Oltre parigi #cop21

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Climate Change: oltre Parigi #COP21 Luca Lombroso, www.lombroso.it

“observer” a COP 21 per il Dipartimento di Ingegneria DIEF UNIMORE, nella delegazione Fondazione

Lombardia per l’Ambiente

Rio 1992

La “convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici” (UNFCCC) fu stipulata all’Earth Summit di Rio de

Janeiro, 1992

Obiettivo“non vincolante” UNFCCC: raggiungere la stabilizzazione delle concentrazioni dei gas serra in

atmosfera a un livello abbastanza basso per prevenire interferenze antropogeniche dannose per il sistema climatico

Alla Convenzione sul clima (UNFCCC) a cui aderiscono 197 “parties”: 196 Stati + UE come entità sovranazionale

Santa Sede e Palestina sono presenti come “observer state”

Le COP Conference on Parties sono l’organo di governo della Convenzione UNFCCC

sono conferenze IBRIDE: Negoziati ONU (UNFCCC), seminari scientifici, economici, policy (side events), esposizioni

• le 197 parties (delegati delle delegazioni ministeriali) • agenzie intergovernative (IPCC, WMO; IATA, UNEP, IAEA, ecc) • la società civile come “osservatori” attraverso circa 1000 NGO accreditate • i media: giornalisti, radio, TV, web ecc

350 ppm - 1.5°C soglia di sicurezza

“scientifica”

450 ppm - 2°C soglia di sicurezza

“politica”

dall’Earth Summit 1992 si sono svolte 21 “vertici sul clima”. Con che risultati? ognuno tragga le sue conclusioni.

L'ultimo uomo che ha convissuto con un clima regolato dalla CO2 a 400 ppm

Esiste un consenso scientifico molto consistente che indica che siamo in presenza di un

preoccupante riscaldamento del sistema climatico.

1990: i dubbi e le evidenze del global warming

1995: c’è una distinguibile influenza umana nel clima globale

2001: Gran parte del riscaldamento è probabilmente (>66%) dovuto all’uomo

2007: il riscaldamento è INEQUIVOCABILE e MOLTO PROBABILMENTE (90%) la maggior parte del riscaldamento è dovuta alle attività umane

2014: E' "estremamente probabile" che le attività umane siano la causa dei cambiamenti climatici

Papa Francesco, LaudatoSi

1988

è diventato urgente e impellente lo sviluppo di politiche affinché nei prossimi anni l’emissione di anidride carbonica e di altri gas altamente inquinanti si riduca drasticamente

Filmato alla conferenza COP15 “Nel filmato , in due minuti, sono racchiusi gli elementi chiave dei cambiamenti climatici: desertificazione, aumento della siccità e dei fenomeni metereologici intensi, innalzamento del livello del mare, deforestazione, espansione delle energivore e inquinate città….Ma non mancano i messaggi di speranza: le nuove generazioni, alcuni leader carismatici …..”

http://youtu.be/NVGGgncVq-4

nel 2009 a Copenaghen, COP 15, si cercava un grande accordo, forte e politicamente vincolante.

COP 15:Copenaghen Hopenhagen flopenhagen

COP 16:Yes Cancun can: passo avanti diplomatico ma non per il pianeta

COP 17:Durban,lunga notte per molta burocrazia e poca sostanza

COP 18:una conferenza sul clima in Quatar é come un convegno donatori di sangue nel castello di Dracula

accogliere i partecipanti nelle migliori condizioni per lavorare e discutere

Facilitare il dibattito tra le nazioni e assicurare un processo negoziale trasparente e inclusivo per favorire l’adozione di

un accordo. Questo non è un compito facile, perché le decisioni possono essere prese solo unanimemente

La prossima conferenza ONU, COP 21, sarà il più grande summit

internazionalela posta in gioco è alta: gestire la

perturbazione climatica che minaccia la nostra società ed economia. La conferenza dovrebbe portare

all’adozione di un accordo universale per la transizione verso una società

low carbon e a un’economia resiliente ai cambiamenti climatici

LE COP sono conferenze IBRIDE Negoziati ONU (UNFCCC)

seminari scientifici, economici, policy (side events) mostre ed esposizioni

Partecipano, da 195 paesi del mondo Delegati (parties)

Agenzie intergovernative (IPCC, UNEP, WMO, ecc) osservatori (ONG ambientaliste, scientifiche, di categoria, indigeni, ecc

giornalisti e media

Obiettivo “non vincolante”

