Post on 28-Feb-2018
Fiorella Colombo e Laura di Biase © www.recitarcantando.net
Copione teatrale
scritto e sceneggiato da Fiorella Colombo e Laura di Biase
con i testi, le battute e le emozioni degli alunni
della classe 5 T. P.
a. s. 2001/2002 b.
ISTITUTO COMPRENSIVO SAN FRUTTUOSO
Scuola XII Ottobre Via Berghini, 1
Genova
I RAGNI E LA RAGNATELA
Frammenti di cinque anni di scuola
ATTORI IN ORDINE DI APPARIZIONE : 20
Jefferson Daniel Munoz Rosado Niloufar Heravi Giulio Dispenza Valentina La Badessa Perla Almonte Marco Macciardi Alex Pareto Manuel De Moro Veronica Clemente Sara Fagherazzi Michela Denurchis Jessica Chiarello Valentina Mazzucchelli Martina Morando Gianluca De Angelis Katia Oliveto Riccardo Diotalevi Roberta Setzu Simone Pugi Francesco Sabatini
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SCENA I (Musica consigliata: Forrest Gump)
RAGNATELA INIZIALE
La scena si apre con una coreografia di tutta la classe. Si balla dentro una enorme ragnatela di
elastici colorati, i ballerini sono tutti i ragni, vestiti di nero.)
Ad un certo punto tutti si immobilizzano e comincia la presentazione dello spettacolo:
JEFFERSON : Queste funi ci uniscono, queste braccia ci stringono, questi fili ci legano…legami
forti…legami deboli…legami elastici…legami indelebili ci tengono insieme…
NILOUFAR : Quest’ anno, questo ultimo anno, proveremo a recitare la parte di noi stessi…
difficile eh ? Lavoreremo su noi stessi …sentimenti… emozioni…il nostro corpo…il nostro modo
di essere…
Ognuno di noi ha scritto la propria parte e il prodotto che vedrete è autentico! Le frasi che sentirete
sono proprio le nostre, i canti che ascolterete li abbiamo costruiti tutti insieme…i movimenti che
coglierete vengono dalla nostra fantasia personale…alcune storie che racconteremo le abbiamo
scelte, commentate e rielaborate in classe… è stato un lavoro molto intenso, ma veramente
gratificante!!!
Proveremo, quindi, a darvi frammenti di noi, sensazioni tenute insieme da un filo lungo…, lungo 5
anni di scuola…, lungo 10 anni di vita…, lungo come la circonferenza del mondo intero!
(Passa per tutto il palcoscenico Simone con un cappio intorno al collo, come a significare il filo
che lo stritola)
.
GIULIO : Proveremo a mostrarvi le nostre emozioni così come escono…le appoggeremo sul
palco…e le faremo rotolare giù in mezzo a voi…,
NILOUFAR :…ma badate bene: restano sempre nostre!!!
GIULIO : Le faremo uscire da dentro di noi e le scorgerete per qualche attimo…
VALENTINA L:…lasciatevi avvolgere dalle nostre sensazioni…
NILOUFAR : Noi ve le affidiamo……
TUTTI : Custoditele !!!
(Posizione finale del balletto)
chiusura del sipario
SCENA II Si vede un letto con due anziani sposi. E’ notte fonda, si tirano le coperte, da fuori scena si sente
una una voce da incubo ricorrente, inquietante: l’ultimo testo dato dall’insegnante nell’ultimo
giorno di scuola.
GIULIO : “Stai concludendo un ciclo della tua vita : descrivi le emozioni di questi 5 anni di scuola”
NILOUFAR : “…emozioni…”
SARA : “…scuola…”
NILOUFAR: “…stai concludendo…”
SARA : “…descrivi le emozioni…”
NILOUFAR : “…le emozioni…”
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Entrano in scena quattro figure narranti, con bombetta in testa e papillon, cantano sulle note di
“Hello Dolly”:
KATIA, VALE L., SARA, ROBERTA(cantando) :
Voi non sapete che
Si è fatta notte qui
E lì nel letto indovinate un po’ chi c’è?
Son proprio loro sposati
Marco e Perla: invecchiati!
