Post on 04-Apr-2016
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La mia formazione parte dal Politecnico di Milano, Corso di Laurea in Di-segno Industriale vecchio ordinamento (5anni), dove ho avuto la fortuna di avere come docenti alcuni tra i nomi di spicco della creatività e della cultu-ra del progetto italiana. Sono stati miei docenti personaggi come Andrea Branzi, Valeria Bucchetti, Stefano Maffei, Ilaria Marelli, Ezio Manzini, Levi, Crespi, Piccinno....Pollution nasce da un pensiero sulla mia specializzazione, lo strategic de-
sign, dove ogni parte di un progetto contamina l’altra e viceversa. Strategic design è anche percepire i segnali dal mondo esterno, dalla so-
cietà all’arte e trasformarli in linee guida che alimentano la creazione e la progettazione.
Il nome Pollution Maker nasce quasi per scherzo in ambito universitario, a quel tempo frequentavo lo sperimentale corso di Strategie di prodotto alla facoltà di disegno indu-striale del Politecnico di Milano. Durante il corso, imperniato su tutti gli aspetti della creazione di prodotti, dalla concettualizzazione fino al luogo di vendita, era frequente ascoltare concetti creativi come contaminazione, inclusione, discontinuità complessità e altri riferiti al modo e alla filosofia multidisciplinare di approccio ai progetti. Così, come falsa polemica ma convinta autoanalisi nasce l’idea di “inquinare” il progetto riferendomi alla multidisciplinarietà e scherzando sul fatto che, sebbene studiavamo sistemi sosteni-bili, di sostenibile facevamo poco.
Pollution maker poi sintetizzato in Pmkr era il nome che utilizzavo per le illustrazioni e i concept di prodotto impossibili, poi è rimasto, mettendo l’accento sulla P che, potrebbe indicare, come nel marketing standard, gli elementi principali del mondo delle merci (le famose 4 P), ma soprattutto indica progetto e rimane a indicare pollution come contami-nazione multidisciplinare delle idee.
Qualsiasi sia il progetto, dal semplice opuscolo o al complesso prodotto industriale, il pensiero multidisciplinare alla base del design strategico è da sempre il mio approccio alla creazione.
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Così come la contaminazione delle idee ha dato origine al nome P*mkr, lo stesso ha ispi-rato lo stile delle grafiche che mi appartengono, la linea spezzata, la apparente mancanza di regole, l’ispirazione al decostruttivismo legano con il concetto base e rappresentano ciò che mi attrae nel visual design. Quando posso o quando il progetto lo permette provo ad applicare queste mie ispirazioni di stile, per esempio ci sono riuscito durante la progetta-zione di una piccola collezione di gioielli maschili (più avanti nel portfolio).
La maggior parte delle volte non si è liberi di comandare il segno come vogliamo, ma è l’identità del prodotto o della azienda a guidare il pensiero ed è importante riuscire a rispettare tutto ciò che potrebbe essere un valore del nostro committente, da qui parte il mio modo di approcciare il progetto, dallo studio di chi siamo in quel momento e cosa possiamo diventare, scrivo al plurale non a caso: per me è importante sentirmi parte della realtà aziendale alla quale sto fornendo una consulenza.
In questo portfolio presento una parte significativa dei miei lavori, sono stati esclu-si volontariamente tutti i progetti in ambito universatario e i concept di design in valutazione da parte di aziende. Sto realizzando un’altra raccolta riguardante i lavori fotografici e i lavori accademici.
Purtroppo nel 2012 ho subito un grave danno informatico e parte dei miei lavori del passato è andata perduta.
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MURGObrand costructioncorporatepackagingart direction
dal 2009 curo l’immagine per l’azienda agricola Emanuele Scammacca del Murgo, una media impresa vitivinicola siciliana fa-mosa per essere stata la prima azienda in Sicilia a produrre Spumate metodo classi-co da vitigni autoctoni .
Per loro mi occupo della riprogettazione e del riposizionamento del marchio, del de-sign delle etichette e del packaging.
