Post on 18-May-2015
n.4 giugno | luglio
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ora le puoi mettere in vendita alla prima
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ph.tarìindustriale
Preziosa compie un anno ed il mio ringraziamento va a tutti i lettori che credendo
in noi hanno reso possibile raggiungere questo primo traguardo, ancora troppo pic-
colo per rivivere la storia del magazine ma fondamentale per proseguire un fruttuo-
so cammino.
Si chiude una prima stagione per affrontarne una nuova, più incerta, forse, ma
proprio perché tale più intrigante e spronante.
Qualche inevitabile errore, ma tanti i meriti riconosciutici per la qualità dei con-
tenuti articolati tra inchieste, servizi, rubriche ed approfondimenti affrontati tutti
senza parsimonia per colmare un vuoto da più parti lamentato. Perché da subito ha
scelto di essere un giornale che non si limitasse a raccontare i fatti così come sono.
Li analizza, li anticipa, li confronta, li commenta per riportarli arricchiti del sapere
di comprovati esperti. Una pubblicazione di grande respiro, a volte provocatoria, ma
innegabilmente trasparente perché è nella sua natura dilatare la conoscenza.
Nata non per caso, Preziosa si è concretizzata con la velocità di un sogno per farsi
in breve un successo.
Un successo faticato, sì, ma alleggerito dalla entusiastica e tenace collaborazione di
un team altamente propositivo che vive la redazione come un creativo luogo di
incontro.
Appena un anno, ma tantissime le pagine scritte che, mi auguro, non passino mai
indifferenti ma che, anzi, siano sempre capaci di stupire.
Diego & Riccardo Di Gennaro
D.G. preziosi
sede: Via Grande Orefici, 1 - 80133 Napoli / tel. +39 081 200104 / fax +39 081 204335il Tarì: showroom 243/244 / tel. +39 0823 513011 / fax +39 0823 513013
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brand
Il Talento di AAnnttoonniioo SSaarrttoorrii p. 8
Il lusso disorientante dei gioielli ddee GGrriissooggoonnoo p. 12
SSttaauurriinnoo.. La complicità di un gioiello p. 14
LLuuccaa CCaarraattii.. Mille creazioni con il diamante protagonista p. 16
RRaaiimmaa:: diamanti come vivide cascate p. 20
AAmmlléé.. Un mix di ironia e trasgressione de luxe nel nome della seduzione p. 23
LLeebbeebbéé,, un amore di gioiello p. 26
breaking news
UUnnaa ccoollllaannaa e sei protagonista p. 28
eventi
PPrreezziioossaa compie un anno p. 32
MMaarriioo BBuucccceellllaattii,, dal 1919 una storia di ieri, oggi e domani. Intervista a CCllaauuddiiaa BBuucccceellllaattii p. 36
fiere
The show must go on VViicceennzzaa CChhaarrmm 22000099 raccontata da un operatore p. 40
UUnn WWoorrkksshhoopp sulla trasparenza p. 43
PPrriimmaa BBoorrssaa ddeell ggiiooiieelllloo.. AAffffaarrii ddii AAuuttuunnnnooAll’evento organizzato dal Consorzio Oromare in vendita i migliori lotti delle produzioni Italiane p. 45
trend
KKiinneettiicc JJeewweellss.. Complicati meccanismi per preziose microsculture in movimento p. 46
eventi
GGiiooiieelllloo IIttaalliiaannoo.. AAssssiiccoorr:: valori e tradizioni per una strategia di comunicazione della gioielleria made in Italy p. 48
referenze fotografiche:
si ringraziano tutti coloro che hanno gentilmente messo a disposizione il materiale iconografico
L’Editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali fonti iconografiche non individuate
unouunnoo Preziosa compie un anno
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GIUGNO/LUGLIO 2009 / n. 4Spedizione in abbonamento postale
Reg. Tribunale di Napolin. 77 del 01/10/2008
iscrizione al ROC n. 17658 del 10 ottobre 2008
Proprietà letteraria e artistica riservata. È vietata la riproduzione totale o parziale della pubblicazionesenza autorizzazione dell’editore. Manoscritti e foto, anche se non pubblicati, non saranno restituiti.Golden Agency srl garantisce la massima riservatezza delle informazioni custodite nel suo archivio. Gliindirizzi verranno utilizzati, oltre che per l’invio della rivista, anche per l’invio di proposte commer-ciali. Ai sensi della legge 675/96 è nel diritto degli interessati richiedere la cessazione dell’invio e/o l’ag-giornamento dei dati.Del contenuto degli articoli e degli annunci economici e pubblicitari sono legalmente responsabili isingoli autori.
TThhee RReennaaiissssaannccee LLiinnkk.. IIll MMaaddee iinn IIttaallyy:: trasmissione del sapere ed esaltazione della cultura per uscire dalla crisi p. 49
inchiesta
IIll ttuuoo nneeggoozziioo èè aall ppaassssoo ccooii tteemmppii??La filosofia che si nasconde dietro la vetrina p. 51
mostre
II ggiiooiieellllii ee ii tteessssuuttii rivivono nello splendore della Napoli antica p. 61
Diademi e gioielli reali alla RReeggggiiaa ddii VVeennaarriiaa p. 63
orologi
VVaacchheerroonn CCoonnssttaannttiinn.. Collezione PPaattrriimmoonnyy TTrraaddiittiioonnnneelllle p. 68
GGiioolllleerryy.. WWiinntteexx,, lo strumento che ferma il tempo p. 71
Nel cuore di Napoli il must della ccoolllleezziioonnee LL..UU..CC TToouurrbbiilllloonn ddii CChhooppaarrdd p. 73
VVaacchheerroonn CCoonnssttaannttiinn.. LLee mmaasscchheerreeUna collezione che attraversa 4000 anni di storia e 4 continenti p. 74
SSppeecciiaallee IInntteerrnnaazziioonnaalliizzzzaazziioonnee:: IIll ffuuttuurroo èè lleeggaattoo aallllaa qquuaalliittàà p. 78
gemmologia
IIll RRiissccaallddaammeennttoo ddeellllee ppiieettrree pprreezziioossee.. Riflessioni su uno dei più longevi espedienti per l’abbellimento artificiale delle gemme p. 83
tecnico-amministrativo
UUnnaa CCeerrttiiffiiccaazziioonnee ddii QQuuaalliittàà per il CCoonnssoorrzziioo AAnnttiiccoo BBoorrggoo OOrreeffiiccii p. 88
PPiillee ee bbaatttteerriiee:: come gestirle senza danni per l’ambiente p. 90
NNoovviittàà ssuull llaavvoorroo ooccccaassiioonnaallee aacccceessssoorriioo Aumentano le ooppppoorrttuunniittàà ppeerr llee iimmpprreessee p. 91
Nulli gli aacccceerrttaammeennttii aa ddoommiicciilliioo compiuti senza autorizz azione p. 92
rubrica
E se in vetrina facesse capolino una pesca? La frutta, scenografia di mezza estate p. 95
wwwwww..pprreezziioossaammaaggaazziinnee..ccoomm
8
Talento Italianodi Federica Longobardi
collezione “Ricami”
IlTalento di Antonio Sartori
bra
nd
Talento Italiano
Dietro il raggiungimento della semplici-
tà c’è una energica ricerca supportata da
una prolifica immaginazione.
CC’’èè ttaannttaa ccuullttuurraa. E basta poco per
capirlo. DDeeccooddiiffiiccaannddoo ll’’eesssseennzzaa ddeeii ggiioo--
iieellllii TTaalleennttoo nneeii qquuaallii èè llaa ppuurraa eesstteettiiccaa ddeeii
mmaatteerriiaallii aa rraaccccoonnttaarree ssttoorriiee iinnccaannttaattee.
Come quelle senza fine della linea Vipera.
AAmmeettiissttee,, qquuaarrzzii ffuumméé ee ccrriissttaallllii ddii
rrooccccaa ccoommee ssaassssii pprreezziioossii,, iinnvveerroossiimmiillii
ttaannee,, rreeggaallii nniiddii ddii uunnaa ccrreeaattuurraa tteennttaattrrii--
ccee ddaallllaa eessuubbeerraannttee sseennssuuaalliittàà.
Aspide che con il gioco delle sue spire
soffoca il concetto di principio e di fine a
favore di una più astratta circolarità del-
l’esistenza. Di una temporalità che rasen-
ta l’eternità.
Nel fulgore dell’oro, bianco e giallo,
lucido, graffiato o rodiato, si insinua, si
attorciglia, si tende e punta all’ignara
preda. È una danza lenta che pur tacendo
uno scatto assassino racchiude una genui-
na espressione di vitalità.
CCoonnffoonnddee llaa ssuuaa eelleeggaannzzaa, il suo corpo
sottile, liscio o punteggiato di piccoli bril-
lanti, che attraversa le calde sfumature
delle pregiate pietre levando un capo che
9
giochi di spire bizzarre circonferenze
ed eccezionali architetture
collezione “Nastri”
collezione “Vipera”
ha mutato le misere scaglie in un singola-
re pavé di diamanti.
UUnnaa ssiinnuuoossiittàà cchhee ssii rriipprrooppoonnee lluunnggoo
llee mmaagglliiee ddeellllaa ccoollllaannaa,, mmiinnuuttaa oo ddaaii
vvoolluummii iimmppoorrttaannttii,, iinn uunnaa ssoorrttaa ddii nnooddoo,,
uunn vviilluuppppoo ppoossttoo aadd iinnffrraannggeerree ll’’uunniiffoorr--
mmiittàà ddeellllaa ccaatteennaa..
È la genialità di Antonio Sartori, il
designer orafo milanese, cha genera
questi splendidi gioielli dalla particola-
rissima aura. È una impronta vibrante,
riconoscibile nelle deliziose volute della
collezione Cosmopolitan, nelle bizzarre
circonferenze di Cerchi - l’ultima nata
della maison - nei colorati satelliti impri-
gionati nelle strette dell’oro di Dieci,
nelle leggere trame di Ricami o nelle sle-
gate unioni di Wings. Così come nelle
eccezionali architetture di Nastri in cui
llaa mmaaggnniiffiicceennzzaa ddeellll’’oorroo ssuuppeerraa ssee sstteess--
ssaa. SSuubblliimmii ssppeerriimmeennttaazziioonnii ddiivveennuuttee
ggiiooiieellllii ttrraabbooccccaannttii ddii ssiimmbboollooggiiee ee ddii
uunnaa nnoonn ccoommuunnee eelleeggaannzzaa..
plain or studded with small diamonds and gemstones of various nuance, raises its head and the poorscales have turned into a unique diamonds pavé. A sinuosity characterizing also the links of a smallor big necklace, like a sort of knot, a tangle break-ing the chain evenness.It is about Antonio Sartori genius, the Milanesegoldsmith designer who creates these wonderfuland special jewels. He gives his creations a vibrantmark such as in the lovely spirals of Cosmopolitancollection, in the strange circles of Cerchi, the newborn collection, in the coloured satellites set in goldof Dieci, in the light chains of Ricami or in theuntied ones of Wings. Such as in the extraordinary structures of Nastricollection where gold is the protagonist. They aresublime experimentations creating jewels of uniqueelegance, full of symbolical meanings.
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The simplicity of his creations results from a strongresearch and a lively imagination. There is a deepculture in it.It is quite simple to understand it . It is necessary tointerpret the deep essence of Talento collection jew-els, the pure materials of which narrate wonderfulstories, such as the ones of Vipera collection.Amethysts, tinted quartz and rock crystals like pre-cious stones, Improbable hideouts, gifts, dens of atemptress and sensual creature. Asp that, through its coils, strangle the start and endidea for a never ending life. An almost eternal time. In the splendour of white and yellow , shiny, scratchor rhodium gold, the asp insinuates itself, coils up,stretches out and directs towards the unaware prey.It is a slow dance expressing energy despite of itsmurderous impulse.We are overwhelmed by its elegance, its slight body,
TTaalleennttoo IIttaalliiaannoo ssrrll20014 Nerviano, ItalyPiazza della Vittoria, 13 ph. +39 0331 415632fax +39 0331 587036
email info@talentogioielli.itweb www.talentogioielli.it
collezione “Cerchi”
Antonio Sartori genius. Spirals, strange circles and wonderful shapes.
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CC’’èè uunn’’ooaassii cchhee ssii ssppaallaannccaa iinn ttuuttttaa llaa ssuuaa
ggrraannddiioossiittàà iinn ppoossttii aannccoorraa ssccoonnoosscciiuuttii..
UUnn lluuooggoo eessttrreemmoo ddoovvee vviittee ddiivveerrssee
ggeenneerraannoo vviittee ddiivveerrssee,, sspplleennddeennttii ee mmaaii
uugguuaallii..
ÈÈ ll’’aatteelliieerr ddii FFaawwaazz GGrruuoossii,, ll’’iinnffaattiiccaa--
bbiillee ccrreeaattoorree ddeellllaa ddee GGrriissooggoonnoo,, ddoovvee
pprreennddoonnoo ffoorrmmaa ccrreeaattuurree ddii rraarraa iinnvveennttii--
vvaa,, aallll’’aappiiccee ddeellllaa bbeelllleezzzzaa.. DDoovvee aalleeggggiiaa
iill ccoorraaggggiioo ddii ssuuppeerraarree llaa ccllaassssiicciittàà,, ddii
vviioollaarree uunn ccoonnffiinnee ggiiàà vviissttoo..
II ssuuooii ggiiooiieellllii ssoonnoo ggrraannddii mmiiggrraazziioonnii
ddii ccoolloorree,, eesssseennzzaa ddii ffuuggggeevvoollii aauurroorree
bboorreeaallii,, eesseemmppllaarrii cchhee ggeenneerraannoo lluuccee ee
ccaalloorree ddaallll’’uunniioonnee ddii aammeettiissttee,, ddiiaammaannttii
bbiiaanncchhii,, ggiiaallllii ee bbrroowwnn,, zzaaffffiirrii mmuullttiiccoolloo--
rrii,, ttssaavvoorriittii,, rruubbeelllliittee ee ssmmeerraallddii.. ÈÈ uunn
ccoonncceerrttoo ccoonnttiinnuuoo ee vveerrttiiggiinnoossoo,, uunn
ssiimmuullttaanneeoo ccooiinnvvoollggiimmeennttoo ddeeii sseennssii..
CCrreeaattuurree ddii lloonnttaannee ggaallaassssiiee ppllaassmmaattee
ddaa tteemmppeessttee ddii ppiieettrree pprreezziioossee..
FFaawwaazz GGrruuoossii èè iill pprroottaaggoonniissttaa ddii uunnaa
ddii MMaarriiaa RRoossaarriiaa PPeettiittoo
Qui brillano affascinantievoluzioni tese tra passato
e futuro, concretezza e immaginazione in un
paesaggio fantasticodavanti al quale
il respiro si arresta
Il lusso disorientante dei gioielli de Grisogono
de Grisogonoppeerrffoorrmmaannccee mmaaggiiccaammeennttee ffoollllee,, èè uunn
aarrttiissttaa ddii rraarroo ttaalleennttoo eedd ii ssuuooii ggiiooiieellllii
ssoonnoo ssiimmbboolloo ddii uunn lluussssoo ddiissoorriieennttaannttee,
di grande originalità e di ricercata esecu-
zione.
CCoommee ppoocchhii ssaa ddiissppoorrrree aallll’’iinntteerrnnoo
ddeelllloo ssppaazziioo sscceenniiccoo ii rraaffffiinnaattii eelleemmeenn--
ttii mmooddeellllaannddoo ggiiooiiee mmeerraavviigglliioossee.. È
rappresentativo l’anello in oro rosa la
cui fede si sviluppa in uunn ffiittttoo ppaavvéé ddii
ddiiaammaannttii bbrroowwnn aattttoorrnniiaattoo ddaa nnuummee--
rroossii cclluusstteerrss ddii lliimmppiiddii ssmmeerraallddii cchhee
ccoonnvveerrggoonnoo nneell cceennttrroo,, ddoovvee eessppllooddee
uunnaa iimmppoonneennttee rruubbeelllliittee ddii 2266..0077
ccaarraattii,, o la immensa purezza della enor-
me perla che poggia su una tavolozza di
incantevoli colori, per quello in oro
bianco. Grandi esemplari, due differen-
ti unicum di altissima gioielleria. Una
grandiosità che si respira uguale nei
deliziosi boucle d’oreille in oro bianco
attraversati da uunnaa iimmppeettuuoossaa ccaassccaattaa
ddii ddiiaammaannttii bbiiaanncchhii ee zzaaffffiirrii rroossaa ddoovvee
aalleeggggiiaa uunn aaffffllaattoo ddii ffeemmmmiinniilliittàà cchhee ssii
iinntteerrrroommppee iinn dduuee ppuurriissssiimmee ggooccccee ddii
aammeettiissttaa, o nella composizione di
gemme, di diverse dimensioni e nuan-
ces, che vanno a combinarne di più
grandi per un paio di orecchini, classi-
camente estrosi come un gioco di
matrioske, montati in oro rosa.
Creature splendide, perfette nella loro
armonica eccentricità.
TThhee aammaazziinngg lluuxxuurryy ooff ddee GGrriissooggoonnoo jjeewweellss..
There is a place looking like an oasis showing all itsgrandeur in unknown places. An extreme place wheredifferent lives create different, brilliant but never iden-tical lives.It’s Fawaz Gruosi atelier, the untiring creator of deGrisogono brand whose unique creations are of unusu-al beauty. Jewels following no more the classical rulesand that succeed in crossing an already known reality.Inthis atelier you can see fascinating developmentsbetween past and future, concreteness and imagination,in a fantastic sight taking our breath away.His jewels are great mixtures of colours, memory of fleet-ing aurora borealis, models creating light and warmthby joining amethysts, white, yellow and brown dia-monds, multicoloured sapphires, tsavoriti, rubellite andemeralds. It’s a continuous and giddy concerto, a simul-taneous involvement of senses. Creatures coming from adistant galaxy and enriched with a tempest of preciousstones. Fawaz Gruosi, the protagonist of a magically crazy per-formance, is an artist of unique talent and his jewels aresymbol of an unusual luxury, great originality and ele-gant performance. He can place in the spectacular con-text the elegant elements by shaping wonderful and joy-ful creations.A very typical jewel is the pink gold ring studded witha brown diamonds pavé surrounded with many clustersof bright emeralds placed in the middle, where there isan impressive 26.07 carats rubellite or the white goldring characterized by the clearness of the big pearl stud-ded with a palette of charming colours. They are twomodels, two different unicum of the important jeweller’scraft. Another wonderful model are the white golddelightful boucle d’oreille studded with many whitediamonds, pink sapphires and two clear drop-shapedamethysts conveying womanhood; or the pink gold ear-rings studded with gem stones of different and alternat-ing size and nuance, eccentric like a matrioske game.Wonderful and perfect creations, despite their harmo-nious eccentricity.
ddee GGrriissooggoonnoo SSAACH-1228 Plan-Les-Ouates
Route de Saint-Juliean, 176 bis ph. +41 22 8178100fax +41 22 8178188
web www.degrisogono.com
Il lusso disorientante dei gioielli de Grisogono
14StaurinoPoi aallll’’iimmpprroovvvviissoo llaa lluuccee ssii ffaa ffoorrttee,, aaccccee--
ccaannttee. È un’esplosione di lunga durata che
l’occhio non riesce a sostenere.
Il calore è violento e le rocce si sgretola-
no in una miriade di minutissimi granelli
che sembrano galleggiare nell’aria, solleva-
ti da un vento vorticoso.. ÈÈ llaa nnaasscciittaa ddii
uunnaa nnuuoovvaa sstteellllaa,, llaa ppiiùù lluucceennttee,, llaa ppiiùù
ccoocceennttee. Si leva lenta come una regina tra
vapori e tormente di sabbia.
IIll ssuuoo ffuuooccoo iippnnoottiizzzzaa.
ÈÈ Mirage,, uunn ppeennddeennttee aaggggrreessssiivvoo ii ccuuii
rraaggggii iirrrreeggoollaarrii ccaaddoonnoo ssuullllaa tteerrrraa ccoommee
ssaaeettttee.. Porta in sé i caldi colori di un
deserto al tramonto, una bellezza univer-
sale di cui non si ha memoria. DDiiaammaannttii
bbrroowwnn ee zzaaffffiirrii ggiiaallllii ssoonnoo mmoonnttaattii ssuu oorroo
rroossaa ppeerr iinnccaassttoonnaarree nneell mmeezzzzoo uunn cciicclloo--
ppiiccoo qquuaarrzzoo cciittrriinnoo..
È uno dei mostri sacri che costellano
ll’’aallttaa ggiiooiieelllleerriiaa pprrooddoottttaa ddaaii ffrraatteellllii
DDaavviiddee ee SStteeffaannoo SSttaauurriinnoo,, llaa qquuaarrttaa
ggeenneerraazziioonnee ddii uunnaa ffaammiigglliiaa cchhee ccoonnttiinnuuaa
aa ssbbaalloorrddiirree ee aadd iinnccaannttaarree ccoonn ccrreeaazziioonnii
ssppeettttaaccoollaarrii. In ogni loro gioiello è visibi-
le tutto il peso di un background lungo
un secolo, cento e più anni di tradizione
valenzana espressa attraverso una evolu-
zione sorprendentemente estrosa.
NNeexxtt ccllaassssiicc,, PPrreettttyy PPrriinncceessss,, RRoossee ddii
FFrraanncciiaa,, DDiivvaa,, MMaaggiicc SSnnaakkee,, SSppaagghheettttii,,
GGootthhiikkaa,, MMiissttrraall,, RReennaaiissssaannccee...... ccaannttii mmuuttii
ddoovvee llaa mmeellooddiiaa ddeellllee vvooccii ssii ddiiffffoonnddee aattttrraa--
vveerrssoo iill bbaagglliioorree ddii ccaassccaattee ddii ddiiaammaannttii ee ddii
ppiieettrree pprreezziioossee ddaaii ccoolloorrii iinnddeessccrriivviibbiillii.. Qui
la inestimabile rarità della materia è quasi
umiliata dalle capricciose tessiture, dagli
incastri armoniosi ed eccentrici che si com-
pletano con singolari giochi di catene dalle
maglie ora minute ora importanti in cui ii
ddiiaammaannttii,, sseennzzaa ttiimmoorree ddii ssccoonnffiittttee,, aallllee
vvoollttee ssii pprreessttaannoo aadd uunn rraaffffiinnaattoo ggiiooccoo iinn ccuuii
ssii ffaannnnoo ddeettttaagglliioo,, sseeggnnoo,, eesspprreessssiioonnee ddii pprree--
ggiiaattee uunniicciittéé.. (M.B.)
STAURINOla complicità
di un gioiello
Staurino, the complicity of a jewel Extraordinary prêt à porter or grand soirée creations.
Afterwards, lliigghhtt bbeeccoommeess ssuuddddeennllyy bbrriigghhtt,, aallmmoossttbblliinnddiinngg.. It is a long lasting explosion that human eyeis not able to stand. Warmth is high and the rockscrumble in countless small grains floating in the air,raised by a whirlwind. AA nneeww ssttaarr iiss bboorrnn,, iitt iiss tthheebbrriigghhtteesstt,, tthhee wwaarrmmeesstt.. It raises slowly like a queenbetween vapours and sand blizzards.IIttss lliigghhtt hhyyppnnoottiizzeess.. IItt iiss MMIIRRAAGGEE,, aa ggaarriisshh cchhaarrmmwwiitthh iirrrreegguullaarr rraayyss ffaalllliinngg oonn tthhee eeaarrtthh lliikkee tthhuunn--ddeerrbboollttss.. It has the warm colours of a desert at sunset,an universal and unique beauty. BBrroowwnn ddiiaammoonnddssaanndd yyeellllooww ssaapppphhiirreess aarree sseett oonn aa ppiinnkk ggoolldd ffrraammeewwiitthh aa bbiigg cciittrriinnee qquuaarrttzz sseett iinn tthhee mmiiddddllee.. It is oneof the masterpieces of the hhiigghh jjeewweelllleerryy’’ss ccrraafftt pprroo--dduucceedd bbyy SSttaauurriinnoo bbrrootthheerrss,, DDaavviiddee aanndd SStteeffaannoo,,tthhee ffoouurrtthh ggeenneerraattiioonn ooff aa ffaammiillyy wwhhoo ccoonnttiinnuueeaassttoonniisshhiinngg aanndd cchhaarrmmiinngg wwiitthh eexxttrraaoorrddiinnaarryy ccrree--aattiioonnss.. Each jewel shows a long background, a tradi-tion of Valenza lasting more than one hundred years,expressed through a surprisingly creative development. RRiinnggss,, bbrraacceelleettss,, eeaarrrriinnggss aanndd ccllaassssiiccaall,, ttoonn ssuurr ttoonn,,pprrêêtt--àà--ppoorrtteerr ppaarruurree oorr eexxcclluussiivvee mmooddeellss ttoo wweeaarr oonniimmppoorrttaanntt ooccccaassiioonnss.. NNeexxtt ccllaassssiicc,, PPrreettttyy PPrriinncceessss,,RRoossee ddii FFrraanncciiaa,, DDiivvaa,, MMaaggiicc SSnnaakkee,, SSppaagghheettttii,,GGootthhiikkaa,, MMiissttrraall,, RReennaaiissssaannccee...... ssiilleenntt ssoonnggss iinnwwhhiicchh tthhee hhaarrmmoonnyy ooff vvooiicceess sspprreeaaddss tthhrroouugghh tthheelliigghhtt ooff tthhee ccoolloouurreedd ddiiaammoonnddss aanndd pprreecciioouuss ssttoonneess..The important value of the material is almost putaside by the flighty inlays, by the harmonious and oddjoints inserted in now small now big chains wwhheerreeddiiaammoonnddss,, ssoommeettiimmeess,, wwiitthh nnoo ffeeaarr ttoo bbee oouutt--ccllaasssseedd,, bbeeccaammee aa ssiimmppllee ddeettaaiill,, aa mmaarrkk,, aann eexxpprreess--ssiioonn ooff pprreecciioouuss aanndd uunniiqquuee jjeewweellss..
Creazioni spettacolari prêt-à-porter o da grande soirée
SSttaauurriinnoo FFrraatteellllii 15048 Valenza (AL), Italy Via B. Cellini, 23 ph. +39 0131 943137fax +39 0131 952908email info@staurinofratelli.comweb www.staurinofratelli.com
Anelli, bracciali, orecchini e parure dalla allure classica ton sur ton,
Staurino
16
Luca CaratiMille creazioni con il diamanteprotagonista
di Federica Longobardi
“Clou
ds” co
llection
17
Luce ch e si scompagina in mille abbaglianti riflessiDal 1988, a Valenza, iill ddiiaammaannttee èè pprroottaa--
ggoonniissttaa nneeii llaabboorraattoorrii oorraaffii ddii LLuuccaa
CCaarraattii. Un brand in continua espansione
che ha saputo imporre la sua immagine
oltre confine inaugurando boutique
monomarca a Mosca ed in
Azerbaijan e corners in
Uruguay e in Giappone,
giacché la gran parte della
sua produzione è desti-
nata al mercato estero.
Un successo dovuto,
sì, all’impegnativa attivi-
tà dei suoi manager com-
merciali ma soprattutto al
ricercato design ed all’impiego
di pietre rigorosamente naturali e
purissime.
IInn ooggnnii ssuuoo ggiiooiieelllloo cc’’èè uunnaa ssooggggeettttiivvaa
ddeecclliinnaazziioonnee ddeell tteemmppoo che vive nel bian-
co, nel rosa e nel giallo del nobile oro e
nei colori delle gemme proposte nei tagli
Brillante, Princess, Baguette e Tapered.
Alcune creature, come rosoni di miste-
riose cattedrali gotiche, si sviluppano in
una struttura labirintica dove ooggnnii eellee--
mmeennttoo eesseerrcciittaa uunnaa ffoorrzzaa ccaappaaccee ddii ttrraa--
ssffoorrmmaarree,, mmooddiiffiiccaarree,, ccrreeaarree ggeeoommeettrriiee
aassttrruussee cchhee aalltteerraannoo llaa mmaatteerriiaa iinn ttrraattttii
sseemmpprree ddiiffffeerreennttii ppeerr ffaarrllaa ppooii rriinnaasscceerree
iinn ccoosstteellllaazziioonnii ddii nnuuoovvee eemmoozziioonnii..