In questa notte magica, notte un po’ così.
Provate un po’ anche voi
A chiuder gli occhi adesso
E a immaginarvi vecchi, vecchi proprio lì!
Forza, tutti insieme, dai sì ce la fate,
Bella notte questa, bella gente quella
Sogni, sogni, sogni, sogni d’or!(3 v.)
(Ancora la voce da fuori scena)
PERLA : Oh !!!! Che spavento !!!
MARCO : Ah..ah..ah…mi hai fatto venire un colpo !!!
PERLA : Ho avuto un incubo spaventoso!!!
MARCO : Tu sei il mio incubo !!!
PERLA : Il testo… il testo…ricordi?
MARCO : Ma che testo? Cosa dici? Questa sta peggiorando di giorno in giorno! E già, gli anni
passano per tutti.
PERLA : Ha parlato il giovanotto ! (Gli fa una beffa)
MARCO : Smettila, smettila ! Senti Perla, ritornando al testo, sai bene che ho 85 anni e
considerando che la scuola è durata circa 17 anni, quanti testi pensi che abbia dovuto scrivere? 200
? 300 ? 1000 ?
PERLA : Ma niente, tu lo avevi lasciato in bianco ! Buona notte !
MARCO : Buona notte un corno !...e basta con ‘ste coperte ! Andrò a prenderne un’altra!
(Va a prendere le coperte, uscendo di scena)
PERLA : E’ tardi, vado a fare la spesa. (Esce di scena)
MARCO :(Rientra in scena) E dove sei andata sta volta? Non incominciamo con la storia del
sonnambulismo! Sta notte no! Ti prego ! Non ti seguirò sul pianerottolo, tanto meno da…
(Si sente suonare alla porta)
DRRRRIIIINNNN!!!
MARCO : Eccola !
PERLA : Ho confuso le 3 di mattina con le 13 del pomeriggio…buona notte…
MARCO : Che lo sia ! …le coperte !!! spero che stavolta tu non sia andata né dalla vicina di sotto o
di sopra o di fianco….no no no spero non dalla Tagliaferri !!! Quella no !!!
DRRRIIIIINNNN!!!
MARCO+PERLA : La Tagliaferri !!!!
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(Entrano invece in scena trei ubriachi, un altro incubo: Manuel; Giulio, Alex )
ALEX : Salve, sono un incubo! Ed ecco i miei amici…
MANUEL: Essere o non essere questo è un problema anzi un bel dramma….ma chi l’ha detto che
Amleto era un nobile…………….
GIULIO: Vuoi un goccio…..
(Poi spariscono…)
MARCO : Ehi!! Hai visto ? Un incubo!!!!!
PERLA: Il testo?
MARCO: Ma che testo, e basta con ‘sto testo!! C’era qualcuno, ubriachi, forse nella mia mente, non
lo so… Forse nella tua… o….. ma tu li hai visti? Toccami, toccami, sogno o son desto?
PERLA: Sei desto… Sarà il vino, Marco, il vino…
MARCO: Ma quale vino? Sono astemio!
DRRRIIIIINNN
MARCO: Aiuto, turna gli ubriachi!!
PERLA.: Aiuto, turna il testo!!!
(Rimangono seduti sul letto, immobili con le mani nei capelli dallo spavento)
SCENA III Entranoi angioletti, ma che sono i vecchi compagni di scuola trasformati in sogno: Valentina L,
Niloufar, Jessica, Jefferson, Michela, Veronica, Giulio, Sara. Cantano sulle note di “Any dream
will do”:
VERONICA,JEFFERSON, MICHELA, SARA (cantando):
Possiamo entrare
nei vostri sogni?
Siamo gli amici
dei tempi passati!
SARA+GUILIO : Fateci largo
tu adesso dormi!
Che ne sarà
degli antenati?
JEFFERSON. Ci siam, siam tanti,
ci siam, siam troppi
Che dite voi ?
Sì, voi, ci stiamo?
VALE L:: Ma certo sì,
c’è posto per tutti,
io tanto tanto…vi aspettavo!
