Oltre la spera

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Transcript of Oltre la spera

Emiliano

Michelini

OLTRE LA SPERA

A Balestrini Nanni

e ai suoi splendidi ottant'anni

FLESH FOR FANTASY

Amante bisex, blue erotic climax,

apocalisse sexual, bocca bianca

bocca nera, bocche esperte, calore

in corpo, carne bollente e chiamate

6969 taxi per s' ignora

Cicciolina number one, Cora, corpi

nudi e culottes erotiche, delizie

erotiche, grandi labbra ( hard sensation).

Home eros, horse fever e i vizi della

signora è il capriccio di Paola e i vizi

d'una vergine il set del piacere. Io

Caligola. Il mondo perverso di

Beatrice, soffocation e le calde

labbra di Moana oltre quella spera.

I.

le cose d’un epoca,

immobile dall’altra

parte

degli esseri umani,

la protesi

perfetta ed occulta,

cardiaca

Nemesi

migliore rifugio

dentro le cose

intorno

generazioni

oltre la spera

farsi memoria

a colori

passaggio

d’un nome di donna

sulla superficie

incrostata del tempo

scandito dai Nokia

pareti in silenzio

pesante

singolare

la sua

consistenza farsi

Memoria

II

Le dita piano

riportano indietro

le cose

nel

tempo

nudi nel fuoco

con

morbide braccia

indifese

poi squarci

di sole

di Maggio

dentro la zona

cucina-soggiorno

Natale col plasma

nell’urlo di muri

in offerta

vicino a casa

III.

E’ quel

mai nato

sogno apparso

negli occhi,

gelato

prima delle dita,

Mamma

esangue

lo squarcio

freddo

dell’orbita

ha fermato

il

grido

generato dal

negli anni

IV.

i pomeriggi

bombe

inesplose

di luce

nei baci

c’è il mondo,

nient’altro soltanto la

dal buio del mondo

e la smette

di essere

da dentro soltanto

l’amore non

ma il resto

s’oscura,

e s’inoltra

dal fondo

del mondo.

V.

Aperta nella

ferita di

cresce un

sugli anni del

singhiozzo

luce

dal

con bave di

pomeriggio sui

scritte col

di scena ch’è morto

di sole nell’

del primo

con bave di

spalanca la

che viene,

che viene

dal pianto dei

al respiro che

e non è più

dei morti che

aria

la svolta

Madonna

di cane che

dai vetri di

la notte che

respiro dei.

VI.

Insegne resistono,

insegne resi

stono insegne

resistono,

insegne re

esistono

i segni

e resistono in sé.

resistono i segni

esistono in sé.

VII.

La voce silenziosa

asilo diventa

albero cresce

adesso nella luce

spingendo un

àncora nella vita

dalle tempie ai flaconi,

sigilli

Tredici

anni di

mitra

e Gormiti

VIII.

La parola guscio

è un giuramento

per esserci

sporchi

di quattordici anni.

Quando questa

di cocaina avvolge

una piramide

che lentamente

PIETRA

UN FUTURO!

Questa

rimarrà

Fino all’

alle sue mani dure

da tornitore

ai suoi figli

nella cecità

delle pertiche

Essa è

in Romagna

Alba,

grido o

pioppeto.

Senti come

brucia bene

IX.

Se guardi

in questa mano

è un giradischi

una

rètina

bosco pesante

che poggia alle iridi

espanse in lampadina

fissando

la terra là dietro

il vuoto dentro

le gabbie

toraciche

piegate al giusto

contrario dei ciechi

che senti fluire

da dentro, avvicini

l’orecchio alle gabbie

più forte

le casse,

le ossa

il braccio,

la bocca.

X.

(Digitalis Purpurea)

Il linguaggio

non è propria

mente una figata

se

lo avev

i creduto una

rivoluzione d

ella poesia che

nella

parola

non riconosce

più se stessa

dove vanno le sp

delle

generazioni ne

fuoco del v

di senso

che è uno

sma

a terr

a e in dolci

pianure non h

a lacrime più

per le

rose a

nei fog

gli stessi che

compongono qu

esto che è

un

a rivoluzione

involuta un ra

d

ella lingua s

otto i

binari

pressate e sc

chiacciata tu

le sillab

e che

vogliono

comporre un p

di sens

o di miriadi

di fiori adess

o dicevo che

rilevano nelle

stesse vocali

, ma è

spazio o

accento manca

della vita

, che senza lacr

per

nessun

a rosa fiorisc

e nel linguag

io dei centina

di

miriadi

di spazi adess

o senza più cad

e il linguagg

io.

(sei sonetti)

Sonetto 1

Il poeta ricorda

l’amore dello schermo

dopo un inizio

con altre donne

il padre di Beatrice

il suo punto di

lode della Beatrice

in bocca e in gola

assorta alla finestra

durante la Settimana Santa

si lamenta come un servo

nel linguaggio della vita

le sue braccia contorcersi

con spasmi strazianti.

Sonetto 2

il film si chiude

con rapidissimi primi piani

l'erotismo, il contatto

negli occhi una luce argentea

vagava nello spazio

sfumando nel giallo ocra

carne di sogno

sulle masse

teoria di due metà

questa volta si apre

nelle ossa e nella

adesso

silenzio sfumava

quindi raggelandosi.

Sonetto 3

una voce ordina

mentre si spoglia

aumentando le difese

nella parola fissa

lo schermo/a led/ nei pixel rovescia

nuvole di traverso

nel più alto dei cieli

divelti dalla forma dell’acqua

attorno alle ciglia

non morirai mai più

mia serratura

liscia come la schiena

di una vespa

nel volto.

Sonetto 4

Spingono alla memoria

cento nomi di rosa

sulla folla nel corteo

semina

folle spingono

nella memoria di rose

nel corteo nostro

crolla

martedì sera

vibri sulla folla

spingono nel corteo

impugno

rose

per sempre.

Sonetto 5

Una gioia sparita

per lavorare cento volte

in nessuna zona

del cielo

tenerti nella mente

al coraggio

cinge tutto

intorno alle

grida sulle

appena uscita di casa

pietre

oltre ogni eco

il tuo nome

cercato.

Sonetto 6

Alla bocca

con dita cruente.

un pugno

coagulo dopo coagulo

l'insonnia

rosa escrezione d'agosto

muro rosso, vitreo

video

dei fiori

diventano azzurri

al centro della montagna

ma come se

si voltano

accelerando la fine.

2015