PER NON DIMENTICARE Classi prime A e B Scuola secondaria primo grado BOTRUGNO.

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Classi prime A e BScuola secondaria primo grado

BOTRUGNO

La Repubblica Italiana riconosce il

27 gennaio,

data dell’abbattimento dei cancelli di

Auschwitz, “Giorno della memoria” ,

al fine di ricordare la Shoah.

LA MEMORIA

E’

CONOSCENZA

LA CONOSCENZA È

“LIBERTÁ”.

Il nostro percorso riguarda

“Alcuni campi di concentramento

in Italia”Fossoli BolzanoRisiera di San SabbaBorgo San DalmazzoAlberobelloManfredoniaIsole TremitiGioia del Colle

Nel campo di Fossoli,

nella campagna di Carpi (Modena)

furono rinchiusi

ebrei e oppositori politici,

trasferiti, poi, in treno

verso i campi

di concentramento

e di sterminio.

In questo campo la vita dei prigionieri non fu eccessivamente difficile.

A partire dal 15 febbraio 1944,

le SS naziste gestirono direttamente il campo di Fossoli come campo di transito .

Furono oltre 5000 i prigionieri deportati dai nazisti nel campo.

Circa la metà di essi erano ebrei che ebbero come destinazione finale

le camere a gas di Auschwitz.

Medaglia d’oro al Valor Militare,

comandante delle “Formazioni Giustizia e Libertà”,

fucilato nel campo di concentramento di Fossoli,

il 22 giugno del 1944.

POLDO

GASPAROTTO

Primo Levi rievoca la sua

breve esperienza a Fossoli

nelle prime pagine del

famoso libro

“Se questo è un uomo”

e

nella poesia

“ Il tramonto di Fossoli”.

Io so cosa vuol dire non tornareA traverso il filo spinatoho visto il sole scendere e morire;ho sentito lacerarmi la carnele parole del vecchio poeta:"Possono i soli cadere e tornare:a noi, quando la breve luce è spenta,una notte infinita è da dormire"

IL TRAMONTO DI FOSSOLI

Dopo il 1960 il campo fu abbandonato e a lungo dimenticato.

Il campoIl campo oggioggiOggi la fondazione Fossoli e il Comune di Carpi

si impegnano per preservare le strutture superstiti e il ricordo dei tragici fatti.

Nell’agosto 1944

i nazisti abbandonarono il campo di Fossoli

e organizzarono un Lager con funzioni analoghe a Bolzano.

Tra le sue mura furono internati:

oppositori politici, ebrei, zingari e,secondo gli studi più recenti, almeno un testimone di Geova.

Vi era un blocco celle

con 50 posti angusti,

luogo di tortura e di

morte per decine di

prigionieri.

Si chiamava Michael Seifert, noto col soprannome di Misha, protagonista,

insieme ad un’ altra S.S. Ucraina, Otto Sein,

di una lunga serie di atrocità nei confronti dei deportati.

Tra i loro prigionieri, vi fu anche un giovanissimo

Mike Buongiorno.

Lionello Bertoldi, ex senatore e presidente dell’Associazione nazionale partigiani di Bolzano ricorda così il "boia di Bolzano":

«Era il terrore, nessuno osava guardarlo in faccia. Quando si metteva i guanti neri, gli

internati tremavano. Li portava per interrogarli nella cella nera.

Politici, partigiani... Li torturava, li uccideva».

Berto Perotti riferisce:

“I due compari ucraini Otto Sein e Misha Seifert uccisero il giorno di Pasqua, un povero ragazzo, perché aveva rubato

del pane, sbattendolo a turno con la testa contro i muri della cella.

Nessuno del blocco celle dimenticherà mai quel giorno: urlo per urlo, colpo per colpo.

Altri vennero strozzati. In quelle occasioni, i due circolavano per i corridoi con i guanti

di pelle nera. Erano diventati un simbolo, e quando li vedevamo in quel

modo, un brivido correva per le celle. Non si sapeva a chi toccava il turno”.

Nel maggio del 1945 i deportati vennero liberati ed il lager chiuso.

Il Comune di Bolzano, nel giugno 2004, ha collocato di fronte al muro

di cinta del campo 6 pannelli che ricordano il Lager e le sue vittime.

La Risiera di San Sabba (Trieste) è stato un lager nazista,

utilizzato per il transito, la detenzione e l’eliminazione

di Sloveni, Croati, Partigiani, detenuti politici ed Ebrei.

È stato l’unico campo di concentramento in Italia ad avere un forno crematorio.

Nelle celle della morte spesso i prigionieri venivano stipati assieme a cadaveri destinati alla

cremazione.

Il vestito usato all’interno della Risiera

A favore dei cittadini imprigionati nella Risiera,

in particolare dei cosiddetti “misti”

(ebrei coniugati con cattolici), intervenne il

vescovo di Trieste, Mons. Santin.

La Risiera di San Sabba oggi

Il campo di Borgo San Dalmazzo

fu istituito dapprima dal capitano

Muller e poi gestito dalla

Repubblica Sociale Italiana.

Tutti i prigionieri furono trasportati ad Auschwitz.

Pochi sopravvissero.

Nel 2001 don Raimondo Viale,don Raimondo Viale,

è stato insignito dell'onorificenza di GIUSTO fra le nazioni

dall'Istituto Yad VashemYad Vashem di Gerusalemme, per l’aiuto dato ad alcuni

deportati nella fuga.

Nel 2000 la città ha ricevuto dal Presidente della

Repubblica Carlo Azeglio CiampiCarlo Azeglio Ciampi

la medaglia d'oro al merito civile per l'aiuto

collettivamente offerto agli ebrei perseguitati.

Il campo di Alberobello:

ex scuola agraria denominata

Casa Rossa,

Vi furono deportati civili politicamente pericolosi, ebrei provenienti dalla Germania e

dalla Polonia.

Il campo di Alberobello

Nel campo di concentramento

di ManfredoniaManfredonia

furono internati ebrei tedeschi,

comunisti, socialisti,

sovversivi e anarchici.

Il campo di Manfredonia

Altri due campi di concentramento pugliesi furono:

GIOIA DEL COLLE LE ISOLE TREMITI

E Voi imparate che occorre vederee non guardare in aria; occorre agiree non parlare. Questo mostro stava, una volta, per governare il mondo!I popoli lo spensero, ma ora non cantiamo vittoria troppo presto:il grembo da cui nacque è ancor fecondo.

Bertolt BrechtBertolt Brecht