
Opinione personaleIo penso che questa uscita sia stata tutto sommato una
bella esperienza: prima cosa perché sia è svolta all’aria aperta; seconda e fondamentale cosa, è che abbiamo parlato e visto un ambiente che sappiamo che a Roma esiste ma di cui ne conosciamo molto poco: il fiume. Penso che anche il maneggiare i kit con le varie provette e reagenti sia stato una cosa nuova ed entusiasmante, almeno per me. È stato curioso vedere le varie reazioni dell’acqua: da trasparente a diventare blu o viola oppure diventare in gialla per poi ritornare trasparente!!! Io sono stato molto affascinato e anche la spiegazione della guida non mi è parsa noiosa anche se la natura anche questa volta non ci ha aiutato!!
FINE
USCITA DIDATTICA ANIENE