Al momento sono in via di progettazione il redesign della totale linea dei vini e nuove soluzioni per la comunicazione
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il marchio originale della azienda è lo stemma araldico al disopra del nome (img
a destra) Murgo,il nome e la grafia dello stesso sono la parte principale del marchio, rappresenta da di-versi anni l’azienda, da sempre a gestione familiare, è sempre stato l’elemento cardi-ne di tutta la comunicazione fatta fin ora. L’altro elemento , lo stemma è stato quello che ha ricevuto le modifiche più importanti,
per migliorarne l’aspetto e la stampabilità
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i decori sono stati ristiliazzati completa-mente, così come l’arma araldica princi-pale, i leoni su tre colline, con lo scopo di rendere tutto più contemporaneo, visibile, stampabile e la possibilità di essere utiliz-
zato senza decori in oro.Due sono le impaginazioni del marchio, la principale qui in alto e più a destra la ver-sione di uso sulle etichette e gli spazi dove
la dimensione orizzontale è la dominante.
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la linea Tenuta San Michele, il sotto mar-chio che indica la serie pregiata dei vini
fermi prodotti dall’aziendaE’ la prima etichetta a staccarsi dallo sche-ma a cornice che caratterizza la quasi tota-
lità della linea dei vini Murgo
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la linea degli Spumanti metodo classico, (tra le immagini qui presenti manca l’eti-chetta dell’extra brut) è il fiore all’occhiello della azienda Scammacca del Murgo, la pri-ma azienda a produrre e commercializzare spumante da vitigni autoctoni in Sicilia. Questa etichetta è il terzo restyling dell’ori-ginale. La tradizione dell’azienda prevede da sempre l’utilizzo di uno scema a corni-ce. Negli anni l’evoluzione ha riguardato le proporzioni i colori e i supporti cartacei, per arrivare in futuro a un cambio radicale.
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durante la preparazione della stampa è mia consuetudine seguire di persona la realiz-zazione e la preparazione dei colori sulla linea, quando mi è permesso dal fornitore,
e quando le distanze lo permettono.Nel caso dell’azienda Murgo luna delle fasi proncipali del restyling riguardava appunto la scelta del supporto e la qualita delle seri-
grafie su etichette autoadesive.
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la linea dei vini Doc Etna non riserva, è il core business dell’azienda, come per gli spumanti questa etichetta rimane tradizio-nalmente con los chema a cornice, nelle immagini con le bottiglie sono utilizzate le
etichette del primo resstyling
OLD OLD
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la linea dei vini Doc Etna arrivata al terzo restyling viene imbottigliata su borgognot-ta , in futuro cambieranno le proporzioni
delle etichette
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la rinnovata linea commerciale Lapilli, l’etichetta in questo caso è totalmente nuo-va e anticipa gli stilemi delle future etichet-te, caratterizzata da linee orizzontali che si ispirano alle architetture normanne della
Sicilia
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Tenuta Caffarelli è l’azienda laziale di Mur-go, per questa azienda che imbottiglia un solo tipo di vino in questo momento è sta-to creato un marchio commerciale ad Hoc caratterizzato dall’uso dello stemma della
famiglia Caffarelli.
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AVERNAallestimentographic designfotografia
Nel 2008 l’agenzia Cantiere di Comunica-zione mi chiede la consulenza per la rea-lizzazione dell’allestimento per il 140° com-pleanno di Amaro Averna, durante la serata furono presentati lo spot cantato da Enrico Ruggeri e la bottiglia del 140°.Per l’occasione ideai degli striscioniche evocavano sia la nuova grafica della bottiglia sia la storia degli spot del “gusto pieno della vita”.Compresi nel progetto erano l’invito e un servizio fotografico per le specialità a base averna create dallo chef.
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in questa pagina:una proposta di allestimento
la sera dell’ evento
altra pagina:dettagli dell’allestimento
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6002
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in questa pagina:foto delle specialità a base di Amaro Aver-na, al centro uno scontornato molto com-
plesso della foto del semifreddo
altra pagina:invito dell’evento,
serigrafia su cartone rigido 600gr
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GRAPPA FRATTINAcartotecnicagraphic designfotografia
Tramite l’agenzia Cantiere di Comunicazio-ne sono stato fornitore di consulenza per la creatività di alcuni progetti per Grappa
Frattina
altra pagina:menu e logo dell’evento “ incontro”
la grappa come accompagnamento dell’al-ta cucina
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brochure fustellata per la promozione dei cocktail a base di Grappa Frattina.
La particolarità richiesta era una doppia funzione di brochure e centrotavola.
