Oltre la metafora "libro": ambienti di apprendimento digitali

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Slide dell'intervento del 17 ottobre 2012 a Sanremo nell'ambito dell''eBook Fest 2012

Transcript of Oltre la metafora "libro": ambienti di apprendimento digitali

Giovanni Marconato

E-book Fest

Sanremo

25 – 27 ottobre 2012

OLTRE LA METAFORA “LIBRO”: AMBIENTI DI APPRENDIMENTO DIGITALI

UNA VISIONE

• non è per l’oggi, ma, forse, per il domani o per il dopo domani.

• …. una visione non frutto di un buon fumo o buon vino, ma frutto della connessione di evidenze, fatti, fenomeni, concettualizzazione reali, presenti, cioè, nel mondo di oggi.

LE EVIDENZE CHE FONDANO LA VISIONE

• Il ruolo del libro di testo nelle pratiche didattiche di oggi

• Le caratteristiche autentiche delle tecnologie digitali e di rete

• Le conoscenze oggi disponibili su come le persone apprendono

• Il ruolo degli editori di scolastica

DA UN SONDAGGIO TRA I MEMBRI DEL SOCIAL NETWORK DI INSEGNANTI «LA SCUOLA CHE FUNZIONA» AGOSTO 2010 WWW.LASCUOLACHEFUNZIONA.IT

1. Il ruolo del libro di testo nelle pratiche didattiche di oggi

RISPOSTE VARIEGATE MA CON CONVERGENZE

• Il LdT cartaceo viene ancora molto usato a scuola, anche se la maggior parte dei rispondenti affianca materiali on line o scaricati dalla rete;

• Al LdT si rimprovera l’eccessivo costo rispetto al valore didattico

• Significativa la percentuale dei docenti che se non fosse obbligatorio, non adotterebbe il LdT cartaceo e volentieri lavorerebbe per la stesura di un proprio testo

Tenuta del ldt, ma scenario in movimento

Il rapporto tra l’insegnante ed il LdT è molto aperto e pare collocarsi lungo un continuum che va da dalla “dipendenza” piena dal LdT (la programmazione didattica pare essere affidata/delegata al libro) ad una totale autonomia/indipendenza (il LdT non viene neppure preso in considerazione)

Il LdT da strumento ad uso degli studenti si sposta ad essere usato in misura significativa anche dagli insegnanti (qualcuno afferma che il LdT fa il lavoro dell’insegnante e l’insegnante quello dello studente; e lo studente che fa?)

La didattica si avvale di una molteplicità di risorse di cui il LdT una di queste

Le integrazioni comprendono sempre più spesso risorse reperite in rete, costruite dall’insegnante, co-costruite da una comunità i cui confini sono in espansione

Sempre più docenti costruiscono i propri supporti per la didattica senza schemi precostituiti, con creatività , in modo provvisorio ed in relazione alla realtà della classe

Pare essere presente, in forma di segnale ancora debole, la tendenza ad affidarsi più ad un “libro” che ad un “libro di testo”: andare alle origini, al pensiero diretto dell’autore bypassando la mediazione del redattore e assumendo su di sé, docente, la mediazione didattica

Il “fascino” della rete comincia ad essere percepito: la possibilità di “pescare” in un immenso serbatoio di risorse didattiche, di condividere, di co-costruire, di mettere in relazione interessi

Tutti questi elementi segnalano una nuova epoca per i supporti didattici: il passaggio da un “libro di testo”, solido, strutturato, ordinato, protettivo, prescrittivo, deresponsabilizzante, validato esternamente, cui si deve rispetto … ad ambienti in rete, aperti, mobili, provvisori, modulari, da validare ad ogni uso, vissuti ed usati con disincanto e con assunzione di responsabilità.

La tendenza pare essere questa: segnali deboli ma precisi, presenti nelle fasce più consapevoli dei docenti, negli innovatori, in quelli che sanno assumere il rischio del non conosciuto. Una platea piccola ma in espansione, una platea che assume visibilità e consistenza soprattutto in rete e che nella rete trova linfa vitale per la propria crescita

2. LE CARATTERISTICHE AUTENTICHE DELLE TECNOLOGIE DIGITALI E DI RETE

• Co_nnettere

• Co_llaborare

• Co_ndividere

• Co2_struire

3. LE CONOSCENZE OGGI DISPONIBILI SU COME LE PERSONE APPRENDONO

Conoscenza trasmessa a chi apprende

Vs.