JESSICA: Venite qui
pian piano sì,
entrate lì
con garbo,
non disturbate
il sonno di Marco!
E non svegliate chi dorme la notte!
SARA: Notte da non dormire,
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notte da stare svegli,
notte da stare qui,
notte da chiacchierare,
stupendo luogo
la classe mia!
da ricordare
e da sognare!
Le stelle cadono
su di noi.
sussurra lieve
…uuuu…
e sa di bolle
di cioccolata,
che poi si scioglie
con il calore…
MICHELA : E via… che sogno sia!!
(Lo spazio scenico si trasforma in classe, tutti si sistemano come nei banchi di scuola, mimano il
verso di chiacchierare. Entra la maestra:Valentina M.)
VALENTINA M. : Forza, ragazzi, seduti! Oggi facciamo un tema: “Stai concludendo un ciclo della
tua vita: descrivi le emozioni di questi cinque anni di scuola”
VERONICA: Eh sì, fosse così semplice…
MARTINA : Fosse così chiaro…
GIANGI: Cinque anni di scuola…
KATIA : Cinque anni di emozioni…
RICCARDO: Ma se siamo stati sempre seduti!!
ALEX : Sì, proprio tu parli..che neanche al guinzaglio ti poteva tener fermo!!!!!
MANUEL : Bau, bau!!!Auuuu!!!!
ROBERTA: A te riesce bene fare il lupo, eh?
MANUEL : Arf….arf…PSSS (fa pipì su qualcuno)
PERLA : Che fai? Vacci piano!!
JESSICA : Qui c’è qualcosa che non va…
MICHELA :Emozione,…emozione… L’ho presa! (e con una coperta acchiappa Jessica)
JESSICA : Aiutooo!
JEFFERSON : Questa è la mia emozione
MANUEL: E la mia dov’è ?
MARTINA: Manuel! Sei sempre il solito!
SIMONE + MANUEL: Ecco qua, ciappalà, 1 – 2- 3 et voilà!
MARCO : Ah, io lascio il foglio bianco! Come dice la maestra: teste piene e…
SIMONE : Di bernoccoli!Con tutte le testate che prendo…
TUTTI : Ma no, teste piene e quaderni vuoti!
(Tutti si alzano, pensando a voce alta…alle emozioni, ai 5 anni di scuola…e si cambiano il posto)
JESSICA: Ma scusate,… a chi possono importare le nostre emozioni?
VALENTINA M. : E no, ragazzi, stavolta non si scappa…forza…al lavoro!!!
NILOUFAR : Dai, concentriamoci e, come dice la maestra, facciamo un bel respiro e 1-2-3-4 e 1-2-
3-4 e 1-2-3-4 (facendo il gesto della respirazione yoga)…arriva l’emozione?
MANUEL : arriva…arriva…
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ALEX : Maestra, l’asma!
VALE L.: Vado a prendere il termometro
KATIA : Vado anch’io
GIANGI : Ma che termometro, qui ci vuole la respirazione a bocca a bocca!
ALEX : Come sto bene!
GIULIO : E basta ! Ma come si fa a lavorare?
VALE M.: Ragazzi, siete a scuola…sapete la scuola…
FRANCESCO : Ah si la scuola…
VALE M.: Sapete che fin dai Sumeri la scuola…
MICHELA : Scuola, quella nobile istituzione…cosa sarebbe il mondo senza di essa…
RICHY : Io esco..
VALE M. : No no no no
SIMONE : e a bere? …la pipì…ho mal a un piede…che mal di testa…
SARA: Fermi, la vedo…io ho questa emozione……. (Tutti iniziano a battere il ritmo della
pace……e Sara canta )
SARA (cantando) : Senti il cuore ascolta come fa…
Batte forte forte dentro me!
Forse anche il mio cuore correrà
Piano piano e l’anno se ne va….
FRANCY : Ehi, ma come hai fatto?
(Musica di “Old man river”: cantata)
(Tutti si alzano lentamente e “cingono” Sara, per poi sistemarsi in semicerchi, seduti a “mucchio”)
SARA : ..non so…mi sono lasciata andare e…è uscito quello che io sento…
SARA (cantando) :
Sto pensando a quel giorno che
tristemente io vi lascerò:
ed agli anni che passano in fretta,
ma che cosa ci si potrà far !
