Post on 04-Jan-2016
description
1N. Molteni - docente specializzato 1
Cadorago, 15 novembre 2012 - Insegnante Nicola Molteni - Docente specializzato scuola primaria
LA DIDATTICA INTEGRATA E IL DOCENTE INCLUSIVO:
dall’osservazione alla didattica
2
BES
DIDATTICA
Stile apprendimento
ApprendimentoSignificativo
Cooperazione Metacognizione
Tutoring
Compiti polirisolvibili
Esperienze di Apprendimento cooperativo
Le unità integrate
LIM
Visual learning
N. Molteni - docente specializzato
2
3
Compiti polirisolvibili
Gli alunni disabili e con BES in generale ci conducono a modificare non solo i metodi di insegnamento ma anche a utilizzarne diversi nella medesima situazione didattica.
I compiti proposti devono essere POLIRISOLVIBILI, cioè affrontabili a diversi livelli di competenza.
Esempio: RIELABORAZIONE BRANO NARRATIVO
Approcci diversi (compito polirisolvibile): - Domande verbali- Disegno fumetti- Ritaglio sequenze, - Evidenziazione parole chiave- Ricerca immagini- Ricerca vocabolario
OGNI ALUNNO PUO ’ TROVARE IL PROPRIO SPAZIO E PARTECIPARE ALLE ATTIVITA’ PENSATE PER LA CLASSE.
N. Molteni - docente specializzato
4N. Molteni - docente specializzato
5N. Molteni - docente specializzato
6N. Molteni - docente specializzato
7N. Molteni - docente specializzato
8N. Molteni - docente specializzato
9N. Molteni - docente specializzato
10N. Molteni - docente specializzato
11N. Molteni - docente specializzato
12N. Molteni - docente specializzato
13N. Molteni - docente specializzato
14N. Molteni - docente specializzato
15
Per favorire la comprensione e memorizzazione dei concetti,si può far ricorso alleMEMOTECNICHE IMMAGINATIVE , cioè alla creazione di immagini mentali che possono essere facilmente compresi e ricordati dagli alunni disabili, ma anche da tutti.
Memotecnica della parola chiave: in particolare per ricordare parole in una lingua straniera.Horse = immagine di un orso che cavalca un cavalloRain = immagine di una rana sotto la pioggiaFloor = immagine di un fiore che nasce da un pavimento
Memotecnica di parole singole o di liste di parolePer parole singole: immagine che può evidenziare il concetto (corona con frecce per “sovrano”).Gatto, cortile, macchina, cancello…Disegno di un gatto sdraiato vicino al cancello del cortile di fianco alla macchina del papà.
Memotecnica dei lociIndividuare un percorso familiare (casa-scuola) all’interno dei quali inserire luoghi prestabiliti.Se si vogliono ricordare delle parole si porrà ogni singola parola in ognuno dei luoghi delpercorso usando immagini mentali.Es: fiume – mare – lago – isola (parole da ricordare) . farmacia = fiume; piazza = mare; chiesa = lago; scuola = isola.
Memotecniche immaginative
N. Molteni - docente specializzato
16
L’uso delle tecnologie
1. Deve essere pianificato2. Deve prevedere l’uso di strategie di problem solving3. Deve promuovere l’apprendimento attivo
Per facilitare il loro utilizzo si può prevedere di individuare una unità tematica
SCHEMA DA UTLIZZARE
OBIETTIVI ATTIVITA’ STRATEGIE DESCRIZIONE
N. Molteni - docente specializzato
17
ARGOMENTO: L’alimentazione sana
OBIETTIVI
Conoscere le caratteristiche della propria alimentazione.
ATTIVITA’
Raccogliere informazioni sulle proprie abitudini (tipi di cibo, di bevande…).
Confrontare con gli altri compagni.
STRATEGIE
Brainstorming
Mappa concettuale di classe.
Uso del pc per elaborazione grafici .
DESCRIZIONE
L’alunno div. abile raccoglierà immagini relative ai cibi di cui fa uso.
Sceglierà il grafico da utilizzare (istogramma, a torta…).
Conoscere i rischi di un’alimentazione scorretta (malattie) e i vantaggi di una corretta (approfondimento scientifico).
Reperire informazioni su giornali, in internet, attraverso immagini di riviste , rispetto ai cibi “buoni” e a quelli “cattivi”.
