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PIANO TRIENNALE 2011-2013
CONSORZIO PER L’AREA DI RICERCA SCIENTIFICA E
TECNOLOGICADI TRIESTE
QUANDO SOFFIA IL VENTO DEL CAMBIAMENTO, ALCUNI FANNO MURI, ALTRI MULINI A VENTO. (PROVERBIO CINO-CARSOLINO)
PIAANO TTRIEN
NNALLE 20
011-20013
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INTRODUZIONE ..................................................................................................................................... 5
1 CHI SIAMO .......................................................................................................................................... 7
2 COSA FACCIAMO .............................................................................................................................. 9
2.1 Le principali aree di intervento del Consorzio ........................................................................ 9
2.2 La valutazione come pratica per la crescita delle competenze distintive ......................... 12
2.3 Stakeholder ................................................................................................................................ 13
3 STATO DI ATTUAZIONE DELLE ATTIVITÀ RELATIVE ALL’ANNO PRECEDENTE ........... 14
3.1 Risultati raggiunti nell’ambito del Trasferimento Tecnologico ............................................ 14
3.2 Risultati raggiunti nell’ambito della Formazione avanzata ................................................. 23
3.3 Risultati raggiunti nell’ambito della gestione del Parco Scientifico e Tecnologico ......... 28
3.4 Risultati raggiunti nell’ambito dell’attività scientifico-divulgativa ........................................ 33
4 GLI OBIETTIVI GENERALI DA CONSEGUIRE NEL TRIENNIO ............................................. 36
4.1 Obiettivi strategici ...................................................................................................................... 37
4.2 Progetti strategici in fase di avvio ........................................................................................... 60
4.2.1 Progetto Calabriainnova ............................................................................................................ 60
4.2.2 Progetto Campus Manufacturing Melfi .................................................................................... 64
4.2.3 Progetto Lucania Futura ............................................................................................................ 65
5 RISORSE FINANZIARIE DISPONIBILI ......................................................................................... 68
6 QUADRO DELLE COLLABORAZIONI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI DI RILIEVO ..... 78
7 INFRASTRUTTURE DI RICERCA ................................................................................................. 83
7.1 Campus di Padriciano .............................................................................................................. 83
7.2 Campus di Basovizza ............................................................................................................... 84
7.3 ENERPLAN ed altre iniziative nel campo del risparmio energetico ................................. 85
7.3.1 ENERPLAN .................................................................................................................................. 85
7.3.2 Impianti fotovoltaici ..................................................................................................................... 91
8 QUADRO DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE .................................................................. 92
9 LE RISORSE UMANE NECESSARIE PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ ........... 97
9.1 Situazione del personale al 31 dicembre 2010. ................................................................... 97
9.2 Programmazione delle assunzioni con contratto a tempo indeterminato e determinato. 98
9.3 Le azioni connesse alla formazione: .................................................................................... 100
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10 AZIONI CONNESSE ALLA FORMAZIONE ED INIZIATIVE DI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO ...................................................................................................................................... 105
10.1 Formazione .............................................................................................................................. 105
10.2 Trasferimento tecnologico ..................................................................................................... 108
11 ELENCO DELLE PROPOSTE CONCERNENTI I PROGETTI PREMIALI ........................ 112
12 INDICAZIONE DELLA SPESA AMMINISTRATIVA .............................................................. 112
13 CONCLUSIONI ........................................................................................................................... 113
ALLEGATI
ALLEGATO 1 ‐ PROGETTO PREMIALE “Research Management System: APPROCCIO INTEGRATO
CON METODOLOGIE INNOVATIVE PER LA VALORIZZAZIONE DELLA RICERCA PUBBLICA CON
L’IMPRESA”
ALLEGATO 2 ‐ PROGETTO PREMIALE “LA VALUTAZIONE DI PERSONE ED ORGANIZZAZIONI CON LA
“FUZZY LOGIC” APPLICATA AGLI EPR”
Pubblicati in documenti separati
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INTRODUZIONE
Il piano triennale è stato redatto tenendo conto delle esigenze degli stakeholder e avvalendosi degli strumenti innovativi per la pianificazione, strategica ed operativa, che il Consorzio ha sviluppato e applicato negli ultimi anni ad integrazione di quelli richiesti per legge.
I principali sono:
Il Profilo Dinamico delle Attività (PDA) di un Ente di Ricerca; Il Bilancio del Capitale Intellettuale; Il Rapid Strategic Assessment (RSA); L’analisi delle competenze distintive; Il metodo dello scenario poliennale; I sistemi di governance e di valutazione delle prestazioni di persone e di organizzazioni
(inclusi metodi con la fuzzy logic).
La descrizione di queste ed altre metodologie si trovano:
nel documento della Vision e dei suoi allegati (approvato dal CdA il 07.07.2011 e reperibile sul sito www.area.trieste.it/vision)
nel Bilancio Sociale (www.area.trieste.it/bilanciosociale) nel piano della Performance dell’Ente (approvato dal Cda il 24 gennaio 2011 e pubblicato
sul sito www.area.trieste.it/valutazione)
Dall’esame di tali documenti è possibile valutare da diversi punti di vista:
I consuntivi degli ultimi anni relativi alle attività ed ai risultati dell’Ente con il loro impatto sugli stakeholder;
Il trend previsto nel prossimo futuro; Gli obiettivi annuali e triennali con le strategie e le azioni necessarie per conseguirli e
superarli.
Una sintesi di consuntivi e target per il prossimo triennio è riportata anche nel capitolo 13 di questo piano.
Inoltre, con allegati separati sono proposte le schede relative a due progetti premiali basati sulle competenze distintive proprie dell’Ente e relative alla diffusione dei metodi per la valorizzazione dal punto di vista tecnologico ed organizzativo della ricerca e dell’impresa.
Di fatto nel 2010 si è cominciata a concretizzare la sostanziale trasformazione che l’Ente ha avviato negli ultimi anni.
I risultati più rilevanti fra quelli esposti nelle pagine del documento sono:
Iniziative nel Mezzogiorno: - Il progetto “Basilicata Innovazione”, rivolto alla valorizzazione dei risultati della
ricerca e allo sviluppo delle imprese del territorio, ha concluso la fase di reclutamento e formazione on the job dei 30 broker tecnologici previsti. Il know-how di base è costituito dalle competenze distintive che AREA ha sviluppato o acquisito nel trasferimento tecnologico e nella gestione organizzativa di ricerca e impresa. L’iniziativa sta ora producendo i primi risultati concreti.
- Si è avviata Napoli Attiva S.r.l., joint venture in partnership con l’Università Federico II, con scopi analoghi alla precedente e rivolta al territorio della Campania.
- Si stanno formalizzando iniziative simili in Calabria e Sicilia. I contatti proseguono con altre Regioni.
Enerplan: il progetto, che prevede la realizzazione di 8 LID (Laboratori Impianti Dimostrativi), ha permesso di conseguire un risultato di valenza internazionale: la caldaia che non inquina in grado di contribuire sostanzialmente alla soluzione dell’inquinamento
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urbano dovuto al riscaldamento. È in fase di conclusione la cessione del brevetto internazionale per l’Italia. Sono avviati contatti per la sua valorizzazione a livello internazionale.
Brevetti: per quanto riguarda Enerplan sono depositati, in comproprietà con PMI, 2 brevetti internazionali ed altri 4 sono in esame. Imprese e laboratori di ricerca con il supporto di AREA nel 2010 hanno depositato 17 domande di brevetto.
Spin-off: la procedura di AREA denomina “gruppi di sviluppo” gli spin-off in fase di elaborazione delle innovazioni e di lancio sul mercato (primo anno di attività). I gruppi di sviluppo avviati nel 2010 sono 6, cui si devono aggiungere ulteriori 3 approvati a fine anno nell’ambito del progetto Basilicata Innovazione.
Questi pochi risultati citati indicano che, ad oggi, AREA dispone di metodologie di valorizzazione di ricerca ed impresa innovative a livello internazionale. AREA sta, inoltre, rapidamente selezionando e supportando lo sviluppo di innovazioni sostanziali nel campo energetico. Ritengo che sia auspicabile un attento supporto del MIUR per la valorizzazione, a livello nazionale, delle metodologie e dei risultati innovativi già disponibili.
ing. Giancarlo Michellone Presidente di AREA Science Park
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1 CHI SIAMO
AREA Science Park è il primo parco scientifico e tecnologico multisettoriale nato in Italia.
Il Parco si estende su due campus che sorgono nei pressi di Trieste, città che negli ultimi decenni si è distinta per la particolare vivacità nell’ambito della ricerca, divenendo un luogo di confronto per scienziati provenienti da tutto il mondo.
AREA Science Park è nato nel 1978 (legge n. 546/77 attuata con D.P.R. del 6 marzo 1978, n. 102) con l’obiettivo ambizioso e lungimirante di creare una struttura per favorire il contatto e lo sviluppo comune di scienza e impresa.
Il compito di gestire il parco è stato affidato al Consorzio obbligatorio per l’impianto, la gestione e lo sviluppo dell'Area per la ricerca scientifica e tecnologica della provincia di Trieste, istituito con il D.P.R. 6 marzo 1978 n. 102.
Nel corso degli anni il Consorzio ha favorito la crescita del Parco scientifico e tecnologico, con il progressivo insediamento di PMI high-tech e di numerosi laboratori, fra i quali alcuni istituti di ricerca nazionali ed internazionali di grande rilevanza:
l’International Center for Genetic Engineering and Biotecnology (ICGEB), avviato nel 1988 sotto l’egida dell’UNIDO e oggi completamente autonomo;
la Sincrotrone S.p.A., per la realizzazione della macchina di luce di sincrotrone, costituita nel 1986;
l’International Center of Science (ICS), retto dall’UNIDO, nel 1989;
il Consorzio di Biomedicina Molecolare (CBM), nato nel 2004, con lo scopo di coordinare il Distretto Tecnologico di Biomedicina Molecolare del Friuli Venezia Giulia.
Alcune Unità Operative del CNR Dai primi anni ’90 il Consorzio, Ente gestore del Parco, subisce una sostanziale trasformazione e passa dall’iniziale focalizzazione sullo sviluppo e gestione del Parco per arrivare, alle soglie del 2000, alla realizzazione di strategie di valorizzazione dei risultati della ricerca e dell’innovazione sul territorio, riassunti nella formula “Trasferimento tecnologico e valorizzazione”. AREA è caratterizzata da un’originale coesistenza di esperienze di amministrazione pubblica e gestione imprenditoriale, quest’ultima importata da manager di formazione industriale giunti alla fine degli anni ’80, che hanno portato l’Ente a diventare un vero e proprio laboratorio metodologico per la gestione strategica ed operativa dei processi di ricerca, innovazione e sviluppo di impresa.
In considerazione del rilievo scientifico e tecnologico che il Parco andava assumendo, nel settembre del 1999 il Consorzio è diventato Ente di ricerca nazionale, sotto il diretto controllo del MIUR, e ha modificato il suo nome in “Consorzio per l’AREA di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste”, di seguito per brevità AREA. Con lo stesso decreto legislativo, prendendo atto della rilevanza “del polo scientifico e tecnologico del Friuli Venezia Giulia e delle sue relazioni con l’estero”, ad AREA è stato affidato il compito di coordinare la rete degli Enti di ricerca e degli atenei aventi sede in Friuli Venezia Giulia senza peraltro rinunciare alla sua missione a livello nazionale..
Negli ultimi anni AREA ha sviluppato competenze distintive nel trasferimento tecnologico , nella gestione della ricerca e impresa mediante l’innovazione sia tecnologica sia organizzativa nella relativa formazione mediante metodologie originali a livello internazionale. Molte di queste metodologie sono applicate anche agli insediati del Parco, che ha ottenuto i seguenti risultati:
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176.5 (+23%)154,9 143,1 Fatturato Consolidato (M€)*
2.537 (+15%) 2.439 2.209 Unità personale
13811Imprese entrate
11128Enti e Imprese uscite
di cui
686465Imprese
171922Enti di ricerca
di cui
858387Totale Insediati
200920082007Parco di AREA (TS)
176.5 (+23%)154,9 143,1 Fatturato Consolidato (M€)*
2.537 (+15%) 2.439 2.209 Unità personale
13811Imprese entrate
11128Enti e Imprese uscite
di cui
686465Imprese
171922Enti di ricerca
di cui
858387Totale Insediati
200920082007Parco di AREA (TS)
dati riferiti all’esercizio precedente
Tab. 1: Andamento Parco 2007 – 2009
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2 COSA FACCIAMO
2.1 Le principali aree di intervento del Consorzio
Le attività di AREA sono nate con un ambito regionale. La trasformazione della natura del Consorzio e lo sviluppo di competenze distintive ha ampliato la loro applicazione a livello nazionale, fornendo ritorni, anche economici ed occupazionali sia al territorio di origine. il Friuli Venezia Giulia, che su scala nazionale.
Pur essendo Ente di Ricerca a valenza nazionale, l’attività del Consorzio è sostanzialmente focalizzata sulle cosiddette missioni complementari che caratterizzano l’attività tipica di un Ente di Ricerca o di un’Università1, cioè la “gestione strategica operativa” della formazione (circa il 20% delle attività) e della ricerca per la competitività delle imprese e del territorio (circa l’80%).
Gli ambiti di intervento più importanti di AREA, di conseguenza, sono così sintetizzabili:
a) TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Comprende le seguenti attività:
ricerca finalizzata allo sviluppo e alla diffusione di nuove metodologie per la valorizzazione dell’innovazione tecnologica ed organizzativa;
elaborazione di scenari tecnologici e di business;
scouting delle idee innovative e valutazione delle capacità scientifiche e manageriali per il loro sviluppo;
valorizzazione della proprietà intellettuale;
valutazione delle imprese (loro missione ed obiettivi, strategie per conseguirli, mercati e concorrenti, organizzazione, situazione economica e finanziaria, piani operativi).
pianificazione e gestione dei progetti di trasferimento tecnologico e di sviluppo imprenditoriale;
selezione e sviluppo di start-up e spin-off;
trasferimento alle Amministrazioni Pubbliche (PA), a Agenzie ed Enti delle metodologie per il supporto alla Ricerca e all’innovazione a livello nazionale.
b) FORMAZIONE AVANZATA
Nell’ambito della Formazione avanzata AREA:
gestisce programmi di alta formazione post-universitaria e promuove iniziative di formazione superiore, proponendo e realizzando attività di formazione imprenditoriale, di
1 Il documento strategico PDA Profilo Dinamico delle Attività a cui si rinvia per maggiori dettagli delinea compiutamente un modello di classificazione delle attività caratteristiche di Università e Centri di Ricerca. Tale modello è basato su 4 missioni principali: 1) Formazione; 2) Ricerca per la conoscenza, cioè non ancora finalizzata ad applicazioni in ambito produttivo; 3) Ricerca per la competitività dell’industria, cioè indirizzata a specifiche applicazioni industriali; 4) Ricerca per la competitività del territorio, cioè orientata allo sviluppo del tessuto produttivo territoriale nel suo complesso; e 4 missioni complementari riguardanti la gestione strategica e operativa di ciascuna delle 4 missioni principali. Tale modello viene utilizzato da AREA su impulso della Regione FVG come strumento di analisi e interpretazione nell’ambito della rilevazione annualmente condotta per il Coordinamento degli oltre 50 Enti di Ricerca operanti nella regione.
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“management” della ricerca dell’innovazione per il personale della Pubblica Amministrazione, per gli enti di ricerca e le imprese;
sostiene la formazione di tecnici e ricercatori attraverso l’assegnazione o il co-finanziamento di borse e assegni di ricerca e di dottorato, anche a favore delle Società, Centri e Istituti insediati in AREA Science Park;
favorisce la mobilità internazionale dei ricercatori e la mobilità di personale tra istituti di ricerca e imprese, anche attraverso stage di laureandi e dottorandi e tesi sperimentali realizzate in azienda.
Per quanto riguarda quest’ambito di intervento, il Consorzio di solito non effettua direttamente docenza ma seleziona competenze, a livello regionale, nazionale ed internazionale, dopo aver analizzato le esigenze dei clienti effettivi e potenziali.
c) NETWORKING INTERNAZIONALE
Le strategie prioritarie di AREA sono:
lo sviluppo dell’Ente nel Mezzogiorno e nell’Est europeo per il trasferimento delle metodologie di formazione e governo di nuovi poli scientifico tecnologici e distretti (capacity building) anche con la formazione di broker tecnologici;
la selezione e la valorizzazione di idee e imprese innovative nel settore dell’energia e del risparmio energetico e la realizzazione di LID (laboratori – Impianti Dimostrativi) in Italia e all’Estero;
accordi extra UE su richiesta delle PA di riferimento e soltanto nel caso in cui le richieste di impegno del personale di AREA siano molto ridotte e i ritorni economici ed occupazionali siano significativi con un forte impatto potenziale sugli stakeholder.
d) SVILUPPO DEL PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO
AREA si occupa del Parco sia attraverso la gestione dei servizi e delle strutture esistenti sia attraverso la realizzazione di nuovi edifici e nuovi impianti.
Promuove, inoltre, l’insediamento di laboratori di ricerca (pubblici e privati) e di imprese ad alta intensità di conoscenza, anche di nuova costituzione.
Per valorizzare gli insediamenti del Parco Scientifico, Consorzio AREA applica e trasferisce le sue metodologie innovative, favorisce opportunità di sinergia e collaborazione tra centri, istituti e società che operano in campi scientifici e tecnologici di indirizzo comune o strettamente interconnessi e complementari.
Svolge, infine, attività di consulenza per gli insediati con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo dei loro prodotti/mercati.
e) ENERGIA
L’intervento più rilevante a livello europeo è il cosiddetto “pacchetto clima-energia”, approvato dal Parlamento Europeo a fine 2008, con il quale la UE si è posta l’ambizioso insieme di obiettivi definito dalla formula “ 20/20/20”: ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili, il tutto entro il 2020.
AREA ha recepito l’indirizzo comunitario e, allo scopo di fornire il proprio contributo, ha attivato, nel 2009, un proprio Piano Energia denominato “ENERPLAN”, mediante il quale si è tracciato un percorso di innovazione per lo sviluppo e per l’utilizzo di fonti rinnovabili e per il risparmio
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energetico (l’ENERGIA è indicato come ambito di ricerca di rilevanza strategica nel Piano Nazionale della Ricerca 2010-2012).
L’aspetto qualificante è il doppio ruolo svolto da AREA in quanto si intende sia selezionare e sviluppare idee e imprese innovative, sia realizzare impianti e prototipi nel Parco, nella regione FVG e, successivamente, a livello nazionale e internazionale.
Nel concreto, “ENERPLAN” si propone di sviluppare e costruire impianti dimostrativi in grado di operare anche come laboratori di sviluppo tecnologico e sperimentazione industriale nei quali università e scuole dell’obbligo, enti di ricerca, imprese e pubbliche amministrazioni possono apprendere e confrontare i risultati tecnici, ambientali ed economici delle varie soluzioni innovative sviluppate e realizzate. Il 2009 ha visto la stesura di otto progetti di questo tipo, basati su tecnologie promettenti e particolarmente adatte ad essere impiegate nei comprensori di Padriciano e Basovizza. Si evidenzia inoltre come per alcune di queste sia stata avviata la procedura di brevettazione internazionale.
L’intero piano Energia - “ENERPLAN” che si attuerà nel triennio 2010-2012, prevede investimenti per complessivi € 6.805.000 a copertura delle spese per opere pubbliche, per forniture, per consulenze e per personale dedicato, per attività di ricerca e divulgazione. L’intero progetto è stato approvato dal Ministero dell’Ambiente e per la tutela del Territorio e del Mare che contribuirà concretamente alla sua realizzazione con il cofinanziamento del 50 % dell’investimento previsto.
Ad oggi (febbraio 2011) tutti i piani di lavoro che compongono Enerplan sono stati avviati. Un risultato di valenza mondiale è la realizzazione, per la prima volta, di una pompa di calore ad alta temperatura in grado di risolvere, fra l'altro, il sempre più grave problema dell'inquinamento cittadino causato dal riscaldamento. Le attuali pompe di calore non possono essere utilizzate con gli impianti di riscaldamento a termosifone - che costituiscono la maggioranza assoluta degli impianti urbani - poiché sono solo in grado di erogare acqua riscaldata a 50 C°. Invece la nuova soluzione eroga acqua a 80 C° e può quindi sostituire le caldaie attuali senza interventi su abitazioni e impianti esistenti. I principali vantaggi sono: - meno spese di gestione: (35÷45)%, - costo energetico minore: (15÷30)%, - (70÷75)% di energia rinnovabile (che diventa 100% con l'utilizzo di elettricita' fornita da pannelli fotovoltaici o simili), - pay back: 3÷5 anni a seconda dei tipi di impianto, - zero emissioni in loco. La foto seguente rappresenta il prototipo da 115kw termici, ideato da Stp srl e realizzato da Rhoss spa, che funziona da alcuni mesi con risultati eccellenti. Uno sviluppo di importanza notevole, ma non ancora interamente apprezzabile anche in termini economici, è la sostituzione dell'attuale sistema di teleriscaldamento con un "teleriscaldamento freddo" dove la centrale termica è sostituita dal prelievo di acqua da acquedotti, depuratori, pozzi, canali, fiumi, laghi, mare, ecc. Ulteriori vantaggi sono possibili quando si utilizzino gli scarichi di acqua calda industriale, di centrali termoelettriche, pozzi petroliferi ecc.
2.
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Quindi la valutazione, per AREA, è lo strumento base per lo sviluppo e la crescita delle proprie competenze distintive come schematizzato nella figura 1.
Fig. 1: La valutazione come strumento di gestione e crescita delle competenze distintive
Tali competenze distintive costituiscono, da un lato, il più importante fattore di forza e differenziazione “competitiva” di AREA rispetto ad altre Amministrazioni (ed EPR in particolare) ma, d’altra parte, possono anche rappresentare un elemento di fragilità in quanto, per il fatto di essere incardinate nelle Risorse Umane di AREA, richiedono estrema attenzione e sforzo costante verso la formazione, la crescita qualitativa e la motivazione delle stesse. Questi obiettivi non sono sempre agevoli da perseguire per i numerosi vincoli organizzativi ed economici che penalizzano particolarmente l’Ente che, pur rimanendo di dimensioni medio-piccole nel panorama nazionale degli Enti Pubblici di Ricerca, è cresciuto molto negli ultimi anni, ma con una frazione crescente e ormai troppo elevata di personale non stabilizzato (quasi il 70%).
2.3 Stakeholder
Il concetto di stakeholder (portatori d’interesse) identifica tutti i soggetti coinvolti o più semplicemente interessati all'attività dell’Ente e in grado, direttamente o indirettamente, di influenzarne gli esiti.
I principali Stakeholder del Consorzio sono raggruppati in sei categorie, rappresentate nella seguente figura:
VISIONEssere riferimento internazionale per il trasferimento tecnologico e la gestione, strategica ed operativa, di
ricerca e innovazione
MISSIONCompetitività ed attrattività dei territori mediante:
• Valorizzazione di ricerca e impresa
• Formazione per il management di sviluppo e innovazione
• Promozione di reti di eccellenza scientifica ed imprenditoriale
COMPETENZE DISTINTIVE
Trasferim. Tecnologico :
• scenari tecnologici e di business;
• scouting;
• progetti;
• start up;
• spin-off;
• proprietà intellettuale;
• ...
Formazione di:
• imprenditori;
• business manager;
• Pubblica Amm. per:
•R&D e Innovationmanagement;
•Business management
• …
Gestione:
• parchi
• distretti;
• consorzi;
• reti di ricerca e impresa;
• …
VALUTAZIONE DI:
•IDEE
•PROGETTI
•RISULTATI
•PERSONE
•ORGANIZZAZIONI
VISIONEssere riferimento internazionale per il trasferimento tecnologico e la gestione, strategica ed operativa, di
ricerca e innovazione
VISIONEssere riferimento internazionale
del trasferimento tecnologico e dell’innovazione organizzativaper la gestione, strategica ed operativa, di ricerca ed impresa
MISSIONCompetitività ed attrattività dei territori mediante:
• Valorizzazione di ricerca e impresa
• Formazione per il management di sviluppo e innovazione
• Promozione di reti di eccellenza scientifica ed imprenditoriale
MISSIONCompetitività ed attrattività dei territori mediante:
• Valorizzazione di ricerca e impresa
• Formazione per il management di sviluppo e innovazione
• Promozione di reti di eccellenza scientifica ed imprenditoriale
COMPETENZE DISTINTIVE
Trasferim. Tecnologico :
• scenari tecnologici e di business;
• scouting;
• progetti;
• start up;
• spin-off;
• proprietà intellettuale;
• ...
Formazione di:
• imprenditori;
• business manager;
• Pubblica Amm. per:
•R&D e Innovationmanagement;
•Business management
• …
Gestione:
• parchi
• distretti;
• consorzi;
• reti di ricerca e impresa;
• …
VALUTAZIONE DI:
•IDEE
•PROGETTI
•RISULTATI
•PERSONE
•ORGANIZZAZIONI
COMPETENZE DISTINTIVE
Trasferim. Tecnologico :
• scenari tecnologici e di business;
• scouting;
• progetti;
• start up;
• spin-off;
• proprietà intellettuale;
• ...
Formazione di:
• imprenditori;
• business manager;
• Pubblica Amm. per:
•R&D e Innovationmanagement;
•Business management
• …
Gestione:
• parchi
• distretti;
• consorzi;
• reti di ricerca e impresa;
• …
COMPETENZE DISTINTIVE
Trasferim. Tecnologico :
• scenari tecnologici e di business;
• scouting;
• progetti;
• start up;
• spin-off;
• proprietà intellettuale;
• ...
Formazione di:
• imprenditori;
• business manager;
• Pubblica Amm. per:
•R&D e Innovationmanagement;
•Business management
• …
Gestione:
•
parchi•
distretti;•
consorzi;•
reti di ricerca e impresa;
•
VALUTAZIONE DI:
•IDEE
•PROGETTI
•RISULTATI
•PERSONE
•ORGANIZZAZIONI
VALUTAZIONE DI:
•IDEE
•PROGETTI
•RISULTATI
•PERSONE
•ORGANIZZAZIONI
Enti di ricerca
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Fig. 2: Gli stakeholder di AREA
La collettività, non indicata esplicitamente nello schema, costituisce in realtà lo stakeholder principale di una Amministrazione Pubblica quale AREA che, attraverso la ricerca e l’innovazione tecnologica ed organizzativa, con il conseguente sviluppo economico, punta ad incrementare la qualità della vita. Quindi nell’economia del presente Piano, non si tratta di una vera assenza ma, al contrario, di un approccio descrittivo maggiormente analitico che meglio rende conto del modo in cui si crea valore per la collettività.
3 STATO DI ATTUAZIONE DELLE ATTIVITÀ RELATIVE ALL’ANNO PRECEDENTE
3.1 Risultati raggiunti nell’ambito del Trasferimento Tecnologico
In linea con il PNR 2010-2012 in cui si afferma che “ in un’economia basata sulla conoscenza, la chiave di volta per garantire la crescita del sistema ricerca diventa l’interazione costante e profonda tra imprese, Università ed Istituzioni di governo”, Area opera da anni nell’ambito del
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trasferimento tecnologico e della valorizzazione della ricerca. Di seguito si riportano i principali risultati per linea di attività ottenuti nel 2010.
LINEA di ATTIVITÀ: Sviluppo di nuove competenze distintive e trasferimento di metodologie per la diffusione dell’innovazione tecnologica e organizzativa e la valorizzazione della ricerca in altre amministrazioni pubbliche, agenzie ed enti a livello nazionale.
Obiettivi assegnati:
Progettazione, implementazione e ottimizzazione di nuove metodologie, strumenti e competenze distintive e loro consolidamento all’interno di AREA.
Trasferimento di metodologie e competenze sviluppate in AREA in ambito nazionale, con focus sulle regioni del Mezzogiorno, delle attività di diffusione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico. Tale attività viene sviluppata in collaborazione con partner istituzionali che dispongono di proprie reti territoriali ovvero con radicamento locale nelle aree di interesse.
Supporto allo sviluppo e all’implementazione di progetti e di servizi innovativi con Enti locali e Amministrazioni Pubbliche.
Progetti realizzati:
BASILICATA INNOVAZIONE – Costituzione di una struttura stabile sul territorio della Basilicata, in grado di favorire la crescita del sistema delle imprese, la crescita di competenze del sistema della ricerca, l’attrazione di nuovi investimenti. Quindi con Basilicata Innovazione, si intende offrire alle imprese e ai ricercatori lucani un punto di accesso diretto allo stato dell’arte della ricerca applicata, favorendo lo scouting di competenze, partner, finanziamenti e assistenza utili a realizzare progetti di innovazione di prodotto, di processo e organizzativa. Per tale scopo sono stati selezionati 30 laureati di altissimo livello che operano sul territorio regionale dalla fine del 2009.
Risultati ottenuti (2010):
Avvio delle attività sul campo: in parallelo con le attività di tipo organizzativo e logistico, si sono avviati i primi interventi con le imprese e con il sistema della ricerca, utili a: acquisire un primo livello di informazione sul sistema economico del territorio; raccogliere informazioni sulle competenze presenti all’interno dei principali enti di ricerca pubblici regionali; definire di conseguenza i necessari interventi sulle metodologie e sul know-how di AREA, al fine di cogliere le specificità dei sistemi territoriali locali;
Formazione in aula del personale selezionato per il presidio del progetto, suddivisa in formazione generica a tutto lo staff, con l’obiettivo di istruire il personale neoassunto in relazione alle attività di AREA in generale e del suo Servizio di Trasferimento Tecnologico in particolare, e in formazione specifica in funzione del profilo: Segreteria, Amministrazione, Personale, Comunicazione, Gestione Incubatore, Valorizzazione Ricerca, Pat-Lib, Formazione e Progetti europei, Broker delle Tecnologie;
Avvio delle attività operativa di 6 Centri di Competenza che in futuro saranno strategicamente collocati sul Territorio e connessi in rete, (sul modello “Innovation Network”) dedicato alla
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promozione della cultura dell’innovazione attraverso una fase di training specialistico e affiancamento on-the-job per la formazione e lo sviluppo delle competenze delle figure professionali dedicate alle attività di trasferimento tecnologico (technology brokers);
Sviluppo del servizio dedicato alla valorizzazione della ricerca sviluppata dalle strutture di ricerca ed universitarie della Basilicata (sul modello di “Sister – Sistema regionale per la valorizzazione della ricerca”);
Costituzione di un Centro Studi (sul modello di “Centro studi e PatLib”) a supporto delle attività di trasferimento tecnologico e dell’innovazione, fruibile sia dall’intero sistema produttivo che scientifico della regione;
Avvio di un Centro Matech Point Basilicata, che attraverso l’operatività di technology brokers possa fornire alle imprese lucane indicazioni utili in merito a nuovi materiali e tecnologie disponibili sul mercato, con lo scopo di facilitarne la loro applicazione per la realizzazione di nuovi prodotti, piuttosto che per la soluzione di problematiche tecniche, ingegneristiche o di processo (sul modello di “Matech Point Friuli Venezia Giulia”);
Costituzione di un incubatore 1° miglio (sul modello di “Innovation Factory”) a sostegno della creazione di nuove imprese da parte sia di ricercatori che di giovani che intendono intraprendere progetti di imprese innovative ad alto contenuto di conoscenza;
Avvio di collaborazioni con competenze tecnico-scientifiche per studi di fattibilità di progetti di ricerca e sviluppo di aziende lucane e di attività di analisi e convalida delle potenzialità applicative dei risultati della ricerca di istituzioni scientifiche della Basilicata;
Avvio di un’iniziativa volta alla diffusione della cultura dell’Ergonomia applicata sul territorio lucano, al miglioramento delle caratteristiche di economicità dei prodotti da parte delle aziende coinvolte nell’iniziativa e all’individuazione di soluzioni innovative ed idee progettuali con soluzioni ergonomiche per lo sviluppo di prodotto;
Avvio di uno studio multi client per la determinazione del profilo competitivo, la definizione di piani di sviluppo e di crescita dimensionale di un gruppo selezionato di imprese lucane e l’identificazione di iniziative e progetti comuni alle aziende di uno stesso settore.
TECNOLOGY FORESIGHT LOMBARDIA – Analisi di scenario su criticità e potenzialità di diversi settori tecnologici finalizzata a indirizzare risorse e investimenti da dedicare ad attività di ricerca nel settore pubblico ed industriale nelle direzioni più promettenti per il tessuto economico-imprenditoriale lombardo; il tutto al fine di sostenere lo sviluppo socio-economico, mediante l’utilizzo di competenze, metodologie e strumenti di technology foresight acquisiti e fatti propri da AREA.
Risultati ottenuti (2010):
Elaborazione del primo report d’indagine sugli studi di scenario: “Analisi dei trend globali 2025 – Problematiche e prospettive per il mondo della ricerca scientifica e industriale”. In avvio l’analisi delle caratteristiche economico-finanziarie delle imprese connesse con il potenziale di innovazione esprimibile.
PRESTO A CASA – Progettazione e sviluppo di un nuovo modello innovativo di “abitazioni palestra”, gestite dall’area “Promozione e Protezione Sociale” del Comune di Trieste, in cui utenti con disabilità fisiche in fase di dimissione da strutture sanitarie di riabilitazione, possono
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sperimentare personalmente per un periodo adeguato tecnologie domotiche, ausili di uso quotidiano, soluzioni d’arredo e progettuali in grado di facilitare la gestione e il controllo delle attività quotidiane, delle funzionalità domestiche e delle interazioni con il mondo esterno.
Risultati ottenuti (2010):
Progettazione del sistema domotico, delle soluzioni d’arredo e selezione degli ausili;
Effettuazione dei lavori edili e di adeguamento degli impianti, configurazione del sistema domotico, allestimento degli appartamenti;
Selezione degli utenti e definizione di un regolamento di utilizzo delle abitazioni palestra;
Formazione degli operatori socio-sanitari e degli utenti;
Elaborazione di schede di feed-back sull’adeguatezza ed utilità delle soluzioni tecnologiche, sul livello di accessibilità degli spazi, sulla facilità d’uso, sulla replicabilità, sulla piacevolezza estetica, sull’utilità in generale dell’esperienza vissuta e quindi del servizio utilizzato;
Definizione e attuazione di un piano di valorizzazione e diffusione dei risultati
NAPOLI ATTIVA - Progetto sviluppato dalla società in house Innovation Factory che ha costituito una joint venture con l’università Federico II di Napoli. Forte della solidità scientifica di uno dei più prestigiosi atenei italiani e delle competenze distintive, uniche nel panorama nazionale del trasferimento tecnologico, maturate da AREA, “Napoli Attiva” si candida ad essere uno dei nodi vitali di Campania Innovazione, la rete promossa dalla Regione Campania per favorire l’innovazione, il trasferimento tecnologico e lo sviluppo di nuove idee di business per le imprese campane. Obiettivi del progetto sono:
Valorizzare la ricerca scientifica e tecnologica sviluppata in ambito universitario. Favorire il collegamento e la cooperazione tra mondo della ricerca, imprese e pubbliche
amministrazioni. Diventare centro di riferimento in Campania per lo sviluppo e la diffusione di prodotti e
servizi a tecnologia avanzata.
LINEA di ATTIVITÀ: Pianificazione e gestione di progetti di trasferimento tecnologico, di diffusione dell’innovazione, di ricerca industriale e in generale di supporto alla competitività delle imprese
Obiettivi assegnati:
Progettazione, gestione e sviluppo di iniziative progettuali di rilevante impatto sistemico per il settore produttivo relativi alle attività di trasferimento tecnologico e sviluppo precompetitivo.
Coordinamento, supporto operativo e gestione delle attività di valorizzazione dei risultati di progetti di ricerca industriale ad elevato impatto sistemico per il rafforzamento delle reti di ricerca e dei distretti tecnologici dell’innovazione, che prevedono il coinvolgimento di un partenariato di imprese ed enti di ricerca.
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Progetti realizzati:
INNOVATION NETWORK® 2008-2010 – Sviluppo delle Rete regionale di Centri di Competenza capaci di interpretare le domande di innovazione per la soluzione di specifici problemi tecnici e tecnologici ed organizzativi delle imprese e, nel contempo, di individuare e prendere disponibili al tessuto produttivo della regione strumenti servizi competenze e metodologie in grado di fornire il necessario supporto allo sviluppo di progetti di innovazione, ricerca e trasferimento tecnologico.
Risultati ottenuti (2010):
Consolidamento della rete di Centri di Competenza: 6 centri di competenza operativi sul territorio della Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con le principali strutture imprenditoriali di riferimento
Sviluppo di un’azione capillare porta-a-porta di contatto e visita in impresa:
n° 367 aziende contattate, n° 212 aziende visitate;
Individuazione di n° 101 esigenze e realizzazione di altrettanti interventi di innovazione a supporto delle aziende regionali;
Supporto allo sviluppo di n° 22 piani di attività di progetti aziendali;
Individuazione di n° 3 nuove idee di business;
Realizzazione di 1 activity report “manuale di best practice del trasferimento tecnologico”;
Realizzazione di n° 2 eventi tematici di promozione e diffusione dell’innovazione per le imprese.
FRIEND EUROPE – Partecipazione attiva al consorzio transregionale Friend Europe, nodo della rete europea Enterprise Europe Network (EEN) finanziata dal programma CIP – Programma Quadro per la Competitività e Innovazione – per sostenere imprenditori, PMI, centri di ricerca e università localizzate nella regione FVG nell'accesso alle opportunità offerte dal mercato europeo in termini di trasferimento tecnologico, accesso ai fondi comunitari con particolare riferimento al 7°programa quadro di ricerca europeo e realizzazioni di accordi di partnership internazionali. Particolare attenzione è stata dedicata ai temi dell’ICT, dell’Energia e dei materiali eco-sostenibili assistendo le imprese della regione nella partecipazione a eventi di partenariato e a fiere tecnologiche internazionali per l’attivazione di partenariati per progetti di ricerca congiunti e per accordi di trasferimento tecnologico.
Risultati ottenuti (2010):
Realizzazione di audit tecnologici, supporto alla redazione ed inserzione sulla rete EEN di technology offer e technology request e pre-screening di idee progettuali per l’accesso a progetti europei (n 55 interventi);
Supporto alla stesura di n 4 accordi di partnership internazionale;
Organizzazioni di company mission e supporto alla partecipazione di eventi di brokeraggio a livello europeo (n 4).
ECONOMIA DEL MARE – Messa a punto e ottimizzazione di metodi e azioni di supporto all’adozione di innovazioni da parte delle imprese del settore della nautica da diporto, cantieristica
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navale e subfornitura cantieristica. Supporto allo sviluppo delle attività del Distretto Tecnologico Navale e della Nautica e alla nascita di un Polo di Servizio alle imprese del settore della nautica e della filiera della subfornitura navale.
Risultati ottenuti (2010):
Realizzazione di un database delle esigenze di innovazione delle imprese del settore e messa a punto di progetti d’innovazione e di proposte per progetti di ricerca;
Avvio di una collaborazione con una società consortile mista di erogazione di servizi alle imprese del settore della nautica della Regione Toscana, al fine di condividere una metodologia di analisi e di conoscenza delle realtà regionali che potrebbe portare ad offrire concrete opportunità di collaborazione imprenditoriale nelle attività di produzione e di servizio al diportismo nautico o in progetti di innovazione;
Implementazione di una piattaforma software di conoscenza dell’offerta di produzioni e servizi del territorio in termini di specializzazioni e competenze delle imprese del settore, finalizzata all’avvio del Polo di Servizio alle imprese della cantieristica e nautica.
SLIMPORT – Integrazione di soluzioni modulari volte a rendere più efficienti i processi operativi nell’ambito dei servizi marittimi dell’ultimo miglio mare e primo miglio terra, consentendo:
1. la riduzione del tempo di stazionamento e di transito delle merci e dei passeggeri nei nodi del trasporto;
2. la velocizzazione delle operazioni di carico, scarico e trasbordo;
3. la cooperazione con i sistemi infotelematici di gestione dei processi operativi esistenti nell’area;
4. l’incremento della sicurezza nelle operazioni portuali salvaguardando le logiche di business;
5. l’intermodalità nell’ambito della catena logistica;
6. la decongestione dei trasporti e la mobilità sostenibile nel territorio;
Slimport rientra nel ristretto numero dei progetti finanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico, nell’ambito del Programma Industria 2015 - Mobilità Sostenibile.
Risultati ottenuti (2010):
avvio della ricerca di prodotti sviluppabili nell’ambito delle attività di ricerca e prototipizzazione del progetto potenzialmente vicini al mercato, realizzazione di interviste, catalogazione dei prodotti e delle tecnologie in schede PPMS.
LINEA di ATTIVITÀ: Scouting e valorizzazione di idee e imprese innovative, valorizzazione dei risultati della ricerca e della proprietà intellettuale
Obiettivi assegnati: Individuazione e valutazione di idee innovative, di nuove opportunità di business, di risultati della ricerca e del potenziale scientifico volte a favorire lo sviluppo di sbocchi applicativi e a potenziare l’opportunità di conseguire ritorni economici attivando interventi di valorizzazione di risultati e
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applicazioni, di trasferimento tecnologico e di creazione di nuove imprese ad alto contenuto di tecnologia
Progetti realizzati:
SISTER 2008-2010 – Sistema per la valorizzazione e il trasferimento alle imprese delle conoscenze e innovazioni presenti all’interno di 7 EPR regionali: Università degli Studi di Udine, Università degli Studi di Trieste, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), Sincrotrone Trieste SCpA, INFN – Sezione di Trieste; Fondazione Carlo e Dirce Callerio Onlus.
Risultati ottenuti (2010):
Scouting di n° 21 risultati candidati alla valorizzazione
Avvio di n 87 attività di valorizzazione dei risultati tra cui analisi documentali (desk analysis), analisi brevettuali e valutazioni di prosecuzione progetto/IPR;
Realizzazione di n° 15 depositi di nuove domande di brevetto e di n° 7 interventi di mantenimento e prosecuzione della proprietà industriale;
Realizzazione di n° 14 interventi di convalide sperimentali / allestimento prototipi;
Realizzazione di n° 3 interventi di assistenza alla commercializzazione e al trasferimento dei risultati al mercato;
Avvio alla fase di preincubazione di Innovation Factory, del progetto di sviluppo imprenditoriale WIT (What Is This), i cui proponenti afferiscono all’Università di Trieste.
UFFICIO STUDI E PAT LIB – Centro di informazione brevettuale e documentale volto a favorire l’utilizzo e l’accesso alla conoscenza di brevetti e fonti di informazione tecnico-scientifica da parte di ricercatori e operatori industriali.
Risultati:
Realizzazione di n° 99 ricerche documentali/brevettuali;
Realizzazione di n° 57 ricerche su marchi;
Realizzazione di n° 178 contatti informativi/formativi (personalizzati e non) sul tema della proprietà intellettuale e industriale.
INNOVATION FACTORY – Incubatore di primo miglio che offre spazi e servizi a sostegno della prima delicata fase di messa a punto e verifica tecnologica, commerciale, legale ed economica dell'idea imprenditoriale.
Risultati ottenuti (2010):
9 iniziative imprenditoriali supportate nella fase di pre-incubazione, di cui 3 avviate nell’anno precedente e 6 valutate e avviate nel 2010.
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COMMESSE E CESSIONE BREVETTI
Risultati ottenuti (2010):
L’iniziativa Ergonomia FVG avviata nel 2007 con lo scopo di diffondere la cultura dell’ergonomia nella regione Friuli Venezia Giulia supportando le imprese in interventi di messa a punto di soluzioni innovative per i loro prodotti, ha portato negli anni successivi all’acquisizione di tre brevetti in comproprietà con altrettante imprese assistite e alla stipula di due contratti di consulenza per imprese;
Contemporaneamente all’avvio del progetto Enerplan, si è acquisita la comproprietà di due brevetti con un’azienda;
E’ stato sottoscritto un accordo per la gestione del portafoglio brevetti di un’azienda del settore caffè.
LINEA di ATTIVITÀ: Sviluppo e realizzazione di prototipi e di laboratori-impianti dimostrativi (LID), con particolare attenzione al settore dell’energia e del risparmio energetico
Obiettivi assegnati:
Stimolare l’innovazione di prodotto e di processo contribuendo direttamente allo sviluppo e alla realizzazione di prodotti, prototipi e impianti innovativi in grado di entrare in produzione ed operare, anche come laboratori di sviluppo tecnologico e sperimentazione industriale, nei quali università e scuole dell’obbligo, enti di ricerca, imprese e pubbliche amministrazioni possano apprendere e confrontare i risultati tecnici ed economici delle varie soluzioni implementate. AREA, in particolare, ha avviato un percorso di innovazione per lo sviluppo e l’utilizzo di fonti rinnovabili e per il risparmio energetico ed intende sia selezionare e contribuire allo sviluppo di idee e imprese innovative, sia realizzare impianti e prototipi nel Parco, nella città di Trieste, nella regione Friuli Venezia Giulia e, successivamente, a livello nazionale e internazionale
Progetti realizzati:
ENERPLAN – è un insieme di dieci piani di lavoro attraverso il quale AREA, cofinanziata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, intraprende un percorso di innovazione per l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili e alternative di energia. AREA svolge il duplice ruolo di soggetto proponente/attuatore e, al tempo stesso, di primo utilizzatore e promotore di azioni dimostrative finalizzate allo sviluppo, industrializzazione e divulgazione di sistemi energetici innovativi, nell’ottica dell’efficienza, della riduzione dei costi di gestione energetica e dell’abbattimento delle emissioni inquinanti.
Risultati ottenuti (2010) : vedi paragrafo 7.3.1
ATER TRIESTE - Il progetto intende sostenere lo sviluppo eco-compatibile degli edifici di edilizia residenziale sovvenzionata attraverso la sperimentazione di tecniche, materiali e tecnologie rispondenti agli standard di certificazione energetico-ambientale. Tra i vari partner di progetto, il contributo di AREA concerne la definizione dei contenuti innovativi e sperimentali, sia per quanto attiene alla progettazione, sia per la fase di realizzazione dell’edificio.
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Risultati ottenuti (2010):
Coordinamento di 5 partner che si sono occupati di approfondire differenti ambiti di sperimentazione inerenti l'ecocompatibilità ambientale, il risparmio energetico e la produzione di energia elettrica alternativa. Per ogni ambito di sperimentazione sono state proposte differenti tecnologie, valutandole sotto gli aspetti tecnici, economici e gestionali, con l'obiettivo finale di portare l'edificio nella classe B1 del protocollo regionale VEA, come previsto dall'accordo di programma;
Presentazione ad ATER di relazioni di convenienza tecnica, economica e gestionale nella fase di progettazione preliminare
LINEA di ATTIVITÀ: Networking internazionale
Obiettivi assegnati:
Promozione delle relazioni internazionali nei settori della ricerca e dell'innovazione per la crescita economica dei diversi territori coinvolti, attraverso la definizione di accordi e collaborazioni per la condivisione e la diffusione di metodologie di formazione e gestione di nuovi poli, distretti e reti (capacity building).