MARCO :
Vecchio fiume tu sei la storia
che passa lenta, che scorre piano
come la vita o vecchio fiume sei tu!
TUTTI (sono già sistemati a “mucchio”) :
Nostro fiume, la nostra storia,
la nostra vita, il nostro cuore,
che mi accompagna
è un vecchio fiume, è me !
TUTTI : (cantano” a bocca chiusa”)
ALEX : Vecchio fiume, la nostra storia, la nostra vita, il nostro cuore, che ci accompagna è un
vecchio fiume è me!
VALENTINA M. : Sì! E’ questo ciò che possiamo scrivere!
ROBERTA: Quando ho visto i miei compagni per la prima volta ero molto emozionata, era come
conoscere un altro mondo…
NILOUFAR : Io e Sara ci facevamo le linguacce…
VALE. M. : Questo può essere l’inizio del vostro tema!
GIANGI : In tutti questi anni mi sono trovato benone!
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VALE. M. : OK; Gianluca! E poi?
MARTINA : L’emozione delle gite a Portofino, a Bavari, a Villa Duchessa di Galliera e.. il
tennis…
VALE M. : Benissimo!
MICHELA: Quando leggo un bel libro mi ci coinvolgo come se fossi quel personaggio…quando
arriva Peter Pan sono molto contenta, ma agitata, anche se so che sono le maestre…
MANUEL: Ogni estate voglio andare a scuola, invece quando sono a scuola…voglio andare a
casa…
VALE. M.: Continuiamo!
VALE. L: Quando ascolto le maestre mi sento calma, e non riesco a pensare a niente, tranne che
alla loro voce!
ALEX: Ogni tanto mi sento preoccupato, mi vergogno, ho paura ma mi diverto anche da matti…
GIULIO: In terrazzo!!
VALE M: Ottimo!!.
VERONICA: Che sorpresa quando è tornato Simone in III e quando è arrivato Jefferson
dall’Ecuador!!
JEFFERSON: Non conoscevo nessuno, e non parlavo la vostra lingua ma giorno dopo giorno…
SARA: Insieme abbiamo superato recite e difficoltà…
PERLA: In fondo si sapeva che avremmo preso tutti strade diverse…
VALE. M.: E tu Simone?
SIMONE: Beh, nel mio tema quasi quasi…copio le emozioni degli altri!
CANZONE (“Questa è emozione secondo me”)
SARA: Simone!
SIMONE. Dimmi Sara?
SARA : Forse rischi di fare un grave errore !
SIMONE : Quale?
SARA : Come fai a dire : “Io copio un’emozione, io copio un sentimento”
se tu hai paura di metter ciò che provi dentro a disposizione ,
come formiche che attendono l’inverno (Niloufar)
SIMONE : con trepidazione!
A me la Valentina mi sconfinfera assai…
VALE L. : Io gli voglio bene, tanto tanto bene …
F. : Ma sarà proprio emozione ?
M. Sicuro?
F. Sicura?
M. Sicuro?
F. Sicura?
F. Sei sicura che quando c’è lui
M. quando guardi negli occhi di lei
M+F Senti come un’eruzione d’affetto che ti esplode il cuore,(Perla)
il profumo di un bel fiore(Veronica) e la luce del sole (Michela)
sì un’eruzione d’affetto e la luce del sole che c’è !
E… questa è emozione secondo me, sì… questa è emozione secondo te!
F. Non la senti la meraviglia
M. di una nuvola che è così bella (Manuel)
M+F di un pulcino appena nato (Simone) e la luna che brilla (Alex)
la tenerezza del vento dell’aria (Roberta), come un cane, una sorella (Martina)
sì un pulcino di luna che gioca soltanto con me !
E… questa è emozione secondo me, sì… questa è emozione secondo me!
