Mononucleosi infettiva - sunhope.it · quelle dovute al virus di Epstein-Barr(EBV).chiamata...

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Mononucleosi infettiva

Manifestazione clinica meglio conosciuta fra

quelle dovute al virus di Epstein-

Barr(EBV).chiamata inizialmente col nome di Barr(EBV).chiamata inizialmente col nome di

febbre ghiandolare, deve il suo nome agli

elementi cellulari mononucleati, che hanno

l’aspetto di linfociti atipici, presenti nel sangue

circolante. Altri agenti possono dare un

quadro mononucleosi-simile.

Patogenesi Infezione primaria:

Il virus penetra attraverso le cellule epiteliali del cavo

orale g. salivari sangue (viremia

primaria) linfociti B(moltiplicazione massiva)

attivazione CD8(linfociti atipici che si evidenziano

allo striscio)allo striscio)

Fase latenza:

Cellule epiteliali cavo orale

Linfociti B

Incubazione: 30-50 gg.

Clinica

Lattanti e bambini primi anni di vita :

asintomatici

Età successive:

Malessere, mialgia, astenia, febbre, tonsilliteMalessere, mialgia, astenia, febbre, tonsillite

spesso con membrana bianco-grigiastra,

linfoadenopatia, epatosplenomegalia

GOT, GPT, edema palpebrale, adenoidite,

esantema aspecifico

Nei soggetti con mutazione del gene SH2DIA o DSHP (eredità materna recessiva): sindrome X linfoproliferativa o

m. di Duncan caratterizzata da:

Mononucleosi precoce nei maschi1. Mononucleosi precoce nei maschi

2. Linfoma nodulare a cellule B coinvolgente il SNC

3. Ipogammaglobulinemia grave

Complicanze

Ematologiche Anemia emolitica autoimmune,

trombocitopenia, granulocitopenia

Rottura di milza

Neurologiche Encefalite, meningo-encefalite, paralisi

nervi cranici (VII), s. Guillain-Barrè,

convulsioni, mielite trasversa convulsioni, mielite trasversa

Epatiche Epatite, s. di Reye

Cardiache Pericardite, miocardite

Polmonari Ostruzione vie aeree, polmonite

interstiziale

TerapiaMalattia autolimitantesi per cui il trattamento è

prevalentemente di sostegno.

I cortisonici hanno un ruolo nel controllo

dell’eccessivo ingrossamento tonsillare , nella

difficoltà respiratoria dell’adenoidite edifficoltà respiratoria dell’adenoidite e

nell’eccessiva tumefazione linfoghiandolare.

Non sono indicati per il trattamento delle

forme a decorso lieve-medio.

Diagnosi

•Quadro clinico

•Aspetto globuli bianchi allo striscio periferico (linfociti attivati)*

•Prove sierologiche specifiche e aspecifiche•Prove sierologiche specifiche e aspecifiche

*Leucocitosi(G.B.10.000-20.000/mm3 – 2/3linfociti

20/30% linfociti attivati,grosse celleule a nucleo eccentrico e basso rapporto nucleo citoplasmatico, citoplasma basofilo e spesso vacuolato.

INFEZIONI DA CITOMEGALOVIRUSINFEZIONI DA CITOMEGALOVIRUS

I virus citomegalici comprendono un gruppo di agenti I virus citomegalici comprendono un gruppo di agenti

della famiglia degli HERPES VIRUS.della famiglia degli HERPES VIRUS.

Il CMV dà più spesso infezioni inapparenti o di rado Il CMV dà più spesso infezioni inapparenti o di rado

causa malattia con ampia variabilità del quadro clinico.causa malattia con ampia variabilità del quadro clinico.

Sono riconosciute INFEZIONI PRIMITIVE ( in soggetti Sono riconosciute INFEZIONI PRIMITIVE ( in soggetti Sono riconosciute INFEZIONI PRIMITIVE ( in soggetti Sono riconosciute INFEZIONI PRIMITIVE ( in soggetti

suscettibili) e INFEZIONI RICORRENTI, legate alla suscettibili) e INFEZIONI RICORRENTI, legate alla

riattivazione di un infezione latente o ad un a riattivazione di un infezione latente o ad un a

reinfezione esogena, in soggetti sieropositivi.reinfezione esogena, in soggetti sieropositivi.

La sede della latenza virale è probabilmente La sede della latenza virale è probabilmente

rappresentata dai monociti, dai linfociti e dai neutrofili rappresentata dai monociti, dai linfociti e dai neutrofili

circolanti.circolanti.

Patogenesi

•Trasmissione verticale, transplacentare;

infezione perinatale.

•Trasmissione nei primi anni di vita•Trasmissione nei primi anni di vita

•Trasmissione sessuale

•Trasmissione con sangue e con organi.

DIAGNOSI

•Clinica ed anamnestica.

•Isolamento del virus da tessuto (fibroblasti), dalle

urine o dalla saliva.

•Ricerca diretta su campioni di urina.

•Ricerca di antigeni precoci specifici a mezzo di sieri •Ricerca di antigeni precoci specifici a mezzo di sieri

immuni o anticorpi monoclonali.

•Dimostrazione di antigeni virali nelle urine mediante

ELISA o PCR.

•Prove sierologiche : ELISA, immunofluorescenza

indiretta.

> di circa 4 volte del titolo anticorpale diagnosi

di infezione

TRATTAMENTO

Ganciclovir ( Cymevene, 10 mg/kg, 2 volte al dì

x 2-3 sett.)

Foscarnet (Foscavir , 24mg/ml e.v.)Foscarnet (Foscavir , 24mg/ml e.v.)