SYNBIOSIS – Sviluppare una stretta collaborazione tra due cluster di ricerca, il distretto regionale di biomedicina molecolare del Friuli Venezia Giulia e il costituendo polo d’eccellenza di interesse Europeo che avrà sede presso la città di Brno, nella Repubblica Ceca, attivi negli ambiti interconnessi della bioinformatica, biologia computazionale, biomedicina e bionanoscienza.
Risultati ottenuti (2010):
Attivazione di un gruppo europeo di esperti in Trasferimento Tecnologico con condivisione di competenze e metodologie sistemiche in tema di sviluppo e sfruttamento di grandi infrastrutture di ricerca nel campo delle bio-nanotecnologie;
Eventi di disseminazione a livello regionale, nazionale ed europeo
CEBBIS - Costruire una rete inter-regionale di innovazione estesa a livello europeo atta a favorire il flusso dei risultati della ricerca universitaria alle imprese piccole e medie delle regioni coinvolte. . Il progetto, che coinvolge come partner 10 agenzie di sviluppo territoriale localizzate in Austria, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovenia, prevede che in Friuli Venezia Giulia si attivi la cabina di regia per progettare e gestire 5 nuovi centri di innovazione che verranno coordinati in rete.
Risultati ottenuti (2010):
Attivazione di un gruppo europeo di esperti in Trasferimento Tecnologico con condivisione di competenze e metodologie sistemiche in tema di modelli regionali di innovazione e valorizzazione della ricerca;
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Incontri di condivisione dei risultati.
STARNETREGIO - Costruire più forti e solidi collegamenti operativi con i cluster marittimi del Friuli Venezia Giulia, della Slovenia e della Contea croata di Fiume (con riferimento al settore della cantieristica e della nautica da diporto), al fine di contribuire all’implementazione di agende di ricerca condivise e relative strategie operative a sostegno dell’incremento degli investimenti pubblici e privati in R&S, dell’innovazione settoriale e della relativa competitività.
Risultati ottenuti (2010):
Attivazione e trasferimento del modello “tripla elica” DITENAVE e di competenze di Trasferimento Tecnologico a 2 uffici deputati, rispettivamente in Slovenia e Croazia;
Stipula di un accordo di cooperazione strategica in tema di promozione della R&S&I con 4 partner pubblici esteri (2 Sloveni e 2 Croati) e stesura di un piano di azione pluriennale.
3.2 Risultati raggiunti nell’ambito della Formazione avanzata
LINEA di ATTIVITÀ: Analisi dei fabbisogni e iniziative formative per le imprese regionali e per le risorse umane
Al fine di valorizzare gli investimenti in attività di formazione per le imprese insediate nel Parco l’Ufficio Progettazione e Gestione Progetti di Formazione per le Imprese offre un servizio di analisi dei fabbisogni formativi, attraverso interviste strutturate realizzate con frequenza periodica con i responsabili di laboratorio o i referenti aziendali. I dati e le osservazioni raccolte permettono di rilevare puntualmente le esigenze dei centri e delle imprese insediate in tema di formazione. Le organizzazioni hanno infatti la possibilità di segnalare temi e contenuti di interesse che possono essere condivisi tra più realtà. Il monitoraggio continuo permette di individuare particolari tematiche di interesse, nonché consente la progettazione esecutiva di dettaglio per i corsi proposti a catalogo, con definizione del livello di approfondimento dei contenuti e di specializzazione, tipico di ogni edizione, in un’ottica di personalizzazione dell’offerta formativa rispetto al target di riferimento.
Il beneficio immediato che ne deriva è la possibilità di accedere a corsi in house e su misura. Inoltre, il contatto e lo scambio di informazioni tra i partecipanti alle attività di formazione spesso favoriscono la creazione di network tra gli stessi insediati.
L’attività di progettazione ed erogazione delle attività formative non si limita, tuttavia, alle imprese insediate nel Parco. Il Servizio Formazione Progettazione e Gestione progetti del Consorzio per l’AREA di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste attiva infatti svariati interventi formativi con l’obiettivo di favorire lo sviluppo della cultura organizzativa e manageriale delle imprese regionali e incrementare il potenziale occupazionale delle risorse umane del territorio. Anche alle imprese regionali viene quindi offerto il servizio di analisi dei fabbisogni formativi, finalizzato all’individuazione di eventuali gap ed esigenze. Sulla base dei dati e delle osservazioni raccolte in azienda, vengono progettati e realizzati percorsi di formazione avanzata per imprenditori, manager e figure chiave nei processi aziendali, sfruttando, ove possibile, specifici finanziamenti alla formazione.
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Complessivamente nel 2010 sono quindi stati realizzati corsi di formazione a catalogo su differenti tematiche, principalmente connesse a temi di management e innovazione, per un totale di 26 corsi, 256 allievi e 634 ore d’aula.
Sono inoltre state stipulate delle commesse per la realizzazione di percorsi formativi specifici in house per:
- CENTRO RICERCHE PLAST-OPTICA S.p.A.
- Euroclone S.p.A.;
- S.I.S.S.A Scuola Superiore di Studi Avanzati;
- Eurospital S.P.A;
- Electrolux professional spa.
Il Servizio, inoltre, in quanto struttura di formazione accreditata presso la Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso l’attivazione di canali di finanziamento specifici (ad esempio, il Fondo Sociale Europeo, altri fondi strutturali, Progetti o Programmi Quadro dell'Unione Europea legati alla Formazione), ha consentito, anche nell’anno 2010, di abbattere i costi relativi alle attività formative progettate ed erogate per target o tematiche di interesse strategico. Nel corso dell’anno, in particolare, sono stati approvati dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 9 corsi, per un totale di 2.060 ore di formazione in aula, interamente finanziati nell’ambito del Fondo Sociale Europeo, Programma Operativo Obiettivo 2 – Competitività Regionale e Occupazione 2007-2013, progettati tenendo conto delle indicazioni ricevute e dei fabbisogni formativi riscontrati nelle imprese regionali.
Nel 2010 è proseguita l’erogazione di borse di formazione finanziate con fondi del Consorzio. Complessivamente sono state gestite 20 borse, avviate all’inizio dell’anno, di cui 14 a favore dei tenants del Parco Scientifico, 2 presso la CNA - Confederazione Nazionale dell'Artigianato - per l’avvio di attività di Trasferimento Tecnologico e supporto allo sviluppo di progetti di innovazione delle aziende associate a tale organizzazione e 4 borse di formazione interne presso il Servizio Formazione, Progettazione e gestione progetti di AREA, per sviluppare i servizi alle imprese e i servizi per l’internazionalizzazione, anche nell’ambito dei progetti europei. È stata inoltre bandita l’assegnazione di 15 nuove borse finanziate da AREA per attività di ricerca, specializzazione o aggiornamento, da fruirsi presso le realtà insediate nei comprensori regionali di AREA Science Park di cui 10 riservate a PMI e 5 riservate a Grandi Imprese e Centri di ricerca pubblici, con uno stanziamento di € 270.437,00.
AREA ha inoltre ottenuto l’affidamento di incarico da parte della Direzione centrale istruzione, formazione e cultura della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia per la realizzazione di Work Experience sul territorio regionale fino al 31/12/2012 nell’ambito del Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo 2007-2013 e nel 2010 ha avviato le prime 16 Work Experience. Si è quindi dato avvio alle prime 10 Work Experience nazionali ed internazionali del Polo Economia del Mare, finalizzate all’acquisizione di esperienze presso aziende che praticano politiche di innovazione nei settori di riferimento del distretto navale nautico del Friuli Venezia Giulia.
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il Servizio PRF è infatti partner attivo dei Poli formativi IFTS: Polo Economia del Mare, Polo Formativo Meccanica e Polo Formativo ICT, centri di competenza per la formazione tecnica superiore promossi dalla Regione Friuli Venezia Giulia e finalizzati a:
- dare stabilità al sistema di formazione tecnico superiore, con l’obiettivo di superare la precarietà e la frammentazione degli interventi;
- favorire l’accumulazione delle conoscenze e delle esperienze;
- sviluppare la cooperazione in rete in ambito nazionale e comunitario;
- rafforzare i legami con i mercati del lavoro attraverso una costante interazione e integrazione sia con le sedi e le strutture impegnate nell’innovazione e nella ricerca scientifica e tecnologica, sia con le aree produttive del Paese, e con le piccole e medie imprese.
Nel corso del 2010 sono stati inoltre realizzati i 3 progetti: SAMBA (rivolto a studenti e imprenditori argentini); IFTS-CIPE e AZIONE È… SE CREASSI UN’IMPRESA (rivolti a studenti e futuri imprenditori sardi). I tre progetti hanno avuto come obiettivo principale la creazione di opportunità lavorative e di business attraverso la creazione di percorsi integrati attraverso incontri con imprenditori, formazione specifica e conoscenza della realtà socioeconomica del Friuli Venezia Giulia e del Veneto Orientale (Nord-Est Italia).
LINEA di ATTIVITÀ: percorsi formativi per l’aggiornamento e la specializzazione del personale di Pubbliche Amministrazioni e istituti pubblici di ricerca
Le attività di formazione organizzate dal Consorzio e rivolte al personale di pubbliche amministrazioni e istituti pubblici di ricerca hanno assunto un rilievo nazionale. Dal 1997 vengono gestiti programmi di alta formazione focalizzati sulla qualificazione delle risorse umane nel settore del trasferimento tecnologico e dell’innovazione, mettendo a disposizione un know-how specifico, ovvero coinvolgendo da un lato i professionisti del settore che hanno realizzato il modello di trasferimento tecnologico di AREA, dall’altro un network di docenti altamente qualificati con competenze in project management, valutazione degli investimenti, accesso ai finanziamenti per l’innovazione.
In particolare nel 2005 il Consorzio ha creato “Innovation Campus”, la prima Scuola di trasferimento tecnologico, con la quale AREA offre un servizio di formazione continua ed un laboratorio di confronto e supporto agli operatori e alle agenzie nazionali e internazionali del settore, attraverso corsi di alta formazione, approfondimenti su singole aree specialistiche, affiancamento e consulenza su temi e progetti operativi di trasferimento tecnologico e innovazione.
Il 2010 ha visto la realizzazione, all’interno di Innovation Campus, della prima edizione del Master Universitario di II livello in Innovation and Knowledge Transfer (MIT), di durata biennale, coordinato dal Politecnico di Milano, in collaborazione per la parte tecnica e specialistica con AREA Science Park. Il master, attualmente in corso, terminerà nel mese di luglio 2011.
È stata inoltre stipulata la commessa per la realizzazione del piano formativo del personale del parco industriale di Nova Gradiska (HR). Il programma formativo si sviluppa sulle due annualità 2010 e 2011, in collaborazione con la società in house di AREA, Innovation Factory.
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LINEA di ATTIVITÀ: Coordinamento e Internazionalizzazione degli Enti di Ricerca
Nell’ambito delle attività di rete e dei servizi erogati a beneficio del Sistema regionale della Ricerca si colloca il Coordinamento regionale.
Istituito nel 2004 e rinnovato in base all’Accordo approvato dalla Giunta regionale in data 23 febbraio 2009, il Coordinamento degli Enti di Ricerca (CER) è l'iniziativa di collegamento in rete dei centri di ricerca nazionali e internazionali, degli atenei e dei parchi scientifici e tecnologici presenti sul territorio e promossa dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e con il Ministero degli Affari Esteri. Il CER, che ad oggi vede la partecipazione di 53 centri di ricerca, è volto a rafforzare e integrare la capacità di azione degli enti afferenti al Network, promuovendo le massime sinergie tra gli stessi e rafforzando il collegamento con il territorio. Il coordinamento del Network è affidato ad AREA che, per la pianificazione e la realizzazione delle attività, si avvale dell’Ufficio Coordinamento e Internazionalizzazione degli Enti di ricerca regionali.
Con riferimento al 2010 ed in linea con i tre macro obiettivi previsti dall’Accordo CER, sono state svolte le seguenti attività:
1. Valorizzazione della ricerca e del potenziale scientifico, economico. In tale contesto, attraverso lo Sportello APRE Friuli Venezia Giulia Trieste2 vengono forniti servizi di informazione, consulenza personalizzata e ricerca partner, finalizzati alla presentazione di proposte progettuali ed alla gestione di progetti del VII PQ. Lo Sportello eroga anche servizi di formazione attraverso l’organizzazione di corsi, workshop e seminari mirati sul Programma Quadro e sull’europrogettazione. Nel 2010 lo Sportello ha soddisfatto 323 richieste di consulenza sul Programma Quadro, per oltre 230 ore complessive di assistenza e ha realizzato 15 workshop, cui hanno partecipato 1.001 utenti. Inoltre, sin dalla sua costituzione, l’Ufficio si occupa della realizzazione di studi e della predisposizione di modelli di monitoraggio e misurazione dei risultati dell’attività di ricerca. Nel corso del 2010 è stata avviata la Mappatura delle istituzioni scientifiche regionali, basata sulla metodologia della Mappatura del Capitale Intangibile e del Profilo Dinamico delle Attività (PDA). All’indagine hanno partecipato 34 Enti del Network ed i primi dati elaborati dalla Regione sono stati presentati in occasione della IX Conferenza annuale del Coordinamento (30 novembre 2010, AREA Science Park, Trieste).
Per meglio coordinare le attività dei centri del Network, nel corso del 2010 il CER ha promosso l’istituzione di cinque Gruppi di lavoro: Filiera della Conoscenza – che ha elaborato un progetto formativo per una scuola regionale di dottorato; Parchi Scientifici e Tecnologici regionali – che ha lavorato sull’elaborazione di un catalogo integrato dei quattro Parchi regionali; Life Sciences – che ha lavorato sull’ipotesi di creazione di uno stabulario condiviso; Social Sciences and Humanities – che ha sviluppato un modello di rilevazione dell’impatto socio-economico dei risultati della ricerca; Physical Sciences and Engineering – che ha
2 APRE – Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea è un ente no profit, finanziato al 51% dai soci APRE e per il 49% con fondi di progetti europei; svolge attività di informazione, formazione e assistenza nell’ambito della ricerca europea. A livello regionale, è stato istituito un Comitato APRE con lo scopo di rendere più efficaci ed efficienti le azioni dei singoli Soci APRE presenti sul territorio regionale. Sono membri del Comitato i due Sportelli APRE (AREA Science Park e Friuli Innovazione) e i quattro Soci presenti sul territorio regionale (Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Udine, la S.I.S.S.A. e l’OGS).
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evidenziato la necessità di rafforzare le sinergie tra centri di ricerca e imprese regionali che si occupano di materiali innovativi.
2. Rafforzamento del ruolo e della visibilità nazionale ed internazionale dei centri presenti nel Friuli Venezia Giulia. Per implementare l’attrattività del Sistema scientifico regionale, nel corso del 2010 è stato avviato il Programma di mobilità internazionale Talents for an International House (TALENTS) ammesso al cofinanziamento della Commissione Europea nell’ambito del Programma Specifico People (VII Programma Quadro R&S dell’UE – Azione COFUND). Il Programma prevede l’erogazione di borse di mobilità incoming ed outgoing, destinate a ricercatori esperti, e favorisce la creazione di network internazionali di ricerca. La prima call di TALENTS si è chiusa il 31 ottobre 2010 e ha condotto al finanziamento di 5 fellowship, mentre la prossima call è prevista indicativamente per maggio 2011. Inoltre, sempre nel 2010, è stato istituito l’Ufficio unico di accoglienza Welcome Office Friuli Venezia Giulia (www.welcomeoffice.fvg.it), dedicato a ricercatori e studenti stranieri in mobilità3. Si tratta di un unico punto di contatto regionale, che si avvale di due strumenti: il sito web www.welcomeoffice.fvg.it (dedicato alle tematiche legate al pre-arrival ed alla promozione del territorio) e due Uffici d’accoglienza “Welcome Office” situati in centro città a Trieste4 ed a Udine5. Nel corso del 2010 il Welcome Office FVG ha soddisfatto 1.190 richieste di assistenza ed il sito web ha registrato più di 44.000 accessi da oltre 121 Paesi del mondo. Inoltre, il Welcome Office collabora con la Fondazione CRUI e l’Università degli Studi di Camerino ai fini dello sviluppo e dell’aggiornamento costante del portale nazionale EURAXESS Italy (www.euraxess.it).
Al fine di monitorare la capacità di attrazione internazionale di capitale umano da parte del Sistema scientifico regionale, il CER svolge ogni anno l’indagine “La Mobilità della Conoscenza” sui flussi di studenti, ricercatori e scienziati internazionali presenti in regione. Nel corso del 2010 il MIUR ha istituito il Gruppo di lavoro “mobilità internazionale” tra il Welcome Office e il Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario (CNVSU)6. Il Gruppo ha concluso la propria attività con la predisposizione di nuovi strumenti di monitoraggio dei flussi di mobilità internazionale di studenti e ricercatori.
3. Promozione della divulgazione tecnico-scientifica. Nel corso del 2010, è stato
implementato il sito web del CER (www.area.trieste.it/coordinamento). Tutte le pagine del sito sono disponibili sia in italiano che in inglese. Inoltre, per condividere ed ottimizzare le iniziative di divulgazione scientifica, è stato predisposto un calendario on-line degli eventi, integrando così la Newsletter mensile del CER. Nel corso del 2010 sono state, infine, realizzate 16 informative mirate su temi di particolare interesse per il Sistema regionale della Ricerca.
LINEA di ATTIVITÀ: Progetti Internazionali
Nel corso del 2010 è proseguita la consueta attività dell’Ufficio Progetti Internazionali nella gestione dei progetti finanziati e nella ricerca di nuove opportunità di finanziamento.
3 Attualmente sono 26 le istituzioni partner del Welcome Office Friuli Venezia Giulia. 4 L’ufficio, situato in via dei Capitelli 960 A, è gestito da AREA Science Park in collaborazione con ERDiSU Trieste. 5 L’ufficio, situato in via Palladio 2, è gestito dall’Università degli Studi di Udine presso il Servizio International Student Service – ISS. 6 Il Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario (CNVSU) è stato istituito dalla legge n. 370 del 19 ottobre 1999. Per maggiori informazioni http://www.cnvsu.it/.
28
A febbraio è stato presentato il rendiconto finale del progetto TETRIS (Programma Leonardo da Vinci) che ha sviluppato un prototipo formativo sul TRIZ applicabile, con diversi gradi di approfondimento, sia in azienda che nelle scuole (AREA è stata il coordinatore del progetto). All’interno dello stesso Programma Leonardo da Vinci è stato portato a termine il progetto ESIL, che ha definito dei curricula di riferimento sui temi della cleaner production e dell’innovazione . Per tutto l’anno è proseguita l’attività del progetto IUSES – Intelligent Use of Energy at School coordinato da AREA e finanziato dal Programma Intelligent Energy Europe. Il progetto, al fine di promuovere comportamenti energeticamente efficienti tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, ha realizzato un kit didattico multimediale ed ha promosso un concorso europeo, lo European Energy Saving Award, per premiare la scuola più energeticamente efficiente. Sempre nell’ambito del programma Intelligent Energy Europe a maggio è stato lanciato, con il coordinamento di AREA, il progetto PATRES – Public Administration Training on Renewable Energy Sources, volto alla formazione ed al supporto alle autorità locali nella stesura e revisione di regolamenti che favoriscano l’introduzione delle fonti di energia rinnovabili negli edifici. A marzo AREA ha partecipato come partner all’avvio del progetto ACCESS del programma Central Europe teso alla promozione di politiche regionali efficaci a supporto dell’innovazione nell’area di programma. Nel corso dell’anno è stato chiuso e rendicontato, in veste di capofila, il progetto Impact del VI Programma Quadro. Nel corso del 2010, in qualità di capofila e di partner, sono state presentate proposte progettuali nell’ambito dei programmi Intelligent Energy Europe, VII Programma Quadro, Leonardo da Vinci, Central Europe e South East Europe. TRIZ Nel 2010 è stata siglata una convenzione con Alintec per la realizzazione di attività formative sul TRIZ (metodologia per la risoluzione di problemi inventivi), che ha portato AREA ad aderire al “Centro di competenza sull’innovazione sistematica”. In questo ambito a fine anno è stato siglato un contratto con Electrolux Professional s.p.a. per la realizzazione di un articolato piano formativo per l’insegnamento del TRIZ a tutti gli addetti alla ricerca e sviluppo della sede di Pordenone dell’azienda. Il piano verrà realizzato nel primo semestre 2011. Altre attività Sono proseguite nel 2010 le attività svolte in veste di partner all’interno del progetto Parco Genetico finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ed è stato chiuso e rendicontato il progetto Nanolab realizzato all’interno del programma nazionale FIRB.
3.3 Risultati raggiunti nell’ambito della gestione del Parco Scientifico e Tecnologico
LINEA di ATTIVITÀ: Sviluppo del Parco Scientifico
Lo sviluppo del Parco Scientifico è stato il primo obiettivo del Consorzio fin dalla sua costituzione; i risultati conseguiti sono ormai rilevanti, sia sotto il profilo delle strutture realizzate nei due comprensori di Padriciano e Basovizza, sia sotto il profilo degli insediamenti nel Parco che comprendono imprese “high tech”, laboratori e Centri di Ricerca. Attualmente (gennaio 2011) gli insediati sono 85. Lo sviluppo degli insediamenti nel tempo è rappresentato dall’istogramma di seguito riportato. In particolare, nel corso del 2010 sono stati approvati 6 nuovi insediamenti e si sono avute 6 uscite.
29
I settori in cui operano i centri e le aziende insediate in AREA Science Park sono raggruppati nei seguenti 5 cluster fondamentali.
Settore Centri e aziende insediati
Ambiente e Energia 8
Scienze della vita 26
Informatica, Elettronica e Telecomunicazioni 36
Fisica, Materiali e Nanotecnologie 10
Servizi Qualificati 5
Totale complessivo 85
AREA Science Park è una realtà in costante crescita con 2.537 addetti (inclusi i 125 del Consorzio), di cui il 56% impegnati in attività di R&S. Si tratta di un ambiente particolarmente giovane (il 61% del personale del Parco è al di sotto del 40 anni) e culturalmente qualificato (il 74% possiede una laurea o un PhD). Si osserva inoltre che, a partire dal 1995, il numero di occupati è costantemente cresciuto, fino a raddoppiare, a causa dell’effetto combinato dell’espansione fisica del Parco, dell’impatto dei progetti comunitari (che ha favorito lo sviluppo dei centri di ricerca insediati) e della crescita delle aziende in numero e dimensioni.
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Nel corso del 2010 è proseguita la strategia, già avviata negli ultimi anni, di perseguire la “qualità” degli insediati, privilegiando i risultati ottenuti e sostenendo le realtà maggiormente virtuose. Un obiettivo realizzato assumendo un atteggiamento di maggior rigore nei confronti degli insediati e che ha portato allo sviluppo di nuove metodologie di valutazione. A tal proposito si evidenzia che il sistema di valutazione adottato verrà ulteriormente perfezionato al fine di rendere più efficace ed efficiente il processo di valutazione, oltre che più trasparenti le decisioni in merito agli insediamenti e ai rinnovi. AREA, inoltre, continuerà a promuovere l’insediamento di laboratori di ricerca (pubblici e privati) e di imprese ad alta intensità di conoscenza, anche di nuova costituzione, con particolare riguardo per le imprese che svolgono la propria attività nel campo dell’energia. AREA infatti, condividendo la strategia europea “20/20/20”, ha avviato un percorso di innovazione per lo sviluppo e per l’utilizzo di fonti rinnovabili e per il risparmio energetico. L’aspetto qualificante è il doppio ruolo svolto da AREA che intende, sia selezionare e sviluppare idee e imprese innovative, sia realizzare impianti e prototipi nel Parco, nella Regione FVG e, successivamente, a livello nazionale e internazionale.
Medie Inferiori5%
Medie Superiori
20%
Laurea 48%
Dottorato di Ricerca, Post/Pre-doctoral
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Altro 1%
Ricerca e Sviluppo
56%Tecnici22%
Amministrativo-
Commerciali
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31
LINEA di ATTIVITÀ: Azioni di supporto agli insediati
L’attività dell’unità Unità operativa Sviluppo del Parco scientifico e Customer care, istituita nel 2008, è finalizzata a mantenere un filo di comunicazione diretto tra il Consorzio e gli Insediati, con una serie di attività indirizzate a supportarli nella loro crescita dimensionale, qualitativa e relazionale e nella valorizzazione dei risultati. Di seguito vengono descritte le principali attività rivolte agli insediati: Business Day Il Business Day è stato ideato per mettere in luce e far conoscere all’esterno i risultati e le tecnologie di punta sviluppati da centri e imprese insediate nel Parco. Si tratta di un appuntamento annuale dedicato a incontri di business one-to-one con imprenditori, manager e operatori del sistema dell’innovazione. Premio Innovazione 3L/3T e repertorio delle innovazioni Il premio, istituito dal Consorzio nel 2009, è nato per valorizzare i migliori prodotti tecnologici ideati o varati nell’ultimo anno da imprese e centri di ricerca operanti in AREA Science Park. In particolare, con l’istituzione del Premio, AREA ha voluto porre l’attenzione sui risultati, frutto delle attività di ricerca e sviluppo, finalizzati a portare sul mercato innovazioni tangibili, in grado di migliorare il lavoro e la vita di tutti. Alla base del Premio c’è l’idea che ogni innovazione, a seconda del proprio Livello di sviluppo (3L):
“Early Bird” (innovazione potenziale in fase di sviluppo); “To Be” (innovazione potenziale in fase di industrializzazione); “In the Market” (innovazione reale in fase di lancio sul mercato);
possa avere diversi contributi dalle cosiddette 3T: “Territorio” (la regione Friuli venezia Giulia e, per estensione, il territorio nazionale); “Trieste” (inteso come comunità o enti del territorio); “Te” (singoli cittadini).
Le tre T sono quindi intese come soggetti in grado di contribuire attivamente al successo di un’innovazione sul mercato. In sostanza sono gli stakeholder portatori di interessi, di diritti e di doveri verso i risultati della ricerca. La selezione dei prodotti che concorrono al Premio Innovazione scaturisce da un lavoro di mappatura, realizzato annualmente dal Consorzio, dei risultati generati nell’anno dai centri e dalle aziende insediate nel Parco. Il repertorio dei risultati, raccolti attraverso “schede prodotto” classificate sul modello 3L/3T, oltre a consentire al Consorzio di conoscere lo stato dell’arte delle innovazioni prodotte nel Parco, viene pubblicato nel volume “Innovazione 3L/3T i risultati di AREA Science Park”, per essere diffuso e divulgato al mondo imprenditoriale e degli stakeholder. Nel 2010 sono stati selezionati 30 prodotti, classificati nei tre livelli di innovazione sopra descritti, che sono stati pubblicati e hanno concorso alla competizione finale. I riconoscimenti, valutati da una giuria di esperti nazionali di innovazione e di sviluppo d’impresa, sono stati assegnati ai tre migliori nuovi prodotti per ciascuna delle categorie del premio (Early Bird, To Be e In the Market). La commissione esterna ha inoltre deciso di affiancare ai 9 premi per l’innovazione due riconoscimenti speciali, per aver saputo sviluppare prodotti e mercati partendo da idee fortemente innovative, a due aziende che hanno dimostrato un grande successo sul mercato.
32
Rapid Strategic Assessment (RSA) Al fine di sostenere la crescita manageriale delle imprese insediate, AREA Science Park ha avviato nel mese di luglio 2009 un intervento con una società di consulenza strategica, la CB&S Srl, inizialmente strutturato in due fasi: • FASE 1 (luglio-dicembre 2009), alla quale hanno preso parte 22 imprese. Attraverso
un’intervista strutturata all’imprenditore/manager, è stato definito il profilo della capacità manageriale di ogni azienda partecipante, identificando i punti di forza e di debolezza e le aree di miglioramento;
• FASE 2 (gennaio-luglio 2010), finalizzata all’analisi approfondita dei punti di debolezza precedentemente rilevati e all’individuazione di una strategia appropriata e personalizzata per colmare tali debolezze.
In particolare, nella FASE 1, si è valutata la capacità manageriale attraverso 6 dimensioni ritenute strategiche e 18 indicatori strutturati per voci di business plan (vedere schema di seguito riportato):
Per ognuno dei 18 indicatori è stata utilizzata una scala di misura pentenaria. Sulla base di questa valutazione sono state individuate 6 best practices di riferimento, ognuna delle quali corrisponde al profilo dell’azienda che aveva la migliore performance nell’area strategica considerata.
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Segmentazione
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divulgazione delle conoscenze, anche al fine di incoraggiare le vocazioni scientifiche ed imprenditoriali dei giovani.
In particolare, nel corso del 2010 sono stati realizzati alcuni eventi di ampia risonanza quali:
- Open Day – 12 giugno 2010
Nell’ottica di aprire il Parco Scientifico al grande pubblico e di presentarne offerta e potenzialità, è stata realizzata l’iniziativa Open Day svoltasi il 12 giugno, che ha visto la partecipazione di circa 4000 visitatori con un’organizzazione molto complessa ed articolata, predisposta da un gruppo di lavoro interno all’Ente. il fine è stato quello di far conoscere e condividere la missione di AREA Science Park al pubblico non specializzato (studenti, famiglie). Entrambi i campus (Padriciano e Basovizza) sono stati aperti al pubblico per l’intera giornata con visite guidate, presentazioni multimediali di aziende/laboratori insediati, spazi espositivi.
- Business Day – 29 ottobre Giornata dedicata alla conoscenza reciproca e al confronto diretto tra le aziende insediate e le realtà industriali e scientifiche esterne, con lo scopo di far nascere nuove opportunità di business. Il Business Day è stato ideato per mettere in luce e far conoscere all’esterno i risultati e le tecnologie di punta sviluppati da centri e imprese insediate nel Parco. Si tratta di un appuntamento annuale dedicato a incontri di business one-to-one con imprenditori, manager e operatori del sistema dell’innovazione.
- Progetto: “Lungo la via della seta, sulle tracce di Marco Polo: con la genetica, attraverso etnie, gusti, culture, tradizioni e climi” Lo scopo del progetto può essere ricondotto dal punto di vista mediatico alla diffusione delle conoscenze sul patrimonio genetivo umano e delle similitudini e differenze in funzione della longitudine, nonché alla diffusione della conoscenza sulle associazioni tra genetica e gusto, preferenze alimentari e salute allo scopo di ottenere un incremento della consapevolezza nelle scelte alimentari, in tutte le fasce d’età. Il progetto è ideato supportato da docenti e ricercatori dell’I.R.C.C.S. Burlo Garofolo di Trieste, in collaborazione con Sloow Food e Terra Madre e cofinanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. AREA Science Park, in particolare l’Ufficio Comunicazione e l’Ufficio Stampa, si è occupata dell’attività di promozione nelle fasi di lancio e di presentazione finale dei risultati, nonché della divulgazione durante il concomitante evento tenutosi il 24 settembre 2010 denominato “La Notte dei Ricercatori”. Adeguata evidenza del progetto è stata data anche dall’inserimento nel sito istituzionale e nel blog Atomino.
- Progetto: la notte dei ricercatori, STAR (Science and Trieste And Researchers). Il progetto "Notte dei Ricercatori 2010" è un progetto cofinanziato a livello Europeo, che si inserisce all’interno del Settimo Programma Quadro, sotto la voce Azioni di Coordinamento e Supporto. La Notte dei Ricercatori 2010 si è svolta nel centro della città di Trieste il 24 settembre scorso, per il secondo anno consecutivo. Nell’anno 2010 l’evento si si è concentrato sugli obiettivi di:
- offrire al grande pubblico l'occasione unica di incontrare direttamente i ricercatori e di poterli vedere come la “gente comune" in un’atmosfera amichevole e rilassata;
- coniugare ricerca, istru5zione e intrattenimento e portare i ricercatori al pubblico; - promuovere l'idea dei ricercatori come risorsa per il territorio locale: i ricercatori sono
fondamentali per stimolare e trasferire idee;
35
- sponsorizzare i ricercatori come “strumenti” di conoscenza. Più che in passato, la conoscenza oggi è finalmente percepita come bene prezioso da scambiare e "consumare". La mobilità delle idee e delle persone è uno dei fattori principali per il trasferimento di know-how e per la cooperazione socio-economica, al fine di fornire una risposta adeguata ai problemi e alle esigenze dei cittadini.
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4.1 Obiettivi strategici
STAKEHOLDER: Risorse Umane di AREA 1A
Missione: Formare a livello di eccellenza le RU di AREA (IF e BI) con focalizzazione sulle competenze distintive e con capacità di loro valorizzazione7.
Programma Outcome (RISULTATO ULTIMO DI UN’AZIONE PER GLI STAKEHOLDER)
Sviluppo e diffusione interna di metodologie per la gestione, strategica ed operativa, di ricerca, innovazione ed impresa con formazione delle RU e con sistemi di valutazione delle performance ( PNR 2010-2012 “ Il capitale umano ha un ruolo ed è oggetto di attenzioni prioritarie. L’azione costante di sostegno alla formazione e valorizzazione del capitale umano di eccellenza è centrale al PNR”)
Leader del programma: LEG
Contributor: vedi outcome
LEGENDA:
V: Documento di Vision, 2010 (e suoi allegati) BS: Documento di Bilancio Sociale 2009
Crescita e diffusione interna delle metodologie derivate da COMPETENZE DISTINTIVE di AREA per:
a) la valorizzazione dei risultati della ricerca e la crescita imprenditoriale;
b) la formazione per lo sviluppo di impresa e per la gestione di ricerca e innovazione;
c) la promozione di reti di eccellenza scientifiche ed imprenditoriali
Capacità delle RU di AREA di applicare le metodologie ottimizzate a livello nazionale ed internazionale.
NOTE:
Leader e contributor:
1a) STT leader per R&S, contributors: ISI, BIL, DGE e IF.
1b) PRF leader per R&S, contributors: ISI, BIL, DGE, STT e IF.
1c) DGE leader per R&S, contributor: ISI, BIL, STT e IF.
Integrazione degli outcome1a), 1b), 1c) e 2) per lo sviluppo delle RU di AREA e loro formazione su competenze e metodologie: Leader LEG e Contributor: tutti gli altri Servizi
7 Significato delle sigle dei Servizi: DGE (Direzione Generale), BIL (Servizio Bilancio, Controllo di Gestione), ISI (Servizio Insediamenti e Sistemi Informativi), LEG (Servizio Legale, Approvvigionamenti e Risorse Umane), PRF (Servizio Progettazione Formazione e Gestione Progetti), SET (Servizio Ingegneria, Tecnologia, Ambiente), STT (Servizio Trasferimento Tecnologico), DGE/URI (Unità Relazioni Internazionali della DGE), IF Innovation Factory (in house company di AREA)
38
STAKEHOLDER: Risorse Umane di AREA 1B
INDICATORI DI PERFORMANCE (strumenti che rendono possibile l’attività di acquisizione delle informazioni)
OBIETTIVI STRATEGICI
- Piano di formazione delle RU di AREA (singoli servizi) coerente con:
piano di sviluppo e/o acquisizione di COMPETENZE DISTINTIVE e loro trasformazione in metodologie standard;
piani di diffusione in AREA, Parco, livello nazionale ed internazionale.
- Il piano di formazione comprende anche:
l’analisi del clima organizzativo;
l’applicazione del nuovo sistema di valutazione delle performance delle persone (D.Lgs. 150/2009) integrato con i sistemi già esistenti;
l’autovalutazione dell’Ente con il metodo RSA: Rapid Strategic Assessment
- Profilo Dinamico delle Attività (PDA) dell’Ente e dei singoli servizi operativi con gli indicatori: attività, giorni uomo equivalenti, costi di competenza, ricavi di competenza e risultati
- Metodologie Innovative:
consolidare le metodologie esistenti;
sviluppare le metodologie nuove con benchmarking internazionale;
alleanze forti e consolidate con imprese ed enti di ricerca per l’acquisizione e la diffusione delle metodologie derivate da COMPETENZE DISTINTIVE.
- Competenze Distintive:
messa a punto e prime applicazioni in AREA e nel Parco;
diffusione delle metodologie di Trasferimento Tecnologico a livello nazionale, in particolare nel Mezzogiorno;
diffusione delle metodologie di sviluppo e governo di nuovi Poli Scientifici e Tecnologici a livello internazionale, in particolare nell’Est Europeo (capacity building);
accordi extra UE solo con significativi ritorni economici ed occupazionali;
proseguire nell’utilizzo del Rapid Strategic Assessment (RSA) dell’Ente;
- Modello delle COMPETENZE DISTINTIVE di AREA sviluppate nei tre livelli:
organizzativo di AREA;
delle singole persone;
di sistema con la sperimentazione di nuovi metodi di valutazione.
39
STAKEHOLDER: Risorse Umane di AREA 1C
INDICATORI degli obiettivi strategici TARGET (RISULTATI A 3 ANNI)
- n° COMPETENZE DISTINTIVE esistenti/nuove e loro diffusione in AREA in sei livelli (Dominio, Specializzazione, Applicazione, Comprensione, Consapevolezza, Assenza);
- n° e tipo di accordi strategici per valorizzare le Competenze Distintive proprie o acquisite da Enti di ricerca, pubblici o privati, e di imprese;
- Indici di valutazione del clima organizzativo interno;
- Indicatori del Bilancio del Capitale Intellettuale.
- Autovalutazione dell’Ente con il metodo RSA.
( PNR 2010-2012 “ Il capitale umano ha un ruolo ed è oggetto di attenzioni prioritarie. L’azione costante di sostegno alla formazione e valorizzazione del capitale umano di eccellenza è centrale al PNR”)
- Crescita competenze e metodologie distintive “sistemiche” sviluppate in AREA (e IF); (1)
- Crescita competenze e metodologie distintive “sistemiche” acquisite dall’esterno;
- Almeno 3 persone di AREA (o IF) al livello di “dominio” per ogni metodologia distintiva;
- Almeno 30 persone in più con contratto a tempo indeterminato (in 3 anni);
- Incremento dell’indice di Rapid Strategic Assessment (RSA) dell’Ente;
- Revisione e semplificazione competenze base/generali, specialistiche e trasversali;
- Trasferimento delle metodologie distintive di AREA in almeno 6 regioni italiane;
- Trasferimento metodologie di “capacity building” in almeno 3 paesi esteri;
- Target desumibili dal PDA; in particolare: copertura complessiva dei costi relativi alle attività operative sempre ≥ 90% a livello di Ente.
(1) Metodologie sistemiche: insieme di metodologie elementari;
Metodologie elementari: metodologie focalizzate su di un obiettivo circoscritto. (Ad esempio, Explorer, uno strumento per l’analisi di business, è una metodologia sistemica che comprende metodologie elementari quali i parametri di sviluppo commerciale, impatto/rischio, scenari, opportunità/tempo, catena del valore, player, ecc.
40
STAKEHOLDER: Risorse Umane di AREA 1D
AZIONI
- Per migliorare e differenziare le Competenze Distintive (e le conseguenti metodologie) del personale di AREA:
Mantenere collaborazioni selezionate a livello internazionale (MIT, SBI, Case Western University, …);
Accrescere le collaborazioni a livello nazionale ed UE con la partecipazione a progetti di sviluppo per le seguenti metodologie distintive
a) valorizzazione di ricerca e impresa
b) formazione per lo sviluppo di impresa e per la gestione di ricerca e innovazione
c) promozione di reti di eccellenza scientifiche ed imprenditoriali
Verificare le opportunità per la formazione di unità operative , società, sedi staccate, ecc. nelle varie regioni italiane.
- Verifica delle professionalità carenti in AREA e loro reclutamento. In particolare esperti in:
Sviluppo RU;
Marketing e vendita;
Energie rinnovabili e risparmio energetico;
Pianificazione.
- Revisione almeno semestrale dell’RSA dell’Ente.
- Azioni per il miglioramento del clima interno:
Mantenere efficiente l’asilo nido aziendale;
Migliorare l’utilizzo della palestra interna ad AREA;
Continuare la realizzazione di elementi qualificanti l’ambiente di lavoro (installazione di iniziative derivate dalla domotica, impianti dimostrativi di energie rinnovabili e risparmio energetico, opere artistiche).
41
STAKEHOLDER: Il Parco Scientifico e Tecnologico 2A
Missione: Favorire la crescita dimensionale, qualitativa e relazionale (DQR) degli insediati (Enti di ricerca ed imprese).8
Programma Outcome (RISULTATO ULTIMO DI UN’AZIONE PER GLI STAKEHOLDER)
Supporto alla crescita con innovazioni in:
- metodologie di gestione (innovazione organizzativa)
- sistemi di valutazione di idee, progetti, loro risultati, persone ed organizzazioni
- formazione adeguata
e con i servizi del Parco.
1. Servizi di alto livello per favorire crescita e integrazione fra gli insediati;
2. Crescita Dimensionale, Qualitativa e Relazionale (DQR) mediante l’applicazione a favore e con gli insediati delle metodologie distintive di AREA relativamente allo sviluppo di imprese e alla gestione di ricerca ed innovazione gestionale;
3. Sistema di valutazione integrato ISI: (con dati anagrafici, dati contabili, contatti aziendali, attività, prodotti e servizi, progetti e tecnologie, esigenze/comunicazioni, personale, formazione, ecc.) con mantenimento delle sue caratteristiche distintive rispetto ai sistemi coerenti (es: rating internazionale, Profilo Strategico di imprese e Enti …);
4. Crescita DQR dovuta alla formazione focalizzata sulle criticità emergenti da analisi evolute dei fabbisogni;
5. Startup e spin-off con forte successo imprenditoriale.
8 Significato delle sigle dei Servizi: DGE (Direzione Generale), BIL (Servizio Bilancio, Controllo di Gestione), ISI (Servizio Insediamenti e Sistemi Informativi), LEG (Servizio Legale, Approvvigionamenti e Risorse Umane), PRF (Servizio Progettazione Formazione e Gestione Progetti), SET (Servizio Ingegneria, Tecnologia, Ambiente), STT (Servizio Trasferimento Tecnologico), DGE/URI (Unità Relazioni Internazionali della DGE), IF Innovation Factory (in house company di AREA).
42
STAKEHOLDER: Il Parco Scientifico e Tecnologico 2B
Indicatori di performance (strumenti che rendono possibile l’attività di acquisizione delle informazioni)
Obiettivi strategici
- Piano degli investimenti nel Parco, piani di manutenzione ordinaria e straordinaria;
- Catalogo delle Competenze Distintive applicate con e per gli insediati;
- Indici di miglioramento del “Sistema di valutazione integrata” esistente;
- Miglioramento DQR derivante da piano/programma di formazione;
- Selezione, formazione e crescita DQR di start up e spin off.
- Piano di crescita DQR degli investimenti, con eventuali delocalizzazioni in altre aree della Regione FVG (Gorizia) e nazionali;
- Priorità alle applicazioni delle metodologie distintive per gli insediati;
- Mantenimento della leadership nel sistema di valutazione integrato esistente;
- Messa a punto con gli insediati di nuovi corsi di formazione per lo sviluppo strategico dell’impresa (missione/obiettivi, strategie, analisi di settore – mercato e concorrenti – organizzazione, piano economico e finanziario, piani operativi, …) e per il management di ricerca e innovazione;
- Selezione e crescita di imprese, di start up e spin off nel settore delle energie rinnovabili e del risparmio energetico;
- Caratterizzazione del Parco con LID (Laboratori Impianti Dimostrativi) e BS nei settori delle energie rinnovabili e del risparmio energetico.
43
STAKEHOLDER: Il Parco Scientifico e Tecnologico 2C
Indicatori degli obiettivi strategici Target (RISULTATO A 3 ANNI)
- Indici principali: numero insediati e saturazione aree numero e tipi di innovazione (prodotto,
processo, metodologia e servizio) rating internazionale numero e valore dei progetti regionali,
nazionali ed europei numero dipendenti fatturato consolidato costi e spese per la gestione del Parco
- Risultati delle metodologie distintive di AREA applicate al Parco.
- Indici di benchmarking. - Numero e qualità dei nuovi corsi e loro
ripetibilità all’esterno. - Numero e indici di crescita di start up e spin
off e di nuove imprese insediate, in particolare nei settori energie rinnovabili e risparmio energetico.
- Numero e tipo di LID nei settori energie rinnovabili e risparmio energetico.
- Saturazione nuovo edificio Q2 (in due anni). Nuovi edifici in funzione delle domande certificate
- Crescita per numero degli insediati con particolare focus su start -up e spin-off nel settore energia e risparmio energetico.
- Censimento delle innovazioni degli insediati (nuovi prodotti, processi, metodologie e servizi) da parte dei cluster manager con numero di innovazioni ≥50 all’anno.
- Numero progetti regionali, nazionali e UE ≥20 approvati all’anno (1).
- Crescita fatturato consolidato: ≥ 10% nel triennio (ultimi tre anni crescita : 23%).
- Crescita personale degli insediati ≥ 5% nel triennio (ultimi tre anni crescita: 15%).
- Bilancio di gestione degli insediati in pareggio
- Customer satisfaction index ≥ 3,5 all’anno. - Insediamenti nuove imprese, start up e spin
off ≥ 10 all’anno, con indice di turnover ≥ 5 (1).
- Completamento impianti Enerplan. - Crescita dei LID nel Parco da 6 (di
Enerplan) a 12. - Crescita dei LID in Regione FVG da 3 (di
Enerplan) a 8. - Trasferimento di LID a livello nazionale ed
internazionale (in particolare nel Mezzogiorno) con fatturato medio ≥ 3M€ per anno a partire dal 2013 inclusa IF (progetto Basilicata).
- Altri target relativi a risultati e all’impatto delle azioni di trasferimento tecnologico e alla formazione sono inglobati nei target della tabella 3C.
(1) I target sono comprensivi delle attività di
IF.
44
STAKEHOLDER: Il Parco Scientifico e Tecnologico 2D
AZIONI
1. Piano di marketing per sostenere l’attrattività del Parco come insediamento “value for money” con previsioni realistiche di eventuali espansioni.
2. Piano di crescita D. Q. R. per e con gli insediati con verifica delle professionalità carenti (prosecuzione dell’analisi con metodo RSA – Rapid Strategic Assessment) e relativa formazione.
3. Migliorare il piano di valorizzazione dei risultati degli insediati cooperando nell’estensione delle reti scientifiche ed imprenditoriali.
4. Mantenere e migliorare l’organizzazione dei “cluster manager” per il feedback dagli insediati in tempo reale.
5. Proseguire le indagini di customer satisfaction per favorire il miglioramento continuo dei servizi a costi sostenibili per gli insediati e per AREA.
6. Continuare la selezione di idee e imprese innovative con ricerca di finanziamenti pubblici e privati per ampliamento dei LID nel Parco, in FVG, e a livello nazionale ed internazionale.