Altre si offrono nella rivisitazione del
classico disegno cachemire con pavé di
diamanti bianchi, brown e zaffiri rosa che
intessono approcci di luce, magnificando
le nuance nelle curve morbide come
gocce di miele al sole.
Strutture lineari ma intricate abbraccia-
no, invece, iimmppoonneennttii ddiiaammaannttii ddaa
ssooggnnoo,, aabbbbaagglliiaannttii ccoommee ll’’eenneerrggiiaa sspprrii--
ggiioonnaattaa ddaa ffuullmmiinnii nneellll’’oossccuurriittàà ddeellllaa
nnoottttee..
La tridimensionalità di altri avviluppa i
mille riflessi della luce per scompaginarla
e liberarla nel ggiiooccoo ddii vvoolluummii ttoonnddeegg--
ggiiaannttii ee ppoolliicceennttrriiccii.
Onice, acquamarina, quarzo e corniola
abbandonano la loro indomabile durezza
per farsi docile e lasciarsi imbrigliare in
sinuosi abbracci di eleganti diamanti.
“Deco
r” Co
llection
LLuuccaa CCaarraattii 15048 Valenza (AL), Italy
Via San Salvatore, 65 ph. +39 0131 954533
fax +39 0131 9224630web www.lucacarati.it
“Baza
ar” Co
llection
Luce ch e si scompagina in mille abbaglianti riflessi
SSoossppeessii nneell vvuuoottoo ccoommee tteennttaaccoollii ddii
mmeedduussaa nneellllee ttrraassppaarreennzzee mmaarriinnee,, ccoommee
rraaggggii ssmmoossssii ddaall vveennttoo ii ddiiaammaannttii ddaannzzaa--
nnoo nneellllaa ppeerrffeezziioonnee ddeell cceerrcchhiioo..
EE aannccoorraa.. GGrraannddii ffoogglliiee ccoommee rriiccaammii oo
mmiinnuuttee rraammiiffiiccaazziioonnii ddii ddeelliiccaattii ffiioorrii,,
oonnddee ttrraasscciinnaannttii,, vvoolluuttee rriinnaasscciimmeennttaallii,,
ggiirrooccoollllii eedd eetteerrnnii ssoolliittaarrii.. EElleemmeennttii cchhee
ssii iissppiirraannoo aallllaa nnaattuurraa,, aallllee ggeeoommeettrriiee,,
aallllaa iinnttrraammoonnttaabbiillee ccllaassssiicciittàà ppeerr ccaarraattttee--
rriizzzzaarree llee ccoolllleezziioonnii CCaarraattii..
MMiillllee mmoonnddii sspplleennddiiddiippeerr mmiillllee ddiivveerrssee ffeemmmmiinniilliittàà cchhee pprreeddiillii--
ggoonnoo ll’’aauusstteerriittàà ddeell pprreezziioossoo,, iinnttrraammoonnttaa--
bbiillee ddiiaammaannttee..
UUnn lluussssoo ppeerr cchhii ssaa vveerraammeennttee sscceegglliieerree..
cachemire draw with white and brown diamondspavé, and pink sapphires radiating a bright lightand extolling nuance in the soft curves like honeydrops under the sun. Linear but tangled structuresinclude important dreamlike diamonds, dazzlinglike the energy released by flashes in the darkness ofthe night. The three-dimensional feature of otherdiamonds envelops the light reflections to break andfree it in curved and polycentric volumes. Onyx, acquamarine, quartz and cornelian leavetheir hardness to become soft so that elegant dia-monds can envelop them in sinuous embraces. Hanging in the void, like jellyfish tentacles in thesea clearness, like rays moved by the wind, dia-monds twinkle in the circle perfection. And more. Big leaves like embroideries or smallramifications of delicate flowers, charming undula-tions, Renaissance spirals, necklaces and durablesolitaires. Elements inspiring to nature, geometricshapes and the eternal classicality characterizingCarati collections. A thousand wonderful worlds fora thousand different women loving the austerity ofthe eternal and precious diamond. A luxury made for people really able to choose.
18
Luca Carati: a thousand creations where diamondis the protagonist(takes the spotlight) .Light creating a thousand of dazzling reflections.
Since 1998, in Valenza, diamond has been prota-gonist in Luca Carati goldsmith’s workshops. It isan ever-growing brand succeeding in establishingits image overseas, opening one brand shops inMoscow and Azerbaijan and corners in Uruguayand Japan, since most part of its production is forthe foreign market. A success due to its commercialmanagers activity but, above all, to the elegantdesign and use of natural and very pure gem stones. Each of his jewels shows a personal interpretationof the flowing of time living in the white, pink andyellow precious gold and in the gem stones colourspresented in Brillante, Princess, Baguette andTapered cuts. Some creations, like rose windows ofmysterious gothic cathedrals, become a labyrinthwhere each element is able to transform, changeand create strange geometric shapes modifying theraw material in different aspects, using it to createjewels giving new emotions. Others are the new interpretation of the classical
“Zoom
” Colle
ction
Luca Carati
Solo mio bijoux srl Centro Orafo “Il Tarì”, Mod. 270 - 81025 Marcianise (CE) - ph. +39 0823 381709 - info@solomiobijoux.com www.solomiobijoux.com
artemisiacom
unicazione.com
il piacere della seduzione
Un brand di risonanza internazionale,
alta gioielleria valenzana di eccellente
manifattura dove nuovi codici del lusso
tratteggiano esemplari di grande ricchez-
za e raro pregio.
LL’’uussoo ssoovvrraabbbboonnddaannttee ddeellll’’eeggoocceennttrriiccoo
ddiiaammaannttee,, iinn uunnaa ccoommbbiinnaazziioonnee vvaarriiaabbii--
llee ddii bbiiaannccoo ee ddii nneerroo,, ssccrriivvee ssttoorriiee sseemm--
pprree nnuuoovvee ddaallllee ttrraammee iinnttrriiccaattee ee ccoomm--
pplleessssee,, ccoonn aammpplleessssii ddii lluuccii ee ddii oommbbrree..
Quando in alcuni esemplari si apre, poi,
la prepotente partecipazione del colore, si
crea una ccoommuunnaannzzaa ddii lliinngguuaaggggii cchhee
ssuuggggeellllaa llaa ccllaassssee ccoonn iinnssoolliittoo ttrraatttteeggggiioo.
Tante collezioni variamente delineate da
forme classiche o più estrosamente geo-
metriche, contaminate dalle molte varian-
ti di colori sprigionate dalla madreperla,
dall’agata, dalla corniola, dall’opale scre-
ziato e dal corallo. GGeemmmmee cchhee ccoommee
ppoocchhee ssaannnnoo iinntteeggrraarrssii ppeerrffeettttaammeennttee
aallllaa nnoobbiillttàà ddeellll’’oorroo..
OOggnnii ggiiooiieelllloo RRaaiimmaa èè uunn ssooffiissttiiccaattoo
oommaaggggiioo aallllaa ffeemmmmiinniilliittàà, una creatura
20
RRaaiimmaa ssrrll 15048 Valenza (AL), Italy Via Fratelli di Dio, 25/27 ph. +39 0131 945700fax +39 0131 955911web www.raima.it
Raima: diamanti com e vivide cascatedi Martino Belmanto dal 1975
un sofisticato omaggio alla femminilità tutto made in Italy
che si colloca all’in-
terno di uno spazio
dove i protagonisti
sono raffinati anelli,
pendenti e orecchini
che all’unisono elevano una coralità ricca
di dissonanze ed accordi. UUnn aaffffiiaattaammeenn--
ttoo cchhee aarrppeeggggiiaa uunnaa mmeellooddiiaa ddii ccuuii ddiiffffii--
cciillmmeennttee ssii ppeerrddee llaa mmeemmoorriiaa..
Stupefacenti disposizioni di vuoti e di
luce, eecccceennttrriicchhee ttaannggeennttii cchhee iinnffrraannggoo--
nnoo ggllii ssppaazzii. Combinazioni di nnuuaanncceess
tteennuuaammeennttee aappppaarriisscceennttii eennttrraannoo nneell
ggiiooccoo ddii uunn’’aarrttee mmaanniippoollaattiivvaa cchhee ffaa
ddeellllaa ssoossttaannzzaa uunnaa ccrreeaattuurraa ddoocciilliissssiimmaa
nneellllee mmaannii ddeellll’’aarrttiissttaa. Gioielli splendidi
da ammirare, superbi da indossare.
Gioielli che hanno il dono di rendere
prezioso anche il look più minimalista.
Groumette: morbide onde di giallo oro
avvicinano diamanti white o black;
Angeli: piccoli brillanti contornano il
vuoto di graziose silhouette di madreper-
la; Croci: cedevo-
li avviluppamen-
ti di agata bian-
ca, nera o cornio-
la separati da
incompiute cornici preziose; Cuori: can-
dida agata suggellata da diamanti come in
cerca dell’altra metà o concentrici profili
legati gli uni agli altri da grappoli di bril-
lanti; Rosoni: il fascino delle antiche cat-
tedrali snellito con grazia ed eleganza;
WWaatteerrffaallll:: iimmppaaggaabbiillii mmoottii fflluuttttuuaann--
ttii ddii pprreezziioossoo oorroo ee ddiiaammaannttii cchhee
rriicchhiiaammaannoo ll’’iinnddoommiittaa vviittaalliittàà ddeell--
ll’’aaccqquuaa con lampi improvvisi e geli-
di guizzi, lasciandola scorrere come
un ruscello, rimbalzare come un
torrente e liberarsi, poi, in uunnaa
ccaattaarrttiiccaa ccaassccaattaa ddii eessuubbeerraannttii
ddiiaammaannttii.
Esemplari che si completano
nella linea Parure, quel bello che
sa andare oltre.
ssttoonneess aabbllee ttoo mmiixx ppeerrffeeccttllyy wwiitthh tthheennoobbllee ggoolldd.. EEaacchh RRaaiimmaa jjeewweell iiss aa ssoopphhiiss--ttiiccaatteedd ttrriibbuuttee ttoo wwoommeenn’’ss wwoorrlldd,, a crea-ture living in a place where the protago-nists are refined rings, charms and ear-rings that show , at the same time, anensemble of dissonances and harmo-ny. AAnn eennsseemmbbllee wwhhiicchh iiss aann uunnffoorr--ggeettttaabbllee mmeellooddyy..Astonishing employments of darkand light, oodddd ttaannggeennttss bbrreeaakkiinnggtthhee ssppaacceess.. . SSooffttllyy lloouudd ccoolloouurrwwaayyssaarree uusseedd bbyy tthhee aarrttiisstt wwhhoo mmaakkeess tthheemmaatteerriiaall eeaassyy ttoo wwoorrkk.. Wonderfuljewels made to be worn and admired. Jewels able to make precious even thesimplest look.
21
RRaaiimmaa:: DDiiaammoonnddss LLiikkee VViivviidd CCaassccaaddeess..SSiinnccee 11997755,, aa MMaaddee iinn IIttaallyy ssoopphhiissttiiccaatteedd ttrriibbuutteettoo wwoommeenn’’ss wwoorrlldd..
A brand of international importance, a first class highjeweller’s art of Valenza, where luxury creates modelsof unusual richness and value. TThhee eexxcceessssiivvee uussee ooff tthhee sseellff--cceennttrreedd ddiiaammoonndd,, iinn aacchhaannggeeaabbllee mmiixx ooff wwhhiittee aanndd bbllaacckk,, ccrreeaatteess eevveerrnneeww ssttoorriieess wwiitthh ccoommpplliiccaatteedd pplloottss aanndd aa rriicchhnneessss oofflliigghhttss aanndd sshhaaddoowwss.. When in some models colours areprevailing, we can see a ccoommmmuunniittyy ooff llaanngguuaaggeessuunnddeerrlliinniinngg tthhee eelleeggaannccee wwiitthh rraarree hhaattcchhiinngg..There are many collections variously characterized byclassical or strange geometrical shapes, mixed with lotsof nuance of colours deriving from the mother-of-pearl, agate, cornelian, speckled opal and coral. GGeemm
arte manipolativa ch e fa della sostanza
una creatura docilissima nelle mani di artista
Groumette: soft waves of yellow gold togetherwith white or black diamonds; Angeli: small
diamonds around pretty mother-of-pearl silhou-ette; Croci: envelopments of white or black agate or
cornelian separated by unfinished precious frames;Cuori: white agate with diamonds as in search forthe other half or concentric silhouettes holdtogether by diamonds clusters; Rosoni: the charmof the old cathedrals made simpler with graceand elegance;WWaatteerrffaallll:: iinnvvaalluuaabbllee aalltteerrnnaa--ttiioonnss bbeettwweeeenn pprreecciioouuss ggoolldd aanndd ddiiaammoonnddssrreeccaalllliinngg tthhee wwaatteerr eenneerrggyy with sudden rushes
and freezing-cold splashes, letting it flow like astream and free itself in a ppuurree ccaassccaaddee ooff vviivviiddddiiaammoonnddss..Models found in the Parure collection where the beau-ty goes beyond.
22
L’inventiva e la passione della designer, ed
amministratore unico, Maria Angelucci,
per gli amici Marisa, hanno dato vita ad
una azienda che oggi vanta una fidelizza-
ta clientela nei suoi 200 punti vendita
posti nelle più importanti città italiane ed
all’estero, conquistando la lleeaa--
ddeerrsshhiipp ssuull mmeerrccaattoo nnaazziioonnaallee eedd iinntteerr--
nnaazziioonnaallee ddeellllaa ggiiooiieelllleerriiaa--bbiijjoouutttteerriiaa..
ÈÈ uunnoo ssttiillee eecclleettttiiccoo ddaall ttooccccoo iinncciissiivvoo,,
qquueelllloo ddeellllaa AAmmlléé,, ffaattttoo ddii ssuuggggeessttiivvee
iinnttuuiizziioonnii ccoonn uunnaa pprreeddiilleezziioonnee ppeerr ii
vvoolluummii ssppeettttaaccoollaarrii ee ppeerr ii ccoonnttrraassttii. La
personale interpretazione di linee e spes-
sori, curve e colori, equilibri e
Un mix di ironia e trasgressione de luxe nel nome della seduzione
AAmmlléé ph. +39 0823 798939
email info@amle.itweb www.amle.it
Gioielli destinati a femminilità esplosive e sofisticate
AMLÉ
24
Sono metamorfosisenza controllo doveogni elemento diventafulcro per nuovi incastri e sconosciutesoluzioni
disuguaglianze si manifesta attraverso uunnaa
ppeerreennnnee ttrraassffoorrmmaazziioonnee cchhee iinnvveennttaa ee
rreeiinnvveennttaa ooggggeettttii ccoommpplliiccaattii ee ssttrraaoorrddii--
nnaarrii,, aauutteennttiiccaammeennttee oorriiggiinnaallii,, destinati
a temperamenti forti e sofisticati.
Le sue sono metamorfosi senza control-
lo dove ooggnnii eelleemmeennttoo,, mmiiccrroo ee mmaaccrroo,,
ddiivveennttaa ffuullccrroo ppeerr nnuuoovvii iinnccaassttrrii ee ssccoonnoo--
sscciiuuttee ssoolluuzziioonnii.. ÈÈ uunn ggiiooccoo ddii mmaanniippoo--
llaazziioonnii cchhee ssii ffaa eecccceennttrriiccaa aarrttee nneell ddaarree
vviittaa aa ggiiooiieellllii nneellllaa lloorroo aacccceezziioonnee ppiiùù
aammppiiaa,, ggiiooiieellllii cchhee ttoorrnnaannoo aa ssttuuppiirree iinn
ooggnnii nnuuoovvaa ccoolllleezziioonnee..
La lavorazione completamente artigia-
nale vivifica la materia a favore di uno
strepitoso aspetto estetico. “E alla fine la
creatività è diventata la chiave del successo
- racconta la titolare -, in un momento di
pesantezza del mercato i nostri modelli sono
richiesti da una vasta clientela di fascia
medio-alta. Prodotti che si ispirano al libe-
ro gioco della fantasia, ma anche alla cultu-
ra antica che, con la sua armonia, affina
l’occhio e il gusto”..
Nel laboratorio di Amlé, nella opulenta
Santa Maria Capua Vetere, ogni giorno
mani dall’abilità leggendaria danno
forma e colore ad autentiche opere, molte
delle quali pezzi esclusivi.
EEdd èè aaffffaasscciinnaannttee ssccoopprriirree ccoommee llaa
mmaatteerriiaa ssii mmuuttii iinn qquuaallccoossaa ddii vveerraammeenn--
ttee uunniiccoo.. PPiieettrree dduurree,, pprreezziioossee ee sseemmiipprree--
zziioossee,, mmaaddrreeppeerrllaa,, ccoorraalllloo,, ppeerrllee,, aarrggeenn--
ttoo,, ccoorrnnoo ddii zzeebbùù -- iinnnnoovvaazziioonnee vviinncceennttee
nneell sseettttoorree -- ee oonniiccee,, ssii ccoommbbiinnaannoo iinn
uunnaa nnuuoovvaa llooggiiccaa ddii ddiivveerrssiiffiiccaazziioonnee ppeerr
eetteerrooggeenneeoo uuttiilliizzzzoo..
BBrraacccciiaallii,, oorreecccchhiinnii ee ccoollllaannee ssii ssvviilluuppppaa--
nnoo ppeerr aaddddiizziioonnee ee ssoovvrraappppoossiizziioonnii aattttrraa--
vveerrssoo ppeerrccoorrssii ssttrraavvaaggaannttii eedd iinnccoonnffoonnddii--
bbiillii che rievocano emozioni, divenendo
oggetti da indosso simboli del costume
post-moderno, in perfetta sintonia con la
filosofia di un’azienda che ha come mission
quella di comunicare emozioni.
AAmmlléé èè uunn mmiixx pprreessttiiggiioossoo ddii iirroonniiaa ee
ttrraassggrreessssiioonnee ddee lluuxxee che rimanda ad un’at-
mosfera sottilmente peccaminosa, con det-
tagli importanti ed ammiccanti, prodotti
che confermano la vocazione aziendale di
esaltare la femminilità. (MRP)
25
AAMMLLEE’’,, aa mmiixx ooff ddee lluuxxee iirroonnyy aanndd uunnccoonnvveennttiioo--nnaalliittyy iinn tthhee nnaammee ooff sseedduuccttiioonn.. JJeewweellss ddeessiiggnneedd ffoorr eexxuubbeerraanntt aanndd eelleeggaannttwwoommeenn.
The creativity and passion of Mrs. Maria Angelucci,called Marisa by her friends, designer and sole direc-tor, have led to the birth of a company that nowadaysboasts regular clients in its 200 sales point located inthe most important Italian cities and abroad, by gain-ing the lleeaaddeerrsshhiipp iinn tthhee jjeewweelllleerryy aanndd jjuunnkk jjeeww--eelllleerryy ffiieellddss oonn tthhee NNaattiioonnaall aanndd IInntteerrnnaattiioonnaallmmaarrkkeett..AAmmlléé ssttyyllee iiss vveerrssaattiillee aanndd eexxpprreessssiivvee,, wwiitthh ssuuggggeess--ttiivvee iinnttuuiittiioonnss aanndd aa ttaassttee ffoorr ggrreeaatt ssiizzeess aanndd ccoonn--ttrraassttss.. The personal interpretation of shapes andthicknesses, contours and colours, harmony and irreg-ularities, can be seen through aa ccoonnttiinnuuoouuss ttrraannssffoorr--mmaattiioonn iinnvveennttiinngg aanndd rreeiinnvveennttiinngg ccoommpplliiccaatteedd,,eexxttrraaoorrddiinnaarryy aanndd rreeaallllyy oorriiggiinnaall iitteemmss,, tthhaatt aarreeddeessiiggnneedd ffoorr eexxuubbeerraanntt aanndd eelleeggaanntt wwoommeenn..In its uncontrolled metamorphosis eeaacchh mmiiccrroo aannddmmaaccrroo eelleemmeenntt bbeeccoommeess tthhee ffuullccrruumm ffoorr nneeww jjooiinnttssaanndd uunnkknnoowwnn ssoolluuttiioonnss.. IItt iiss aann hhaannddlliinngg ggaammeetthhaatt bbeeccoommeess eecccceennttrriicc aarrtt bbyy ccrreeaattiinngg wwoonnddeerrffuulljjeewweellss ffoorr eeaacchh nneeww ccoolllleeccttiioonn..
The handmade manufacturing livens up the materi-al picking out an extraordinary aesthetic look. ““IInnsshhoorrtt,, oouurr ccrreeaattiivviittyy hhaass bbeeccoommee tthhee kkeeyy ttoo oouurr ssuucc--cceessss –– the holder tells - , iinn aa vveerryy ddiiffffiiccuulltt mmoommeennttffoorr tthhee mmaarrkkeett oouurr mmooddeellss aarree rreeqquuiirreedd bbyy aa vvaassttmmeeddiiuumm--hhiigghh cclliieenntteellee.. TThheeyy aarree mmooddeellss iinnssppiirreeddbbyy ffaannttaassyy bbuutt aallssoo bbyy tthhee aanncciieenntt ccuullttuurree tthhaatt,, wwiitthhiittss hhaarrmmoonnyy,, hhoonneess eeyyee aanndd ttaassttee””..In Amlé workshop located in the wealthy city of SantaMaria Capua Vetere, skilful hands manufacture,every day, real works of art most of all are a one-off. IItt iiss wwoonnddeerrffuull ttoo sseeee hhooww mmaatteerriiaall bbeeccoommeess ssoommee--tthhiinngg rreeaallllyy uunniiqquuee.. HHaarrdd,, pprreecciioouuss aanndd sseemmii--pprreecciioouuss ssttoonneess,, mmootthheerr--ooff ––ppeeaarrll,, ccoorraall,, ppeeaarrllss,, ssiill--vveerr,, zzeebbuu hhoorrnn –– aann iinnnnoovvaattiivvee mmaatteerriiaall-- aanndd oonnyyxx,,mmiixx tthheemmsseellvveess ttoo bbee uusseedd iinn aa ddiiffffeerreenntt wwaayy..BBrraacceelleettss,, eeaarrrriinnggss aanndd nneecckkllaacceess bbiinndd aanndd oovveerrllaappiinn aa ppeeccuulliiaarr aanndd uunnmmiissttaakkaabbllee wwaayy;; they recallemotions becoming symbols of the post-modern customin perfect tune with the company philosophy whosemission is to convey emotions. AAmmlléé rreepprreesseennttss aa pprreessttiiggiioouuss mmiixx ooff ddee lluuxxee iirroonnyyaanndd uunnccoonnvveennttiioonnaalliittyy recalling a finely sinfulatmosphere with important and charming details,products attesting the company target, that is toenhance womanhood.
26
Orecchini, anelli, ciondoli, bracciali e
gemelli, iinntteerrpprreettii dd’’eecccceezziioonnee cchhee rraacc--
ccoonnttaannoo ccoonn mmeerraavviigglliioossaa sseemmpplliicciittàà
ll’’aammoorree ppiiùù tteenneerroo, quello importante.
IInnffiinniittoo ccoommee iill ccuuoorree ddii uunnaa mmaammmmaa..
OOggnnuunnoo ppeerr uunnaa ssttoorriiaa ddiivveerrssaa ddeeccllii--
nnaattaa ddaa ddoollcciissssiimmii ppeennssiieerrii..
Bimbi e bimbe come silhouette piene o
vuote, cuori intagliati o incisi in oro bian-
co, giallo e rosa, iilllluummiinnaattii ddaa uunn ssoolloo
lliimmppiiddoo bbrriillllaannttiinnoo oo ddaa uunn aabbbbaagglliiaannttee
ttoottaall ppaavvéé. Linee sobrie ed armoniose che
lanciano un chiaro messaggio di vita
nuova e di gioia,
di favole e desideri
avverati.
PPiiaacccciioonnoo ddaa ssuubbiittoo
queste leggere strutture
tridimensionali, espressamente
delicate, che rimandano ai disegni dell’in-
fanzia.
LLeebbeebbèè èè ll’’uullttiimmaa mmooddaa ppeerr mmaammmmee ee
ppaappàà, una spensierata metafora di un
mondo incantato che celebra la nascita
di un bimbo. LLaa ppiiaacceevvoolleezzzzaa ddii iinnddoossssaa--
rree uunn ggiiooiieelllloo ssttrreettttaammeennttee lleeggaattoo aa ppeerr--
Lebebé un amore di gioiellodi Martino Belmanto
Un regalo specialeper una personaspeciale
Particolari gli anelliproposti con fede in orobianco e con cuore snodato in oro gialloch e ad ogni movimentodella mano fa sentirela sua presenza conbagliori e luccichii
27
ssoonnaalliissssiimmee tteenneerreezzzzee,, uunn mmooddoo oorriiggii--
nnaallee,, uunniiccoo ee pprreezziioossoo ppeerr aavveerree sseemmpprree
vviicciinnoo ii pprroopprrii aannggiioolleettttii.. PPeerr ccoommuunnii--
ccaarree aall mmoonnddoo llaa ccoonntteenntteezzzzaa ddii eesssseerree
ggeenniittoorrii..
Forme creative, eleganti, raffinate e per-
sonalizzabili. DDaa rreeggaallaarree,, ddaa rreeggaallaarrssii,,
ppeerrcchhéé aallccuunnii mmoommeennttii ddeellllaa nnoossttrraa eessii--
sstteennzzaa mmeerriittaannoo ll’’eetteerrnniittàà..
GGiiooiieellllii cchhee ffaannnnoo ffeelliiccii ppeerrcchhéé sseemm--
bbrraannoo ppeennssaattii pprroopprriioo ppeerr ttee. EE ppiiùù ssoonnoo,,
ppiiùù ssoonnoo bbeellllii, come divertenti charms
che tintinnano gioiose ninnananne.
La collezione Lebebè è ormai un trend,
è una gaiezza contagiosa, un travolgente
successo di gran classe che dilaga a mac-
chia d’olio. TTaannttii ee ddiivveerrssii ppeerr ddiirree cchhee èè
uunn lleeggaammee iinnddiissssoolluubbiillee,, cchhee èè uunn aammoorree
ttoottaallee eedd iinnccoonnttaammiinnaattoo ddaa ffaarr ssccooppppiiaarree
iill ccuuoorree, che è proprio quell’amore raro
che si dona incondizionatamente.
LLeebbeebbéé èè uunnaa ccoolllleezziioonnee LLuucceebbiiaannccaa,,
uunn mmaarrcchhiioo mmaaddee iinn IIttaallyy iinn ccoossttaannttee ssvvii--
lluuppppoo cchhee aannccoorraa uunnaa vvoollttaa hhaa ssaappuuttoo
ccrreeaarree uunn mmoonnddoo ccaarriiccoo ddii eemmoozziioonnii..
Particolari anche gli anelli proposti con
fede in oro bianco mentre è in oro giallo
il cuore snodato cha ad ogni movimento
della mano fa sentire la sua presenza con
bagliori e luccichii. Il cuore: inconfondi-
bile simbolo di bene e icona di questa
nuova collezione.
La linea Lebebè è distribuita in esclusi-
va dallo storico gruppo Oroverde.