Il risultato del progetto è stato un pieghevo-le impaginato e fustellato in modo tale da potere essere fruibile sia come brochure
sia come centro tavolinoGraficamente l’impaginazione è caratteriz-zata da uno sfondo pittorico realizzato digi-talmente con l’uso di una tavoletta Wacom.Gli scontornati dei cocktails : quattro su cinque sono parte di un servizio fotograficorealizzato da me per conto di Cantiere di co-
municazione
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cartoncino e invito digitale per la presenta-zione del long drink White Frattina
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invito digitale e servizio fotografico della presentazione della linea UT di Grappa
Frattina
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NOCITObrand costructioncorporatedesigninteriorpackagingart directionphotography
Nell’Agosto del 2005 curo l’immagine e la comunicazione di questa piccola azienda orafa siciliana specializzatanella lavorazio-ne del corallo.L’azienda lavora attualmente nel mercato locale ed esporta in giappone.Quando sono stato chiamato per la creazione del logo e del brand aziendale mi sono trovato di fronte a una splendida opportunità creativa: un’azienda che parti-va da zero con la consapevolezza di voler emergere dal contesto di riferimento.
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Logo marchio e colori isituzionali del mar-chio Nocito gioielli
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N O C I T ON O C I T O
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Cartellina portagaranzia e relativo certifi-cato (fustella originale)
altra pagina:elementi di immagine coordinata
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insieme al marchio e all’immagine coordi-nata dell’azienda progettai anche l’allesti-
mento dell’atelier shop e i relativi arredi, alla fine si scelse per un’allestimento diver-so bastao su arredi classici e contempora-
nei
altra pagina:le vetrinette espositive multiple e singole
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Oltre all’arredo degli interni mi era stato chiesto di pensare una soluzione per alle-stire una nicchia presente nella struttura
muraria dell’ingresso principaleIl progetto finale e poi realizzato è una ve-trina blindata per un solo gioiello, il “pezzo
più importante” della collezione. La vetrina richiama lo stile e i materiali usa-ti all’interno e ha la particolarità di averela cerniera di apertura invisibile, per mante-nere inalterata la purezza della linearità del
rettangolo
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25.00
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50.00 35.00
R7.00
5.00
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11.00
30.00
R12.00
R12.00 5.00
Dettaglio della cerniera nascosta
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ILLYWORDSillustrazione graphic design
illywords è la rivista istituzionale di illy spa, ogni numero chiedono alle maggiori scuole di design di realizzare delle illustrazioni in armonia col tema trattato: per il numero 3 del 2002, viene richiesta la collaborazione del politecnico, io ero tra i ragazzi selezionati e plubbicano tre delle mie illustrazioni, il tema era “intrecciare re-lazioni”, la copertina non è una mia illustra-zione, bensì di Federico Meroni, ho deciso di inserirla per individuare la rivista della famosa azienda italiana.
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copertina del numero 3 anno 2002immagine di Federico Meroni.
[approfitto per salutarlo]
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immagine “sedie”“le sedie schierate siamo noi,
in riga nella società, il rosso è l’accento,
l’invito a comunicare, a fermarsi un attimo,
per parlare...”
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imagine “tazzina”la mattina l’italia si stringe
attorno a un espresso, il momento della giornata in cui
iniziamo a comunicare, magari con mario il nostro barista,
la tazzina con un cielo al posto del caffè è la metafora
del popolo dell’espresso
inserto speciale adesivo.ogni personaggio era fustellato
su carta patinata adesiva
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POSTCARDSillustrazione graphic design
cartoline ideate eprogettate per gli eventi del fuorisalone di Area Maroncelli: una via di Milano ad alta incidenza di showroom
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INTERALIAcorporatebrand design
logo e brand design per interalia, una mul-tinazionale pluriservizi operante tra l’italia l’egitto e la svizzera
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Interalia è una società multiservizi che si occupa di importazione e gestione di risorse alimentari dall’egitto e di gestione di servi-zi turistici in ambito extra europeo, il nome stesso indica la mancanza di una specifici-tà di settore. Per realizzarne il logo ho mo-dificato un vecchio simbolo tipografico che indica appunto gli “interalia” cercando di farlo assomigliare a un’onda in movimento per porre l’accento sulla dinamicità, infine il tutto viene reso stabile dall’uso di un font dall’aspetto istituzionale modificato negli
spazie e nelle grazie.
