Post on 22-Jul-2016
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Emiliano
Michelini
OLTRE LA SPERA
A Balestrini Nanni
e ai suoi splendidi ottant'anni
FLESH FOR FANTASY
Amante bisex, blue erotic climax,
apocalisse sexual, bocca bianca
bocca nera, bocche esperte, calore
in corpo, carne bollente e chiamate
6969 taxi per s' ignora
Cicciolina number one, Cora, corpi
nudi e culottes erotiche, delizie
erotiche, grandi labbra ( hard sensation).
Home eros, horse fever e i vizi della
signora è il capriccio di Paola e i vizi
d'una vergine il set del piacere. Io
Caligola. Il mondo perverso di
Beatrice, soffocation e le calde
labbra di Moana oltre quella spera.
I.
le cose d’un epoca,
immobile dall’altra
parte
degli esseri umani,
la protesi
perfetta ed occulta,
cardiaca
Nemesi
migliore rifugio
dentro le cose
intorno
generazioni
oltre la spera
farsi memoria
a colori
passaggio
d’un nome di donna
sulla superficie
incrostata del tempo
scandito dai Nokia
pareti in silenzio
pesante
singolare
la sua
consistenza farsi
Memoria
II
Le dita piano
riportano indietro
le cose
nel
tempo
nudi nel fuoco
con
morbide braccia
indifese
poi squarci
di sole
di Maggio
dentro la zona
cucina-soggiorno
Natale col plasma
nell’urlo di muri
in offerta
vicino a casa
III.
E’ quel
mai nato
sogno apparso
negli occhi,
gelato
prima delle dita,
Mamma
esangue
lo squarcio
freddo
dell’orbita
ha fermato
il
grido
generato dal
negli anni
IV.
i pomeriggi
bombe
inesplose
di luce
nei baci
c’è il mondo,
nient’altro soltanto la
dal buio del mondo
e la smette
di essere
da dentro soltanto
l’amore non
ma il resto
s’oscura,
e s’inoltra
dal fondo
del mondo.
V.
Aperta nella
ferita di
cresce un
sugli anni del
singhiozzo
luce
dal
con bave di
pomeriggio sui
scritte col
di scena ch’è morto
di sole nell’
del primo
con bave di
spalanca la
che viene,
che viene
dal pianto dei
al respiro che
e non è più
dei morti che
aria
la svolta
Madonna
di cane che
dai vetri di
la notte che
respiro dei.
VI.
Insegne resistono,
insegne resi
stono insegne
resistono,
insegne re
esistono
i segni
e resistono in sé.
resistono i segni
esistono in sé.
VII.
La voce silenziosa
asilo diventa
albero cresce
adesso nella luce
spingendo un
àncora nella vita
dalle tempie ai flaconi,
sigilli
Tredici
anni di
mitra
e Gormiti
VIII.
La parola guscio
è un giuramento
per esserci
sporchi
di quattordici anni.
Quando questa
di cocaina avvolge
una piramide
che lentamente
PIETRA
UN FUTURO!
Questa
rimarrà
Fino all’
alle sue mani dure
da tornitore
ai suoi figli
nella cecità
delle pertiche
Essa è
in Romagna
Alba,
grido o
pioppeto.
Senti come
brucia bene
IX.
Se guardi
in questa mano
è un giradischi
una
rètina
bosco pesante
che poggia alle iridi
espanse in lampadina
fissando
la terra là dietro
il vuoto dentro
le gabbie
toraciche
piegate al giusto
contrario dei ciechi
che senti fluire
da dentro, avvicini
l’orecchio alle gabbie
più forte
le casse,
le ossa
il braccio,
la bocca.
X.
(Digitalis Purpurea)
Il linguaggio
non è propria
mente una figata
se
lo avev
i creduto una
rivoluzione d
ella poesia che
nella
parola
non riconosce
più se stessa
dove vanno le sp
delle
generazioni ne
fuoco del v
di senso
che è uno
sma
a terr
a e in dolci
pianure non h
a lacrime più
per le
rose a
nei fog
gli stessi che
compongono qu
esto che è
un
a rivoluzione
involuta un ra
d
ella lingua s
otto i
binari
pressate e sc
chiacciata tu
le sillab
e che
vogliono
comporre un p
di sens
o di miriadi
di fiori adess
o dicevo che
rilevano nelle
stesse vocali
, ma è
spazio o
accento manca
della vita
, che senza lacr
per
nessun
a rosa fiorisc
e nel linguag
io dei centina
di
miriadi
di spazi adess
o senza più cad
e il linguagg
io.
(sei sonetti)
Sonetto 1
Il poeta ricorda
l’amore dello schermo
dopo un inizio
con altre donne
il padre di Beatrice
il suo punto di
lode della Beatrice
in bocca e in gola
assorta alla finestra
durante la Settimana Santa
si lamenta come un servo
nel linguaggio della vita
le sue braccia contorcersi
con spasmi strazianti.
Sonetto 2
il film si chiude
con rapidissimi primi piani
l'erotismo, il contatto
negli occhi una luce argentea
vagava nello spazio
sfumando nel giallo ocra
carne di sogno
sulle masse
teoria di due metà
questa volta si apre
nelle ossa e nella
adesso
silenzio sfumava
quindi raggelandosi.
Sonetto 3
una voce ordina
mentre si spoglia
aumentando le difese
nella parola fissa
lo schermo/a led/ nei pixel rovescia
nuvole di traverso
nel più alto dei cieli
divelti dalla forma dell’acqua
attorno alle ciglia
non morirai mai più
mia serratura
liscia come la schiena
di una vespa
nel volto.
Sonetto 4
Spingono alla memoria
cento nomi di rosa
sulla folla nel corteo
semina
folle spingono
nella memoria di rose
nel corteo nostro
crolla
martedì sera
vibri sulla folla
spingono nel corteo
impugno
rose
per sempre.
Sonetto 5
Una gioia sparita
per lavorare cento volte
in nessuna zona
del cielo
tenerti nella mente
al coraggio
cinge tutto
intorno alle
grida sulle
appena uscita di casa
pietre
oltre ogni eco
il tuo nome
cercato.
Sonetto 6
Alla bocca
con dita cruente.
un pugno
coagulo dopo coagulo
l'insonnia
rosa escrezione d'agosto
muro rosso, vitreo
video
dei fiori
diventano azzurri
al centro della montagna
ma come se
si voltano
accelerando la fine.
2015