OOrroovveerrddee ssrrll 81025 Marcianise (CE), Italy
Il Tarì, mod. 247/248 ph. +39 0823 513145fax +39 0823 513148
email info@lebebegioielli.comweb www.lebebegioielli.com
Lebebé, a lovely jewelA precious gift for someone special
Earrings, rings, charms, bracelets and cuffs, eexxcceeppttiioonn--aall iinntteerrpprreetteerrss,, wwiitthh mmaarrvveelllloouuss ssiimmpplliicciittyy,, ooff tthheemmoosstt tteennddeerr lloovvee,, the important one.EEnnddlleessss lliikkee aa mmootthheerr’’ss hheeaarrtt.. EEaacchh jjeewweell iiss mmaaddee ffoorr aa ddiiffffeerreenntt ssttoorryy nnaarrrraatteedd bbyysswweeeett wwoorrddss.. Boys and girls babies represented withsolid or hollow silhouette, hearts carved in white, yellowand pink gold, eennlliigghhtteenneedd bbyy oonnee lliittttllee bbrriigghhtt ddiiaa--mmoonndd oorr bbyy aa ssppaarrkklliinngg ttoottaall ppaavvéé..Plain and shapely lines communicating a clear messageof new life and happiness, of fables and fulfilled wishes.PPeeooppllee lliikkee aatt oonnccee these light and soft three-dimen-sional shapes recalling childhood draws. LLeebbeebbèè ccoolllleecc--ttiioonn iiss tthhee llaatteesstt ffaasshhiioonn ffoorr mmuummss aanndd ddaaddss,, a light-hearted metaphor for an enchanting world celebratinga baby birth. TThhee pplleeaassaannttnneessss ooff wweeaarriinngg aa jjeewweelltthhaatt iiss ssttrriiccttllyy ttiieedd ttoo ppeerrssoonnaall ffeeeelliinnggss,, aa ppaarrttiiccuullaarr,,uunniiqquuee aanndd pprreecciioouuss wwaayy ttoo hhaavvee oonnee’’ss oowwnn lliittttlleeaannggeellss ffoorreevveerr wwiitthh oonneesseellff.. IInn oorrddeerr ttoo ccoommmmuunniiccaatteettoo tthhee wwoorrlldd tthhee hhaappppiinneessss ffoorr bbeeiinngg ppaarreennttss..Creative, fine and chic shapes that can be also person-alized. TThheessee jjeewweellss ccaann bbee ggiivveenn ssoommeeoonnee oorr oonneesseellffaass aa ggiifftt,, bbeeccaauussee ssoommee mmoommeennttss ooff oouurr lliiffee ddeesseerrvvee ttoobbeeccoommee eetteerrnnaall.. JJeewweellss mmaakkiinngg hhaappppiinneessss bbeeccaauussee tthheeyy sseeeemm ttoo bbeetthhoouugghhtt jjuusstt ffoorr yyoouu... TThhee mmoorree tthheeyy aarree,, tthhee mmoorreetthheeyy aarree bbeeaauuttiiffuull,, such as the enjoyable charms tin-kling joyous lullabies. Le bebè collection is now a fash-ion, a contagious happiness, a stylish overwhelming suc-cess spreading rapidly. MMaannyy aanndd ddiiffffeerreenntt jjeewweellss ttoommeeaann tthhaatt iitt iiss aann iinnddiissssoolluubbllee rreellaattiioonnsshhiipp,, aannaabbssoolluuttee aanndd ppuurree lloovvee bbuurrssttiinngg oonnee’’ss hheeaarrtt;; it is thekind of unique love given unconditionally. LLeebbeebbéé iiss aaLLuucceebbiiaannccaa ccoolllleeccttiioonn,, aa mmaaddee iinn IIttaallyy eevveerr--ggrroowwiinnggbbrraanndd ssuucccceeeeddiinngg,, oonnccee mmoorree,, iinn ccrreeaattiinngg aa wwoorrllddffuullll ooff eemmoottiioonnss.. Rings too, presented with a white goldwedding ring, are very unique, whereas the jointedsparkling heart, tinkling at every motion of the hand, isof yellow gold. .The heart, unmistakable symbol of loveand icon of this new collection. Le bebè collection is anexclusive distributed by the famous group Oroverde.
Lineari o fastose, lunghe, lunghissimeo corte da cingere il collo, di ispirazio-ne barocca, con motivi esotici, etniche,provocatoriamente heavy metal o vinta-ge. Un gioiello decisamente decorativo,fortemente legato alla femminilità. Nonsorprende, quindi, il goffo scimmiottaredelle bambine che per farsi donne ricor-rono a rossetti, tacchi a spillo e ad irri-nunciabili collane. Se ne creano disempre diverse con contaminazionidi mix eccessivi, a volte di intensaricchezza. Spesso a maglie intricate,talvolta cariche di gemme. Tornano pre-potentemente i satoires, avvolti in piùgiri o lasciati cadere lungo la schienanuda. Quando si rinuncia a materie
nobili per fare uso di rame, pietre comu-ni, ossi, acciaio, legno, conchiglie, pvc,vetro, smalti, ceramica, l’effetto paremoltiplicarsi sotto l’estrosità degliaccostamenti e dei colori degli ele-menti costitutivi. Sono complessecomposizioni o pattern speculari realiz-zati con particolari tecniche di lavorazio-ne che creano uno stile-no-stile che siaddolcisce con la presenza di raffinatiinserti in raso, piume e pizzi o, diversa-mente, si irrigidisce con la presenza dimetalli corrosi, pietre grezze, chiodi ovecchi ritagli di stoffe gros grain. Lesuste scompaiono per fare spazio achiusure a più nodi o a grandi fiocchi. Ilmitico corallo, le candide perle ed il
28
Oversize per un gioiello estremamente femminile
Sono tante e diverse. Sospese tra arte e design.
ametista e quarzo rosawww.fiorellagioielli.it
collezione “Jaipur Diamondswww.marcobicego.com
collezione 3 fili Australianawww.liguoricapri.com
Una collana e sei protagonista
solare turchese si confermanoimmancabili must abbinabili ad ognioutfit. Solo le collane di perle rispondo-no a precisi canoni dai nomi inconfon-dibili: Collare, Girocollo, Graduata,Matinée, Opera e Treccia, la pre-ferita di Coco Chanel. Designersdi arte contemporanea sguin-zagliano la loro immaginazio-ne realizzandone di vera-mente astruse, comel“aiguille” di BénedicteMouret dove un ago inargento infilato con sempli-ce filo si trasforma in unacollana-spilla; o la surrealescala percorsa dagli
immancabili omini diDieter Dill; come i fanciul-
leschi disegni sui ritagli dicarta che fanno da charms ad
un insolito girocollo di Moschinoo il trittico di denti a raggiera inca-
stonato in una struttura di argento diTeresa Milheiro, per citarne alcuni.Oggi l’alta moda propone collanefinanche alla sposa, abbandonando irigidi canoni che la volevano spoglia diogni orpello. Famosi stilisti disegnanoper lei collane importanti con maxipietre o giganteschi cammei in fortecontrasto con il candore dell’abitonuziale. Allegra e frizzante, dunque,anche per il “sì”. La collana è un acces-
sorio che si permette il lussodi seguire una propria strada, per-ché è la genuina espressione di uncapriccio. Tutto le è concesso, anchetrasformarsi in un dissacrante rosa-rio, intrecciarsi a fili elettrici, infilare ruvi-de pomici, incastonare pietre prezioseda capogiro, farsi minuta quasi invisibi-le o enorme, con ciondoli più o menopreziosi che pare si fatichi ad indossar-li. Cuori, foto e santini, rami di coral-lo, bottoni, monete, croci, teschi,amuleti, boules, charms, medaglioni,c’è posto per tutto anche per il pro-prio nome declinato in pietre prezio-se o metallo, o per quello della griffeche fa tanto trend. (MRP)
29
collana “Cleopatra”www.pontevecchiogioielli.it
collana “Malibù”oro, pietre multicolor e diamanti
www.antonini.it
Una collana e sei protagonista
30
Designers of the con-temporary art give freerein to their imagina-tion creating reallystrange necklaces, suchas the Bénedicte Mouret“aiguille” where a silver needlestrung with a simple threadbecomes a necklace-brooch; or the surrealstairs walked by the ever present Dieter Dilllittle men; such as the children’s draws on thepaper used as charms in an unusual necklace byMoschino; or the star-shaped teeth trilogy set in asilver structure by Teresa Milheiro, only to mentionsomeone. Nowadays the haute couture proposesnneecckkllaacceess aallssoo ttoo tthhee bbrriiddee whereas, according to therigid rules, she had to be stripped of any tinsel.FFaammoouuss ddeessiiggnneerrss ddeessiiggnn ffoorr hheerr iimmppoorrttaanntt nneecckk--llaacceess wwiitthh mmaaxxii ssttoonneess oorr bbiigg ccaammeeooss ccllaasshhiinnggwwiitthh tthhee ssiimmpplliicciittyy ooff tthhee wweeddddiinngg ddrreessss..Necklace is cheerful and lively for the wedding,too. It is an accessory following no strict rulesbecause it is the nnaattuurraall eexxpprreessssiioonn ooff aawwhhiimm.. AAllll iiss ggrraanntteedd ttoo iitt,, eevveenn ttoo bbee ttrraannss--ffoorrmmeedd iinnttoo aa ddeesseeccrraattiinngg rroossaarryy bbeeaaddss,, tointertwine with electric wires, insert coarse pumices,set astonishing precious stones, to be tiny, almost invis-ible, or enormous, with more or less precious charmsalmost difficult to wear. HHeeaarrttss,, pphhoottooss aanndd hhoollyy ppiicc--ttuurreess,, ccoorraall bbrraanncchheess,, bbuuttttoonnss,, ccooiinnss,, ccrroosssseess,, sskkuullllss,,aammuulleettss,, bboouulleess,, cchhaarrmmss,, lloocckkeettss,, eevveerryytthhiinngg iiss ppooss--ssiibbllee,, eevveenn iinnssccrriibbee oonnee’’ss oowwnn nnaammee oorr tthhee oonnee ooff tthheeffaasshhiioonnaabbllee ggrriiffff wwiitthh pprreecciioouuss ssttoonneess oorr mmeettaall..
collana Torchonoro rosa e granatiwww.annamariacammilli.com
Sono complesse composizioni o pattern speculari realizzati con particolari tecnich e di lavorazione ch e creano uno stile-no-stile ch e si addolcisce
con la presenza di raffinati inserti
A necklace makes you the protagonistOversize for a very much feminin jewel
Necklaces are many and of different kinds. They arethought as pieces of work between art and design. Simple or rich, lloonngg,, vveerryy lloonngg oorr sshhoorrtt ttoo ttwwiirrllaarroouunndd tthhee nneecckk,, of baroque inspiration, with exot-ic and ethnic patterns, provocatively heavy metal ovintage. A definitely ornamental jewel, strictly linkedto womanhood. It is quite understandable the funnymimic of girls using lipsticks, spike heels and necklacesin order to seem women. MMaannyy aanndd ddiiffffeerreenntt nneecckk--llaacceess aarree ccrreeaatteedd ssoommeettiimmeess tthhrroouugghh tthhee ccoommbbiinnaa--ttiioonn ooff vveerryy rriicchh aanndd eexxcceessssiivvee mmiixxttuurreess,, often madeof woven links, sometimes rich in gem stones. Satoires,wrapped into many turns or falling on the back, arevery fashionable. When noble materials are put asidein order to use copper, common stones, bones, steel,wood, shells, pvc, glass, enamels and ceramic, tthhee eeffffeeccttsseeeemmss ttoo iinnccrreeaassee tthhaannkkss ttoo tthhee mmiixx aanndd ccoolloouurrss oorriigg--iinnaalliittyy ooff tthhee eelleemmeennttss.. They are elaborate composi-tions or specular patterns made according to particularmanufacturing techniques, creating a style-not-stylethat softens thanks to refined satin inserts, feathers andlaces, or, otherwise, it becomes more austere with theuse of corroded metals, uncut stones, nails or scraps ofgros grain fabrics. Clasps are replaced with knots or bigbows. TThhee wwoonnddeerrffuull ccoorraall,, tthhee ssnnooww--wwhhiittee ppeeaarrllssaanndd tthhee ssuunnnnyy ttuurrqquuooiissee ccoonnffiirrmm ttoo bbee iinneevviittaabblleemmuusstt tthhaatt ccaann bbee mmaattcchheedd wwiitthh eevveerryy oouuttffiitt.. Onlythe strings of pearls have precise captions with unmis-takable names: Collare, Girocollo, Graduata,Matinée, Opera e Treccia, Coco Chanel favourite.
www.zanongioielli.it
collana “La Karmen”www.robertaporrati.it
Edita dalla GGoollddeenn AAggeennccyy in collabora-
zione con la FFeeddeerraazziioonnee NNaazziioonnaallee
DDeettttaagglliiaannttii OOrraaffii, Preziosa è distribuita in
oollttrree 88000000 ggiiooiieelllleerriiee al dettaglio del cen-
tro sud Italia, numero destinato a crescere
entro i prossimi mesi.
Per il suo compleanno lo scenario è stato
il golfo di Napoli, a bordo del vveelliieerroo
TToorrttuuggaa.
La serata, accompagnata dalle note di
RRoossssaannaa ddee RRooggaattiiss al flauto e di SSoonniiaa DDeell
SSaannttoo all’arpa, ha visto la partecipazione di
un elegante parterre. Molti i rappresentan-
ti dei consorzi orafi campani e delle associa-
32
da sx: Roberto de Laurentiis, presidente ConsorzioAntico Borgo Orefici; Sergio Anzovino e signora;
in alto: una parure in corallo della maison “Mattia Mazza” indossata da una modella
Preziosa compie un anno
Il primo anniversario per questo nostrobimestrale, ch e osserva e re-interpretail mondo dell’oreficeria e delle sue
Il primo anniversarioper questo nostro bimestrale, ch e osserva ere-interpreta il mondodell’oreficeria e dellesue eccellenze, è statal’occasione per brindareall’entusiasmo dellaredazione ed al suoaureo futuro
zioni di categoria. In prima fila il presiden-
te del consorzio Antico Borgo Orefici
RRoobbeerrttoo ddee LLaauurreennttiiiiss, Dino Costa, Carlo
Torsi, il presidente della Federazione Orafi
Campani Giovangiuseppe Lanfreschi ed i
vicepresidenti Johnny De Meo e Carmen
De Marco, il direttore Marco Cantarella,
gli associati Stefania De Marco, Cosimo
Caruso, Gerardo Marchetiello, Cosma
Anzovino, il direttore generale di Oromare
Paolo Improta in compagnia di Vincenza
Perreca dell’ufficio marketing, Paolo
Castellano e Gianluca Esposito Cesariello
per la ACE Group, Luciano Fusco per
Fuoco Capri, Roberto Raiola della
Mondial Coral, Romolo Gentile responsa-
bile marketing della Nardelli, Elisabetta
Bowinkel, Daria Misso per la Nami
Gioielli, Luigi De Simone e Patrick Wehrli
responsabile della Chopard Genève, il
gemmologo Maurizio Mandile e Dario
Boragine. Ed ancora, Ciro Esposito, presi-
dente del Consorzio Vulcano Promart e
Fabrizio Monticelli, project manager del
33
dall’alto: Massimo Caruso, consigliere della Federazione Orafi Campani; Ciro Esposito, presidente del Consorzio Vulcano Promart; l’arrivo in porto del veliero Tortuga; un momento della serata; una parure della linea Abissi di Lunargenti indossata da una modella
Consorzio Antico Borgo Orefici, Salvatore
e Gino de Laurentiis, Carmine Cossai,
direttore della storica ditta Scaturchio.
Deliziose modelle hanno accompagnato la
traversata vestite con l’eleganza degli abiti
della boutique Glamour, arricchiti dai raf-
finati gioielli in corallo di Mattia Mazza,
dalle suggestive trasparenze di Evanueva e
dagli originali argenti della de Laurentiis.
L’hairstylist Emanuele Sammarruco - by go
Coppola, per le mannequin ha proposto
complessi ed aristocratici chignon alla fran-
cese. Hanno immortalato l’evento le emo-
zionanti foto di Salvatore Pastore.
34
1. Stefania De Marco (Gioielleria De Marco)2. Una parure di Evanueva3. La redazione di Preziosa
4. Marco Cantarella, GiovaGiuseppe LanfreschiDario Boragine, rispettivamente, direttore,
presidente e consigliere FOC5. Giovanni Micera; Patrick Wehrli (Chopard); Luigi
De Simone (Gioielleria De Simone)
11
22
33
44 55
35
1. Mila Gambardella, responsabile commerciale di Preziosa; Marina Nappa (Nappa Gioielli)2. Il brindisi con gli ospiti
3. Elisabetta Bowinkel, visual merchandiser4. Il taglio della torta: Giovanni Micera, Maria Rosaria Petito, Luigi Esposito
5. Carmen De Marco (gioielleria De Marco)6. Rossana de Rogatis, Sonia Del Santo
11
22
33
44
55 66
36
intervista a Claudia Buccellatidi Chiara Di Martino
Mario Buccellati dal 1919una storia di ieri, oggi e domani
ma le sue origini si perdono nella seconda
metà del 1700: una mostra in esclusiva a
Charm-Fiera di Vicenza ha ripercorso le
tappe fondamentali della vita e della car-
riera di Mario Buccellati, fondatore - a
Milano, nel 1919 - dell’omonima azien-
da, da sempre sinonimo di eleganza e
ricercatezza.
I pezzi più significativi della sua storia
sono conservati nel Museo Buccellati, al
terzo piano di via Montenapoleone 23,
indirizzo della sua storica sede, ed una
loro selezione è stata ospitata da Charm,
l’edizione primaverile di Vicenzaoro svol-
tasi dal 16 al 20 maggio.
Oggi alla guida dell’azienda ci sono
Lorenzo, terzo figlio di Mario, e sua
moglie Claudia, intervenuta all’inaugura-
zione di Charm per illustrare al pubblico
della fiera “Dal 1919, una storia di ieri,
oggi e domani”, la rassegna che per la
seconda volta ha portato lontano dal
Museo alcune delle creazioni più belle di
Mario Buccellati.
La mostra, con una selezione di circa
il 10% della ricca collezione della galle-
ria, ripercorre 90 anni di storia del
costume e l’evoluzione di uno stile che
ha reso famosa l’azienda nel mondo. È
Claudia Buccellati a raccontarci l’emo-
zione di far conoscere una rassegna di
creazioni uniche.
MMaarriioo BBuucccceellllaattii èè ssttaattoo iill pprriimmoo mmaarr--
cchhiioo MMaaddee iinn IIttaallyy cchhee hhaa aattttrraavveerrssaattoo
ll’’oocceeaannoo.. QQuuaannttoo èè ssttaattoo ddiiffffiicciillee ooppeerraa--
37
La sua storia attraversa tutto il Novecento
I pezzi più significatividella sua storia sono conservati
nel Museo Buccellati, al terzo piano di via Montenapoleone 23,
indirizzo della sua storica sede. A Vicenzaoro Charm esposta
una selezione
rree uunnaa sseelleezziioonnee ddaa eessppoorrrree aa FFiieerraa ddii
VViicceennzzaa??
«Abbiamo imposto un taglio cronologico-
tematico all’esibizione, che potesse esprimere
al meglio l’artigianalità degli oggetti ideati e
creati da Mario Buccellati. E per scelta
abbiamo deciso di non limitare la selezione
ai soli gioielli, ma di testimoniare la storia
dell’azienda anche attraverso documenti
storici originali di personaggi che hanno
segnato la storia d’Italia».
IIll rriiffeerriimmeennttoo èè pprriinncciippaallmmeennttee aa
GGaabbrriieellee DD’’AAnnnnuunnzziioo.. IInn mmoossttrraa aa
VViicceennzzaa èè ssttaattoo eessppoossttoo aanncchhee uunn lliibbrroo
ddeell VVaattee ddeeddiiccaattoo aa MMaarriioo BBuucccceellllaattii..
«Tra loro c’era una profonda amicizia, testi-
moniata anche da più di 100 lettere auto-
grafe conservate nel museo aziendale. Non
solo: oltre a molti oggetti commissionati dal
grande letterato d’inizio secolo, abbiamo
voluto mettere in mostra i gioielli e gli acces-
sori creati per moltissimi personaggi noti del
’900, come, per esempio, gli occhiali di
Luchino Visconti. Non per vanto, ma perché
siamo consapevoli dell’enorme valore storico-
artistico di questi oggetti. Anche Orson
Welles è stato frequentatore del nostro nego-
zio sulla Quinta Strada a New York».
NNoonn ssoollttaannttoo ggiiooiieellllii,, mmaa aanncchhee oorroollooggii,,
bboorrssee eedd aacccceessssoorrii ddaa ddoonnnnaa ddeeccoorraattii ccoonn
uunnaa ccuurraa eessttrreemmaa ddeell ppaarrttiiccoollaarree..
LL’’aazziieennddaa èè nnaattaa nneell 11991199,, mmaa iill nnoommee
BBuucccceellllaattii eerraa ggiiàà lleeggaattoo aall mmoonnddoo ddeeii
pprreezziioossii??
«Già dalla seconda metà del 1700:
Contardo Buccellati aprì un negozio in via
Orafi a Milano (oggi, via Orefici, ndr),
quindi il nostro nome appare legato indisso-
lubilmente al mondo della gioielleria e del-
l’argenteria. La gestione moderna è ovvia-
mente arrivata nel XX secolo. Oggi siamo in
tre ad offrire al pubblico oggetti che hanno
come elemento distintivo l’incisione accura-
ta che rende il metallo prezioso simile ai tes-
suti più pregiati: mio marito Lorenzo - che
ha trascorso molti anni a raccogliere gli
oggetti oggi esposti nel museo -, nostro figlio
Luca ed io».
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Mario Buccellati era profondamente legato a Gabriele D’Annunzio, oltre 100 lettere
testimoniano la loro amicizia N el Settecento pionere del futuro marchio fu Contardo Buccellati. Da allora l’azienda è
indissolubilmente associata al mondo della gioielleria
Centro Orafo “Il Tarì” mod. 24181025 Marcianise (CE) - Zona Asisud
tel. fax: 0823 513112 / 513113 | email: gennaronapoletano@tari.it
reversecollection
artemisiacom
unicazione.com
Si è celebrata dal 16 al 20 maggio l’edizio-
ne 2009 di Vicenza Charm in un clima
palesemente dimesso senza tuttavia che il
mesto coro delle sventurate Cassandre
(siano esse espositori insoddisfatti o visi-
tatori depressi) infici la voglia di guardare
il futuro nei mille possibili modi prefigu-
rati dai nuovi scenari. Il Tempio del gio-
iello, una volta brulicante di visitatori
esteri e nazionali, dai corridoi intasati,
dalle chilometriche liste d’attesa per acce-
dervi come espositori, si presenta agli
occhi del visitatore non molto diverso, in
fondo, da come appariva nei tempi ormai
andati: 1300 espositori (di cui il 25%
esteri, in deciso aumento gli standisti pro-
venienti dall’Italia meridionale), grandi
strutture realizzate da case di prestigio,
una nutrita sezione di eventi di livello, una
buona accoglienza degli organizzatori. Ma
anche questi, in fase di presentazione non
abbondavano in ottimismo; iill ddiirreettttoorree
ggeenneerraallee DDoommeenniiccoo GGiillaarrddii hhaa aacccceennnnaattoo
sseennzzaa ggiirrii ddii ppaarroollee aallllee ggrraavvii ddiiffffiiccoollttàà ddeell
ccoommppaarrttoo oorraaffoo, agli indicatori negativi e
all’evidente defezione di marchi impor-
tanti. In effetti l’assenza di Pianegonda è
sulla bocca di tutti sin dagli esordi.
Cosimo Caruso, esperto gioielliere napo-
letano del tradizionale Borgo Orefici ci
confessava di girare per gli stand non più
per generici acquisti, ma proprio per valu-
tare attentamente la reale consistenza di
questi famosi “brand”. FFrreessccoo ddii ssttuuddii ssuull--
40
Vicenza Charm 2009raccontata da un operatore
di Paolo Minieri
Il visitatore dellamanifestazione ha uncomportamento piu’vigile del passato.Non esistono piu’ùsantuari inviolabili,tutto e’ messo indiscussione.
Th e show must go on
ll’’aarrggoommeennttoo,, CCaarruussoo ccii hhaa ccoonnffiiddaattoo cchhee
ll’’uussoo ddeellllaa ppaarroollaa ““bbrraanndd”” ggllii aappppaarree
aabbuussaattoo ee iimmpprroopprriioo ppeerrcchhéé aa ssuuoo aavvvviissoo
mmoollttii mmaarrcchhii ddeell sseettttoorree ggiiooiieelllleerriiaa iinn
IIttaalliiaa ssoonnoo ddeebboollii ee llaa ccoommuunniiccaazziioonnee
pprroommoozziioonnaallee ppiiuuttttoossttoo ccaarreennttee.. Non
basta in pratica l’autoproclamazione per
ottenere di fatto lo status di marchio di
gioielleria.
In effetti il visitatore di questa manife-
stazione ha un comportamento più vigile
del passato. NNoonn eessiissttoonnoo ppiiùù ii ssaannttuuaarrii
iinnvviioollaabbiillii,, ttuuttttoo èè mmeessssoo iinn ddiissccuussssiioonnee..
Non solo i più smaliziati si rendono
conto che qualche nome celebrato del
made in Italy esibisce con eccessiva disin-
voltura gioielli che tradiscono evidente
gusto e fattura orientale. Su questo punto
ha insistito Jannelli, produttore storico di
semilavorati e montature d’oro a Valenza.
Lui è uno di quelli che il lavoro in questa
fiera lo ha, grazie a un a presenza pluride-
cennale ed a un portafoglio clienti ampia-
mente fidelizzato che ama l’appuntamen-
to fieristico e la classica finitura valenzana.
“Ci sono alcune aziende a Valenza che
hanno scommesso su un effetto crescita che
non poteva manifestarsi nel nuovo contesto
della crisi” - ci ha detto Jannelli. “Da ciò si
è originato un massiccio ricorso al credito
non confortato da vendite significative.
Risultato finale: ingresso di partner produt-
tori stranieri, oggetti snaturati, collezioni
incerte”. I clienti sembrano accorgersi
dello stato di salute degli espositori per-
ché chi osa, chi lavora sul design, chi spe-
rimenta nuovi materiali (abbiamo visto
ancora legno, resine, tagli di pietre meno
tradizionali) ha registrato - se non vendi-
te rapportabili alle edizione più fortunate
- almeno l’interesse tangibile dei visitato-
ri. È indubbio che nei padiglioni più pre-
stigiosi molte vetrine conservino un appe-
al di grande impatto. Ma iill ““MMaaddee iinn
IIttaallyy”” eessiiggee mmaaggggiioorr rriiggoorree iinn ttuuttttii ii ddeett--
ttaaggllii ppeerr ppootteerrssii ccoollllooccaarree ccoommee iinnddiissccuuss--
ssoo sseeggnnoo dd’’eecccceelllleennzzaa.. Basilea appare
ancora un po’ lontana.
Infatti non si possono giudicare colle-
zioni di gran pregio (che si vedono, per
fortuna, ancora spesso) quando ci si trovi,
magari a distanza di un corridoio, in pre-
senza di molte ambiguità nei criteri di
utilizzo e di descrizione delle gemme
impiegate. Niente da dire sull’uso ampio
di materiali sintetici quando tramite que-
sti si raggiungono effetti di taglio e di
colorazioni non ottenibili con gemme
naturali: questo è il sale della creatività
nostrana e certo non rende il gioiello
meno prezioso. NNoonn ppuuòò ppeerròò ppaassssaarree
iinnoosssseerrvvaattoo iill ddiillaaggaannttee uuttiilliizzzzoo ddaa ppaarrttee
aanncchhee ddii ffiirrmmee iinnssoossppeettttaabbiillii ddii rruubbiinnii
rriieemmppiittii aall vveettrroo ppiioommbboo,, nnoonn sseemmpprree
ddiicchhiiaarraattii ppeerr llaa lloorroo eessaattttaa nnaattuurraa ee nneell
lloorroo pprreecciissoo vvaalloorree ((eessiigguuoo)).. Il padiglione
internazionale è un esempio vivente di
gran confusione gemmologica. Nella
Babele può capitare di ottenere materiale
certificato in modo assai discutibile.
ÈÈ ddaa AAssssooggeemmmmee,, nnuuoovvoo ssooggggeettttoo
aassssoocciiaattiivvoo ccoossttiittuuttoo ddaa ooppeerraattoorrii ddii ppiiee--
ttrree,, cchhee ssii ppoottrràà ffoorrssee sseennttiirree nneell pprroossssii--
mmoo ffuuttuurroo uunnaa ssppiinnttaa vveerrssoo aatttteeggggiiaammeenn--
ttii ppiiùù rriiggoorroossii.. Sulla sezione Gem World
(promossa proprio in collaborazione con
Assogemme) che avrebbe dovuto suggel-
lare l’acquisizione, dalla fiera di Rimini,
di un comparto specialistico preciso, le
gemme nelle tantissime declinazioni di
esse possibili, è opportuno sospendere il
giudizio. Troppo pochi erano gli stand,
forse frettolosa l’adesione. Ma nelle paro-
le di Paola Pozzato di Paigem si respira un
moderato ottimismo. A suo avviso biso-
gnerebbe accorpare l’offerta di pietre
(espositori storici e nuovi) in un unico
spazio più qualificato e meno dispersivo
per il visitatore costretto a inseguire le
gemme un po’ dappertutto. Inoltre è
avvertita l’esigenza di un laboratorio gem-
mologico che esprima giudizi immediati
durante la manifestazione.