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L’emozione secondo me è il dolore che sento se lascio la mia campagna (Sara),
come se io volessi gridare, in piedi alla lavagna (Gianluca)
e allora sei tu proprio sicuro che provi emozione anche se giochi a calcio con me ?(Sara)
TUTTI :
L’amore è un arcobaleno (Katia),
la gioia un gattino (Marco), VALE L.+SARA+FIO :
due stati alleati (Giulio) l’amore è una nuvola bianca (Giulio)
il dolore è una frusta (Riccardo), è la neve fresca (Giulio)
è quando mi arrabbio con agitazione (Gianluca) e tante farfalle (Valentina M.),un cuore che vola
(Katia)
E QUESTA E’ EMOZIONE SECONDO ME !
QUESTA E’ PROPRIO EMOZIONE
Adesso la sento ora ne sono convinto al 100%
E sono contento(Jessica) al 100% la sento nel cuore
La sento nel cuore più intenso più intenso(Valen e sono convinto al 1000%
tina L.) è come la mamma (Riccardo) una grande tempesta (Valentina M.)
un orso pauroso che è dentro di me (Francesco) dentro di me
QUESTA E’ EMOZIONE SECONDO ME, SI’….E’ L’EMOZIONE….DENTRO TE !!! Si chiude il sipario
(Davanti al sipario ci sono : Jessica, Francy, Richy, Katia, Marco e Simone si aggiunge da dietro al
momento della battuta)
JESSICA : Ci sono ! Mi è tutto più chiaro ! Ragazzi, avete capito cosa scrivere sul tema? Io sì!
FRANCY : Quando vedo i miei compagni mi diverto…quando ascolto la musica mi
rilasso…quando recito in teatro ho il cuore che batte a 1000 all’ora…(trema)
RICHY : Già, il teatro !
KATIA : Sì, vedevi tutte quelle seggiole con i nostri genitori, i nostri amici e cugini, poi ti vedevi in
quel palcoscenico alto, enorme, con tutte le luci colorate che ti luccicavano nel viso…
MARCO : Quando faccio teatro penso al giorno che arriverà di recitare davanti a tutti…
SIMONE : …e il bello è che quando arriva quel giorno…ho paura !
TUTTI : Paura ? (E scappano dietro il sipario)
si apre il sipario
SCENA IV
(Si sente la musica di “10 spose per 10 fratelli” e tutti corrono a ballare…SI APRE IL SIPARIO)
(Comincia il revival degli spettacoli passati)
BALLETTO “ 10 SPOSE PER 10 FRATELLI”
VALENTINA L. : Questo ballo mi fa rabbrividire…brrrrr…che emozione!
MARTINA : Eravamo tutti così piccini…
VERONICA : E che dite di “Aggiungi un posto…
TUTTI : …a tavola!” Sìììì…(Sistemazione della tavola e delle sedie)
BALLETTO “AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA”
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MARCO : Ragazzi….(Ansimando)…abbiamo sbagliato…
KATIA : Il solito perfezionista!
JESSICA : 5-6-7-8
TUTTI : 1-2-3-4-5-6-7-8! (Mentre eseguono i passi finali)
(APPLAUSI)
MANUEL : Applausi…musica per le mie orecchie…Caro compagno di viaggio,…
(“I colori del mondo”)
(pian piano tutti escono di scena e Manuel dice : )
MANUEL : Ehi!! Dove son finiti tutti?…Adesso mi tocca recitare qui davanti….e dire qualcosa di
furbo…simpatici eh ? gli amici…amici….Sistematevi bene, che io, come al solito, tengo un po’ il
pubblico impegnato(!) e poi mi devo arrabattare giù dal palco…spogliarmi…vestirmi…cadere, ci
sta sempre!!!, tornare su con il fiatone e…recitare…sì gli amici…
(Entra Francesco)
FRANCESCO : Siam pronti Manuel!!!
MANUEL : Ma adesso cosa c’è? Si balla, si canta, si recita,…si corre di qua…si corre di la…di
su… di giù…
FRANCESCO : Guarda gli schemini della maestra!
MANUEL : Ma che schemini e schemoni!!!