45
STAKEHOLDER: Imprese esterne al parco 3A Missione: Favorire la crescita dimensionale, qualitativa e relazionale (DQR) delle IMPRESE nazionali 9
Programma Outcome (RISULTATO ULTIMO DI UN’AZIONE PER GLI STAKEHOLDER)
Supporto alla crescita Dimensionale, Qualitativa e Relazionale (DQR) delle aziende con:
- Il trasferimento dell’innovazione tecnologica e organizzativa mediante l’approccio integrato di AREA;
- La formazione manageriale ed imprenditoriale;
- L’ampliamento delle loro reti con enti di ricerca ed imprese (partner, fornitori e clienti);
1. Aziende Competitive:
- Per prodotti, processi, metodi e/o servizi innovativi e per qualità, affidabilità e costi;
- Per la capacità di gestione d’impresa;
- Per la diversificazione di clienti/mercati;
- Per la solidità economica e finanziaria
2. Ottimizzazione delle competenze e metodologie distintive (= Learning on the Job) di AREA e formazione per le aziende.
3. Selezione di innovazioni tecnologiche ed organizzative da trasferire alle aziende.
4. Formazione focalizzata nelle loro criticità emergenti da analisi evolute dei fabbisogni.
5. Start-Up e Spin-Off con forte successo imprenditoriale
9 Significato delle sigle dei Servizi: DGE (Direzione Generale), BIL (Servizio Bilancio, Controllo di Gestione), ISI (Servizio Insediamenti e Sistemi Informativi), LEG (Servizio Legale, Approvvigionamenti e Risorse Umane), PRF (Servizio Progettazione Formazione e Gestione Progetti), SET (Servizio Ingegneria, Tecnologia, Ambiente), STT (Servizio Trasferimento Tecnologico), DGE/URI (Unità Relazioni Internazionali della DGE), IF Innovation Factory (in house company di AREA)
46
STAKEHOLDER: Aziende esterne al parco 3B
indicatori di performance (strumenti che rendono possibile l’attività di acquisizione delle informazioni)
obiettivi strategici
- Catalogo delle competenze distintive di AREA applicato alle aziende.
- Approccio integrato
- Programmi di trasferimento tecnologico ed organizzativo.
- Indici del PDA a livello di Ente e di servizi coinvolti (STT, PRF, networking).
- Miglioramento DQR delle imprese derivante da piani/programmi di formazione.
- Consolidamento e crescita di competenze e metodologie distintive per le imprese, con benchmarking internazionale
- Diffusione delle metodologie di trasferimento tecnologico a livello nazionale, in particolare nel Mezzogiorno
- Diffusione delle capacità di sviluppo, e governance (capacity building) di nuovi poli scientifici e tecnologici a livello internazionale, in particolare, ma non esclusivamente, nell’Est europeo.
- Accordi Extra UE solo con significativi ritorni economici ed occupazionali
- Selezione di idee ed imprese innovative nel settore dell’energia e del risparmio energetico
- Consolidamento dell’iniziativa “Basilicata Innovazione”, di Napoli Attiva Scarl. ed estensione ad altre regioni.
47
STAKEHOLDER: Aziende esterne al parco 3C
indicatori degli obiettivi strategici target (RISULTATO A 3 ANNI) - Numero delle Competenze Distintive
esistenti e delle nuove e loro livello di diffusione presso le aziende
- Indicatori di Bilancio del Capitale Intellettuale: nel Capitolo 4: Strutturale; nel Capitolo 5: Capitale
Relazionale
- Numero e tipo di accordi strategici per valorizzare le competenze distintive proprie, o acquisite, da centri di ricerca nazionali, pubblici o privati, e da imprese.
- Indici di “Customer Satisfaction” delle imprese clienti e dell’impatto di AREA sulla loro crescita DQR.
- Indici di valutazione dell’iniziativa “Basilicata Innovazione” come da accordo tra AREA e Regione Basilicata.
- Indicatori quantitativi per le attività di trasferimento tecnologico / organizzativo e di formazione per favorire l’integrazione di ricerca e impresa
- Crescita competenze distintive sistemiche sviluppate ed applicate da AREA (e IF)
- Crescita di competenze e metodologie distintive acquisite dall’esterno: dalla IG ed applicate ai clienti (imprese e ricerca sistemiche)
- Target deducibili dal PDA e, in particolare, copertura complessiva dei costi relativi alle attività operative sempre >= 90% a livello di Ente.
- Trasferimento delle metodologie distintive di Area in almeno 6 Regioni italiane.
- Finanziamenti dalle Regioni italiane ≥ 5M€ l’anno escluse le iniziative derivate da Enerplan.
- Finanziamenti UE ed internazionali ≥ 1,5M€ l’anno. - Target per le attività di trasferimento tecnologico /
organizzativo e di formazione per l’integrazione di impresa e ricerca:
Imprese complessivamente coinvolte – 700 Interventi per l'impresa a supporto dello
sviluppo di innovazione ≥ 350 Ricerche brevettuali per le imprese e il mondo
della ricerca ≥ 400. Domande di brevetto depositate da imprese e
dal mondo della ricerca. ≥ 60. Crescita del fatturato (stima a 6 mesi) per le
imprese beneficiarie di interventi di innovazione ≥ 7% anno.
Crescita degli occupati (stima a 6 mesi) per le imprese beneficiarie di interventi di innovazione e formazione ≥ 8% anno.
Crescita degli investimenti per progetti di ricerca, innovazione e riorganizzazione aziendale sul fatturato (stima a 6 mesi) per le imprese beneficiarie di interventi di innovazione ≥ 7% anno.
Azioni per la diffusione e il trasferimento di conoscenza ≥ 45.
Numero ore di attività di formazione erogate Numero work experience/tirocini/stage/assegni
di ricerca erogati Numero partecipanti attività di formazione Numero organizzazioni coinvolte in attività di
formazione, seminari e workshop numero occupati a 6 mesi dal termine delle
attività formative per inoccupati Numero di interventi di assistenza (per
promuovere europrogettazione e mobilità internazionale)
Numero ore di consulenza erogata
STAKEHOLDER: Aziende esterne al parco 3D
48
Azioni
- Scouting World Wide ed alleanze con centri di ricerca internazionali (e.g. MIT, SRI, Case Western University, ecc.) per mantenere la leadership nel trasferimento tecnologico e nelle sue componenti.
- Elaborazione di scenari tecnologici e di business. - Scouting di idee innovative e valutazione della capacità scientifiche e manageriali necessarie
per il loro sviluppo. - Valutazione delle imprese e del loro profilo strategico (metodo RSA per le imprese): Missione ed obiettivi; Strategie; Mercati e concorrenti; Organizzazione aziendale; Situazione economica e finanziaria; Piani operativi.
- Pianificazione e gestione dei progetti di trasferimento tecnologico e di sviluppo imprenditoriale. - Valorizzazione economica della proprietà intellettuale (e.g. brevetti, modelli di utilità, marchi,
design, …). - Valutazione e controllo dei risultati e dei metodi per conseguirli. - Piani / Programmi di Marketing, vendite ed alleanze a livello regionale, nazionale ed
internazionale. - Verificare la possibilità per la formazione di Unità Operative, società, sedi staccate ecc. nelle
regioni italiane. - Verifica delle professionalità carenti in AREA per una migliore valorizzazione delle persone,
delle competenze e metodologie distintive, a beneficio delle imprese clienti. In particolare, colmare le lacune attuali: Sviluppo risorse umane ed organizzazione; Marketing e Vendite; Energie rinnovabili e risparmio energetico; Pianificazione.
- Unificazione e standardizzazione del metodo di Audit della “Customer Satisfaction” per imprese e clienti nei vari aspetti di trasferimento tecnologico, formazione e networking.
- Estendere l’organizzazione “Innovation Network” nelle regioni – clienti di Area per i settori : Agroindustria, Energia, Ingegneria d’impresa, Legno e Arredo, Cantieristica e Nautica, Nuovi materiali.
- Continuare con le attività relative a: domotica; ergonomia; nautica e subfornitura navale. - Monitorare le opportunità di finanziamento regionali, nazionali ed internazionali per lo sviluppo
di impresa.
49
STAKEHOLDER: la Ricerca 4A
Missione: VALORIZZAZIONE DELLA RICERCA E DEL POTENZIALE SCIENTIFICO, TECNOLOGICO ED ECONOMICO A LIVELLO INTERNAZIONALE10
Programma
Outcome (RISULTATO ULTIMO DI UN’AZIONE PER GLI STAKEHOLDER)
Migliorare la capacità di gestione strategica ed operativa della ricerca mediante:
- Il trasferimento delle metodologie distintive di AREA.
- La formazione sulla gestione della ricerca e dell’innovazione.
- Il networking internazionale.
Per gli Stakeholder di AREA:
1. Accresciuta capacità di gestire i progetti di ricerca con focus sui risultati;
2. Migliori connessioni con le imprese per il trasferimento dei risultati;
3. Nuovi metodi di valutazione di idee, progetti, risultati, persone e organizzazioni;
4. Ampliamento delle reti internazionali di collaborazione con enti di ricerca e imprese.
10 Significato delle sigle dei Servizi: DGE (Direzione Generale), BIL (Servizio Bilancio, Controllo di Gestione), ISI (Servizio Insediamenti e Sistemi Informativi), LEG (Servizio Legale, Approvvigionamenti e Risorse Umane), PRF (Servizio Progettazione Formazione e Gestione Progetti), SET (Servizio Ingegneria, Tecnologia, Ambiente), STT (Servizio Trasferimento Tecnologico), DGE/URI (Unità Relazioni Internazionali della DGE), IF Innovation Factory (in house company di AREA)
50
STAKEHOLDER: la Ricerca 4B
INDICATORI DI PERFORMANCE (strumenti che rendono possibile l’attività di acquisizione delle informazioni)
Obiettivi strategici
a. Catalogo delle competenze distintive di AREA – approccio integrato – applicato agli enti di ricerca, pubblici o privati, e alle Università .
b. Piani/programmi di trasferimento tecnologico ed organizzativo.
c. Indici del PDA a livello di Ente e di Servizio operativo (coinvolti STT, PRF, Networking e DGE).
- Contributo alla gestione strategica ed operativa della ricerca nazionale, mediante la diffusione delle Competenze Distintive di AREA.
- Consolidamento e crescita delle competenze e metodologie distintive di AREA per la ricerca nazionale con benchmarking internazionale.
- Diffusione delle metodologie di trasferimento tecnologico a livello nazionale.
- Coinvolgimento di enti di ricerca ed università nazionali nella diffusione delle metodologie di sviluppo e governo (capacity building) di nuovi poli scientifici e tecnologici a livello internazionale e, in particolare, nell’Est Europeo.
- Accordi extra UE selezionati per accrescere le competenze distintive di AREA a beneficio della ricerca nazionale.
- Scouting di idee innovative nel settore energia e risparmio energetico.
- Consolidamento collegamenti con il mondo della ricerca con priorità per l’iniziativa Basilicata Innovazione e Napoli Attiva S.c.a.r.l..
- Consolidamento dell’applicazione delle metodologie distintive di AREA in ambito CER e diffusione a livello nazionale.
51
STAKEHOLDER: la Ricerca 4C
Indicatori degli obiettivi strategici target (RISULTATO A 3 ANNI)
- N° delle competenze distintive esistenti e nuove, loro livello di diffusione presso enti di ricerca e università.
- Indicatori del Bilancio del Capitale Intellettuale nel capitolo 4: Capitale Strutturale e nel capitolo 5: Capitale Relazionale
- N° e tipi di accordi strategici per valorizzare le competenze distintive, proprie o acquisite, da enti di ricerca, pubblici o privati, università e imprese:
- Indici di customer satisfaction e di impatto di AREA.
- Indici di valutazione dell’iniziativa Basilicata Innovazione come da accordo AREA – Regione Basilicata.
- Crescita competenze distintive sistemiche sviluppate ed applicate da AREA (e IF)
- Crescita di competenze e metodologie distintive sistemiche acquisite dall’esterno ed applicate ai clienti (imprese e ricerca)
- Target deducibili dal PDA e, in particolare, copertura complessiva dei costi relativi alle attività operative sempre ≥ 90% a livello di Ente.
- Trasferimento delle metodologie distintive di AREA in almeno 6 Regioni italiane.
- Da Profilo Strategico dell’Ente – Previsioni decennali .
- Finanziamenti dalle Regioni italiane ≥ 5M€ l’anno escluse le iniziative derivate da Enerplan.
- Finanziamenti UE ed internazionali ≥ 1,5M€ l’anno .
- Target per le attività di trasferimento tecnologico / organizzativo e di formazione per l’integrazione di integrazione di impresa e ricerca sono ripartiti nella precedente tabella 3C.
52
STAKEHOLDER: la Ricerca 4D
AZIONI
- Scouting World Wide ed alleanze con centri di ricerca internazionali (e.g. MIT, SRI, Case Western University of Cleveland Ohio, ecc.) per mantenere la leadership nel trasferimento tecnologico e nelle sue componenti.
- Elaborazione di scenari tecnologici e di business per enti di ricerca. - Scouting di idee innovative e valutazione della capacità scientifiche e manageriali necessarie
per il loro sviluppo. - Valutazione di enti di ricerca e del loro profilo strategico: (metodo RSA per la ricerca) Missione e obiettivi dell’Ente a breve e lungo termine Strategie Analisi del settore Organizzazione Situazione economica e finanziaria Piani operativi
- Pianificazione e gestione dei progetti di trasferimento tecnologico e di sviluppo imprenditoriale. - Valorizzazione economica della proprietà intellettuale (e.g. brevetti, modelli di utilità, marchi,
design, eccetera). - Piani/Programmi di marketing, vendite ed alleanze a livello regionale, nazionale ed
internazionale. - Verificare la possibilità per la formazione di Unità Operative, società, sedi staccate ecc. nelle
Regioni italiane. - Verifica delle professionalità carenti in AREA per una migliore valorizzazione delle persone,
delle competenze e metodologie distintive, a beneficio delle imprese clienti. In particolare, colmare le lacune attuali: Sviluppo risorse umane ed organizzazione; Marketing e Vendite; Energie rinnovabili e risparmio energetico; Pianificazione.
- Unificazione e standardizzazione del metodo di Audit della “Customer Satisfaction” per i clienti nei vari aspetti di trasferimento tecnologico (in particolare scouting e valorizzazione della P.I.), formazione e networking.
- Estendere l’organizzazione “Innovation Network”, con il supporto degli enti di ricerca e università nelle regioni – clienti di AREA per i settori : Agroindustria, Energia, Ingegneria d’impresa, Legno e Arredo, Cantieristica e Nautica, nuovi materiali.
- Continuare con università ed enti di ricerca le attività relative a: Domotica, Ergonomia; Nautica e subfornitura navale Energia
53
STAKEHOLDER: Ambiente 5A
Missione: CONTRIBUIRE AL MIGLIORAMENTO DELL’AMBIENTE CON LE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI E DEL RISPARMIO ENERGETICO 11
Programma Outcome (RISULTATO ULTIMO DI UN’AZIONE PER GLI STAKEHOLDER)
Selezione e valorizzazione di idee e imprese innovative nel settore: energia rinnovabile e risparmio energetico.
1. realizzazione di LID: Laboratori Impianti Dimostrativi in AREA Science Park, Regione FVG e, successivamente, a livello nazionale ed internazionale (LID: impianti dimostrativi di innovazioni funzionanti, part-time, come laboratori sperimentali aperti a imprese, Università, scuole dell’obbligo, enti di ricerca e amministrazioni pubbliche);
2. sviluppo e crescita di imprese, start up, spin-off ed enti di ricerca nel settore;
3. Corsi di formazione, a livello nazionale ed europeo, sull’uso efficiente dell’energia.
11 Significato delle sigle dei Servizi: DGE (Direzione Generale), BIL (Servizio Bilancio, Controllo di Gestione), ISI (Servizio Insediamenti e Sistemi Informativi), LEG (Servizio Legale, Approvvigionamenti e Risorse Umane), PRF (Servizio Progettazione Formazione e Gestione Progetti), SET (Servizio Ingegneria, Tecnologia, Ambiente), STT (Servizio Trasferimento Tecnologico), DGE/URI (Unità Relazioni Internazionali della DGE), IF Innovation Factory (in house company di AREA)
54
STAKEHOLDER: Ambiente 5B
Indicatori di performance (strumenti che rendono possibile l’attività di acquisizione delle informazioni)
Obiettivi strategici
- Enerplan: piano di energia di AREA (per LID);
- Programmi proposti – avviati in altre Regioni, a livello nazionale ed internazionale con Amministrazioni Pubbliche, Imprese, Università ed Enti di Ricerca;
- Programmi di scouting di idee innovative e di loro trasferimento (Iniziativa Domotica FVG);
- Programmi di selezione e sviluppo di imprese, start up e spin-off innovativi nel settore;
- Piano di alleanze per la formazione nel settore e piano di interventi formativi.
- Realizzazione di Enerplan nei tempi stabiliti e nel rispetto degli obiettivi concordati con il Ministero dell’Ambiente (cfr. documenti Enerplan);
- Consolidamento e crescita di aziende, spin-off e start-up già selezionate nel settore e selezione di nuove;
- Contributo allo sviluppo di dette imprese secondo le norme di Innovation Factory: compartecipazione alla proprietà intellettuale, eventuale partecipazione al capitale sociale iniziale non superiore al 25%, realizzazione di LID nel Campus di AREA, azioni congiunte di marketing per nuovi finanziamenti, per consolidare R&S, selezione di partner per internazionalizzazione e/o commercializzazione, formazione tecnologica ed organizzativa;
- Consolidamento degli Accordi con il Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, con Invitalia e con Agenzia per l’Innovazione per la selezione e la valorizzazione di idee e imprese innovative;
- Nuove alleanze con Pubbliche Amministrazioni, imprese, Università ed enti di ricerca per l’organizzazione di nuove competenze e nuovi finanziamenti in grado di soddisfare la missione dell’ente in Ambiente ed Energia.
55
STAKEHOLDER: Ambiente 5C
Indicatori degli obiettivi strategici Target (RISULTATI A 3 ANNI)
- Tempi, costi e prestazioni dei LID previsti in Enerplan;
- Numero di aziende, spin-off e start-up e loro crescita DQR:
- Numero e tipo di progetti regionali, nazionali ed internazionali vinti per realizzazione LID, valorizzazione d’impresa e per corsi di formazione nel settore energia alternativa e risparmio energetico;
- Numero e tipo di accordi strategici, con Pubbliche Amministrazioni, imprese, Università ed enti di ricerca per nuove competenze e nuovi finanziamenti
- Crescita competenze distintive applicate a imprese Università, Enti di ricerca e Pubbliche Amministrazioni;
- Valori numerici degli obiettivi di Enerplan;
- Brevetti in comproprietà con imprese, start-up, spin-off innovative;
- Cessione licenze ad imprese per industrializzazione e/o commercializzazione;
- Progetti per realizzare LID in regioni italiane;
- Progetti di R&D, di formazione e networking a livello nazionale ed internazionale;
- Accordi strategici operativi con Pubbliche Amministrazioni (Ministeri, Regioni, Province, Comuni e altri Enti Pubblici;
- Finanziamenti complessivi dei target precedenti provenienti da Amministrazioni Pubbliche Nazionali per LID, per progetti nazionali ed internazionali e da licenze:
≥ 4,5M€/anno.
56
STAKEHOLDER: Ambiente 5D
Azioni
- Scouting a livello internazionale presso aziende, università ed enti di ricerca, per acquisire ulteriori competenze, collaborazioni e alleanze nei settori: energie alternative, risparmio energetico ed ambiente.
- Piani/programmi di trasferimento tecnologico, di marketing/vendite/alleanze a livello regionale, nazionale e internazionale.
- Colmare le lacune attuali in AREA di esperti di energie rinnovabili e risparmio energetico e tutela ambiente per attività di broker tecnologici (da inserire nelle organizzazioni di Innovation Network), di marketing e vendita.
- Continuare l’aggiornamento degli scenari a livello “World Wide” delle tecnologie di settore e delle realizzazioni a livello di FVG, nazionale ed internazionale.
- Monitorare l’opportunità di finanziamenti a livello regionale, nazionale ed internazionale, per nuovi LID e per progetti di innovazione nei settori: energie alternative, risparmio energetico e tutela ambientale.
57
STAKEHOLDER: La Pubblica Amministrazione
Missione: supportare le PA nella ricerca, nell’innovazione e nello sviluppo imprenditoriale12
6A
Programma Outcome (RISULTATO ULTIMO DI UN’AZIONE PER GLI STAKEHOLDER)
Ricerca, sviluppo e diffusione di metodologie per la gestione, strategica ed operativa, di ricerca, innovazione ed impresa con formazione delle RU della Pubblica Amministrazione (PA).
1) Metodologie derivate da COMPETENZE DISTINTIVE di AREA per la Pubblica Amministrazione al fine di promuovere:
a) La valorizzazione dei risultati della ricerca e la crescita imprenditoriale
b) La formazione per lo sviluppo di impresa e per la gestione di ricerca e innovazione
c) La promozione di reti di eccellenza scientifiche ed imprenditoriali
2) Metodologie per migliorare i risultati per la Pubblica Amministrazione: La capacità di gestire i progetti di ricerca
con focus sui risultati; Nuovi metodi di valutazione di idee,
progetti, risultati, persone e organizzazioni;
Ampliamento delle reti internazionali di collaborazione con enti di ricerca e imprese
Capacità di elaborare bandi per la ricerca, per l’innovazione e lo sviluppo di impresa.
3) Gestione economica e finanziaria di AREA in grado di sviluppare gli outcome richiesti.
12 Significato delle sigle dei Servizi: DGE (Direzione Generale), BIL (Servizio Bilancio, Controllo di Gestione), ISI (Servizio Insediamenti e Sistemi Informativi), LEG (Servizio Legale, Approvvigionamenti e Risorse Umane), PRF (Servizio Progettazione Formazione e Gestione Progetti), SET (Servizio Ingegneria, Tecnologia, Ambiente), STT (Servizio Trasferimento Tecnologico), DGE/URI (Unità Relazioni Internazionali della DGE), IF Innovation Factory (in house company di AREA)
58
STAKEHOLDER: La Pubblica Amministrazione 6B
Indicatori di performance (strumenti che rendono possibile l’attività di acquisizione delle informazioni)
Obiettivi strategici
- Piano di formazione delle RU per la P.A. (singoli servizi) coerente con:
Catalogo delle COMPETENZE DISTINTIVE della P.A. e loro utilizzo.
piano di sviluppo e/o acquisizione di COMPETENZE DISTINTIVE e loro trasformazione in metodologie standard;
piani di diffusione in ogni singolo Ente della P.A. delle metodologie apprese da AREA.
Piano di diffusione all’interno della P.A. della figura del “Broker Tecnologico”.
- Il piano di formazione per la P.A. comprende anche:
l’applicazione nella P.A. del nuovo sistema di valutazione delle performance delle persone (D. Lgs. 150/2009) integrato con i sistemi già esistenti;
l’autovalutazione per gli Enti interessati con il metodo RSA: Rapid Strategic Assessment
- Gli strumenti del sistema di Pianificazione integrata di AREA:
Il bilancio economico, finanziario, il bilancio del Capitale Sociale, il Profilo Dinamico delle Attività (PDA), il bilancio del Capitale Intellettuale e il metodo del Rapid Strategic Assessment (RSA) per gli enti di ricerca e le Università .
- Metodologie Innovative per le PA stakeholder di AREA: consolidare le metodologie esistenti di
Area e svilupparne di nuove con benchmarking internazionale;
alleanze forti e consolidate con altre P.A., imprese ed enti di ricerca per l’acquisizione e la diffusione delle metodologie derivate da COMPETENZE DISTINTIVE;
Scouting di idee innovative nel settore Ambiente e Risparmio energetico.
- Competenze Distintive: Messa a punto e prime applicazioni in
FVG (ambito CER) e successiva diffusione a livello nazionale
diffusione dell’utilizzo del Rapid Strategic Assessment (RSA) delle PA
- Completare il modello delle competenze distintive di AREA, per trasferire alle PA nei 3 livelli: organizzativo; delle singole persone; di sistema con la sperimentazione di
nuovi metodi di valutazione; - Diffondere nella PA gli strumenti
innovativi del PDA, del Bilancio del Capitale Intellettuale e di RSA per gli Enti di ricerca
59
STAKEHOLDER: La Pubblica Amministrazione 6C
Indicatori degli obiettivi strategici Target (RISULTATI A 3 ANNI)
- n° COMPETENZE DISTINTIVE esistenti/nuove e loro diffusione alle PA nei sei livelli (Dominio, Specializzazione, Applicazione, Comprensione, Consapevolezza, Assenza) (cfr. V, allegato 6: Catalogo delle competenze distintive)
- n° e tipo di accordi strategici per valorizzare le competenze distintive proprie o acquisite da Enti di ricerca pubblici o privati, e di imprese;
- Indicatori del Bilancio del Capitale intellettuale dell’Ente nel capitolo 3: Capitale Umano (cfr. V, allegato 2;).
- n° di corsi per le PA e relative valutazioni (indici di custode satisfaction).
- Indice di “Customer Satisfaction” delle PA clienti di AREA:
Sui trasferimenti complessivi a PA, Università, Enti di Ricerca;
Definizione metodologica sistemica: cfr. nota al foglio 1C.
- Compilazione tempestiva degli strumenti del Sistema di Pianificazione Integrato e loro diffusione c/o le PA;
- Indicatori del Capitale Umano, strutturale e sociale del Bilancio del Capitale Intellettuale indicatori della gestione finanziaria ed economica
- Crescita competenze e metodologie distintive sistemiche sviluppate in AREA (e IF);
- crescita competenze e metodologie distintive sistemiche acquisite dall’esterno;
- Almeno 3 persone di Area (o IF) a livello di “dominio” per ogni metodologia distintiva;
- Trasferimento delle metodologie distintive di Area ad almeno 6 regioni italiane:
- Accordi strategici / operativi con PA
- Strumenti del Sistema di Pianificazione integrato completato entro l’anno per necessaria diffusione e per valutazioni da parte delle PA;
- Tutti gli indicatori del Sistema di Pianificazione servono come valutazione ex ante. Nel piano triennale dell’Ente si evidenzieranno quelli più importanti in funzione del contesto in cui si opera;
- Analogamente per gli indicatori della gestione finanziaria ed economica
- Target relativi a formazione ai target precedenti
60
STAKEHOLDER: La Pubblica Amministrazione 6D
Azioni
- Per migliorare e differenziare le competenze distintive (e le conseguenti metodologie) del personale di Area trasferibili alle PA:
Mantenere collaborazioni selezionate a livello internazionale (MIT, SBI, Case Western University);
Accrescere le collaborazioni a livello nazionale ed UE
Verificare le opportunità per la formazione di unità operative , società, sedi staccate, nelle varie regioni italiane, in compartecipazione con la PA.
- Elaborazione di scenari tecnologici e di business per la PA.
- Verificare la possibilità di formazione di unità operative, società, consorzi con le PA nelle regioni italiane.
- Unificazione e standardizzazione del metodo della “Customer Satisfaction” per la PA.
- Elaborazione di un profilo strategico RSA per la PA.
4.2 Progetti strategici in fase di avvio
4.2.1 Progetto Calabriainnova
Il Progetto Calabriainnova ha la mission di avviare un processo di sviluppo economico nella
Regione Calabria incentrato sull’innovazione e sul trasferimento tecnologico, nell’ambito
dell’attuazione del POR FESR Calabria 2007-2013, attraverso la Strategia Regionale per la
Ricerca e l’Innovazione.
L’obiettivo generale del POR FESR 2007-2013 è: “sostenere lo sviluppo e la crescita del sistema
economico al fine della convergenza con i livelli medi di sviluppo dell'UE, mobilitando le
potenzialità endogene regionali tramite il miglioramento della competitività ed attrattività del
sistema territoriale e la diversificazione e innovazione delle strutture produttive”.
La Strategia Regionale per la Ricerca e l’Innovazione si propone di perseguire cinque obiettivi
operativi che si articolano nelle linee di indirizzo previste dall’Asse I del POR FESR Calabria 2007
– 2013, dall’APQ Ricerca e Competitività e dagli interventi della Regione Calabria in materia di
qualificazione e sviluppo di competenze del capitale umano di cui all’Asse IV del POR FSE 2007-
2013:
61
Obiettivo Operativo 1 - Qualificare e strutturare il sistema regionale della ricerca e
innovazione attraverso aggregazioni stabili della domanda e dell’offerta di innovazione
che perseguono il potenziamento delle dotazioni scientifico-tecnologiche, la messa in rete
delle competenze e l’incremento della competitività delle imprese aderenti .
Obiettivo Operativo 2 - Costruire un capillare sistema di servizi per l’incontro tra
domanda e offerta di ricerca e innovazione, con particolare attenzione per le esigenze
delle micro, piccole e medie imprese regionali .
Obiettivo Operativo 3 - Migliorare la competitività delle imprese regionali, attraverso lo
sviluppo e/o l’introduzione di soluzioni innovative (di prodotto, di processo, organizzative e
di mercato).
Obiettivo Operativo 4 - Aumentare il numero di imprese innovative nella regione,
sostenendo in modo permanente la creazione di imprese innovative a partire dal know-
how sviluppato nel sistema regionale della ricerca e dell’alta formazione nonché
l’attrazione di imprese innovative esterne.
Obiettivo Operativo 5 - Qualificare il capitale umano per la ricerca e l’innovazione.
La pluralità di obiettivi del Progetto sarà conseguita attraverso una partnership strategica tra
Fincalabra (in house della Regione Calabria) e AREA Science Park. Fincalabra assumerà la
funzione di Organismo Intermedio.
Tale partnership è finalizzata alla creazione di un sistema di persone, esperienze, metodologie e
strumenti che operano in piena sinergia e condivisione e che alla fine del Progetto potrà
rappresentare una realtà stabile e consolidata, in grado di tradursi in una struttura qualificabile
come Agenzia Regionale per l’Innovazione.
Il sistema regionale per l’Innovazione opererà sull’intero territorio calabrese, attraverso una
pluralità di nodi e strutture dislocate su tutto il territorio regionale, che opereranno in maniera
coordinata e sinergica.
In prima istanza tali nodi risultano costituiti da:
Sportelli per l’Innovazione Tecnologica delle Camere di Commercio;
Sportelli per l’Innovazione Tecnologica delle Associazioni Imprenditoriali;
Industrial Liaison Office (ILO) delle Università calabresi;
Uffici di Trasferimento Tecnologico degli EPR calabresi;
Sportelli per l’Innovazione Tecnologica dei Poli di Innovazione (cfr. PISR “Rete Regionale
per l’Innovazione” nel quadro dell’Obiettivo Operativo 1 della Strategia Regionale per
l’Innovazione e la Linea di Intervento 1.1.2.2 del POR Calabria FESR 2007/2013);
62
Gli stakeholders cui il Progetto si rivolge sono:
le imprese presenti sul territorio che intendono avviare percorsi di innovazione tecnologica, di
prodotto, di processo e organizzativa, fruendo dei servizi di innovazione e trasferimento
tecnologico erogati dalla Rete Regionale per l’Innovazione;
le Associazioni di categoria e le Camere di Commercio operanti in Calabria;
gli operatori privati e pubblici che nel territorio erogano servizi per l’innovazione e il
trasferimento tecnologico;
i soggetti gestori dei Poli di Innovazione;
le Università e gli Enti Pubblici di Ricerca e gli Organismi di Ricerca, pubblici e privati, con
una sede operativa stabile in Calabria e coinvolti in processi di valorizzazione dei risultati
della ricerca;
i Liaison Offices Universitari.
i docenti, i ricercatori, i dottori di ricerca, gli assegnisti, i contrattisti, i post-doc e i neo-laureati
coinvolti in processi di valorizzazione della ricerca;
i laureati residenti in Calabria e/o le persone che abbiano comunque maturato competenze
adeguate in percorsi formali/informali, lavorativi/formativi diversi, interessati a percorsi di
formazione per l’innovazione e il trasferimento tecnologico;
i laureati, i dottori di ricerca, i professionisti e gli imprenditori Calabresi attualmente residenti
fuori regione, che intendono rientrare in quanto attratti dalle nuove prospettive offerte dal
Sistema Regionale per l’Innovazione.
Obiettivi specifici
Il Progetto CalabriaInnova applicato al sistema degli stakeholder consente di agire sia sul sistema
delle imprese, sia su quello della ricerca, attraverso il perseguimento si una pluralità di obiettivi
specifici:
Far maturare, nelle aziende del territorio Calabrese, una maggiore sensibilità sui temi della
ricerca e dell’innovazione;
Aumentare la competitività delle imprese regionali attraverso strategie basate
sull’innovazione;
Sviluppare presso i ricercatori una cultura legata alla valorizzazione dei risultati della ricerca
scientifica ;
Creare un sistema di innovazione territoriale a “KM ZERO” che renda disponibili alle imprese
Calabresi i risultati e le competenze della ricerca scientifica presenti in Regione;
Facilitare l’incontro tra domanda e offerta di innovazione attivando stabili processi di
partenariato tra imprese e centri di ricerca pubblici e privati;
Favorire la creazione di nuove imprese innovative nella regione che valorizzino i risultati
della ricerca.
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la realizzazione dell’attività progettuale ed il coaching alle nuove risorse, con una presenza
finalizzata alla costituzione di una struttura, in prospettiva, in grado di operare
autonomamente.
4.2.2 Progetto Campus Manufacturing Melfi
Il quadro di riferimento
Il progetto trova fondamento nella Convenzione Quadro per l’attuazione dell’Accordo di Programma in materia scientifica sottoscritta tra la regione Basilicata e il Centro Ricerche Fiat. La Convenzione mette a disposizione strumenti e risorse che rispondono alle necessità d’innovazione del territorio regionale, per consentire la realizzazione e lo sviluppo di un polo di ricerca e conoscenza nell’area Fiat SATA di Melfi.
Nell’ambito di tale Convenzione, la regione Basilicata con avviso pubblico (BUR n. 43 del 22/10/2010) ha promosso la realizzazione di un Corso di Alta Formazione - avente le caratteristiche di un vero e proprio Master - finalizzato allo sviluppo di competenze distintive sulle nuove tecnologie e metodologie di manufacturing nel settore automotive.
L’azione è finanziata con un importo di 900.000 € a valere sul Programma Operativo FSE 2007-2013 - Asse IV Capitale Umano - della regione.
Il progetto
Il Master, della durata di 18 mesi full-time, è destinato a 30 soggetti disoccupati e inoccupati residenti in Basilicata da almeno 6 mesi, nello specifico:
o 20 laureati in discipline scientifiche in possesso di diploma di laurea vecchio ordinamento, o laurea specialistica / magistrale del nuovo ordinamento;
o 10 diplomati / laureati in possesso di diploma di laurea triennale in materie tecnico scientifiche.
I 30 discenti selezionati riceveranno una borsa di studio che coprirà non solo il costo d'iscrizione al corso (pari a 17.520 €), ma assicurerà anche un’indennità di frequenza di 8 €/h.
Il piano di formazione presenta un percorso articolato in:
attività teoriche di aula (320 ore); attività di affiancamento / training on the job (480 ore); attività di stage (760 ore)
per un totale complessivo di 1.560 ore. Nell’ambito del percorso formativo è prevista la formazione di ricercatori e tecnici con specifiche caratteristiche professionali (27 figure) che saranno sviluppate all’interno di 4 laboratori - cioè percorsi didattici distinti - denominati Assembly, Quality, Modelling, Environment.
Per omogenizzare la classe e fornire ai discenti una visione d’insieme dei programmi di innovazione e formazione del Centro Ricerche Fiat, con particolare riferimento al WCM - World
65
Class Manufacturing e al WCM Innovation Center, prima della frequenza dei vari laboratori specialistici è prevista la frequenza dei moduli trasversali (corsi elective) world class manufacturing, project management, processi produttivi e industria automobilistica, gestione di piani sperimentali.
In ragione della complessità del percorso formativo e delle figure professionali che questo è chiamato a formare, i discenti, sempre affiancati da tutor didattici e docenti, saranno valutati secondo prove tecniche in itinere al termine di ciascun singolo modulo formativo, le competenze relazionali e il grado di interazione nel gruppo, le performance realizzate durante l’attività di affiancamento e di stage, il project work finale definito e sviluppato nell’ambito del laboratorio di riferimento.
4.2.3 Progetto Lucania Futura
Oggetto
Lucania Futura è un progetto che coniuga la dimensione formativa tradizionale con processi di creazione di sviluppo imprenditoriale technology-based mediante la realizzazione di percorsi di formazione specialistica e on the job orientati alla progettazione sistemica e finalizzati alla creazione di unità/team in grado di sviluppare e commercializzare prodotti innovativi la cui diffusione sia stata finora limitata dalla mancanza di competenze idonee ad integrarli nei sistemi complessi richiesti dai destinatari finali.
Obiettivi e Risultati Attesi
L’obiettivo dell’iniziativa è avviare un processo di sviluppo delle competenze specialistiche nella progettazione di sistema in settori ad alta intensità di tecnologia e di know-how per favorire:
• lo sviluppo di nuova imprenditorialità locale • l’attrazione di nuovi investimenti e di insediamenti di unità operative di aziende nazionali • la permanenza dei giovani laureati lucani sul territorio In particolare, i risultati attesi sono i seguenti:
• 20-25 Idee di business per nuovi prodotti e servizi ad alto contenuto tecnologico • 15-20 nuove imprese e/o nuove unità operative di imprese nazionali insediate in regione
Basilicata • 200 nuovi posti di lavoro in Basilicata (ed altrettanti entro i tre anni successivi nell’indotto
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Fasi del Progetto
Il Progetto si sviluppa in quattro fasi per una durata complessiva di due anni, rappresentate in Figura 1 e descritte brevemente di seguito.
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5 RISORSE FINANZIARIE DISPONIBILI
Nelle pagine seguenti viene illustrato un modello di analisi delle entrate che è stato elaborato da AREA nella prima metà del 2010 e si basa sul trend decennale delle entrate correnti relative a quelle che possiamo definire Aree Strategiche di Attività (ASA). Si tratta di identificare e stimare, per ogni ASA, gli eventi ragionevolmente certi (es. bandi UE, nazionali e regionali) e gli eventi possibili in quanto dipendenti da attività già avviate (es. sedi staccate di AREA nel Mezzogiorno, valorizzazione del piano Enerplan e suoi derivati) o da attività in sviluppo con ragionevole probabilità di un qualche successo.
Non si considerano, invece, eventi possibili che esulano dalla responsabilità decisionale e, ovviamente, dalla capacità di previsione attuale dell’Ente. Infine si stima un fattore di correzione prudenziale per gli ultimi 5 anni.
Oggi, a poco più di 6 mesi di distanza, è possibile una prima analisi degli scostamenti tra stima originaria delle performance e performance effettive (consuntive) o loro stima aggiornata (previsioni di bilancio).
Prima di proseguire nell’analisi è necessaria, però, una precisazione. Utilizzare il termine performance a proposito del livello di entrate (o ricavi), al contrario di ciò che accade nell’impresa, per la pubblica amministrazione non è né immediato né banale. Il binomio entrata-performance comporta implicitamente l’assunzione che il livello di finanziamento ottenuto sia espressione della qualità delle attività realizzate ovvero, in altri termini, che esprima il gradimento degli stakeholder per le stesse. Per AREA questa assunzione è, sempre più, concreta. Gran parte dei finanziamenti ottenuti (ormai più dei due terzi dell’entrata corrente) derivano da progetti specifici, basati sulle competenze distintive delle attività che AREA pone in essere e che riesce a valorizzare. Anche il finanziamento ordinario, pur in sensibile contrazione per le note esigenze di finanza pubblica (-13% nel 2011), progressivamente verrà correlato alla qualità dei servizi resi (in questo senso il Decreto di riordino, D.Lgs.213/2009, che prevede la costituzione di meccanismi premio/sanzione nel riparto del fondo).
In altri termini l’analisi del contesto esterno, delle opportunità e delle minacce, mette inevitabilmente in relazione ipotesi di scenario “pure” con la capacità di AREA di competere nei quasi-mercati che caratterizzano il campo della ricerca, del trasferimento tecnologico, dell’alta formazione. Associando a questa analisi esterna, poi, l’analisi del contesto interno, dei punti di forza e debolezza, è possibile elaborare ipotesi di scenario caratterizzate da maggior variabilità, legate all’incrocio tra diversi livelli di opportunità ambientali e diversi gradi di efficienza manageriale (il comportamento organizzativo dei manager, “CO”).
Nelle pagine seguenti lo spazio delineato da opportunità e minacce del contesto ambientale, suddivise per singole ASA, è definito da due curve di evoluzione possibile: una più favorevole (ipotesi max) e una meno (ipotesi min). A questa si aggiunge una terza curva, costituita dalla prima rilevazione semi-definitiva (preconsuntivo 2010) e da previsioni, pur prudenziali - in quanto legate alle logiche autorizzative tipiche del contesto pubblico - aggiornate (Bilancio 2011). Il confronto tra lo spazio delle opportunità e le rilevazioni permette di tracciare il trend emergente, il suo posizionamento relativo e, di definire così, i punti critici su cui deve focalizzarsi l’attenzione manageriale o, alternativamente, la necessità di rivedere il sentiero delle opportunità e quindi la strategia.
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to 14 llo Stato 15; 6,14 ate dallo Stato mo; 2016; 6,11
Entrate dallo Sminimo; 2017;
Entrate dminimo;
Enmi
e alle singole
le ipotesi a
a successiv
simista)
petto al 201
uccessivi 3
cenari previs
un contribassati, pertanvece com
Stato 7; 8,60 dallo Stato o; 2018; 8,38 Entrate dallo Statassimo; 2019; 8,
Entrate dallmassimo; 20
Stato 6,02
dallo Stato 2018; 6,16
ntrate dallo Statoinimo; 2019; 6,2
Entrate dallominimo; 202
Entrate dalStato mass
Entrate dalStato minim
Posizionam
70
e ASA:
assunte alla
va.
10 nei
ionali
buto MIURanto non èunicato dal
o 07 lo Stato 20; 7,68
o 3 o Stato 0; 6,22
loimo
lomo
mento
0
a
R è l
MIUR condi questa qualitative
b) Finanz
Ipotesi Max
riduzione 5prossimi 2
costante p
crescita 5%
costanti fin
Fig. 3: Entrscenari pre
Il valore dprogetti (ridistribuziposizionat2010 che,
n una riduzioriduzione n
e. Appare co
ziamento da
x (realistico
5% all’annoanni (2011
er successi
% all’anno p
no a fine pe
rate correnti evisionali min
del 2010 ris(Innovation ione delle to sui livelli a sua volta
FinanziaRegione m
2
FReg
FinanziaRegione mi
2,
FiRegi
Posizionam2,
Posi
one del 13%nel breve teomunque d
a Regione
o-ottimistica
rispetto 20-2012)
ivi 3
per success
riodo
da finanziamnimo e massi
sulta ridottoNetwork,
entrate. Il minimi prev
a, era stato
amento da assimo; 2005; 2,84
Finanziamento daione massimo; 20
2,81
FinanziamRegione mass
2,68
FinRegion
mento da inimo; 2005; ,85
inanziamento da ione minimo; 200
2,81
FinanziameRegione minim
2,68
FinaRegion
mento; 2005; ,84 izionamento; 200
2,81 Posizionamen2,68
Posizio
%, quindi suermine, il Mifficile che q
FVG (prog
)
10 per
sivi 3
menti della Rimo al 2020
o per il ralleSister) avalore 20
visti poiché ridotto del 1
a 006; ento da simo; 2007; 8
anziamento da ne massimo; 2008
1,94
FinanziamentRegione massim
3,15 FinanzRegione m
Re06; ento da mo; 2007;
nziamento da e minimo; 2008;
1,94
FinanziamentoRegione minimo
3,15 FinanziRegione m
Re
06; nto; 2007; 8
onamento; 2008; 1,94
Posizionamento3,15
PosizionaPo
uperiore al MIUR dovrequesta ridist
etti vinti e
Ipote
riduzpros
costa
cres
Regione Friuli
entamento al primo tr011, nonost
il contributo10% rispett
8;
to da mo; 2009; ziamento da massimo; 2010; 2,93 Finanziamento
egione massimo; 2,78 Finanzia
Regione ma2,
FiRegio
o da o; 2009; iamento da minimo; 2010; 2,93 Finanziamento degione minimo; 20
2,63 FinanziamRegione min
2,3FinRegio
o; 2009;
amento; 2010; 2,64 osizionamento; 20
2,62
7% ipotizzabbe redistrtribuzione p
contributi)
esi min (rea
zione 10% asimi 3 anni
ante per su
cita 5% all’a
i Venezia Giu
ed il conserimestre dtante la rido regionale to l’anno pre
da 2011; mento da ssimo; 2012; ,64
inanziamento da one massimo; 20
2,64
FinanziameRegione massi
2,64
FinaRegione
Rda 011; mento da nimo; 2012; 37 nanziamento da one minimo; 2013
2,13
FinanziamenRegione minim
2,13
FinanRegioneR
011;
ato. C’è da dibuire le rispossa avven
)
listico-pess
all’anno risp
ccessivi 4
anno per su
ulia - Consun
eguente proel 2011, distribuzionesarà ridotto
ecedente.
13; ento da mo; 2014; nziamento da e massimo; 2015;
2,64
FinanziamentoRegione massimo
2,76
FinanziRegione m
2
Reg
3; nto da mo; 2014; nziamento da e minimo; 2015;
2,13
Finanziamento Regione minimo;
2,12
FinanziaRegione m
2
FReg
dire però chsorse derivanire già nel
simista)
petto al 201
uccessivi 3
ntivi 2005 - 2
olungamentcon la coe, attualmeo dell’11,1%
;
o da o; 2016;
iamento da massimo; 2017; 2,85
Finanziamento dgione massimo; 2
2,92
FinanziamenRegione massim
2,81 Finanziamen
Regione massim2,68
o da 2016; amento da minimo; 2017; 2,09
Finanziamento dagione minimo; 20
2,14
FinanziameRegione minim
2,16
FinanziameRegione minim
2,16
Finanzo da Rmassim
Finanzo da Rminim
Posizioto
71
he, a fronteanti su basi2011.
10 nei
2010 e
to di alcunionseguenteente risulta
% rispetto al
da 2018; nto da mo; 2019; nto da mo; 2020;
a 18;
nto da mo; 2019; nto da mo; 2020;
ziamentRegionemo
ziamentRegionemo
onamen
1
e i
i e a l
Ipotesi Max
a) Continu
prossimi 3
secondi 3 a
ulteriori an
b) Si svilupequivalent
1M€ dal 20
Dal 2015 i compensa
Fig. 4: Entrminimo e m
Mentre il prudenziacorso, cheprimi mes
b) Finanznazion
x (realistico
a progetto B
anni =3,3 M
anni = 4,3 M
ni = 0,5 M€
ppano, inolti/analoghi in
011 al 2014
progetti deno la fine d
rate correnti massimo al 2
posizionamle del bilan
e potrebberoi dell’anno.