Organizzazione in coppie cooperative (o gruppi)
Uso di internet
Uso di alcuni comandi dei programmi (copia, incolla, taglia…)
L’alunno div. abile userà internet per reperire immagini relative a obesità. eccessivo dimagrimento.
Uso copia e incolla
Definire una tipologia di alimentazione corretta adatta alla propria età.
Scrivere un menù tipo su base giornaliera e settimanale
Lavoro in coppia o piccolo gruppo.
Confronto con la classe.
Uso strumenti tecnologici: LIM
Alunno div. abile: scrivere alcune parole con programma di videoscrittura, inserire immagini.
N. Molteni - docente specializzato
18
L’uso delle tecnologie: la LIM
Ambiente di apprendimento: è un ambiente dinamico all’interno del quale si apprende con gli altri: con le proprie competenze e i propri limiti.
Risorsa per la classe: consente di far operare gli alunni in modo metacognitivo e cooperativo: importante il suo uso nell’aula-classe.
Aiuta la didattica: favorisce il docente nella propria attività didattica, pur non essendo il suo uso indispensabile per lo svolgimento.
Incentiva strategie didattiche individualizzate e di integrazione: l’interattività e la facilità d’uso consentono di rispondere ai diversi stili di apprendimento e di competenza degli alunni utilizzando diversi linguaggi e canali di comunicazione.
Vantaggi
N. Molteni - docente specializzato
19
Favorisce la didattica cooperativa: consente di proporre lavori in gruppo, assegnando il medesimo compito o compiti diversi uso di linguaggi diversi, vari materiali, organizzazione delle fasi di lavoro e dello spazio delle pagine della lavagna. COMPITO POLIRISOLVIBILE
Favorisce la didattica metacognitiva: attiva i processi di metacognizione degli alunni memoria di lavoro (cosa è stato già prodotto), con possibilità di riflettere sulle strategie utilizzate;monitoraggio dell’attività svolta durante e al termine; recupero delle informa-zioni dimenticate.
Alcuni strumenti più di altri uso di schematizzazione e mappa concettuale, confrontando i vari cambiamenti dall’assetto originario; uso di immagini e video con costruzione di mappe visive e collegamenti ipertestuali.
Favorisce il lavoro cooperativo a distanza: condivisione del lavoro in ambienti di lavoro Web: progetti di collaborazione o comunicazione con altre scuole.
N. Molteni - docente specializzato
20
Favorisce l’azione: TOCCARE, SPOSTARE, MANIPOLARE, MUOVERE …
Favorisce attività ludico-didattiche:GIOCHI DIDATTICI, SIMULAZIONI …
Favorisce l’elaborazione di prodotti multimediali:MAPPE , FOGLI DI CALCOLO, PAGINE WEB, GRAFICI, SLIDES …
N. Molteni - docente specializzato
21
Rischi ed elementi cui prestare attenzione
Utilizzo di materiali non interattivi: evitare di utilizzare la LIM secondo la classica “lezione frontale”, senza far ricorso a materiali interattivi (anche reperibili sul Web) non mostrare solola propria lezione o far ricorso a video o immagini.
Presentare lavori già completi: stimolare le competenze cognitive, metacognitive e cooperative evitando di presentare lavori, attività già complete favorire una sfida cognitiva ottimale,far ricercare materiale, far integrare materiale, farlo trasformare.
Prevedere solo un livello di presentazione: evitare di predisporre solo una tipologia di materiale , spesso adatto solo a chi ha buone competenze utilizzare la risorsa sostegno per modificare testi, materiale a vari livelli (attività metacognitiva utile per la classe).
N. Molteni - docente specializzato
22
Uso di molte fonti: evitare di presentare su una pagina un argomento o un concetto con tante fonti (video, immagini, testo scritto, cornici … ).Limitarsi a 2-3- fonti; non presentare un testo (usare il libro) , ma la sua sintesio la suddivisione in paragrafi. Limitare anche l’uso della pagina bianca: difficile la sua organizzazione da parte dei soli studenti.
Uso di una sola pagina di lavoro: : è importante duplicare la pagina di lavoro ogni volta che viene aggiunta qualsiasi informazione: consente di prendere visione del percorso nel suo insieme e nelle sue varie parti: memoria metacognitiva.
