Piconi all'ascolana

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Cucina tradizionale italian

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Piconi all’ascolana

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I Piconi, nome italianizzato di una ricetta tradizionale del centro Italia con qualche

variante da regione a regione, sono simili ai ravioli, tranne per un piccolo particolare: quel

beccuccio fatto con le forbici e da cui, in cottura, fuoriesce un po’ di ripieno, aprendosi

“a fiore”.

All’ascolana si chiamano “P’cù” che significa becco

e non mancano mai per la colazione di Pasqua, insieme al salame, alla “pizza” agrodolce e

all’uovo sodo!

Ingredienti per il ripieno (all’ascolana):2 uova,

100 grammi di ricotta,3 cucchiai di parmigiano o grana

padano+ 1 cucchiaio di pecorino (se non vi piace il gusto un po’ più piccante,

usate solo parmigiano),sale, noce moscata.

Battiamo le due uova con una presa di sale e ne preleviamo un cucchiaio che

terremo da parte (servirà per la spennellatura finale);

ora uniamo la ricotta ed una grattugiatina di noce moscata; poi

uniamo anche i 4 cucchiai di formaggio che abbiamo scelto;

Amalgamiamo bene il tutto ed assaggiamo, assecondando il gusto

personale, ad esempio, con

l’aggiunta di un po’ di pecorino piccante; con

il solo parmigiano, il ripie-no avrà un gusto

più “dolce”.

Lasciamo riposare e insaporire l’impasto, coperto con una pellicola

per alimenti.Intanto prepariamo la sfoglia classica.

Rompiamo 2 uova in un piatto, con una presa di sale e un cucchiaio di olio

d’oliva, e le battia-mo con la forchetta;

impastiamo poi con la farina, sufficiente per un impasto morbido, visto che la tiriamo a

mano;

la raccogliamo a palla, bene infarinata,

ne lavoriamo una prima metà, lasciando coperto

il resto, con una pellicola per alimenti.

Infine stendiamo in una sfoglia sottile e cominciamo a formare i piconi, fin qui, simili ai ravioli.

Preleviamo una cucchiaiata di ripieno e lo poggiamo sulla

sfoglia, distaccandoci dal bordo perché l’impasto andrà ricoperto dalla pasta;

lasciamo aderire la sfoglia al ripieno, con il dorso della

mano;

e si ritaglia con la rotella dentellata, così come vedete qui.

Conserviamo i ritagli e teniamoli da parte: li

impasteremo nuovamente per farne altra sfoglia,

pasta, ecc., in cucina non si butta mai niente!

Proseguiamo facendo i mucchietti di impasto:

come vedete, ho livellato un po’ il taglio.

Facciamo altri ravioli, a finire tutto il ripieno.

Ora li trasferiamo su una placca ricoperta da carta da forno, perché non attacchino.

E’ il momento di utilizzare la cucchiaiata di uovo battuto che

avevamo tenuto da parte,

con il quale spennelliamo la superficie dei nostri

ravioli.

Ed è ora che si trasformano in PICONI, che altro non è che il

taglio che faremo in superficie con le forbici, guardate qui a fianco: i “P’cù” sono quei beccucci ed è da questi che prendono il nome.

Vanno infornati a forno freddo, poi accendiamo a 180 gradi e lasciamo cuocere per una ventina di minuti, ma sorvegliandoli

di tanto in tanto:

i Piconi saranno pronti quando saranno

leggermente rosati in superficie.

Ed ecco i “P’cù” della tradizione, così come vengono preparati nell’ascolano, per la

colazione della mattina di Pasqua o a fine pasto, merenda, nonché per il picnic di

Pasquetta: non mancherà certo il modo di consumarli!

Buona Pasqua a tutti!

Realizzazione, foto e testo: zafulla1@yahoo.it