UNFCCC: raggiungere la stabilizzazione

delle concentrazioni dei gas serra in atmosfera a un livello

abbastanza basso per prevenire interferenze antropogeniche

dannose per il sistema climatico

Il cammino verso #paris2015 e la #cop21 #peoplespilgrimage #unaterraunafamiglia

http://www.abitcoop.it/cammino-verso-paris2015-cop21/

INDC Intended National Determinate Contribution alcuni esempi

http://cait2.wri.org/indc/

- USA: -26/28% entro 2025 rispetto 2005 - UE: -40% entro 2040 rispetto 1990 - Russia: -25/30% entro 2020/30 rispetto 1990 - Norvegia: -40% entro 2021/30 rispetto 1990 - Svizzera: -50% entro 2021/30 rispetto 1990 - Messico: -22% entro 2030 rispetto al “BAU” - Gabon: -50% entro 2025 rispetto al “BAU”

Fonte: Climate Action Tracker Updatehttp://climateactiontracker.org/assets/publications/CAT_global_temperature_update_October_2015.pdf

Lo scopo della COP 21 è limitare il global warming entro i 2°C rispetto

all’era pre industriale (1850)

il futuro accordo interazione dovrà prima di tutto, in modo equilibrato, fare lo sforzo di ridurre le emissioni di gas a effetto

serra - e adattare le società alle perturbazioni climatiche esistenti

prima della COP 21, ogni nazione doveva comunicare i suoi “contributi

nazionali” (INDC) presentando gli sforzi che intende attuare

Altra parte essenziale degli obiettivi di Parigi è stanziare 100 miliardi

di dollari all’anno (circa 78 milioni di euro) di contributi statali, di

organizzazioni internazionali e dal

settore privato dal 2020 per aiutare i PVS

Molte iniziative su larga scala sono correntemente sviluppate da vari enti subnazionali (città, Regioni, ecc),

associazioni, businesses, ecc. Questo è quel che si chiama L’agenda delle soluzioni

questo secolo potrebbe essere testimone di cambiamenti climatici inauditi e di una distruzione senza precedenti

degli ecosistemi, con gravi conseguenze per tutti noi

2 gradi 5 gradi

2 gradi centigradi: scarsità d’acqua in aumento in Africa meridionale e nel Mediterraneo. Significativo declino nella produzione di cibo in Africa, dove la malaria infliggerà 60 milioni di persone.Fino a 10 milioni di persone afflitte dalle alluvioni costiere ogni anno. Le specie che vivono all’artico, come gli orsi polari, minacciate d’estinzione insieme a una cifra oscillante fra il 15 e il 40% della restante selvaggina mondiale. La corrente del golfo potrebbe iniziare ad indebolirsi e la fusione della calotta glaciale sulla Groenlandia divenire irreversibile.

5 gradi centigradi : possibile scomparsa di enormi ghiacciai sull’ Himalayas, affliggendo con la carenza idrica il 25% della popolazione della Cina e centinaia di milioni di persone in India. L’acidità degli oceani aumenta con minaccia di totale collasso dell’industria ittica. Il livello del mare sale inesorabilmente inondando vaste regioni dell’Asia e circa la metà delle più grandi città del mondo, comprese Londra, New York e Tokyo.

La scelta è nostra!

Romagna sommersa? Dipende dalla COP 21 di Parigi

http://www.emiliaromagnameteo.com/romagna-sommersa-dipende-dalla-cop-21-di-parigi/

–Giovanni Mela

“Inserisci qui una citazione”.Le Alpi sono particolarmente sensibili al cambiamento climatico e sono inoltre critiche dal punto di vista economico ed ecologico. Esse sono anche una delle zone più visitate e rappresentano la “torre dell’acqua” dell’Europa…Il riscaldamento recente è stato grosso

modo 3 volte maggiore di quello globale e i modelli climatici prevedono un riscaldamento ancora maggiore nelle prossime

decadi, incluso riduzione della neve a bassa altitudine, arretramento dei ghiacciai, e cambiamenti nelle temperature e

precipitazioni estreme. In particolare, l’incremento delle perdite in inverno dovuto alla riduzione del turismo invernale e alla maggior esposizione delle infrastrutture ai rischi naturali

rappresenta un punto di primaria vulnerabilità per le Alpi. L’adozione di misure di mitagazione e adattamento sono quindi di

importanza critica per i paesi Alpini. OCSE, 2007

Impatto neve 2 g

scenario 2°C o scenario BAU: cosa significa per la neve e gli sport invernali

Tabella da OECD, 2007, foto cortesia Marco Berni, DIEF UNIMORE

http://www.huffingtonpost.fr/2015/11/14/attentats-paris-cop21-dispositif-securite-maximal_n_8563808.html?