In sintesi, la LIM consente al docente di:• coinvolgere gli alunni• favorire un approccio metacognitivo• favorire attività cooperative• utilizzare canali comunicativi diversi (compito polirisolvibile)• adattare e riorganizzare i materiali di studio
N. Molteni - docente specializzato
23N. Molteni - docente specializzato 23
La mediazione didattica e metodi di insegnamento
Utilizzare modalità differenti per presentare i contenuti (mediatori attivi, iconici, analogici, simbolici)
1) Favorire l’insegnamento mediato tra pari:- esperienze di tutoring- esperienze di apprendimento cooperativo- Attività di laboratorio
2) Favorire percorsi metacognitivi
24N. Molteni - docente specializzato 24
Esperienze di tutoring
Tutor: compagno di classeTutee: alunno disabile
Tutor: alunno disabileTutee: altro alunno disabile
Tutor: alunno disabileTutee: compagno della classe
Tutor: alunno della classeTutee: compagno della classe
Tutor: alunno di una classe (disabile o non)Tutee: alunno di una classe “inferiore”
Rischio rimando a “specchio”
Rischio rapporto asimmetrico
Rischio rapporto asimmetrico
25N. Molteni - docente specializzato 25
Esperienze di apprendimento cooperativo
Favorire l’interdipendenza positiva e costruttiva
Assumere un ruolo all’interno del gruppo
Attivare attività cooperative:
giochi cooperativi
insegnamento di abilità sociali:
• saper ascoltare• saper chiedere aiuto• partecipare a una conversazione• ignorare le distrazioni• aiutare un compagno• comunicare le proprie emozioni• prendere una decisione
26N. Molteni - docente specializzato 26
Strategie per favorire l’apprendimento e ’interazione sociale
PEER TUTORING: • ripropone modello insegnate/alunno: un elemento conosce la soluzione del compito • lavoro a coppia• ruoli di tutor e tutee• attività in classe• docente come fornitore di compiti
PEER COLLABORATION:• ripropone modello dell’apprendimento cooperativo • lavoro a coppia o in piccolo gruppo• attività in classe• risoluzione del compito non conosciuta, ricerca collaborativa di strategie
ENTRAMBE LE MODALITA’ FAVORISCONO L’INDIVIDUALIZZAZIONE DELL’APPRENDIMENTO
27N. Molteni - docente specializzato 27
FUNZIONE DEL DOCENTE
L’apprendimento cooperativo permette di RIPENSARE alla FUNZIONEdel docente
da TRASMETTITORE
a ORGANIZZATORE
“SAPERE”
1. SUPPORTA la classe2. PROPONE metodi 3. MONITORA processo e
prodotto4. ATTUA raccordi con altri docenti5. RIPROGRAMMA interventi
28N. Molteni - docente specializzato 28
FINALITA’ PER L’ALUNNO
1. Favorisce INTERDIPENDENZA positiva e costruttiva: il successo del gruppo dipende dall’impegno in prima persona
2. Favorisce l’assunzione di UN RUOLO all’interno del gruppo
3. Favorisce l’attivazione di ATTIVITA’ COOPERATIVE per il raggiungimento di:- obiettivi cognitivi (riferiti ai contenuti delle discipline coinvolte)- obiettivi sociali
4. Favorisce l’aumento dell’AUTOSTIMA e della AUTOCONSAPEVOLEZZA DI SE’
29N. Molteni - docente specializzato 29
IL RUOLO DEI GRUPPI
1. Composizione: 4 o 5, eterogenei (sesso, competenze). Modificabile dopo lo svolgimento di una unità di apprendimento: OGNUNO LAVORA CON TUTTI
2. Compito: individuare ruoli da svolgere nell’esecuzione del lavoro ( per l’alunno diversamente abile individuare un ruolo specifico assegnato anche agli altri gruppi)