IIll sseettttoorree ddeell ccoorraalllloo ssii èè aalllliinneeaattoo ccooee--
41
rreenntteemmeennttee aaii ddiiffffuussii bboolllleettttiinnii ccooll sseeggnnoo
mmeennoo.. Crollo degli acquirenti americani
solo in parte compensato dall’emergente
est europeo, diminuzione radicale dell’af-
fluenza, eccesso di manifestazioni a livello
internazionale: questi sono i temi su cui
c’e unanime accordo tra i navigati opera-
tori torresi. Tra di loro si è manifestato il
rammarico circa i numerosi spazi vuoti
visibili passeggiando nei corridoi. Sarebbe
stato meglio - dicono - chiudere del tutto
un padiglione, senza sacrificare la conti-
nuità delle vetrine degli stand. Francesco
Del Gatto, storico esportatore ed esposi-
tore presente a Vicenza da decenni, ha
proposto una vetrina densa di novità, ove
il corallo è coniugato con materiali inno-
vativi (spinelli, ametiste africane, zaffiri
rosa). Considera ormai Vicenza Charm
parte della sua comunicazione aziendale
piuttosto che un’occasione di vendite
immediate e ha idee tanto chiare quanto
gli accostamenti cromatici dei suoi gioiel-
li. A suo avviso iill bbiinnoommiioo ggiiooiieelllloo--mmooddaa
èè vviissttoossaammeennttee eessaassppeerraattoo aa ccaauussaa ddeellllaa
rriinnccoorrssaa aa ccoollmmaarree ll’’iinneevviittaabbiillee vvuuoottoo eevvii--
ddeennzziiaattoossii ccoonn llaa ccrriissii.. Il vero binomio,
quello connaturato storicamente all’arte
del gioiello, associa il pezzo di oreficeria
all’atmosfera della cultura che lo produce.
Il concetto di “brand”, parimenti, tende a
negare il contenuto di valore reale della
gioielleria, quella preziosità intrinseca,
espressione di natura distinta dal mondo
della moda e dell’abbigliamento.
L’accento posto sul continuo rinnova-
mento delle linee da parte delle “griffe”
determina una serie di conseguenze ope-
rative sull’attività di Abhishek Rawat
(Sigi Group, produzione di montature in
Tailandia, distribuzione diretta in Italia).
“Tecniche di produzione, continua revi-
sione verso il basso dei prezzi e attenzio-
ne totale ai nuovi trend: tre pilastri neces-
sari a pilotare il cambiamento” - ha soste-
nuto l’imprenditore indiano - “ma il tutto
non basterà ad annullare gli effetti della
contrazione del lavoro. La ripresa non ci
sarà se anche Vicenza non ridisegnerà il
proprio ruolo tornando ad attrarre visitato-
ri da tutta l’Europa”. A suo avviso l’edi-
zione di maggio ha comportato un calo
del 40% delle presenze italiane e una
contrazione ancora più marcata degli
ospiti esteri. Chi ha ordinato merce dalle
sue linee lo ha fatto per migliorare l’assor-
timento; non si compra certo per investi-
re cifre interessanti come in passato.
In effetti stiamo assistendo ad una
sorta di polarizzazione dell’offerta e la
ripartizione degli spazi in fiera lo dimo-
stra. Da un lato llee ggrraannddii aazziieennddee rreeaalliizz--
zzaannoo ssttaanndd ssppeettttaaccoollaarrii ddii iimmppoossttaazziioonnee
ffaarraaoonniiccaa e aspirano a tagliare finalmen-
te l’ultimo diaframma del lungo percorso
intrapreso per diventare marchi di gran-
de richiamo, capaci di influenzare il
punto vendita con l’appeal ineludibile
esercitato dalla promozione mirata al
consumatore finale. LLaa lloorroo aazziioonnee
iinnfflluueennzzaa iill mmeerrccaattoo ffiissssaannddoo ssttiillii ee tteenn--
ddeennzzee.. D’altro lato le piccole (ma spesso
ancora flessibili) aziende o si misurano
con questi trend o si reinventano facen-
do leva sulle basi della loro storia. Ma in
esse permane spesso cautela circa le paro-
le magiche del marketing, calate dall’alto
ormai come uno stanco refrain.
Spostamento della distribuzione del lavo-
ro orafo su scala planetaria, crisi econo-
mica globale, mutazione dei modelli di
consumo alternativi al gioiello, crescita
esponenziale di mercati asiatici sensibili
al lusso: troppi processi di portata pode-
rosa perché Vicenza Charm di maggio
possa, da sola, offrire certezze o mostrare
percorsi infallibili. Qualcuno è andato
via, altri espositori debuttano con il reali-
smo del momento ma non privi di entu-
siasmo. Novità si annunciano nei piani
dell’Ente fieristico. PPiiùù oo mmeennoo ccii ssiiaammoo
aannccoorraa ttuuttttii.. LLoo ssppeettttaaccoolloo,, aaccccaaddaa qquueell
cchhee aaccccaaddaa,, ppuuòò aannddaarree aavvaannttii..
42
impressioni e riflessioni di un operatore
VViicceennzzaaoorroo CChhaarrmm,, mmaaggggiioo 22000099 -- SSaallaa
FFooggaazzzzaarroo..
Il tema è quello delle pietre conflict-free,
ovvero, come dare valore aggiunto al gioiel-
lo certificato.
Un workshop realizzato in collaborazione
con la Learn To Be Free - la onlus di Irene
Pivetti votata alla consapevolezza del valore
della persona ed al rispetto delle norme e
delle regole della comunità sociale -, che
continua a fare luce sul percorso delle pietre
preziose con un crescente impegno teso alla
trasparenza della filiera produttiva del gioiel-
lo: dall’estrazione delle pietre e dei metalli
preziosi alla commercializzazione del pro-
dotto finito, passando per la raffinazione e la
lavorazione.
La cooperazione di Assogemme, quest’an-
no per la prima volta presente a Vicenzaoro
Charm con Gem World (manifestazione
esclusivamente dedicata alle pietre), mira da
sempre ad un preciso codice di condotta
professionale. Le parole del suo presidente,
Paolo Cesari, hanno inaugurato la tavola
rotonda ribadendo il sostegno dell’eticità nel
business delle pietre preziose “perché il tema
della trasparenza ha un grande valore di mar-
keting e comunicazione per il futuro della
produzione e del consumo”.
Gaetano Cavalieri, presidente della
C.I.B.J.O., sottolinea la difficoltà di questo
percorso culturale, di questa importante
sfida che coinvolge socialmente.
Poco dopo, Antonio Zucchi, presidente
della Federorafi, ricorda che “quello tra le pie-
tre e i metalli preziosi è un matrimonio imme-
morabile, un tema complesso che deve porre
maggiore interesse verso tutto ciò che è identifi-
cabile come trasparenza del settore. Per conosce-
re e far capire il made in, infatti, bisogna
abbattere le barriere tariffarie, e non solo, in un
mercato globalizzato che si presenta sotto molti
aspetti anarchico”. In qualità di imprenditore
e rappresentante di categoria tiene a sottoli-
neare che c’è un gran bisogno di leale con-
43
Un Workshop sulla trasparenzaIl bagliore delle pietre spesso nasconde
la violenza e la mancanza dei diritti umaniperpetrate nelle terre di estrazione
di Maria Rosaria Petito
Irene Pivetti con Dino Menarin, presidente di Fiera di Vicenza
impressioni e riflessioni di un operatore
44
correnza e di rispetto del consumatore.
Perché i dazi e le barriere sviluppano il
contrabbando con un conseguente anoni-
mato del prodotto e un prodotto anonimo
non può essere valorizzato.
“La tracciabilità - sostiene - è business
responsabile, giacché favorisce la consapevolez-
za degli acquisti, ma avrà un futuro solo se a
livello internazionale il mercato sarà con-
trollato e libero”. Appare fondamentale,
quindi, quanto sia importante certifi-
care il “made in Italy” relativo, ovvia-
mente, al taglio delle pietre.
“La trasparenza è una sfida ineludibile
ma difficile perché si combatte contro nemi-
ci poco visibili. È necessaria - prosegue
Zucchi - un’operazione di sistema per
potersi incamminare verso una armonizza-
zione delle legislazioni e della sorveglianza”.
Per l’ex presidente della Camera, Irene
Pivetti, è un problema da sottoporre alla
Commissione Europea. Giacché i costi della
tracciabilità non sono riconosciuti, la que-
stione presenta un carattere squisitamente
politico. “Sono onorata di esser il presidente di
questa associazione che si fa portavoce di auto-
revoli fonti - spiega - impiegando tanta energia
per comunicare le condizioni dell’intera filiera.
Le imprese europee si sono dimostrate sensibili
al tema chiedendo elevati standard etici, ma
non è da tutti. È per questa disomogeneità di
vedute che la trasparenza deve diventare ele-
mento di marketing delle imprese corrette.
Perché è fondamentale sapere se e perché quel
tale gioiello è costato sacrifici. C’è necessità di
una cultura della tracciabilità e bisogna sensi-
bilizzare pubblico e politici perché quella orafa
è una filiera con un folto indotto”.
Il problema è sovranazionale per cui va
sensibilizzato con concrete e numerose ini-
ziative per poter ottenere la fiducia dei con-
sumatori, fiducia che si può conquistare solo
garantendo la veridicità delle dichiarazioni
dei produttori e dei commercianti.
Cavalieri riprende la parola illustrando il
retailers’ reference guide, la guida, già presen-
tata a Istanbul, in cui appare evidente che
l’elemento centrale è il consumatore finale,
perchè è lui che determina il valore del pro-
dotto, e con orgoglio ribadisce che “la nostra
è l’unica organizzazione non governativa
scelta dalle Nazioni Unite perché da sempre
siamo impegnati a combattere il terrorismo.
L’accordo tra governi e filiera del diamante
con il certificato Kimberl garantisce il percor-
so, giustificando il numero di carati dalla
estrazione al taglio finale, un processo control-
lato dalle Nazioni Unite che consente di atte-
stare che il 99% dei diamanti sono esenti da
relazioni con conflitti armati. Il retailers’
reference guide, inoltre, offre al dettaglio un
prodotto con una dettagliata etichetta per
segnalare al consumatore ciò che acquista”.
Perché il gioiello è la massima espressione
del lusso e deve fondare sull’etica, sulla legit-
timità e legittimazione dei processi di lavora-
zione.
“Un esempio per tutti - prosegue Cavalieri
- in Cina, per la prima volta in un
Paese comunista, grazie alla nostra asso-
ciazione due operai sono stati ricono-
sciuti affetti da silicosi e ricompensati”.
Difendendo il consumatore si ha la
difesa dello sviluppo e dell’impresa ed
una conseguente self satisfaction per
chi compra.
Appare chiaro, quindi, che l’eticità
ha un prezzo, e l’attenzione e la parte-
cipazione devono essere forti a tutti i
livelli per un futuro sostenibile.
Learn To Be Free è un grande collettore
di iniziative, che agisce su etica, politica e
marketing puntando su due filoni, l’uno
tecnico-tecnologico che evidenzia nodi e
proponendo soluzioni, l’altro normativo
che chiede ai governi italiano ed europei il
giusto impegno per intervenire con
norme in tutti i campi, dalle frontiere alle
produzioni commerciali.
Questo meeting carico di aspettative si
conclude con le parole di Girardi che
ribadisce: “l’eticità è una sfida che si può
trasformare in una componente di valoriz-
zazione di ciò che facciamo”.
Perché una pietra preziosa è più lumi-
nosa se il suo cammino è più limpido.
Perché il gioiello è la massima espressionedel lusso e deve fondare sull’etica,sulla legittimità elegittimazione deiprocessi di lavorazione
Marcianise - OOrroommaarree, il centro pro-
duttivo di gioielli formato da piccole
imprese del settore orafo strategicamen-
te riunite in un unico luogo, per la
prima volta al mondo terrà un evento in
cui ddeettttaagglliiaannttii,, ggrroossssiissttii ee pprroodduuttttoorrii
del settore potranno acquistare ma
anche vendere rimanenze di cassaforte
di particolare interesse. “PPrriimmaa BBoorrssaa
ddeell GGiiooiieelllloo -- aaffffaarrii ddii AAuuttuunnnnoo”,
sarà un evento unico nel suo
genere e di grande por-
tata. “Il centro
OOrroommaarree è
una moderna filiera produttiva che offre
molti vantaggi per gli acquirenti, sinergie
commerciali per i produttori, affinità
distributive e logistiche, garantendo le
migliori condizioni operative attraverso
un contatto diretto e privilegiato tra
committenti e artigiani - ddiicchhiiaarraa iill
PPrreessiiddeennttee GGiinnoo DDii LLuuccaa -. Continuando
questa filosofia di collaborazione, abbiamo
immaginato questo evento che allargherà il
ventaglio di offerte del centro”.
Gli operatori interessati potranno pro-
porre un lotto entro il 1199 sseetttteemmbbrree 22000099,
sarà il ccoonnssoorrzziioo OOrroommaarree a valutarne il
merito ed i requisiti prima di esporlo in
vendita il 2244 ee 2255 oottttoobbrree, presso il
cceennttrroo pprroodduuttttiivvoo
45
Prima Borsa del gioiello Affari di AutunnoAll’evento organizzato dal Consorzio Oromarein vendita i migliori lotti delle produzioni Italiane
di Marcianise a CCaasseerrttaa. I lotti saranno
esposti in maniera anonima riportando le
sole indicazioni della descrizione e del
prezzo.
Il personale di OOrroommaarree offrirà una
costante e qualificata assistenza in tutte
le fasi, dall’esposizione alle compraven-
dita. A sostegno dell’iniziativa, i
responsabili del centro casertano hanno
avviato una forte campagna di sensibi-
lizzazione degli operatori italiani. Per
questo appuntamento che si presenta
molto allettante, gli interessati a parte-
cipare sia come acquirenti che come
venditori possono chiedere informazio-
ni allo 00882233 11664411110000 oo ccoonnssuullttaarree iill
ssiittoo wwwwww..oorroommaarree..ccoomm.
BORSA delGIOIELLOgli affari di Autunno
Dal gioiello
d’autore all’alta
gioielleria, dalle
estrose creazioni di
Piaget e Van Cleef
and Arpels alla serie
Ring di Gabriele de
Vecchi: ddaa sseemmpprree iill
mmoovviimmeennttoo eesseerrcciittaa
ssuull ggiiooiieelllloo uunn ffaassccii--
nnoo mmaaggnneettiiccoo ee uunnaa
aattttrraazziioonnee iirrrreessiissttiibbiillee..
Orafi e designer si
cimentano nella proget-
tazione di complicati
meccanismi degni di
Leonardo, spinti dalla
sfida a superare i limiti
imposti dalle dimensioni
contenute dei gioielli e dai
vincoli estetici che obbligano a nascon-
dere punti di giunzione e ingranaggi, tra-
ducendo le logiche di meccanismi cineti-
ci in oggetti così piccoli. Ne nascono
microsculture in movimento, la cui com-
plessità è data dal dover prestare estrema
attenzione alle proporzioni e alle qualità
estetiche. L’obiettivo, infatti, è quello di
creare un gioiello che sorprenda con un
meccanismo nascosto, una rotazione
inaspettata o una magica trasformazione
e non la semplice trasposizione su piccola
scala di un ingranaggio meccanico. Le
complicazioni introdotte dal movimento
cinetico devono necessariamente convi-
vere con la bellezza della creazione, l’ar-
moniosità e il piacere di indossarla.
L’interesse per il movimento è trasversale
alle tipologie di gioiello e coinvolge
indistintamente gli orafi così come artisti
Kinetic Jewelscomplicati meccanismi per preziose microsculturein movimentodi Lucia Venino
Michael Berger, RK049-1P RING, anello oro giallo 18kt con elementi mobili eperla di Tahiti, 2006
46
del gioiello, progettisti e architetti.
SSppeessssoo ii kkiinneettiicc jjeewweellss ssoonnoo gguuiiddaattii ddaalllloo
ssttiimmoolloo aa ppeennssaarree aall ggiiooiieelllloo nnoonn ccoommee aadd
uunn ddeeccoorroo pprreezziioossoo ppeerr iill pprroopprriioo ccoorrppoo
mmaa ccoommee aadd uunn ooggggeettttoo iinn sséé,, aa lliibbeerraarrssii
ddaallll’’iiddeeaa ddeellll’’oorrnnaammeennttoo,, ddeellllaa ssuuaa ddeessttii--
nnaazziioonnee dd’’uussoo,, ddeeii mmaatteerriiaallii pprreezziioossii,, ee
ppeerr qquueessttoo ssii ddiissttaaccccaannoo ddaall mmoonnddoo
ddeellllaa ggiiooiieelllleerriiaa ttrraaddiizziioonnaallee..
Negli anni Ottanta Michele de Lucchi
ha trasposto i propri codici stilistici in una
serie di anelli per Cleto Munari, interpre-
tando il movimento con microsculture da
indossare come totem, a metà tra il ready-
made e il razionalismo decò. Per Piaget
invece il movimento è diventato quasi un
obbligo, una sorta di marchio di fabbrica.
Che si tratti delle fedine minimal che
ruotando mostrano e nascondono i dia-
manti nella collezione Possession o dei
dischi in onice e pavé della collezione
Limelight Party che strizzano l’occhio ai
vinili e al luccicante mondo della discote-
ca, ogni volta che una nuova stravagante
creazione della casa svizzera si affaccia sul
mercato, è un gioco a scoprire dove si cela
il trucco.
AAnneellllii cchhee rruuoottaannddoo ccaammbbiiaannoo ffaacccciiaa,,
ccoollllaannee cchhee ssvveellaannoo llaattii nnaassccoossttii,, ssuuppeerr--
ffiiccii cchhee ssii ttrraassffoorrmmaannoo nneell lloorroo ooppppoossttoo::
ssoonnoo ggiiooiieellllii iinn ccoonnttiinnuuoo mmoovviimmeennttoo
cchhee ddiivveennttaannoo ppaarrttee ddeellllaa ggeessttuuaalliittàà
qquuoottiiddiiaannaa, con cui giocare mentre si
inganna un’attesa o si parla al telefono,
capaci di diventare una sorta di antistress
personale, uno strumento di distrazione,
un modo per trovare la concentrazione. I
kinetic jewels interagiscono col corpo e
con chi lo indossa in modo diverso e non
convenzionale: se è vero che il gioiello è
quel dettaglio che più di qualunque altro
accessorio parla di noi e del nostro essere,
questi gioielli raccontano di personalità
dinamiche e ironiche, di spiriti ludici
pronti al gioco o, al contrario, di persone
esigenti, attente ai dettagli.
Se è nell’indole del designer rincorrere
sempre nuove sfide per mettere alla prova
le proprie capacità, i movimenti cinetici
rappresentano sicuramente un campo da
gioco imperdibile.
47
Piaget, anello della collezione Limelight Party
Le complicazioni introdotte dal movimento cinetico devono necessariamente convivere con la bellezzadella creazione, l’armoniositàe il piacere di indossarla.L’interesse per il movimento ètrasversale alle tipologie digioiello e coinvolge gli oraficosì come artisti del gioiello,progettisti e architetti
Michael Berger, RK022-3 RING, anello in acciaio con elementi mobili, 2005
48
Suscitare “preziose emozioni” attraverso
l’eccellenza dell’arte orafa italiana. È
questo l’obiettivo a cui mira il progetto
“Gioiello Italiano”, appena presentato
nell’ambito della prestigiosa Fiera di set-
tore JCK di Las Vegas, dove ha riscosso i
primi successi tra i visitatori dell’Italian
Pavillion. Nata da un’idea di Assicor
(l’Associaizone Italiana delle Camere di
Commercio), l’iniziativa è volta all’elabo-
razione di una strategia unitaria di comuni-
cazione della gioielleria made in Italy, che ne
racchiuda i valori e la tradizione allo scopo
di promuoverne l’immagine all’estero e
non solo. Questo è solo il primo passo di
una più ampia azione di valorizzazione del
prodotto orafo italiano così come pensata
dall’Assicor, che si è avvalsa per questo
della collaborazione di professionalità di
primo piano per la cura dei differenti
aspetti che concorreranno alla realizzazione
complessiva. In primo luogo la creazione
di un logo (di Hangar Design Group) che,
attraverso le sue caratteristiche grafiche,
contiene in sé le peculiarità del gioiello ita-
liano, icona nel mondo di raffinatezza e di
lusso. La declinazione del pay-off associato
al marchio, nelle due diverse versioni dedi-
cate rispettivamente al mercato italiano
“preziose emozioni” e a quello estero “Yes, it’s
true. Italian Jewellery Culture”, contribuisce,
attraverso la suggestione delle parole, alla
costruzione del senso propria del mondo
dorato del Gioiello Italiano. Struttura por-
tante dell’intera iniziativa di promozione
della nostra oreficeria, l’elaborazione di un
piano triennale di marketing, frutto del
lavoro del Prof. Antonio Catalani,
dell’Università Bocconi di Milano. Anche
lo studio dei profili giuridico-tributari lega-
ti all’implementazione dell’idea ha benefi-
ciato del contributo di personalità di asso-
luto spessore, grazie al lavoro di un gruppo
composito di esperti legali e commerciali-
sti, coordinati da Claudio Tomassini.
Dopo la presentazione del progetto nel-
l’ambito del mercato americano, realizzata
in collaborazione con la sede di Los
Angeles dell’Istituto Nazionale per il
Commercio Estero (ICE), il prossimo
appuntamento è previsto per settembre,
quando “Gioiello Italiano” sarà proposto
per la prima volta in Italia. Questo impor-
tante momento è stato preceduto da un
lungo lavoro di confronto dei vertici
dell’Assicor con i rappresentanti delle prin-
cipali istituzioni e realtà imprenditoriali del
settore. Il Presidente Pietro Faralli e il
Segretario Generale Alessandra Vittoria
hanno attraversato la penisola con un
road show che ha permesso loro di rea-
lizzare incontri a livello capillare su
tutto il territorio. Nell’ambito di queste
manifestazioni itineranti è stato possibile ai
promotori dell’iniziativa riscontrare fin
d’ora un feedback positivo da parte degli
interlocutori.
TTrraa ii ppoossssiibbiillii ssvviilluuppppii ffuuttuurrii ddeellllaa ccrreeaa--
zziioonnee ddii uunn’’iimmmmaaggiinnee uunniittaarriiaa ddeell pprroo--
ddoottttoo oorraaffoo iittaalliiaannoo,, uunn’’iinntteerreessssaannttee
ooppppoorrttuunniittàà,, cchhee èè ggiiàà nneeii pprrooggeettttii ddeeii
pprroommoottoorrii,, ppoottrreebbbbee eesssseerree qquueellllaa ddii aassssee--
ggnnaarree uunn vveerroo ee pprroopprriioo ““mmaarrcchhiioo dd’’oorriiggii--
nnee”” aallllee aazziieennddee iittaalliiaannee che attraverso i
propri prodotti incarnino le caratteristiche
peculiari dell’autentico Gioiello Italiano.
Gioiello ItalianoASSICOR: Valori e tradizioni per una strategia di comunicazione della gioielleria made in Italy
di Silvia Passalacqua
assegnare un vero e proprio “marchio d’origine” alle aziende italiane
49
Made in Italy: condividerlo, diffonderlo
nel mondo.
Questi i grandi imperativi del progetto
“The Renaissance Link”, l’Associazione
nata il 27 marzo da 15 soci fondatori e
pronta a svilupparsi oltreconfine per
diventare epicentro di incontro tra visioni
talentuose e appassionate presenti nel
panorama imprenditoriale italiano. Il fine
è quello di costruire nuovi paradigmi
italiani dell’arte del fare impresa, ricon-
ducibili unicamente al Made in Italy e
non contaminati da influenze estere.
Renaissance è il terzo rinascimento, l’ap-
prendistato della Bottega Rinascimentale,
la capacità di uscire da un momento di
crisi. Dieci i punti cardine del Manifesto;
dal rapporto tra etica ed estetica alla
esaltazione della cultura del fare, dal
radicamento dell’impresa nel territorio
alla valorizzazione della città come luogo
d’incontro, dalle possibilità offerte dalle
nuove tecnologie alla spinta per la nascita
di un grande movimento internazionale.
Quattro le aree di intervento.
“Il talento dei Territori”: raccogliere le
esperienze di piccoli e medi imprenditori,
per valorizzare i punti di forza del loro
successo. Importante è il radicamento nel
territorio e la trasmissione del sapere;
emblematico l’esempio del gioielliere
Raffaele Porta, che ha pensato di coniu-
gare un turismo rilassante in zone lacustri
con l’opportunità di partecipare a work-
shop sulla lavorazione dei metalli.
“L’impronta Rinascimentale”: insiste
sulla ricerca delle caratteristiche rinasci-
mentali delle aziende italiane.
L’Associazione collaborerà con impren-
ditori e manager nella valorizzazione delle
loro eccellenze. La creatività e la passione
sono una via d’uscita vincente. Ne è con-
vinta Barbara Santoro, manager della
scuola Shenker, che ha ridato vigore all’
azienda.
“Testimoni dell’innovazione”: punta
sulla raccolta di testimonianze di per-
sonalità eccellenti del panorama
imprenditoriale italiano, perchè pos-
sano diventare propositivi spunti di rifles-
sione per gli aspiranti leader del mercato
di domani. Basti pensare all’intuizione
rivoluzionaria di Elio Fiorucci, il Fashion
Jeans, il primo pantalone che mette in
risalto la figura.
L’ultima parte del progetto riguarda la
creazione degli “International Linkers”,
connettori internazionali con cui scam-
biare riflessioni attraverso incontri e
gemellaggi con le realtà d’oltralpe.
Paolo Anselmi, che da anni si occupa
della percezione della qualità del
prodotto italiano all’estero, sottolinea
come l’italianità sia sempre vista come
un valore aggiunto.
“The Renaissance Link” aspetta l’ade-
sione di coloro che vogliano condividere
questo grande progetto per far riecheg-
giare l’eco vigorosa del Made in Italy nel
mondo.
The Renaissance LinkIl Made in Italy: trasmissione del sapere ed esaltazione della cultura per uscire dalla crisi
di Giulia Cusumano
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Windiam Italia:Centro Orafo “Il Tarì” mod. 156
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Uffici nel mondo:Thailandia, Sud Africa, Anversa, Hong Kong,
Londra, Bangkok, Russia, Congo
Fiere:Il Tarì in mostra,
Hong Kong International Jewellery Show, Londra, Inhorgenta
esclusivisti per l’Italia di diamanti taglio russo
Il negozio, per come è concepito oggi, è
in grado di affrontare la complessità di
questo momento o ha bisogno di adattar-
si alle nuovi abitudini d’acquisto? La posi-
zione del commerciante - dietro il banco-
ne -, le vetrine classiche - esterne ed inter-
51
IL TUO NEGOZIO È AL PASSO COI TEMPI?la filosofia che si nasconde dietro la vetrina
Cinque esperti si confrontano sulle opportunità di rinnovamento del punto vendita.Proposte e strategie concrete per comunicare il valore del prodotto gioiello
ne, ma piuttosto tradizionali, hanno indebo-
lito la capacità attrattiva di vendere gioielli?
Il dilemma riguarda i ventiduemila punti
di Chiara Di Martino
52
vendita del dettaglio orafo tra monomar-
ca, negozi storici, rivendite nei centri
commerciali ed esercizi commerciali tra-
dizionali. In un periodo difficile per tutti
i settori dal punto di vista economico-
finanziario, ogni categoria si pone delle
domande per trovare una modalità di
“resistenza”, per uscire dalla
crisi anche più forti. E il primo
ad essere investito dall’esigenza
di rinnovamento è il punto
vendita.