La COP 21 si è aperta con una agenda capovolta rispetto alle precedenti: fin dal primo giorno, 29 novembre 2015, si è svolta la Sessione

Alto Livello con la presenza di oltre 140 capi di Stato

Previsioni per Parigi COP 21 http://www.emiliaromagnameteo.com/previsioni-per-parigi-cop21/

Obama frasesiamo la prima generazione che subisce gli effetti dei cambiamenti climatici e l'ultima che

può fare qualcosa per fermarli

29 novembre 2015 la marcia per il clima

Luca Lombroso ha partecipato a COP 21 come “observer” accreditato nella delegazione FLA Fondazione Lombardia per l’Ambiente, nell’ambito

di una collaborazione con il DIEF UNIMORE

Dopo aver valutato se andare in bici o a piedi (esclusi per ragioni di tempi e preparazione fisica) o in treno (escluso perché in Francia viaggia ad energia nucleare)

ho scelto la comodità moderna a cui per ora non so rinunciare…

Luca Lombroso ha partecipato a COP 21 come “observer” accreditato nella delegazione FLA Fondazione Lombardia per l’Ambiente, nell’ambito

di una collaborazione con il DIEF UNIMORE

Entrare a una COP è entrare alle NAZIONI UNITE

Side eventGAP report

La prima versione della bozza di accordo aveva 34678 parole e 1609 frasi fra parentesi (opzioni negoziali)

La sala plenaria Seinne, la principale, é veramente enorme, 2000 posti, e bella,entro mentre parla Excellency Mr. Yeshey Dorji, Minister of Agriculture and Forests and Vice Chair of National Environment Commission of Bhutan

Il piccolo stato tibetano è l’unico che ha presentato un INDC giudicato “adeguato” da Carbon Tracker per il target dei due gradi, il Ministro dell’agricoltura del Bhutan dice che hanno adottato come parametro di sviluppo la felicità interna

anziché il PIL e che si esprimono per un accordo forte e politicamente vincolante

lombroso giorno 1 da #cop21 http://transitionitalia.it/2015/12/08/lombroso-giorno-1-da-cop21/

Julianne Hickey parla degli impatti in Oceania, in particolare cicloni tropicali e aumento del livello del mare, per queste zone i cambiamenti climatici non sono una questione economica ma di sopravvivenza!ecco perché gli stati insulari

chiedono di riconoscere come target di massimo riscaldamento planetario non 2ºC bensì 1.5ºC.

UNEP GAP Report: qual è il GAP dei tagli di emissioni nel percorso verso i 2°C?

UNEP GAP Report: gli impegni (INDC) presentati da oltre 140 stati membri (189 a fine COP)

presentano, rispetto alla “pathway” dello scenario 2°C, un GAP di 12-15 GtCO2 nel 2030

meat: the big omission from the talks on emission. Pubblic understanding and policy option

Cambiare dieta per non cambiare il clima:

ridurre del 30% il consumo di carne e prodotti di origine animale in UE potrebbe significare una riduzione del 15-24% dei gas serra, miglioramento

di qualità aria e acque e della salute

#cop21, e se sparisce l’Artico? http://www.emiliaromagnameteo.com/cop21-e-se-sparisce-lartico/

31 dicembre 2015, straordinaria anomalia (+30,+40°C!) nell’Artico, piogge alle Isole Svalbard

9 dicembre 2015: un fulmine quote Parigi - High ambition coalition una nuova coalizione negoziale fra UE, USA e 79 PVS, fra cui le piccole

isole Stato oceaniche http://www.italiaclima.org/un-fulmine-scuote-parigi-una-nuova-alleanza-per-le-ultime-ore-del-negoziato/

Il Ministro degli Esteri delle Isole Marshall De Brum (a sinistra) con il Commissario Europeo per il Clima e l’Energia Canete (da Italian Climate Network)

Obiettivo 2°C, meglio ancora 1.5°C: Viene stabilito per la prima volta, in modo politicamente vincolante,

un limite di massimo riscaldamento planetario”ben al di sotto” dei 2ºC rispetto all’era preindustriale, facendo tutti gli sforzi per limitarlo a 1.5ºC.

Sono previsti controlli e revisioni periodici degli impegni, stanziamenti economici consistenti, 100 miliardi di dollari all'anno dal 2020 a carico dei paesi industrializzati per aiutare i PVS

impegni per l'adattamento, il trasferimento tecnologico, meccanismi per difendere le foreste e varie altre questioni.