3. Obiettivo del gruppo: assolvere al compito di apprendimento (obiettivo cognitivo) e acquisire abilità sociali
4. Valutazione: autovalutazione sul processo da parte degli alunni; valutazione sul processo e sul prodotto da parte del docente Valutazione di gruppo e individuale . La valutazione individuale potrà avvenire a seguito di verifica orale o scritta
5. Riflessione metacognitiva: discussione e verbalizzazione delle difficoltà incontrate a livello di relazione e relative decisioni condivise
30N. Molteni - docente specializzato 30
INDICAZIONI OPERATIVE
• il gruppo deve aver chiaro il compito da svolgere e gli obiettivi
• occorre definire in maniera precisa i tempi di lavoro
• le regole da rispettare devono essere esplicitate e visibili (scritte)
• ogni opinione od obiezione deve essere esplicitata con un perché
• si devono rispettare i ruoli distribuiti nel gruppo
• va individuato un portavoce del gruppo
• i ruoli devono essere assunti a rotazione (attenzione all’alunno div. abile)
• i componenti dei gruppi devono cambiare ciclicamente
• dopo l’attività va aperta una discussione sugli elementi negativi e positivi (riflessione metacognitiva)
31N. Molteni - docente specializzato 31
GRIGLA PER LA STRUTTURAZIONE DI UNA UNITA’ DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO
Gruppo alunni
Risorse coinvolte
Obiettivi cognitivi
Obiettivi cooperativi
Criteri per la formazione dei gruppi
Individuazione dei ruoli(leader, reporter, osservatore, mediatore, timer, verbalizzatore …)
Spazi
Tempi
Materiali
Fasi di lavoro (per ogni fase indicare le modalità - a coppie, in gruppo, intergruppo- e i tempi di esecuzione)
1) 2)3)4)5) ………
Verifica e valutazione(prove strutturate, semi strutturate, non strutturate)(quale percorso metacognitivo)
Vedasi: www.smsappiano.it
Vedasi: www.scintille.it
32
ATTIVITA’ DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO
Titolo: “L’apparato locomotore” Discipline: scienze, tecnologiaClasse: 5^ scuola primariaN° alunni: 222 diversamente abili (ADHD – RM medio), 1 in fase di valutazione neuropsichiatrica, 2 in difficoltà di apprendimento.Docenti coinvolti: docente curricolare docente sostegno (parzialmente)Strategia didattica: apprendimento cooperativo – Jigsaw II (Slavin 1980)Formazione gruppi: gruppi base: totale 4 gruppi 2 gruppi da 6 alunni, 2 gruppi da 5 alunniGruppi di esperti: totaale 5 gruppi 3 gruppi da 5 alunni, 2 gruppi da 4 alunniSpazi: aula scolastica – aula informaticaMateriali: libro di testo – fotocopie tratte da altri testStrumenti: power pointTempi: mese di novembre4 ore distribuite su 2 lezioni
N. Molteni - docente specializzato
33
Scheda di progetto
Formazione gruppi: criteriGruppi base: in ordine alfabetico 1° gruppo da 1 a 6 / 2° da 7 a 12 / 3° da 13 a 174° fa 18 a 22. Nel gruppo 1 vi saranno due esperti del gruppo A e in quello 2 due esperti del gruppo B. Gruppi di esperti: il primo di ogni gruppo, il secondo … e così via , identificati con lettere: A – B- C- D- E. I gruppi A e B saranno formati da 5 bambini, gli altri da 4.Gruppi di esperti:
Gruppo A Gruppo B Gruppo C Gruppo D Gruppo E
Lo scheletro Le ossa Le ossa I muscoli I muscoli
A cosa serve? Come sono fatte?
Quali problemi ossei?
A cosa servono?
Quali problemi muscolari?
Com’è fatto? Sono tutte uguali?
Quale alimentazione?
Sono tutti uguali?
Quale attività fisica?