Nel comparto orafo, dove
questioni di sicurezza non
consentono una varietà trop-
po ampia di modifiche,
esperti di comunicazione e
consulenti possono fornire
spunti interessanti per spin-
gere il consumatore ad entra-
re e, soprattutto, a comprare.
Perché, come suggerisce
Daniela Saibene, consulente
e docente di tecniche della
comunicazione, non tutte le
categorie di acquisto hanno
subito un calo: le spese di
impulso sono aumentate. Ma anche
l’autonomia del consumatore deve
aumentare, come sostenuto da Fabrizio
Valente, fondatore e partner di Kiki
Lab. L’oggetto deve essere conosciuto,
l’esperienza in negozio va arricchita con
nuovi stimoli e una maggiore vicinanza
al prodotto. Sulla stessa lunghezza d’on-
da, Hangar Design Group, società ita-
liana ma con sedi anche all’estero, con-
centrata sulla comunicazione aziendale,
sulla grafica, il design, il retail e l’inte-
rior design. Per il fondatore e partner
Alberto Bovo, qualsiasi connotazione di
un punto vendita orafo non può pre-
scindere da un richiamo all’eleganza del
prodotto. La vetrina in questo occupa
un ruolo fondamentale: Rodolfo
Santero, presidente di Ador
(Associazione designer orafi), propone
uno schema riutilizzabile ad ogni cam-
bio di vetrina per riuscire a centrare, con
l’oggetto più importante, il punto foca-
le dello sguardo dei passanti. E, infine,
la rilevanza dei dati di ven-
dita: Leonardo Cilia, con-
sulente e docente di mar-
keting e sviluppo organiz-
zativo nonché consulente
della Federdettaglianti,
suggerisce di aggiornare le
modalità di raccolta infor-
mazioni. I dati, se leggibili
e ben interpretati, possono
costituire un punto di par-
tenza per il rinnovamento
del punto vendita in tutte
le sue sfumature.
Ciò che si evince dalle
voci raccolte, è che il con-
sumatore è disposto anche
a pagare una cifra alta se,
accanto al prodotto, riceve
un servizio e, soprattutto,
se l’ammontare della cifra che spende
gli viene “giustificata”. In questo, i
nuovi mezzi di comunicazione e un uti-
lizzo intelligente del pc possono fare
molto.
In un periodo difficile per tutti i settori dal punto divista economico-finanziario, ogni categoria si pone delledomande per trovare una modalità di “resistenza”, peruscire dalla crisi anch e più forti. E il primo ad essereinvestito dall’esigenza di rinnovamento è il punto vendita.
53
Il retail design è divenuto negli ultimi
anni oggetto di una continua ricerca da
parte delle aziende e dei progettisti in
quanto è ormai acquisita la
consapevolezza che llaa pprreesseennttaazziioonnee ddeell
ppuunnttoo vveennddiittaa ee llaa ssuuaa ccooeerreennzzaa ccoonn ii
vvaalloorrii ddeell bbrraanndd èè aa ttuuttttii ggllii eeffffeettttii uunn
iimmppoorrttaannttiissssiimmoo ee iimmpprreesscciinnddiibbiillee
ssttrruummeennttoo ddii ccoommuunniiccaazziioonnee..
Disegnare lo spazio fisico dell’esperienza
di acquisto significa dunque non soltanto
delineare il perimetro di uno scambio
commerciale ma soprattutto tracciare uno
spazio di interrelazione tra il brand, il
prodotto e il consumatore di
fondamentale importanza. Se i marchi
affermati hanno ormai compreso ed
assimilato l’importanza del punto vendita
all’interno di una strategia di marketing
globale, rimane ancora moltissimo spazio
per l’innovazione soprattutto in un settore
- come quello orafo - dove la gran parte
della produzione viene da aziende piccole
o medie che faticano a sviluppare forti
strategie di marca. Il processo progettuale
del punto vendita o dello spazio espositivo
rappresenta spesso così l’occasione di
ridefinire il perimetro del brand. DDaa
pprrooggeettttiissttii,, aabbbbiiaammoo sseemmpprree ppeennssaattoo cchhee
ll’’oobbiieettttiivvoo ddeell ddeessiiggnn ddii uunn ppuunnttoo vveennddiittaa
ffoossssee -- oollttrree cchhee ddaarree llee iimmpprreesscciinnddiibbiillii
rriissppoossttee ffuunnzziioonnaallii aallllee eessiiggeennzzee
ccoommmmeerrcciiaallii ddeellll’’aazziieennddaa -- qquueelllloo ddii
ccoonnssoolliiddaarree iill bbrraanndd ddeell pprrooddoottttoo oo ddeell
rreettaaiilleerr,, ee ddii ssuusscciittaarree uunnaa vveerraa ee pprroopprriiaa
sshhooppppiinngg eexxppeerriieennccee aadd aallttoo iimmppaattttoo
eemmoottiivvoo.. A partire dalle vetrine, il
consumatore deve poter entrare in un
mondo in cui ogni singolo dettaglio trova
la sua ragione di essere in riferimento ai
valori del brand. Per quanto riguarda il
settore del gioiello, è chiaro che qualsiasi
connotazione non potrà prescindere da
un richiamo all’eleganza del prodotto e ad
un’immagine internazionale fatta di gusto
e di contemporaneità. Quando abbiamo
progettato spazi commerciali o espositivi,
abbiamo sempre cercato di orientare la
progettazione di ogni elemento verso la
costruzione di un universo di segni
coerente e concluso in cui la marca
comunica al cliente un’esperienza
valoriale insostituibile. Per questo motivo,
iill llaayyoouutt,, ii mmaatteerriiaallii,, llee ssoolluuzziioonnii
tteeccnniicchhee,, nnoonn sseegguuoonnoo uunnaa rriicceettttaa ggiiàà
ssppeerriimmeennttaattaa ee rriippeettuuttaa,, mmaa ssoonnoo
ssttrreettttaammeennttee ccoorrrreellaattii ee ffuunnzziioonnaallii aallllaa
ccoossttrruuzziioonnee ddeellll’’eessppeerriieennzzaa eemmoozziioonnaallee
ccoossttrruuiittaa aattttoorrnnoo aall cclliieennttee ffiinnaallee.. È
questo il differenziale che renderà più
“attraente” il punto vendita al
consumatore e gli permetterà di rafforzare
l’immagine di marca complessiva.
AAllbbeerrttoo BBoovvoo presidente e fondatore, con SSaannddrroo MMaanneennttee,,
di HHaannggaarr DDeessiiggnn GGrroouupp
A partire dalle vetrine, il consumatore devepoter entrare in un mondo in cui ogni singolodettaglio trova la sua ragione di essere in
riferimento ai valori del brand.
1. Coerenza tra immagine e valori del brand
2. Realizzare una shopping experience
3. Alto impatto emotivo4. Eleganza della vetrina
in sintonia con i gioielli5. Studio dei dettagli
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55
CCooss’’èè uunnaa vveettrriinnaa?? “Uno spazio”
espositivo, più o meno circoscritto,
“bidimensionale o cubico”, una vetrata tra
due muri? Sì, ma è anche “Uno spazio”
con “un suo obiettivo”, un suo linguaggio,
una sua dimensione, un “suo momento
favorevole”, una “luce”, “colore”,
proporzione/equilibrio. Dunque, è solo
“uno spazio” espositivo? No, èè llaa ttrraappppoollaa
pprreeffeerriittaa ““ddaaii pprrooffeessssiioonniissttii ddeellllaa
vveennddiittaa””,, èè ll’’iimmmmaaggiinnee ddiirreettttaa ee iinnccoonnsscciiaa
ddii ““CCoolluuii cchhee vveennddee””, persona o brand,
titolare, direttore della filiale o dipendente;
è lo specchio della sua anima
imprenditoriale e della sua conoscenza
professionale, nonché della sua passione.
LL’’ooggggeettttoo iinn vveettrriinnaa èè mmuuttoo,, mmaa hhaa uunnaa
ssttoorriiaa cchhee vvaa rraaccccoonnttaattaa,, ppeerrcciiòò bbiissooggnnaa
ffaarrlloo ppaarrllaarree ee ddiiaallooggaarree ccoonn ggllii aallttrrii
ooggggeettttii.. Il Punto vendita, anche se storico,
deve seguire i tempi e le regole della
comunicazione socio-visiva, ossia il saper
comunicare “il progetto di un Gioiello”
attraverso il tempo sociale che evolve. ÈÈ
nneecceessssaarriioo uunnoo ssvveecccchhiiaammeennttoo,, ssiiaammoo
ffeerrmmii aaggllii aannnnii ’’6600--’’7700..
Il “Punto Vendita” non è poi così solo un
punto e basta, ma è composto da almeno
“tre spazi fisico-temporali”: l’esposizione;
dell’oggetto; il posto dove “apprezzare-
provare-essere informato” sull’oggetto e
infine la sua consegna, se è poi comperato.
LLaa vveettrriinnaa èè uunnaa ccaallaammiittaa ee ddeevvee iinndduurrrree iill
cclliieennttee,, cchhee èè llaa mmiigglliioorree ppuubbbblliicciittàà
eessiisstteennttee ((ee llaa mmeennoo ccoossttoossaa)),, aa ffeerrmmaarrssii:
deve perciò essere allo stesso tempo
aggressiva, convincente ed intrigante. Una
vetrina è bella quando è armonica: meglio
se organizzata secondo “un tema”, un
soggetto rappresentativo (una stagione,
una ricorrenza). Deve esserci un punto
focale, con altri due laterali e/o vicini e/o
in contrapposizione, più discreti. Le
vetrine interne dovrebbero essere allineate
a quella esterna ed enfatizzarne le
potenzialità. ““DDiiffffeerreennzziiaarrssii ppeerr nnoonn
eessttiinngguueerrssii”” è tassativo. Per farlo,
suggerisco di usare uno schema
geometrico della vetrina: suddividerla in
base alla dimensione in vari quadranti,
prima quattro e poi ciascuno in quattro
ancora. Segnare con una matita la linea
dello sguardo dei passanti (una per l’uomo
e una per la donna). In mezzo a queste
due linee va posizionato l’oggetto-esca, e
di contorno gli altri oggetti. Nello schema
inserire di volta in volta tutte le
informazioni sul contenuto (oggetto,
posizione, prezzo) e annotare, ad ogni
richiesta, informazioni utili sul cliente.
Inserire i dati nel pc e farne venire fuori
una sorta di “statistica” interna. Un ultimo
consiglio: perché non usare i suggerimenti
visivi di chi i gioielli li disegna e li
immagina già inseriti in un contesto?
Designer RRooddoollffoo SSaanntteerrooAAddoorr associazione design
Il Punto vendita, anch e se storico, deveseguire i tempi e le regole dellacomunicazione socio-visiva, ossia il sapercomunicare “il progetto di un Gioiello”attraverso il tempo sociale ch e evolve
1. Riflettere l’immagine e l’anima di chi vende
2. Armonia della vetrina ed esposizione a tema
3. Coerenza e dialogo tra vetrine interne ed esterne
4. Suddivisione dello spazio in quadranti visivi
5. Esaltazione di un “oggetto esca”
56
Un punto vendita di successo deve saper
“creare valore” per il consumatore:
vantaggi economici, funzionalità-design ed
emozionali, che il concorrente non offre. I
punti vendita di maggiori dimensioni
esprimono meglio tale capacità; ttaannttoo ppiiùù
ggllii ssppaazzii ssoonnoo lliimmiittaattii ttaannttoo mmaaggggiioorree èè llaa
ddiiffffiiccoollttàà ddii ffaarrssii rriiccoonnoosscceerree ccoommee lleeaaddeerr:
la situazione è facilitata se il negozio è
storico e in centro; ma occorre esserlo
anche oggi per non essere superati da
operatori di dimensioni-ubicazioni-
assortimenti migliori.
Si possono identificare quattro macro
tipologie di negozi: i negozi storici
(generalmente di gamma alta); i negozi nei
centri commerciali (prodotti di massa, di
primo prezzo); i monomarca (top di
gamma). La quarta tipologia è costituita
dai negozi tradizionali, con assortimenti
similari, stessa presentazione dei prodotti
(vetrine anonime e di difficile lettura),
stessa dimensione (in genere piccola),
stesso layout, stessa modalità di
illuminazione delle vetrine e dell’interno.
Sono i più critici in quanto non
presentano distintività e il valore proposto
è lo stesso di quando il mercato era in
crescita ed i consumatori entravano in
negozio per acquistare spontaneamente. IIll
ppuunnttoo vveennddiittaa ddeevvee iinnnnoovvaarrssii,, mmaa
ssoopprraattttuuttttoo ddeevvee ““rriiqquuaalliiffiiccaarrssii”” rriissppeettttoo
aaii ccoommppoorrttaammeennttii ““ttrraaddiinngg--uupp ee ttrraaddiinngg--
ddoowwnn”” ddeeii ccoonnssuummaattoorrii.. Come? A volte il
gestore del punto vendita investe in
rinnovamento con un nuovo layout,
nuove vetrine, nuovi arredi, ma con la
stessa ubicazione, superficie e spesso con
gli stessi assortimenti. È un lifting o un
cambiamento? SSee ccii ssii lliimmiittaa aa ““ccaammbbiiaarree
ll’’iinnvvoolluuccrroo”” sseennzzaa iinntteerrvveenniirree ssuu
ppoossiizziioonnaammeennttoo--ttaarrggeett ccoonnssuummaattoorrii--
aassssoorrttiimmeennttoo,, iill rriissuullttaattoo èè uunn lliiffttiinngg cchhee
llaasscceerràà iinnaalltteerraattee llee rreellaazziioonnii ddeell ppuunnttoo
vveennddiittaa ccoonn iill mmeerrccaattoo ee ccoonn ii ccoonnccoorrrreennttii,,
ccoommpprroommeetttteennddoo ii ffuuttuurrii rriissuullttaattii
eeccoonnoommiiccoo--ffiinnaannzziiaarrii..
I dati di riferimento per impostare il
cambiamento sono l’analisi della trading
area, il tipo di clientela, la spesa media e
la frequenza di acquisto, il volume dei
pezzi venduti nelle fasce prezzo delle
categorie-famiglie di prodotti. Occorre
“rivisitare il punto vendita” individuando
i nuovi possibili incrementi di valore e
verificare le ipotesi di conto economico-
redditività a seguito dell’investimento. È
un approccio difficile perché “mancano i
dati” sia esterni che interni. I primi, se il
punto vendita non ne dispone, possono
essere raccolti con una apposita ricerca di
mercato (capacità che dovrebbe essere nel
Dna del commerciante). I dati interni
vanno rilevati ed interpretati per
impostare ed aggiustare la politica di
vendita, d’acquisto, di magazzino e di
comunicazione; in molti casi, tali dati
non sono raccolti in maniera analitica; si
ragiona a valore per marche e/o per
categorie anziché per famiglie-fasce
prezzo-pezzi.
LLeeoonnaarrddoo CCiilliiaa docente di marketing e sviluppoorganizzativo ConsulenteFFeeddeerraazziioonnee NNaazziioonnaalleeDDeettttaagglliiaannttii OOrraaffii
Il punto vendita deve innovarsi, ma soprattutto deve “riqualificarsi”
1. Rilevanza dei dati di vendita2. Organizzazione delle
informzioni sui clienti3. Rinnovare layout ma anche la
sostanza4. Creare “Valore” per il
consumatore5. Modificare relazioni con il
mercato e i concorrenti
57
È sicuramente vero che negli ultimi 15
anni i punti di vendita hanno assunto un
ruolo strategico importantissimo per le
marche e soprattutto per i consumatori.
NNeeggllii sseettttoorrii ddiivveerrssii ddaa qquueelllloo oorraaffoo èè
aavvvveennuuttaa uunnaa ppiiccccoollaa rriivvoolluuzziioonnee:: nnaasscciittaa
ddii ccoonncceepptt ssttoorree (Armani Via Manzoni
Milano), megastore (Mondadori),
sofisticazioni del prodotto (Princi
panetteria). Tutti presentano stimoli forti
per i clienti che nel nostro settore non
ritrovano: l’unica grande innovazione
degli ultimi 20 anni è la vendita visiva,
soprattutto nei centri commerciali.
Premesso questo, non credo che sia questo
il vero problema. È evidente che llaa
ggiiooiieelllleerriiaa iinntteessaa ccoommee nneeggoozziioo ddeevvee
eesssseerree ““aallll’’aalltteezzzzaa”” ddeell pprrooddoottttoo ggiiooiieelllloo iinn
tteerrmmiinnee ddii iimmmmaaggiinnee ee ddii aassppeettttaattiivvee ddeell
cclliieennttee, ma in Italia la maggior parte dei
punti vendita del dettaglio orafo è
sufficientemente curata. Le barriere
all’acquisto sono da ricercare
maggiormente nelle priorità di acquisto
che forse sono cambiate e dai desideri che
si rivolgono maggiormente a prodotti che
lascino esperienze e ricordi (viaggi, spa
etc). E qui interviene la comunicazione.
Proprio su questo, crreeddoo cchhee iill ggiiooiieelllloo
ppoossssaa aannccoorraa ddiirree qquuaallcchhee ccoossaa.. Il
gioielliere che ha in mente un progetto
valido e intende fortemente realizzarlo
anche in momenti come questi ha l’arma
vincente: cogliere opportunità lasciate da
altri gioiellieri, puntare su prodotti non
curati o comunicati male, è questo che fa
notare la differenza. Possono venirci in
aiuto le quattro “P” del marketing:
prodotto, prezzo, promozione e,
naturalmente, punto vendita. Non
dobbiamo dimenticare inoltre che oggi iill
cclliieennttee iinn ggeenneerraallee vvuuoollee ssppeennddeerree bbeennee ii
pprroopprrii ddeennaarrii.. Uno studio recente ha
dimostrato che sono diminuiti gli acquisti
programmati mentre sono in crescita
quelli di “impulso”; spesso si sente “poche
cose ma belle”. E questo non può essere
un desiderio che il gioiello può soddisfare?
Un altro aassppeettttoo ddaa nnoonn ssoottttoovvaalluuttaarree
ssoonnoo ii sseennttiimmeennttii,, llee eemmoozziioonnii ee llee
ooccccaassiioonnii iimmppoorrttaannttii ddeellllaa vviittaa,, cchhee nnoonn
sseennttoonnoo ccrriissii.. Mi potrà essere detto: “ma è
una ricetta vecchia come il mondo!” E chi
dice che non sia anche attuale se rivisitata
con gli equilibri di oggi: messaggi più
moderni, meno melensi, più pragmatici
ma che fanno brillare gli occhi a chi dona
e soprattutto a chi riceve.
DDaanniieellaa SSaaiibbeennee consulentee docente di tecniche di comunicazione
È evidente ch e la gioielleria intesa comenegozio deve essere “all’altezza” del prodottogioiello in termine di immagine e diaspettative del cliente, ma in Italia lamaggior parte dei punti vendita deldettaglio orafo è sufficientemente curata.
1. Gioielleria all’altezza del prodotto
2. Adattamento alle nuovepriorità di acquisto
3. Valorizzare la comunicazione del gioiello
4. Puntare sulle occasioniimportanti
5. Messaggi più moderni e meno antiquati
58
““LLaa ccrriissii èè uunn’’ooppppoorrttuunniittàà cchhee ccii ccaappiittaa
uunnaa vvoollttaa ssoollaa nneellllaa vviittaa:: uuttiilliizzzziiaammoollaa aall
mmeegglliioo””.. Non c’è una ricetta precisa per
innovare il punto vendita: sicuramente,
con cadenza annuale è necessario
ragionare su nuove idee. È un dato reale
quello secondo il quale, in periodi difficili,
i migliori riescono a consolidarsi,
facendosi trovare pronti al momento della
ripresa e a volte addirittura crescendo.
NNeell sseettttoorree oorraaffoo,, ffoorrssee èè ppiiùù ggiiuussttoo
ppaarrllaarree ddii ccrriissii ddii iiddeeee cchhee ddii mmeerrccaattoo.. Se il
cliente è cambiato, il punto vendita deve
cambiare con lui e puntare sulla
differenziazione attraverso il
potenziamento dei servizi. Occorre creare
un rapporto privilegiato con il cliente. E
per farlo bisogna “studiarlo”: conoscere le
sue attitudini, le sue esigenze e le sue
abitudini d’acquisto. Innovare non
significa ristrutturare il negozio, ma
“ripensarlo”. Il percorso di innovazione si
articola in differenti punti: mettere a fuoco
i punti di forza del punto vendita e
dell’attività che in esso viene svolta e
procedere verso un approfondimento delle
opportunità di mercato. I progetti che il
titolare di un punto vendita può sviluppare
devono essere realistici ed articolati e,
soprattutto, prevedere obiettivi a breve
termine. In sintesi, l’analisi del Retail Mix
deve coinvolgere: il negozio, l’assortimento,
il personale, i servizi e gli eventi. C’è un
aspetto che va certamente potenziato ed è
l’esperienza del consumatore all’interno del
punto vendita: èè nneecceessssaarriiaa uunnaa aappeerrttuurraa
vveerrssoo iill cclliieennttee ggiiàà ddaall mmoommeennttoo ddeell ssuuoo
iinnggrreessssoo.. Per motivi di sicurezza è evidente
che non è sempre possibile (anche se i
negozi che vendono prodotti tecnologici
possono smentire questo assunto), ma si
potrebbe scegliere una gamma di prodotti
di minor valore che il cliente possa vedere
da vicino, magari toccare. E quando questo
è davvero irrealizzabile per il valore della
merce esposta, allora ssii ppoossssoonnoo iinnssttaallllaarree
ddeellllee mmiiccrrooccaammeerree cchhee,, pprrooiieettttaannddoo
ll’’iimmmmaaggiinnee iinn mmoovviimmeennttoo ssuu uunn ggrraannddee
sscchheerrmmoo,, ppoossssaannoo ffaarr oosssseerrvvaarree ttuuttttii ii
ddeettttaaggllii ddeellll’’ooggggeettttoo:: il cliente deve essere il
più autonomo possibile.
Su quello stesso schermo interno, così
come in vetrina, possono trovare spazio
delle story telling: raccontare per immagini
la storia di un prodotto, di un metallo o di
una lavorazione. E perché no?
Posizionare all’esterno quello stesso
schermo, attivo anche a chiusura negozio, e
renderlo realmente interattivo con un
touch screen. Può sembrare avveniristico,
ma è molto meno difficile (e costoso) di
quanto si creda.
FFaabbrriizziioo VVaalleennttee fondatoree partner di KKiikkii LLaabb
C’è un aspetto ch e va certamentepotenziato ed èl’esperienza delconsumatoreall’interno del puntovendita: è necessariauna apertura verso il cliente già dal momento del suo ingresso.
1. Nuovi obiettivi con cadenza annuale
2. Approfittare della crisiper consolidarsi
3. Maggiore apertura verso il cliente
4. Maxi schermi con dettagli del gioiello in video
5. Raccontare la storia dei prodotti
info: 0818811797 - 0818497463info@deliacompany.it
Il mito delle perle
forMarilyn forGrace
d ’e l ia
nelle migliori gioiellerie
61
Nel suggestivo scenario
dell’Archivio di Stato di
Napoli si è svolta la
mostra “I borghi e le stra-
de di Napoli. I gioielli e i tes-
suti d’oro e d’argento dei
Maestri dell’Arte”, uunn eevveennttoo ffoorrttee--
mmeennttee vvoolluuttoo ddaallll’’aammmmiinniissttrraazziioonnee llooccaallee
ee ddaaggllii oorrggaanniizzzzaattoorrii aall ffiinnee ddii rraaffffoorrzzaarree
ll’’iimmmmaaggiinnee ddeellllaa NNaappoollii BBaassssaa, il naturale
proscenio di un’area cittadina tutta dedita
all’attività artigianale, stratificata e ubicata
in quelle strade sin da epoche remote.
L’esposizione, accolta tra le storiche
sale dell’Archivio e nel prezioso chiostro
del Platano, che ancora reca tracce degli
affreschi rinascimentali, ha voluto offrire
uunnoo ssppaaccccaattoo ddeellllee pprreezziioossee mmaanniiffaattttuurree
cchhee hhaannnnoo rreessoo llaa cciittttàà ddii NNaappoollii nneeii
sseeccoollii ssccoorrssii sseeddee iinnddiissccuussssaa ddii pprroodduuzziioo--
nnii oorraaffee ee tteessssiillii..
Gioielli e tessuti raffinati d’oro e d’argen-
to (con testimonianze risalenti sin dall’età
romana), rappresentano il trascorso storico
di un settore della creatività e delle produ-
zioni che ancora oggi
connotano l’artigianato
e l’attività imprendito-
riale delle principali atti-
vità cittadine.
In mostra vi erano manu-
fatti orafi quasi del tutto inediti
(provenienti da collezioni private) risalenti
al XIX e al XX secolo, testimonianze delle
pregiate e accurate tecniche di lavorazio-
ne dei sapienti artefici che sin dal
Trecento si stabilirono nell’antico
Borgo Orefici, prospiciente la linea
del mare, per favorire il commercio e
gli scambi. II mmoonniillii ssttoorriiccii ssoonnoo
ssttaattii aaffffiiaannccaattii ddaallllee pprroodduuzziioonnii
mmooddeerrnnee ddeeggllii aarrttiiggiiaannii ddeell
CCoonnssoorrzziioo AAnnttiiccoo BBoorrggoo OOrreeffiiccii che,
ispirati alle fogge e ai modelli dei
pezzi antichi, hanno interpreta-
to e realizzato gioielli che
nascono ancora oggi dall’uso
sapiente delle tradizionali
tecniche aggiornate attraverso i
moderni strumenti di lavorazione.
rivivono nello splendore della Napoli anticaI gioielli e i tessuti
Gioielli e tessuti
raffinati d’oro e d’argento rappresentano
il trascorso storico di un settore
della creatività e delle produzioni ch e ancora oggi
connotano l’artigianato e l’attività
imprenditoriale cittadina
di Luigi Espositoph. Salvatore Pastore
a dx: Collana in corallo fiori e foglie(prima metà del secolo XIX)
in alto: Pendente in oro 12kt (1850 ca.), Napoli
UUnn ddaattoo iimmppoorrttaannttee eemmeerrssoo ddaallllaa
mmoossttrraa èè llaa ffoorrzzaa ee llaa ttuutteellaa aasssseeggnnaattaa aallllaa
ccoorrppoorraazziioonnee ddeeggllii oorraaffii,, aattttrraavveerrssoo llaa
rreeddaazziioonnee ee ll’’aapppplliiccaazziioonnee ddii SSttaattuuttii (il
primo risale al 1474) che regolamentavano
le metodologie per la lavorazione dei
metalli preziosi, la cui qualità veniva certi-
ficata dall’applicazione di un marchio che
ne confermava l’autenticità e la provenien-
za. Le vetrine dei preziosi, inoltre, sono
state arricchite da importanti testimonian-
ze di lavori in corallo, perlopiù provenien-
ti dalle storiche fabbriche di Torre del
Greco, leader indiscussa in età borbonica
per la produzione del prezioso oro rosso.
I tessuti pregiati e gli abiti storici sono
stati protagonisti dell’altra importante
sezione della mostra. L’industria tessile che
si insediò a Napoli sin dal X secolo ebbe il
suo massimo fulgore nel Settecento, rap-
presentando una delle attività più diffuse
nell’economia del tempo. All’archivio
soonnoo ssttaattii eessppoossttii aabbiittii cciivviillii ee rreelliiggiioossii,,
tteessttiimmoonniiaannzzee ssttoorriicchhee ddii uunn ppeerriiooddoo
ccoommpprreessoo ttrraa iill XXVV ee iill XXIIXX sseeccoolloo..
Infine, ma non ultima, una selezione di
importanti documenti di archivio che
hanno confermato l’eccezionalità delle
due attività manifatturiere che ancora
oggi rappresentano un elemento significa-
tivo e fondamentale per lo sviluppo socio-
economico partenopeo.