FinaziamRegioni m
FinReg
FinanziamRegioni mi
FinReg
PosizionamPos
ziamenti dnale, sopra
o-ottimistica
Basilicata In
M€/anno
M€/anno
€/anno (con
tre, progetti n altre regio
4
lle altre Regel progetto
da finanziam2020
mento del ncio di prevo portare il
menti da altre assimo; 2005; ‐
naziamenti da altgioni massimo; 20
‐
FinaziamentRegioni massi
‐
FinaziRegioni
R
menti da altre inimo; 2005; ‐nanziamenti da alioni minimo; 200
FinanziamentRegioni minim
FinanzRegioni
FR
mento; 2005; ‐izionamento; 200PosizionamenPosizio
P
a altre Regattutto nelle
)
nnovazione
sulenze)
oni con:
gioni Basilicata
menti di altre
2010 supevisione, chelivello di en
tre 006; i da altre mo; 2007; amenti da altre i massimo; 2008;
‐
Finaziamenti da Regioni massimo;
0,98
FinaziameRegioni ma
3
FinRegi
tre 06; ‐ti da altre
mo; 2007; ‐iamenti da altre minimo; 2008; ‐
Finanziamenti da Regioni minimo; 2
0,98
FinanziameRegioni min
3,
FinanRegio
06; ‐nto; 2007; ‐namento; 2008;
Posizionamento; 0,98
Posizionam3,Posi
gioni: contie Regioni d
Ipote
e: a) Cpros
dopo
b) Sialtresuccdeco
Regioni - C
era l’obiette non iscrivntrata relativ
altre ; 2009;
enti da altre assimo; 2010; 3,42
naziamenti da altrioni massimo; 20
4,30
FinaziamentiRegioni massim
5,25
FinaziaRegioni R
‐
altre 2009;
enti da altre nimo; 2010; 42
nziamenti da altroni minimo; 2011
4,30
Finanziamenti Regioni minim
3,10
FinanziaRegioni
FiR
‐
2009;
mento; 2010; ,66 zionamento; 201
3,50
inua la stradel Mezzog
esi min (rea
Continua il psimi 3 anni
o: 0,5 M€ fin
i sviluppano regioni dal
cessivi 5 anolla.
Consuntivi 20
tivo, quellove le partitevo nel camp
re 11;
da altre mo; 2012;
amenti da altre massimo; 2013; 5,30
Finaziamenti da Regioni massimo;
5,30
FinaziameRegioni ma
5,
FinaRegio
re 1;
da altre o; 2012;
amenti da altre minimo; 2013; 1,50
inanziamenti da aegioni minimo; 2
1,50
FinanziameRegioni min
1,5
FinanRegio
11;
ategia di ragiorno
listico-pess
progetto Bas=3,3 M€
no a fine pe
o progetti eq2011 per s
ni: di fatto l’
005 - 2010 e
del 2011 e potenziali po di opport
altre 2014;
enti da altre ssimo; 2015; ,30
aziamenti da altreoni massimo; 201
5,27
Finaziamenti dRegioni massim
5,19
FinaziaRegioni mF
Re
Re
altre 014; nti da altre nimo; 2015; 50
nziamenti da altreoni minimo; 2016
0,50
Finanziamenti dRegioni minimo
0,49
FinanziamRegioni m
FinReR
adicamento
simista)
silicata solo
eriodo
quivalenti/asoli 1 M€/an’iniziativa S
scenari prev
risente drelative a
tunità deline
e 16; da altre mo; 2017; menti da altre massimo; 2018; 5,06
Finaziamenti da aegioni massimo;
4,88 Finaziamenti da egioni massimo;
4,64
e 6; da altre o; 2017; menti da altre minimo; 2018; 0,48
nanziamenti da aegioni minimo; 20
0,46
Finanziamenti daRegioni minimo;
0,44
Finaziamentaltre Regionimassimo
Finanziamenaltre Regioniminimo
Posizioname
72
o a livello
o nei
naloghi in nno per i UD non
visionali
ella naturatrattative ineato già nei
altre 2019; altre 2020;
altre 019; a altre 2020;
i dai
nti dai
ento
2
a n i
73
d) Finanziamenti da bandi Nazionali: (MIUR, MISE, MAT)
Nell’ipotesi massima si ipotizza una nuova buona spinta verso la valorizzazione dei risultati della ricerca (focalizzazione sui risultati della ricerca applicata, promozione di azioni incisive sul trasferimento tecnologico, creazione di impresa, valorizzazione della proprietà intellettuale, ecc.) di cui AREA può beneficiare. Non si considera, prudenzialmente, una nuova politica di forte sostegno da parte del MIUR per il trasferimento tecnologico, che potrebbe portare ulteriore crescita significativa per AREA, con notevole impatto per la valorizzazione dei risultati della ricerca a livello nazionale.
AREA consolida la sua posizione nel settore energia e partecipa incisivamente a bandi nazionali13.
Nell’ipotesi minima si ipotizza una situazione statica, con minime ricadute del progetto Enerplan.
Ipotesi Max (realistico-ottimistica) Ipotesi min (realistico-pessimista)
MINISTERI
Dal 2011 incremento del 5% annuo per 3 anni (base: media aritmetica degli ultimi 4 anni)
Costante nei 3 anni successivi
Crescita 5% annuo fino a fine piano
ENERPLAN
Come da previsioni attuali (3,4 M€, di cui il 10% nel 2010, 40% nel 2011 e 2012, saldo nel 2013)
RICADUTE DA ENERPLAN
1 M€ annuo nel 2011 e 2012, nel 2013-2014 nuovi progetti compensano la fine di Enerplan
Crescita del 2,5% annuo con base 2014 fino a fine piano
MINISTERI
Dal 2011 il valore della media aritmetica degli ultimi 4 anni per 6 anni
Crescita del 3% annuo fino a fine piano
ENERPLAN
Come da previsioni attuali. Di fatto resta un episodio isolato.
RICADUTE DA ENERPLAN
0,5M€ annuo dal 2011 fino a fine periodo
13 AREA sa selezionare imprese e idee innovative nel settore energia/risparmio energetico e riesce a valorizzare i loro risultati anche con un ritorno economico come sta succedendo negli ultimi anni con il Protocollo di Intesa “Piano Energia Enerplan”, stipulato con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Tale accordo prevede investimenti e spese di gestione per 6,8 milioni di euro complessivi. Ai fini delle stime di scenario si considera soltanto la quota di entrata destinata a finanziare le spese di gestione (circa il 50%).
Fig. 5: Entmassimo a
L’anno 202011 sono
La differescansionenel 2010 siniziale deEnerplan,
trate corrential 2020
010 consunto, per ora, i
nza tra le pe temporalese ne regis
ell’anno nonper cui l’im
Finanzianazionali
Fna
Finanziamnazionali
Fina
Posiziona
Po
i da finanziam
tiva un risulnferiori ad e
previsioni 2e dei flussi dstra, corrispn risultano i
mporto 2011
menti da bandi massimo; 2005; 1,52 inanziamenti da
azionali massimo;1,27
Finanziamenazionali ma
0
Finanazio
menti da bandi minimo; 2005; 1,52 nanziamenti da b
azionali minimo; 21,27
Finanziamenazionali mi
0,
Finannazio
amento; 2005; 1,
osizionamento; 2
PosizionamPosiz
menti nazion
ltato molto entrambe le
2010-2011 edi contributo
pondentemenvece ancoaggiornato
bandi ; 2006;
enti da bandi assimo; 2007; ,56
anziamenti da banonali massimo; 20
0,66
Finanziamentnazionali mass
0,74Finanznaziona
n
bandi 2006;
nti da bandi inimo; 2007; 56
nziamenti da banonali minimo; 200
0,66
Finanziamentinazionali minim
0,74 Finanzinaziona
n
,52
006; 1,27
ento; 2007; 0,56zionamento; 200
Posizionament
Posizio
nali - Consun
positivo rispe curve di ip
e i valori eo Enerplan
ente, uno mora iscritte o è inferiore
ndi 008;
ti da bandi simo; 2009; 4 ziamenti da bandali massimo; 2010
0,42
Finanziamenti dnazionali massim
2,89
Finanziamnazionali m
Finaz
ndi 08;
i da bandi mo; 2009;
amenti da bandi ali minimo; 2010;
0,42
Finanziamenti danazionali minimo
2,37
Finanziamnazionali m
Finnaz
6 8; 0,66 to; 2009; 0,74
namento; 2010;
Posizionamento;
ntivi 2005 - 2
petto alla ppotesi di min
ffettivamen: a fronte d
minore per la bilancio pa quanto p
i 0;
a bandi mo; 2011;
menti da bandi massimo; 2012; 2,92
nanziamenti da bzionali massimo;
2,93
Finanziamenazionali ma
2,9
Finannazio
a bandi o; 2011; menti da bandi minimo; 2012; 2,37
nanziamenti da bazionali minimo; 2
1,35 Finanziamennazionali min
1,0
Finannazio
1,25
2011; 2,03
2010 e scena
revisione. Inn e di max.
te rilevati èdi un maggi’anno succeposte ricondrevisto nello
bandi 2013;
nti da bandi ssimo; 2014; 94
nziamenti da bannali massimo; 20
3,00
Finanziamenti nazionali massi
3,04
Finanzianazional
Fn
andi 013;
nti da bandi nimo; 2014; 01
nziamenti da bandnali minimo; 201
1,01
Finanziamenti dnazionali minim
1,00
Finanzianazional
Fn
ari prevision
nvece le pr
è legata allaor contribuessivo. In qducibili alle o scenario
ndi 015;
da bandi mo; 2016;
amenti da bandi li massimo; 2017
3,09
Finanziamenti danazionali massimo
3,10
Finanziamnazionali m
Finnaz
di 15; da bandi mo; 2016; amenti da bandi li minimo; 2017; 1,00
Finanziamenti da nazionali minimo;
0,99
Finanziamnazionali m
0
Finanaz
Finna
Finna
Po
74
nali minimo e
revisioni nel
a differenteto introitatoquesta fase
ricadute didecennale.
;
a bandi o; 2018; menti da bandi massimo; 2019; 3,07
nanziamenti da baionali massimo; 2
3,01
bandi ; 2018; enti da bandi minimo; 2019; 0,97
anziamenti da baionali minimo; 20
0,94
nanziamenti da zionali massimo
nanziamenti da zionali minimo
sizionamento
4
e
l
e o e i
andi 2020;
andi 020;
bandio
bandi
e) Finanz
Ipotesi maprogetti su
Ipotesi Ma
Crescita fifine del 7°
Poi costan
Ulteriore ccostante fi
Finanziamassumono
Fig. 6: Enprevisiona
In questa delineate.
iamenti UE
assima: inciu Energie R
ax (realistico
nanziamen PQ (2013)
nte per 2 an
crescita 5% ino a fine pe
menti extra Eo consistenz
ntrate correnali minimo e
ASA il posi
Finanziainterna
200Fin
Finaninterna
in
Posizio
P
E ed interna
denza di ARRinnovabili e
o-ottimistica
ti UE 5% an
nni successi
annuo per eriodo
EU, già avviza dal 2015
nti da finanze massimo a
zionamento
amenti UE e zionali max; 05; 1,97 inanziamenti Unternazionali m
2006; 1,73
Finanziaminternazio
2007;
Finainte
nziamenti UE ezionali min; 200
1,97 Finanziamentnternazionali m
1,73
Finanziinternazio
Finte
namento; 20051,97
Posizionamento1,73
Posiziona
Pos
azionali
REA in crese Risparmio
a)
nnuo fino al
ivi (2014-20
2 anni e
iati oggi, 5 (+0,5 M€)
ziamenti UEal 2020
o relativo di
UE e max;
menti UE e onali max; 1,11
anziamenti UE ernazionali max2008; 1,87
Finanziameninternaziona
2009; 0
Finanintern
20
05;
ti UE e min; 2006;
iamenti UE e onali min; 20071,11
Finanziamenti Uernazionali min
1,87
Finanziaminternaziona
0,
Finintern
5;
o; 2006;
mento; 2007; 1,11
sizionamento; 21,87
Posizionam0,6
Posiz
scita nel NEo Energetico
Ipote
lla
015)
Finaanni
UE c
Fina
E e internaz
AREA è ne
e x;
nti UE e ali max; 0,69
ziamenti UE e nazionali max; 010; 1,41
Finanziamentiinternazionali
2011; 1,4
Finanziainternaz
201
Fin
7;
UE e ; 2008;
menti UE e ali min; 2009; ,69
nanziamenti UEnazionali min; 2
1,41
Finanziameinternazionali
1,41
Finaninternazin
2008;
ento; 2009; 69
ionamento; 201,66
Posizionamen1,94
E Europa (Co).
esi min (rea
anziamenti Ui
crescita 3%
anziamenti e
zionali - Con
ettamente m
i UE e max;
48
amenti UE e zionali max; 12; 1,56
inanziamenti Unternazionali m
2013; 1,63
Finanziaminternazio
2014;
Finainte
E e 2010; enti UE e min; 2011; 1
nziamenti UE e zionali min; 201
1,41
Finanziamentnternazionali m
1,41
Finanziinternazio
Finte
10;
nto; 2011; 4
Capacity bui
alistico-pess
UE costanti
% annuo dal
extra UE: tr
nsuntivi 200
migliore risp
E e ax;
menti UE e onali max; 1,63
anziamenti UE eernazionali max2015; 2,13
Finanziameninternaziona
2016; 2
Finanzintern
20
12; ti UE e in; 2013; amenti UE e onali min; 2014;1,41
Finanziamenti Uernazionali min;
1,41
Finanziaminternaziona
1,
Finintern
ilding dei pa
simista)
i come 2010
2016
rascurabili
05 - 2010 e
petto alle po
e x;
nti UE e ali max; 2,20
ziamenti UE e nazionali max; 017; 2,26
Finanziamentiinternazionali
2018; 2,2
Finanziainternaz
201Fiin
; UE e ; 2015;
menti UE e ali min; 2016; ,45
nanziamenti UEnazionali min; 2
1,47
Finanziameinternazionali
1,47
Finaninternaz
FinainternaFin
int
Finint
Po
75
archi e
0 per 5
scenari
otenzialità
UE e max; 0
amenti UE e zionali max; 9; 2,12 inanziamenti Unternazionali m
2020; 2,01
e 2017;
enti UE e min; 2018; 7
nziamenti UE e zionali min; 201
1,46
nziamenti UE ezionali min; 20
1,43 nanziamenti UE ernazionali ma
nanziamenti UE ernazionali min
sizionamento
5
E e ax;
19; e 20; ex
en
g) Parco d
Si prevedespansionentrambi i
Si assumprudenziacon vari E
AREA si ccampus e
Ipotesi Max
Nonostantel’edificio Q
Un nuovo epartire dal con un rito
Mini parco (2.800 mq)
Fig. 7: Entrmassimo a
Il trend defuturo, angestione:
di AREA e
e negli anne (Q2 = 4 casi è che
mono due lmente, lo s
Enti.
concentra ssistenti
x (realistico
e il periodo 2 e lo si rie
edificio è re2016 (4.00
orno pari a 2
di Gorizia, )
rate correnti al 2020
egli ultimi ache se i se
Parco dservizi ma
ser
Parco dservizi mi
Pser
Posiziona
Po
altre entra
ni la realizz.700 mq giil parco ab
ipotesi opsviluppo di
su realizzaz
o-ottimistica
di crisi si compie entro
ealizzato ed0 mq occup
210 €/mq)
si affitta en
dagli insedia
anni è preoceguenti mo
di AREA: affitti e assimo; 2005; 4,9
Parco di AREA: arvizi massimo; 20
Parco di Aservizi massi
Paserviz
di AREA: affitti e nimo; 2005; 4,94
Parco di AREA: afrvizi minimo; 200
Parco di Aservizi minim
Parserviz
amento; 2005; 4,94
osizionamento; 206,35
Posizioname5,4
Posiz
ate proprie
zazione deà in complbia dal 201
poste per ulteriori spa
zione di imp
)
ompleta 2 anni (201
affittato a pati in 2 ann
ntro 2011
ati nel Parco
ccupante e tivi possono
94
ffitti e 006; 6,35
AREA: affitti e imo; 2007; 5,48
rco di AREA: affitzi massimo; 2008Parco di AREservizi massimo
Parcoservizi m
s
4
ffitti e 06; 6,35
AREA: affitti e mo; 2007; 5,48
rco di AREA: affittzi minimo; 2008; Parco di AREAservizi minimo;
Parco servizi m
s006;
ento; 2007; 48
zionamento; 20086,55 Posizionament
6,36 Posizion
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Parco di AREA: servizi minimo; 20
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76
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77
- nella seconda parte del 2010 si è completata la costruzione dell’edificio Q2 destinato ad accogliere imprese e centri di ricerca del settore della biomedicina molecolare. Il CBM (Consorzio di Biomedicina Molecolare) che aveva la responsabilità di attrarre imprese e centri ha fallito l’obiettivo, nonostante i contributi ottenuti da AREA (4.4M€ dal 2004), dalla Regione FVG e da Ministeri vari. Le azioni avviate da AREA a fine 2010 hanno previsto che la sua saturazione sia possibile entro due anni;
- A fine 2010 si è anche ultimata la realizzazione del miniparco di Gorizia (~2000 mq) e sono state avviate attività promozionali non ancora concluse. Quindi, per ora, si sono soltanto consuntivati i costi;
- la crisi ha causato ritardi nei pagamenti dei servizi da parte di numerosi insediati e la fuoriuscita di altri;
- a causa della crisi il costo dei servizi e degli affitti non è stato adeguato alle spese sostenute da AREA;
- per sostenere le aziende del parco si sono affrontate spese straordinarie, come il loro supporto manageriale con la metodologia RSA (Rapid Strategic Assessment);
- l’attenzione ai costi ed al pareggio del bilancio non è stata al livello richiesto dalle criticità emergenti
- e, soprattutto, la previsione è molto prudenziale per l’anno 2011 (i dati storici dimostrano che, di solito, si ottiene una crescita media del 15÷20 % in più rispetto alle previsioni).
In conclusione i fatti più rilevanti che si possono desumere dalle ipotesi di scenario sono:
- con riferimento a fig. 10 - entrate correnti totali: la stima anche se prudenziale del 2011, indica la necessità di consolidare le molte attività impostate. Sarà necessario confermare il trend degli ultimi anni dove le entrate correnti a consuntivo sono state superiori a quelle previste per legge (cfr. figura 9);
- le aree strategiche di attività (ASA) sulle quali AREA impegna buona parte del suo futuro sono due:
o i finanziamenti da altre regioni (fig. 13) dove trasferire le competenze distintive dei Servizi di AREA: STT, BIL, ISI e di IF relative al trasferimento tecnologico con la valorizzazione di ricerca ed impresa, alla pianificazione strategica ed operativa ed alla gestione di parchi, distretti, ecc.;
o i finanziamenti dai ministeri dove i LID del progetto Enerplan (fig. 14) con i suoi derivati e con nuovi progetti nel settore delle energie rinnovabili possono essere replicati in Italia e all’estero soprattutto con il supporto del Ministero dell’Ambiente, e della Tutela del Territorio e del Mare
- alle ASA precedenti si aggiunge, in quanto diventata critica , la gestione del Parco dove il ritorno al pareggio di bilancio è un “must”;
di questi fatti si tiene conto per gli obiettivi 2011.
78
6 QUADRO DELLE COLLABORAZIONI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI DI RILIEVO
AMBITO DI COLLABORAZIONE DESCRIZIONE PROGETTO/ACCORDO PARTNER
Styrian Business Promotion Agency (Austria)
Brandenburg Economic Development Board (Germania)
Industrial Development Agency (Polonia),
Virtual Dimension Center (Germania)
INNO‐SKART Nonprofit Ltd. (Ungheria)
Central Transdanubian Regional Innovation Agency Nonprofit Ltd. (Ungheria)
TEHNOPOLIS Ltd. (Slovenia)
West‐Transdanubian Regional Development Agency (Ungheria)
Upper Silesian Agency for Enterprises Restructuring Co. (Polonia).
Czech Technical University in Prague
CBM scarl
CRP spa
Faculty of Electrical Engineering ‐ Centre for Business Cooperation (Repubblica Ceca)
GZS‐Območna zbornica LJUBLJANA
Regione del Veneto – Direzione Sviluppo Economico Ricerca e Innovazione
Polo Innovazione Strategica srl (POLINS
Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura di Venezia
Servizio Università, Ricerca e Innovazione – Direzione centrale lavoro, Università e
ricerca della Regione autonoma Friul i Venezia Giulia
IRCS Burlo Garofolo
Polo Tecnologico di Pordenone S.C.p.A.
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI Udine
Politecnico Milano
Rinave
Rino Snaidro Scientific Foundation
Primorska gospodarska zbornica
SISSA
Regione Emilia Romagna. Direzione Generale attività Produttive, Commercio,
Turismo
TIA (Agenzia Pubblica per la Tecnologia della Slovenia slo
Università di Lubiana – Facoltà di Studi e Trasporti Marittimi slo
Luka Koper slo
Porin (Agenzia Regionale di Sviluppo) cro
Università di Fiume ‐ Facoltà di Studi Marittimi cro
Megaflex cro
Teri‐Krotek cro
RINAVE
Informest
Fincantieri
Innova
Luka Koper, port and logistics system d.d. SI
Megaflex cijevni sustavi d.o.o. HR
Teri‐Crotek d.o.o. HR
University of Ljubljana, Faculty of Maritime Studies and Transport (SI)
Pomorski fakultet u Rijeci (HR)
TIA Public Agency FOR Technology of the Republic of Slovenia,
Regionalna razvojna agencija Porin d.o.o. HR
Fincantieri
Rinave
Informest
Innova SpA
TIA ‐ The Pubblic Agency for Technology of the Republic of Slovenia
PORIN ‐ Regionalna razvojna agencija Pron d.o.o.
University of Ljublijana ‐ Faculty of Maritime Sudies and Transport (slovenia)
Pomorky fakultet u Rijeci (Croatia)
RINAVE Consorzio per l 'Alta Rierca Navale di Trieste
Jihomoravské inovacní centrum z.s.p.o. (proponente, CZ)
Masarykova univerzita (CZ)
CEITEC Cluster – bioinformatics, z.s.p.o. (CZ)
CBM Scrl
Sincrotrone Trieste scpa
APE Research Srl
Accordo multilaterale nell'ambito del
Progetto StarnetRegio
Accordo per la promozione della collaborazione
transregionale per la ricerca, tecnologia e
innovazione
Progetto Symbiosis
Sviluppare una stretta collaborazione tra due
cluster di ricerca, i l distretto regionale di
biomedicina molecolare del Friuli Venezia
Giulia e i l costituendo polo d’eccellenza di
interesse Europeo che avrà sede presso la città
di Brno
Progetto Cebbis
Costruire una rete inter‐regionale di
innovazione estesa a l ivello europeo atta a
favorire i l flusso dei risultati della ricerca
universitaria alle imprese piccole e medie delle
regioni coinvolte.
Progetto Know Us
Sviluppare la competitività delle PMI nei settori
strategici dell ’area transfrontaliera Italia‐
Slovenia, supportandone la generazione di
nuova conoscenza, anche in collaborazione
sinergica con le associazioni d’imprese, i parchi
scientifici e tecnologici,
Progetto Starnet Regio
Costruire più forti e solidi collegamenti
operativi con i cluster marittimi del Friuli
Venezia Giulia, della Slovenia e della Contea
croata di Fiume (con riferimento al settore della
cantieristica e della nautica da diporto) al fine
di contribuire all ’imp
79
Università del Litorale, Centro di Ricerche Scientifiche di Capodistria
Università del Litorale, Facoltà di Management Capodistria
Snaidero Rino spa
Sipro srl
Inoxfim srl
Teletronica srl
MediaStudio srl
Friuli Innovazione
UIP Univerzitetni razvojni center in inkubator Primorske d.o.o.
Wartsila Italia spa
Cenergy srl
Energy Automation srl
Navalprogetti srl
Rina Services spa
Università Ca’ Foscari Venezia ‐ Dipartimento di Economia e Direzione Aziendale
Accordo comproprietà brevetto Baby
Expert
Trasferimento del 50% dei diritti sull'invenzione
spettante ad AREA a favore della B.E. srl
Baby Expert
Accordo conproprietà brevetto SICEATrasferimento dei diritti sul design spettante ad
AREA a favore della SICEA srl
SICEA
Accordo conproprietà brevetto
Ledragomma
Trasferimento del 50% dei diritti sul design
spettante ad AREA a favore della SICEA srl
Ledragomma
Accordo INFN
Accordo per lo svolgimento di attività volte alla
valorizzazione delle invenzioni brevettate
dall ’Istituto
INFN
Accordo Simulware
Collaborazione per favorire l ’util izzo di
tecnologie, le metodologie e le professionalità
del laboratorio audio e video e delle
competenze sviluppate nel Progetto “I‐DRAMA"
Simulware
Comessa Gestione proprietà intellettuale
Contratto con Il lycaffé SpA per la gestione della
proprietà intellettuale e relativo mandato.
Il lycaffè spa
Contratto di avvallimento Napoli Attiva
Contratto per la fornitura dei requisiti
economico‐finanziari e tecnico‐professionali
alla neosocietà costituita
Napoli attiva Scarl
Contratto di collaborazione Ergonomia
Forbici Parrucchiere
Predisposizione di strumenti di indagine delle
esigenze tecniche della cl ientela su scala
internazionale, l ’elaborazione di tali dati in
funzione della definizione di caratteristiche di
ergonomicità delle nuove soluzioni di forbici da
taglio
LeaderCam
Contratto di collaborazione LIMA
Collaborazione tecnico‐scientifica per i l proprio
progetto “Strumentario Chirurgico Innovativo
per la Protesizzazione del ginocchio (SCIP)”
Lima spa
Ital TBS spa
Agenzia Regionale Sanità (ARS)
Convenzione operativa con l'Agenzia per
la diffusione delle tecnologie per
Accordo operativo per progetto Alta Formazione
Manageriale
Agenzia per la diffusione delle tecnologie per innovazione
Convenzione promozione servizi
Enterprise Europe Network
Comvenzione per la promozione di servizi di
assistenza alle imprese in tema di
internazionalizzazione e innovazione della rete
EEN
Polo Tecnologico di Pordenone S.C.p.A.
Convenzione promozione servizi Rete
Enterprise Europe Network
Comvenzione per la promozione di servizi di
assistenza alle imprese in tema di
internazionalizzazione e innovazione della rete
EEN
Associazione Industrial i provincia Trieste
ATER Trieste
Comune di Trieste
Regione FVG
Eidon kairess srl
Montecarlo Yachts spa
Teorema srl
Università degli Studi di Udine ‐ Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Gestionale e
Meccanica
Parco Galileo Matech
Regione Basil icata
Progetto Barcotica (Montecarlo yacht)
Ricerca industriale e sviluppo sperimentale di
un sistema innovativo di gestione integrata
della navigazione, impiantistica e manutenzione
di imbarcazioni da diporto di medie‐grandi
dimensioni.
Progetto Basilicata Innovazione
Costituzione di una struttura stabile sul
territorio della Basilicata, che sia in grado di
favorire la crescita del sistema delle imprese, la
crescita di competenze del sistema della
ricerca, l ’attrazione di nuovi investimenti. Con
Basilicata Innovazione,
Progetto Natural Gas for Ship Propulsion
(Wartsila)
Ricerca industriale e sviluppo sperimentale per
la costituzione nella regione FVG di un polo di
competenze avanzate nell ’ambito della
propulsione navale a GNL.
Convenzione con l'Agenzia Regionale
Sanità (ARS)
Convenzione per conduzione attività consulenza
tecnologie biomediche
Progetto ATER Trieste
Il progetto intende sostenere lo sviluppo eco‐
compatibile degli edifici di edil izia residenziale
sovvenzionata attraverso la sperimentazione di
tecniche, materiali e tecnologie rispondenti agli
standard di certificazione energetico‐
ambientale.
Progetto Living for all kitchen (Snaidero)
Ricerca industriale e sviluppo sperimentale per
la progettazione e svi luppo di un nuovo concept
di ambiente‐cucina che integri tecnologie
domotiche e servizi innovativi a distanza per
migliorare la qualità della vita delle persone.
80
Blu Electra srl
Fincantieri spa
Università di Ferrara
Università di Trieste
Università di Trieste
Cantiere Alto adriatico srl
Navigo scarl
Officina Navale Quaiat srl
Università degli Studi di Trieste ‐ Dipartimento di Economia e Tecnica Aziendale
Agenzia per lo Sviluppo di Trento
Agenzia speciale Aries (CCIAA di Trieste)
Agenzia speciale Concentro (CCIAA di Pordenone)
Agenzia speciale EOS (CCIAA di Bolzano)
Agenzia speciale per la Promozione (CCIAA di Udine)
Camera di Commercio di Gorizia
ENEA (Bologna)
Informest
Unioncamere del Veneto
Veneto Innovazione
Cantiere Altoadriatico
Seaway srl
Università di Udine
Università Studi di Trieste
Università Studi di Udine
Az. Speciale Ricerca e Formazione
Centro Reg. Servizi srl
Consorzio Friuli Formazione
Consorzio MIB
ENAIP FVG
Friuli Innovazione
IRES FVG
Polo Tecnologico di Pordenone S.C.p.A.
Università degli Studi di Trieste
Università degli Studi di Udine
Catas
ASDI
Polo Tecnologico di Pordenone S.C.p.A.
Confartigianato UD
SSICA
Università degli Studi di Udine DSA
Confindustria UD
CSIM Consorzio per lo sviluppo industriale del Comune di Monfalcone
Parco Galileo Matech
Actimex srl
Agemont
Euroclone spa
Friuli Innovazione
G&Life srl
Il lycaffè spa
Nutrigene srl
Polo Tecnologico di Pordenone S.C.p.A.
Sweet spa
Università di Trieste
Università di Trieste ‐ Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale
Università di Udine
ATER Trieste
Comune di Trieste
SISSA
Fondazione Callerio
Sincrotrone Trieste scpa
Università di Trieste
Università di Udine
OGS
INFN
Progetto Presto a casa
Progettazione e sviluppo di un nuovo modello
innovativo di “abitazioni palestra”, gestite
dall’area “Promozione e Protezione Sociale” del
Comune di Trieste, in cui utenti con disabil ità
fisiche in fase di dimissione da strutture
sanitarie di riabil itazione
Progetto Sister 2008‐2010
Sistema per la valorizzazione e i l trasferimento
alle imprese delle conoscenze e innovazioni
presenti all’interno di 7 EPR regionali:
Università degli Studi di Udine, Università degli
Studi di Trieste, Istituto Nazionale di
Oceanografia e di Geofisica Sperimentale
Progetto Imprenderò
Realizzazione di servizi volti a favorire la
creazione di impresa e a promuovere la cultura
imprenditoriale nel Friuli Venezia Giulia.
Progetto Innovation Network 2008‐2010
Sviluppo delle Rete regionale di Centri di
Competenza capaci di interpretare le domande
di innovazione per la soluzione di specifici
problemi tecnici e tecnologici delle imprese
Progetto Malattie Cardiovascolari
Ricerca industriale e sviluppo sperimentale per
obiettivo lo sviluppo di nuovi prodotti
nutraceutici per la prevenzione delle malattie
cardiovascolari.. Il partenariato è formato da
varie istituzioni di ricerca e imprese della
regione, con capofila la CBM
Progetto Economia del mare
Messa a punto e ottimizzazione di metodi e
azioni di supporto all’adozione di innovazione
delle imprese del settore della nautica da
diporto, cantieristica navale e subfornitura
cantieristica. Supporto allo sviluppo delle
attività del Distretto Tecnologico
Progetto Friend Europe (2008/2010)
Partecipazione attiva al consorzio
transregionale Friend Europe, nodo della rete
europea Enterprise Europe Network (EEN)
finanziata dal programma CIP – Programma
Quadro per la Competitività e Innovazione – per
sostenere imprenditori, PMI, centri di ricerca
Progetto Green Boat (Seaway)
Ricerca industriale e sviluppo sperimentale per
la definizione di specifiche di progettazione,
processi produttivi e prodotti per la
realizzazione di imbarcazioni a basso impatto
ambientale.
Progetto Corrente Continua (Fincantieri)
Ricerca industriale e sviluppo sperimentale per
la valutazione delle caratteristiche tecnico‐
scientifiche del sistema elettrico di una grande
nave che adotti la distribuzione dell’energia
elettrica in media tensione a corrente continua.
81
Aitek spa
Ansaldo sts spa
Blg srl
Bombardier transportation spa
Cap
Centro ital iano di eccellenza per la logistica integrata
CNR ICT
Consorzio milano ricerche
Costruzioni apparecchiature elettrcihe numeriche spa
Elsag Datamat
Enea
Eurotech
Exprivia
Fos srl
Gilardoni spa
Gioiateck
Gruppo sigla srl
i .log iniziative logistiche srl
Iinterporto di bologna
Insis spa
Istituto nazionale di fisica nucleare
Nekhem srl
Network integration and solution srl
Orangee
Oto melara spa
PA project automation ingegneria dei sistemi spa
Selex Comunication spa
Sielco
Sincon srl
Softeco sismat spa
T&t telematica trasporti srl
Telespazio spa
Teorema srl
TSF
Vitrociset
Wass
Progetto Technology Foresight
Lombardia
Analisi di scenario su criticità e potenzialità di
diversi settori tecnologici finalizzata a
indirizzare risorse e investimenti da dedicare ad
attività di ricerca nel settore pubblico ed
industriale nelle direzioni più promettenti per i l
tessuto economico
Fondazione Cariplo
Protocollo d'intesa con Associazione Lo
Spirito di Stella
Accordo quadro per lo sviluppo di progetti
congiunti di promozione dell’innovazione
industriale, nello specifico settore di interesse,
esercitando i l ruolo di proponenti di progetti e
di coordinatori di reti regionali di carattere
tecnico–industriale e sociale
Associazione Lo Spirito di Stella Onlus
Protocollo d'intesa con FBK Fondazione
Bruno Kessler
Accordo quadro per lo sviluppo di attività di
R&ST, di valorizzazione della ricerca e di
innovazione industriale nei settori delle bio‐
nanotecnologie e delle tecnologie biomediche,
della domotica e delle energie rinnovabili .
Fondazione Bruno Kessler
Convenzione operativa con l'Agenzia per
la diffusione delle tecnologie per
Accordo operativo per progetto Alta Formazione
Manageriale
Agenzia per la diffusione delle tecnologie per innovazione
Protocollo d'Intesa tra Agenzia Nazionale
per l'attrazione degli investimenti e lo
sviluppo d'impresa (Invitalia)
Accordo quadro per lo sviluppo di attività di
trasferimento tecnologico, valorizzazione
proprietà industriale, distretti tecnologici, poli
innovazione e fi liere high‐tech, attrazione di
talenti, competenze e investimenti esteri
Agenzia Nazionale per l 'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa
(Invitalia)
Convenzione quadro con MIB School of
Management
Convenzione quadro MIB School of Management
Accordo operativo Agenzia diffusione
tecnologie per innovazione
Accordo quadro per la collaborazione in attività
di formazione on the job di broker tecnologici,
di foresight technologico, valorizzazione del
portafoglio brevttuale della ricerca pubblica,
util izzo metodologia Innovation Factory
Agenzia diffusione tecnologie per innovazione
Accordo con l'Associazione Industriali di
Trieste
Adesione all'Associaione degli Industriale della
Provincia di Trieste e convenzione di
collaborazione
Associazione Industriali provincia Trieste
Progetto Slimport
Integrazione di soluzioni modulari volte ad
efficientare i processi operativi nell’ambito dei
servizi marittimi dell’ultimo miglio mare e
primo miglio terra.
82
Department of Environment and Housing. Generalitat of Catalonia (DMAH)
PACA REGION
Regione Piemonte
Regione Basilicata
ARE Liguria
Regione Umbria
ACC1Ó. Agency to Support Catalan
IREC.
CRMA.
EFFINERGIE collectivity.
University of Ljubljana
GOLEA (Goriska Local Energy Agency
LOCAL COUNCIL ASSOCIATION OF MALTA
UNIVERSITY OF EVORA
Regional Development Agency of Western Macedonia S.A
Institute of Accelerating Systems and Applications.
UMAR. Union of Mediterranean Architects
Larnaca Municipality
LIMA Association. Low Impact Mediterranean Architecture
BAR Municipality
Industrial park Nova Gradiska, ltd
Mechanical Engineering Faculty, Slavonski Brod ( University J.J.Strosmajer, Osijek)
Industrial school Nova Gradiska
Electrotechnical school Nova Gradiska
Croatian Chamber of Economy
Croatian Chamber of Trade and Crafts
Brod Posavina County
Mechanical Engineering Faculty, Slavonski Brod ( University J.J.Strosmajer, Osijek)
Industrial park Nova Gradiska, ltd
Technology development center‐ Development Agency of Brod‐Posavina County , l td
Municipality of Vrsac
Technology Park Vrsac LLC
SFG ‐ Steiermarkische Forschuns ‐ und entwiklungsforderunsges.m.b.H.
Pubblic agency for technology of the Republic of Slovenia
Foundation for resaerch &technology HELLA
Instituto tecnologico de Canarias
South transdanubian Regional Development agency
Primorski Technology Park Nova Gorica
BIC Sezana
Università del Litorale
AGEMONTCNR IMCRP (Centro Ricerche Plast-Optica)ELIMOSINNOVATION FACTORYSTPUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TRIESTEUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI UDINEVENICA & VENICA
Progetto Enerplan
Sviluppo e alla realizzazione di prototipi e di laboratori-impianti dimostrativi (LID), con particolare attenzione al settore dell’energia e del risparmio energetico
MARIE MED Programme
Il progetto ha l ’obiettivo di stabilire i
fondamenti tecnici , economici e sociali per
l ’incremento dell’efficienza
Promoting development of innovation,
knowledge and tech‐based
enterpreneurship in Brod Posavina
County‐technology park/BISC Nova
Gradiska
Promozione e sviluppo di innovazione
tecnologica finalizzato alla creazione di un
tecnoparco
Set up of an innovation system in the
Brod‐Posavina County‐Industrial Liason
office of the Mechanical Engineering
Faculty in Slavonski Brod
Impostazione di un sistema di innovazione
Progetto Hico
Obiettivo del progetto, in accordo con le
politiche territoriali, è di posizionare i l FVG fra
le regioni innovative d'Europa
Iniziativa di marketing rterritoriale finalizzata
ad attrarre invistimenti in ricerca ed
innovazione
Establishing environment for
Entrepreneurship development and
Employment creation in accordance with
EU practice
Sviluppo di imprenditorialità ed occupazione
Progetto Novaregio
83
7 INFRASTRUTTURE DI RICERCA
Area Science Park è articolato in due Campus situati nei pressi di Trieste nelle località di Padriciano e Basovizza; attualmente dispone di strutture per complessivi m2 90.140 di superficie utile.
I due Campus comprendono laboratori ed uffici in grado dì ospitare iniziative di ricerca di diverse tipologie, quali laboratori di biotecnologia, chimica, fisica, elettronica ed informatica oltre ad alcuni insediamenti particolari dotati di infrastrutture espressamente dedicate, quali il Centro Internazionale di Ingegneria Genetica I.C.G.E.B. dell' UNIDO a Padriciano, il laboratorio di luce di Sincrotrone della Società Elettra ed il Centro di Biomedicina Molecolare C.B.M. a Basovizza.
Si elencano le principali tipologie degli edifici esistenti, suddivisi per destinazione d'uso:
Tipologia Superfici Laboratori Biochimici 18,5%Laboratori/Uffici 34,5%Servizi Logistici 8,7%Servizi Tecnologici 6,3%Magazzini 1,0%Sincrotrone 31,0%Totale 100,0%
7.1 Campus di Padriciano
Il campus di Padriciano costituisce la sede principale del parco ed è costituito da 20 edifici multipiano, destinati a laboratori di ricerca ed uffici per le Società insediate. Tre di questi edifici sono destinati ad ospitare gli uffici del Consorzio, il sevizio di ristorazione, il bar, il Centro Congressi, la Foresteria e due edifici sono destinati alle centrali tecnologiche comprensoriali. Il Consorzio ha quasi completamente esaurito le potenzialità edificatorie del comprensorio di Padriciano, potenziando le funzioni della direzione, del coordinamento e dei servizi di base e realizzando altre strutture di ricerca.
Per quanto riguarda il comprensorio di Padriciano il piano regolatore comunale prevedeva ancora un’ulteriore area di espansione di circa 90 ettari contigua all’attuale Campus. Il Consiglio di Amministrazione nel dicembre 2008 ha deliberato di rinunciare a quest’ultima area di espansione nella sua interezza, richiedendo al Comune di Trieste l’inserimento nel Piano Struttura di un’opzione su una porzione ridotta compresa tra i 10 e i 13 ettari. Ciò in quanto l’effettiva utilizzazione della zona prevista nel piano regolatore comporterebbe tempi lunghi e costi ingenti per l’acquisizione dei terreni e per la realizzazione delle opere di urbanizzazione.
Gli eventuali sviluppi edificatori saranno garantiti dell’ampia capacità edificatoria assentita dagli strumenti urbanistici nel comprensorio di Basovizza. Si potrà inoltre contare sull’opportunità di diversificare la propria presenza sul territorio regionale utilizzando, ove possibile, edifici e strutture esistenti attraverso azioni di recupero.
84
7.2 Campus di Basovizza
Il campus di Basovizza ospita centri e società hi-tech e rappresenta un significativo polo di espansione del parco scientifico.
Il Campus è inoltre sede del laboratorio di luce di Sincrotrone Elettra, con i suoi uffici e impianti di supporto e del C.B.M. Centro di Biomedicina Molecolare. Anche in questo campus, le strutture sono dotate di ristorazione, bar, sala convegni e sale riunioni. Per assicurare l'ulteriore sviluppo del Parco Scientifico il nuovo Piano Regolatore Particolareggiato Comunale per la zona di Basovizza (P.R.P.C.), entrato in vigore dal 15/12/2005 e valido per 10 anni, prevede la possibilità di realizzare m3 170.000 di strutture, di cui m3 25.000 destinati all'ampliamento delle strutture del laboratorio di Luce di Sincrotrone e m3 145.000 per le strutture di ricerca e servizio del parco scientifico.
Il campus di Basovizza rappresenta la principale area di possibile espansione edilizia del Consorzio in quanto il vigente Piano Regolatore Particolareggiato Comunale (P.R.P.C.) e successive varianti approvate e pienamente vigenti, permettono la realizzazione nel prossimo decennio di nuovi laboratori e strutture per la ricerca per ulteriori 42.000 mq.
Lo sviluppo edificatorio del comprensorio potrà trarre vantaggio dall’insieme di opere di urbanizzazione, recentemente appaltate e completate nel giugno 2009, consistenti nel potenziamento della viabilità secondaria VMS, nella creazione del parcheggio ad uso pubblico P1N, nella realizzazione di una centrale tecnologica comprensoriale e di un primo tratto di cunicolo tecnologico per la distribuzione dei servizi di rete (gas, elettricità, climatizzazione, rete dati ecc) .
85
7.3 ENERPLAN ed altre iniziative nel campo del risparmio energetico
7.3.1 ENERPLAN
Per quanto riguarda Enerplan si è già accennato, al paragrafo 2.1, ad un risultato di valenza mondiale relativo alle pompe di calore ad alta temperatura. Per un quadro di riferimento più generale, qui si ricorda che uno degli interventi legislativi più rilevanti a livello europeo è il cosiddetto “pacchetto clima-energia”, approvato dal Parlamento Europeo a fine 2008, con il quale la UE si è posta l’ambizioso insieme di obiettivi definito dalla formula “ 20/20/20”: ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili, il tutto entro il 2020.
AREA ha recepito l’indirizzo comunitario e allo scopo di fornire il proprio contributo, ha attivato nel 2009 un proprio Piano Energia denominato “ENERPLAN”. Il Piano Energia “ENERPLAN” è un percorso di innovazione per l’efficienza energetica e per l’utilizzo di fonti rinnovabili e alternative di energia. E’ stato sviluppato dal Consorzio per l’Area Science Park nell’ambito di un protocollo d’intesa stipulato il 19.11.2009 con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Il Consorzio AREA svolge in ENERPLAN il duplice ruolo di soggetto proponente/attuatore e, al tempo stesso, di primo utilizzatore e promotore di azioni dimostrative finalizzate allo sviluppo, all’industrializzazione e alla divulgazione di sistemi energetici innovativi.
Gli obiettivi generali del Piano Energia ENERPLAN sono così riassumibili:
sviluppare e divulgare l’innovazione nel campo dell’efficienza energetica e della produzione di energia da fonti rinnovabili e alternative ai combustibili fossili, costruendo impianti dimostrativi che fungano anche da laboratori di sviluppo tecnologico e sperimentazione industriale, nei quali università e scuole dell’obbligo, enti di ricerca, imprese e pubbliche amministrazioni possano apprendere e confrontare i risultati tecnici, ambientali ed economici delle varie soluzioni tecnologiche ivi sperimentate;
abbattere i costi della gestione energetica e, contemporaneamente, ridurre drasticamente le emissioni nocive generate dalle applicazioni destinate all'edilizia di uso civile, industriale, commerciale e al settore agricolo.
ENERPLAN intende pertanto coniugare la necessità di effettuare sperimentazioni di soluzioni pilota innovative, con l’opportunità di mettere a disposizione alcune infrastrutture dedicate al mondo economico e scientifico. La fruizione di queste infrastrutture sarà promossa ampiamente e disciplinata da opportuni accordi che ne regoleranno l’accesso.
L’intero piano ENERPLAN che si attuerà nel triennio 2010-2012, prevede investimenti per complessivi € 6.805.000 a copertura delle spese per opere pubbliche, per forniture, per consulenze e per personale dedicato, per attività di ricerca e divulgazione. L’investimento previsto sarà cofinanziato dal Ministero al 50 %.
Nel corso del 2010 è stata predisposta la definitiva stesura del progetto, operando rispetto alla originale formulazione alcune modifiche ed integrazioni, al fine di rispondere in modo ottimale alle esigenze e opportunità del territorio regionale.
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Pdl 2- Cappotto attivo
È un sistema innovativo, anch’esso brevettato, per la diffusione di caldo e freddo dall’esterno all’interno di un fabbricato. Oltre alla funzione di isolamento termoacustico, il cappotto permette la completa eliminazione degli impianti tradizionali di riscaldamento e raffrescamento, consentendo risparmi energetici ed economici di gran lunga superiori alle tecnologie oggi disponibili.
Si sono ultimate le fasi di ricerca, progettazione e preparazione del sito.
Pdl3 - Recupero energetico da cascame di aria esausta
Questa soluzione trova applicazione negli edifici destinati ad attività particolari, quali laboratori di ricerca e sviluppo e ospedali, che necessitano di un ricambio d’aria forzato molto elevato. In situazioni di questo genere la maggior parte dell’energia spesa per il riscaldamento e il raffreddamento serve a condizionare l’aria. Esistono già i recuperatori ad alta/altissima efficienza, ma il funzionamento per il recupero energetico dipende dalle condizioni termo-igrometriche esterne. Il sistema proposto consente, invece, di recuperare sempre il massimo dell’energia, indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne. Si basa sull’utilizzo di pompe di calore ibride di nuova concezione per le quali sono in fase di deposito i relativi brevetti.
