Metodi e motivi di uno Sport accessibile: Tecniche e Tecnologie di Giammario Mascolo Psicologo...

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Metodi e motivi di uno Sport accessibile: Tecniche e

Tecnologie

diGiammario Mascolo

Psicologo Psicoterapeuta, Specialista in Terapia Breve strategicaFormatore del Comitato Italiano Paralimpico, già Segretario della

New Sport Generation ONLUS

Motivazione allo sport

• Movimento come bisogno primario (Maslow, Motivazione e personalità)

• Motivazioni primarie:– Gioco come attività piacevole e di focalizzazione psico-

motoria)– Agonismo come bisogno di misurarsi con sé stesso e la

natura, trovare spazio• Motivazioni secondarie:

– Psicobiologici (Omeostatici ed autoplastici)– Socio-culturali (Affiliazione, appartenenza,

gratificazione, elevazione…)

Cos’è l’auto-efficacia…

Si può definire “La convinzione di saper produrre risultati di un certo livello”

Convinzione di una propria capacità Intensità di questa convinzione

L’Auto-efficacia nello Sport

Importanza di un elevato senso di efficaciaper raggiungere una Prestazione Ottimale:

Controllo sugli stressor Controllo sull’ideazione disturbante Controllo sugli insuccessi Controllo sul dolore fisico Attività fisica molto presente negli studi di psicologia della

salute

Auto-efficacia nello Sport di persone con disabilità

Se normalmente l’Auto-efficacia è uno strumento della prestazione per persone disabili può diventare anche il fine e il valore aggiunto

Dinamiche su cui si interviene

Affermazione con sé stesso e con il Contesto Sociale

Conoscenza dei propri limitiDifficile in altri contesti che sono spesso

IperprotettiviPoche possibilità di spingersi oltre quei

limiti

Dinamiche su cui si interviene

Accettazione delle sconfitte e dei fallimenti Attribuzione delle sconfitte a cause obiettive, sia

intrinseche che estrinseche

Dinamiche su cui si interviene

La Delega del Controllo ha un valore attrattivo forteL’autonomia è spesso limitata dall’intervento di amici e familiari

Per autonomia intendiamo: Capacità di prendere decisioni su cosa fare e come farlo Scegliere fra varie possibilità quella ritenuta più adatta secondo le

proprie esigenze e capacità

Lo sport invece

L’Atleta è solo con le proprie possibilitàNon può farsi aiutare se non quando e come

concesso dai regolamentiE’ fortemente motivato a migliorarsi

sempre di più per rimanere competitivoPuò dimostrare anche agli altri le sue

potenzialità se gli si dà modo di esprimerle

Lo sport invece

Porta a sentirsi responsabili tanto delle Vittorie che delle Sconfitte

Non c’è nessuno che intervenga per rendere le cose semplici

Le Sconfitte devono essere Trampolini di lancio

Bisogna studiare a fondo le cause degli insuccessi per migliorarsi alla prestazione successiva

Lo sport invece

Richiede continui affinamenti della tecnica e degli ausili per raggiungere risultati sempre migliori

L’atleta deve conoscersi a fondo ed imparare a co-progettare i propri strumenti

Oppure addestrare le guide

Deve pianificare i propri allenamenti secondo obiettivi precisi e progressivi

Capire che nessuno, più di lui stesso, può sapere come rispondere alle sue esigenze

“Ogni atleta ha la facoltà di utilizzare l’equipaggiamento di gara più efficace e vantaggioso”.

(Regolamento delle classificazioni funzionali CIP)

In caso di Disabilità Sopraggiunta

E’ frequente lo sconforto per non riuscire più in ciò che prima era possibile

C’è grande beneficio specie quando si torna a praticare una disciplina già praticata prima del trauma

Si può imparare ad affrontare “Vecchi Problemi” con “Nuove soluzioni”

Questo atteggiamento può poi estendersi ad altri settori dellavita

Il “Vincente”• Gode dell’approvazione ma non teme la competizione• Punta al successo e impara dalle sconfitte• E’ costante negli allenamenti• Non gareggia per evitare l’insuccesso ma per ottenere il

successo• E’ orientato allo scopo • È Flessibile e pronto ad adattare la tattica agli imprevisti• È Collaborativo con allenatore e compagni di squadra

Ferruccio Antonelli, Alessandro Salvini, Studio condotto nelle province di Frosinone e Latina.

Psicologia dello Sport, Edilombardo, Milano: 1987.

Sviluppo delle Capacità Atletiche

Attraversa varie fasiNella I° fase è importante costruirsi una

“Rappresentazione Mentale” dell’Abilità Motoria da sviluppare

Fondamentale l’aspetto cognitivo in senso proattivo

Comprensione delle Sequenze Motorie implicate e della loro Coordinazione

Sviluppo delle Capacità Atletiche

I principianti hanno bisogno di un Modello da seguire

Il modello deve mostrare la prestazione adeguata, deve essere cioè competente

Apprendimento osservativo = “Modellamento”

Utile in questa fase anche per capire i propri errori e correggerli

Apprendimento per Modellamento

• Attenzione Osservazione del comportamento da apprendere e scelta delle informazioni

• Ritenzione e Rappresentazione in forma di schemi di azione, per rispondere a circostanze mutevoli, anche diverse dagli Script

• Produzione Traduzione in azione, monitorando i risultati confrontandoli col modello

• Motivazione Incentivi diretti, Incentivi Vicari, Auto-incentivi

Incentivi

• Modello di Birch e Veroff 1966

• Sette fonti di incentivi/motivi del Comportamento umano:

• Affiliazione – Potere – Indipendenza – Stress – Eccellenza - Successo - Aggressività