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INTERALIA srlGalleria del Corso, 2 - 20122 Milano - ItalyTel. +39 02.76.36.9834 - Fax +39 02.76.01.41.60www.interaliagroup.com
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WHR HOTELScorporatebrand design
logo, brand design e immagine coordinata per WHR HOTELS, una società italo svizze-ra che gestisce resorts internazionali
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Anche inquesto caso sono stato alle prese con un restyling (in alto a sinistra il logo originale) tra le varie proposte la scelta è andata sulla soluzione semplice data dal nome con la sigla in rosso e il fregio/segno
in basso.
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VILLA BARDINIcompetitionlogo design
logo proposto per il concorso “UN MAR-CHIO PER LA BELLEZZA”, un logo per Villa Bardini complesso espositivo a Firenze si-tuato all’interno dei giardini Peyron.
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L’idea di bellezza ruotava attorno alle im-magini multicolore del giardino di villa Bar-dini che osservavo durante la fase di ricer-ca.
Pensavo quale segno potesse racchiude-re il concetto di bellezza/natura/laggiadria/ arte/VILLABARDINI/colore/gesto/musi-ca...
Giocando con il segno grafico del nome “Villa Bardini” > VB arriva la visione di una farfalla...una farfalla è una donna che in-dossa un abito di colore, che danza tra le meraviglie di un giardino, che osserva la bellezza della natura muovendosi con gesti leggeri e letteralmente disegnando armo-nia nell’aria.
trovato il segno il problema successivo è il colore:
Qualsiasi colore a parte il nero e il bian-co è subordinato a una idea, un concetto
quindi credo che il rosso della passione, sia quello che rappresenta meglio la spin-ta propulsiva dell’ uomo verso la creatività e l’arte. Del resto, tecnicamente parlando, credo che l’utilizzo principale debba resta-re il monocromatico bianco o nero.
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in questa paginauso proncipale
evoluzione del progetto:il marchio all’inerno di un cerchio che pren-
de il colore relativo al percorso espositivo
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Ag.Turismo Manfredoniacompetitionname conceptlogo design
logo e nome proposto per il concorso indet-to dall’azienda autonoma per il turismo di Manfredonia (Puglia)
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enoizanigapmiideenilarutartneceenoizurtsocotnematneiroeirolocemrofenoizalopartseenoizaripsi
NOME
Il nome dell’Agenzia si riassume nell’acro-nimo:
MATU, ManfredoniaTuristica.motivazioni alla base di questa scelta;
- la ricerca di un nome proprio, veloce, mu-sicale, immediato al pari di altri enti promo-
tori turistici e di valorizzazione territoriale- la ricerca di un nome che possa essere sfruttato nella comunicazione e nella pro-mozione (si veda allegato per gli esempi di
comunicazione).
LOGO E LOGOTIPO
Il logo grafico che incornicia il logotipo nasce da una stilizzazione della pianta del castello di Manfredonia, usando dei colori evocativi della zona, richiamando il mare (azzurro), il territorio (verde), l’arte (gial-lo come evidenza, giallo come l’ arenaria) mentre il magenta scuro pone l’accento sulle unicità e specialità territoriali (artigia-
nato, gastronomia, eventi).
MareArteTerritorioUnicità=MATU=Manfredonia Turistica.
Il carattere (debitamente modificato) del Logotipo ha una chiara ispirazione medioe-vale e all’interno vengono richiamati i colori
fondamentali del Logo.
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Progetto|proposta concorso|tavola riassuntivaNome e Logotipo per "Agenzia del Turismo e la promozione del Territorio del Comune di Manfredonia"
Nomeversione completa con logotipo semplificato, significatoe sottolinea esplicativo della ragione sociale.versione per usi istituzionale|es. : protocolli
MATU
versione solo acronimo con font instituzionaleuso all'interno dei testi dell'agenziaes: brochure promozionali
Logotipoversione completa|versione a uso limitato es.: ingresso Agenzia
Logotipoversione completa ufficiale|uso carta intestata, comunicazione, promozione ecc...
elanoizutitsi|anigapideip|orbmitosuesrevideetacifilpmesinoisrevoreneocnaibettodirinoisrevettodirinoisrev
abcdefghilmnopquvzABCDEFGHILMNOPQUVZ1234567890,. -_ |èéòàùì?!><@
;: =+ ()
font istituzionale: Amasis Mt Bd
colori elemento logo
c:040|m:000|y:000|k:000
c:003|m:036|y:093|k:000
c:018|m:096|y:016|k:000
c:050|m:000|y:100|k:000
a lato: utilizzo su fondo complesso|fondo chiaro monocromo e colori|fondo scuromono cromatic o e a colori.