88
Pdl4 - LIDEA2: Laboratorio Impianto Dimostrativo Energie Alternative (celle fotovoltaiche)
Il Laboratorio e Impianto Dimostrativo sull’Energia Alternativa è un impianto di cogenerazione che si compone di un motore a combustione interna di circa 150 kW alimentato a metano. L’impianto di cogenerazione è stato già sviluppato nel settembre 2010 ed è attualmente funzionante sia come generatore di energia sia come laboratorio sperimentale dell’Università di Trieste. Nel progetto Enerplan si prevede il completamento di detto impianto con più sistemi di pannelli fotovoltaici. Il primo, in fase di realizzazione ha una potenza di circa 19 kWe È prevista l’integrazione con diversi sistemi fotovoltaici per la sperimentazione e la verifica dell’efficienza delle diverse tecnologie costruttive anche mediante un sistema di telegestione per il controllo remoto e l’ottimizzazione della connessione dei vari impianti.
Pdl5 - Laboratorio/impianto di cogenerazione con microturbine a gas
Si tratta di un laboratorio di ricerca e sviluppo per impianti di co e trigenerazione basati su microturbine alimentate a metano. Se la cogenerazione consente di produrre contemporaneamente energia e calore, la trigenerazione permette la produzione anche di energia frigorifera per il raffrescamento degli ambienti. L’impianto a microturbine alimentate a metano sarà confrontato con il sistema precedente; l’impianto sarà l'unico in Italia perchè, oltre a fornire caldo, freddo ed energia elettrica, funzionerà come laboratorio nel quale confrontare in condizioni reali i due tipi di cogenerazione. Il progetto ha grande potenziale applicativo per le necessità di piccole e medie imprese, ma altri utilizzi sono fin da ora ipotizzabili. Per esempio, lavorando a “staffetta”, un certo numero di cogeneratori potrebbe all’occorrenza fungere anche da gruppo di continuità in edifici privati o pubblici, quali ospedali o scuole.
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7.3.2 Impianti fotovoltaici
Oltre quanto previsto nel progetto Enerplan, nel corso del biennio 2009-2010, nel comprensorio di Basovizza sono stati realizzati e messi in funzione due impianti solari fotovoltaici.
Il primo impianto, avente una potenza nominale di 15,9 kWp è stato installato sulla copertura del nuovo edificio Q2 ed è costituito da 53 pannelli con celle a silicio monocristallino a tecnologia “back connected”. Tale tecnologia, che consiste in una innovativa modalità di realizzazione degli allacciamenti tra celle, permette una elevata densità delle celle rispetto alla superficie del pannello. Queste celle si caratterizzano inoltre per una notevole ampiezza dello spettro di radiazione utile che garantisce una produttività nell’arco di un periodo più ampio nel corso dell’intera giornata. La loro istallazione è possibile anche con un basso angolo di inclinazione e, conseguentemente, a parità di superficie occupata, è possibile posare un maggior numero di pannelli più ravvicinati. L’effetto combinato di questi tre fattori innovativi permette di conseguire la più elevata efficienza di conversione disponibile sul mercato, fino ad un valore dichiarato del 18,4%.
Il secondo impianto, localizzato sulla copertura della nuova centrale tecnologica del sito di Basovizza, genera una potenza massima di 17,9 kWp ed è costituito da 78 pannelli con celle a tecnologia “HIT” – (Heterojunction with Intrinsic Thin layer). Le celle fotovoltaiche che adottano questa tecnologia, si basano sull’accoppiamento di un sottile wafer di silicio monocristallino con un film di silicio amorfo ultrasottile che lo riveste. Sono realizzate mediante un sofisticato processo produttivo che rappresenta lo stato dell’arte tecnologico attualmente presente sul mercato. Tale soluzione tecnologica garantisce, rispetto alle celle solari cristalline convenzionali, una elevata efficienza nominale (pari ad almeno il 16,6%.) in un più ampio spettro di condizioni operative, specie per quanto riguarda le condizioni di alta temperatura.
L’efficienza e le altre caratteristiche fondamentali di questi impianti fotovoltaici, verranno verificate e confrontate nell’ambito del progetto “pdl 4-LIDEA” di Enerplan.
92
8 QUADRO DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE
Il Consorzio partecipa con quote rilevanti a tre società e ad una quarta società con una quota assolutamente marginale. Nel seguito si riportano le informazioni essenziali sulle società partecipate.
Sincrotrone - Trieste S.cons.p.A
La Sincrotrone - Trieste S.cons.p.A è una società di interesse nazionale ai sensi dell'articolo 2461 del codice civile. La società ha i compiti di progettare e realizzare in Trieste del Laboratorio di Luce di Sincrotrone Elettra, provvedere alla gestione dello stesso ed alla promozione di programmi di ricerca tecnologica applicata in settori affini.
La Società è stata costituita in data 4/11/1986 con la partecipazione del Consorzio, che detiene il 51,017% del capitale sociale, che è di 22.969.168,20 Euro. Gli altri soci sono: la regione autonoma Friuli Venezia Giulia con il 39,81% del capitale, l’Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa s.p.a. 4,043% del capitale e il Consiglio Nazionale delle Ricerche con il 5,13% del capitale.
Le iniziative strategiche della ST per il prossimo triennio sono:
Aggiornamento di Elettra; FERMI@Elettra; Programmi Scientifici e laboratori di supporto; Piattaforma Tecnologica e Trasferimento Tecnologico.
Aggiornamento di Elettra
Migliaia di utenti nazionali e internazionali provenienti da istituzioni accademiche, istituti di ricerca e imprese industriali hanno accesso ogni anno all'anello di accumulazione Elettra, che è ottimizzato per la gamma VUV e soft-X-ray, opera tra 2,0 e 2,4 GeV, e alimenta 24 linee di luce e le connesse stazioni sperimentali. I fotoni, emessi con energie da pochi eV a decine di keV e lunghezze d'onda dall’ infrarosso ai raggi X, sono utilizzati per diverse tecniche sperimentali, che vanno dalla microscopia analitica e dalla microradiografia alla fotolitografia.
Il tempo di funzionamento complessivo della struttura è di circa 5.000 ore / anno, fornendo circa 105.000 ore di tempo utile per le singole stazioni sperimentali. Le linee di luce ed i laboratori sono aperti a scienziati internazionali attraverso un sistema di accesso peer-review per la ricerca di base e applicata nel campo della biologia, fisica, chimica, scienze dei materiali, medicina, beni culturali e studi ambientali.
I recenti miglioramenti introdotti su Elettra, ovvero l'installazione del nuovo sistema di iniezione di Elettra ed il sistema di feedback globale, hanno riportato la sorgente di luce di sincrotrone Elettra ad essere competitiva con gli acceleratori analoghi più moderni realizzati in Europa e nel resto del mondo. Una serie di iniziative brevemente descritte qui nel seguito consentirebbero di utilizzare al meglio la rinnovata sorgente: 1. Nuova linea diffrazione e spettroscopia X; 2. Aggiornamento della linea per spettroscopia in fase gassosa; 3. Nuova linea per lo studio di eccitazioni elettroniche nei solidi mediate scattering anelastico di raggi X con ondulatore in vuoto a basso gap; 4. Aggiornamento linea di Laser a Elettroni liberi su anello di accumulazione; 5. Aggiornamento della linea di nanospettroscopia; 6. Nuova linea per microfluorescenza-X per applicazioni nella scienza
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dei materiali, geoscienze e beni culturali; 7. Aggiornamento dei rivelatori per cristallografia di proteine; 8. Nuova linea di diffrazione ad alte pressioni. Il costo complessivo del programma di aggiornamento delle linee di Elettra è stato quantificato in circa 10M€, da reperire mediante finanziamenti progettuali esterni.
FERMI@Elettra
Il progetto FERMI@Elettra ha l’obiettivo di fornire radiazione ultravioletta e raggi X-soffici di brillanza senza precedenti in impulsi ultracorti per applicazioni di spettroscopia e microscopia. Il tipo di lunghezze d’onda utilizzabili e la possibilità di ritardare in maniera controllata un impulso rispetto ad un altro, permetterà di studiare l’evoluzione chimica e fisica dei processi mentre essi sono in atto. Inoltre l’alta intensità e l’alto grado di coerenza della radiazione prodotta, permetteranno di studiare anche campioni sensibili alla radiazione ottenendone immagini prima che i campioni vengano danneggiati od alterati dalla radiazione stessa. La possibilità, poi, di sviluppare una nuova sorgente infrarossa di alta intensità, anch'essa ad impulsi ultra corti, permetterà di estendere la spettroscopia infrarossa a frequenze poco esplorate, dell'ordine del Terahertz e sub-Terahertz, dove mancano finora sorgenti intense e stabili, e che trovano importanti applicazioni nello studio della materia biologica, dei superconduttori ad alta temperatura e delle eterostrutture di materiali semiconduttori.
La Società è finanziata dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ai sensi della L. 644/1994, tramite il Consorzio; nessun ulteriore contributo viene erogato o è previsto a carico del bilancio del Consorzio. La Sincrotrone Trieste ha chiuso gli ultimi tre esercizi finanziari con i seguenti risultati economici: perdita di Euro 1.737.215 nel 2007; utile di Euro 76.785 nel 2008; perdita di Euro 4.817.953 nel 2009. Il risultato economico è condizionato dall’incidenza degli ammortamenti dell’infrastruttura (Euro 7.117.130 nel 2009). L’indebitamento netto al 31.12.2009 era di Euro 46.281.770.
CBM - Consorzio per il Centro di Biomedicina Molecolare s.cons.a r.l.
Il CBM - Consorzio per il Centro di Biomedicina Molecolare s.cons.a r.l. ha i compiti di promuovere ricerche nell'ambito biomedico, farmaceutico e nell'ambito dello sviluppo di strumentazioni biomedicali avanzate. Sviluppare collaborazioni con centri di ricerca nazionali ed internazionali. Favorire la formazione avanzata e la mobilità internazionale dei ricercatori. Realizzare prodotti e strumenti utili all'impiego diagnostico e terapeutico molecolari. Curare lo sfruttamento commerciale dei risultati delle ricerche. Promuovere e partecipare ad iniziative imprenditoriali di ricerca industriale e sviluppo dei risultati della ricerca nel settore della biologia e medicina molecolare. In base all’Accordo di programma sottoscritto in data 5 ottobre 2004 tra il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e la Regione Friuli Venezia Giulia, il CBM ha il compito di sovraintendere al Distretto tecnologico di biomedicina molecolare.
Il CBM è stato costituito in data 22/01/2004 con la partecipazione del Consorzio che detiene una quota del 40% del capitale sociale, che è di 40.000 Euro. Gli altri soci sono: Assicurazioni Generali SpA 4%; Bracco Imaging S.p.A. 11%; Bruker Biospin s.r.l. 2%; Ist.Inf. Pie Fondazioni B. Garofolo 3%; Centro Riferimento Oncologico 6% ; CIB 1% ; Diaco S.p.A. 5% ; Eurospital S.p.A. 5% ; Fondazione per lo studio delle malattie del fegato 1%; ITAL TBS SpA 2%; Scuola Internazionale di Studi Avanzati 3%; Transactiva S.r.l. 4%; Instrumentation Laboratory S.p.A. 4%; Fondazione Carlo e Dirce Callerio Onlus 1%; Università degli Studi di Trieste 3%; Università degli Studi di Udine 3%; Friulia SpA 2%.
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Le attività poste in essere ed i risultati conseguiti dal CBM possono essere raggruppati in tre categorie: la rete di ricerca e servizi, la rete di competitività, la rete della conoscenza.
La rete di ricerca e servizi è costituita dai laboratori pubblico-privati (Core Facilities - CF) del CBM, avviati nel 2006, si tratta di piattaforme tecnologiche dotate di strumentazione scientifica d’eccellenza, aperte ad un utilizzo condiviso da parte dei ricercatori interni al CBM, dei soci del Consorzio e di utenti esterni. Sono messi a disposizione non soltanto gli spazi di laboratorio e le strumentazioni, ma anche il personale qualificato per il loro utilizzo.
In collaborazione con AREA Science Park ed altre istituzioni, CBM fornisce servizi a supporto della comunità scientifica ed imprenditoriale del territorio:
‐ Servizio di supporto alla Proprietà Intellettuale (IP) ‐ Business Development, Trasferimento Tecnologico e assistenza alla Creazione di Impresa ‐ Ufficio per la scrittura e la gestione di progetti nazionali ed internazionali
Come parte integrante della propria mission, CBM promuove programmi di formazione professionale nell’ambito della ricerca avanzata e del trasferimento tecnologico, favorendo la mobilità internazionale dei ricercatori e il contatto tra ricerca e impresa.
La società ha chiuso gli ultimi tre esercizi finanziari con i seguenti risultati economici: utile di Euro 11.874 nel 2007; perdita di Euro 72.491 nel 2008; perdita di Euro 301.642 nel 2009. La posizione finanziaria netta al 31.12.2009 era positiva per Euro 316.685. Per l’attuazione del compito di coordinamento del Distretto tecnologico di biomedicina molecolare il Consorzio eroga al CBM un contributo che per l’anno 2010 è stato di Euro 400.000.
Innovation Factory s.cons.a r.l.
Innovation Factory s.cons.a r.l. è partecipata dal Consorzio con una quota del 92,98%, che è di 57.000 Euro. In data 20/10/2010 il Consiglio ha deliberato l’acquisto delle rimanenti possedute dai soci SINCROTRONE - TRIESTE Società Consortile per Azioni e BIC INCUBATORI FVG Società per Azioni.
La società è stata costituita in data 2/2/2006 con lo scopo di realizzare il programma SpinAREA presentato dal Consorzio al Ministero per lo Sviluppo Economico. In data 27/10/2008 è stata stipulata la convenzione tra Innovation Factory e il Ministero, per la realizzazione del citato programma, con un contributo ministeriale di 2.421.000 Euro ed un cofinanziamento del Consorzio di 1.250.000 Euro in 5 anni. Il programma ha portato finora alla costituzione di 14 Gruppi di sviluppo, dei quali 3 si sono costituiti in imprese, e 9 sono attualmente in fase di pre-incubazione. I rimanenti 2 Gruppi di Sviluppo hanno interrotto le attività.
In un secondo momento gli scopi di Innovation Factory sono stati ampliati, prima con alcune modifiche allo statuto finalizzate all’ampliamento del suo oggetto sociale sul versante del trasferimento tecnologico a supporto della competitività delle imprese, successivamente con un atto di indirizzo, approvato con deliberazione della Giunta del Consorzio n. 35 di data 22/04/2009, che ha dato indicazione alla società affinché:
‐ predisponga ed avvii sul mercato internazionale un programma di promozione e offerta delle competenze disponibili nel Parco Scientifico, presso le imprese innovative e le Università della Regione e presso il Consorzio stesso in tema di trasferimento tecnologico, di formazione
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imprenditoriale e di sviluppo territoriale anche attraverso la realizzazione di parchi scientifici e tecnologici;
‐ predisponga ed avvii un programma di supporto alla valorizzazione brevettuale internazionale ed allo sfruttamento economico delle conoscenze sviluppate da imprese ed enti della Regione.
Il finanziamento previsto a carico del bilancio 2010 del Consorzio a sostegno delle attività sopracitate è stato di 400.000 Euro.
Il piano, finalizzato all’acquisizione di contratti e contributi su progetto, ha dato un primo risultato con la sottoscrizione della convenzione tra il Consorzio e la Regione Basilicata, approvato dal Consiglio di Amministrazione con deliberazione n.20 di data 24/06/2009, che prevede la realizzazione di un programma di trasferimento tecnologico e diffusione dell’innovazione nella regione Basilicata con un finanziamento di 9.800.000 Euro in tre anni. Per dare prima attuazione a detto programma il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto, con la medesima deliberazione, di dare indicazione alla società controllata Innovation Factory di provvedere a quanto necessario per l’organizzazione di una sede operativa in Potenza e per l’acquisizione e la formazione del personale, nei limiti numerici e finanziari previsti dal programma. I buoni risultati finora ottenuti fanno ritenere che il programma, finanziato fino al 2012, sarà rifinanziato per un ulteriore triennio.
La società ha in corso numerose altre iniziative finalizzate alla disseminazione delle metodologie messe a punto dal Consorzio tramite accordi con numerose Regioni italiane, i relativi progetti prendono i nomi: Basilicata Campus Manufacturing Melfi, Lucania Futura, Green Lucania, Napoli attiva, Calabria.
La società ha chiuso gli ultimi tre esercizi finanziari con i seguenti risultati economici: perdita di Euro 41.023 nel 2007; utile di Euro 328 nel 2008; utile di Euro 618 nel 2009. La posizione finanziaria netta al 31.12.2009 era positiva per Euro 340.707.
Polo tecnologico di Pordenone S.cons.p.A.
La società Polo tecnologico di Pordenone S.cons.p. a. è stata costituita con lo scopo di favorire la ricerca scientifica, anche applicata, lo sviluppo tecnologico, la produzione hi-tech di beni e servizi, la nascita di aziende ad alto contenuto tecnico ed innovativo e la formazione superiore nel Parco scientifico e tecnologico di Pordenone. Il Consorzio detiene una quota pari allo 1,89% del capitale sociale di complessivi Euro 1.085.826. Il socio principale è la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia con lo 81,89% del capitale sociale, gli altri soci sono: Associazione degli industriali della provincia di PN 7,57% e Banca di credito cooperativo pordenonese 8,65% .
Il Polo affianca le imprese che intendono fare dell’innovazione il motore del proprio business e si pone come punto di riferimento per il supporto all’adozione dell’innovazione, in particolare nelle Piccole e Medie Imprese. È in questo quadro che si colloca la collaborazione con AREA Science Park, per condividere ed integrare risorse e competenze a vantaggio del sistema imprenditoriale. In particolare il Polo opera con:
‐ sostegno alla competitività delle imprese; ‐ servizi per assistere l’imprenditore lungo il percorso di innovazione più adeguato; ‐ supporto alle decisioni per imprenditori e ricercatori ; ‐ informazione su tecnologie e brevetti; ‐ realizzazione laboratori di R&S;
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‐ sviluppo del Distretto della Meccanica / Componentistica; ‐ sviluppo degli insediamenti – Il “Polo diffuso”.
Il Polo ha in corso di completamento la realizzazione della propria sede, destinata ad ospitare i Laboratori e le Imprese che hanno aderito al Polo diffuso. Il complesso edilizio in costruzione, avente una pianta a sezione allungata di dimensioni massime esterne 176 x 100 m circa, sarà costituito da 3 corpi strutturalmente indipendenti all’interno dei quali verranno collocati spazi di diversa natura. Le dimensioni dei corpi edilizi indipendenti sono variabili tra di loro e variano dai 65x55m dei laboratori ai 40x80m del corpo d’ingresso e comprendono un piano terra, un piano primo ed un secondo piano, limitatamente ad uno degli edifici. L’altezza massima complessiva fuori terra di 13,40 m circa. Il completamento è previsto entro il 2011.
La società ha chiuso gli ultimi tre esercizi finanziari con i seguenti risultati economici: perdita di Euro 179.389 nel 2007; perdita di Euro 602.935 nel 2008; perdita di Euro 157.790 nel 2009. La posizione finanziaria netta al 31.12.2009 era positiva per Euro 253.370. Nessun contributo a favore della società viene erogato o è previsto a carico del bilancio del Consorzio.
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9 LE RISORSE UMANE NECESSARIE PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ
9.1 Situazione del personale al 31 dicembre 2010.
La dotazione organica è stata da ultimo determinata con la deliberazione del C.d.A. di data 10 dicembre 2008, n. 52, in ossequio alle previsioni del D.L. n. 112, art. 74, comma 1, così come modificato dal D.L. 10 novembre 2008, n. 180, art. 1, comma 9, convertito con modificazioni nella legge 9 gennaio 2009, n. 1 che ha escluso gli Enti di Ricerca dall’obbligo di riduzione delle dotazioni organiche.
Si dà atto che il Consorzio ha ottemperato, altresì, alle disposizioni di cui all’art. art. 74, comma 1, let. a) del D.L. n. 112/2008, con la deliberazione del C.d.A. di data 21 ottobre 2008, n. 41, con la quale ha proceduto alla soppressione del Servizio Relazioni Istituzionali e Reti, e di cui all’art. 2, commi 8-bis e 8-quinquies del D.L. 30 dicembre 2009, n. 194, convertito in Legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della L. 26 febbraio 2010, con deliberazione del C.d.A. di data 16 giugno 2010, n. 16, , n. 25, con cui, per effetto dell’arrotondamento per difetto della percentuale ivi prevista per la riduzione delle posizioni di dirigente amministrativo, ha conservato le posizioni di dirigente previste dalla dotazione organica.
La dotazione organica vigente consta, attualmente, di 55 unità, cui deve aggiungersi la posizione a termine del Direttore Generale.
Al 31 dicembre 2010 risultavano coperte n. 53 posizioni in ruolo, tra cui si annoverano le due posizioni a tempo indeterminato assunte nel primo semestre del 2010 a seguito dell’ottenimento dell’autorizzazione ministeriale per l’anno 2009, rilasciata con D.P.C.M di data 26 novembre 2009 ai sensi dell’art. 1, comma 643 della L. 27 dicembre 2006, n. 296, e precisamente n. 1 posizione di Primo Tecnologo di II livello professionale e n. 1 posizione di Collaboratore di Amministrazione di VII livello professionale e al netto di n. 1 posizione di Operatore Tecnico, la cui cessazione è avvenuta nei primi mesi del 2010. A far data dal 1 gennaio 2011, a tale cessazione deve aggiungersi un’ulteriore cessazione di un Operatore Amministrativo per collocamento a riposo.
Nella TABELLA N. 1 si riporta la dotazione organica in vigore, suddivisa per livelli professionali.
Nella TABELLA N. 2 si riporta la spesa sostenuta per il personale in servizio al 31 dicembre 2010, suddiviso per tipologia, comprensiva degli oneri previdenziali a carico dell’ente.
Nella TABELLA N. 3 si riporta la previsione di spesa per l’anno 2011, comprensiva della posizione asteriscata di cui si dirà in seguito.
Si precisa che la spesa per il personale per l’anno in corso, a suo tempo evidenziata nella tabella allegata alla relazione del bilancio di previsione per l’anno 2011, approvato con deliberazione del C.d.A. di data 2 dicembre 2010, n. 63, dovrà essere modificata a seguito della maggior entrata legata all’approvazione della graduatoria relativa al finanziamento, per un ulteriore triennio, del progetto Innovation Network, che è stata recepita a bilancio 2011 con la I variazione al bilancio 2011 approvata con deliberazione del C.d.A.. di data 24 gennaio 2011, n. 2. Lo stanziamento di competenza di AREA per l'esercizio è stato allocato sul capitolo Studi e ricerche, in attesa dell'elaborazione del budget operativo definitivo, che verrà poi recepito attraverso un apposito assestamento.
98
9.2 Programmazione delle assunzioni con contratto a tempo indeterminato e determinato.
Come già accennato in premessa, nei primi mesi dell’anno 2010 si è verificata la cessazione di n. 1 Operatore Tecnico, e a far data dall’1 gennaio 2011, l’ulteriore cessazione di n. 1 Operatore di Amministrazione per collocamento a riposo.
Il D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni nella L. 30 luglio 2010, n. 122, ha posto ulteriori limitazioni alle assunzioni nella PA e ha ridotto la portata della normativa speciale in tema di turn-over prevista negli anni precedenti per gli Enti Pubblici di Ricerca. In particolare, l’art. 9, comma 9, che ha modificato l’art. 66, comma 14 del D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ha stabilito quanto di seguito: “...per il triennio 2011-2013 gli enti di ricerca possono procedere, per ciascun anno, previo effettivo svolgimento delle procedure di mobilità, ad assunzioni di personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato entro il limite dell'80 per cento delle proprie entrate correnti complessive, come risultanti dal bilancio consuntivo dell'anno precedente, purché entro il limite del 20 per cento delle risorse relative alla cessazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato intervenute nell'anno precedente. La predetta facoltà assunzionale è fissata nella misura del 50 per cento per l'anno 2014 e del 100 per cento a decorrere dall'anno 2015.
Tale disposizione, ancorché mitigata dal successivo comma 11 dell’art. 9 citato, che prevede che, qualora le assunzioni effettuabili in riferimento alle cessazioni intervenute nell'anno precedente, siano inferiori all'unità, le quote non utilizzate possono essere cumulate con quelle derivanti dalle cessazioni relative agli anni successivi, fino al raggiungimento dell'unità, non consentirebbe allo stato attuale la copertura di nessuna posizione vacante.
Tuttavia, poiché entrambi i dipendenti cessati appartenevano a categorie protette di cui alla Legge 12 marzo 1999, n. 68 e contribuivano alla copertura della quota riservata ai disabili, in applicazione del comma 11 dell’art. 66 del Decreto Legge su citato, che sancisce che le limitazioni non si applicano alle assunzioni di personale appartenente alle categorie protette, al solo fine di ottemperare agli obblighi di legge, il Consorzio dovrà procedere nell’anno 2011 alla copertura di entrambe le posizioni di Operatore rimaste vacanti.
Le condizioni per l’applicazione della deroga sono state precisate, in primis, dalla Circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica di data 14 dicembre 2009, n. 6, che ha ritenuto che vadano escluse dalla disciplina limitativa dei reclutamenti nel pubblico impiego le assunzioni di soggetti appartenenti alle categorie protette, purché ai fini esclusivi del rispetto delle quote d’obbligo, in quanto l’esigenza di inserimento e di integrazione lavorativa dei soggetti disabili appare prevalente rispetto la disciplina limitativa delle assunzioni, e sono state recentemente ribadite dalla circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze di data 23 dicembre 2010, n. 40. Quest’ultima, ha precisato, altresì, che le cessazioni di personale appartenente a categorie non vanno computate ai fini della determinazione delle risorse utili per le nuove assunzioni in quanto le dinamiche inerenti a tali soggetti vanno neutralizzate tanto in uscita quanto in entrata.
Pertanto, il Consorzio nell’anno 2011 dovrà procedere alla copertura delle seguenti posizioni vacanti a tempo indeterminato:
n. 1 posizione di Operatore di Amministrazione di VIII livello (da riservare alle categorie protette di cui alla Legge 12 marzo 1999, n. 68);
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n. 1 posizione di Operatore Tecnico di VIII livello (da riservare alle categorie protette di cui alla Legge 12 marzo 1999, n. 68).
Le predette assunzioni in ruolo saranno, in ogni caso, condizionate all’autorizzazione da parte dei ministeri competenti, previo esperimento degli adempimenti procedurali descritti nelle apposite circolari della Funzione Pubblica, al momento non ancora emanate, che in precedente casi analoghi hanno previsto la presentazione di espressa istanza recante l’analitica dimostrazione dell’esistenza dei presupposti di legge che dovranno venire certificati dagli organi di controllo.
Per ciò che attiene l’istituto dell’esonero volontario e il nuovo regime del trattenimento in servizio oltre il 65 anno d’età, anch’esso recentemente modificato dall’art. 9, comma 31 del D.L.78/2010, si precisa che presso il Consorzio non risulta prestare servizio alcuna unità di personale in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa in parola e, pertanto, al momento, si prevede che l’applicazione di tali istituti non avrà alcun effetto sull’organico in servizio.
Con riferimento alle posizioni da assumere a tempo determinato, si precisa che nel triennio 2011-2013 l’Ente farà ricorso ad altre assunzioni di personale a termine, nei limiti dell’art. 36 del D. Lgs. n. 165/2001.
In particolare, nell’anno 2011, il Consorzio intende attivare, previo espletamento di apposite selezioni pubbliche ovvero scorrendo graduatorie di candidati idonei, n. 26 nuove posizioni a termine per esigenze ordinarie a carattere temporaneo e/o straordinario.
Tra le predette posizioni aggiuntive, è compresa una posizione di Dirigente Tecnologo di I livello professionale del CCNL degli E.P.R. - da assegnare all’Unità Operativa “Progetti speciali” istituita nell’ambito del Servizio Trasferimento Tecnologico del Consorzio - che viene sottoposta a condizione sospensiva (posizione “asteriscata” nella TABELLA N. 3) in attesa del perfezionamento dell’acquisizione di una serie di finanziamenti di terzi sui quali graverà la spesa.
Le motivazioni che determinano l’assunzione di una nuova figura professionale di livello apicale, vengono descritte nella comunicazione di data 14 febbraio 2011, prot. n. 998, a firma del Direttore del Servizio Trasferimento Tecnologico dott. Steven John Taylor che di seguito si riportano:
La richiesta di attivare una posizione di Dirigente Tecnologo di I livello professionale del CCNL degli E.P.R. dipende dall’esigenza di perseguire il conseguimento dei target triennali previsti dal Piano delle Performance di AREA approvato con delibera CdA di data 24.01.11, n. 8.
In particolare, il Piano prevede il “trasferimento delle metodologie distintive di AREA in almeno 6 Regioni italiane”, il “finanziamento da Regioni – escluse la Regione Friuli Venezia Giulia le iniziative derivate da Enerplan - > 3,5 M€/anno”, “accordi strategici con PA”, “progetti di formazione imprenditoriale e Networking” ed altri ancora, per i quali si rende necessario reclutare una professionalità di provata esperienza.
Il compito che verrà assegnato alla nuova figura professionale sarà ideare e predisporre, in costante coordinamento con l'Amministrazione, progetti utili al conseguimento dei target previsti, di individuare i referenti istituzionali nelle diverse regioni italiane potenzialmente interessate e di interagire con essi e in generale con tutte le strutture destinatarie delle proposte, di negoziare tutte le possibili partecipazioni di AREA e INNOVATION FACTORY a accordi di collaborazione, di proporre all'Amministrazione la stipula di convenzioni e contratti, di gestire le relazioni utili al conseguimento dei risultati previsti.
100
La nuova figura sarà inserita nell’ambito del Servizio Trasferimento Tecnologico del Consorzio con dipendenza gerarchica dal Direttore del Servizio, pur potendo rispondere direttamente al Direttore Generale e coordinarsi funzionalmente con altri Direttori o responsabili per le attività che dovrà svolgere sugli specifici progetti.
La pianificazione prevede che le posizioni di nuova attivazione, compresa la posizione “asteriscata”, rispettino le condizioni ed i limiti finanziari stabiliti dai commi 187 (nella quantificazione da ultimo aggiornata ex L. 25 dicembre 2007, n. 244) e 188 della L. 23 dicembre 2005, n. 266. L’applicabilità agli enti di ricerca di tale normativa speciale è stata recentemente confermata dall’art. 9, comma 28 del D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni nella Legge 31 luglio 2010, n. 122.
Il rispetto delle condizioni di legge e dei limiti finanziari viene assicurato mediante costante monitoraggio operato con l’ausilio di un apposito database.
Il numero dei dipendenti in servizio previsti per la fine del 2011, al netto di alcune cessazioni per scadenza del contratto a termine, ammonterà a complessive n. 137 unità, di cui n. 54 in servizio con contratto a tempo indeterminato, ivi comprese le n. 2 nuove posizioni di Operatore di VIII livello per la copertura delle quote obbligatorie da riservare alle categorie protette, e n. 83 dipendenti con contratto a tempo determinato, tra contratti in corso e nuove posizioni da accendere nei limiti di legge e di bilancio, cui deve aggiungersi la posizione a tempo determinato del nuovo Direttore Generale.
La programmazione del fabbisogno per l’anno 2011 è riportata nella TABELLAN. 4.
Le TABELLE N. 5 e 6 riportano rispettivamente la programmazione del fabbisogno per gli anni 2012 e 2013.
l’Ente si riserva di operare variazioni a seguito di una rivalutazione progressiva delle necessità in rapporto agli obiettivi, nonché del recepimento di nuovi e ulteriori finanziamenti esterni connessi all’introduzione di nuovi filoni di attività.
9.3 Le azioni connesse alla formazione:
L’art. 6, comma 13 del D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni nella L. 30 luglio 2010, n. 122, ha posto importanti limitazioni alle attività di formazione presso la PA. In particolare, ha imposto che, a decorrere dal 1 gennaio 2011, la spesa annua delle pubbliche amministrazioni per attività di formazione non superi il 50 per centro della spesa sostenuta a tale titolo nell’anno 2009.
Nonostante tali limitazioni, il Consorzio intende perseguire gli obiettivi formativi esplicitati nel piano formativo biennale, più volte revisionato nel corso del 2010 per recepire le necessità di aggiornamento e /o formazione via via sopravvenute. Negli obiettivi previsti dal Piano della Performance 2011-2013 sono, inoltre, previste specifiche iniziative formative per il personale addetto al trasferimento tecnologico.
In questa sede si ritiene opportuno sottolineare che l’ente, nell’ottica del risparmio di risorse - anche a titolo di spese di trasferta e rimborsi viaggio - già a partire dai primi mesi del 2010, ha dato un forte impulso alla formazione on-line, tramite piattaforme informatiche, ha privilegiato
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l’affidamento delle attività di docenza a personale interno, opportunamente selezionato, ed ha, infine, svolto presso la propria sede una serie di corsi progettati ad hoc su tematiche specifiche, coinvolgendo anche personale proveniente da altri enti di ricerca.
TABELLE RIASSUNTIVE:
TABELLA N. 1 Dotazione organica vigente.
TABELLA N. 2 Spesa del personale al 31 dicembre 2010.
TABELLA N. 3 Previsione di spesa per l’anno 2011.
TABELLA N. 4 Programmazione fabbisogno complessivo di personale anno 2011
TABELLA N. 5 Programmazione fabbisogno complessivo di personale anno 2012.
TABELLA N. 6 Programmazione fabbisogno complessivo di personale anno 2013
Tab. 1: Dotazione organica vigente
PROFILI PROFESSIONALI DOTAZIONE
ORGANICA IN VIGORE
Tecnologi (I-III) 11
Collaboratore T.E.R. 9
Operatore Tecnico 4
Totale Ruolo Tecnico 24
Dirigente Amministrativo 4
Funzionario Amministrativo 9
Collaboratore Amministrativo 13
Operatore Amministrativo 5
Totale Ruolo Amministrativo 31
Totale Generale (escluso DG) 55
102
Tab. 2: Spesa del personale al 31 dicembre 2010
Tab. 3: Previsione di spesa per l’anno 2011
N. ADDETTI IN POSIZIONI
DI RUOLO (TECNICO)*
N. ADDETTI IN POSIZIONI DI
RUOLO (AMMINISTR.)*
SPESA ANNUA**
NUMERO ADDETTI*
SPESA ANNUA**
A) DIPENDENTI- Direttore Generale 1 191.825 - Dirigenti Amministrativi 3 355.154 1 104.409 - Tecnologi ( I-II-III) 11 845.254 10 583.080 - Funzionari amministrativi 9 443.236 22 881.844 - Collaboratori Tecnici Enti Ricerca 9 451.187 5 186.054 - Collaboratori amministrativi 13 514.168 14 494.861 - Operatori amministrativi 5 191.816 2 41.065 - Operatori tecnici 3 125.783 -
Totale (A) 23 30 2.926.598 55 2.483.137
B) CONTRATTI E CONSULENTI 34 1.533.028
19 664.008
TOTALE GENERALE 7.606.772
*numero addetti in servizio al 31 dicembre 2010
**la spesa del personale è comprensiva degli oneri previdenziali a carico datore di lavoro
TIPOLOGIA CONTRATTUALE
C) COLLABORAZIONI COORD. CONT.
TEMPO INDETERMINATO TEMPO DETERMINATO
A TEMPO
INDETERMINATO
TRATT.
FISSO
TRATT.
ACCESSORIO
ONERI
CARICO
ENTE
previsione dipendenti
in servizio al
31/12/2011
Presenti al
31/12/2010
assunzioni autorizzate nel 2010 (effettuate nei primi
mesi del 2011 o ancora in fase di
selezione)
posizioni
aggiuntive
2011 ( al netto
delle cessazioni
per scadenza
contratti)
posizioni
asteriscateCap. 210 Cap. 215 Cap. 250
Direttore Generale 1 1 169.484 33.897 54.913 258.294Dirigenti Amministrativi 4 3 1 334.935 39.135 100.999 475.069Tecnologi (I-II-III) 11 11 10 6 3 1* 1.341.483 48.796 375.375 1.765.655Funzionari amministrativi 9 9 22 10 5 974.027 365.314 361.622 1.700.963Collaboratori T.E.R. 9 9 5 1 385.436 134.731 140.445 660.611Collaboratori amministr. 13 13 14 1 633.109 204.242 226.085 1.063.436Operatori amministrativi 5 5 2 1 144.428 50.076 52.516 247.019Operatori tecnici 4 4 1 1 94.286 27.646 32.922 154.854
TOTALE (escluso DG) 55 54 54 19 10 1 € 4.077.187 € 903.837 € 1.344.877 € 6.325.901
DOTAZIONE
ORGANICA
PROFILO
PROFESSIONALETOTALE
A TEMPO DETERMINATO
103
Tab. 4: Programmazione fabbisogno complessivo di personale anno 2011
Tab. 5: Programmazione fabbisogno complessivo di personale anno 2012
A TEMPO INDETERMINATO
in servizio al 31/12/2010
in servizio al 31/12/2010
assunzioni autorizzate nel 2010 (effettuate nei primi
mesi del 2011 o ancora in fase di
selezione)
uscite entrate uscite entrate uscite entrate uscite entrate
DIRETTORE GENERALE 1 1
DIRIGENTI AMMINISTR. 4 3 1 1
TECNOLOGI (I-II-III) 11 11 10 6 -3 6 73.500- 165.000
FUNZIONARI AMM. 9 9 22 10 -10 15 211.000- 316.500
COLL. TECN. EPR 9 9 5 1 -3 3 54.000- 54.000
COLLABORATORI AMM. 13 13 14 1
OPERATORI AMM. 5 5 2 -1 1 1 36.900- 31.900 15.950
OPERATORI TECNICI 4 3 1 1 1 1 21.267 15.950
TOTALE (escluso DG)55 53 54 19 2 -1 2 -16 26 36.900- 53.167 338.500- 567.400
TOTALE assunti a tempo indeterminato alla data del 31/12/2011 54
TOTALE previsione assunzioni a tempo determinato al 31/12/2011 ( escluso DG) 83
TOTALE PREVISIONE DIPENDENTI ASSUNTI AL 31/12/2011 (escluso DG) 137
* costo comprensivo di oneri previdenziali carico ditta, in relazione alla presunta decorrenza del contratto
POSTI SCOPERTI
NELLA DOTAZIONE ORGANICA
2010
SITUAZIONE al 31/12/2010
10
DOTAZIONE ORGANICA IN VIGORE
TEMPO DETERMINATO
1
TEMPO INDETERMINATO
A TEMPO DETERMINATO
€ 16.267 € 228.900
COSTO NUOVE ASSUNZIONI 2011*
TEMPO DETERMINATO
PREVISIONE ASSUNZIONI/CESSAZIONI 2011
TEMPO INDETERMINATO PROFILO
PROFESSIONALE
uscite entrate uscite entrate uscite entrate uscite entrate
DIRETTORE GENERALE 1 1
DIRIGENTI AMMINISTR. 4 3 1 1 -1 1
TECNOLOGI (I-II-III) 11 11 19
FUNZIONARI AMM. 9 9 37
COLL. TECN. EPR 9 9 6
COLLABORATORI AMM. 13 13 15
OPERATORI AMM. 5 5 3
OPERATORI TECNICI 4 4 2 0
TOTALE (escluso DG)55 54 83 1 0 0 -1 1 0 0 0 0
TOTALE assunti a tempo indeterminato alla data del 31/12/2012 54
TOTALE previsione assunzioni a tempo determinato al 31/12/2012 (escluso DG) 83
TOTALE PREVISIONE DIPENDENTI ASSUNTI AL 31/12/2012 (escluso DG) 137
* costo comprensivo di oneri previdenziali carico ditta, in relazione alla presunta decorrenza del contratto
POSTI SCOPERTI
NELLA DOTAZIONE ORGANICA
SITUAZIONE al 31/12/2011
DOTAZIONE ORGANICA IN VIGORE
TEMPO DETERMINATO
0
TEMPO INDETERMINATO
A TEMPO INDETERMINATO
A TEMPO DETERMINATO
COSTO NUOVE ASSUNZIONI 2012*
TEMPO DETERMINATO
PREVISIONE ASSUNZIONI 2012
TEMPO INDETERMINATO
PROFILO PROFESSIONALE
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Tab. 6: Programmazione fabbisogno complessivo di personale anno 2013
uscite entrate uscite entrate uscite entrate uscite entrate
DIRETTORE GENERALE 1 1 -1 1
DIRIGENTI AMMINISTR. 4 3 1 1 -1 1
TECNOLOGI (I-II-III) 11 11 19
FUNZIONARI AMM. 9 9 37
COLL. TECN. EPR 9 9 6
COLLABORATORI AMM. 13 13 15
OPERATORI AMM. 5 5 3
OPERATORI TECNICI 4 4 2 0
TOTALE (escluso DG)55 54 83 1 0 0 -1 1 0 0 0 0
TOTALE assunti a tempo indeterminato alla data del 31/12/2013 54
TOTALE previsione assunzioni a tempo determinato al 31/12/2013 (escluso DG) 83
TOTALE PREVISIONE DIPENDENTI ASSUNTI AL 31/12/2013 (escluso DG) 137
* costo comprensivo di oneri previdenziali carico ditta, in relazione alla presunta decorrenza del contratto
COSTO NUOVE ASSUNZIONI 2013*
TEMPO DETERMINATO
PREVISIONE ASSUNZIONI 2013
TEMPO INDETERMINAT
O
PROFILO PROFESSIONALE
POSTI SCOPERTI
NELLA DOTAZIONE ORGANICA
SITUAZIONE al 31/12/2012
DOTAZIONE ORGANICA IN VIGORE
TEMPO DETERMINATO
0
TEMPO INDETERMINATO
A TEMPO INDETERMINATO
A TEMPO DETERMINATO
105
10 AZIONI CONNESSE ALLA FORMAZIONE ED INIZIATIVE DI TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
10.1 Formazione
Il Servizio Formazione, Progettazione e Gestione Progetti dà attuazione ai programmi di alta formazione postuniversitaria ed alle iniziative di formazione superiore non universitaria programmati dall’Ente. A tal fine vengono realizzate, anche in partnership con altri enti e istituzioni, attività di alta formazione di personale tecnico e di ricerca, privilegiando gli ambiti tecnologici di preminente o potenziale sviluppo del settore produttivo regionale. Realizza iniziative di formazione permanente, continua, ricorrente di personale di terzi e di figure imprenditoriali e manageriali, al fine di promuovere l’innovazione negli enti e nelle imprese, in particolare della Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso l’analisi sul campo dei fabbisogni di formazione correlati all’evoluzione dei sistemi, delle tecnologie e di nuove prassi organizzative e gestionali. Inoltre, in sinergia con gli obiettivi prioritari dell’Ente inerenti progetti di importanza strategica attua programmi di formazione a supporto del trasferimento delle competenze dal sistema ricerca all’impresa focalizzati ad accrescere la competitività delle imprese e del territorio. Attraverso l’analisi delle aree di attività dei Servizi dell’Ente, focalizzata sulle competenze distintive relative al management dell’innovazione ed il trasferimento tecnologico, il Servizio Formazione, Progettazione e Gestione Progetti progetta moduli formativi valorizzando le professionalità presenti nell’Ente ed offrendo un’opportunità di formazione operativa (anche attraverso metodologie quali learning by doing) a quanti operano o intendono operare nella valorizzazione della ricerca. (si veda il punto E) Il Servizio promuove la mobilità internazionale dei ricercatori e la mobilità di personale tecnico e di ricerca tra le università e gli enti e le imprese, gli stage presso le imprese di laureandi e dottorandi, le tesi sperimentali e in azienda, con propri programmi, armonizzandosi con eventuali offerte formative analoghe, a livello regionale, nazionale e comunitario. Il Servizio prepara inoltre le candidature dell’Ente per la realizzazione di programmi di formazione e sviluppo delle risorse umane, con finanziamenti del FSE, di altri fondi strutturali, su progetti o Programmi Quadro dell’Unione Europea legati alla Formazione, ovvero con finanziamenti privati.
Settori di intervento 1. Formazione imprenditoriale e manageriale 2. Formazione continua (post diploma e post laurea) 3. Alta specializzazione
Aree formative
• Management e Innovazione • Comunicazione e negoziazione • Economia e Finanza • Internazionalizzazione e Marketing
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Target
• Aziende regionali e non (Imprenditori, manager e figure chiave nei processi aziendali) • Il Parco scientifico (Imprenditori, responsabili di R&S, project manager, ricercatori e
tecnici che operano principalmente nei centri e nelle imprese insediati in AREA Science Park)
• Ricercatori ad elevata specializzazione
• Addetti al trasferimento tecnologico di Enti Pubblici e privati
Modalità di intervento
• Corsi
• Master in collaborazione con Atenei regionali e nazionali
• Borse di formazione AREA rivolte a ricercatori per svolgere tirocini formativi presso le realtà insediate con alto tasso di innovazione
• Work Experience in aziende a elevata tecnologia: tirocini formativi finanziati dal FSE per giovani diplomati e laureati
La Scuola di Trasferimento Tecnologico “Innovation Campus”
Per quanti operano a livello manageriale nel settore dell’innovazione e trasferimento tecnologico, in particolare nell’intermediazione ricerca – impresa, AREA ha aperto il suo patrimonio di competenze distintive agli operatori del trasferimento tecnologico, realizzando “Innovation Campus”, la prima Scuola di trasferimento tecnologico in Italia, mettendo a disposizione una vasta e personalizzata offerta di servizi caratterizzati da un approccio pragmatico. La Scuola è:
• un servizio di formazione continua • un laboratorio di confronto e supporto agli operatori e alle agenzie nazionali e
internazionali del settore • un centro di consulenza su temi e progetti operativi di trasferimento tecnologico • un network di esperti di professionisti (A.I.B.T. – Associazione Italiana Broker Tecnologici)
I Servizi di “Innovation Campus”:
• Alta formazione e Master post-laurea in collaborazione con prestigiose istituzioni ed organizzazioni attive a livello nazionale e internazionale
• Corsi a catalogo di perfezionamento rivolti ad operatori già esperti e attivi sul territorio, ma che necessitano di aggiornamenti formativi in singole aree di attività nel trasferimento di tecnologie
• Iniziative formative intensive come summer school, Workshop, seminari tematici, approfondimenti in singole aree specialistiche
• Consulenza e affiancamento su temi e progetti operativi di trasferimento tecnologico.
Le attività possono essere erogate anche in house.
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Il servizio Formazione a supporto delle strategie di diversificazione territoriale dell’Ente sul territorio nazionale
Il servizio Formazione opera inoltre in sinergia e a supporto degli altri Servizi di AREA nel perseguimento delle strategie di diffusione delle competenze distintive dell’Ente sul territorio nazionale. In tali ambiti il Servizio di Formazione assume il ruolo di contributor nel raggiungimento degli obiettivi definiti dal Piano delle Performance 2011-2013 dell’Ente.