62
““II bboorrgghhii ee llee ssttrraaddee ddii NNaappoollii.. II ggiiooiieellllii ee ii tteessssuuttiidd’’oorroo ee dd’’aarrggeennttoo ddeeii MMaaeessttrrii ddeellll’’AArrttee””
La mostra, che si è svolta all’Archivio di Stato diNapoli dal 15 maggio al 15 giugno 2009, curata daNicoletta D’Arbitrio, è stata realizzata con il co-finanziamento dell’ Unione Europea (POR FESRCampania 2007-2013 Asse 1 ob. 1.12.) dellaRegione Campania, Assessorato al Turismo e aiBeni Culturali. Organizzata dall’ EPT EnteProvinciale per il Turismo di Napoli in collaborazio-ne con l’Archivio di Stato di Napoli, il ConsorzioAntico Borgo Orefici, il Consorzio AnticheBotteghe Tessili e il Consorzio Napoli CentroAntico con il patrocinio della Provincia di Napoli edel Comune di Napoli che lo ha inserito nell’ambitodel Maggio dei Monumenti. L’evento è stato inoltrepossibile grazie alla sinergia instauratasi tra ilMinistero dei Beni Culturali, Il Ministerodell’Interno, Il Fondo Edifici di Culto, LaSoprintendenza Speciale per il P.S.A.E. e per il PoloMuseale Napoletano, La Soprintendenza Specialeper i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, LaSocietà di Storia Patria di Napoli, Il MuseoIndustriale Filangieri di Napoli, La BibliotecaNazionale di Napoli e tutti i collezionisti privati chehanno reso disponibili le loro collezioni.
a dx: Paliotto (fine sec. XVII). S. Domenico Maggiore, Napoli
a sx: Bracciale in oro sbalzato (prima metà del sec. XX)collezion privata
I gioielli dei Savoia e i capolavori devozionali del santuario di Oropa
Diademi e gioielli reali alla Reggia di Venaria
Restituita al pubblico nel 2007, llaa
VVeennaarriiaa RReeaallee** oossppiitteerràà ppeerr oollttrree sseeii
mmeessii sspplleennddiiddii ccaappoollaavvoorrii oorraaffii ddeellllaa
ccoorrttee ssaabbaauuddaa.. La mostra, curata da
Stefano Papi (esperto di gioielli) e Tomaso
Ricardi di Netro (storico e responsabile
dell’attività espositiva di Venaria Reale),
raccoglie llee pprriinncciippaallii tteessttiimmoonniiaannzzee
ddeellllaa ggiiooiieelllleerriiaa ddii ccoorrttee,, nnoonncchhéé aallccuunnee
ddeellllee ooppeerree ddii ggiiooiieelllleerriiaa ““rreelliiggiioossaa”” cchhee
llaa ddeevvoozziioonnee ddeell ppooppoolloo,, ddeeggllii aarrttiissttoo--
ccrraattiiccii ee ddeeggllii sstteessssii ssoovvrraannii ssaabbaauuddii
ddoonnòò aallllaa MMaaddoonnnnaa NNeerraa ddeell ssaannttuuaarriioo
ddii OOrrooppaa ssuullllee mmoonnttaaggnnee ddii BBiieellllaa..
Nelle antiche sale di parata e di udienza,
brillano gli straordinari capolavori realiz-
zati dai gioiellieri di corte, fra tutti quelli
del torinese Musy, che in breve con l’aiu-
to del figlio e delle successive generazioni
rappresentò un vero e proprio caposaldo
nelle produzioni orafe italiane (ancora
oggi in via Po, la storica ditta opera in un
negozio la cui facciata risale al 1865). Tra
le opere più famose, ci furono i gioielli
creati per Margherita, prima regina
d’Italia (1878), che amava indossarli in
gran quantità per rafforzare la sua aura di
regalità. LL’’eessttrroo ee llaa ssaappiieennzzaa ddeeii ggiiooiieelllliiee--
rrii ccoonndduussssee aallllaa rreeaalliizzzzaazziioonnee ddii vveerrii ee
pprroopprrii ccaappoollaavvoorrii ddaallllee ffooggggee ee ddaallllee ccaarraa--
ttuurree vveerraammeennttee ssttrraaoorrddiinnaarriiee.. Il percorso
dei gioielli regali è poi arricchito dai ritrat-
64
Fino al 10 gennaio 2009, nell’affascinante cornice della Reggia di Venaria, ch e accoglie i visitatori con il rinnovato Gran Parterre Juvarriano, prestigiosi lavori dell’oreficeria italiana saranno esposti nello “snodo garoviano”, a testimonianza del gusto e della devozione di casa Savoia.
in apertura: Corona del Bambin Gesù Oro, argento, diamanti, ametiste, cristalli di roccae paste vitree, inizio XIX secolo La corona fu donata da re Vittorio Emanuele I diSavoia nell’agosto del 1820 in occasione della visita deisovrani per la terza incoronazione della statua dellaMadonna. Il disegno ricorda quello delle corone dei redi Sardegna, come appare nei loro ritratti settecente-schi. Rimase sul capo del Bambino fino al 1972.
a dx: Pettorina Argento, oro, diamanti, smeraldi, rubini, zaffiri,granato rosalie, 1758. Gioiello ad andamento triangolare costituito da unacomposizione complessa di ramages, fiori e volute anastro in lastra di argento e oro. L’opera si può ascri-vere alla tipologia del “devant de corsage”, ossia lapettorina derivata dall’ingrandimento delle asole delnodo a fiocco, sviluppatosi nella spilla Sevigné che afine Settecento si allunga a triangolo verso il bassoper seguire il taglio che disegna la scollatura dell’abi-to sul corsetto. Non solo gioiello civile, la pettorinavenne impiegata anche come decorazione per le sta-tue della Vergine.
* Reggia dei Savoia, già patrimonio dell’Umanità, nonchénucleo del sistema museale concentrico di Torino checostituirà il palcoscenico naturale delle celebrazioni nel2011 del centocinquantenario dell’Unità d’Italia.
65
66
ti delle regine Margherita e Maria José,
veri e propri tableaux vivants, che si illu-
minano per far brillare le straordinarie e
seducenti parures indossate.
AAccccaannttoo aaii ggiiooiieellllii ddeellllaa ccoorroonnaa ssaabbaauuddaa,,
ttrroovvaannoo llaarrggoo ssppaazziioo iimmppoorrttaannttii ppeezzzzii ddeell
TTeessoorroo ddii OOrrooppaa.. Il santuario omonimo,
che verosimilmente dal XIII secolo ospita
una statua della Madonna oggetto di signi-
tificativa venerazione (gli stessi Savoia a par-
tire dal XVII secolo avevano fatto costruire
in loco un appartamento per abitarvi
durante i periodi di ritiro spirituale), nel
corso dei secoli è diventato un vero e pro-
prio scrigno di tesori, testimonianze non
solo di fede ma anche di arte e cultura. Tra
le tante opere donate ci sono le corone di
varia fattura realizzate dai principali orafi
del tempo, per le incoronazioni solenni
della statua. A Venaria Reale, i principali
manufatti di queste due realtà, quella rega-
le e quella religiosa, ben si fondono in uunnaa
mmoossttrraa cchhee ccoossttiittuuiissccee uunnoo ssppaaccccaattoo pprree--
ssttiiggiioossoo ee pprreezziioossoo ddeeii sseeccoollii cchhee rreesseerroo iill
RReeggnnoo dd’’IIttaalliiaa ee ppiiùù cciirrccoossccrriittttaammeennttee iill
PPiieemmoonnttee uunnaa ddeellllee pprriinncciippaallii rreeaallttàà ssttoorrii--
ccoo--aarrttiissttiicchhee dd’’EEuurrooppaa.. (L.E.)
Spilla a fiocco Oro e diamanti, metà del XVIII secolo Il motivo del fiocco ebbe grande successonella metà del XVIII sec. ed è conosciutocon il nome di “Sévigné” da Madame deSévigné che lo rese popolare. Montatosu argento, i diamanti di taglioantico sono incastonati nella mon-
tatura completamente chiusa sulretro del gioiello. I due gancisono di epoca posteriore emontati con diamanti a
rosa in castoni di argen-to. Il fiocco viene tradi-
zionalmente chiamato“nodo d’amore”, inquanto primo donoCarlo Alberto di Savoia
alla moglie MariaTeresa. Quest’ultimala donò al Santuarionell’agosto del 1852
la regina Maria José
68VACHERON CONSTANTIN Collezione Patrimony Traditionnelle
ddii MMaarriioo DDiiddoonnee
Il Salone dell’alta orologeria di Ginevra 2009
svoltosi per la prima volta a Gennaio in
un clima tipicamente invernale e freddo
ci ha rivelato non un letargo ma un
risveglio da parte di alcune delle marche
presenti, ed in particolare secondo un
mio - e non solo - parere da parte di
Vacheron Constantin, marca da oltre 250
anni attenta custode del tempo.
LLaa pprreessttiiggiioossaa mmaarrccaa hhaa rreeggaallaattoo aaggllii
aappppaassssiioonnaattii ee aaggllii aaddddeettttii aaii llaavvoorrii ddeellllee
bbeellllee rreeaalliizzzzaazziioonnii,, eedd iinn ppaarrttiiccoollaarree ppeerr
qquueell cchhee ccoonncceerrnnee llaa lliinneeaa ccllaassssiiccaa ddeellllaa
ffaammiigglliiaa PPaattrriimmoonnyy nnaattaa nneell 22000077 per
ribadire, semmai ve ne fosse stato bisogno,
tutta la filosofia Vacheron Constantin per
contenuti, sobrietà nelle linee e nei tratti
delle casse che racchiudono una classicità
che ben si adatta a questo millennio.
Già coronata da un meritato successo
non stento a credere che i neonati model-
li della Patrimony Traditionnelle avranno
ancor più apprezzamenti e attenzioni da
parte di un’ampia platea di clienti.
CCoommee nnoonn rriimmaanneerree aaffffaasscciinnaattii ddaall
CCrroonnooggrraaffoo CCaalleennddaarriioo PPeerrppeettuuoo ddoottaattoo
ddeell mmaaggnniiffiiccoo ee bbeenn nnoottoo ccaalliibbrroo
VVaacchheerroonn CCoonnssttaannttiinn 11114411QQPP mmeeccccaa--
nniiccoo aa ccaarriiccaa mmaannuuaallee ee rruuoottaa aa ccoolloonnnnee,,
1188..000000 aalltteerrnnaannzzee oorraa,, 4488 oorree ddii rriisseerrvvaa
ddii ccaarriiccaa,, bbeenn vviissiibbiillee ccoonn llee bbeellllee ffiinnii--
ttuurree aannggllaaggee,, ppeerrllaaggee ee CCôôttee ddee GGeennèèvvee
aattttrraavveerrssoo iill vveettrroo zzaaffffiirroo ddeell ffoonnddeelllloo aa
vviittee ee rraacccchhiiuussoo nneellllaa rroobbuussttaa ccaassssaa iinn
oorroo rroossaa ddaa 4433 mmmm,, iimmppeerrmmeeaabbiillee aa 33
aattmmoossffeerree..
Che dire del quadrante argentè - ben
protetto da un vetro zaffiro bombato con
trattamento antiriflesso -, su cui sono
indicate ore e minuti, piccoli secondi a
ore 9, contatore 30 minuti a ore 3
lancetta del cronografo centrale, la fase
lunare astronomica e il datario a lancetta
a ore 6, mese e giorno della settimana
attraverso le finestrelle e un po’ decentra-
ta una piccola finestrella - esattamente
sopra al contatore a ore 3 - che indica gli
anni bisestili, da sottolineare che la luna è
incisa su un piccolo disco in oro.
NNoonn mmeennoo bbeelllloo ee ppiieennoo ddii iinntteerreessssaannttii
ccoonntteennuuttii tteeccnniiccii iill CCrroonnooggrraaffoo ccoonn 22
ccoonnttaattoorrii aa ccaarriiccaa mmaannuuaallee ccaalliibbrroo 11114411
ccoonn rruuoottaa aa ccoolloonnnnee,, 2211 rruubbiinnii,, rriisseerrvvaa ddii
ccaarriiccaa ddii 4455 oorree,, iinnsseerriittoo nneellllaa ccaassssaa oorroo
rroossaa ddii mmmm 4422,, sseemmpprree vviissiibbiillee aattttrraavveerrssoo
iill vveettrroo zzaaffffiirroo ddeell ffoonnddeelllloo aa vviittee con la
caratteristica fine zigrinatura, il quadrante
argentè con le tradizionali indicazioni ore
minuti grande lancetta centrale del crono
indicazione dei secondi nel contatore a ore
9 e dei 30 minuti a ore 3.
Tutti e due i Cronografi descritti sono
dotati di cinturini in alligatore marrone
cuciti a mano e fibbie dèployante in oro
rosa con la mezza croce di Malta.
Ed ecco il “semplice” ed affascinante
solo tempo Patrimony Traditionnelle 38
mm cassa in oro rosa, dotato del nuovo
calibro 4400 elaborato dall’alta maestria
degli orologiai Vacheron Constantin.
Questo meccanismo visibile attraverso
il vetro zaffiro del fondello a vite ha una
lunga riserva di carica 65 ore, 28.800
alternanze ora, 21 rubini, insignito del
Punzone di Ginevra, il quadrante argentè
con un contatore a ore 6 per i secondi, la
cassa impermeabile a 3 atmosfere.
Completano la collezione esecuzioni di
alta competenza artigianale, veri capola-
vori che rendono onore alle centinaia di
ore spese alla loro realizzazione, quali il
Patrimony Traditionnelle Squelette, con
casse in oro bianco da 38 e 30 mm abbel-
lite rispettivamente da 82 e 64 splendidi
diamanti e il Patrimony Traditionnelle
Joaillerie casse in oro bianco da 38 e 30
mm e quadranti con pavè di brillanti, il
modello grande ha ben 473 diamanti sul
quadrante e 167 sulla cassa.
OOvvvviioo cchhee ii mmoovviimmeennttii ddii mmaanniiffaattttuurraa
ppeerr qquueessttee uullttiimmee 22 ccoolllleezziioonnii ssoonnoo
iinnssiiggnniittii ddeell PPuunnzzoonnee ddii GGiinneevvrraa --11112200
SSQQ ccaarriiccaa aauuttoommaattiiccaa,, 11000033SSQQ ccaarriiccaa
mmaannuuaallee,, 11440000 sseemmpprree ccaarriiccaa mmaannuuaallee..
69
un solo nome per mille articoli
wwwwww..ppaappiittoolliinnddoo..iitt
Papito Lindo via M. Albina, 23 73011 Alezio (LE) tel./fax 0833282455si ricercano agenti per le zone libere
Giolleryconcetto di orologeria alternativa. Dal per-
fetto connubio tra ricerca estetica e arte
orologiaia nasce Giollery, un segnatempo
gioiello, accessorio di moda ed espressione
di personalità. Fautore di tanta origina-
lità è Wintex, rilevato nel 1958 dal
gruppo svizzero Montres
Rolex Sa per la
società milanese Caldex. Ogni anno l’ere-
de di lusso trova eccellenti consensi nel mer-
cato nazionale ed estero attraverso esclusive
collezioni. Pezzi unici definiti da una singo-
lare creatività ed eleganza, da indossare con
disinvoltura e grande libertà. In uno stile
mai convenzionale, iill bbrraanndd ppaarrllaa iill lliinn--
gguuaaggggiioo ddeellllaa mmooddaa,, rraaccccoogglliiee llee ssuuggggeessttiioo--
nnii ppiiùù aattttuuaallii ee llee ttrraammuuttaa iinn oorroollooggii bbiijjoouuxx
ddaa ssffooggggiiaarree.. Preziosi dettagli ideati per la
donna che ama giocare con il proprio
fascino osando, senza rinunciare
alla propria femminilità. Per
quest’estate accattivanti pro-
poste in un defilè di sedu-
zioni estetiche.
EEssuubbeerraannzzaa ddii lliinneeee,,
rriicccchheezzzzaa ddii ppaarrttiiccoo--
llaarrii,, ssffaavviilllliioo ddii ccrrii--
ssttaallllii, si unisco-
no alla pura
libertà d’espressio-
ne delle nuance dei
cinturini. Vario
e inimitabile
71
Wintex, lo strumento che ferma il tempo
Undesigncheincan
ta e stupisce, per un nuovo
di Mariadomenica Santamaria
I gioielli applicatiall’orologeria, ch ediventano espressionedi personalità e veroaccessorio di moda
design. Ecco SSeeggrreettoo,, uunn ggiiooiieelllloo ddaall
ffaasscciinnoo mmiisstteerriioossoo cchhee ssvveellaa ee nnaassccoonnddee llaa
ssuuaa dduupplliiccee aanniimmaa. Summa bellezza rac-
chiusa in un sofisticato e seducente orolo-
gio. Brillantini Swarovski accarezzano la
cassa in acciaio bianco, giallo o rosé che si
lega a un cinturino in pelle stampa struz-
zo. Caratteristico il quadrante “c’è e non
c’è” che ricorda un arcano orologio da
taschino. Della stessa eleganza 1910, icona
del tempo di una sensualità brillante e ari-
stocratica. Preziose geometrie si sovrap-
pongono a raffinati dettagli in onice e
all’enfatico bottone.
Un capolavoro di dolcezza e ultrafem-
minilità soffia dal mare. È MMaarriinnee,, fflluuiiddoo
ccoommee llee mmaagglliiee bboommbbaattee ddeell ssuuoo bbrraacccciiaa--
llee cchhee llaasscciiaa ssppaazziioo aall ddeelliiccaattoo qquuaaddrraannttee
iinn mmaaddrreeppeerrllaa.. La cassa in acciaio bianco,
rosé o nero, con movimento a quarzo,
diventa unico elemento con il singolare
cinturino. Semplice e raffinato come
L’Agilis, con l’essenziale cassa integrata ad
un bracciale elastico che avvolge il polso
della donna più sofisticata, esaltando il suo
charme. Innssoolliittoo mmaa ddii aauutteennttiiccoo vvaalloorree èè
IImmppeerriiaallee ccoonn qquuaaddrraannttee iinn mmaaddrreeppeerrllaa ee
ssmmaallttoo,, ssuuppppoorrttaattoo ddaa uunn cciinnttuurriinnoo iinn
ggoommmmaa.. Impermeabile fino a 5ATM, per
vivere la passione estiva in grande stile. La
stessa ritrovata nel pregiato Keramix dove
unicità e avanguardia si rivelano nel totale
utilizzo della ceramica. Linee diverse e ine-
guagliabili che lasciano spazio alle emozio-
ni di tutti soddisfacendo ogni gusto e circo-
stanza. Vera espressione di un grande equi-
librio estetico segnato dall’inconfondibile
fascino Wintex.
72
In uno stile maiconvenzionale, ilbrand parla il lin-guaggio della moda,raccoglie le sugge-stioni più attuali ele tramuta in orologibijoux da sfoggiare. CCaallddeexx SS..rr..ll.. 20123 Milano, Italy
Via Terraggio, 15 ph. +39 02 8063101
fax +39 02 89011689web www.wintexwatches.com
73
Settantotto orologi Chopard e i relativi
tourbillon arrivati dalla Svizzera e
messi in vetrina nel centro di Napoli:
l’iniziativa porta il nome di LLuuiiggii DDee
SSiimmoonnee, titolare di De Simone Gioielli,
negozio di piazzetta Santa Caterina, nel
quartiere di Chiaia.
Rivenditore dal 2001 della storica casa
svizzera di orologi di alta fattura, Luigi
De Simone ha voluto offrire ai propri
clienti un servizio davvero “speciale”:
oltre ad aver esposto i pezzi più belli della
collezione L.U.C Tourbillon di
Chopard ed alcuni esem-
plari del movi-
mento regolatore inventato 200 anni fa
per ridurre gli effetti della forza di gravità,
ha creato un’occasione di incontro unica
tra i propri clienti ed il responsabile tec-
nico dell’Alta orologeria di Chopard,
Patrick Wehrli, giunto a Napoli apposi-
tamente per l’iniziativa.
Wehrli ha spiegato al pubblico le carat-
teristiche di questo meccanismo, da qual-
che anno progettato e messo a punto arti-
gianalmente da un gruppo di 160 addet-
ti specializzati della Chopard. La linea di
Alta orologeria che monta i tourbillon si
affianca a quella di orologi da uomo abi-
tualmente prodotta dalla società ginevri-
na, dotati del più classico movimento
ETA. «Avere il responsabile tecnico di
Chopard a diretto contatto con i nostri
clienti è stata una grande soddisfazione -
ha spiegato De Simone -. Wehrli è sicura-
mente più preparato di qualsiasi detta-
gliante e ha fornito delle spiegazioni molto
interessanti, che hanno arricchito il baga-
glio culturale degli appassionati di
orologi». (C.D.M.)
Nel cuore di Napoliil must della collezione L.U.C Tourbillon di Chopard
74
VACHERON CONSTANTIN le masch ereddii GGiiuulliioo PPoosssseettii
Tre anni di lavoro, 12 maschere, 300
esemplari per una collezione unica e
magnifica. Métiers d’Art «Les Masques»
rappresenta per la Vacheron Constantin
un capolavoro senza paragoni nel panora-
ma mondiale dell’orologeria.
DDeeffiinniirrllii sseemmpplliicceemmeennttee oorroollooggii èè
rriidduuttttiivvoo.. SSoonnoo ddeellllee vveerree ee pprroopprriiee ccrreeaa--
zziioonnii aarrttiissttiicchhee,, nate dall’estro e dal talen-
to di una manufacture horlogère che nel
2005 ha festeggiato 250 anni di storia.
Allo scadere dell’anniversario, l’azienda
ginevrina ha puntato ad obiettivi di
eccellenza superando nella manifattura
orologiaia i limiti del possibile. Il calibro
è stato interamente ripensato per acco-
gliere le maschere; l’idea dei designers
infatti, è stata quella di far sparire quasi
del tutto il movimento lasciando campo
assoluto alle riproduzioni di queste
meravigliose opere d’arte.
LL’’iissppiirraazziioonnee ddee ««LLeess MMaassqquueess»» nnoonn
ppootteevvaa cchhee nnaasscceerree aa GGiinneevvrraa,, sseeddee ddii
uunnoo ddeeii pprriinncciippaallii mmuusseeii ddii aarrttee pprriimmiittii--
vvaa aall mmoonnddoo:: llee MMuussééee BBaarrbbiieerr--MMuueelllleerr..
DDaallllee ssuuee rriicccchhee rraaccccoollttee ssii èè eevvoolluuttaa
ll’’iiddeeaa ddeellllaa ccoolllleezziioonnee ggiinneevvrriinnaa,, che ha
per tema la riflessione sul passato e sul
presente, sul futuro e sull’eterna continui-
tà del tempo, sull’arte e la cultura, sul
viaggio e sulla scoperta.
LLaa ccrreeaazziioonnee hhaa rriicchhiieessttoo mmeessii ee mmeessii ddii
llaavvoorroo ee ssttuuddiioo ddii tteeccnniicchhee mmiinnuuzziioossee cchhee
aallllaa ffiinnee hhaannnnoo ppeerrmmeessssoo aaii MMaaeessttrrii aarrttii--
ggiiaannii ddii rriipprroodduurrrree iinn oorroo llee mmiinniiaattuurree ccoonn
ddoovviizziiaa ddii ppaarrttiiccoollaarrii.. Il prototipo di ogni
maschera è stata realizzato manualmente
riproducendo finanche le tracce e i segni
del tempo, conservando le originali armo-
nie e forme, vincolo fondamentale dettato
dagli eredi Barbier-Mueller per l’affida-
mento delle opere scelte.
Dopo la creazione di quattro maschere
nate nel 2007 e quattro nel 2008, le ultime
75Nel 2007 la manufacturehorlogère ha sentito il bisogno di rendereomaggio all’umano ch eestende i suoi confini
fino al sublime. Un lungo cammino ch e ha condotto
ad un viaggio nel tempoe nello spazio, allaricerca delle radici
dell’uomo.
della linea: Asia, America, Oceania e
Africa sono state presentate il 2 giugno
alla serata di gala organizzata al
Metropolitan Museum per l’inaugurazio-
ne della mostra “A legacy of Collecting:
African and Oceanic Art from the
Barbier-Mueller”.
Ogni orologio realizzato in 25 esem-
plari è dotato del calibro Vacheron
Constantin 2460G4 a ricarica automati-
ca (certificato dal prestigioso Punzone di
Ginevra) con un movimento che per-
mette di leggere il tempo senza le lancet-
te. Con un gioco di ruote e di ingranag-
gi, le ore, i minuti, il giorno e la data -
incise su quattro dischi - diventano visi-
bili attraverso apposite aperture, lascian-
do il quadrante libero di ospitare le
maschere che fedelmente riproducono
gli originali del museo Barbier-Mueller.
Ogni miniatura, sospesa su vetro zaffiro
abilmente trattato, sorprendentemente
vive di vita propria, evocando sguardi
silenziosi di segreti ancestrali, gli stessi
che hanno ispirato la realizzazione della
collezione.
Infine, a rendere ulteriormente uniche
e preziose «Les Masques» hanno contri-
buito i versi del poeta francese Michel
Butor, che ha arricchito con piccoli poe-
metti in prosa scritti a lettere d’oro i sin-
goli quadranti, che recano così una
sequenza di frasi che si susseguono in
spirali infinite.
76
GGrraann GGaallàà ppeerr ““LLeess MMaassqquueess””
IIll 22 ggiiuuggnnoo,, iinn aanntteepprriimmaa mmoonnddiiaallee,, nneellllaa ssuuggggeessttii--vvaa ccoorrnniiccee ddeellllaa SSaallaa ddeell TTeemmppiioo ddii DDeenndduurr,, ddeellMMeettrrooppoolliittaann MMuusseeuumm ooff NNeeww YYoorrkk,, ssoonnoo ssttaattee pprree--sseennttaattee llee uullttiimmee qquuaattttrroo ccrreeaazziioonnii ddeellllaa ccoolllleezziioonnee““LLeess MMaassqquueess””.. NNeellll’’aammbbiittoo ddeellll’’iinnaauugguurraazziioonneeddeellllaa mmoossttrraa ““AA lleeggaaccyy ooff CCoolllleeccttiinngg:: AAffrriiccaann aannddOOcceeaanniicc AArrtt ffrroomm tthhee BBaarrbbiieerr--MMuueelllleerr””,, uunn’’eessppoossii--zziioonnee ddeeddiiccaattaa aaii ccaappoollaavvoorrii ddeell mmuusseeoo BBaarrbbiieerr--MMuueelllleerr ddii GGiinneevvrraa,, ffoorrtteemmeennttee ssoosstteennuuttaa ddaallllaaVVaacchheerroonn CCoonnssttaannttiinn,, llaa ccoolllleezziioonnee ddii oorroollooggii èè ssttaattaapprroottaaggoonniissttaa ddeellllaa cceennaa ddii ggaallaa aa ccuuii hhaannnnoo ppaarrtteeccii--ppaattoo oollttrree 225500 iinnvviittaattii ((cclliieennttii,, ccoolllleezziioonniissttii,, aammaannttiiddeellll’’aarrttee ee aammiiccii ddeellllaa mmaaiissoonn ggiinneevvrriinnaa)).. DDuurraannttee llaasseerraattaa aabbiillmmeennttee sscceennooggrraaffaattaa,, èè ssttaattoo pprreesseennttaattooaanncchhee uunnoo ssppeettttaaccoolloo ddii ddaannzzaa ddeellllaa cceelleebbrree JJuuiilllliiaarrddSScchhooooll.. AAmmaabbiillii ppaaddrroonnii ddii ccaassaa ssoonnoo ssttaattii ii vveerrttiicciiddeellllaa mmaaiissoonn,, JJuuaann--CCaarrllooss TToorrrreess,, ddiirreettttoorree ggeenneerraa--llee,, MMaarrcc GGuutteenn,, ddiirreettttoorree iinntteerrnnaazziioonnaallee,, HHuugguueess ddeePPiinnss,, pprreessiiddeennttee ppeerr ll’’aarreeaa nnoorrdd aammeerriiccaannaa,, ccoonnttoorr--nnaattii iinnoollttrree ddeellllaa pprreesseennzzaa ddii MMoonniiqquuee BBaarrbbiieerr--MMuueelllleerr ee LLaauurreennccee MMaatttteett,, rriissppeettttiivvaammeennttee ppaattrroonnee ddiirreettttrriiccee ddeell mmuusseeoo ggiinneevvrriinnoo ddeellllee aarrttii pprriimmiittiivvee..