Obiettivi cognitivi: • saper individuare parole – chiave• saper selezionare informazioni principali• saper elaborare una semplice mappa concettuale • conoscere informazioni di un testo espositivo
N. Molteni - docente specializzato
34
Obiettivi sociali: • saper mantenere un tono di voce basso• saper rispettare il proprio turno di parola
Ruoli:• distributore (consegna il materiale) / timer (controlla il tempo)• lettore (legge le schede)• sintetizzatore 1 (individua le informazioni principali) (uno o due alunni)• schematizzatore (prepara la mappa)
• Fasi FASE CHI COMPITO TEMPI
1 Docente Spiegare l’attività 10’
2 Docente Formare i gruppi 5’
3 Gruppo es. Individuare i ruoli 5’
4 Gruppo es. Distribuire il materiale e leggere i testi 15’
5 Gruppo es. Individuare parole-chiave; informazioni principali 40’
6 Gruppo es. Preparare mappa informazioni 30’
7 Gruppo base Riferire informazioni al gruppo base 50’
8 Classe Riflettere sull’esperienza svolta 30’
9 Coppie Elaborazione della mappa con power point 45’
N. Molteni - docente specializzato
35
Tempi complessivi: 230 ‘Fino a fase 6 prima lezioneDa fase 6 a 9 seconda lezione
MaterialiGruppo A : libro di testo pag 197 – Scienze facili pag 181 – Ora so di più 5 pag. 230 e 233Gruppo B: libro di testo pag. 198 – Ora so di più 5 pag. 231 Gruppo C: Discovery 5 pag. 279, 284, 285Gruppo D: libro di testo pag. 199 – Scienze facili pag 177 – Ora so di più 5 pag. 232/233 – Discovery 5 pag. 281Gruppo E: Ora so di più 5 pag. 232 – Discovery 5 pag. 286 – Schede su “Traumi ossei” e “Problemi muscolari”
Ruoli docenti-Docente di classe: spiega l’attività, ricorda i tempi da rispettare, dà indicazioni sul lavoro cognitivo, interviene a risolvere conflitti nei gruppi A – B – C- Docente di sostegno (presente per due ore, una per ogni lezione): interviene a risolvere conflitti nei gruppi D - E
N. Molteni - docente specializzato
36
Criteri di valutazione
Valutazione del docente Obiettivi cognitivi: - da 4 a 10 per individuazione informazioni principali ed elaborazione mappa - da 4 a 10 per interrogazione orale Obiettivi sociali : da sufficiente a ottimo per l’impegno e il rispetto delle regole
Valutazione degli alunniAutovalutazione: - coloritura istogramma per il rispetto dei ruoli e delle regole stabilite - discussione collettiva
AccorgimentiFormazione dei gruppi: il docente ha avuto cura di verificare che alunni con problematiche a livello comportamentale o di apprendimento non facciano parte del medesimo gruppo.Ruoli: il docente ha aiutato i due gruppi in cui erano inseriti gli alunni con problemi nell’assegnazione dei ruoli : lettore per alunno ADHD e distributore/timer per alunno con RMObiettivi: per l’alunno con RM l’obiettivo sarà riferito alla lettura della mappa e alla descrizione di immagini che accompagnano i testi.
N. Molteni - docente specializzato
37
Scheda di riflessione metacognitiva sull’attività
L’attività svolta mi è piaciuta?[] sì [] in parte [] no
Perché? ______________________________________________________________________
Ho rispettato il mio ruolo? (coloro) Ho rispettato le regole? Come giudico il lavoro del gruppo di esperti?
Se ci sono stati dei problemi come abbiamo cercato di risolverli?___________________________________________________________________________________________________________________
Mi piacerebbe ripetere questa esperienza? ____________
N. Molteni - docente specializzato
38
LE UNITA’ INTEGRATE
“…il coinsegnamento permette di raggiungere obiettivi altrimenti inarrivabili, in termini sia di apprendimento da parte degli alunni che di varietà e validità delle proposte didattiche …” J. Huber, 2005
UNITA’ INTEGRATA: • integrare diverse competenze dei docenti • integrare contenuti e abilità differenti• integrare materiali differenti • integrare tutti gli alunni con BES
FASI OPERATIVE• Individuare un tema integratore• Individuazione disciplina/e coinvolta/e e relativi obiettivi • Individuare materiali di lavoro • Individuare adattamenti per i vari alunni• individuare tempi/spazi/strumenti necessari• Individuare modalità di valutazione • Individuare ruoli dei docenti
N. Molteni - docente specializzato
39N. Molteni - docente specializzato 39
Esemplificazione di una UNITA’ INTEGRATA
1^ lezione 2^ lezione 3^ lezione 4^ lezione 5^ lezione
Presentazione organizzatoreanticipato:preconoscenze