In particolare, e con riferimento ai progetti strategici avviati o in fase di avvio, il servizio Formazione opera in qualità di contributor del Servizio Trasferimento Tecnologico e della società in-house Innovation Factory per le seguenti attività:
Nell’ambito del progetto strategico Basilicata Innovazione:
- Nella definizione di un Catalogo di attività formative a supporto dei processi di innovazione e trasferimento tecnologico in corso di realizzazione presso la regione Basilicata;
- Nella verifica e nella possibile definizione di un progetto modellato sulla buona pratica regionale “Coordinamento CER” da proporre all’amministrazione regionale della Basilicata;
- Nel supporto alla realizzazione del progetto “Master per ricercatori del Campus Manufacturing di Melfi”,14 con dotazione e distacco di proprio personale e con la piena condivisione del proprio know how gestionale e strategico;
- Nel supporto alla realizzazione del progetto “Lucania Futura”15, con dotazione e distacco di proprio personale e con la piena condivisione del proprio know how gestionale e strategico.
Nell’ambito del progetto strategico Napoli Attiva:
- Nel supporto alla realizzazione delle attività di formazione previste nell’ambito del progetto “Rete regionale campana per l’Innovazione”16, con dotazione e distacco di proprio personale e con la piena condivisione del proprio know how gestionale e strategico.
Nell’ambito del progetto strategico CalabriaInnova17:
- Nel supporto alla realizzazione delle attività di formazione e affiancamento previste per il personale che andrà a costituire l’organico di CalabriaInnova
- Nel supporto alla realizzazione delle attività di formazione previste nell’ambito del progetto di rete CalabriaInnova, per la diffusione sul territorio della regione Calabria delle competenze distintive in tema di innovazione e trasferimento tecnologico agli stakeholders locali (università, camere di commercio e associazioni di categoria), con dotazione e distacco di proprio personale e con la piena condivisione del proprio know how gestionale e strategico.
14 Progetto presentato al finanziamento dell’Assessorato Istruzione e Formazione della regione Basilicata. In attesa di valutazione e approvazione 15 Progetto presentato al finanziamento e alla valutazione della Presidenza della regione Basilicata. In attesa di verifica circa le tipologie di fonti di finanziamento 16 Per il progetto si prevede l’emanazione di un bando pubblico a cura di Città della Scienza, società in‐house della regione Campania 17 CalabriaInnova è un progetto strategico promosso dalla partnership fra AREA e Fincalabra SPA.
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10.2 Trasferimento tecnologico
Il piano d’azione del triennio 2011-2013 del Servizio Trasferimento Tecnologico riprende gli obiettivi generali definiti per l’Ente nel Piano delle Performance per il triennio e li contestualizza nelle linee di attività del servizio e nei relativi progetti operativi. Di seguito una breve descrizione delle iniziative in fase di definizione e dei progetti in fase di avvio. I progetti in corso, in quanto attivati in precedenti annualità, sono stati descritti nello “Stato attuazione attività 2010”.
LINEA di ATTIVITÀ: Sviluppo di nuove competenze distintive e trasferimento di metodologie per la diffusione dell’innovazione tecnologica e organizzativa e la valorizzazione della ricerca in altre amministrazioni pubbliche, agenzie ed enti a livello nazionale
Per questa linea di attività sono stati definiti i seguenti obiettivi generali:
- Crescita competenze e metodologie distintive acquisite da AREA per la valorizzazione della ricerca e delle crescita imprenditoriale, la formazione per lo sviluppo d’impresa e per la gestione di ricerca e innovazione, la promozione di reti di eccellenza scientifiche ed imprenditoriali ≥ 5 nei 3 anni per AREA (1 nel 2011 per STT);
- Accordi strategici con PA ≥ 2/anno nei 3 anni per AREA (1 nel 2011 per STT) sui quali si basa l’obiettivo di trasferire delle metodologie distintive di AREA in almeno 6 regioni italiane nei 3 anni per AREA (1 nel 2011 per STT);
- Finanziamenti da Regioni (competenze distintive) escluse la Regione-FVG e le iniziative derivate da Enerplan ≥ 3,5 M€/anno per AREA (≥3,5 M€ nel 2011 per STT).
Per il raggiungimento di questi obiettivi l’attuale piano d’azione di STT prevede:
- la prosecuzione del piano d’attività del progetto BASILICATA INNOVAZIONE fino al 30/06/2012 con l’obiettivo di garantire l’estensione del progetto anche nei successivi 3 anni;
- la prosecuzione delle attività del progetto del progetto TECNOLOGY FORESIGHT LOMBARDIA (scadenza 31/12/2012);
- l’avvio delle attività del progetto KNOW US (scadenza 30/06/2013);
- l’avvio delle attività del progetto ASSESSMENT AZIENDALE FVG;
- la prosecuzioni delle attività di sviluppo di un sistema di trasferimento tecnologico sul territorio nazionale ed in particolare nelle regioni del mezzogiorno d’Italia attraverso:
- la definizione dell’accordo con la Regione Calabria per la costituzione di un sistema regionale per l’Innovazione
- la definizione dell’accordo con la Regione Basilicata per l’avvio del progetto Lucania Futura che intende avviare un processo di empowerment delle conoscenze e delle competenze specialistiche di promettenti laureati e diplomati della regione Basilicata, nei settori ad alta intensità di tecnologia e di know how per favorire lo sviluppo di nuova imprenditorialità locale,
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l’attrazione di nuovi investimenti e di insediamenti produttivi e la permanenza dei giovani laureati e diplomati lucani sul territorio
- la verifica del potenziale degli accordi di programma sottoscritti nel corso del 2010 con Invitalia e l’Agenzia dell’Innovazione e l’identificazione di progetti operativi
- lo sviluppo delle attività della neo costituita società consortile Napoli Attiva frutto di un accordo tra l’Università Federico II e AREA
Progetti avviati:
i. Progetto: KNOW US – Sviluppare la competitività delle PMI nei settori strategici dell’area transfrontaliera Italia-Slovenia, supportandone la generazione di nuova conoscenza, anche in collaborazione sinergica con le associazioni d’imprese, i parchi scientifici e tecnologici, le università e gli enti territoriali, per avviare percorsi d’innovazione in un ottica di sostenibilità. Il partenariato è formato da 15 istituzioni italiane (FVG, Veneto, Emilia Romagna) e slovene, con capofila la Regione Veneto.
ii. Progetto: ASSESSMENT AZIENDALE FVG - Messa a punto e convalida di un nuovo strumento di assessment aziendale, di cui AREA intende dotarsi per la sviluppo ulteriore delle proprie attività di supporto alle imprese
LINEA di ATTIVITÀ: Pianificazione e gestione di progetti di trasferimento tecnologico, di diffusione dell’innovazione, di ricerca industriale e in generale di supporto alla competitività delle imprese
Per questa linea di attività sono stati definiti i seguenti obiettivi generali:
- Imprese complessivamente coinvolte ≥ 750 nei 3 anni per AREA (125 nel 2011 per STT);
- Interventi per l'impresa a supporto dello sviluppo di innovazione ≥ 350 nei 3 anni per AREA (65 nel 2011 per STT). utilizzando in particolar modo le metodologie consolidate della rete Innovation Network con l’inserimento di quelle sviluppate negli ultimi anni.
Per il raggiungimento di questi obiettivi l’attuale piano d’azione di STT prevede:
- La prosecuzione delle attività del progetto FRIEND EUROPE per altre 2 annualità (2011-2012);
- La prosecuzione delle attività del progetto del progetto SLIMPORT (scadenza 30/04/2012);
- L’avvio delle attività dei progetti INNOVATION NETWORK® 2011/2013, che mette a sistema le metodologie del sistema Innovation Network e le metodologie del sistema Sister, il cui programma di attività è già stato approvato e finanziato per la prima annualità (2011);
- La realizzazione dei progetti di ricerca applicata NAUTICA DA DIPORTO A BASSO IMPATTO (Green Boat Design) (scadenza 05/10/2013), SISTEMA INTEGRATO PER LA BARCA INTELLIGENTE (Barcotica) (scadenza 31/12/2012), SISTEMA ELETTRICO INTEGRATO CON DISTRIBUZIONE IN MEDIA TENSIONE A CORRENTE CONTINUA PER GRANDI NAVI A PROPULSIONE ELETTRICA (scadenza 31/03/2014), UTILIZZO DEL GAS NATURALE SULLE NAVI: SOLUZIONI IMPIANTISTICHE AVANZATE PER IL TRASPORTO MARITTIMO SOSTENIBILE (NG ShiP Natural Gas for Ship Propulsion) (scadenza 20/09/2012), LIVING FOR ALL KITCHEN (LAK) (scadenza 30/09/2013), MALATTIE CARDIOVASCOLARI: DAI
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FATTORI DI RISCHIO GENETICO ED AMBIENTALE ALLA PREVDENZIONE MEDIANTE COMPONENTI NUTRIZIONALI INNOVATIVI (scadenza 30/06/2014).
Progetti avviati: i. Progetto: INNOVATION NETWORK® 2011/2013 – Rete regionale di Centri di
Competenza multi-settoriali per l’innovazione al servizio delle imprese. ii. Progetto: NAUTICA DA DIPORTO A BASSO IMPATTO (Green Boat Design) –
Ricerca industriale e sviluppo sperimentale per la definizione di specifiche di progettazione, processi produttivi e prodotti per la realizzazione di imbarcazioni a basso impatto ambientale. Partenariato: n° 3 partner industriali, n° 3 Enti di ricerca, n° 1 Ente gestore di PST.
iii. Progetto: SISTEMA INTEGRATO PER LA BARCA INTELLIGENTE (Barcotica) – Ricerca industriale e sviluppo sperimentale di un sistema innovativo di gestione integrata della navigazione, impiantistica e manutenzione di imbarcazioni da diporto di medie-grandi dimensioni. Partenariato: n° 3 partner industriali, n° 2 Enti di ricerca, n° 1 Ente gestore di PST
iv. Progetto: SISTEMA ELETTRICO INTEGRATO CON DISTRIBUZIONE IN MEDIA TENSIONE A CORRENTE CONTINUA PER GRANDI NAVI A PROPULSIONE ELETTRICA – Ricerca industriale e sviluppo sperimentale per la valutazione delle caratteristiche tecnico-scientifiche del sistema elettrico di una grande nave che adotti la distribuzione dell’energia elettrica in media tensione a corrente continua. Partenariato: n° 2 partner industriali, n° 3 Enti di ricerca, n° 1 Ente gestore di PST
v. Progetto: UTILIZZO DEL GAS NATURALE SULLE NAVI: SOLUZIONI IMPIANTISTICHE AVANZATE PER IL TRASPORTO MARITTIMO SOSTENIBILE (NG ShiP Natural Gas for Ship Propulsion) – Ricerca industriale e sviluppo sperimentale per la costituzione nella regione FVG di un polo di competenze avanzate nell’ambito della propulsione navale a GNL. Partenariato: n° 5 partner industriali, n° 3 Enti di ricerca, n° 1 Ente gestore di PST
vi. Progetto: LIVING FOR ALL KITCHEN (LAK)– Ricerca industriale e sviluppo sperimentale per la progettazione e sviluppo di un nuovo concept di ambiente-cucina che integri tecnologie domotiche e servizi innovativi a distanza per migliorare la qualità della vita delle persone. Partenariato: n° 5 partner industriali, n° 2 Enti di ricerca, n° 2 Ente gestore di PST
vii. Progetto: MALATTIE CARDIOVASCOLARI: DAI FATTORI DI RISCHIO GENETICO ED AMBIENTALE ALLA PREVDENZIONE MEDIANTE COMPONENTI NUTRIZIONALI INNOVATIVI – Ricerca industriale e sviluppo sperimentale per obiettivo lo sviluppo di nuovi prodotti nutraceutici per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.. Il partenariato è formato da varie istituzioni di ricerca e imprese della regione, con capofila la CBM scrl.
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LINEA di ATTIVITÀ: Sviluppo e alla realizzazione di prototipi e di laboratori-impianti dimostrativi (LID), con particolare attenzione al settore dell’energia e del risparmio energetico
Per questa linea di attività sono stati definiti i seguenti obiettivi generali:
- Crescita dei LID in Regione FVG da 3 (di Enerplan) a 6 nei 3 anni per AREA (1 nel 2011 per STT);
- Trasferimento di LID a livello nazionale (in particolare nel Mezzogiorno) ed internazionale con fatturato medio ≥ 1,5M€ dal 2011 ≥ 3M€ dal 2012 per AREA (1,5M€ nel 2011 per STT) attraverso un monitoraggio attento e costante delle opportunità, la valorizzazione degli accordi con la Regione Basilicata e tramite la società Napoli Attiva e un consolidamento dei progetti in fase di elaborazione in altre regioni italiane ed in Europa.
Per il raggiungimento di questi obiettivi l’attuale piano d’azione di STT prevede:
- La prosecuzione delle attività del progetto ENERPLAN ed in particolare il rispetto dei tempi per tutti i PdL di Enerplan. L’avvio delle attività del progetto infatti ha subito infatti dei ritardi nella sua organizzazione operativa anche per l’indispensabile coinvolgimento di tutti i Servizi e per l’insufficiente esperienza di alcune di essi nel gestire progetti complessi di ricerca e innovazione, e non solo di fornitura di beni e materiali e prestazioni. Le azioni prioritarie per il rispetto dei tempi (e dei ritorni economici e occupazionali) sono il consolidamento della struttura operativa, il monitoraggio costante dell’attività e lo snellimento delle procedure di gestione;
- La prosecuzione delle attività del progetto ATER TRIESTE; La definizione del piano d’attività per ENERPLAN 2 che mira all’ottimizzazione e alla diffusione di alcune di tecnologie sviluppate nell’ambito di ENERPLAN 1 e allo sviluppo di altri LID a livello nazionale.
LINEA di ATTIVITA’: Networking internazionale
Per questa linea di attività sono stati definiti i seguenti obiettivi generali:
- Definizione di accordi strategici con PA ≥ 2/anno nei 3 anni per AREA (2 nel 2011 per STT) sui quali si basa anche l’obiettivo di trasferire metodologie di capacity building in almeno 3 paesi esteri a Pubbliche Amministrazioni e/o Enti Pubblici nei 3 anni per AREA (1 nel 2011 per STT).
Per il raggiungimento di questi obiettivi l’attuale piano d’azione di STT prevede:
- la prosecuzione delle attività del progetto SYNBIOSIS (scadenza 31/08/2012);
- la prosecuzione delle attività del progetto CEBBIS (scadenza 30/09/2012).
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11 ELENCO DELLE PROPOSTE CONCERNENTI I PROGETTI PREMIALI
AREA presenta due proposte di progetto premiale:
1. Research Management System: Approccio Integrato con Metodologie Innovative per la Valorizzazione della Ricerca Pubblica con l’Impresa;
2. La valutazione di persone ed organizzazioni con la “FUZZY LOGIC” applicata agli EPR;
Per la loro rilevanza i due progetti premiali proposti da AREA, pur essendo parte integrante di questo Piano Triennale, vengono illustrati e commentati in due documenti allegati, cui si rimanda.
12 INDICAZIONE DELLA SPESA AMMINISTRATIVA
La spesa amministrativa è stata calcolata facendo riferimento alle “spese obbligatorie” (oneri inderogabili) così come definite dall’art. 21 comma 6 legge 196/2009. I dati sono conformi alle previsioni attualmente iscritte nel bilancio triennale di previsione dell’Ente. Per evitare fraintendimenti terminologici si evidenzia che, nella tabella che segue, non sono illustrate le sole spese generali di gestione dell’Ente, ma tutte le spese aventi natura inderogabile e non rimodulabile.
SPESE FISSE 2011 2012 2013
Personale e spese accessorie (solo per le 55 unità in dot.organica) 4.090.168 4.090.168 4.186.503
Spese Presidenza e Vicepresidenza 150.000 150.000 150.000
Spese per il Consiglio di Amministrazione 60.000 60.000 60.000
Spese per Collegio Revisori dei Conti 65.000 65.000 65.000
Fonia e Servizi postali 120.000 120.000 120.000
Energia elettrica, acqua e gas 165.000 168.300 171.666
Riscaldamento 115.000 117.300 119.646
Pulizia Trasporti e facchinaggi 64.625 65.918 67.236
Sorveglianza 66.600 67.932 69.291
Manutenzione reti telematiche e software 220.000 220.000 220.000
Manutenzione ordinaria immobili impianti ed aree verdi 101.500 103.530 105.601
Stampa e pubblicità (solo legale ed obbligatoria) 57.000 57.000 57.000
Assicurazioni 100.330 100.330 100.330
Spese per fitti 24.000 24.000 24.000
Spese processuali 15.000 15.000 15.000
Spese e commissioni bancarie 5.000 5.000 5.000
Spese commissioni e comitati 50.000 50.000 50.000
Somme da versare allo Stato in applicazione di norme di
contenimento della spesa 49.986 49.986 49.986
Spese per interessi passivi 608.279 549.978 511.525
Spese per ammortamento mutui 782.036 840.337 878.689
Imposte e tasse 1.126.568 1.584.710 1.584.710
TOTALE 8.036.092 8.504.489 8.611.183
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13 CONCLUSIONI
Infine, una visione d’insieme delle sfide che AREA si propone di affrontare è riportata nelle pagine successive come target triennali e loro breve commento.
In questo paragrafo i commenti e consuntivi sono esposti seguendo l’organizzazione dei sei cluster:
A) Metodologie di sviluppo e loro valorizzazione
Censimento delle metodologie derivate dalle competenze distintive di Area e loro target di crescita e di diffusione, formazione del personale dell’Ente e sua stabilizzazione.
B) Energie rinnovabili e risparmio energetico
Target di sviluppo temporale del Progetto Enerplan, crescita e diffusione dei suoi LID o derivati all’esterno del Parco, sviluppo di start up e spin-off nel settore energia.
C) Parco Scientifico e Tecnologico
Gestione ottimizzata del Parco con crescita di fatturati e di occupati, con soddisfazione degli insediati e con bilancio di gestione in pareggio per AREA.
D) Finanziamenti prioritari
Target di consolidamento e crescita dei ricavi di AREA per adempire alle missioni in favore degli stakeholder.
E) Trasferimento tecnologico
Trend richiesti per gli indici di impatto della valorizzazione di ricerca e impresa.
F) Formazione
Target per i risultati di formazione e per l’assistenza e la consulenza a ricerca, impresa e PA.
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A) COMMENTI E CONSUNTIVI PER I TARGET RELATIVI ALLE METODOLOGIE
A partire dai primi anni novanta AREA ha intrapreso un percorso unico nel suo genere a livello nazionale: ha sviluppato o acquisito metodologie per rendere efficace il trasferimento tecnologico e la gestione, strategico ed operativa, di ricerca ed impresa.
Le principali metodologie e/o strumenti utilizzati con successo prima del 2007 sono:
per scenari di marketing: market research;
per scenari di business e di valorizzazione della proprietà intellettuale: Vantage Point, P score e Pat-Lib;
per le attività di scouting delle idee innovative:
- presso le Università e gli Enti di Ricerca: Sister e Mappa delle Competenze Argo;
- presso le imprese: il sistema metodologico di Innovation Network e l’albo degli esperti.
per le attività desk di trasferimento tecnologico: metodi di sintesi delle informazioni, analisi delle barriere all’ingresso sul mercato, scelta di modello di business e la definizione della catena del valore;
per start up e spin-off: metodo “prima del primo miglio” e Business Plan;
per pianificazione e amministrazione: il Total Quality Management, il Bilancio Economico ad integrazione del Bilancio Finanziario e il Bilancio Sociale;
per la formazione: Innovation Campus.
Dal 2007 l’attività metodologica di AREA si è ancora intensificata in coerenza con la sua missione che prevede un crescente impegno a livello nazionale ed internazionale.
Per giustificare i target e gli obiettivi conseguenti del prossimo triennio si evidenziano qui di seguito le attività di sviluppo metodologico anno per anno.
ANNO 2007
Il blocco della pianta organica (mai modificata dal 1978) ha causato negli ultimi anni un turnover elevato (massimo 10.7% nel 2007, minimo 4.8% nel 2009 – impatto della crisi) in tutto il personale di AREA e, in particolare, nel Servizio di Trasferimento Tecnologico (STT) che contribuisce con la maggior parte delle competenze distintive, ma che si è sviluppato quando le posizioni a tempo indeterminato erano già quasi completamente saturate.
Tale inconveniente ha reso urgente la trasformazione delle conoscenze tacite esistenti in esplicite, cioè in metodologie, sia per non perderle con la perdita delle persone sia per ottenere, con la loro valorizzazione presso “clienti pubblici e privati”, ritorni economici ed occupazionali. Per consolidare questo ultimo effetto e per prepararsi ad affrontare la crisi che stava arrivando, è stato anche necessario sviluppare nuove metodologie con la loro organizzazione in sistemi di forte impatto su ricerca e impresa.
In sintesi nel 2007 le innovazioni metodologiche sono state:
Metodologie di sviluppo interno: Bilancio del Capitale Intellettuale, PDA, definizione formale degli obiettivi strategici ed operativi, valutazione delle competenze specialistiche e trasversali, schede di innovazione PPMS (Prodotto, Processo, Metodi e Servizi innovativi);
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Metodologie acquisite dall’esterno:
- Quelle derivanti dall’accordo con il MIT (Massachusetts Institute of Technology di Boston ) per l’Industrial liaison Program che permette alle PMI del Friuli Venezia Giulia di disporre degli scenari della ricerca in tutti i settori in cui il MIT è attivo;
- Quelle di Explorer, strumento acquisito mediante l’accordo con SRI Consulting – Business Intelligence per l’elaborazione di scenari tecnologi e di business;
- Il lancio di Matech Point FVG per informare ed assistere le imprese regionali su materiali innovativi e sulle applicazioni innovative dei materiali tradizionali a livello internazionale.
ANNO 2008
Metodologie di sviluppo interno:
- Oltre al consolidamento delle metodologie lanciate nell’anno precedente, si è formalizzato e comunicato il Sistema di Pianificazione Integrata che, partendo dal Total Quality Management (TQM - già approvato nel 2001), permette agli stakeholder l’analisi delle performance di AREA dai diversi punti di vista espressi da Bilancio finanziario (nelle due versioni: gestionale e decisionale) Bilancio economico, PDA, Bilancio del Capitale Intellettuale e Bilancio Sociale:
- È stata avviata l’applicazione alle aziende insediate nel Parco e la diffusione a livello nazionale dello strumento MORE di Modefinance (start up di AREA) per la valutazione della stabilità economico e finanziaria di un’azienda e per l’analisi economica di settori industriali o di cluster di imprese territoriali.
- Si sono riformulati i processi ed i criteri di valutazione degli insediati (inserendo nel sistema di valutazione anche lo strumento MORE) e si è lanciato “technoline” catalogo online che presenta il quadro complessivo della struttura tecnico-economica del Parco, catalogando le strutture al servizio della ricerca e dell’innovazione, la strumentazione e gli impianti specializzati, le tecnologie trasferibili, i prodotti, i processi ed i servizi offerti delle Aziende e degli Enti di Ricerca insediati nel Parco.
- Per valorizzare e far conoscere i risultati degli insediati si è realizzata la metodologia denominata 3L/3T che ha dato origine al premio omonimo nato per valorizzare i migliori prodotti tecnologici ideati o varati da imprese e centri di ricerca operanti in AREA Science Park. In particolare, con l’istituzione del Premio, AREA ha voluto porre l’attenzione sui risultati, frutto delle attività di ricerca e sviluppo, finalizzati a portare sul mercato innovazioni tangibili, in grado di migliorare il lavoro e la vita di tutti. Alla base del Premio c’è l’idea che ogni innovazione, a seconda del proprio Livello di sviluppo (3L), possa avere diversi contributi dalle cosiddette 3T:
le 3L sono:
- “Early Bird” (innovazione potenziale in fase di sviluppo);
- “To Be” (innovazione potenziale in fase di industrializzazione);
- “In the Market” (innovazione reale in fase di lancio sul mercato);
le 3T sono:
- “Territorio” (la regione Friuli Venezia Giulia e, per estensione, il territorio nazionale);
- “Trieste” (inteso come comunità o enti del territorio);
- ”Te” (singoli cittadini).
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Metodologie acquisite dall’esterno:
- Accordo con il MIT / Entrepreneurship Center di Boston per l’acquisizione della Metodologia 144 finalizzata allo sviluppo del business delle PMI in mercati internazionali;
- Servizio di assistenza alle imprese nella rete Entreprise Europe Network della Commissione Europea (con il consorzio Friend Europe di 11 partner del Triveneto). In questo modo AREA arricchisce l’utilizzo delle metodologie al servizio imprenditoriale.
ANNO 2009
Metodologie di sviluppo interno:
- si è sviluppato il nuovo sistema di individuazione e valutazione delle Competenze distintive per AREA.
- Su incarico della Regione FVG e come coordinatore degli oltre 50 Enti di ricerca insediati nel territorio regionale, AREA ha avviato la messa a punto di un modello semplificato di analisi degli Enti basato sugli strumenti PDA e Bilancio del Capitale Intellettuale
Metodologie acquisite dall’esterno:
- Primo impiego per le aziende insediate nel Parco del Rapid Strategic Assessment (RSA), metodologia che, con la definizione del profilo strategico di un’impresa ed il conseguente supporto mirato, favorisce la crescita della sua competitività.
ANNO 2010
Metodologie di sviluppo interno:
- Sviluppo ed applicazione della metodologia RSA per AREA estendibile a tutti gli Enti di ricerca pubblici e privati;
- Sviluppo ed applicazione di RSA ridotta per l’analisi preliminare di start-up e spin-off e per il monitoraggio del loro processo di crescita;
- Definizione e divulgazione a livello nazionale ed internazionale dell’Approccio Integrato di AREA per lo sviluppo di ricerca ed impresa. In particolare:
- L’approccio integrato per la valorizzazione delle imprese si basa su tre metodologie cardine: una di base continuità MORE/Modefinance, una metodologia cardine per l’innovazione tecnologica: la scheda innovazione PPMS e un’altra metodologia cardine per l’innovazione strategico/organizzativa: l’analisi RSA per micro, piccole e medie imprese. A queste tre si collegano tutte le altre metodologie basate sulle competenze distintive di AREA per la valorizzazione d’azienda.
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In conclusione le nuove metodologie sviluppate negli ultimi anni sono:
anno 2007 2008 2009 2010 Totale 4 anni
Totale ultimi 3 anni
Metodologie di sviluppo interno 5 4 2 8 19 14
Metodologie di sviluppo esterno 3 2 2 1 8 5
I servizi di AREA portatori di competenze distintive sono: - STT e IF per le metodologie di gestione e valorizzazione di ricerca e impresa - BIL per le metodologie di pianificazione strategica ed operativa - ISI per quelle di gestione di un parco.
Infine si sottolinea che per semplicità si è parlato di metodologie. In realtà si è trattato di metodologie sistemiche in quanto esse sono, di solito, l’insieme di metodologie elementari che si integrano e permettono risultati migliori.
Più metodologie sistemiche danno origine ad approcci integrati (Sistema Integrato di Pianificazione, Approccio Integrato di AREA per lo sviluppo di Ricerca ed Impresa, metodo integrato di valutazione degli insediati, di spin off e start up) che consentono un’ ulteriore, migliore efficacia nel raggiungimento dei loro fini.
Con riferimento alla tabella di cui all’ALLEGATO II, i target triennali correlati alle metodologie prima esplicitate sono:
1. Crescita competenze e metodologie distintive sistemiche sviluppate in AREA e IF
≥ 4
e
2. Crescita competenze e metodologie distintive e sistemiche acquisite ≥ 5
I target sono ridotti rispetto al triennio precedente per le necessità di:
- consolidare la conoscenza e capacità di applicazione delle metodologie da parte del personale di AREA;
- ottimizzare la loro integrazione;
- trasferirle all’esterno (principalmente nel Mezzogiorno e nell’Est Europa) con ritorni economici ed occupazionali che la continua diminuzione dei finanziamenti tradizionali rende sempre più problematici.
Si mantiene relativamente più elevato il target 2 perché meno oneroso in termini di impegno del personale di AREA e per gli indubbi vantaggi che le attività di benchmarking portano all’organizzazione.
Le aree di maggior interesse potrebbero essere: lo sviluppo delle metodologie per valutare le competenze distintive nei tre livelli (Ente, Persone e Sistema: cfr. paragrafo 3.1.3. del Bilancio Sociale), le valutazioni con la Fuzzy logic (di idee, progetti, risultati, persone ed organizzazioni) per la quale si è avviato il finanziamento di un dottorato con l’Università Federico II di Napoli, altre metodologie per l’innovazione strategico/organizzativa, ecc.
La scelta dipenderà dal loro impatto stimato su ricerca e impresa nonché dai ritorni prevedibili per la stabilità e la crescita di AREA.
119
Per bilanciare la riduzione dei target 1 e 2, considerata la necessità di consolidare, ottimizzare e trasferire le metodologie di AREA si sono invece inseriti, rendendoli molto sfidanti, i seguenti target:
3. Almeno 3 persone di AREA (o IF) a livello di dominio per ogni metodologia distintiva entro il 2013
Attualmente in AREA ci sono persone in grado di applicare, se guidate, le varie metodologie, poche sono a livello di specializzazione, pochissime (meno di uno per metodologia) sono a livello di dominio, in grado cioè, non solo di applicare autonomamente le metodologie, ma anche di modificarle per ottenere dei miglioramenti consistenti. Si dovrà rivedere il censimento esistente, integrarlo ed utilizzarlo per un piano di formazione ad hoc.
4. Almeno 30 persone in più con contratto a tempo indeterminato entro il 2013
Questo target non dipende solo da AREA (blocco della pianta organica), ma viene inserito come impegno per continuare l’azione (per ora con successo nullo) presso i Ministeri competenti avvalendosi del D.Lgs. 150/2009. La stabilizzazione delle persone con competenze (e metodologie) distintive a livello di dominio e, soprattutto per il servizio STT, è la maggior criticità che AREA dovrà affrontare nel prossimo futuro.
5. Incremento dell’indice RSA di AREA da 3.1 a 4.5 nel triennio
L’indice di autovalutazione RSA di AREA, molto severo, indica anche le azioni di miglioramento necessarie (cfr. allegato 5 di Vision), nelle previsioni decennali (allegato 7 della Vision) il successo di AREA è molto più probabile, a parità delle altre condizioni previste, se il profilo complessivo del management tende al massimo (valore limite: 5).
6. Trasferimento delle metodologie distintive di AREA in almeno 6 regioni italiane in 3 anni
e
7. Trasferimento metodologie di capacity building in almeno 5 paesi esteri in 3 anni
Entrambi i target sono coerenti con la necessità di valorizzazione delle competenze e metodologie distintive di AREA. Negli anni precedenti si era già focalizzati sui Paesi dell’Est Europeo con l’impostazione di qualche intervento l’anno.
8. Da PDA: copertura dei costi operativi ≥ 90%
Negli ultimi anni la copertura dei costi dei servizi operativi di tutta AREA è risultata:
2007 2008 2009 2010
88.7% 93% 88.2% 90% (stimato)
Nel 2009 si sono impostati i progetti con le regioni (principalmente Basilicata Innovazione ed Enerplan) e nel 2010 è stata costituita Napoli Attiva.
Queste attività, più le nuove in cantiere dovrebbero migliorare sostanzialmente la copertura dei costi dei servizi operativi (STT e PRF) e di parte dei servizi di supporto
11. Censimento delle innovazioni: Schede PPMS (nuovi prodotti, processi, metodologie e servizi – vedi tabella seguente) di insediati, non insediati e ricercatori ≥ 150 nel triennio.
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Le schede innovazione sono state lanciate con il progetto Domotica FVG 2007. Nello stesso anno si è sviluppato il massimo sforzo utilizzandole per lo scouting dei prodotti innovativi in FVG. Negli anni successivi l’attenzione di AREA è stata rivolta alla valorizzazione dei nuovi prodotti rilevati.
Nel prossimo triennio si dovrà sviluppare un intenso sforzo per:
integrare le schede (che sono il cardine dell’innovazione tecnologica) con le altre metodologie di AREA come la metodologia RSA e quelle dell’innovazione strategico/organizzativa;
formare i broker tecnologici (di AREA e IF) al loro utilizzo integrato con le altre metodologie proprietarie, come nella tabella seguente
Per questo motivo si stima che lo sviluppo nel prossimo triennio di almeno 150 schede “integrate” sia un target sostenibile.
121
Contenuti delle schede PPMS: METODOLOGIE DISTINTIVE DI AREA
1. descrizione del risultato (caratteristiche tecniche e funzionali);
2. livello di ricerca attuale (stadio di sviluppo del risultato);
3. previsioni temporali (fasi di sviluppo, trasferimento, avvio produttivo, …);
EXPLORER, SISTER, INNOVATION NETWORK
4. vantaggi rispetto allo stato dell’arte; EXPLORER, PATLIB, INNOVATION NETWORK
5. situazione della concorrenza; EXPLORER, PATLIB, INNOVATION NETWORK, BENCH PROFILE, MORE/MODEFINANCE, COMPETENZE DISTINTIVE
6. criticità previste per lo sviluppo, l’industrializzazione e la distribuzione;
EXPLORER, INNOVATION NETWORK, RSA
7. obiettivi e analisi di costo e investimenti; FORMAZIONE/CONSULENZA SPECIFICA, BENCH PROFILE, EXPLORER
8. collaborazioni (modello di business); INNOVATION NETWORK, ENTERPRISE EUROPE NETWORK, ILP MIT, METODOLOGIA 144 PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE, ARGO, ALBO ESPERTI, RSA
9. brevetti o altro titolo di proprietà; PATLIB, VALORIZZAZIONE IP
10. ulteriori sviluppi possibili del risultato; EXPLORER, INNOVATION FACTORY, INNOVATION NETWORK, RSA
11. possibili settori industriali di applicazione (modelli di business e filiere);
EXPLORER, INNOVATION FACTORY, INNOVATION NETWORK, RSA
12. ricadute ed impatto potenziale. MORE/MODEFINANCE, METODOLOGIA 144, INNOVATION NETWORK
B) COMMENTI E CONSUNTIVI PER I TARGET RELATIVI A ENERGIE RINNOVABILI
L’iniziativa è descritta nel capitolo 3.5 del Bilancio Sociale. Gli outcome e gli obiettivi strategici con i relativi indicatori, sono riportati nell’allegato I del documento “Sistema di misurazione e valutazione della performance di AREA” e nell’allegato I di questo documento. L’importanza dell’iniziativa per i risultati economico-finanziari è desumibile dall’allegato 7 della Vision (cap. 2 par. Finanziamenti da Bandi Nazionali). In sintesi, questa iniziativa è una delle due leve di consolidamento e crescita di AREA (l’altra è la valorizzazione delle competenze distintive nel trasferimento tecnologico e nella formazione imprenditoriale per la gestione di ricerca ed impresa).
L’iniziativa, come desumibile dai documenti prima citati, è basata sul progetto Enerplan che considera la realizzazione di otto LID (Laboratori / Impianti Dimostrativi) con innovazioni selezionate in corso di realizzo nel parco e nella Regione FVG (2010-2013), loro successiva
122
replica con adattamenti o derivazioni in Italia e all’estero e selezione di ulteriori innovazioni da lanciare.
I target conseguenti sono:
18. Completamento impianti LID di Enerplan nei tempi stabiliti nel triennio (cfr. Gant nell’allegato)
Ogni impianto (indicato nel progetto come PdL - Piano di Lavoro) ha un team leader come sotto indicato e coinvolge tutti gli altri servizi che, a diverso titolo, sono responsabili di attività principali o di supporto:
PDL/LID Team leader
1. Pompa di calore ad alta temperatura STT
2. Cappotto attivo STT
3. Recupero energetico da cascame di aria esausta STT
4. LIDEA2- Laboratorio Impianto Dimostrativo Energie Alternative (celle fotovoltaiche integrate con impianto di cogenerazione con motore a CI)
ISI
5. Impianto di cogenerazione con microturbine a gas con sistema CHP ISI
6. Laboratorio / impianto dimostrativo di illuminazione stradale a LED SET
7. La sicurezza ecologica ISI
8. Sistema innovativo per trigenerazione a biomassa STT
9. Coordinamento e gestione DGE
10. Comunicazione e disseminazione DGE
Il focus è sul rispetto dei tempi perché questo, come già sottolineato, è un punto di forte miglioramento richiesto al management di AREA dove, talora, gli aspetti formali e burocratici e prevalgono sugli scopi finali dei progetti.
19. Crescita dei LID nel Parco da 6 (di Enerplan) a 12 in tre anni:
e
20. Crescita dei LID in Regione FVG da 3 di Enerplan a 6 in tre anni:
il raddoppio degli impianti, pure in tempo di crisi permanente, indica la volontà di selezionare e realizzare impianti innovativi e, contemporaneamente, di reperire i finanziamenti necessari.
21. Trasferimento dei LID a livello nazionale (in particolare nel Mezzogiorno in FVG e nel Parco) ed internazionale con fatturato medio ≥ 3M€ per anno a partire dal 2012 (Cfr. Vision: allegato 7 – paragrafo 7.2.c) inclusa IF (progetto Basilicata).
123
Il target è espresso in valore economico e non in numero di impianti per evidenziare la necessità di utilizzare i LID come leva economico-finanziaria per il consolidamento e lo sviluppo di AREA.
Si ritiene anche necessario un obiettivo intermedio nel 2011.
10. Crescita di start-up e spin-off in particolare nel settore energia e del risparmio energetico ≥ 6 nel triennio.
Le attività nel settore energetico sono state avviate solo negli ultimi anni e, per ora, si è avviato un solo progetto di sviluppo per start-up. L’attività dovrà essere intensificata, in coerenza con le strategie individuate e con il supporto delle nuove funzioni di marketing e product development costituite recentemente.
C) COMMENTI E CONSUNTIVI PER I TARGET RELATIVI AL PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO
13. Crescita fatturato consolidato degli insediati del Parco: ≥ 10% nel triennio (crescita 2009 rispetto il 2007: 23%)
e
14. Crescita personale degli insediati del Parco=5% nel triennio (crescita 2009 rispetto il 2007: 15%)
Dopo due anni di crisi i consuntivi di dicembre 2009, rispetto dicembre 2007, hanno indicato un aumento del fatturato degli insediati del 23% e del personale pari al 15%.
Nell’anno 2010 i dati non sono ancora disponibili, ma l’accentuarsi dei ritardi nei pagamenti dei servizi resi fa prevedere un freno all’espansione.
Quindi i target summenzionati sono considerati ragionevoli ed implicano non solo un supporto ed un controllo attento degli insediati, ma anche un forte turnover imposto agli inadempienti con tutte le azioni di recupero crediti che ne conseguono.
15. Bilancio di gestione degli insediati: pareggio ogni anno
- Nel 2007 il bilancio fra costi e ricavi era di poco superiore al pareggio (+3.4%).
- Nel 2008 i ricavi di competenza (5,65M€) non sono riusciti a coprire i costi complessivi (6.39M€) con uno sbilancio di 0,74M€ (-11.6%). Ciò è stato determinato dall’aumento delle spese di riscaldamento ed energia elettrica e, in parallelo, all’aumento delle giornate/uomo (+18%) nonché al loro costo.
- Nel 2009 la differenza fra ricavi e costi è stata ridotta a -0.30M€ (-5,2%). Vedere PDA del triennio precedente.
- Nel 2010 si stima una perdita analoga (- 0.32M€ pari a ~ -5,7%).
Si noti che in questi anni, come contributo nel periodo di crisi, i costi unitari non sono stati ritoccati in modo adeguato, ma nel triennio, con la riduzione dei finanziamenti usuali, il pareggio è obbligatorio e quindi si richiede una gestione più manageriale del parco e con azioni di forte contenimento dei costi e di adeguamento dei prezzi.
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16. Customer satisfaction index: insediati soddisfatti ≥80% ogni anno
Negli anni la dinamica di questo indicatore è oscillata come da tabella sottostante:
anni 2007 2008 2009 2010
indicatori 74% 80% 78% 83%
Sarà un target difficile da ottenere per le necessarie azioni di contenimento dei costi e di revisione dei prezzi di affitti e servizi. Il Customer Satisfaction Index sarà richiesto soltanto agli insediati che non avranno pendenze importanti nei confronti di AREA.
17. Insediamenti nuove imprese, start up e spin off ≥ 10 all’anno
Negli ultimi anni si è registrato il seguente turnover
Anni 2007 2008 2009 2010
Entrati 11 8 13 6
Usciti -8 -12 -11 -5
Si ritiene che un insediamento di 10 imprese/anno sia il minimo necessario per garantire un livello adeguato dei servizi di AREA e delle performance degli insediati. Con la crisi in atto si sono accentuati i ritardi nei pagamenti da parte degli insediati nonché la quota di pagamenti inesigibili18.
9. Saturazione nuovo edificio Q2 (in due anni) e revisione delle procedure di controllo degli investimenti in edilizia.
L’edificio è stato deliberato (2006) per accogliere nuovi insediamenti di imprese e centri di ricerca connessi con il CBM. Nella seconda metà del 2010 l’edificio è stato reso agibile, ma il CBM non ha svolto il suo mandato. In alternativa AREA ha avviato diversi contatti che è urgente finalizzare.
Si dovranno, inoltre, rivedere le procedure esistenti che, dopo la delibera di un investimento, non richiedono un riesame periodico da parte del Consiglio di Amministrazione sia dell’opera in realizzazione sia dell’attualità delle motivazioni per cui è stata approvata sia delle azioni correttive da sviluppare in corso d’opera per il suo pieno, tempestivo utilizzo.
18 Per i pagamenti accertati come inesigibili sono state previste opportune riserve a bilancio 2010 e 2011, ma le azioni di monitoraggio delle criticità dovranno essere molto più incisive che nel passato.
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D) COMMENTI E CONSUNTIVI PER I TARGET RELATIVI A FINANZIAMENTI
Il target n. 21 del Cluster B (trasferimento di LID derivati da Enerplan) esprime il valore economico di una delle due leve principali di consolidamento e crescita di AREA. Qui si riporta il target complementare (22) e quello per finanziamenti europei (23).
22. Finanziamenti da Regioni – escluse la Regione FVG e le iniziative derivate da Enerplan ≥ 3,5M€ ogni anno:
Sono compresi i finanziamenti derivabili dalle competenze di AREA nel Trasferimento tecnologico, nella formazione nella pianificazione strategica ed operativa e nella capacity building di Parchi e Distretti.
È il target più importante e più recente per AREA che, conformemente alla sua missione, sta estendendo l’attività a livello nazionale. Infatti nel 2007 e nel 2008 i ricavi erano quasi nulli, nel 2009 ha raggiunto circa 1M€ e nel 2010 si dovrebbero consuntivare 3,5M€.
Nel triennio il Progetto Basilicata Innovazione, Fondazione Cariplo, la nuova società Napoli Attiva e i molti progetti in discussione presso altre regioni fanno ritenere possibile il target proposto (cfr. anche allegato 7, paragrafo 2, punto c. della Vision).
23. Finanziamenti UE ≥ 5M€ in 3 anni:
Negli ultimi anni, tali finanziamenti sono oscillati fra 0.7 e 2M€ (cfr. allegato 7, par. 2, punto e. della Vision). Nei prossimi tre anni la conclusione del 7° Programma Quadro potrà generare un decremento dei finanziamenti potenziali, ma, con le attività verso l’Est Europeo, un target di 5M€ in tre anni sembra possibile, sia pure con difficoltà dovute anche al numero delle persone dedicabili a tali iniziative. Diventa perciò strategica la formazione di un gruppo interfunzionale “ad hoc” per cogliere tutte le opportunità di valorizzazione sia delle competenze distintive di AREA sia dei LID derivati dal progetto Enerplan (cfr. target 40 e 41).
44. Autonomia finanziaria ≥ 2,2 all’anno.
Si intende il rapporto: entrate correnti autogenerate dall’Ente/dotazione (cioè contributo dello Stato in conto gestione).
Negli ultimi anni AREA ha sviluppato una capacità unica in Italia di autofinanziare le attività dei propri servizi operativi.
Infatti, i valori del parametro indicato sono stati i seguenti :
anni 2007 2008 2009 2010
Autonomia finanziaria 1.1 1.3 1.4 ~1,7 (stimato)
L’indice 2010 ed il successivo obiettivo 2011 tengono conto dell’effetto Enerplan.
A fronte dei tagli comunicati dal MIUR (contributo sul Fondo di Finanziamento Ordinario -7% e successivamente un ulteriore -8%) per il mantenimento e la crescita di AREA si richiede un target annuale minimo (a pari condizioni nel triennio ) ≥ 2,2 (cfr. Bilancio preventivo 2011). Ciò comporta due manovre contemporanee per salvaguardare l’occupazione e la crescita delle personale di AREA (che è il primo obiettivo per garantire ritorni adeguati agli stakeholder):
- Acquisizione dei finanziamenti come indicato dai target 18,21,22,23;
126
- Contenimento dei costi sia come indicato dai target 8, 9 e 15 sia con un’attenta revisione dei carichi di lavoro in ogni Servizio e con la redistribuzione delle persone privilegiando le attività con ritorni economici ed occupazionali maggiori nel tempo per AREA e per gli Stakeholder. In particolare va attentamente rivista la dimensione numerica dei servizi di supporto (con competenze di base adeguate ai compiti, ma senza competenze distintive valorizzabili all’esterno) che risulta ancora superiore alle effettive possibilità dell’Ente nell’immediato futuro.
Target non economici, ma di supporto ai precedenti sono:
12. Numero di progetti regionali, nazionali o comunitari approvati: ≥ 20/anno.
I risultati del triennio 2007-2009 sono stati rispettivamente: 8,18 e 27 nuovi progetti vinti senza il contributo di IF e delle ricadute possibili da Enerplan. Questo target vuole garantire un sufficiente livello del Capitale Relazionale e di partner per ulteriori collaborazioni in prospettiva (cfr. allegato 2 della Vision e capitolo 6 del Capitale Intellettuale).
27. Accordi strategici con le Pubbliche Amministrazioni (PA) ≥ 4 nel triennio.
Negli ultimi 2 anni gli accordi strategici più importanti sono stati con:
- Invitalia e Agenzia dell’Innovazione (entrambe ancora da attivare operativamente) per azioni comuni di trasferimenti tecnologico.
- Università Federico II di Napoli per formare Napoli Attiva che è operativa dal 2010.
- Regione Basilicata per il progetto Basilicata Innovazione .
Si ritiene che altri accordi in essere possano e debbano essere finalizzati per garantire il target 22 nel caso di qualche insuccesso degli accordi attuali.
E) COMMENTI E CONSUNTIVI PER TARGET PIU’ SPECIFICI PER IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
24. Numero dei brevetti in comproprietà con imprese ≥ 6 nel triennio
L’iniziativa Ergonomia FVG è stata avviata nel 2007 nell’ambito delle attività del Progetto Domotica FVG con lo scopo di diffondere la cultura ergonomica nella regione Friuli Venezia Giulia supportando le imprese in interventi di messa a punto di soluzioni innovative per i loro prodotti. Essa ha portato nel 2009 all’acquisizione di tre brevetti in comproprietà con altrettante imprese assistite. Inoltre nel 2009 contemporaneamente all’avvio del progetto Enerplan, si è acquisita la comproprietà di due brevetti con STP. Altri sono in esame o in estensione con innovazioni complementari (valide per il conteggio dei target) .