L’equità intergenerazionale è il principio secondo cui il pianeta debba essere consegnato alle generazioni future in condizioni non peggiori rispetto a quelle in cui l’abbiamo

ereditato: ciò si traduce nel diritto delle generazioni future di usufruire dello stesso tipo di risorse e servizi ecologici di cui possono beneficiare le generazioni attuali

Vi sono, soprattutto, una serie di importanti principi di riconoscimento di vari diritti, fra cui i diritti umani,  l’equità di genere, dei bambini, dei popoli

indigeni, dei migranti ed  equità intergenerazionale.

con le promesse di riduzione attuali, c'è un GAP di 15 miliardi di tonnellate di CO2 per il percorso da fare per contenere il global warming

si stabiliscono impegni di riduzione delle emissioni ma con un approccio nuovo, dal basso, ovvero non sono <imposte> con una tabella ma sono state presentate, e recepite nell'accordo, le <intenzioni di

riduzione> (INDC l'acronimo delle nazioni unite) presentate da quasi tutti i paesi del mondo che coprono oltre il 90% delle emissioni.

si indica anche la strada da percorrere per colmare questo gap attraverso il coinvolgimento del livello sub nazionale azionale: regioni,

città e comuni, imprese, associazioni e società civile. http://climateaction.unfccc.int

“2030 OBIETTIVI CLIMA-ENERGIA PER UNA ECONOMIA EUROPEA COMPETITIVA, SICURA E A BASSE EMISSIONI DI CARBONIO

European Council 23-24 October 2014

Almeno 40% riduzione emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto al 1990

Almeno il 27% dell’energia consumata dovrà essere prodotta da rinnovabili

gli INDC sono contributi volontari, ma l’impegno Europeo è obbligatorio per l’UE e quindi anche per l’Italia!

Politici che discutono il global warming

se aspettiamo i governi, sarà troppo poco e troppo tardi

Non servono le pur importanti piccole azioni ma agire in 4-5 macro consumi

Cosa posso fare?

Come scaldo casa

Come illumino (elettricità) casa

Come (e quanto) mi mi muovo

Come mangio

Quanto consumo e quanto butto

D'altronde se agiamo individualmente, sarà troppo poco

Ogni comunità può prendere dalla bontà della terra ciò di cui ha bisogno per la propria sopravvivenza, ma ha anche il dovere di

tutelarla e garantire la continuità della sua fertilità per le generazioni future

Il modello delle Citta’ di Transizione

ma se agiamo come comunità, potrebbe essere quanto basta e giusto in tempo

Transition Training & Consulting 2010

CAMBIAMENTO CLIMATICO  

Ingegneria climatica  Sequestro di carbonio  Commercio emissioni  

Adattamento  Energia nucleare  

• Soluzioni High/Green Tech

P O + C C =Ripensare il

sistema  

• Rilocalizzazione pianificata  

• Percorsi di discesa energetica  

• Resilienza locale  • Cambiare gestione

della terra  TRANSIZIONE!

PICCO PETROLIO  • Brucia tutto!

Deregulation, trivelle libere!  

• biocarburanti  • sabbie bituminose

e petrolio non convenzionale  

• Nazionalismo della risorse  

• Guerre per le risorse

È fondamentale cercare soluzioni integrali, che considerino le interazioni dei sistemi naturali tra

loro e con i sistemi sociali

Sostenibilità Raccolta differenziata Cibo biologico Rinforzare gli argini Finanza etica Caldaia a condensazione Carbon neutral Scuolabus a metano Innovazione,meritocrazia

Resilienza Riuso,rifiuti zero Prod. locali,permacultura Ridare spazio al fiume Economia locale circolare Isolare la casa Post carbon Piedi bus,bici Invenzione,collaborazione

Più il cuore della persona è vuoto, più ha bisogno di oggetti da comprare, possedere e consumare

Sconti! tutto sottocosto!

•• CONSUMARE: logorare coll’uso, distruggere, … mandare al male, rovinare, sciupare, sprecare - CONSUMATORE: che distrugge, sciupone (Vocabolario Zingarelli 1968)

• CONSUMO: atto di consumare, logorio, danno

Based on Dominguez and Robin (1992)

Curva della soddisfazione…

Liv

ello

di s

oddi

sfaz

ione

Consumi

sopr

avviv

enza

comfor

t

Lussostravaganza

sufficienza

decalogo per un’alimentazione sana e sostenibile da Monteveglio in Transizione

Le previsioni per domani

Gioco delle braccia di last call

Un esercizio molto semplice

Incrociate le braccia

Guardate che posto avete sopra poi abbassatele

Incrociate di nuovo le braccia

Alzi la mano chi aveva sopra lo stesso polso

Alzi la mano chi ha sopra il polso destro

Alzi la mano chi ha sopra il polso sinistro

Ma a volte le cose cambiano, o siamo costretti a cambiare abitudini.

Incrociate le braccia al contrario

Guardate che posto avete sopra poi abbassatele

Vi sarete accorti di 3 cose che valgono anche per la transizione al futuro sostenibile

1. É possibile

2. Dobbiamo rifletterci, e specie all'inizio faremo degli errori

3. É un po' scomodo all'inizio, ma poi ci si abitua e può anche piacere di più!