FRANCESCO : Va bè, io vado in scena…
MANUEL : Vai, vai, io arrivo. Emozioni di qua ed emozioni di là… “E tu Manuel mettiti qui, entra
alla seconda battuta da 8, dovresti fare così, ma in realtà fai cosà, poi sistemati cosù salta, prendi
muovi quei piedini…forte…più forte…aiutoooo…STOP…” io non sono fatto per la danza…per
loro tutto semplice… “Avete capito?”…pessu…ninte…nada…! (Entra la maestra)…ho capito
leggermente…(Esce di scena)
(Musica di “West side story”)
VALE M. : Forse è più facile acchiappare le proprie emozioni per la coda…….mentre
scappano….nulla sfugge al corpo…(finge un mal di pancia da…stress!!)
(Entrano Valentina L., Jessica, Sara, Simone, Riccardo)
VALENTINA L. : E’ vero! Noi vorremmo rappresentare un nostro sentimento con il corpo. Che ne
dite ragazzi?
TUTTUI : Sì!!!
(Musica )
(Ballo improvvisato)
Si chiude il sipario
NILOUFAR :
(IL PROBLEMA DEL QUATTRO di E. Bencivenga, 1991,
adattamento by V T.P.)
GIANGI: presentatore MARCO+MICHELA : narratori JESSICA : 4 GIANGI : 7 SARA: 8 JEFFERSON:1
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GIULIO : Grande Matematico
(Musica n.° 5 “Shows four”)
SARA+JESSICA.+JEFFERSON (cantando) :
Raccontiamo un po’
di questa scuola
di quel che si fa
trallallerolallà.
SARA (cantando) :
E io numero son
Son diverso da te
Son contento perché
Trallallerolallè !
GIANGI: Ecco a voi noi numeri…! Belli eh? …………..
JESSICA : No, io mi sono stufato…sempre pari, …sembro una seggiolina, un po’ insipida…perché
non sono come il 7, bello elegante e sinuoso…e l’8, così tondo e paffutello!!
L’uno poi, che è sempre davanti a tutti!!
MICHELA : Dovete sapere che un giorno il numero 4 si stancò di essere pari. I numeri dispari,
pensava, sono molto più allegri e spiritosi!! Io sono tutto pieno di angoli privo di personalità. E si
stancò di essere 2 + 2 che tutti lo sanno, e anzi, quando vogliono dire una cosa che sanno dicono:
“Quanto fa 2+ 2?”
Sognava, invece di essere un numero lungo e difficile, di quelli che te li dimentichi sempre.
MARCO: Certo è un bel problema, perché non è che il 4 volesse diventare un altro numero, che so
io il 5 o il 1. 864.372. lui voleva essere lui. LUI! Rimanere se stesso, eppure voleva anche essere
come il 5: dispari! Oppure come 1.864.372, cioè lungo e difficile!! Però sarebbe un’altra cosa e lui
non voleva essere un po’ diverso.
MICHELA: Un problema così il 4 non sapeva risolverlo. Forse non c’era una soluzione. Se ci fosse
stata il Grande Matematico doveva saperla.
MARCO: così il 4 andò dal Grande Matematico e gli espose il suo caso. Anche il Grande
Matematico una volta avrebbe voluto essere diverso: non un altro, perché voleva rimanere se stesso,
ma un po’ più simile al Grande Ballerino, al Grande Tennista, al Grande Storico o al Grande
Cantante!!
MICHELA : Anche lui dunque aveva avuto il problema del 4 e perciò sapeva affrontarlo.
GIULIO: “ Vedi 4 “ gli disse “non c’è bisogno di diventare diverso, di essere dispari, per esempio,
oppure lungo e difficile. Non c’è bisogno perché tu sei già diverso, anche se non te ne rendi conto.
Ci sono in te cose che nessun altro ha, cose molto speciali. Per esempio, tu sei 2 + 2 ma anche 2 per
2 , e anche , (qui andiamo sul difficile) 2 alla seconda. E questo è un fatto del tutto straordinario: 3
+ 3 non è anche 3 per 3, e certo non è 3 alla terza. Il 7, che tu ammiri tanto non è niente di ciò,
anche se è un numero primo.