78
Internazionalizzazione:ddii CChhiiaarraa DDii MMaarrttiinnoo
Il futuro è legato alla qualitàParola d’ordine: internazionalizzazione. In
quest’ottica la Camera di Commercio di
Caserta, presieduta da Mario Farina, ha
deciso di puntare sul sostegno alle imprese
per consolidare i rapporti della filiera con il
mercato internazionale. Forte il legame
con il consorzio Oromare di Marcianise
(CE), guidato da Gino Di Luca.
Password is: internationalization. With regards tothis, the Chamber of Commerce of Caserta, chairedby Mr. Mario Farina, has decided to support compa-nies in order to strengthen the chain relationships withthe international market. Relation with Oromareconsortium located in Marcianise (Caserta) andchaired by Mr. Gino Di Luca, is very strong.According to export data, commercial relationsbetween the province of Caserta and the foreign mar-ket have suffered, more than other companies, thedemand fickleness, with very flexible surges towardsrise and decrease.In particular, from 2000 to 2008, the reduced pro-duction local quotas absorbed bySpain and Germany,
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s p e c i a l e i n t e r n a z i o n a l i z z a z i o n e
has been balanced by Hong Kong and Malta. By com-paring these data with the ones of the other Italianprovinces, it is clear that if, on the one hand, the pro-duction of the city of Caserta manages to keep high itsquality standards, on the other hand it is weakest asfor the European exports; in this field, the districtshaving dropped share on the American market. The proposal of the Chamber of Commerce of Casertais included in a wide range of actions aimed at boost-ing internationalization.The chairman Mr. Farina and Mr. Gino Di Lucahave positively welcomed the synergy in existence infavour of the goldsmith’s art centre located in the
province of Caserta.
Stando ai dati sull’export, le relazioni
commerciali d ella provincia di Caserta
con il mercato estero hanno subìto più di
altre l’instabilità della domanda, con pic-
chi verso l’aumento e la diminuzione
estremamente flessibili.
Nello specifico, nel periodo 2000-2008
L’artigianalità è storica-mente una caratteristicadelle aziende locali.L’aumento dei prezzi deimetalli preziosi, la ridu-zione della domandainterna e i nuovi compe-titor esteri, hanno moti-vato la Camera diCommercio di Caserta adavviare una fase diinternazionalizzazione:Puntare sul mercato este-ro per uscire dalla crisi.
IInntteerrnnaattiioonnaalliizzaattiioonn:: FFuuttuurree ddeeppeennddss oonn qquuaalliittyy
la quota di produzione locale assorbita
dalla Spagna e dalla Germania, che si è
ridotta, è stata compensata da Hong
Kong e Malta. Mettendo in comparazio-
ne questi dati con quelli delle altre pro-
vince italiane, è evidente che se da un lato
la produzione casertana continua a tenere
alti gli standard di qualità, dall’altro risul-
ta più debole sul fronte delle esportazioni
europee, dove invece hanno guadagnato
terreno i distretti che hanno perso quota
sul mercato americano.
L’intervento propositivo della Camera
di Commercio di Caserta si inserisce per-
tanto in un ampio ventaglio di azioni per
potenziare l’internazionalizzazione.
Il presidente Farina e Gino Di Luca
hanno commentato con entusiasmo la
sinergia in atto a favore del distretto orafo
casertano.
80
s p e c i a l e i n t e r n a z i o n a l i z z a z i o n e
QQuuaallii ssii ssoonnoo ddiimmoossttrraattii,, ffiinnoorraa,, ii
ppuunnttii ddii ffoorrzzaa ddeellllee pprroodduuzziioonnii oorraaffee
llooccaallii nneellllaa pprroovviinncciiaa ddii CCaasseerrttaa??
La realtà imprenditoriale orafa della pro-
vincia di Caserta è stata finora incentrata
su produzioni di alta qualità in gran parte
ad opera di imprese di piccole dimensioni.
Anche l’artigianalità è stata storicamente
una caratteristiche delle aziende locali. Ora
l’aumento dei prezzi dei metalli preziosi, la
Mario Farina, presidente della Camera di Commercio di Caserta dal 2007
FFaarriinnaa:: ““IIll nnoossttrroo ddoovveerree èè uuttiilliizzzzaarree ooggnniirriissoorrssaa ddiissppoonniibbiillee ppeerr llee iimmpprreessee oorraaffee””
riduzione della domanda interna e i nuovi
competitor esteri hanno reso necessario un
ripensamento: per questo motivo la
Camera di Commercio di Caserta ha dato
via a questa operazione votata all’interna-
zionalizzazione. Bisogna puntare di nuovo
sul mercato estero per uscire a testa alta
dalla crisi.
SSoonnoo iinn pprrooggrraammmmaa aa bbrreevvee aallttrree iinnii--
zziiaattiivvee cchhee llaa CCaammeerraa ddii CCoommmmeerrcciioo
ddii CCaasseerrttaa iinntteennddee ppoorrttaarree aavvaannttii nneell
sseettttoorree oorraaffoo??
È evidente che nostro dovere è quello di uti-
lizzare ogni risorsa di cui disponiamo e che
possiamo mettere in campo con lo strumento
propedeutico, indispensabile, della program-
mazione. In questa ottica, il Meeting inter-
nazionale dei segretari generali delle
Camere di commercio italiane all’estero è
un appuntamento a nostro giudizio strategi-
co. In programma per la prima volta a
Caserta dal 4 al 9 luglio, è stato l’occasione
nella quale pianificare la politica di penetra-
zione sui mercati esteri di un settore di eccel-
lenza come quello orafo. I produttori hanno
avuto la possibilità di colloqui one-to-one con
i vertici camerali all’estero; ricevendo le indi-
cazioni più aggiornate e funzionali con cui
progettare le proprie strategie aziendali in
funzione dei mercati sui quali si punta. Va
da sé, naturalmente, che la CCIAA è impe-
gnata a garantire la presenza nelle manifesta-
zioni più qualificate del comparto, sia a livel-
lo nazionale sia internazionale.
NNeell ccoommppaarrttoo oorraaffoo,, qquuaallii ssoonnoo,,
sseeccoonnddoo LLeeii,, llee ffoorrmmee oorrggaanniizzzzaattiivvee iinn
ggrraaddoo ddii ppeerrsseegguuiirree uunn oorriieennttaammeennttoo
vveerrssoo pprrooddoottttii ddii qquuaalliittàà ee vveerrssoo iill
mmeerrccaattoo eesstteerroo??
Come già accennato, il distretto casertano
ha saputo ritagliarsi una fetta rilevante del
mercato italiano grazie ad una serie di ele-
menti distintivi, tra i quali la capacità di
agglomerazione, sarebbe a dire la collabora-
zione basata su rapporti fiduciari. La forma
del consorzio è apparsa vincente: in
Campania ne abbiamo più di un esempio.
E l’esperienza di Oromare si è mostrata vin-
cente in questo senso, e per questo motivo la
Camera di Commercio di Caserta ha rite-
nuto opportuno promuovere l’espansione sul
mercato internazionale.
81
s p e c i a l e i n t e r n a z i o n a l i z z a z i o n e
IINNTTEERRVVIIEEWWMMrr.. FFaarriinnaa:: ““OOuurr dduuttyy iiss ttoo uussee eeaacchh aavvaaiillaabblleerreessoorrtt iinn ffaavvoouurr ooff tthhee ggoollddssmmiitthh’’ss ccoommppaanniieess””..
Which have been, until now, the strengths of thelocal goldsmith’s productions in the province ofCaserta?The goldsmith’s entrepreneurial activity of theprovince of Caserta, has been centred, until now,around high quality products mainly manufacturedby small companies. The hand-made production toohas been an important characteristic of the localcompanies. Now, the precious metals prices rise, the
decrease in the national demand and the new for-eign competitors have brought about a rethink; forthis reason the Chamber of Commerce of Caserta hasstarted this action turned to internationalization. Itis very important to direct again attention to the for-eign market in order to come out of crisis holdingone’s head up.Does the Chamber of Commerce of Caserta planon soon other actions to carry out in the goldsmi-th’s field? It is clear that our duty is to use each available resortby the essential preparatory tool that is the planning.In this point of view, the International Meeting ofthe general secretaries of the foreign ItalianChambers of Commerce is, in our opinion, of highimportance. It is planned for the first time inCaserta from 4th to 9th of July, and it has given thechance to plan the entry policy in the foreign marketsof the very important the goldsmith’s field. Producershave had the chance to have one-to-one talks withthe managers of the Chamber of Commerce abroad,getting the most up-to-date and useful informationin order to formulate their own company strategiesin terms of the chosen markets. It is evident that theChamber of Commerce of Caserta will take part inthe most important events of the section, both atNational and International level.In the goldsmith’s section which are, in youropinion, the organizations that can aim at manu-facturing quality products and towards the for-eign market?As already said, the district of Caserta has managedto corner a large share of the Italian market thanksto its capability for agglomeration, that is the collab-oration based on trust relations. The consortiumseemed to be the best kind of organization and it isvery common in Campania: Oromare is a successfulexemple and for this reason the Chamber ofCommerce of Caserta has decided to promote thegrowth in the International market.
QQuuaallee ssiiggnniiffiiccaattoo aassssuummee iinn qquueessttaa
oottttiiccaa iill ssoosstteeggnnoo ddeellllaa CCaammeerraa ddii
CCoommmmeerrcciioo ddii CCaasseerrttaa??
«È una presa di posizione molto positiva
che dà il giusto risalto al ruolo di una Camera
di Commercio. Le potenzialità del distretto
casertano sono enormi e i traguardi raggiunti
finora lo testimoniano. È chiaro che la crisi ha
colpito tutti i settori produttivi e quindi noi
non ne siamo stati esenti. Però abbiamo dalla
nostra la consapevolezza di rappresentare una
eccellenza del settore e questo non può non
avere rilevanza nella ripresa».
IINNTTEERRVVIIEEWWMMrr.. GGiinnoo DDii LLuuccaa:: ““OOrroommaarree mmeemmbbeerrss mmuusstt aaiimmaatt qquuaalliittyy pprroodduuccttss””..
Chairman Di Luca, , what is the first action tofoster the field activity in the goldsmith’s sectionof Caserta? Looking at the last data, it is clear that the best wayto face problems underlined by this information is
internationalization. It need foster kind of collabo-rations providing, in a short time, a greatest visibil-ity in the foreign markets. I think it is very impor-tant to avoid “intermittent” actions because constan-cy is an unavoidable element to not waste actions infavour of the field.What is the best way to put down roots in theforeign market?There are many ways. One of these consists inanalysing the requirements of the possible interlocu-tors, but it is clear that in the following stage it needsto actively act, to be present in the Internationalmarket and sign commercial agreements and rela-tions with all levels of the foreign chain, from distri-bution to retail. All this is possible only thanks to thehigh quality of the product we try to bring in thesemarkets. About that, the syndicated companies aretrying to keep high standards in a so wearing eco-nomic-financial conjuncture. How much important is the support of theChamber of Commerce of Caserta? It is a very positive stance giving the right impor-tance to the Chamber of Commerce. The potentialsof the district of Caserta are vast and the goalsachieved until now attest it. It is evident that crisishas hit all production sectors, ours too. However,we are aware of representing an excellence of thefield and this is very important for the economicrecovery.
82
s p e c i a l e i n t e r n a z i o n a l i z z a z i o n e
PPrreessiiddeennttee,, qquuaallee ppuuòò eesssseerree iill pprriimmoo
ppaassssoo ppeerr iinnccrreemmeennttaarree llee ccaappaacciittàà ooppee--
rraattiivvee ddeell sseettttoorree nneell ccoommppaarrttoo oorraaffoo
ccaasseerrttaannoo??
Con gli ultimi dati alla mano, è eviden-
te che la risposta più adeguata alle proble-
matiche evidenziate da quelle informazio-
ni è l’internazionalizzazione. Occorre pro-
muovere forme di collaborazione che siano
garanzia di una maggiore visibilità sui
mercati esteri nel medio termine. Credo che
sia di estrema importanza evitare azioni “a
intermittenza”: la costanza è un fattore
imprescindibile per non rendere vani gli
interventi a favore del settore.
QQuuaallee ppuuòò eesssseerree iill mmooddoo ggiiuussttoo ppeerr
rraaddiiccaarrssii nneell mmeerrccaattoo eesstteerroo??
Ce ne sono tanti. Uno può essere l’analisi
delle esigenze dei potenziali interlocutori. Ma
è ovvio che nella fase successiva bisogna agire
in modo attivo: essere presenti sul mercato
internazionale e stringere accordi e legami
con tutti i livelli della filiera estera, dalla
distribuzione al dettaglio. Ma tutto questo
non è possibile senza un altissimo livello del
prodotto che cerchiamo di posizionare su quei
mercati. In questo le aziende consorziate
stanno facendo degli sforzi enormi per man-
tenere standard elevatissimi in una congiun-
tura economico-finanziaria così sfiancante.
Gino Di Luca, presidente consorzio Oromare
GGiinnoo DDii LLuuccaa:: ““II ssooccii ddii OOrroommaarree ddoovvrraannnnooccoonnttiinnuuaarree aa ppuunnttaarree ssuu pprroodduuzziioonnii ddii qquuaalliittàà””
OROMARE
Le cifre - Oltre 75 milioni di euro di investimento
- 1.500 addetti occupati- Oltre 150 mila mq di superficie totale- 25 mila mq quella utile complessiva. Le unità produttive sono distribuite in due corpi contrapposti a tre piani;ciascuna di esse ha una superficieutile di 64 mq o multipli, ed è dotata di impianti autonomi
- Circa 600 posti auto in parcheggiinterrat i ed oltre 1.100 nei parcheggi a raso
- 3.500 mq destinati ai locali per i servizi comuni
Abbiamo in precedenza visto come l’ag-
giunta di berillio in associazione con l’au-
mento di temperatura produca un cambio
di colorazione nei corindoni. Similmente,
si è cercato di investigare il trattamento per
termodiffusione, classificato come perfe-
zionamento per addizione di elementi
estranei cromofori del metodo principe
utilizzato per l’abbellimento artificiale delle
gemme: il trattamento termico. È il caso di
evidenziare qui un aspetto fondamentale:
iill sseemmpplliiccee rriissccaallddaammeennttoo ddii uunnaa ggeemmmmaa
pprroodduuccee eeffffeettttii ddii mmiigglliioorraammeennttoo rriiccoonn--
dduucciibbiillii eesscclluussiivvaammeennttee aallllaa mmooddiiffiiccaazziioo--
nnee ffiissiiccaa ddii eelleemmeennttii cchhiimmiiccii ggiiàà pprreeeessii--
sstteennttii aallll’’iinntteerrnnoo ddeellllaa sstteessssaa,, ttaallvvoollttaa
ccoommbbiinnaattii ccoonn aaggeennttii cchhee aaiiuuttaannoo iill rriissaa--
nnaammeennttoo ddeellllee ffrraattttuurree.. Tale caratteristica
ha conseguenze importantissime nell’ana-
lisi e nella certificazione della qualità delle
pietre preziose, campi in cui l’intrusione
invasiva di sostanze estranee è considerata
elemento sempre penalizzante.
Una datazione precisa dei primi esperi-
menti di riscaldamento risulta impossibile.
GGiiàà iinn IInnddiiaa nneell 22000000 AA..CC.. vveenniivvaannoo pprroo--
ddoottttee aaggaattee rroossssee ee ccoorrnniioollee ccoonn eevviiddeennzzee
ddii ttrraattttaammeennttii tteerrmmiiccii, rinvenute tra l’altro
in numerose tombe egizie, compresa quel-
la di Tutankhamon (1300 a.c. circa). In più
di 4000 anni il procedimento non ha subi-
to sostanziali variazioni, basti dare un’oc-
G.O. Wild nel 1932, l’efficacia dell’esposi-
zione delle gemme al calore non poteva
che essere valutata, dai pur esperti “burner”
che in modo rudimentale, per così dire “a
occhio”. L’affinamento dei metodi delle
scienze sperimentali sfociò nel diciannove-
simo secolo in miglioramenti continui
delle risorse tecniche, e si resero disponibi-
li quindi forni capaci di raggiungere e
mantenere agilmente temperature superio-
ri ai 1500 ° (foto 2). Ma in cosa consiste il
trattamento termico o per riscaldamento?
Benché siano numerosissime le gemme
interessate come pure le varianti del proce-
dimento, possiamo affermare che ggllii eellee--
mmeennttii pprriinncciippaallii ssoonnoo ffoonnddaammeennttaallmmeennttee
83
Riflessioni su uno dei più longevi espedienti per l’abbellimento artificiale delle gemmedi Paolo Minieri* e Alberto Scarani**
Il Riscaldamento delle pietre preziose
Foto 1. Tradizionale fornace cambogiana tutt’ora inuso nell’area di Pailin per il riscaldamento degli zaffi-ri. (Per gentile concessione di Vincent Pardieu. Photo:Len Rummel/www.fieldgemology.org, 2004)Il meccanismo ch econsente le modifica-zioni viene scatenatodall’aumento dellatemperatura ch e,nella maggioranzadei casi, consentescambi chimici alivello atomico tra lagemma e l’atmosferacircostante.
chiata a molti dei rudimentali apparati che
a tutt’oggi, principalmente nella zona di
Chanthaburi in Tailandia, o in Cambogia
(foto 1), sfornano a pieno ritmo gemme
riscaldate di ottima qualità. Semmai, sino
ai primi studi analitici condotti dal Dr.
Bibliografia:“L’abbellimento artificiale delle gemme”, Kurt Nassau, ed. IGI - 1989“Ruby & Sapphire”, Richard W. Hughes, RWH Publishing - 1997
dduuee:: llaa tteemmppeerraattuurraa ee ll’’aammbbiieennttee (compo-
sizione dell’atmosfera e pressione) in cui
questo avviene. Il meccanismo che consen-
te le modificazioni viene scatenato dall’au-
mento della temperatura che, nella mag-
gioranza dei casi, consente scambi chimici
a livello atomico tra la gemma e l’atmosfe-
ra circostante. GGllii eeffffeettttii ddeell ccaalloorree ssuu ddii
uunnaa ggeemmmmaa ppoossssoonnoo eesssseerree mmoolltteepplliiccii: si
va dall’inscurimento al cambiamento di
colore, dalla variazione strutturale alla frat-
turazione. È chiaro che lo scopo principale
di un trattamento consiste nel migliorare
l’apparenza di una gemma per cui gli aspet-
ti che maggiormente ci interessano riguar-
deranno la modificazione del colore e della
purezza. Il cambiamento di colore si può
avere nel diamante (in associazione ad irrag-
giamento); nei corindoni varietà zaffiro
(aggiunta o riduzione di colore nelle tinte
giallo, verde o blu, foto 3 e 4) e rubino
(modificazione da bruno o porpora a rosso,
da rosso ad arancio, rimozione di compo-
nenti di colore indesiderate); nell’acquama-
rina, (modificazione da verde a blu); in altri
berilli (da giallo ad incolore, da arancio a
rosa); in una sterminata varietà di quarzi
(dall’ametista al quarzo affumicato, quarzi
microcristallini come corniole, occhio di
tigre etc.); in Spodumene e Kunzite (da
porpora a blu, da verde a rosa o violetto);
nei Topazi e nelle Tormaline (quasi la tota-
lità di esse subiscono il trattamento, Foto 5
e 6); nello Zircone (da bruno a rossastro o
blu, da verde a blu o giallo). LLaa TTaannzzaanniittee
((vvaarriieettàà ddeellllaa zzooiissiittee)) èè uunn ccaassoo eemmbblleemmaa--
ttiiccoo:: iinn nnaattuurraa ssii pprreesseennttaa nneellllaa ssttrraaggrraannddee
mmaaggggiioorraannzzaa ddeeii ccaassii ddii uunn ppooccoo aattttrraaeennttee
ccoolloorr ggiiaalllloo--bbrruunnaassttrroo ee,, ssoolloo aa sseegguuiittoo
rriissccaallddaammeennttoo,, oottttiieennee llaa sspplleennddiiddaa ccoolloo--
rraazziioonnee bblluu--ppoorrppoorraa cchhee ll’’hhaa rreessaa ffaammoossiiss--
ssiimmaa nneell mmoonnddoo. La modificazione della
purezza più conosciuta e apprezzata si può
osservare nei corindoni varietà zaffiro e
rubino. In questo caso si agisce opportuna-
mente sulla composizione gassosa dell’at-
mosfera per ottenere un ambiente “ossi-
dante” o “riducente” (maggiore o minore
quantità di ossigeno) e ciò consente, per
esempio di provocare la dissoluzione delle
84
Foto 2. Moderna fornace elettrica per trattamenti adalte temperature (1800° C) realizzata da Ted Themelis(per gentile concessione di Ted Themelis) Foto 3-4. Cristalli grezzi di zaffiro proveniente dal Montana, USA, prima e dopo il riscaldamento. (per gentile
concessione di Jason Brim)
Foto 5-6. Tormalina Elbaite di 3 carati provenienzaMozambico, prima e dopo il trattamento termico. (per gentile concessione di Jason Brim)
Inclusioni di rutilo (seta) in rubino birmano non scaldato (sin) e sottoposto a trattamento termico(ds).L’alta temperatura ha portato alla dissoluzione delle strutture aciculari. (Foto: A. Scarani)
bande di “seta” composte da aghi di rutilo
con conseguente miglioramento della tra-
sparenza in gemme lattescenti, biancastre o
nebulose. Il procedimento può consentire
anche di accentuare la visibilità del feno-
meno dell’asterismo, di ridurlo o di elimi-
narlo del tutto.
L’esposizione ad alte temperature provo-
ca molto spesso distinte modificazioni
all’interno delle gemme. LLee iinncclluussiioonnii
((qquuaassii sseemmpprree pprreesseennttii)) ssuubbiissccoonnoo aalltteerraa--
zziioonnii cchhee iinn aallccuunnii rraarrii ccaassii ppoossssoonnoo ppoorr--
ttaarree aadd iirrrreeppaarraabbiillii ddaannnneeggggiiaammeennttii..
Spesso, all’interno di una pietra sottoposta
a riscaldamento si possono osservare inclu-
sioni cristalline che, a causa del differente
coefficiente di dilatazione, hanno provoca-
to una frattura discoidale concentrica
denominata alone di tensione (foto 7). Un
altro inequivocabile indizio viene dalla
modificazione esterna dei cristalli inclusi
che, se nelle gemme non trattate risultano
solitamente ben definiti, con pareti e spi-
goli netti (foto 8), appariranno invece
deformati, maggiormente arrotondati e
privi di spigoli vivi in quelle scaldate (foto
9) in ragione direttamente proporzionale
rispetto alla temperatura raggiunta. UUnn
ddiissccoorrssoo aa ppaarrttee mmeerriittaa iill rriissccaallddaammeennttoo aa
bbaassssaa tteemmppeerraattuurraa. Dato che i tempi di
esposizione e il grado di calore sono inver-
samente proporzionali a volte può essere
vantaggioso prolungare di molto la proce-
dura abbassando notevolmente la tempe-
ratura (500-700 gradi). In questo caso gli
effetti sulle inclusioni potranno essere dra-
sticamente limitati o annullati e il tratta-
mento sarà di conseguenza rilevabile solo
con l’ausilio di apparecchiature molto
avanzate (es. spettrofotometro FTIR).
Al giorno d’oggi iill ttrraattttaammeennttoo ppeerr
rriissccaallddaammeennttoo èè aammppiiaammeennttee aacccceettttaattoo
eedd,, iinn aallccuunnii ccaassii ((TTaannzzaanniittee,, TToorrmmaalliinnaa,,
ZZiirrccoonnee,, AAmmeettiissttaa eettcc)) ccoonnssiiddeerraattoo uunnaa
rroouuttiinnee ttaallmmeennttee ccoonnssoolliiddaattaa ddaa nnoonn rriittee--
nneerrnnee rriilleevvaannttee nneeppppuurree llaa mmeennzziioonnee iinn
ffaassee ddii aaccqquuiissttoo//vveennddiittaa.. A tale proposito
bisogna considerare che, se nei casi appena
descritti, solo raramente il trattamento
costituisce una discriminante di rilievo dal
punto di vista del prezzo, in molti altri
(basti pensare a zaffiri e rubini) l’importan-
za di questo fattore è assolutamente impre-
scindibile. Al giorno d’oggi molti giaci-
menti di materiale qualitativamente eleva-
to sono ormai sterili od in via di esauri-
mento e, a fronte di un’offerta in calo e di
una domanda in costante rialzo, si è corsi
ai ripari mediante trattamenti vari su
gemme che non avrebbero altrimenti tro-
vato immediata commercializzazione a
causa della loro minore appetibilità. È il
tipico caso degli zaffiri Sri-Lanka denomi-
nati Geuda (termine singalese utilizzato
per descrivere il materiale grigio azzurra-
stro di minor pregio) che invasero il mer-
cato nella seconda metà degli anni ‘70 e dei
rubini birmani di provenienza Mong Hsu
85
Foto 7. Alone di tensione discoidale concentrico intor-no a cristallo incluso in zaffiro sottoposto a riscalda-mento (Foto: A. Scarani) Foto 8. Cristallo integro in zaffiro non scaldato. La
nettezza degli spigoli e la presenza di inclusioni acicu-lari di rutilo intatte fanno escludere l’eposizione ad altetemperature (Foto: A. Scarani)
Foto 9. Inclusione di Pirrotite parzialmente fusa inrubino scaldato. Notare l’ammorbidimento degli spi-goli (Foto: A. Scarani)
commercializzati a partire dai primi anni
‘90. Gli zaffiri Geuda all’origine mancava-
no quasi totalmente di colore e la traspa-
renza era notevolmente compromessa
dalla presenza di abbondante rutilo in
forma di “nubi” e “bande” di “seta”, cosa
che li accomunava ai rubini Mong Hsu nei
quali spiccavano inoltre marcate zonature
violaceo-bluastre. In entrambi i casi il
riscaldamento ha consentito un drastico
miglioramento del colore (arricchimento
per i Geuda, foto 10-11, e rimozione della
componente blu per i Mong Hsu, foto 12)
e la dissoluzione della “seta”. Tuttavia, nel
caso dei Mong Hsu è stato necessario l’uti-
lizzo di un componente aggiuntivo sotto
forma di fondente per consentire il risana-
mento delle numerose fratture tipiche del
materiale. PPoossssiiaammoo sseennzz’’aallttrroo ddiirree cchhee llaa
mmaaggggiioorraannzzaa ddeellllee ggeemmmmee ppoossttee ooggggii iinn
ccoommmmeerrcciioo hhaa ssuubbiittoo uunn ttrraattttaammeennttoo tteerr--
mmiiccoo ddii iinntteennssiittàà vvaarriiaabbiillee ddaa ccaassoo aa ccaassoo
(magari minimo come nel caso delle
acquemarine), senza effetti apprezzabil-
mente depressivi sul livello dei prezzi.
Conseguenze riduttive si devono necessa-
riamente prendere in considerazione a pro-
posito del valore delle pietre che associno
ulteriori manipolazioni che prevedano
aggiunte di sostanze estranee. Ma, non
riscaldate e tagliate da cristalli non mani-
polati, le gemme quanto costano? In gene-
rale la domanda di pietre di questo genere
sembra in aumento (negli Stati Uniti, in
Giappone, o nei mercati europei più con-
sapevoli e maturi) principalmente a causa
della loro rarità, ma anche per la loro
incomparabile bellezza. Tanto per dare
un’idea, uno zaffiro di provenienza Sri-
Lanka può incrementare il proprio valore
del 20%, se di circa un carato, del 200%,
300% o più se di dimensioni ragguardevo-
li ove lo si rapporti a una gemma di pari
avvenenza ma trattata termicamente. E in
Italia? Come sempre si arriva in ritardo, ma
tutto lascia pensare che il trend verrà ripre-
so e llee ggeemmmmee sseennzzaa aallccuunn ttrraattttaammeennttoo
ssaarraannnnoo sseemmpprree ppiiùù rriicchhiieessttee.