Gruppo cooperativo
Doc. classe e doc. sostegno: Conduzione comunelezione; uso LIM
Tempi: 45 minuti Spazi: aula classe/aula LIM
Lettura di un brano sui vertebrati: -abilità comprensione-fare domande
Lezione frontale
Doc. classe conduceDoc. sostegno aiuta alunno div. Abile e altri alunni con difficoltà
Tempi: 45 minuti Spazi: aula classe/aula LIM
Lettura di un brano sugli invertebrati: -abilità comprensione-fare domande
Lezione frontale
Doc. classe conduceDoc. sostegno aiuta alunno div. Abile e altri alunni con difficoltà
Tempi: 45 minuti Spazi: aula classe/aula LIM
Lettura di due brani:Invertebrati e vert. -abilità comprensione-fare confronti-individuare dettagli
Gruppo cooperativo
I docenti stimolano i gruppi rispetto agli obiettivi sociali e cognitivi
Tempi: 60 minuti Spazi: aula classe/aula LIM
Presentazione in power point delle differenze tra i due animali analizzati
Gruppo cooperativo
I docenti aiutano i gruppi rispetto allarealizzazione del prodotto finale
Tempi: 75 minuti Spazi: aula classe/aula LIM
Titolo unità: “Vertebrati e invertebrati” – discipline: italiano – scienze - tecnologia
40N. Molteni - docente specializzato
40
Esemplificazione di una UNITA’ INTEGRATA
1^ lezione 2^ lezione 3^ lezione 4^ lezione 5^ lezione
Presentazione organizzatoreanticipato:preconoscenze
Per la classe e perl’alunno: ascolto e linguaggioespressivo
Lettura di un brano sui vertebrati: -abilità comprensione-fare domande
Per la classe: - comprendere il testo- individuare sinonimi
Per l’alunno:- individuare maiuscoleper nomi propri- descrizione immagini
(semplificazione del testo / uso maggiore di immagini)
Lettura di un brano sugli invertebrati: -abilità comprensione-fare domande
Per la classe: - comprendere il testo- individuare sinonimi
Per l’alunno:-individuare maiuscoleper nomi propri- descrizione immagini
(semplificazione del testo / uso maggiore
di immagini
Lettura di due brani:Invertebrati e vert. -abilità comprensione-fare confronti-individuare dettagli
Per la classe: -collegare informazioni- riassumere
Per l’alunno:-rappresentaregraficamente-confrontare parole diverse- completare testo “bucato”
(semplificazione del testo / uso maggiore
di immagini
Presentazione in power point delle differenze tra i due animali analizzati
Per la classe: - sistematizzareInformazioni - scrivere schemi
Per l’alunno:- realizzare/cercareillustrazioni da inserire nellapresentazione-completareschemi
Obiettivi per la classe e personalizzati
41
Per collaborare efficacemente sono indispensabili: • condivisione di idee e materiali• flessibilità delle risorse presenti • elaborazione di progetti/programmi realistici, motivanti, significativi• pianificazione dettagliata • definizione di obiettivi chiari• utilizzo di forme di comunicazione efficace • attenzione ai bisogni educativi e alla personalità degli alunni
N. Molteni - docente specializzato
42N. Molteni - docente specializzato 42
PERSONALIZZAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE DI CLASSE
AREAFONDAMENTAL
E
OBIETTIVO DELLACLASSE
OBIETTIVOPERSONALIZZATO
PREREQUISITI MODALITA’
____________
____________
____________
A) Componente/Indic._____________________
_____________________
_____________________
_____________________
B) Obiettivo specifico:_____________________
_____________________
____________________
_____________________
A) Componente/Indic.___________________
___________________
___________________
___________________
B) Obiettivo specifico:_____________________
___________________
___________________
___________________
1) _________________________
2) _________________________
3) _________________________
4) _________________________
5) _________________________
A) Strumenti:________________________________________________________________________________
B) Tempi:________________________________________________________________________________
C) Spazi:________________________________________________________________________________
43N. Molteni - docente specializzato 43
MODALITA’ DI PERSONALIZZAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE DI CLASSE
ANALISI E SCELTA DEGLI
OBIETTIVI DELLA CLASSE
PERSONALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI RISPETTO A QUELLI
DELLA CLASSE
AVVICINAMENTO DEGLI OBIETTIVIO
DI CLASSE A QUELLI INDIVIDUALI
USO DI MATERIALE DI FACILITAZIONE