25. Cessione licenze da 1 a 6 in tre anni
Nel 2010 è stato siglato un primo accordo preliminare della società in-house IF con Rhoss per una licenza delle pompe di calore ad alta temperatura, (in comproprietà con STP). Il target è coerente con il precedente e sottolinea l’impegno nello scouting e nella valorizzazione di idee innovative. Il target ed i conseguenti obiettivi annuali potranno variare in funzione di licenze esclusive o non esclusive per aree geografiche e per segmenti di mercato. Infatti l’obiettivo base è di ottimizzare la valorizzazione dei brevetti (e non il numero di licenze per sé).
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26. Numero di progetti di formazione imprenditoriale e networking ≥ 2/anno.
Sono nuovi progetti di sostegno al punto precedente e ai target 21 (trasferimento di LID), 22 (finanziamento da Regioni…) e 23 (Finanziamenti UE…). Negli anni passati venivano realizzati 2-3 progetti all’anno ma, ovviamente, scollegati dai target sopraccitati.
Si ritiene di dover mantenere questo trend con un forte collegamento alle metodologie distintive di AREA.
28. Imprese complessivamente coinvolte per il trasferimento tecnologico ≥ 750 nel triennio.
Negli ultimi anni, la dinamica di questo indicatore è stata la seguente:
anni 2007 2008 2009 2010
Imprese 517 259 199 225 (stimato)
Nel 2007 il lancio del progetto Domotica FVG e lo scouting conseguente ha richiesto un crash program a scapito di altre attività. Si ritiene che soprattutto, con il contributo di IF, ISI, DGE/URI, DG e PRF, nei prossimi anni un obiettivo medio ragionevole, pure in tempo di crisi e di tagli pesanti dei finanziamenti, possa essere: 750 imprese nel triennio in tutte le regioni italiane e nell’Est Europeo.
29. Interventi per l’impresa a supporto dello sviluppo di innovazione ≥ 350 nel triennio
Sono gli interventi dei broker tecnologici per il trasferimento e/o lo sviluppo di innovazioni per le imprese. Fino ad oggi riassume le attività realizzate sul territorio del Friuli Venezia Giulia dalla rete Innovation Network e dai vari progetti avviati quali: Domotica FVG, Ergonomia, Friend Europe, Economia del Mare e i diversi progetti di animazione territoriale .
È correlato con il target precedente in quanto indica i risultati del coinvolgimento delle imprese dal punto di vista del supporto fornito loro per lo sviluppo di innovazioni tecnologiche di prodotto, processo o per l’innovazione organizzativa.
Negli ultimi anni, la dinamica di questo indicatore è stata la seguente:
anno 2007 2008 2009 2010
Interventi 166 244 139 134 (stimato)
Il picco di interventi registrato nel 2008 è dovuto in particolare alla riprogrammazione delle attività di Innovation Network, alle ricadute del progetto Domotica FVG, alla intensificazione delle attività del Matech Point FVG, avviato nell’anno precedente, e allo sviluppo di un progetto pilota che prevedeva l’individuazione di possibili percorsi tecnologici di razionalizzazione energetica e di riduzione dei costi per lo smaltimento degli scarti di lavorazione per alcune realtà produttive insediate presso la Zona Industriale di Trieste. Negli anni successivi il numero complessivo di interventi è risultato condizionato dalla focalizzazione di una parte delle attività sulla progettazione e lo sviluppo di nuovi progetti di ricerca applicata e sviluppo sperimentale di cui AREA è partner, e alla formazione e affiancamento dei broker tecnologici del progetto Basilicata Innovazione.
128
Si stima che, con il contributo di IF nel Mezzogiorno e con l’avvio dei nuovi bandi regionali, sia pure con probabili finanziamenti ridotti per AREA, un obiettivo teso sia di circa 350 interventi nel triennio.
30. Ricerche brevettuali imprese, mondo della ricerca e singoli inventori ≥ 300 nel triennio
Negli ultimi anni, la dinamica di questo indicatore è stata la seguente:
anno 2007 2008 2009 2010
Ricerche brevetti 176 129 133 145 (stimato)
Dall’anno 2008 le ricerche per imprese private sono a pagamento. Fino ad oggi sono ancora fatte a titolo gratuito a Università ed Enti di ricerca in quanto l’attività era finanziata dalla Regione FVG. Dal 2011, in assenza di un rinnovo del finanziamento, gli interventi subiranno ulteriori riduzioni in FVG, mentre dovrebbero crescere quelli in Basilicata.
Si ritiene quindi, che 300 interventi complessivi nel prossimo triennio siano un target ragionevole anche se sarà da rivedere in funzione delle risorse realmente reperibili.
31. Domande di brevetto depositate da imprese, mondo della ricerca e singoli inventori ≥ 60 nel triennio
In precedenza:
anno 2007 2008 2009 2010
Domande di brevetto 25 24 29 18 (stimati)
Trend coerente con i precedenti obiettivi. Si stima che un target di 60 domande brevettuali depositati sia piuttosto teso in periodo di crisi anche perché la mancata riconferma del progetto Sister dalla Regione FVG con i relativi contributi per sostenere la brevettazione da parte delle università potrebbe quasi dimezzare le domande di brevetto complessive, anche se è possibile una parziale compensazione dalle attività di Basilicata Innovazione.
32, 33, 34. Crescita di fatturato, occupati ed investimenti dichiarati dagli imprenditori a 6 mesi dall’intervento di AREA ≥ 7% all’anno
Sono indici di impatto che, anche se di valore limitato, danno un’idea dell’efficacia dell’innovazione a breve termine.
Negli ultimi anni, la dinamica di questo indicatore è stata la seguente:
anno 2007 2008 2009
Fatturato 10.7% 5% 7%
Occupazione 14% 5.8% 12.7%
Investimenti 5% 4.7% 10.5%
Si noti che, anche a fronte della forte riduzione dell’impatto dell’innovazione sulla crescita del fatturato, le aziende innovative dichiarano una crescita negli investimenti e, con qualche difficoltà nel 2008, anche una crescita occupazionale apprezzabile. Saranno significativi i risultati raccolti per il 2010 che potranno condizionare il target fissato, ad oggi, pari al +7% all’anno (certificato l’anno successivo) per tutti e tre gli impatti (Si richiederà, più che nel passato, una selezione preliminare delle aziende che sono in grado di innovare in quanto
129
dispongono di sufficiente stabilità economica e finanziaria. In genere sono le aziende che , con lo strumento MORE/Modefinance, hanno un rating compreso fra AAA e BB).
35. Azioni per la diffusione e il trasferimento di conoscenza, la divulgazione scientifica o di formazione della cultura dell'innovazione ≥ 75 in tre anni.
Sono attività svolte principalmente dai servizi di trasferimento Tecnologico (STT) e Formazione (PRF). Per quanto concerne STT i dati rendono conto sia dell’organizzazione di convegni, seminari, company mission e eventi di brokeraggio a livello europeo e altri eventi per la divulgazione della conoscenza sia del coordinamento per la redazione e pubblicazione di studi e analisi settoriali su temi di interesse diffuso e condiviso. Tra questi si ricordano anche attività di informazione sui servizi di AREA, approfondimenti tematici, tavole rotonde, e simili.
Relativamente alle azioni sviluppate da PRF si evidenzia che queste comprendono eventi e seminari, anche a carattere internazionale, per lo più realizzati in collaborazione con altre istituzioni scientifiche, volti a soddisfare concreti fabbisogni di innovazione espressi dal territorio.
Negli ultimi anni, la dinamica di questo indicatore è stata la seguente:
anno 2007 2008 2009 2010
Azioni STT 33 26 30 22 (stimato)
Azioni PRF 11 12 14 17
TOTALE 44 38 34 39
Pur in considerazione dell’attuale periodo di crisi, che sta causando la riduzione dei finanziamenti reperibili per questa attività, con il supporto di IF ed il lancio del progetto Enerplan a livello nazionale, si ritiene ragionevole un target di 75 azioni nel triennio.
43. Rilevazione della soddisfazione delle attività di Trasferimento Tecnologico da parte dell’impresa: customer satisfaction index ≥ 9 ogni anno.
La rilevazione considera: disponibilità e professionalità del personale di AREA, facilità del suo contatto con AREA, competenze di enti/imprese coinvolti, efficacia dell’intervento.
Il livello di soddisfazione complessiva è sempre risultato, negli ultimi anni, superiore a 9 su scala decimale con 6: sufficiente, 8: buono e 10: ottimo.
Il target è: mantenere un livello ≥ 9.
F) COMMENTI E CONSUNTIVI PER I TARGET RELATIVI ALLA FORMAZIONE
36. Numero ore di attività di formazione erogate ≥ 7000
Negli ultimi anni, la dinamica di questo indicatore è stata la seguente:
anno 2007 2008 2009 2010
Ore 1960 2866 1590 3740 (stimato)
130
La forte variabilità dei consuntivi è dovuta alla disponibilità dei finanziamenti reperibili che sono stati in maggioranza a livello regionale. Per stabilizzare l’attività con i relativi finanziamenti, è perciò necessario ampliare il campo e il tipo di offerta (sempre più basata sulle competenze distintive di AREA) e sviluppare nuove partnership qualificate soprattutto in Italia ed all’estero.
Il minimo del 2009 è stato causato dalla conclusione il 31/12/2008, del progetto F.I.R.M.- Formazione per gli Imprenditori Regionali e i Manager del F.V.G., che ha erogato complessivamente 2.200 ore di formazione.
Il massimo del 2010 è causato invece da un sensibile aumento della attività di formazione a pagamento per le imprese e dalla presenza di progetti finalizzati alla diffusione della cultura dell’innovazione particolarmente significativi in termini di ore di docenza erogate, quali EURO – PRO, rivolto alla formazione di ricercatori e tecnici per lo sviluppo di kit diagnostici in ambito biotecnologico.
Sulla base dei bandi nazionali ed europei in essere, con una più stretta e convinta sinergia con STT e IF, si ritiene possibile porre come target sfidante 7000 ore nel triennio.
37. Numero work experience/tirocini/stage/assegni di ricerca erogati ≥ 120 nel triennio
Negli ultimi anni, la dinamica di questo indicatore è stata la seguente:
anno 2007 2008 2009 2010
Numero 123 59 26 61
Il massimo dell’anno 2007 è dovuto allo sviluppo del progetto D4, rivolto allo sviluppo specificamente al miglioramento delle risorse umane nel settore della ricerca e sviluppo tecnologico, con 80 interventi individuali, tra borse ed assegni di ricerca. L’anno successivo è stata mantenuta una buona media di finanziamenti individuali, grazie all’attivazione, in particolare, del progetto MPI_3, volto alla realizzazione di azioni di sistema dirette a promuovere l’innovazione verso le piccole e micro Imprese e grazie all’attivazione delle borse internazionali del progetto Talent.
Nel 2009, che ha segnato il minimo tra le annualità prese a riferimento, si erano già conclusi gli interventi attivati nel corso del 2008 e parallelamente non sono usciti bandi da parte dell’Amministrazione regionale del FVG per l’attivazione di borse di formazione a valere su finanziamenti FSE, presenti, invece, nella annualità precedenti e successiva. Le azioni a livello nazionale ed europeo non hanno consentito di colmare il gap creatosi per l’eccessiva dipendenza dai finanziamenti regionali.
Si ritiene che un target di 120 interventi complessivi nel triennio sia un obiettivo raggiungibile anche in presenza di restrizione dei finanziamenti della Regione FVG, se si sapranno cercare e cogliere le opportunità offerte dall’intensificarsi delle attività nel Mezzogiorno, nell’Est Europeo e come derivazione da Enerplan. La condizione è una nuova accresciuta sinergia con STT, IF, ISI e DGE/URI.
38. Numero partecipanti attività di formazione
Negli ultimi anni, la dinamica di questo indicatore è stata la seguente:
anno 2007 2008 2009 2010
Numero 451 1600 500 369
Ancora una volta la forte variazione dipende in larga misura dalla disponibilità dei finanziamenti pubblici regionali ai quali si fa riferimento in prevalenza.
131
Il massimo del 2008 è stato infatti causato da rilevanti finanziamenti a carico del FSE (Fondo Sociale Europeo), che hanno consentito la formazione di un importante numero di soggetti (F.I.R.M.- Formazione per gli Imprenditori Regionali e i Manager del F.V.G.) finanziamenti che si sono interrotti l’anno successivo per differente destinazione delle risorse stanziate.
L’attuale crisi potrebbe influire negativamente anche sulle future attività di formazione a pagamento, rivolte principalmente al personale operante in imprese private.
Si ritiene che un target di 1000 partecipanti sia da verificare nel prossimo futuro anche per il personale delle Amministrazioni pubbliche per le quali l’art. 6, comma 13 del D.L 78/2010, convertito nella legge 122/2010, ha previsto il dimezzamento della spesa rispetto all’anno 2009.
Anche questo indice evidenzia come, per ridurre la fluttuazione annuale, sia indispensabile o un convinto ampliamento del bacino di utenza potenziale oppure una conseguente riduzione delle risorse impegnate nella formazione.
39. Numero occupati a 6 mesi dal termine delle attività formative per inoccupati: ≥ 60% anno
Negli ultimi anni, la dinamica di questo indicatore è stata la seguente:
anno 2007 2008 2009 2010
% occupati 68% 100% 75% da verificare
In funzione delle considerazioni precedenti, si fissa come target 60% all’anno ritenuto sfidante nel periodo di crisi.
40. Numero di interventi di assistenza (per promuovere europrogettazione e mobilità internazionale) ≥ 1300 nel triennio.
Rientrano in tale ambito i servizi di informazione ed assistenza per favorire la presentazione di progetti europei da parte di Istituzioni scientifiche e realtà produttive regionali, nonché i servizi di consulenza per ricercatori internazionali svolti nell’ambito del Welcome Office Friuli Venezia Giulia.
Negli ultimi anni, la dinamica di questo indicatore è stata la seguente:
anno 2007 2008 2009 2010
Interventi 239 318 534 550
Nei prossimi anni, anche per la conclusione del 7° Programma Quadro e con l’impostazione dell’Ottavo, è prevedibile una maggior difficoltà nel reperire i finanziamenti tradizionali. Con la ricerca di finanziamenti alternativi e complementari dovranno cambiare le caratteristiche dei servizi: meno informazione ed assistenza ad ampio raggio, più mirate ai risultati effettivi con indici di valutazione degli stessi.
Si ritiene che, nonostante la crisi, si debba mantenere un target di 1300 interventi. Target che potrà variare anche considerevolmente in funzione delle risorse reperibili e, inoltre, potrà subire una contrazione causa la focalizzazione del supporto richiesto per AREA e Parco dal successivo target 41.
L’indice va completato con i risultati ottenuti da queste attività.
132
41. Numero ore di consulenza erogata per progetti UE e programmi di formazione ≥ 600 nel triennio
Negli ultimi anni, la dinamica di questo indicatore è stata la seguente:
anno 2007 2008 2009 2010
N° ore 120 160 260 270
Con le considerazioni di cui sopra si propone un target di 600 ore per il triennio, tenuto conto che le risorse umane dedicate a tale attività (ufficio APRE) offrono i loro servizi di consulenza principalmente alle Istituzioni scientifiche afferenti al coordinamento degli Enti pubblici di Ricerca del F.V.G. gestito da AREA Science Park.
La riduzione della media anno è dovuta anche alla necessità che le risorse dedicate alle attività degli ultimi due target impegnino una parte crescente del loro tempo in progetti con ritorni economici ed occupazionali più certi e remunerativi e non solo in ambito regionale (progetti con Est Europa, azioni di supporto ad AREA e Parco).
Si richiedono, inoltre, indici di correlazione fra le ore di consulenza ed i risultati, ad esempio: numero di progetti e programmi presentati e numero di quelli vinti.
42. Rilevazione della soddisfazione delle attività di formazione
I dati di monitoraggio e valutazione relativi al gradimento delle attività formative proposte sono elaborati secondo la procedura 09 del Sistema di Qualità del Consorzio, che ne prevede una espressione percentuale, fissando l’obiettivo a 70% di soddisfatti, secondo quanto richiesto dalla Regione F.V.G. per le attività finanziate. Il valore medio di soddisfazione dell’utenza relativo agli ultimi 4 anni si è attestato sul 96%.
Negli ultimi anni, la dinamica di questo indicatore è stata la seguente:
anno 2007 2008 2009 2010
Soddisfazione % 100% 95% 96% 93%
Riteniamo pertanto sostenibile un target del 90% anche in periodi di crisi accentuata
133
SINTESI DEI TARGET TRIENNALI CON GLI STAKEHOLDER E I SERVIZI DI AREA
LEGENDA
RESPONSABILITA’ E SERVIZI DI AREA STAKEHOLDER - DG/DGE= Direttore Generale / Direzione Generale - STT = Servizio Trasferimento Tecnologico - ISI = Servizio Insediamenti e Sistemi Informativi - BIL = Servizio Bilancio e Controllo di Gestione - PRF = Servizio Formazione, Progettazione e Gestione
Progetti - SET = Servizio Ingegneria, tecnologia e Ambiente - LEG = Servizio Legale, Approvvigionamenti e Risorse
Umane - DGE/URI = Unità operativa Ufficio Relazioni
Internazionali della DGE
- Risorse Umane di AREA - Parco Scientifico e tecnologico - Aziende esterne al Parco - Ricerca - Energia e Ambiente - Pubblica Amministrazione (PA) -
NB: tabella con valori esemplificativi
TARGET TARGET
STAKEHOLDER servizi di AREA cluster
(3 anni) team leader contributor
1 Crescita competenze e metodologie
sistemiche sviluppate in AREA e IF (da 12 a 16)
≥ 4 1,2,3,4,6 BIL PRF, ISI, STT, DG, IF A
2 Crescita competenze e metodologie distintive acquisite (da 11 a 16) ≥ 5 1,2,3,4,6 STT
IF,PRF, ISI, BIL,
DGE/URI, DGA
3 Almeno 3 persone di AREA (o IF) a
livello di dominio per ogni metodologia distintiva
≥ 3 1,6 LEG STT, IF, PRF, ISI, BIL, DG A
4 Almeno 30 persone in più con contratto a tempo indeterminato ≥ 30 1 LEG STT, DG A
5 Incremento dell’indice RSA di AREA da 3.1 a 4.5 ≥ 1,4 1 LEG TUTTI I
SERVIZI A
6 Trasferimento delle metodologie
distintive di AREA in almeno 6 regioni italiane
≥ 6 1,3,4,6 DG TUTTI I SERVIZI A
7 Trasferimento metodologie di capacity building in almeno 3 paesi esteri ≥ 3 1, 6 DGE/URI
STT, IF, PRF, ISI, LEG, BIL,
DG A
8 Da PDA: copertura dei costi operativi ≥ 90% all'anno ≥ 90% 1,2,3,4 BIL
STT, SET,PRF, ISI,
IF, DG A
9 Saturazione nuovo edificio Q2 (in due anni) 100% 2 ISI
DG, DGE/URI, SET, BIL
C
10 Crescita start -up e spin-off in particolare
nei settore energia e risparmio energetico
≥ 6 2 IF SET, STT, ISI, BIL,
DGE/URI, DGB
11
Censimento delle innovazioni - Schede di innovazione PPMS (nuovi prodotti, processi, metodologie e servizi) di insediati, non insediati e ricercatori.
≥150 2,3,4 STT IF, PRF, ISI, DG A
134
12 Numero progetti regionali, nazionali e UE approvati all’anno ≥ 20% 2 PRF
STT, ISI, DGE/URI, IF,
LEG, DG D
13 Crescita fatturato consolidato del Parco:
≥ 10% nel triennio (crescita 2009 rispetto 2007 : 23%)
≥ 10% 2 ISI SET, BIL, DG C
14 Crescita personale degli insediati del Parco=5% nel triennio (crescita 2009
rispetto 2007 : 15%) ≥ 5% 2 ISI SET, DG C
15 Bilancio di gestione degli insediati pareggio 2 ISI SET, DG, BIL, LEG C
16 Customer satisfaction index: insediati soddisfatti ≥ 80/anno 2 SET
STT, PRF, ISI, LEG, BIL,
DG C
17 Insediamenti nuove imprese, start up e spin off ≥ 10/anno 2 ISI SET,IF,BIL,
DG, LEG C
18 Progetto Enerplan: rispetto dei tempi per tutti i PdL
entro triennio 2,5 DG TUTTI I
SERVIZI B
19 Crescita dei LID nel Parco da 6 (di Enerplan) a 12 ≥ 6 2,3,5,6 SET
STT, ISI, LEG, BIL,
DGE/URI, DG B
20 N Crescita dei LID in Regione FVG da 3 (di Enerplan) a 6. ≥ 3 2,3,5,6 STT
SET, LEG, BIL, DG, IF,
ISI B
21
Trasferimento di LID a livello nazionale (in particolare nel Mezzogiorno) ed internazionale con fatturato medio ≥
3M€ per anno a partire dal 2012 (Cfr. V: allegato 7 – paragrafo 7.2.c) inclusa IF
(progetto Basilicata).
≥ 3M€ dal 2012 2, 3, 5 DGE TUTTI I
SERVIZI B
22 Finanziamenti da Regioni – escluse la Regione FVG e le iniziative derivate da
Enerplan
≥ 3,5 M€/anno 3, 4, 6 DG TUTTI I
SERVIZI D
23 Finanziamenti UE ≥ 5M€ 3,4, 6 PRF STT, IF, BIL, ISI, SET, DG D
24 Brevetti in comproprietà con imprese ≥ 6 5 IF STT, LEG, DG E
25 Cessione licenze da 1 a 6 ≥ 5 5 STT IF, LEG, BIL, DG E
26 Progetti di Formazione imprenditoriale e networking 4 5 PRF STT, IF, SET,
LEG, DGE E
27 Accordi strategici con PA ≥ 2/anno 5 IF STT, PRF, LEG, BIL,
DGE/URI, DGD
28 Imprese complessivamente coinvolte ≥ 750 2,3 STT IF, PRF, ISI, DGE/URI, DG E
29 Interventi per l'impresa a supporto dello sviluppo di innovazione ≥ 350 2,3 STT PRF, ISI, BIL,
DG, IF E
135
30 Ricerche brevettuali per le imprese e il mondo della ricerca ≥ 300 2,3,4 STT ISI, DGE IF E
31 Domande di brevetto depositate da
imprese, dal mondo della ricerca e dei singoli inventori
≥ 60 2,3,4 STT ISI, DG, IF E
32 Crescita del fatturato (stima a 6 mesi) per le imprese beneficiarie di interventi
di innovazione ≥ 7% / anno 2,3 STT ISI, DG, IF E
33 Crescita degli occupati (stima a 6 mesi) per le imprese beneficiarie di interventi
di innovazione e formazione ≥ 7% / anno 2,3 STT ISI, DG, IF E
34
Crescita degli investimenti per progetti di ricerca, innovazione e riorganizzazione aziendale sul fatturato (stima a 6 mesi) per le imprese beneficiarie di interventi
di innovazione
≥ 7% / anno 2,3 STT ISI, DG, IF E
35
Azioni per la diffusione e il trasferimento di conoscenza, la divulgazione
scientifica o di formazione della cultura dell'innovazione
≥ 75 2,3,4 PRF
STT, SET, ISI,
DG, IF, DGE/URI
F
36 Numero ore di attività di formazione erogate ≥ 7000 1,2,3,4,5,6 PRF STT, IF, ISI,
DGE/URI, DG F
37 Numero work
experience/tirocini/stage/assegni di ricerca erogati
≥ 120 2,3,4 PRF STT, IF, ISI, DGE/URI, DG F
38 Numero partecipanti attività di formazione ≥ 1000 1,2,3,4,5,6 PRF STT, IF, ISI,
DGE/URI, DG F
39 numero occupati a 6 mesi dal termine delle attività formative per inoccupati ≥ 60% 2,3,4,6 PRF STT, IF, ISI,
DGE/URI, DG F
40 Numero di interventi di assistenza (per
promuovere europrogettazione e mobilità internazionale)
≥ 1300 2,3,4,6 PRF STT, IF, ISI, DGE/URI, DG F
41 Numero ore di consulenza erogata progetti UE e programmi di formazione ≥ 600 2,3,4,6 PRF DGE/URI, DG F
42 Rilevazione della soddisfazione delle attività di formazione 3.6/anno 1,2,3,4,6 PRF STT, DG, IF F
43 Rilevazione della soddisfazione delle
attività di Trasferimento Tecnologico da parte dell’impresa
≥ 9/anno 3 STT IF,DG E
44 Autonomia finanziaria ≥ 2,2/anno 1 BIL tutti D
136
ALLEGATI
ALLEGATO 1 ‐ PROGETTO PREMIALE “Research Management System: APPROCCIO INTEGRATO CON
METODOLOGIE INNOVATIVE PER LA VALORIZZAZIONE DELLA RICERCA PUBBLICA CON L’IMPRESA”
ALLEGATO 2 ‐ PROGETTO PREMIALE “LA VALUTAZIONE DI PERSONE ED ORGANIZZAZIONI CON LA “FUZZY
LOGIC” APPLICATA AGLI EPR”
Pubblicati in documenti separati
PIANO TRIENNALE 2011-2013
CONSORZIO PER L’AREA DI RICERCA SCIENTIFICA E
TECNOLOGICADI TRIESTE
ALLEGATO 1
RESEARCH MANAGEMENT SYSTEMApproccio integrato con metodologie innovative per la valorizzazione
della ricerca pubblica con lʼimpresa.
QUANDO SOFFIA IL VENTO DEL CAMBIAMENTO, ALCUNI FANNO MURI, ALTRI MULINI A VENTO. (PROVERBIO CINO-CARSOLINO)
1
PROGETTOPREMIALEN.1:ResearchManagementSystemAPPROCCIO INTEGRATO CONMETODOLOGIE INNOVATIVE PER LAVALORIZZAZIONEDELLARICERCAPUBBLICACONL’IMPRESA
1. ObiettivostrategicodelprogettoRidurre le criticità riconosciute a livello nazionale, quali:
L’insufficiente interazione tra la scienza e l’impresa;
La carenza di analisi e di valutazione del sistema Re S
Infatti, come riportato nel PNR 2010 – 2013, paragrafo 6:
Il sistema pubblico di ricerca ha una scarsa attitudine all’applicazione dei risultati e alla collaborazione con le imprese;
L’innovazione prodotta dall’imprenditoria italiana prescinde dagli input provenienti da centri di ricerca e sviluppo tecnologici pubblici;
È carente, sia per il settore pubblico che privato, l’analisi del sistema R&S basata su dati diretti e disaggregati.
Per eliminare tali criticità sono necessarie:
Una migliore capacità di gestione – strategica e operativa – di ricerca, impresa e dei loro rapporti;
La finalizzazione dei rapporti mediante un trasferimento tecnologico efficace, anche a livello internazionale;
Una nuova enfasi sull’innovazione organizzativa che affianchi, o anche preceda, l’innovazione tecnologica;
Lo scopo ultimo, quindi, è di dotare gli EPR nazionali degli strumenti base indispensabili per conseguire l’obiettivo strategico.
2. Obiettivioperativi Sperimentare a livello nazionale, con Enti di ricerca ed Università “l’approccio integrato per la
valorizzazione di ricerca ed impresa” che Area Trieste ha sviluppato e sta sviluppando principalmente: o Sui 53 EPR fra cui 3 università del Coordinamento Enti di Ricerca del Friuli Venezia Giulia (CER / FVG) di
cui Area è responsabile; o Con imprese del FVG, con imprese ed EPR della Basilicata e, in modo selezionato, alcuni paesi dell’Est
Europa;
Arricchire l’approccio con “Best Practice” provenienti da altri EPR e da un ulteriore benchmark a livello internazionale;
Standardizzare gli strumenti prioritari per diffonderli a livello nazionale anche con l’intervento dei partecipanti al progetto;
Avviare ed assistere la diffusione.
2
3. Glistrumentiinnovatividell’approcciointegratoperEPR:Con quanto è già richiesto per legge (bilancio finanziario, piano triennale, piano delle performance, eccetera), o con quanto già largamente diffuso, ad esempio il bilancio sociale, si propongono alcune metodologie:
3.1 Perlagestionestrategica:
la metodologia “cardine” è il PDA (o Profilo Dinamico delle Attività) di un Ente, strumento originale di Area per la valutazione di EPR, come gli impegni di risorse umane, economiche e i risultati, suddivisi nelle 8 possibili “missioni base”
Le altre metodologie complementari sono: o Il Bilancio del Capitale Intellettuale; o L’analisi delle Competenze Distintive; o Un sistema per le previsioni decennali (Scenario Planning).
3.2 Perlavalorizzazionedeirisultatidella“ricercaperlecompetitività”coniltrasferimentodell’innovazionetecnologica
La metodologia “cardine” è la scheda d’innovazione PPMS (Prodotti, Processi, Metodi e Servizi innovativi) che detta l’impiego delle varie “metodologie distintive”. Area ha sviluppato negli anni, oppure ha acquisito con un benchmarking internazionale, tali metodologie per realizzare un trasferimento tecnologico efficace. Esempi: Explorer e Scan di SRI / C&BI per gli scenari tecnologici e di business; MORE / modeFinance per valutare l’affidabilità economica e finanziaria, sia di singole imprese partner potenziali per il trasferimento tecnologico sia di settori industriali di interesse, in entrambi i casi, con confronti internazionali.
3.3 PerilmiglioramentodegliEPRconl’innovazioneorganizzativa
La metodologia “cardine” è l’RSA (Rapid Strategic Assessment) di una Università o di un Ente e dei suoi servizi, dipartimenti, istituti, unità operative, che può essere anche utilizzata come strumento di autovalutazione. Ad essa si possono collegare i metodi per la valutazione delle performance gestionale di persone ed organizzazioni (anche con la “fuzzy logic”) ed altri già compresi nel punto precedente. Si è sviluppato ed applicato con successo anche la metodologia RSA per le imprese. Lo schema seguente sintetizza quanto anticipato.
3
Figura 1: Schema approccio integrato per EPR con metodologie complementari
Analogo approccio integrato è valido per la crescita dimensionale, quantitativa e relazionale delle imprese. Cambia ovviamente, l’importanza di alcune metodologie, ad esempio, per le imprese, la metodologia cardine per il primo approccio è MORE / modeFinance che con la valutazione della sostenibilità economico finanziaria di un’impresa detta i criteri per le priorità e le necessità di innovazioni di tipo tecnologico o organizzativo.
4. Lemetodologie“cardine”La loro descrizione, unitamente alla sintesi di altre metodologie è riportata nell’allegato.
5. Stimadellerisorseimpegnatenelprogetto Si ipotizza il coinvolgimento di 5 università e di 5 enti di ricerca.
Le persone equivalenti dedicate, che applicano le metodologie e che sono formate al loro utilizzo, adattamento e miglioramento, con successiva diffusione, sono stimate in 20 per le università e 20 per gli Enti.
4
AREA impegna 15 persone per la formazione dei partner di progetto, per l’applicazione e la diffusione delle metodologie e lo scouting presso EPR e imprese, più 3 persone con compiti di segreteria. Alle attività del personale direttamente impegnato, vanno aggiunte spese per la consulenza di partner portatori di competenze distintive che abitualmente collaborano con AREA (modeFinance di TS, SRI / C&BI di Palo Alto CA, CB&S di TO), più eventuali altri da selezionare in funzione delle necessità.
Sarà inoltre molto importante l’assistenza ed il controllo del MIUR (eventualmente dell’ANVUR e delle associazioni di categoria) che dovrebbe partecipare sia allo “Steering Committee” anche con compiti di indirizzo e di comunicazione a livello nazionale sia nel Consiglio Scientifico del progetto, costituito da 3 ‐ 5 personalità di livello internazionale, esperte in trasferimento tecnologico ed organizzativo per la valorizzazione di ricerca ed impresa.
Infine, per l’impatto del progetto sugli EPR, sarà essenziale il tipo e l’intensità della comunicazione, che dovrà essere svolta da professionisti esperti del ramo, ai quali si richiederà l’elaborazione e l’attuazione di un piano di comunicazione tarato su:
o obiettivi del progetto; o segmentazione del pubblico di riferimento: PA, università, enti di ricerca, imprenditori
(categorie economiche, associazioni, singole aziende o gruppi) e grande pubblico; o scelta delle strategie e dei contenuti di comunicazione in funzione dei target di riferimento; o strumenti di comunicazione, azioni conseguenti e misurazione dei risultati.
6. Fasietempiprevistiperilprogettoa) Selezione di università ed enti con il personale dedicato. Costituzione “Steering Committee” e
Consiglio Scientifico. Contratti di consulenza e preparazione materiale di base per formazione. Durata 3 mesi –responsabilità MIUR con il supporto di AREA.
b) Formazione in aula del team di progetto (metodologie cardine) e successivi aggiornamenti (con quelle complementari). 2 mesi iniziali, con interventi successivi ‐ AREA più consulenti.
c) Applicazione delle metodologie negli ambiti selezionati (Università partecipanti con parte dei loro dipartimenti, Enti di ricerca con parte dei loro servizi). Benchmarking internazionale 10 mesi – tutto il Team di progetto
d) Analisi ed elaborazione dati e “lessons learned”. Eventi di comunicazione dei risultati a livello nazionale. 2 mesi nel corso del progetto ‐ Steering Committee, Consiglio Scientifico e Team di progetto.
e) Seconda fase di applicazione e diffusione delle metodologie a tutti i dipartimenti e servizi delle Università e degli Enti coinvolti nel progetto. Integrazione con metodologie innovative dal benchmarking. 12 mesi, tutto il Team di progetto.
f) Come al punto (d). g) Elaborazione norme standardizzate per eventuale Decreto Legislativo Prima diffusione a largo raggio a
livello nazionale. 8 mesi ‐ tutto il Team di progetto.
5
Figura 2: Fasi di attività e tempi di progetto
7FasiqualificantierisultatiattesiLe fasi (c) ed (e) sono le più qualificanti del progetto. Più in dettaglio si prevedono: Fase (c) applicazione metodologie – Prima fase
Realizzazione del PDA di servizi e dipartimenti degli Enti e delle Università partner di progetto, con almeno 2 PDA complessivi: 1 per una Università ed 1 per un Ente.
Scouting nei dipartimenti e nei servizi delle idee innovative valorizzabili con l’utilizzo della scheda PPMS e con il supporto di Explorer, Scan e altre metodologie di supporto.
Selezione ed analisi dei settori industriali, ai quali appartengono le imprese potenziali recettori delle idee innovative censite con schede PPMS. Supporto con gli strumenti MORE e RSA, delle imprese selezionate (valutazione del potenziale di crescita dimensionale, qualitativa e relazionale).
Azioni di trasferimento tecnologico ed organizzativo, con valutazione del loro impatto.
Applicazione di RSA in Enti ed Università: autovalutazione e confronto con le valutazioni di stakeholder selezionati. Individuazione dei punti di forza con competenze distintive e dei punti da migliorare.
Fase (e) applicazione metodologie – Seconda fase Le stesse attività precedenti, ma con estensione del PDA a tutti i dipartimenti e servizi e con sintesi complessiva per ogni Università ed Ente coinvolto. Le azioni di trasferimento tecnologico e organizzativo e le valutazioni del loro impatto hanno obiettivi quantitativi superiori alla precedente fase (c) in coerenza con la crescita attesa delle competenze dei partner di progetto.
6
Al termine della fase (f) del progetto (elaborazione risultati), i risultati attesi potrebbero essere:
1. Scouting presso imprese, dipartimenti e servizi di Università ed Enti: numero di azioni effettuate ≥ 1400.
2. Schede di innovazione PPMS elaborate ≥ 1100. 3. Applicazione di RSA a tutti gli enti di ricerca ed università partecipanti. 4. Applicazioni di RSA + More per la valutazione e valorizzazione delle imprese ≥ 180. 5. Applicazioni MORE per analisi settori industriali a livello territoriale (Province o regioni di influenza) e
confronto a livelli nazionali e internazionali ≥ 90. 6. Nuove relazioni basate sulle innovazioni PPMS censite, dimostrabili con:
Consulenze e/o trasferimenti di innovazioni;
Deposito di domande di brevetto, brevetti ottenuti e consulenze brevettuali;
Numero di “gruppi di sviluppo per il lancio di Spin – Off e Start Up”, lancio effettivo di Spin – Off e Start Up;
Avvio di progetti, anche con cofinanziamento pubblico, per ricerca e sviluppo e industrializzazione di PPMS;
Progetti di informazione imprenditoriale e networking, studi di settore con le metodologie innovative introdotte (MORE, RSA, SCAN, EXPLORER …)
Il numero complessivo dei risultati del punto 6 si stimano ≥ 260. La tabella seguente (Figura 4) riporta, più in dettaglio gli obiettivi intermedi in confronto con quelli complessivi.
7
Figura 4: Schema di obiettivi e indici di impatto LEGENDA: U/E = Università ed enti di ricerca coinvolti nel progetto
d/s = dipartimenti e servizi di U/E coinvolti nella fase (c) ed (e);
Obiettivi
Fase (c) Fase (e) Totali del progetto Per ogni
U/E Totale (c)
Per ogni U/E
Totale (e)
1) Realizzazione PDA:
d/s coinvolti
PDA complessivi per U/E
≥3
≥2
≥30
≥2
Tutti d/s
8
Tutti d/s
8
Tutti d/s
10
2) Scouting presso imprese e d/s: n° di azioni effettuate
≥ 40
≥ 400
≥ 100
≥ 1000
≥ 1400
3) n° schede di innovazione PPMS elaborate (almeno 30% da imprese
≥ 30 ≥ 300 ≥ 80 ≥ 800 ≥ 1100
4) applicazione RSA
Interna a d/s (con autovalutazione)
Esterna (RSA imprese + MORE) per la valorizzazione delle imprese coinvolte: - Numero imprese - Numero settori analizzati
≥ 3
≥6
≥3
≥ 30
≥ 60
≥ 30
Tutti d/s
≥ 12
≥ 6
Tutti d/s
≥ 120
≥ 60
Tutti d/s
≥ 180
≥ 90
5) nuove relazioni con imprese (consulenze, trasferimenti, brevetti, spin off e start up, progetti comuni con le imprese)
≥ 6
≥ 60
≥20
≥ 200
≥ 260
A complemento della fase di valutazione degli obiettivi, al termine delle fasi (c) ed (e), si svolgeranno le rilevazioni della soddisfazione degli stakeholder coinvolti nei vari tipi di relazioni con le Università e gli Enti di ricerca. Dopo 6 mesi dal termine di ognuna delle 2 fasi (c) ed (e), si svolgerà un’indagine presso le stesse aziende, per ottenere una loro stima dell’impatto previsto come nuovi investimenti, crescita del personale e del fatturato.
8
8StimadeicostiA) Personale (stima “full cost):
n° persone * costo unitario medio * anni = 58 * 50 * 3 = 8.7 M€ B) Consulenze e licenze: 2.8 M€ C) Viaggi e trasferte: 5% di (A + B) = 0.6 M€ D) Comunicazione ed organizzazione eventi a livello nazionale 0.7 M€ E) Materiali di consumo e varie: 0.4 M€ F) Spese generali (20% di A) 1.74 M€ TOTALE = 14.94 M€ in 3 anni
Ovviamente tutto il progetto dovrà essere rivisto, approfondito e dimensionato secondo le risorse disponibili e con la supervisione del MIUR.
PROGETTO PREMIALE 1 ALLEGATO 1
Indice
PDA.................................................................................................................................................................... 2
Schede d’innovazione PPMS (Prodotto, Processo, Metodologia, Servizio) ..................................................... 6
RSA (Rapid Strategic Assessment) per gli EPR ............................................................................................... 8
PROGETTO PREMIALE 1 ALLEGATO 1
2
METODOLOGIA CARDINE: PDA
Descrizione
Come complemento al Bilancio economico e finanziario, al Bilancio Sociale e al Bilancio del Capitale intellettuale, il Consorzio per l’Area di ricerca ha sviluppato dal 2007 un documento definito Profilo dinamico delle attività (PDA). Scopo di tale strumento è tracciare il profilo di un’organizzazione attiva in ricerca, formazione e trasferimento tecnologico, andando ad evidenziare in quali aree si posizionano le attività in ciascun periodo. L’obiettivo primario è stato quello di fornire uno strumento gestionale che permette di: • rendere trasparente l’utilizzo delle risorse (umane ed economiche); • verificare la correlazione fra risorse umane (misurate in giorni uomo equivalenti) e quelle economiche; • definire strategie di equilibrio (o di disequilibrio motivato) tra risorse umane e relativi finanziamenti; • correlare risorse e risultati. Gli obiettivi principali della diffusione all’esterno del PDA sono: • permettere alle autorità pubbliche di ottimizzare l’uso delle risorse in funzione delle proprie politiche per la
ricerca, l’innovazione e la formazione; • valorizzare, in chiave di sviluppo territoriale, le complementarietà e le molteplici sinergie possibili tra
Università e Centri di Ricerca pubblici e privati. Nel corso del 2008, AREA con alcune istituzioni regionali ha elaborato, in via sperimentale, una prima edizione del Profilo Dinamico delle Attività (e del Bilancio del Capitale intellettuale). A seguito di tale sperimentazione nel corso del 2009 AREA ha sviluppato, congiuntamente con le Autorità regionali, il modello di Mappatura del Sistema scientifico regionale, modello che è stato esteso dalle istituzioni di ricerca facenti parte del Comitato Strategico del CER (53 enti incluse le tre università). Il modello Nello sviluppo il modello è stato pensato calzante per l’organizzazione di AREA ma allo stesso tempo esportabile e condivisibile con altri enti di ricerca. Sono state, per questo, individuate 4 possibili missioni base per Università e Centri di Ricerca. Esse sono: 1) Formazione; 2) Ricerca per la conoscenza:
ricerca non ancora finalizzata ad applicazioni in ambito produttivo; 3) Ricerca per la competitività dell’industria:
ricerca indirizzata a specifiche applicazioni industriali; 4) Ricerca per la competitività del territorio:
ricerca indirizzata allo sviluppo del tessuto produttivo territoriale nel suo complesso (cioè di Enti ed Organizzazioni pubbliche e private, esclusi i settori industriali già individuati).
Per la gestione, sia operativa che strategica degli Enti di Ricerca, è essenziale comprendere che a differenti missioni corrispondono differenze sostanziali fra obiettivi, clienti, valutatori, risultati e, sovente, tipi di finanziamento ed enti che li erogano. La tabella seguente sintetizza le missioni, con le loro differenti caratteristiche.
PROGETTO PREMIALE 1 ALLEGATO 1
3
1
RICERCA PER LACOMPETITIVITA’DEL TERRITORIO
(Territorial Development Factory)
RUOLI DELL’UNIVERSITA’ E DEI CENTRI DI RICERCA
MISSIONI
RICERCA PER LACOMPETITIVITA’DELLE IMPRESE
(Technology Transfer Factory)
RICERCA PERLA CONOSCENZA
(Knowledge Factory)
FORMAZIONE(Human Capital Factory)
OBIETTIVI
Trasferimento per la competitività del territorio
Trasferimento per lacompetitività dell’industria
Mantenersi sulla frontiera della conoscenza
Ampia diffusione del know‐how di eccellenza e ampia divulgazione
Formazione adeguata alle aspettative dei clienti
CLIENTI E VALUTATORI PRIORITARI
Industria
e
Territorio
Comunità scientifica
Diretti: studenti e PA di riferimento
Indiretti: industrie ed istituzioni che assumono laureati
VALUTAZIONI (esempi)
VALORE DELLACOMPETITIVITA’• Prodotti, processi, metodologie e servizi innovativi
• N° brevetti trasferiti o licenziati (intesi come tutela e quindi come competitività)
• N° e tipo di clienti industriali• N° spin‐off•Organizzazioni comuni con l’industria (poli, distretti, consorzi, incubatori, parchi scientifici)
VALORE DELLA CONOSCENZA:• peer review• Pubb. scientifiche, citazioni• Brevetti acquisiti (intesi non come mezzo di tutela ma come certificato del valore della conoscenza)
•…
QUALITA’ DEI DOCENTI (Performance)
QUALITA’ DEI LAUREATI
PERFORMANCE DELL’ENTE
FINANZIAMENTI
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Ma con selezione dei singoli gruppi di ricercatori in funzione della competitività dei risultati trasferiti
INDUSTRIA
PUBBLICAAMMINISTRAZIONE
a tutte le università perFormazione, diffusione e divulgazione
estesa del know‐how
INDUSTRIA
per accrescere la propriacompetitività ottenendo:
• Laureati ad hoc e formazione continua
• Acquisizione anticipata di conoscenze competitive
(*) come risultati si intendono: prodotti, processi, metodologie e servizi innovativi (elaborato da: “Piccaluga A. La valorizzazione della ricerca scientifica – Franco Angeli – 2001 e Lazzeroni M. Geografia della conoscenza e dell’innovazione tecnologica. Un’interpretazione dei cambiamenti territoriali – Franco Angeli – 2004): Si è ritenuto inoltre che, per soddisfare gli obiettivi gestionali interni e quelli di governo esterno di Università, centri ed Enti dedicati a ricerca e formazione, non sia sufficiente considerare le quattro missioni base. Il confronto con i Paesi più evoluti nel trasferimento di conoscenze e risultati evidenzia la forte necessità di aggiungere alle quattro missioni base le corrispondenti quattro complementari, che riguardano la “gestione strategica ed operativa” delle precedenti. Perciò, per un generico Ente di ricerca o per una qualsiasi Università, le missioni possibili sono in sostanza otto: 1. Formazione; 2. Gestione strategica e operativa della formazione; 3. Ricerca per la conoscenza; 4. Gestione strategica e operativa della ricerca per la conoscenza(1); 5. Ricerca per la competitività dell’industria; 6. Gestione strategica e operativa della ricerca per la competitività dell’industria(2); 7. Ricerca per la competitività del territorio; 8. Gestione strategica e operativa della ricerca per la competitività del territorio(2).
PROGETTO PREMIALE 1 ALLEGATO 1
4
(1) si conclude con le attività di diffusione e divulgazione (2) si concludono con le attività di trasferimento delle innovazioni tecnologiche ed organizzative. Per gestione strategica ed operativa si intendono le attività di previsione, programmazione, gestione di progetti, coordinamento, valutazione, controllo, team building e, più in generale, ogni attività di supporto alla valorizzazione di formazione e ricerca. Si allegano due esempi di Profilo: quello complessivo di AREA e quello del Servizio di Trasferimento Tecnologico (anno 2009).