*Consigliere Federazione Orafi Campania**Gemmologo IGI di Anversa
86
Foto 10. Zaffiro Sri-Lanka, 2.55 ct prima e dopo il riscaldamento. Notare la modificazione delle inclusioni. (pergentile concessione di Ted Themelis)
Foto 11. Zaffiri grezzi di provenienza Ilakaka,Madagascar. In alto materiale non trattato, in basso, aseguito del riscaldamento. (Photos: V. Pardieuwww.fieldgemology.org, 2005)
Foto 12. Rubini grezzi di provenienza Mong Hsu, Birmania. Sulla sinistra materiale non trattato, a destra dopoil riscaldamento. (Per gentile concessione di Richard W. Hughes)
ÈÈ iill ttrraagguuaarrddoo rraaggggiiuunnttoo
ddaallll’’AAnnttiiccoo BBoorrggoo OOrreeffiiccii
ddii NNaappoollii cchhee hhaa rriicceevvuuttoo
aatttteessttaattoo IISSOO 99000011::22000088
ddaa ppaarrttee ddii CCSSQQ,, OOrrggaanniissmmoo ddii
CCeerrttiiffiiccaazziioonnee ddeellll’’IIMMQQ IIssttiittuuttoo IIttaalliiaannoo
ddeell MMaarrcchhiioo ddii QQuuaalliittàà..
La decisione di implementare standard
di qualità ha coinvolto le oltre 100 azien-
de del Consorzio e ha comportato la rea-
lizzazione dei quattro step necessari per
ottenere la certificazione. IIll pprriimmoo ppaassssoo
èè ssttaattaa llaa ccrreeaazziioonnee ddeell ssiisstteemmaa ddii ggeessttiioo--
nnee ddeellllaa qquuaalliittàà, il che vuol dire che sia il
Consorzio sia le singole consorziate
hanno dovuto compiere i quattro
momenti cruciali consistenti in pianifica-
zione, implementazione, controllo e azio-
ne (Plan, Do, Check, Action, secondo la
terminologia formale). Si parte con l’ana-
lisi dei processi e lo sviluppo di regole di
sistema, definizione delle responsabilità e
modalità di circolazione dei dati; iill ppaassssoo
ssuucccceessssiivvoo pprreevveeddee llaa ffoorrmmaazziioonnee ddeell ppeerr--
ssoonnaallee ccooiinnvvoollttoo ee llaa mmeessssaa aa ppuunnttoo ddeellllee
rreeggoollee. Per effettuare il controllo, vengono
eseguiti degli audit interni e infine la dire-
zione definisce gli obiettivi e le azioni per
migliorare il sistema di gestione della qua-
lità. A questo punto è intervenuta la
CSQ-IMQ che, tramite i propri auditor,
ha esaminato la documentazione e valuta-
to il grado di efficacia raggiunto dalle
regole del sistema di gestione di qualità.
Ora che l’organismo di certificazione ha
verificato la conformità dei processi e dei
servizi, ttoocccchheerràà rriissccoonnttrraarree ccoonn ccaaddeennzzaa
aannnnuuaallee llaa ssuussssiisstteennzzaa ddeeii rreeqquuiissiittii ccoonn
ll’’aauussiilliioo ddeell CCoonnssoorrzziioo ee ddeellllee ssiinnggoollee
ccoonnssoorrzziiaattee e, soprattutto, puntare ad un
costante miglioramento degli standard
sotto diversi punti di vista (gestionali, eco-
nomico-finanziari, commerciali etc). In
questa direzione, CCSSQQ--IIMMQQ hhaa pprrooppoo--
ssttoo llaa pprreeddiissppoossiizziioonnee ddii uunn ddiisscciipplliinnaarree
ppeerr llaa ccrreeaazziioonnee ee vveennddiittaa ddii ggiiooiieellllii aa
mmaarrcchhiioo BBoorrggoo OOrreeffiiccii che costituirebbe
uno strumento innovativo di controllo e
valorizzazione del territorio.
«È la prima volta che un consorzio riceve
una certificazione di qualità che mette in
qualità anche tutte le aziende - ha dichia-
rato il presidente del Consorzio Antico
Borgo Orefici RRoobbeerrttoo
ddee LLaauurreennttiiiiss - e ciò
assume ancora maggior
valore per il fatto che il
Consorzio opera in un
distretto urbano del
Centro Storico di Napoli
dove le aziende orafe
sono presenti dal XIII
secolo. Attualmente, la
certificazione riguarda
l’erogazione alle aziende
associate di servizi tecni-
ci, amministrativi, formativi, di promozio-
ne e sviluppo e le attività svolte anche attra-
88
Una Certificazione di Qualitàper il Consorzio Antico Borgo Orefici di Chiara Di Martino
È il primo caso dicertificazione diqualità rilasciataad un consorzio ch eattesti anch e laqualità delle singoleaziende ch e nefanno parte:
Roberto de Laurentiis
verso l’ideazione, la realizzazione e la ven-
dita di prodotti di gioielleria, oreficeria,
argenteria, orologeria, accessori e comple-
menti, strumentazioni ed affini. Stiamo già
lavorando - ha proseguito de Laurentiis -
affinché il disciplinare contenga anche le
norme etiche e di comportamento degli arti-
giani e dei commercianti».
89
CCllaauuddiioo PPrroovveettttiiDirettore CSQ - Organismo di Certificazionedell’IMQ (Istituto Italiano del Marchio diQualità); Direttore Funzione Sistemi, Agro-ali-mentare e Sicurezza ICT dell’IMQ S.p.A.
DDiirreettttoorree,, ccoossaa ccoommppoorrttaa llaa sscceellttaa ddeellCCoonnssoorrzziioo BBoorrggoo OOrreeffiiccii ddii rriicchhiieeddeerree uunnaacceerrttiiffiiccaazziioonnee ddii qquuaalliittàà??«L’atto di implementazione di un Sistema
Qualità racchiude unaserie di momenti crucialiche richiedono la massi-ma attenzione. Il primodi questi passi è creare ilsistema di gestione dellaqualità del consorzio edei singoli consorziati,che hanno dovuto supe-
rare tutti i singoli step previsti dalla procedu-
FFaabbrriizziioo MMoonnttiicceellllii Project Manager Consorzio Antico Borgo Orefici
QQuuaallee vvaalloorree aaggggiiuunnggee uunnaa cceerrttiiffiiccaazziioonnee ddiiqquuaalliittàà aadd uunn ccoonnssoorrzziioo ssttrruuttttuurraattoo ccoommee iillBBoorrggoo OOrreeffiiccii?? IInn tteerrmmiinnii pprraattiiccii,, cchhee ssiiggnnii--ffiiccaattoo aassssuummee??
Da oggi Borgo Orefici èun vero e proprio marchiodi qualità ISO 9001 icui contenuti sono indica-ti all’interno di un disci-plinare cui tutti i consor-ziati si devono attenere.
ra di certificazione (dal Plan all’Action).Successivamente si è dovuta verificare la corri-spondenza tra le regole del SGQ (Sistema digestione per la qualità) del Consorzio ed irequisiti della ISO 9001, riscontrando nellospecifico la conformità ai requisiti specificatinella progettazione, fabbricazione/realizzazio-ne e controllo di gioielli e monili».QQuuaallee mmeerriittoo vvaa rriiccoonnoosscciiuuttoo aall CCoonnssoorrzziioo eeqquuaallii ssoonnoo llee pprroossssiimmee mmoossssee ddaa ccoommppiieerree??«Questo è il primo di certificazione di unaintera filiera produttiva a partire dalla idea-zione fino alla realizzazione ed alla vendita diprodotti di gioielleria, nonché servizi a sup-porto dei consorziati e, soprattutto, del terri-torio. Questo però comporta un impegnocostante nel tempo perché il traguardo futu-ro è il continuo miglioramento. La certifica-zione non è un punto di arrivo, ma il rilanciodel Consorzio verso il futuro. Almeno unavolta all’anno sia il Consorzio sia CSQ-IMQeffettueranno degli audit per valutare il man-tenimento dei requisiti di conformità. Unsuggerimento per il futuro potrebbe essere lacreazione di un disciplinare per la creazionedi gioielli a marchio Borgo Orefici; sarebbeuno strumento innovativo di controllo egaranzia: il gioiello come frutto di un sistemadi qualità».
La certificazione non èun punto di arrivo, mail rilancio del Consorzioverso il futuro. Almenouna volta all’anno sia ilConsorzio sia CSQ-IMQ effettuerannodegli audit per valutareil mantenimento deirequisiti di conformità.
«Si inserisce in un più ampio programma divalorizzazione del distretto orafo di Borgoorefici, che rappresenta un distretto naturale
monosettoriale in ambitourbano caratterizzato dauna componente com-merciale, per lo più aldettaglio, una artigiana(microimprese operantinell’ambito di tutta lafiliera: fusione, incastona-tura, oreficeria, taglio dia-
manti etc) e una di servizi (gemmologia): 250imprese per un totale di 1.100 addetti. Daoggi Borgo Orefici è un vero e proprio mar-chio di qualità ISO 9001 i cui contenuti sonoindicati all’interno di un disciplinare cui tuttii consorziati si devono attenere. Tutte le azien-de sono certificate: i commercianti per la qua-lità del servizio e gli artigiani per la qualità deiprocessi produttivi e dei prodotti».CCoommee èè nnaattaa ll’’iiddeeaa ee ppeerrcchhéé pprroopprriioo iinn qquuee--ssttoo mmoommeennttoo ssttoorriiccoo?? QQuuaallee iill ffuuttuurroo??«Il rilascio della certificazione è il risultato diun lavoro di quasi due anni. In momenti eco-nomici così complessi bisogna puntare sul-l’innalzamento del livello qualitativo. La qua-lità dei servizi rappresenta una garanzia diprofessionalità e serietà. Ci è sembrato giustoqualificare questi livelli professionali all’inter-no di standard che possano essere percepiti inmodo immediato dal consumatore, quali lacertificazione di qualità o il nostro artigiana-to. Stiamo rafforzando da tempo il tessutoimprenditoriale attraverso la realizzazione dilinee consortili di identità, la scuola di forma-zione e l’incubazione di impresa. La nostraattenzione è fortemente rivolta ai giovani,perciò riteniamo giusto che le nuove impreseche nascono al Borgo comprendano imme-diatamente la necessità di operare all’internodi procedure di qualità».
Il rilascio della certificazioneè il risultato di un lavoro diquasi due anni. In momentieconomici così complessi bisognapuntare sull’innalzamento dellivello qualitativo
90
Il Decreto legislativo 20 novembre 2008
ha introdotto nuove regole per una gestio-
ne rispettosa dell’ambiente delle pile e degli
accumulatori esauriti.
Alcune di queste regole riguardano
anche i dettaglianti orafi, con particolare
riferimento alle batterie degli orologi e
degli apparecchi elettronici in generale.
Innanzitutto sono ssttaattee mmeessssee ffuuoorrii--
lleeggggee llee bbaatttteerriiee ccoonn uunn ccoonntteennuuttoo
eecccceessssiivvoo ddii ssoossttaannzzee iinnqquuiinnaannttii, e cioè:
a) tutte le pile o accumulatori, anche
incorporati in apparecchi, contenenti
più di 0,0005 per cento di mercurio in
peso. Tale divieto non si applica alle
pile a bottone con un tenore di mercu-
rio non superiore al 2 per cento in peso.
b) le pile o accumulatori portatili, com-
presi quelli incorporati in apparecchi,
contenenti più dello 0,002 per cento di
cadmio in peso. Dal 18 dicembre 2008
queste tipologie di pile non possono più
essere immesse sul mercato.
Tuttavia, llee ppiillee nnoonn ccoonnffoorrmmii
iimmmmeessssee ssuull mmeerrccaattoo ((vvaallee aa ddiirree iinnttrroo--
ddoottttee nneell cciirrccuuiittoo ccoommmmeerrcciiaallee)) eennttrroo
iill 2266 sseetttteemmbbrree 22000088,, ppoossssoonnoo ccoonnttii--
nnuuaarree aadd eesssseerree ccoommmmeerrcciiaalliizzzzaattee. A
partire dal 26 settembre 2009, tutte le
pile e le batterie dovranno riportare
alcuni contrassegni obbligatori e ben
visibili, senza i quali non potranno esse-
re commercializzate:
a) il simbolo raffigurante il bidone della
spazzatura barrato con croce, al fine di
ricordare che le pile non devono essere
gettate nei rifiuti indifferenziati; se le
dimensioni della pila non lo consento-
no, tale simbolo deve essere riportato
sull’imballaggio.
b) Il simbolo chimico della sostanza pre-
sente nella pila.
OObbbblliigghhii ppeerr ii ddeettttaagglliiaannttii:: II ccoommmmeerr--
cciiaannttii cchhee ffoorrnniissccoonnoo nnuuoovvee ppiillee ee aaccccuu--
mmuullaattoorrii ppoorrttaattiillii,, aanncchhee iinnsseerriittii iinn
aappppaarreecccchhii,, ddeevvoonnoo ppoorrrree aa ddiissppoossiizziioonnee
ddeell ppuubbbblliiccoo ddeeii ccoonntteenniittoorrii ppeerr iill ccoonn--
ffeerriimmeennttoo ddeeii rriiffiiuuttii ddii ppiillee ee aaccccuummuullaa--
ttoorrii nneell pprroopprriioo ppuunnttoo vveennddiittaa. Tali con-
tenitori costituiscono punti di raccolta e
non sono soggetti ai requisiti in materia
di registrazione o di autorizzazione di cui
alla vigente normativa sui rifiuti. In pra-
tica, per tali contenitori non occorrono
le normali autorizzazioni per lo stoccag-
gio dei rifiuti speciali.
Il pubblico potrà depositare gratuita-
mente presso questi contenitori le pile
esauste, senza obbligo di acquisto di pile
nuove. Inoltre, ii ddeettttaagglliiaannttii eessppoorrrraannnnoo
iinn eevviiddeennzzaa,, iinn pprroossssiimmiittàà ddeeii bbaanncchhii ddii
vveennddiittaa,, ccoonn ccaarraatttteerrii bbeenn lleeggggiibbiillii,, uunn
aavvvviissoo aall ppuubbbblliiccoo ccoonn iinnddiiccaattaa llaa ppoossssii--
bbiilliittàà ddii llaasscciiaarree pprreessssoo ii lloorroo ppuunnttii ddii
vveennddiittaa ii rriiffiiuuttii ddii ppiillee oo aaccccuummuullaattoorrii
ppoorrttaattiillii.. L’avviso dovrà informare anche
circa i pericoli e i danni all’ambiente e
alla salute umana derivanti dallo smalti-
mento delle pile e degli accumulatori al
di fuori degli appositi contenitori per la
raccolta separata e circa il significato dei
simboli presenti sulle pile e sugli accu-
mulatori.
AAtttteennzziioonnee: L’effettività di tali obblighi è
comunque legata all’attivazione di un
sistema di raccolta differenziata di pile
ed accumulatori, la cui organizzazione,
secondo la norma, spetta ai produttori
ed agli importatori di pile. A tal fine si è
costituito il Centro di Coordinamento
Pile ed Accumulatori, formato dai prin-
cipali produttori ed importatori, che
dovrà appunto mettere in piedi un siste-
ma di raccolta e smaltimento delle pile
esauste.
* Direttore Federazione Orafi Campani
Pile e batterie: come gestirle senza danni per l’ambientedi Marco Cantarella*
L’art. 7-ter della legge n. 33/2009 (decreto
incentivi) ha introdotto interessanti novità
in merito al llaavvoorroo ooccccaassiioonnaallee eedd aacccceessssoo--
rriioo,, uunn iimmppoorrttaannttee ssttrruummeennttoo ddii fflleessssiibbiillii--
ttàà ddeellllee aazziieennddee di cui abbiamo sintetizza-
to gli aspetti fondamentali nel numero di
febbraio-marzo di Preziosa. In sostanza,
ttaallee ssttrruummeennttoo eerraa pprreecceeddeenntteemmeennttee lliimmii--
ttaattoo aaggllii ssttuuddeennttii mmiinnoorrii ddii 2255 aannnnii eedd aaii
ssoollii ppeerriiooddii ddii vvaaccaannzzaa..
Ora sono state introdotte nuove cate-
gorie di lavoratori impiegabili e di occa-
sioni di utilizzo.
Ecco le novità più rilevanti:
- il lavoro accessorio potrà essere utilizza-
to nelle manifestazioni fieristiche con
soggetti di qualsiasi età;
- gli studenti con meno di 25 anni
potranno essere utilizzati anche il saba-
to e la domenica e non solo durante i
periodi di vacanza;
- tutte le prestazioni di lavoro occasiona-
le accessorio sono estese ai pensionati e,
in via sperimentale per il 2009, all’atti-
vità di soggetti percettori di prestazioni
integrative del salario o di sostegno al
reddito.
Ricordiamo che iill llaavvoorroo ooccccaassiioonnaallee
aacccceessssoorriioo ssii pprreessttaa eeffffiiccaacceemmeennttee,, ppeerr
ccoossttii rriiddoottttii ee fflleessssiibbiilliittàà ddii uuttiilliizzzzoo,, aa
ccoopprriirree eessiiggeennzzee aazziieennddaallii mmoommeennttaanneeee
ddii iinnccrreemmeennttoo ddeellll’’oorrggaanniiccoo..
Infatti, il compenso viene pattuito
direttamente tra le parti e le prestazioni
vengono retribuite con un buono (vou-
cher) acquistabile presso le sedi INPS.
OOggnnii ssiinnggoolloo bbuuoonnoo hhaa uunn vvaalloorree nnoommii--
nnaallee ddii 1100 EEuurroo, di cui 2,5 Euro coprono
i contributi INPS ed INAIL, ed i restanti
7,50 Euro costituiscono il corrispettivo
netto della prestazione, esente da imposi-
zione fiscale.
Quindi mmeeddiiaannttee iill bbuuoonnoo vveennggoonnoo
aassssoollttii aanncchhee ggllii oobbbblliigghhii ccoonnttrriibbuuttiivvii.
Inoltre, non è prevista la sottoscrizione
di alcun contratto di lavoro, nè vi è l’ob-
bligo di comunicazione preventiva ai ser-
vizi per l’impiego.
II llaavvoorraattoorrii aacccceessssoorrii nnoonn vvaannnnoo nneemm--
mmeennoo rreeggiissttrraattii ssuull LLiibbrroo uunniiccoo ddeell llaavvoo--
rroo ((eexx lliibbrroo mmaattrriiccoollaa)). L’unica comuni-
cazione obbligatoria va effettuata
all’INAIL prima dell’inizio della presta-
zione, ai fini antinfortunistici.
Per ulteriori dettagli rimandiamo al
nostro articolo pubblicato nel numero di
febbraio-marzo di Preziosa. (M.C.)
91
Novità sul lavoro occasionale accessorio Aumentano le opportunità per le imprese
L’art. 7-ter della legge n. 33/2009 (decreto incentivi) ha introdottointeressanti novità in merito al lavoro occasionale ed accessorio, unimportante strumento di flessibilità delle aziende
Non è possibile entrare nell’abitazione di
un contribuente per effettuare accerta-
menti tributari senza una autorizzazione
giudiziaria. Laddove i controlli siano stati
fatti in mancanza di tale fondamentale
presupposto, gli atti susseguenti sono nulli.
A stabilirlo è stata una sentenza relativa-
mente recente della Corte di Cassazione, la
n. 26454 del 4 novembre 2008.
LLaa SSuupprreemmaa CCoorrttee èè iinntteerrvveennuuttaa aa ffaarree
ddeeffiinniittiivvaa cchhiiaarreezzzzaa ssuu uunn eeppiissooddiioo vveerriiffii--
ccaattoossii nneell ttrreevviiggiiaannoo. Qui la titolare di
un’impresa familiare si era a suo tempo
opposta, con un ricorso alla
Commissione tributaria provinciale, con-
tro un avviso di accertamento notificatole
dall’Ufficio delle imposte per l’anno
1991. La ricorrente aveva opportunamen-
te evidenziato che la pretesa di rettificare la
sua dichiarazione dei redditi, recuperando
a tassazione spese non di competenza e
acquisti senza fatturazione, ssii bbaassaavvaa ssuu
uunnaa iissppeezziioonnee iirrrreeggoollaarree. Gli agenti della
Guardia di finanza, senza autorizzazione
giudiziaria, erano entrati nel laboratorio
dell’impresa e nell’adiacente abitazione,
verificando documentazioni inerenti l’im-
prenditrice e il coniuge, collaboratore
familiare. La Commissione aveva annulla-
to l’avviso di accertamento, respingendo le
eccezioni di infondatezza del ricorso pro-
poste dall’Ufficio delle imposte, per il
quale il processo verbale di constatazione
avrebbe potuto essere utilizzato malgrado
l’assenza del provvedimento giudiziario.
Successivamente, llaa CCoommmmiissssiioonnee ttrriibbuu--
ttaarriiaa rreeggiioonnaallee hhaa rreessppiinnttoo ll’’aappppeelllloo
ddeellll’’AAggeennzziiaa ddeellllee eennttrraattee, che aveva pun-
tato sul fatto che l’ispezione era avvenuta
nel laboratorio piuttosto che nella casa del-
l’imprenditrice. Per la Commissione regio-
nale, poiché uno dei locali in cui si svolge-
va l’attività d’impresa faceva parte altresì
dell’abitazione, costituendone pertinenza,
il distinguo era impossibile. Di qui la nul-
lità dell’atto di verifica effettuato.
LLaa CCoorrttee ddii CCaassssaazziioonnee hhaa ccoonnffeerrmmaattoo
llee bbuuoonnee rraaggiioonnii ddeellll’’iimmpprreennddiittrriiccee,,
rreessppiinnggeennddoo aa ssuuaa vvoollttaa iill rriiccoorrssoo pprrooppoo--
ssttoo ddaall MMiinniisstteerroo ddeellll’’EEccoonnoommiiaa ee ddeellllee
FFiinnaannzzee ee ddaallll’’AAggeennzziiaa ddeellllee eennttrraattee. Il
ricorrente aveva in questo caso sostenuto
che la mancata autorizzazione avrebbe
potuto determinare responsabilità penali
o disciplinari a carico degli eventuali
autori dell’ispezione irregolare, ma non
pregiudicare la sostanza oggettiva dell’ac-
certamento effettuato. Per la Corte di
Cassazione, al contrario, llaa vviioollaazziioonnee ddii
uunn ddiirriittttoo ffoonnddaammeennttaallee ccoommee qquueelllloo aall
ddoommiicciilliioo,, ccoonnccrreettaattaassii ccoonn llaa vveerriiffiiccaa
ffaattttaa iinn aasssseennzzaa ddeell pprroovvvveeddiimmeennttoo ggiiuu--
ddiizziiaallee,, iinnvvaalliiddaa qquuaallssiiaassii eeffffeettttoo.
Oltretutto, inquadrandosi l’autorizzazio-
ne giudiziaria nell’ambito di una attività
amministrativa, è in quella sede che se ne
può far valere l’assenza, e dunque dinanzi
alla Commissione tributaria.
* Commercialista
92
Nulli gli accertamenti a domicilio compiuti senza autorizz azionedi Giovanni Lepre *
Non è possibile entrare nell’abitazione di un
contribuente per effettuareaccertamenti tributari
senza una autorizzazionegiudiziaria. Laddove i
controlli siano stati fatti inmancanza di tale fondamentale
presupposto, gli attisusseguenti sono nulli
93
SSaabbbbiiaa,, sstteellllee mmaarriinnee ee gguussccii ddii rriiccccii
rreessttaannoo ggllii eecccceelllleennttii pprroottaaggoonniissttii ddeellllee
vveettrriinnee dd’’eessttaattee, di questa bella stagione
che chiuderà i battenti a settembre inol-
trato. Viene spontaneo, però, immagina-
re ancora una nuova scenografia in questo
periodo assolato, allegro e spensierato,
quando le vacanze cancellano il grigiore
degli uffici e il caos delle auto nelle vie
intasate.
Nell’aria c’è gioia, c’è voglia di sole e di
musica, di un divertimento senza freni.
Ed in questo contesto, cchhii ppiiùù ddii uunn ffrruutt--
ttoo ppuuòò ffaarree ddaa ccoorrnniiccee aa ggiiooiieellllii iimmppoorr--
ttaannttii qquuaannttoo aa ttiinnttiinnnnaannttii ccaatteennee oo aa
vvoolluummiinnoossii aanneellllii eedd oorreecccchhiinnii..
Allora tanti e colorati, esotici e nostra-
ni, dalle tonalità aranciate delle albicoc-
che ai verdi e ai viola delle uve precoci,
dai rossi di una succosa fetta d’anguria,
ai vellutati rosa delle pesche, senza rinne-
gare le eleganti ciliegie, lucide e perfette
o le solari banane.
MMaaggaarrii iinn sseettaa oo ddii lleeggnnoo ddiippiinnttoo,, ddii
vveettrroo oo ddii cceerraammiiccaa,, ssttiilliizzzzaattee oo vveerroossiimmiillii
ddaa iimmmmaaggiinnaarrnnee iill pprrooffuummoo. In gruppo, a
grappoli o singoli esemplari. Soluzioni
eccentriche e diverse per gioielli diversi.
SSppaarrssii ssuuii rriippiiaannii ssii aabbbbiinnaannoo ppeerrffeettttaa--
mmeennttee aallllee ttoonnaalliittàà ddeellll’’oorroo ee ddeellll’’aarrggeenn--
ttoo ccoossìì ccoommee aaii mmiillllee bbaagglliioorrii ddeellllee ppiieettrree
pprreezziioossee ee dduurree oo ddeellllee ppeerrllee..
Disponendo di ampio spazio, poi, fa
bella mostra un eccentrico cesto traboc-
cante di fichi, prugne, nespole e chi più
ne ha più ne metta.
Da preferire abbinamenti di forte con-
trasto con le nuancs delle gemme o diver-
tenti tono su tono quasi a confonderli
con i preziosi.
In alternativa ggrraassssooccccee ppaannnnoocccchhiiee oo
ppiiùù ssoottttiillii ee ddeelliiccaattee ssppiigghhee ddii ggrraannoo
ppoottrraannnnoo eesssseerree llee pprroottaaggoonniissttee ddii uunnaa
vveettrriinnaa mmeennoo eessuubbeerraannttee mmaa uugguuaallmmeenn--
ttee rriiccccaa ee ssooffiissttiiccaattaa..
Inutile dirlo, con questo allestimento
poco si addicono nastri e sete che invece
torneranno utili per la prossima vetrina
d’autunno, decisamente più sobria.
* visual merchandiser
95
E se in vetrina facesse capolino una pesca?La frutta, scenografia di mezza estatedi Elisabetta Bowinkel*
Tanti e colorati, esotici e nostrani, dalletonalità aranciate delle albicocch e aiverdi e ai viola delle uve precoci, dairossi di una succosa fetta d’anguria, aivellutati rosa delle pesch e, senza rinne-gare le eleganti ciliegie, lucide e per-fette o le solari banane
96
per informazioni:
Federdettaglianti OrafiTel. 06 4404105 - 06 44251229
www.orafidettaglianti.it orafidettaglianti@confcommercio.it
o presso le sedi provinciali Confcommercio
iamo Valore ai tuoi ValoriFFeeddeerraazziioonnee NNaazziioonnaallee DDeettttaagglliiaannttii
OOrraaffii GGiiooiieelllliieerrii AArrggeennttiieerrii OOrroollooggiiaaii
ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEI SOCI
La Federazione Nazionale Dettaglianti Orafi Gioiellieri ArgentieriOrologiai da più di 50 anni opera in Italia a favore del settore orafo.Attraverso 70 associazioni locali promuove inizitive a tutela deglioltre 8.000 soci, organizza corsi e convegni su temi di attualità,offre la possibilità di partecipare alle più importanti manifestazionifieristiche del settore a condizioni vantaggiose, stipula convenzionicon grandi aziende a livello nazionale e tiene costantemente infor-mati gli associati sulle più recenti disposizioni di legge in materiafacendosi promotrice di innumerevoli iniziative nell’interesse ditutto il settore orafo italiano.
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ASCOM Napoli, 28 settembre 2009
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