Per un disabile è utile avere all’inizio un modello anch’egli disabile

Per osservare qualcuno che usa le stesse abilità motorie che si dovranno apprendere

Per capire quali livelli è possibile raggiungere Per aumentare la fiducia nelle proprie capacità e

quindi il senso di efficacia Al modello va sempre affiancato il Tecnico

(Istruttore, Maestro, Allenatore)

Sviluppo delle Capacità Atletiche

Sviluppo delle Capacità Atletiche

Non basta osservare, interviene poi il Sistema Cognitivo ad elaborare le informazioni per utilizzarle in situazioni diverse

Perciò l’accuratezza delle rappresentazioni cognitive acquisite nella I° Fase è fondamentale per una Buona Prestazione

Grazie alle conoscenze così apprese l’Atleta riuscirà pian piano a Prevedere le situazioni ed Organizzare le azioni

Lo sport fornisce tutti gli incentivi

Sviluppo delle Capacità AtleticheNel caso di Disabilità Visiva

il modellamento è ugualmente possibile

L’Istruttore-Maestro dovrà spiegare verbalmente le abilità che vanno apprese e addestrarsi per questo

(Esecuzione guidata dell’azione)

Un buon esempio di come adattando la Tecnica alle condizioni dell’Atleta si possono raggiungere gli stessi obiettivi

Attività Fisiche Adattate

A.P.A. = Adapted Physical Activity = Activité Physique Adaptée

PRIMA DEFINIZIONE (IX Simposio Internazionale APA,

1989)

“Movimento, attività fisica e sport

Enfasi particolare agli interessi e alle capacità degli individui

che vivono condizioni fisiche limitate: disabili, malati o

anziani.”

Attività Fisiche Adattate

TENDENZA ATTUALE (De Pauw, 2000)

“APA è un termine “ombrello” usato in tutto il mondo per

individuare un’area interdisciplinare di saperi:

attività di educazione fisica, tempo libero, danza, sport

fitness e riabilitazione per individui con impedimenti, a

qualunque età e lungo tutto il ciclo della vita.”

Attività Fisiche Adattate

OBBIETTIVI - 1

Obiettivo basilare: “abilitare” tutti gli individui a partecipare

ad una regolare attività fisica durante l’intero arco di vita.

“Vogliamo valorizzare e promuovere l’attività fisica quale mezzo ricreativo, sportivo, terapeutico, espressivo e di benessere” (CD ADAPT Thenapa, 2004)

Quali sport?

Le esigenze delle persone con disabilità hanno portato alla nascita di sport che possono essere:

– Sport invariati

– Sport adattati

– Sport nuovi

Sport-Terapia

• Comincia spesso in ospedale come parte della riabilitazione

• La persona passa da oggetto delle cure a soggetto dell’azione

• Imparare ad usare le capacità residue per un obiettivo

• Competitività e Partecipazione

Sport-Terapia

• Imparare il controllo mirato del corpo nel tempo e nello spazio

• Per le disabilità mentali è fondamentale il fattore tempo

• Gestione del residuo in funzione di uno strumento

La pratica dello Sport da parte di persone disabili richiede

Una preparazione atletica mirata e costante

Scelta degli Ausili e delle Tecniche da utilizzare per rispondere alle Difficoltà Funzionali

Apprendimento del controllo specifico del corpo nel tempo e nello spazio

Scelta degli Ausili

Ogni Società Sportiva dovrebbe avere al suo interno Personale preparato per una Diagnosi precisa

L’Ausilio va scelto come in altri ambiti Studiando bene le “Capacità Residue” Deve sostituire bene ciò che non c’è Incastrandosi altrettanto bene con ciò che già c’è.

I produttori tendono ultimamente a progettare gli ausili secondo i principi dell’ Inclusive Design

Rendendoli il più possibile adattabili a tutti

Il Disabile Sportivo

• Più espressivo

• Più desideroso di esplorare

• Più Integrato nella società

• Più disponibile nel gruppo

• Maggiore assertività

• Maggiore capacità di auto-controllo

• Ha meno bisogno di attrarre l’attenzione

• Ha più fiducia nelle proprie possibilità

• Maggiore ampiezza di interessi

• Ideazione più fluida

Di Lucenti L., Gioia M. Cm. (2002) Confronto tra disabili sportivi e non sportivi.

Sport e Disabili in Italia

Relativamente poco diffusoSoprattutto come strumento riabilitativoAll’estero viene inserito da subito nel

Programma di Riabilitazione

PROTESI per l’attività sportiva

Le protesi per attività sportive sono appositamente realizzate con soluzioni tecniche (invasatura) e con componenti speciali (piedi e ginocchi) adatti alle caratteristiche della disciplina sportiva da praticare.

IL GINOCCHIO PROTESICO

I ginocchi per le discipline d’atletica come il fondo, il mezzo fondo, la velocità e il salto in lungo devono essere:

1) particolarmente resistenti in quanto molto sollecitati;

2) a controllo idraulico (mono o pluriasse in funzione della lunghezza del moncone) in quanto devono mantenere velocità elevate durante la corsa

IL GINOCCHIO PROTESICO

Per aumentare la velocità di risposta nella fase di lancio del ginocchio, alcuni atleti inseriscono un respingente elastico nella zona di battuta contro l’invasatura.

PIEDE PER IL LANCIO DEL PESO

Dott. Giammario MascoloPsicologo Psicoterapeuta, Specialista in Terapia Breve StrategicaFormatore dell’Albo Ufficiale Comitato Italiano Paralimpico, già

Segretario della New Sport Generation ONLUSwww.gmascolo.net