Conoscenza costruita da chi apprende

TRASMETTERE CONOSCENZA

se gli insegnanti comunicano (trasmettono) agli studenti ciò che conoscono, allora anche gli studenti avranno la loro stessa conoscenza .

COSTRUIRE CONOSCENZA

L’apprendimento • è una pratica intenzionale, premeditata,

attiva, cosciente, costruttiva che comprende attività di azione e riflessione

• è un’attività cosciente guidata dall’intenzione e dalla riflessione

TRE CAMBIAMENTI FONDAMENTALI

1. L’apprendimento è un processo di costruzione di significato, non di trasmissione di informazioni

2. L’apprendimento, la costruzione di significato non è un processo individuale ma sociale. L’apprendimento è un dialogo, un processo di negoziazione tanto interno che sociale, un processo dialogico e sociale

3. Il luogo dove avviene la costruzione di significato: la conoscenza non risiede solo nelle menti degli individui, ma esiste anche nel discorso tra gli individui, nella relazione sociale che li tiene assieme, negli artefatti fisici che producono ed utilizzano, nei modelli e nei metodi che utilizzano per produrli.

L’apprendimento è un processo di costruzione di significato in una dimensione sociale

4. IL RUOLO DEGLI EDITORI DI SCOLASTICA

• L’87% dei 190 rispondenti non ritiene gli editori partner insostituibili, né credono che essi operino in base alle esigenze didattiche degli insegnanti; i libri di testo non sono valutati come particolarmente faziosi, né come particolarmente errati, ma costano troppo rispetto al valore didattico che hanno e dovrebbero essere scritti da persone che stanno più a contatto con la scuola.

UNA NUOVA METAFORA: AMBIENTI DI APPRENDIMENTO

• Un ambiente d’apprendimento è un luogo o uno spazio dove l’apprendimento ha luogo… ed ècomposto dal soggetto che apprende e da un “luogo” dove chi apprende agisce, usa strumenti,raccoglie ed interpreta informazioni, interagisce con altre persone (Wilson, 1996)

• ….. un sistema dinamico, aperto, forse caotico, in cui le persone che apprendono hanno la possibilità di vivere una vera e propria “esperienza di apprendimento”. Un “ambiente” è ricco e ridondante di risorse in modo da poter essere funzionale alle differenti situazioni reali in cui si svilupperà il processo formativo

• … gli “obiettivi d’apprendimento” rappresentano più la direzione del percorso che la meta da raggiungere. I “contenuti” non sono pre-strutturati e sono presentati da una pluralità di prospettive; non tutti devono essere appresi ma rappresentano una “banca dati” cui attingere al bisogno

• … un ambiente d’apprendimento è costituito da un insieme di risorse materiali ed immateriali che consentono lo svolgimento delle attività d’insegnamento e di apprendimento funzionali al conseguimento, nel contesto reale, della finalità dell’azione.

… queste attività sono svolte all’interno di classi o “comunità” virtuali di apprendimento e l’apprendimento che in esse si sviluppa è basato sulla collaborazione tra i membri della comunità

• … un “ambiente di apprendimento” è caratterizzato dalla ricchezza e dalla differenziazione di risorse in modo che tutti i membri di quella comunità possano identificare modalità operative loro congeniali, punti di vista differenti con cui misurarsi e che sfidano le conoscenze presenti nella propria struttura cognitiva, contenuti che attivano il pensiero per conseguire rappresentazioni più evolute di quella conoscenza

DI SEGUITO ALCUNI ESEMPI BASATI SU BEN DEFINITE CONCETTUALIZZAZIONI DIDATTICHE

La traduzione operativa del concetto di «ambiente di apprendimento» può coprire una vasta gamma di possibilità

LA PROSPETTIVA DIDATTICA PIÙ PRATICABILE

Far costruire gli «ambienti» dagli studenti come rappresentazione di quanto hanno imparato

IL LATO PRATICO DELLA QUESTIONE QUI POSTA

• L’approccio per «ambienti d apprendimento» si fonda su concettualizzazioni didattiche opposte a quelle che caratterizzano la scuola; implicano un «cambiamento concettuale»

• Implica una didattica interdisciplinare

• Lo sviluppo di simili ambienti di apprendimento è impegnativo in termini di competenze, tempi e costi