Petrolio

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PETROLIO

PETROLIO Che cos’è il petrolio? Origini del petrolio Ricerca del petrolio Estrazione Trasporto Raffinazione del petrolio Impieghi

CHE COS’è IL PETROLIO? Il petrolio ovvero «olio di pietra» è un liquido

denso e oleoso di colore variabile dal nero al giallo bruno con peso specifico inferiore a quello dell’acqua (sulla quale galleggia). Il petrolio greggio è un miscuglio di idrocarburi costituito soprattutto da carbonio e in parte da idrogeno. In percentuali minori si trovano zolfo, azoto e ossigeno. Il petrolio non si usa direttamente ma viene frazionato nei suoi componenti, cioè benzina, gasolio, kerosene, gas, ecc.…, che sono combustibili. Il petrolio greggio si misura in barili ( 1 barile =159 litri).

ORIGINI DEL PETROLIO Il petrolio deriva da cumoli di sostanze organiche,

cioè viventi, che si sono trasformate in sostanze oleose ricche di energia. La formazione è iniziata molti milioni di anni fa e ha richiesto due fasi principali:

A) Formazione del petrolio; è avvenuta milioni di anni fa, quando sulla Terra esistevano molti specchi d’acqua, nei quali vivevano piccoli organismi vegetali e animali (plancton). Questi micro-organismi sono stati sepolti da strati di sabbia e argilla, diventati poi strati di rocce sedimentarie. I plancton, sottratti al contatto con l’aria, si sono trasformati in idrocarburi, sostanze oleose formate da idrogeno e carbonio.

B) Formazione dei giacimenti; mentre si formano gli idrocarburi, i movimenti tettonici deformano gli strati di roccia. Sono nati così le trappole petrolifere, cioè strati rocciosi a forma di cupola o di cuneo o di triangolo, che hanno una ‘punta’ rivolta verso l’alto, quindi sono più vicini alla superficie del suolo. Le trappole presentano tre strati: uno di gas naturale, uno di petrolio e, quello più in profondità, uno d’acqua.

RICERCA DEL PETROLIO Il ciclo produttivo inizia con le operazioni

«minerarie» svolte sul territorio: la ricerca e l’estrazione. La ricerca del petrolio viene fatta negli antichi bacini sedimentari, dove è più probabile trovare le trappole petrolifere. I geologi usano la tecnica della sismica a riflessione: inviano onde del sottosuolo che vengono riflesse dagli strati rocciosi e il computer disegna direttamente il profilo dei vari strati. Un pozzo esplorativo è una trivellazione fatta per accertare se in luogo esiste una trappola, se contiene petrolio e in quale quantità.

ESTRAZIONE Quando i pozzi esplorativi confermano la presenza di

vasti giacimenti, sul territorio nasce un campo petrolifero. Come prima cosa vengono montate le torri derrick, simili a piccole Tour Eiffel munite aste con scalpelli all’estremità. Via via che si raggiungono le trappole petrolifere, i derrick vengono smontati e al loro posto sono installati gli alberi di Natale o le pompe di estrazione. Il petrolio che esce dai pozzi viene depurato e infine raccolto in attesa del trasporto alla raffineria. Insieme al petrolio fuoriesce gas che può essere stoccato oppure bruciato (gas flaring). Il gas flaring è vietato in varie zone, ma è ugualmente praticato con ingenti danni ambientali.

TRASPOPRTO Per trasportare il petrolio greggio alle

raffinerie si utilizzano gli oleodotti, che arrivano fino alle distillerie o fino ai porti. Se l’oleodotto si ferma al porto, il greggio viene trasportato alle distillerie grazie a una petroliera.

L’oleodotto è una conduttura formata da tubi saldati l’uno all’altro in cui viene pompato il petrolio.

Una petroliera è un gigantesco serbatoio galleggiante a forma di nave, diviso in tanti compartimenti.

RAFFINAZIONE del petrolio La raffineria è un impianto in cui il

petrolio greggio viene sottoposto alla distillazione frazionata (schema sotto). Infatti il petrolio è composto da idrocarburi liquidi (kerosene, benzina, gasolio) e gassosi (come il metano).

Impieghi Carburanti: i prodotti più importanti. Combustibili: oli che vengono bruciati per

il riscaldamento e le centrali termoelettriche.

Virginnafta: è la materia prima dell’industria petrolchimica.

Prodotti derivati: sono i lubrificanti, gli asfalti e i bitumi, la paraffina e la vasellina.