MARCO: Ma a questo punto il quattro era un po’ confuso e pregò il Grande Matematico di
smettere. Se ne andò e da allora è sempre lì che conta: ha capito i numeri e molte altre cose ancora,
e ogni giorno scopre di essere più diverso.
(LE DUE SCUOLE di E. Bencivenga “La filosofia in trentadue favole”, 1991
adattamento by Fiorella e Laura!)
PERSONAGGI ROBERTA+PERLA+SARA : narratori
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TUTTI : alunni MARCO : bambino “asino” VERONICA : maestra “vera” (mimano) MANUEL : maestro “falso” ( “ ) VALENTINA M. + NILUOFAR: lavagne ….bambini “diversi” …:MARTINA, RICCARDO, FRANCESCO E KATIA MARTINA : Roma l’ha fondata Numa Pompilio!
RICHY : No, l’ha fondata Remo!
FRANCESCO : Ma cosa dici, l’ha fondata mio zio Giuliano che tanto non ha mai niente da fare…
KATIA : Sott’acqua vivono draghi, sirene e mia nonna!
Al mondo ci sono due tipi di scuole. In uno si insegnano tutte le cose vere: chi ha veramente
fondato Roma, qual è la montagna più alta del mondo, chi vive veramente sott’acqua. Nell’altro
invece si insegnano tutte cose false: che Roma l’ ha fondata Numa Pompilio, e che sott’acqua ci
stanno draghi e sirene.
Fra i due tipi di scuole c’è una bella differenza.
Di verità ce n’è una sola: se è vero che Romolo ha fondato Roma, non può esser vero che l’ ha
fondata nessun altro. Quindi i bambini che vanno a questo tipo di scuola imparano tutti le stesse
cose, e quando le hanno imparate passano il tempo a ripeterle: “Roma è stata fondata da Romolo”,
“Sott’acqua ci vivono i pesci”, eccetera eccetera. In ogni momento dell’anno, se entrate in una
scuola così ci trovate i bambini che ripetono la stessa cosa, per esempio che Roma è stata fondata da
Romolo. Se uno sgarra e dice che Roma l’ ha fondata qualcun altro, gli danno dell’asino. Perché in
queste scuole si insegna la verità, e di verità ce n’è una sola.
A lungo andare, anche i bambini che vanno a queste scuole diventano tutti uguali: hanno tutti un
grembiulino bianco, i capelli rossi e neri e gli occhi gialli e blu, e mangiano tutti il gelato alla crema
di ribes. Quando crescono, vogliono tutti una macchina grande grande, con dentro il telefono e il
frigorifero e la lavatrice.
L’altro tipo di scuola è molto diverso. Siccome per ogni cosa vera ci sono infinite cose false, ogni
scuola di questo tipo insegna ai bambini cose diverse, anzi ogni bambino in una scuola così impara
cose diverse dagli altri. Uno impara che Roma l’ ha fondata Remo e l’altro che l’ ha fondata Numa
Pompilio e un altro ancora che l’ ha fondata suo zio Gustavo, che tanto non ha niente da fare. Se
entrate in una scuola così ci trovate un gran pandemonio, con tutti i bambini che raccontano storie
diverse e nessuno può dire a un altro che ha torto perché tanto hanno torto tutti e lo sanno in
partenza. E i bambini, anche, sono diversi: uno ha gli occhi verdi e un altro bianchi, uno ha il naso
davanti e l’altro dietro, uno porta il grembiule e un altro lo scafandro. Quando crescono, uno vuole
una macchina con dentro il frigorifero e un altro un frigorifero con dentro la macchina , uno va in
giro con il vestito e la cravatta e un altro senza cravatta e senza vestito.
Il problema adesso è: quale di queste è una scuola davvero?
Si chiude il sipario
SCENA V
BALLETTO di “Summer night”(GREASE)
MASCHI (cantando) : Abbiamo voglia sì di ballare!
FEMMINE : Guarda lì cosa vogliono fare!
M. : Vogliamo muoverci, venite con noi!
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F. : Ma che matti, non siamo voi!
M+F : Siamo a scuola e questo si sa
Ma a a se vuoi ballare si fa!
M : Wello, wello, wello, we!
