Padova, 25 maggio 2013 FTD un possibile intervento di ... · DEFINIZIONE DELLE AZIONI 1. ostruzione...

Post on 23-Feb-2019

216 views 0 download

Transcript of Padova, 25 maggio 2013 FTD un possibile intervento di ... · DEFINIZIONE DELLE AZIONI 1. ostruzione...

FTD un possibile intervento di

stimolazione cognitiva

Dott. Andrea Melendugno Psicologo Psicoterapeuta

Centro Servizi “Casa Madre Teresa di Calcutta” - Opera della Provvidenza di Sant’Antonio

Sarmeola di Rubano (PD)

Psicologo e Medico

un approccio multidisciplinare

nell’ambito della Neuropsicologia

Padova, 25 maggio 2013

RIABILITARE = RENDERE NUOVAMENTE ABILE

Nelle DEMENZE rimane concetto ambiguo e criticato

La RIABILITAZIONE COGNITIVA nelle DEMENZE ha lo scopo di:

• ripristinare le funzioni perse perché non utilizzate (use it or loose it)

• far raggiungere i risultati della funzione persa percorrendo strade alternative

• mantenere il più possibile i livelli di funzionamento

La STIMOLAZIONE COGNITIVA è un tipo di intervento strategicamente orientato al BENESSERE COMPLESSIVO DELLA PERSONA finalizzato alla RIATTIVAZIONE DELLE COMPETENZE RESIDUE e al RALLENTAMENTO DELLA PERDITA FUNZIONALE DELLE ABILITA’ COGNITIVE

Interviene sul funzionamento Cognitivo (potenziamento delle abilità) e Sociale (intervento nella sfera emotiva e comportamentale)

Clare et al., 2003; Clare e Woods, 2004

La sua efficacia nel miglioramento della cognitività, della qualità della vita e nella riduzione dei disturbi del comportamento è stata oggetto di studi accurati (Woods et al., 2012)

PRINCIPI GENERALI

•MOTIVAZIONE E ALLEANZA TERAPEUTICA

•LIVELLO DI STIMOLAZIONE

•VALIDITA’ ECOLOGICA

•NEUROPLASTICITA’

•RISERVA CEREBRALE

•RIMODELLAMENTO

STRUMENTI

•SETTING (luogo, regole, modalità)

•FUNZIONI IPERAPPRESE

•MODALITA’ IMPLICITA

•BIOGRAFIA

Una proposta di intervento per la sig.ra B.I.

GENERALI

1. Favorire l’utilizzo e il mantenimento delle ABILITA’ RESIDUE

2. Sostenere l’AUTOSITMA e l’IMMAGINE DI SE’

OBIETTIVI

SPECIFICI 1. Sostenere gli

ORIENTAMENTI, la MEMORIA e il LINGUAGGIO (alcune componenti)

2. Mantenimento delle AUTONOMIE

3. Riduzione e gestione strategica/non-farmacologica del DISTURBO DEL COMPORTAMENTO

CRITICITA’

1. MARCATA ALTERAZIONE DELLE ABILITA’ ATTENTIVE

2. PRESENZA DI SOSPETTOSITA’ e IRRITABILITA’

IL SETTING

1. Sessioni individuali (Orrell et al. 2012)

2. Frequenza: 3 incontri settimanali di 30 min ca. (Orrell et al. 2012)

3. Durata: 25 settimane (Orrell et al. 2012)

4. Luogo: domicilio

5. Materiale: ecologico + schede specifiche

DEFINIZIONE DELLE AZIONI

1. Costruzione di un’alleanza terapeutica

2. Progressiva introduzione delle attività di stimolazione dei domini cognitivi assecondando predisposizioni, attitudini, gusti e passioni della persona e rinforzando gli sforzi sostenuti e i successi

3. Coinvolgimento dei familiari

INDICATORI DI RISULTATO 1. Valutazione NEUROPSICOLOGICA di controllo a distanza

2. Valutazione delle autonomie a distanza

3. Valutazione del Disturbo del comportamento a distanza

ORIENTAMENTI

1. Biografia (Orientamento Personale e storia di vita, foto)

2. Orientamento Spaziale (riconoscimento del luogo in cui ci si trova, descrizione delle zone circostanti…ecc…)

3. Orientamento Temporale (calendario, lavoro sule stagioni, ecc…)

LINGUAGGIO

1. Compiti di denominazione

2. Compiti di costruzione o completamento di frasi semplici

3. Compiti di lettura/comprensione di brani semplici con attività di conversazione guidata

PRASSIE

Il gioco dell’oca: ad ogni casella corrisponde un movimento da eseguire o un oggetto da utilizzare, con difficoltà crescente (da “guardare in alto e in basso” a “allacciare una stringa”)

MEMORIA

1. Compiti di ripetizione seriale (MBT verbale)

2. Compiti di rievocazione di figure (MBT visuo-spaziale)

3. Compiti di rievocazione di brevi racconti (M. di prosa)

4. Compiti di memoria procedurale

Perché un intervento individuale?

Una sempre più alta percentuale di persone affette da demenza non ha accesso agli interventi di stimolazione cognitiva perché non risponde ai criteri di inclusione per i trattamenti di gruppo

National Dementia Strategy (U.K.)

Linee Guida del National Institute for Health and Clinical Excellence and the Social Care Institute for Excellence (NICE-SCIE)

Inizia la produzione di RCT (randomised controlled trials) per la valutazione di efficacia e dei costi-benefici degli interventi individuali

Clare L, Woods RT, Moniz-Cook ED, Orrel M, Spector A. 2003. Cognitive rahbilitation and

cognitive training for early-stage Alzheimer’s disease and vacular dementia. The Cochrane

Database of Systematic Reviews Issue 4 Art. No.: CD003260.

Clare L, Woods RT. 2004. Cognitive training and cognitive rehabilitation for people with early-

stage Alzheimer’s disease: a review. Neuropsychological Rehabilitation 14: 385-401

National Dementia Strategy.

http://www.dh.gov.uk/en/SocialCare/NationalDementiaStrategy/index.htm

National Institute for Health and Clinical Excellence and the Social Care Institute for Excellence

(NICE-SCIE): Dementia: supporting people with dementia and their carers in health and

social care. London: NICE-SCIE: Clinical Guideline 42; 2006

Orrell M, Yates LA, Burns A, Russell I, Woods RT, Hoare Z, Moniz-Cook ED, Henderson C,

Knapp M, Spector A, Orgeta V. 2012. Trials 13: 172

Woods RT, Aguirre E, Spector AE, Orrel M. 2012. Cognitive Stimulation to improve cognitive

funtioning in people with dementia. Cochrane Database of Systematic Reviews, Issue 2 Art.

NO.: CD005562

GRAZIE PER L’ATTENZIONE

Room in Brooklyn – Edward Hopper, 1932

a.melendugno@operadellaprovvidenza.it