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Museo Navale Monfalconecompetitionname conceptlogo design
logo e nome proposto per il concorso indet-to dal comune di Monfalcone per il nome e il logo del Museo della Cantieristica Navale di Monfalcone
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l’ispirazione del progetto viene dal colore istituzionale del comune di Monfalcone e
dalla stilizzazione dello stemma cittadino.Il falco di profilo leggibile da sinstra verso destra diventa la stilizzazione di nave nel
mare cambiando direzione di lettura.
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DESIGN SECTION
Da qui inizia una sezione del portfolio dedi-cata alle esperienze nel campo del design, sono esposti solo concept personali e pro-dotti che sono arrivati alla produzione o a una presentazione finale, il resto dei miei progetti, per motivi di sicurezza, non vengo-no esposti
pagina a fianco:concept “PIOPIO”, un design antropomorfo ironico per una macchina da caffè espresso in capsule, paricolarità tecnica: il serbatoio dell’acqua posside una valvola meccanica a pressione che ne permette l’utilizzo capo-
volto.
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2003 concorso “contamino una piastrella”
azienda Brix di Sassuolo
menzione speciale e produzione
pavimento in gres porcellanato:
le piastrelle 25 x 25 cm sono lisce o in-tagliate da lnee orizzontali, ogni piastrella viene tagliata da una croce inclinata di 15
gradi, grazie alle proprieta geometriche de-gli angoli complementari dopo il taglio si
ottengono 8 parti accoppiabili sempre per ognuno dei lati, cambiando l’orienatmeto e miscelando le piastrelle lisce con quelle
decorate si possono ottenere decine di combinazioni (es. vedi la texture di sfondo
a queste pagine)
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nel 2008 collaboro con l’atelier Lia Di Gre-gorio gioielli, per loro ho progettato parte della collezione maschile dei gioielli Isaia
Napoli,
Nelle immagini seguenti sono esposti l’anello chevalier e la collezione di gemelli, i prodotti entrati in produzione sono l’anel-lo, i gemelli con pavè di brillanti e i gemelli
lisci con solitario
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in questi progetti ho cercato di inserire la mia personale ricerca sulle linee interrotte e decostruite iniziata diversi anni fa quan-
do progettavo il logo per la mia attività,era il 1998 e ancora il decostruttivismo nel-la grafica non era ancora inflazionato, e c’era ancora molto da osservare e imparare dall’architettura. Questi gioielli sono con-cepiti applicando quei concetti alle forme tradizionali di unanello maschile o ai clas-
sici gemelli
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Progetto di sedia presentato al concorso “Giovani talenti” 2010
la sedia progettata per essere prodotta in mono materiale acrilico/plastico o in mul-
tistrato curvatonel progetto l’attenzione era puntata sull’utilizzo a contratto per forniture ai ser-vizi alberghieri e di ristorazione, il disegno e la forma dell’oggetto permette l’impilabilità e la possibilità di appendere una gruccia
all’interno dello schienale
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sviluppo del concept per sale da attesa di massa (aeroporti , stazioni)
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Concorso “concrete design by alessi e ital-cemeti)
2013: attraverso la piattaforma on line De-sall , Alessi e Italcementi indicono un con-corso per un centro tavola da realizzare in
microcemento.
Drop e “no place like home” sono stati i due progetti presentati:
il primo è un classico centro tavola porta frutta che sfrutta le proprietà del materiale per autocelebrarsi ne segno di una goccia appena caduta, il secondo è un poggia pen-tole con segnaposto estraibili , legato al
concetto casa/cemento
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Copyright © Carmelo Filippo Lo Guzzo / Pollution Maker Design Tutti i diritti riservati.
Tutto il materiale presente in questo book, incluso il layout e gli elementi di design, sono soggetti a copyright e protetti dalle vigenti leggi in materia di diritto d’autore. Non possono essere copiati, trascritti, modificati, riprodotti, scaricati, inviati, trasmessi e/o distribuiti in nessun modo e con nessun mezzo. I trasgressori saranno perseguiti nei termini di legge.
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pollution*maker di Lo Guzzo Carmelo Filippo P.I.:02347000842
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