M : Ciò che impari, ciò che impari tu lo devi provar!
F : Ciò che impari, ciò che impari tu lo devi sentir!
AH AH, AH AH; AH AH; AH; AH….
(Tre gruppi : 1) Scienze mimata ( osservano un fiore)
2) Lingua mimata ( leggono e declamano)
3) Matematica mimata ( misurano il tavolo)
(Lettura di frammenti delle loro poesie, mentre il gruppo balla)
(Finale) : Chi lo dice che non si può ballar
ciò che provo
tu lo vedi…
QUI… SI… FA… !!!!!!!
(Posizione finale)
NILOUFAR : E adesso vi aspettereste un finale…vogliamo dirvi la verità : stiamo per chiudere il
sipario per l’ultima volta senza aver programmato una scena finale!!! Ci abbiamo provato, ma
l’ultima scena ci ha creato qualche problema…
VALENTINA L. :Ci siamo chiesti : come finire questa storia? , sempre ammesso che storia sia, o
meglio, qualcuno ci ha insegnato che la storia è come un fiume, che si sa dove comincia (più o
meno), ma poi come finisce?, sapete il mare è molto grande…
VERONICA : Potevamo far tornare i due vecchietti , oppure qualcuno aveva proposto di farci
riapparire tutti adulti e siamo andate a chiedere ai nostri compagni cosa volessero fare da grandi…
ALEX : Ma chi può dirlo se Marco e Perla si sposeranno, o Simone e Valentina si fidanzeranno, o
ancora se Sara farà la cantante, Giulio il regista o Martina la commessa?
NILOUFAR : E’ proprio una bella questione…In fondo ci hanno anche insegnato che ad ogni
problema c’è una soluzione, …il Grande Matematico…,ma lui ha detto di rivolgersi al Grande
Regista il quale ha consigliato di chiedere al Grande Spettatore…allora…
TUTTI : Quale finale gradireste?
(Pausa, si conta fino a 10, movendo solo gli occhi in segno di domanda…)
SIMONE : Ohu!!!Ma che Grande Spettatore!!!!! E noi Attori chi siamo? Anche se non vogliamo
spingerci troppo in là con il tempo,almeno raccontiamo il nostro prossimo passo!
CANTO “Io alunno sono io..” (da “Io vagabondo”, Nomadi)
(Marco, Valentina M., Sara)
Io, un giorno crescerò
E in un’altra classe me ne andrò.
Ma un bimbo che ne sa?
Sempre azzurra non può essere l’età.
Poi una mattina di settembre mi sveglierò
le prof. sulla pelle,
sul mio viso il chiarore delle medie,
Fiorella Colombo e Laura di Biase © www.recitarcantando.net
chissà dove sarà l’aula mia
e quell’alunno che studiava in cortile!
Io, alunno che son io,
alunno che non sono altro
penne in tasca non ne avrò,
ma laggiù mi son rimaste Laura e Fio!
Sì, il corridoio è ancora là
E la prof. mi sembrerà la città.
Ma un alunno che ne sa?
Sempre bello non può essere il prof.
Poi in una classe delle medie mi troverò
le prof. sulla pelle,
forse anche loro saran belle,
chissà dove sarà il bagno mio
e quell’alunno che studiava in un cortile!
Aria, ho bisogno di tant’aria!
Aria di libertà,
penne in tasca non ne avrò,
ma laggiù mi son rimaste Fio e Laura!
N.B. Per voi ragazzi :
ce la faremo?…
non ce la faremo? Mannaggia a voi…
E alle nostre notti in bianco!!!! Alle nostre sgolate e alle nostre emicranie….
Alle vostre boccacce sempre aperte, alla pancia di Jefferson,
all’argento vivo di Simone, al chiasso degli “ubriachi”,
e….alla nostra scuola che si ostina sempre a insegnare le cose alla rovescia!!!!!
In bocca al lupo!!!!!!!!!!!!
con amore Fiorella & Laura
FINE
(…e vissero felici e ….ripetenti ehm…CONTENTI!!!!)
(nota d’autore…giusto per scaramanzia…eh, bambini?)