a. Osservazione a. Aree prioritari a. Ripasso del programma a. Veicolo iconico
a. Analisi prerequisiti b. organizzazione ambiente b. Ricerca soluzioni diverse b. Utilizzo pc (applicazione strategie)
c. Conoscenza programma c. Organizzazione modalità c. aiuto tra pari (peer tutoring) c. riscrittura testi classe e confronto didattiche di interazione: (materiale di studio…) con colleghi - riduzione richieste
- propmts d. appr. cooperativo - attenuazione aiuti - rinforzatori verbali e. scambio ruoli doc. di classe/ - rinforzatori sociali doc. sostegno
44N. Molteni - docente specializzato 44
Risorse da attivare sulla classe
1. Organizzazione scolastica generale formazione classi , flessibilità orario 2. Spazi e architettura articolazione spazi interni, posizione banchi3. Sensibilizzazione generale favorire una cultura dell’integrazione e della inclusione (attività di informazione, conoscenza) 4. Alleanze extrascolastiche risorse educative e formative5. Formazione e aggiornamento 6. Documentazione per copiare o modificare idee e strategie – buone prassi7. Didattica comune modalità più inclusive – lavoro su obiettivi disciplinari- Modelli di apprendimento cooperativo (ruoli sostenibili e partecipazione al compito)- Didattica per problemi reali (forte componente di attivazione e scoperta)- Individuare punti di contatto tra le competenze del curricolo e quelle dell’alunno- Adattamento degli obiettivi curricolari anche in presenza di scarse competenze8. Percorsi educativi e relazionali comuni laboratori creativi, espressivi, produttivi.Gruppi omogenei rispetto a un problema/compitoEs: stimolazione metafonologica; esercitazione sulle quattro operazioniGruppi eterogenei rispetto a un problema/compitoEs: laboratorio “costruzione del libro”, laboratorio di fotografia
45
9. Didattica individuale effettuata in rapporto uno a uno .- Docente di sostegno / alunno- Docente di classe / alunno- Alunno tutor /alunno BESAdattamento alle caratteristiche individuali dell’alunno.Non necessariamente in spazi esterni alla classe.10. Percorsi educativi e relazionali individuali in un rapporto uno a uno
Obiettivi diversi:- autonomia personale - orientamento nell’ambiente scolastico - competenze comunicative- competenze relazionali (comportamenti problema)- autonomia sociale
11. Ausili, tecnologie e materiali speciali risorsa per l’apprendimento 12. Interventi di assistenza e di aiuto personale assistenza fisica 13. Interventi riabilitativi logopedia, psicomotricità, ecc.14. Interventi sanitari e terapeutici svolti da neuropsichiatri, psicologi , ecc.
46N. Molteni - docente specializzato 46
LA VALUTAZIONE: PROSPETTIVE DA CONSIDERARE
PROSPETTIVA PSICOLOGICA
PROSPETTIVA PEDAGOGICA
PROSPETTIVA FORMATIVA
PROSPETTIVAFUNZIONALE
PROSPETTIVA RELAZIONALE
Fornisce un feedback all’alunno
Può essere fontedi motivazione al “fare”
Esprime un giudizioriguardo ai com-portamenti (processo)
Distingue le fasi di apprendimento (prodotto)
Ogni giudizio è legato funzionalmenteai successivi
Il giudizio considera il rapporto tra conoscenza/ apprendimento/maturazione (per l’alunno div. abile si considera anche il livello di dinamicità e socializzazione)
Considera l’elemento della socializzazione sul versante dell’alunno
Stabilisce convenzioni valoriali e lessicali tra i docenti
47N. Molteni - docente specializzato 47
Bibliografia:Gelati M., Pedagogia speciale e integrazione, op. cit., p.58
Huber J. (2005), Difficoltà di apprendimento, Erickson, Trento, pp.43-54 n° 11/1, Ottobre 2005
Ianes D. e Camerotti S (a cura di). (2007), Il Piano educativo individualizzato – Progetto di vita, Erickson
Ianes D. (2005) , Didattica speciale per l’integrazione, Erickson, Trento, pp.213-224
Ianes D., Macchia V., (2008), La didattica per i Bisogni Educativi Speciali, Erickson, Trento
Macchia V., (2006), I bisogni educativi speciali e le risorse per una didattica inclusiva – Difficoltàdi apprendimento , n° 11/4, Aprile 2006
Miele M., Didattica integrata e strategie di intervento, Un. Bari - dispensa
Pavone M.J., Premesse per una didattica della conduzione integrata della classe, L’integrazione scolastica sociale, vol.3,n.3Spiriti Santina The square. Nuovo metodo di insegnamento della lingua inglese, Thyrus Ed., 2004
Vianello R., Tortello M., (2000) Esperienze di apprendimento cooperativo, Junior