PROFILOGIORNI UOMO EQUIVALENTI
COSTI DI COMPETENZA
RICAVI DI COMPETENZA da mezzi propri
RISULTATI (sintesi - vedi allegato specifico)
Formazione
0,5% 0,0%
Gestione strategica ed operativa
14,4% 10,6% 11,9%
Ricerca per la conoscenza
Diffusione e divulgazione
4,1% 1,9% 2,1%
Ricerca per la competitività dell'industria
Trasferimento60,8% 70,7% 71,9%
Ricerca per la competitività del territorio
Trasferimento20,2% 16,8% 14,1%
PROFILOGIORNI UOMO EQUIVALENTI
COSTI DI COMPETENZA
RICAVI DI COMPETENZA da Stato e Altri
ATTIVIT
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SERVIZI D
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SUPPORTO
Supporto alla ricerca
€ 9.663.950 € 10.599.876
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TOTALE COMPLESSIVO
€ 20.691.152
TOTALE AREA OPERATIVA
€ 11.027.202 € 9.975.986
96 giorni
n imprese visitate e assistite = 167;n interventi di innovazione = 153;n di ricerche brevettuali (impr) = 39;n partnership formalizzati = 97n progetti individuali = 38;ricadute occupaz. a 6 mesi derivanti da eventi formatativi per imprese = nd;
n eventi e/o spin off avviati/sostenuti da AREA=3; n eventi organizzati da AREA = 58;n partnership formalizzati = 71;
19.138 giorni
3.888 giorni
2.672 giorni
11.700 giorni
782 giorni
€ 1.165.763
€ 202.673
€ 7.801.412
€ 1.853.293
€ 1.189.046
€ 205.934
€ 7.170.446
€ 1.410.560
n ricerche brevettuali (priv. ed EPR) = 94;n brevetti depositati a seguito di iniziative di AREA = 19 ;n partnership formalizzati = 12;
pers.formate / anno= 837;n ricadute occupaz. a 6 mesi derivanti da eventi format. per privati = nd ;ore di formazione/anno = 3.077;n partnership formalizzati =82
29.459 giorni
10321 giorni
€ 4.061
PDA 2009 - Profilo complessivo attività operativa e attività di supporto Dalla tabella risulta che gran parte delle risorse umane e finanziare sono rivolte a migliorare la competitività delle imprese coerentemente con la vision e mission attuali che consistono nell’ essere riferimento
PROGETTO PREMIALE 1 ALLEGATO 1
5
internazionale per il trasferimento tecnologico e per la gestione, strategica ed operativa, della ricerca e della innovazione tecnologica ed organizzativa. La copertura dei costi operativi si è ridotta all’ 88,2% (93% nel 2008) a causa dell’incidenza delle attività autofinanziate per il lancio delle iniziative nel Mezzogiorno e del Piano Energia (Enerplan) con ritorni previsti nel 2010 e successivi.
PROFILOGIORNI UOMO EQUIVALENTI
COSTI DI COMPETENZA
RICAVI DI COMPETENZA
RISULTATI (sintesi - vedi
allegato specifico)PROGETTI
Formazione1,1% 0,1%
Gestione strategica ed operativa
1,8% 2,8%
Ricerca per la conoscenza
Diffusione e divulgazione
0,9% 1,7% 3,0%
Ricerca per la competitività dell'industria
Trasferimento55,8% 47,0% 51,2%
Ricerca per la competitività del territorio
Trasferimento42,2% 49,4% 43,0%
TOTALE € 3.250.168 € 2.570.095
€ 55.799
72 giorni
64 giorni
3.813 giorni
2.886 giorni
6.835 giorni
€ 1.526.396
€ 1.606.149
n imprese visitate e assistite = 114;n interventi di innovazione
= 153;n di ricerche brevettuali
(impr) = 39;n partnership formalizzati =
37;
n ricerche brevettuali (priv. ed EPR) = 94;n brevetti depositati
a seguito di iniziative di AREA= 19 ;n partnership
formalizzati = 3;
n eventi e/o spin off avviati/sostenuti da AREA =3 ; n eventi organizzati da
AREA = 28;n partnership formalizzati =
32;
Sister (10%) - Innovation Network (70%) - Innovation Factory (30%) - TT nazionale (50%) - Progetto Domotica (40%) - Attività commerciali STT (80%) - Friend Europe (80%) - Quest Home (30%) -Progetto 144 (50%) - Binasp (60%) - Progetto Basilicata
Sister (15%) - Binasp(20%) - Quest Home (40%)
Sister (5%) - Domotica (10%) - Quest Home (30%) -Progetto 144 (50%)
Sister (70%) - Innovation Network (30%) - Innovation Factory (70%) - Sviluppo Polo di Pordenone - TT nazionale (50%) - Progetto Domotica (50%) - Economia del mare -Attività commerciali STT (20%) - - Binasp (20%) -Starnetregio - Prestoacasa
€ 75.409
€ 1.317.797
€ 1.104.364
€ 72.525€ 58.771
€ 3.053
PDA 2009 - Profilo delle attività del Servizio di Trasferimento Tecnologico Rispetto all’esercizio precedente l’attività di trasferimento tecnologico risulta in perdita a causa dell’investimento di 780.000 euro per l’autofinanziamento delle iniziative già citate.
PROGETTO PREMIALE 1 ALLEGATO 1
6
METODOLOGIA CARDINE: Schede d’innovazione PPMS (Prodotto, Processo, Metodologia, Servizio)
Descrizione
Le schede PPMS sono uno strumento per il controllo ex-ante, in itinere ed ex-post dei risultati e servono a: trasformare il linguaggio scientifico in linguaggio imprenditoriale; obbligare i ricercatori a conoscere e ad esplicitare lo stato dell'arte e i concorrenti nel loro settore di
attività; richiedere ai ricercatori di interagire con le imprese per acquisire sensibilità nel valutare costi, tempi e
criticità nello sviluppo dell'innovazione, per valorizzare la proprietà intellettuale e per prevedere ricadute e impatto potenziali dei loro risultati;
facilitare il trasferimento dei ricercatori presso le imprese (il mezzo più efficace, se pure sovente il più doloroso, per garantire il successo dell' innovazione e' trasferire con essa l'innovatore);
effettuare la "risk analysis" per individuare le criticità del progetto e gestirne efficacemente il suo svolgimento;
stimolare un'azione di networking estesa e permettere la valorizzazione dei risultati in più settori industriali, con particolare riferimento alle PMI;
fornire agli imprenditori gli elementi base per sviluppare le analisi ed i modelli di "business" più opportuni. Possono avere quindi una doppia finalità: 1. Gestire il processo di ricerca e innovazione, in quanto permettono di individuare le esigenze di
sviluppo del Prodotto, Processo, Metodologia e Servizio fornendo a chi le utilizza gli elementi di base per individuare le criticità del progetto e gestirne efficacemente il suo svolgimento.
2. Trasferire i risultati della ricerca e dell’innovazione prodotta (dalla ricerca all’impresa e da impresa a impresa), in quanto permettono di raccogliere, sistematizzare e illustrare ai potenziali utilizzatori i Prodotti, Processi, Metodologie e Servizi che i ricercatori rendono disponibili per il trasferimento ad altri soggetti per impieghi anche in settori diversi da quelli per cui sono stati messi a punto. La struttura delle schede consente di raccogliere tutte le informazioni rilevanti ai fini di una proposta di trasferimento, dalla descrizione tecnica, allo stadio di sviluppo, dalla eventuale protezione brevettuale, alle possibili collaborazioni da attivare, dai vantaggi sulle tecnologie concorrenti alle criticità previste nell’utilizzo.
Segue un esempio di schede di innovazione PPMS come utilizzo razionale delle metodologie distintive di AREA:
PROGETTO PREMIALE 1 ALLEGATO 1
7
Schede di innovazione PPMS come utilizzo razionale delle metodologie distintive di AREA
PROGETTO PREMIALE 1 ALLEGATO 1
8
METODOLOGIA CARDINE: RSA (Rapid Strategic Assessment) per gli EPR
Descrizione
Il “Rapid Strategic Assessment” (RSA) per gli Enti Pubblici di Ricerca permette di delineare il profilo delle attività strategiche dell’Ente cogliendone le caratteristiche salienti, allo scopo di: valutare la situazione attuale nei suoi aspetti più importanti; individuare i punti di forza da valorizzare e le criticità da eliminare; suggerire le azioni di miglioramento possibili nel breve, medio e lungo termine. RSA per gli EPR è suddiviso in 6 aree prioritarie: obiettivi, strategie, analisi del settore, organizzazione, piani economico finanziari e piani operativi, a loro volta suddivise in 3 categorie di analisi. Per ogni categoria di analisi si propongono quattro tipi di giudizio: Definire, Comunicare, Monitorare, Migliorare (De, Co, Mo, Mi) in coerenza con i criteri della Qualità Totale (Plan, Do, Check, Action). I quattro tipi di giudizio (De, Co, Mo, Mi) sono a loro volta suddivisi ciascuno in due livelli di valutazione: al primo livello si valuta, per ogni categoria, come essa viene Definita (De); come viene comunicata; in che tempi viene monitorata (Mo); con che metodi viene migliorata (Mi). Al secondo livello vengono valutati i processi utilizzati per Definire, Comunicare, Monitorare e Migliorare la specifica categoria. I giudizi sono espressi sia in forma numerica sia in forma verbale (scale di 6 termini). È possibile, ovviamente, aggiungere livelli di valutazione che si ritengono prioritari o, per alcune categorie, eliminare livelli che non si ritengono importanti. Seguono esempi di elaborazione nei tre livelli : 1. Tabella base di valutazione 2. Scheda riepilogativa dell’area strategia e delle sue 3 categorie di analisi 3. Profilo di sintesi delle 6 aree con la situazione attuale e quella obiettivo di un EPR
Tabella base di valutazione
PROGETTO PREMIALE 1 ALLEGATO 1
9
Carenze
Esempio di scheda riepilogativa dell’area strategica e delle sue tre categorie di analisi
PROGETTO PREMIALE 1 ALLEGATO 1
10
Esempio di profilo di sintesi delle sei aree con la situazione attuale e quella obiettivo di un EPR
Situazione attuale Situazione obiettivo a 3 anni
PIANO TRIENNALE 2011-2013
CONSORZIO PER L’AREA DI RICERCA SCIENTIFICA E
TECNOLOGICADI TRIESTE
ALLEGATO 2
LA VALUTAZIONE DI PERSONE ED ORGANIZZAZIONI CON LA “FUZZY LOGIC” APPLICATA AGLI EPR
QUANDO SOFFIA IL VENTO DEL CAMBIAMENTO, ALCUNI FANNO MURI, ALTRI MULINI A VENTO. (PROVERBIO CINO-CARSOLINO)
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one e diffuscoinvolti nel
ortamenti
zzativi ritenutesto operatiortamenti el’esempio de
nche di obieco-verbale enformazioni,
aranno utilizzogetti.
nel proget
sità e di 5 entapplicano le cessiva diffu
one dei partmpiti di coordborazione co
e da applicareodologie e su
e impegnatove che abituae delle necesza ed il contrartecipanti aazionale e sianale, esperte
EPR, sarà esnisti esperti dne tarato su:
PA, universicomunicaziononseguenti e
getto
personale enza e prepan il supporto etto (metodo
– Area, Univambiti selezioi loro servizi
e “lessons leprogetto - S
ione delle m progetto.
organizza
ti prioritari (vo);
ed elaborazelle valutazio
ettivi quantie per definirelivello di con
zati per va
tto
ti di ricerca.metodologiesione, sono
tner di progedinamento geon AREA, ime. Inoltre si o
upporterà l’an
o, vanno agalmente collassità. ollo del MIURllo “Steeringa nel Consigin metodi di
ssenziale il tidel ramo, ai
ità, enti di ricne in funzionla misurazio
dedicato. Carazione matdi Area.
ologie cardin
versità Federonati (Unive). Benchmar
earned”. EveSteering Com
metodologie Integrazione
ativi delle
(con strume
ione dei gni in atto in A
tativi per coe vantaggi ensenso e diss
lutare, in nu
e che sonostimate in 1
etto, per l’appestionale e spegna 5 persoccuperà di vnalisi dei risu
giunte spesaborano con
R eventualmg Committeeglio Scientific valutazione
po e l’intensquali si rich
cerca) e grane dei target d
one dei risulta
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e) e succes
rico II e consrsità parteciking internaz
enti di comummittee, Cons
a tutti i dipe con meto
persone
nti di verific
iudizi finali AREA).
onfrontare que svantaggi senso, ecc.
umero nece
o formate al 15 per le uni
plicazione e segreteria. sone per la dverificare (in ultati emersi.
se per la coArea (CB&S
mente dell’ANe” anche coco del progete ed organizz
sità della comhiederà l’ela
nde pubblico;di riferimentoati.
“Steering Cose per forma
ssivi aggiorn
sulenti. panti con pazionale.
unicazione dsiglio Scient
partimenti e odologie inn
3
le fasi
ca della loro
motivati e
uesto tipo diin termini di
ssariamente
loro utilizzo,iversità e 15
la diffusione
definizione eitinere e ex-
onsulenza diS di TO), più
NVUR e dellen compiti ditto, costituitozazione degli
municazione,aborazione e
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ommittee” ezione.
amenti (con
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A. Personn° pers
B. ConsuleC. Viaggi eD. 5% di (AE. ComunF. MateriaG. Spese g
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e tutto il progpervisione de
Team di pro(d).
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di di valutazila loro appselezionare i nei nuovi m
ernazionale.
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ale (stima “fusone * costo enze e licenze trasferte
(A + B) icazione ed
ali di consumgenerali (20%
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metodi di valu
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ssere rivisto
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con il MIUR);utazione per
dio * anni = 4
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mance di peetti e risulta
contribuire a
41 * 50 *3
livello nazion
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Legislativo P
rsone e orgaati dei proge
alla loro even
6.
1.0.
nale 0.0.1.9.
onato second
Prima diffusio
anizzazioni; etti (indicativ
ntuale diffusio
.15 M€
.1 M€
.35 M€
.4M€
.2 M€
.23 M€
.43 M€ in 3 a
do le risorse
4
one a largo
vamente 20
one, a livello
anni
e disponibili
4
o
0
o
PROGETTO PREMIALE 2 - ALLEGATO 1
Libri
Chianese A., Sansone L., Teti R., Zollo G., (a cura di), Applicazioni di intelligenza artificiale all’ingegneria, vol. I, Liguori, Napoli, 1993.
Capaldo G., Zollo G., (edited by), Human Resources and Knowledge Management, Cuen, Napoli, 1997. Zollo. G. (edited by), New Logics for the New Economy, Napoli, ESI, 2001. Iandoli L., Zollo G., Organizational Cognition and Learning: Building System for the Learning
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Articoli in Riviste e libri a diffusione internazionale
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Capaldo G., Volpe A., Zollo G., “Management of capabilities and situations in R&D centres: the matrix of competences”, R&D Management, Vol. 26, n° 3, 1996, pp. 231÷239.
Cannavacciuolo A., Capaldo G., Volpe A., Zollo G., The representation of Individual Competencies in R&D Centres, in J. Butler, A. Piccaluga (edited by), Knowledge, Technology and Innovative Organizations, Guerini e Associati, Milano, 1996, pp. 73-88.
Zollo G., Cannavacciuolo A., Capaldo G., Ventre A., Volpe A., “The organizational evaluation process: a fuzzy model”, Fuzzy Economic Review, Vol. 1, n° 1, pagg. 3÷30, 1996.
Cannavacciuolo A., Capaldo G., Michellone, G., Zollo G., Organizational Evaluations with Fuzzy Logic, in F.C. Morabito (edited by), Advances in Intelligent Systems, IOS Press, Amsterdam, 1997, pp. 184-191.
Zollo G., Iandoli L., Cannavacciuolo A., “The Performance Requirements Analysis with Fuzzy Logic”, Fuzzy Economic Review, Vol. IV, n° 1, 1999, pp. 35-70.
Michellone GC., Zollo G., “Competencies Management in Knowledge –based Firms”, International Journal of Manufacturing Technology and Management, Vol. 1, No 1, 1999.
Zollo G., Iandoli L., “Computing Customer’s Preferences with Fuzzy Logic”, in Advances in Fuzzy Systems and Intelligent Technologies (ed. by Masulli F., Parenti R., Pasi G.), Amsterdam, Shaker Publishing, 2000.
Zollo G., Iandoli L., Capaccio M., Teta,V., “A fuzzy logic based method for the selection of the life-cycle model in software projects development”, Gestion Empresariales, 2, 2001.
Cainarca G.C., Zollo G., “The Management of Human Resources under Uncertainty and Ambiguity”, in Handbook of Management under Uncertainty, (ed. by Gil Aluja J.), Dordrecht, Kluwer Academic Publ., 2001.
Capaldo G, Zollo G., "Applying fuzzy logic to personnel assessment: a case study", omega, The International Journal of Management Science, 2001.
Cannavacciuolo, L., Iandoli L., Iervolino L., Zollo G., ‘Computing competencies value through a fuzzy real option model’, Fuzzy Economic Review, Vol. IX, n. 1, 3-18, 2004.
2
Capaldo G.., Iandoli L., Zollo G., (2006), “A situationalist perspective to competency management”, Human Resource Management, Vol. 45, Issue 3, 429 - 448 .
Cannavacciuolo L., Iandoli L., Ponsiglione C., Zollo G., (2009), “Determining competencies economic value through a Fuzzy Real option methodology”, THE JOURNAL OF FINANCIAL DECISION MAKING; p. 25-42, ISSN: 1790-4870.
Iandoli L., Marchione E., Ponsiglione C., Zollo G., (2009), “Computing ambiguity in complex systems with fuzzy logic”, Fuzzy Economic Review, vol. XIV; p. 67-90, ISSN: 1136-0593.
Articoli in Atti di convegni a diffusione internazionale Cannavacciuolo A., Capaldo G., Ventre A., Zollo G., “Linking the fuzzy set theory to organizational
routines: a study in personnel evaluation in a large company”, IEEE Second International Conference on Fuzzy Systems, San Francisco, March 28 - April 1, 1993(2).
Capaldo G., Zollo G., “Modelling Individual Knowledge in the Personnel Evaluation Process” EIASM Workshop on Managerial and Organizational Cognition, Bruxelles, May 13-14 1993.
Cannavacciuolo A., Capaldo G., Ventre A., Zollo G., “Application of fuzzy set theory to personnel evaluation in large companies”, EUFIT ‘93, First European Conference on Fuzzy and Intelligent Systems, Aachen, 7-10 September 1993.
Cannavacciuolo A., Capaldo G., Zollo G., “The justification of the judgment: an application of the fuzzy set theory”, EIASM Workshop on Managerial and Organizational Cognition, Bruxelles, 26-27, May 1994.
Cannavacciuolo A., Capaldo G., Ventre A., Volpe A., Zollo G., “The representation of human judgment by using fuzzy techniques”, ICANN ‘94, Fourth Annual Conference on ENNS (European Neural Network Society), Sorrento, 26-29 May 1994.
Cannavacciuolo A., Capaldo G., Ventre A., Volpe A., Zollo G., “An approach to the evaluation of human resources by using fuzzy set theory”, IEEE Third International Conference on Fuzzy Systems, Orlando, 26-29 June 1994.
Cannavacciuolo A., Capaldo G., Ventre A., Volpe A., Zollo G., “The evaluation of performances of small innovative firms: an application of the fuzzy set theory”, 4th International Workshop CIFT’94 ‘Current Issues In Fuzzy Technologies’, Trento, June 1-3, 1994.
Cannavacciuolo A., Capaldo G., Ventre A., Volpe A., Zollo G., “The evaluation of human resources by using fuzzy set theory”, SIGEF First International Congress of Management and Economy Fuzzy, Reuz, 16-18 November 1994.
Cannavacciuolo A., Capaldo G., Ventre A., Zollo G. (1995) “Application of fuzzy logic to personnel evaluation in a large company”, AeroSense 95, Applications of Fuzzy Logic Technology II, 19-21 April 1995, Orlando, Florida (5 ).
Zollo G., Cannavacciuolo A., Capaldo G., Ventre A., Volpe A., “The organizational evaluation process: a fuzzy model”, SIGEF Second International Congress of Management and Economy Fuzzy, Santiago de Compostela, 15-17 November 1995.
Cannavacciuolo A., Capaldo G., Michellone G., Zollo G., “Understanding and Managing Organizational Paradox with Fuzzy Logic”, III Congress SIGEF, International Association for Fuzzy Set Management and Economics, Buenos Aires, 10÷13 novembre 1996.
Zollo G., “Evaluating Competencies with Fuzzy Logic”, American Compensation Association 1998 International Conference, Chicago, 26-29 April 1998.
Zollo G., “Cognition, Words and Logic: How Fuzzy Logic can Help us to Design new Organizational Procedures”, Academy of Management Annual Meeting 1998, San Diego, 9-12 August 1998.
Zollo G., Iandoli L., “A general framework for computing with judgements” VI SIGEF Congress, Morelia (Mexico) September 1999.
Capaldo, Iandoli, L., G., Raffa, M., Zollo, G., “A fuzzy methodology for the evaluation of innovation capabilities of small software firms”, VIII SIGEF Congress, 20-21 September 2001, Naples (Italy).
3
Capaldo, G., Iandoli, L., G., Raffa, M., Zollo, G., “Evaluating Innovation Capabilities of Small Software Firms through a Fuzzy Model”, VIII SIGEF Congress, 20-21 September 2001, Naples (Italy).
Iandoli, L., Zollo. G. (2004), “The fuzzy logic of causal explanation”, XI SIGEF conference, Reggio Calabria (Italy), Novembre 9-11.
Articoli in Riviste e libri a diffusione nazionale Cannavacciuolo A., Zollo G., “Con la fuzzy logic meno rischi, più efficacia”, Isvor Notizie, n. 14, maggio
1992. Cannavacciuolo A., Capaldo G., Ventre A., Zollo G., “Applicazione della fuzzy set theory alle tecniche di
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Cannavacciuolo A., Capaldo G., Ventre A., Volpe A., Zollo G., “The Evaluation of Human Resources by Using Fuzzy Set Theory”, in A. Chianese, L. Sansone, R. Teti, Zollo G., (a cura di), Applicazioni di intelligenza artificiale all’ingegneria Vol II; Napoli, Liguori, 1995.
Articoli in Atti di convegni a diffusione nazionale Cannavacciuolo A., Capaldo G., Ventre A., Zollo G., “The fuzzy multiple ranking: an application”, Airo
’93 Annual Conference “Designing Innovations in Industrial Logistic”, Capri, 29-30 September 1993. Cannavacciuolo A., Capaldo G., Ventre A., Volpe A., Zollo G., “The Evaluation of Human Resources by
Using Fuzzy Set Theory”, Atti del 1° Convegno su Applicazioni di Intelligenza Artificiale in Ingegneria, Napoli, 5-7 ottobre 1994.
Capaldo G., Ventre A., Volpe A., Zollo G., “L’uso della Fuzzy Logic nei processi di valutazione aziendali”, Convegno sul tema: Territorio, Ambiente, Economia: Metodi Matematici e Statistici per le Decisioni”, Benevento, 28-29 Aprile 1995.
Zollo G., Capaldo G., Volpe A., Cannavacciuolo A., “L’analisi delle competenze individuali nelle imprese basate sulla conoscenza”, Workshop AiIG 1995, “Organizzazione, Risorse Umane e Processi Innovativi”, Torino, 23 giugno 1995.
Cannavacciuolo A., Capaldo G., Ventre A., Volpe A., Zollo G., “Fuzzy aggregators and the evaluation of Human Resources”, WILF 95, Congresso Nazionale sulla Logica Fuzzy, Napoli, 21÷22 settembre 1995.
Zollo G., Iandoli L., “Computing Customer’s Preferences with Fuzzy Logic”, WILF 99 Workshop Italiano sulla logica fuzzy, Genova, 28-29 giugno 1998.
PROGETTOO PREMIALE 2
- ALLEGATO 22.1
PROGETTOO PREMIALE 2 - ALLEGATO 22.1
SINTESI DDEI RISULTATI DI VVALUTAZIONE DE
ELLE 7 COMPETENNZE BASE
PROGETTOO PREMIALE 2
- ALLEGATO 22.1
VALUUTAZIONE DI UNA
A COMPETENZA BBASE PROGETTOO PREMIALE 2
- ALLEGATO 22.1
VALUTAZIONNE DI UNA COMPE
ETENZA BASE PROGETTOO PREMIALE 2
- ALLEGATO 22.1
PROGETTOO PREMIALE 2
- ALLEGATO 22.1
Piano della P
SISTEMA
a) Cosa si v
i collaboratoorganizzativ
Non sono riraggiungimeporta, di sol
a) Con ch
AREA sta sed applicato
Il sistema smeno conflfacilitare reldiversi com
In sintesi, il nelle quali hfunzione deScelta della
Si ottiene l’iriportato a p
Si noti che nel TS6, la (ottimo) o “u
Tale fatto è
‐ nondipe
‐ l’apoggambnonsem
In conclusicaratteristicdei comport
b) Come s
Performance d
DI VALUTA
valuta
ori sono chiavi, cioè la pro
ichiesti di vaento e perchlito, contribut
he metodolo
sperimentando dal Centro
si è dimostralittuale rispelazioni positie in questo c
sistema è cha osservatoel suo gradoa scala, il valu
insieme dellepag.2 dell’alle
i giudizi su uvalutazione
upper averag
giustificato d
n esiste un inende dal con
ppartenenza gettivamentbiguità presen esserlo affampre soggett
one la “fuzche risultano tamenti di pe
si applica la
di AREA ‐ appr
AZIONE DE
amati a valutofessionalità
lutare gli obihé la probabti significativi
ogia si valuta
do un sistemRicerche Fia
ato adatto aletto agli altriive nei casi caso.
caratterizzatoo il dirigente (o di sicurezzutatore sceg
e valutazioni egato VI).
una scala “fu“high” (buon
ge” (sufficien
da due motiv
nsieme ben ntesto: in reg
agli insiemi e perché dipente in tale patto. Sarebbtive, proprie d
zy logic” è imprecise, v
ersone ed org
a metodolog
rovato con de
EI DIRIGEN
tare, ognunoe la manage
ettivi ed i KPbile insufficiei al suo migli
a
ma di valutazat e dal grup
lle valutazion sistemi comdi valutazion
o dalla libertà(cfr. paragrafa e/o dalla slie il livello d
riportando s
uzzy” si sovrano) ammettete).
vi:
definito di gnum coecoru
di comportpende dai soprocesso: il gbe, infatti, modei singoli va
lo strumenvaghe, incertganizzazioni
gia
elibera CdA 00
NTI DA PAR
o per il loro lerialità dimos
PI del proprioente conoscoramento.
zione basatopo ricerca O
ni di situaziomunemente ni fra person
à lasciata al fo 6.4, puntosua volontà i giudizi che
sulla tabella a
appongono pe la possibilit
un comportrum monocul
tamenti buonoggetti valutagiudizio che olto corretto alutatori; que
nto più adatte ed anche .
08 di data 24.0
RTE DEI PR
ivello di constrate nelle s
o dirigente incenza del co
o sulla logicaOdisseo dell’U
oni complessutilizzati; di
ne di pari live
valutatore do b3) sia la s
di esporsi (ritiene più co
anche i giud
parzialmenteà che essa s
tamento comlus est rex;
no o ottimo atori, dal loro
per un valutdire che le
ello che si ric
tto per valuopinabili co
PR
01.11
ROPRI COL
oscenza dicituazioni di la
n quanto sonontesto in cu
“fuzzy” (logUniversità Fe
se, più ricco conseguenello e fra per
di scegliere scala di valutacfr. la tabellaongruo e lo s
izi degli altri
e: ad esempisignifichi anc
me buono o o
o sufficiente processo detatore è “oggvalutazioni dhiede è che
utare situazime sono, ad
ROGETTO PRAL
LLABORAT
chiarato, i coavoro osserv
no parte in caui il dirigente
gica sfumata ederico II di N
o di informaznza, esso è rsone di live
sia le situaziazione (Terma dell’allegasegna sulla t
valutatori (u
io, nell’allegache, in parte
ottimo o suffi
e non è deecisionale e gettivo”, per dei comportanon siano te
ioni compled esempio, le
REMIALE N.2LLEGATO 2.2
TORI
mportamentivate.
ausa nel loroe opera non
) sviluppatoNapoli.
zioni e moltoin grado di
elli gerarchici
oni di lavorom Set: TS) inato V pag.1).abella.
n esempio è
ato VI pag.1,e, “very high”
iciente; esso
eterminabiledal livello diun altro puòamenti sono
endenziose.
esse le cuie valutazioni
2 2
i
o n
o
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o n .
è
, ”
o
e i
ò o
i i
Piano della P
Si utilizza co
I collaboratoriportati nel
Alla paginaorganizzativ
Alla paginacomportamerisultato finaanche riport
I semplici carichiesta).
c) Come s
In estrema s
‐ persnorfidu
‐ i pumedsug
‐ i pu
Con questi ampie dei c
d) Valutaz
Ai collaboradi, al massprocedura ivalutazioni r
Schematica
i copro
i codi c(mo
i coperprog
e) Numero
Performance d
ome esempi
ori hanno utiprecedente
a 2 è invecevo del dirigen
a 3, è riportento è riportale (giudizio tati visivame
alcoli sottesi
si interpreta
sintesi (con r
sonale che vma in casi s
ucia che il dir
unti di migliordia. Sono an
ggerisce di m
unti di forza s
risultati il dcomportamen
zione compl
atori del dirigsimo, cinquendicata al pariferite all’ese
amente, le inf
omportamenpostegli, di c
omportamencomunicazionotivazione) e
omportameniodo, capacgetti.
o dei valuta
di AREA ‐ appr
o la valutazio
lizzato le scaallegato V/1
e riportato cnte Ics.
tata la sintetata la mediamedio comp
ente nella pag
ai risultati de
ano i risultat
riferimento a
valuta: le scsimili. Il che drigente saprà
ramento richnche da ana
migliorare sop
sono leaders
irigente può nti come ripo
lementare
ente in valut comportamaragrafo 6.4,empio prece
formazioni p
nti scelti dacomunicazion
nti giudicatine con i procapacità org
nti suggeritità di coord
tori
rovato con de
one di alcuni
ale fuzzy all’a.
come esemp
esi della lora “fuzzy” deiplessivo o “fgina 4.
elle valutazio
ti (dell’esem
all’allegato VI
ale di valutadimostra una
à accettare p
iesti al dirigealizzare le vaprattutto deci
hip e capacit
approfondirortate nell’alle
tazione si ricmenti organiz
, punti b2 e bdentemente
iù significativ
a più valutane con i prop
più positivopri collaboraganizzative in
i da migliorinamento de
elibera CdA 00
i dirigenti di A
allegato VI,
pio la valuta
ro valutazioni dieci giudizfuzzy” dei co
oni sono svo
mpio).
I, pag. 4):
azione sceltea buona con
positivamente
ente riguardaalutazioni su isione ed org
tà di gestion
re i giudizi uegato V/1.
hiede anchezzativi sufficib3. La tabelldescritto.
ve che si des
atori (penultipri collaborat
vi dalla maggatori, di valunterne al pro
rare: capacitel proprio s
08 di data 24.0
AREA da pa
pag.1, per va
azione dei 1
ne per tutti zi sulla mediomportament
olti con un SW
e sono di livenoscenza dee i giudizi;
ano i comporscale di poc
ganizzazione
e del cambia
utilizzando e
e di integrare enti (+) e cla di pag.5 d
sumono dalla
ma colonnatori e con altr
gioranza dei utazione delloprio servizio
tà di previsioervizio in re
PR
01.11
rte dei loro d
alutare i com
0 valutatori
i CO del da “fuzzy” deti organizzati
W proprietari
ello più eleval dirigente, la
rtamenti con chi termini. Ne;
amento.
ventualment
la valutazioninque di migell’allegato V
a tabella son
): capacità dri servizi;
valutatori (ue idee propo
o.
one e pianificelazione agli
ROGETTO PRAL
dieci collabor
mportamenti o
per un com
dirigente Zetelle scale sceivi). Questi r
o di AREA (d
ato (non elaba volontà di
giudizi mediNell'esempio
te le loro de
ne “fuzzy” coglioramento,VI riporta la
no:
di valutazion
ultima colonnostegli, di te
cazione nel i altri e di c
REMIALE N.2LLEGATO 2.2ratori.
organizzativi
mportamento
ta. Per ognielte (TS) e ilrisultati sono
disponibile a
borato) dellaesporsi e la
inferiori alla di pag. 4 si
escrizioni più
on un elencosecondo la
sintesi di tali
ne delle idee
na): capacitàeam building
medio/lungocontrollo dei
2 2
i
o
i l
o
a
a a
a i
ù
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e
à g
o i
Piano della P
Alla valutazfacoltà del Dprocederà a
Quando un persone danumero dei
Performance d
zione partecipDG, sentito iad una rotazi
servizio ha altri servizi dipendenti r
di AREA ‐ appr
pano tutti i coil dirigente, dione dei valu
un numero dche collabo
richiesti dalla
rovato con de
ollaboratori ddi ridurre taleutatori negli a
di dipendentirano abitualm
a valutazione
elibera CdA 00
di un dirigente numero finanni success
i inferiore a mente con d
e.
08 di data 24.0
te indipendeno ad un minsivi.
10, il direttordetto servizio
PR
01.11
ntemente denimo di 10 pe
re, in accordoo per comple
ROGETTO PRAL
el loro tipo dier servizio. I
o con il dirigementare a a
REMIALE N.2LLEGATO 2.2 contratto. Èn tal caso si
gente scegliealmeno 10 il
2 2 È i
e l
PRO
COM
SITU
OGETTO PREM
MPORTAMENT
UAZIONE DI LA
MIALE 2 – ALLE
O ORGANIZZA
AVORO: ______
GATO 2.2
ATIVO ________
_____________
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______VALUTAT
_ DIRIGENTE _
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______________
____________
____ SERVIZIO
DAT
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TA: __________
ATO VI - PAG
_
_
1
PRO
COM
SITU
OGETTO PREM
MPORTAMENT
UAZIONE DI LA
MIALE 2 – ALLE
O ORGANIZZA
AVORO: ______
GATO 2.2
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_____________
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______ N° VAL
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LUTATORI: 10
SERVIZIO
0
ALL
MNS
DATA: 08.0
LEGATO VI – P
09.2010
PAGINA 2
PROGETTO PREMIALE 2 – ALLEGATO 2.2
ALLEGATO VI – PAGINA 3
SINTESI DELLA VALUTAZIONE
DIRIGENTE: Zeta SERVIZIO MNS N° DEI VALUTATORI: 10 DATA: 10/9/2010
SITUAZIONE DI LAVORO: _______________________
COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO
Scala
utilizzata TS)
Giudizi
Decisione:
Capacità di identificare il problema, di definire il processo decisionale, decidere nei tempi richiesti e comunicare
l’importanza della decisione, assumerne la responsabilità, accettando i rischi e valutandone i risultati.
8 Il sesto termine su 8: 6/8= more or less high= più o meno buono:
sopra la media e quasi buono
Leadership:
Capacità di fornire modelli, guidando e motivando le risorse attribuite e quelle ricadenti nella propria sfera di azioni verso il raggiungimento degli obiettivi, stimolando
comportamenti efficaci ed orientati ai risultati, promuovendo consenso e coesione.
7 5/7= upper average = sopra la media, tra la media e buono
Integrazione:
Capacità di interagire, entrando in sintonia con gli interlocutori, esponendo in modo chiaro e completo,
fornendo aiuto nei momenti di difficoltà ed accettando di condividere la responsabilità dei risultati.
8 7/8= high = buono
Organizzazione:
Capacità di definire ruoli, responsabilità, programmi e flussi di lavoro conseguendo integrazioni, identificando
vincoli strutturali e possibili soluzioni per la realizzazione dei programmi, tenendo conto dei costi e benefici,
stabilendo criteri di verifica e approfondendo motivi e cause di eventuali scostamenti.
6 4/6 = upper average = sufficiente
Valorizzazione R.U.:
Capacità di responsabilizzare le persone fissando standard professionali, attivando valutazioni obiettive che riconoscano e premino in funzione dei meriti, identifichino
i bisogni di apprendimento e promuovano la crescita professionale della R.U.
6 4/6 = upper average = sufficiente
Determinazione:
Capacità di agire con risolutezza ed efficienza, ottimizzando le risorse personali, agendo con metodo,
sfruttando le opportunità nei tempi programmati.
6 4/6 = upper average = sufficiente
Gestione del cambiamento:
Capacità di definire il cambiamento, affrontando l’incertezza con disponibilità alla sperimentazione, valorizzandone gli elementi positivi, diffondendo e
consolidando i risultati.
6 5/6 = high = buono
Comportamento complessivo 7 5/7 = more or less high = sopra la media e quasi buono
PRO
SINT
SITU
OGETTO PREM
TESI DELLE VAL
UAZIONE DI LAV
MIALE 2 – ALLE
LUTAZIONI DI T
VORO: Gestione
GATO 2.2
UTTI I COMPOR
del proprio servi
RTAMENTI ORG
izio DIRIGENTE
ANIZZATIVI
E: Epsilon N° VALUTATORI: 10 DAT
ALLEGATO
TA: 09.09.2010
LEGENDA
1. Decision
2. Leadersh
3. Integraz
4. Organizz
5. Valorizza
6. Determi
7. Gestione
8. MEDIA C
O VI – PAGINA
ne
hip
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zazione
azione RU
nazione
e del cambiament
COMPLESSIVA
4
to
PROGETTO PREMIALE 2 – ALLEGATO 2.2
ALLEGATO VI – PAGINA 5
RISULTATO DELLA VALUTAZIONE COMPLEMENTARE DEI COMPORTAMENTI ORGANIZZATIVI
DIRIGENTE: __________________ NUMERO VALUTATORI: ______ DATA: ___________
SITUAZIONE DI LAVORO: Gestione del proprio servizio
+ - Tot (+/-)Capacità di previsione e pianificazione (medio/lungo periodo) - - - - - 0 5 5 -5Capacità di programmazione (breve periodo) + - - - + 2 3 5 -1Capacità organizzative (all'interno del proprio servizio/UO) + + + + - 4 1 5 3Capacità di comando/gestione del quotidiano + 1 0 1 1Capacità di delega (e formazione della delega) - + 1 1 2 0Capacità di coordinamento (proprio servio e in relazione agli altri) - - + - - + 2 4 6 -2Capacità di valutazione delle idee propostegli + + + + + + + - 7 1 8 6Capacità di valutazione dei progetti + + 2 0 2 2Capacità di valutazione dei risultati - + + 2 1 3 1Capacità di valutazione dei propri collaboratori (capacità di differenziare e valorizzare) - 0 1 1 -1Capacità di valutazione delle persone esterne al proprio ente/UO) - 0 1 1 -1Capacità di valutazione delle organizzazioni esterne 0 0 0 0Capacità di controllo dei progetti - - + + + 3 2 5 1Capacità di controllo dei propri collaboratori - - 0 2 2 -2Capacità di team building: motivazione dei propri collaboratori + + + - + 4 1 5 3Capacità di team building con glia ltri servi/UO (sinergie) - - + 1 2 3 -1Capacità di relazione/comunicazione con propri collaboratori + + + + + + + 7 0 7 7Capacità di relazione/comunicazione con altri sevizi/UO - - + + + + + 5 2 7 3Capacità di relazione/comunicazione con enti/organizzazioni esterne (precisare se Univ., PA, Aziende) 0 0 0 0Capacità di saper dire di no - 0 1 1 -1Capacità di focalizzare energie lavorative - 0 1 1 -1Altro…
Val
utat
ore
7
Val
utat
ore
5
Val
utat
ore
1
Comportamenti organizzativi
Giudizi dei singoli valutatori
So
mm
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Giu
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tali
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Val
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ore
2V
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e 3
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4
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ore
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utat
ore
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ator
e 9
Val
utat
ore
10
- 24/1
Esempio: Processo di VALUTAZIONE ITe MARRO
Definizione della struttura organizzativa
nprimo passo verso la valutazione: defmire la struttura organizzativa ed i
suoi livelli (che jX'ssono essere contempora- nearnente valutatori e valutandi)
Ssempio (da riveciere e completare)
_ livello ~ livelloF !.!ve& I
- gruppo di gestione (P e coJlab) - Preside
rde,.rro 1- dipartimenti I - aiuti del Preside - ATA , - insegnanti
- allievi - ex allievi
- coosig!io d'lstituto ...
~ ~g!i di desse I'----,-P<__ allievi potenziali 1 reierenti aziendali Gnppi
- aziende~ - alunni potenziali I fuori - autorità pubbliche
- tavo ~o lecnico - ispettori scolastid ?
misti - giornali locali
- 24/2
Valutazione a livello di Istituto 10- passo
Metodo suggerito:
definire ia miSSIOne dell'istituto da cui derivare le competenze distintÌ?e (eosenziale!);
• pcr la definizione coinvolgere i gruppi organizzati (partendo da quelli giudicati essem.iali).
La missione deve:
• sintetizzare gl i scopi principali dell 'Istituto,
• essere · veOOibilec ai clienti attuali e po~enzialj,
• distinguere dagli lstiruti concorrenti (attuali e potenziali)
ESEMPIO DI MISSIONE PER rre A_ MARRO
Fornire una preparazione eccellente
per un posto sicuro in industria, commercio e turismo )
- 24/3
Valutazione a livello di Istituto - 2° passo
Le competenze distintive sono quelle che permettono di sopravvivere (bene) nel medio - lungo periodo. Le competenze distintive, basate sulla missione, permettono <li distinguere il Marra da Istituti suoi concorrenti, rafforzano un'idea di unicità e di esigenze, percepite come importanti, dai suoi principali clienti ... In genere oon sono più di due o tre per ogni organizzazione. (Da queste si derivano le altre più specialistiche o più mirate). • Si costruisce l'albero delle competenze distintive.
Esempio (da rivedere. cambiare o completare)
Cor;->.;:e!enze èisfin;:ive
rCA1k:n>
ijngue Sei!e
r~~' ~I Iec:::eIeI =
neI'~c - ecooormco e
gu\ndico base
- solide conoscenze di base, anche per l'Università,
- conoscenze applicate per industria. commercio e turismo.
- stages all'estero e presso aziende. laboratori e consulenti,
- uso costante di tecniche multimediali,
- attività interfunzion2l e e coon:fmata,
- aggiornamento continuo
~ Più dei concorrenti
- 24/4
Valutazione a livello di Istituto - 3° passo
Raggiunto il consenso sulle competenze distintive (e
sulla missione) si individuano le azioni (=>
situazioni di lavoro) in atto e possibili per rafforzarle
(con il conrributo del secondo e del terzo livello
organizzativo).
- 24/5
Valutazione a livello di Istituto - 4° passo
A questo punto (e solo adesso) si elabora un progetto di valutazione sulla percezione dell'Istituto da parte dei gruppi organizzati (dentro, fuori, misti) e, successivamente. delle persone; cioè si avvia un processo di valutazione esplicita delle competenze distintive focalizzate sulle situazioni di lavoro (e sulle azioni necessarie per migliorare).
Per la valutazione si possono impiegare metodi che rispondono alle seguenti domande:
• quali delle seguenti competenze (predefinite) sei in grado di vah.rr.are, come le valuti e perché?
• Quali altre competenze ritieni importanti da valutare, come le valuti e perché?
- 24/6
Valutazione a livello di Istituto - passi successivi ~
Alla valutazione delle azioni, in atto e possibili per rafforzare le c.ompetenze distintive dell'Istituto, deve
segurre:
• un progetto di miglioramento (distinguere l'essenziale dal secondario)
• un progetto di comunicazione verso "clienti"
pnontan
~---------------------------------L
~r. ====~~~~~==~~=============================================== -3V5I ~ ITe M an"o: Valutazione ~'f~-". Ad oggi (giugno 1998) quanto giudichi presenti le competenze base?
..,. "
CO.MPETENZE BASE ,I ~ I I I I Abilità A.ggiomamento Analisi critica Apertura Comunicazione Lmparare ad Integrazione Orientamento Reattività e Uso di
corr:inuo della reaìtà all'impresa culturale e imparare con il territorio nel mondo concretezza attrezzature mulgiuridico ed (C) (D) tecnica in (F) e risposta ai suoi universitario nel risolvere timediali ed
economico. a"";'" lingua straniera bisogni culturali (H) i problemi infonnatiche , le (B) ) (G) (I) (L)
Pruveuiem:a del l"alu:t.alore: U Biennio Igea O Trienn io Igea. o Biennio Erica D Triennio Erica ~ Altro PROFESSORI e ALLIEVI
Assente Carente Presente Punto di forza ' » Ili ! Il. TS 7 Il I L 0 ___ +-..11
Molto carentE Medio Molto presente Assente Carente Molto presente
------:~ I i L-------,
-EY F Il . 1+ Molto carente Presente Punto dI forza
Molto carente Me<:lio Molto presente
I I I [ J
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-- Carente
Presente olio care"'" I I C _ E _ F _ I _ H - 8 - E - L I +1» j:
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- 32/6
- --------------------, Graf. 1
Visualizza·zione .Qutput Professori OO~----------------------------~l~------------------------------------------------------~l
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C .Q CD "CD Cl. 0,50 Cl)
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, I Media Relativa delle Valutazioni
i Valutazione ...... -- ...--... Asse di Dispersione Media Relativa ~ Dispersione
c F (3/4) 3/4)
Competenz&(Media Fuzzy) r
Gruppo d i criticità 2:
G
(5/6)
Gruppo d i n O I1 critic ità. Punti di forza
- 32/7
Graf. 2
isualizzazione Output Studenti I iliiiiii~1 Media Relativa delie Valutazioni
Valutazione .00 Asse di Dispersione Media Relativa
~ Dispersione
~ ' ,""
!C N C ...O ...."., OJO a..... O)
Q., O
"O "i:
'C
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G A G 2I3) (2fy ®
Gruppo di c riticrtà 1: Gruppo di criticità 2:
popolazione mediamente js~~fnr'~~
Gruppo di criticità 3: pop.olazione mediamente dispersa
Gruppo di non criticità
Punti di fQ~a
aIumiorti mM~ Ordiné ecrescerrte da Sx.
n
Competenze Distintive ~ ITC Marro - I - 32/8
Pnnti di miglioramento
(quell i in cui il giudiZiio delle competenze è sotto la media per Professori elo Studenti)
l . Area ài attOrdo su ~ '"sotto ~~a" tra S. e P. = 8ZlOOl
CWJgIIlJU:
2.. A..-ea di dìsaccordo fu Professori (T) e ~(-) =
3..À..:-ea di ~ ::ia Profesoo.-i (-) e StudenU (- ) = como:ricaz!~ne e
...5 .... ' .. fuP. eP.
Classificazione in ottica cliente ( - Studenti)
c = Analisi critica della realtà criticità 1 per Professori criticità l per Studenti
H = Orientamento nel mondo universitario criticità l per Professori criticità 2 per Studenti
l = Realtà e concretezza nel risolvere i problemi criticità l per Professori criticità 3 per Studenti
G = Integrazione con il territorio e risposta ai suoi bisogni culturali punto di forza per Professori criticità 3 per Studenti
A = Abilità comunicative e relazionali non criticità per Professori criticità 3 per Studenti
E = Comunicazione culturale e tecnica in lingua straniera criticità l oer Professori non criticità per Studenti
F = Imparare ad imparare criticità 1 per Professori punto di forza per Studenti
- 32/9
Competenze Distintive -ITC Marro-
Plrnti di otfunizzazione
(quelli in cui il giudizio delle compere<lZe è SQlll"a la media per Professori e Studenti)
Area di acco.-do su giudizi "sopra la G:edia" fra S. e P. =
ci coagim:ne mime l!l1-ommivazione
L = Uso di attrezzature multimendiali ed informatiche punto di forza per Professori non criticità per Studenti
D = APertura all'impresa punto di forza per Professori punto di forza per Studenti