Meraviglioso...

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Meraviglioso…ma guarda intorno a te che doni ti hanno fatto… la luce del mattino l’abbraccio di un amico

IL VISO DI UN BAMBINO…Da “Meraviglioso” - Negramaro

Questo strumento vuole essere una raccolta di documentazioni, un indice visivo che vuole dichiarare come la scuola dell’infanzia deve essere considerata uno spazio di crescita per tutti i suoi abitanti (bambini, insegnanti, collaboratori, atelierista… genitori). Un luogo dove nascono e si intrecciano amicizie, relazioni, dove si sperimentano conoscenze e abilità, uno spazio dove i bambini, da attori e registi competenti, costruiscono la propria evoluzione.

9 settembre 2010…inizio di una nuova esperienza

La scuola dell’infanzia è un ambiente educativo di esperienze concrete e apprendimento riflessivo nei diversi ambiti della vita dei bambini.

L’aspetto ludico, regolato o spontaneo, della Scuola dell’Infanzia permette ai bambini di esprimersi e di imparare divertendosi.

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Alberto: C’è Riccardo con la sua mamma. Alice: Richi. Roberta: Con la sua mamma.

Elena: Ma quello è il papà Luca e Elena! Cosa state facendo? Elena: Stiamo facendo una cosa, stiamo facendo un lavoro con il mio papà. Alice: Stiamo facendo i giochi. Stiamo facendo che avevo un fiore rosa.

Alberto: La Sofia con Leo. E lì c’è la Simona con Rocco e la Sveva. Cosa è venuta a fare la loro nonna? Gioacchino: A fare gioco! Elena: La nonna di Rocco e della Sveva. Alice: Rocco e “Veva”.

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A chi piace giocare?Davide: Io. (e alza la mano)Roberta: Io.Aurora: Io.Marco G.: A me mi piace giocare.Riccardo: Anche a me piace giocare.

Il gioco costituisce il terreno privilegiato della pedagogia della prima infanzia.

Il gioco è la vita stessa del bambino, è il modo di essere e di fare esperienza

Attraverso il gioco il bambino si esprime con la propria personalità mescolando elementi magici e fantastici con quelli reali.

Roberta: Quello è Omar e quella è la Ceci.

Sofia: Sto pulendo perché c’è sporco. Elena: Pulisce. Roberta: Stanno giocando

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La torta della mamma di Miriam

“La felicità della vita è fatta di frazioni infinitesimali… di un bacio, di un sorriso, di uno sguardo gentile, di un complimento fatto col cuore.”

S.T. Colieridge

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Marco G.: Stiamo andando su a Marola

Elena: Stiamo facendo di andare a casa di Marco. Alice: Alle castagne. Elena: E poi a mangiare e a raccogliere le castagne.

Alberto: Lì siamo in gita. Dove? Alberto: In pullman. Gioacchino: La torta! Le lasagne! Elena: La mamma di Marco!

Riccardo: Guarda, c’è buio di lupi! Sì, i lupi stanno nel bosco dove c’è buio. Sofia: Io ho paura dei lupi. Perché? Sofia: Perché mangiano. Riccardo: No, mangiano solo cappuccetto rosso!

… Il diritto al silenzio ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell’acqua… da I diritti naturali di bimbi e bimbe di Gianfranco Zavalloni

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Cosa state facendo? Cecilia: Lavando le castagne, dopo le mangiamo. Sofia: Io le mangio a casa. Riccardo: Non mi piacciono le castagne.

Elena: Lavare le castagne. Perché? Elena: Perché erano sporche.

Cos’è l’acqua?Elena: E’ quella da bere. A casa ci ho quella con le bollicine.Davide: Quella che scorre al mare.Roberta: E’ per bere.

Marco G.: Sto lavando le castagne perché le abbiamo raccolte perché sono sporche di terra.

Emma: L’acqua del mare.Riccardo: E’ salata l’acqua, un giorno sono andato al mare; è salata.Marco G.: Anche la mia del mare è salata.Riccardo: E’ quella da andare sotto.

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Marco G.: Stiamo guardando la zucca. Cecilia: La zucca: Sofia: La zucca.

Marco G.: Sta mettendo la faccia nella mia zucca.

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Con che cosa abbiamo giocato?Emma: Con la schiuma.Com’era?Emma: Bianca.Ti è piaciuto?Emma: Sì, perché mi divertivo.

Sofia: Stiamo giocando con le bollicine. Marco G.: Giocano con l’acqua.

Con che cosa abbiamo giocato?Marco G.: Abbiamo giocato con le bolle.Com’erano?Marco G.: Belle, perché abbiamo giocato.Ti è piaciuto?Marco G.: Sì, perché sì.

Ti è piaciuto?Federico: Sì, perché… a me mi è piaciuto. Non ho giocato mai con la schiuma. Alberto: Sì, perché mi piace; perché mi piacciono le bolle.Roberta: Sì, perché era bello.Elena: Sì, perché io mi piace.

Elena: Sì, perché mi piace.Roberta: Sì, perché era bello.

Con che cosa abbiamo giocato?Gioacchino: Con la schiuma.Com’era?Gioacchino: Pesce. Con le mani.Ti sei bagnato?Gioacchino: Sì.Ti è piaciuto?Gioacchino: Sì.Lo rifacciamo altre volte?Fedi: Sì.

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La creazione – il buio

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Cosa si fa in atelier?Davide: Si fa le cose belle e si disegna.Marco G.: Si disegna.Roberta: I disegni dell’acqua.Alice: Giochi.

Come sono queste acque? Davide: Belle. Perché sono belle? Davide: Perché fanno molti colori.

Come sono queste acque? (riferite a quelle colorate dentro ai barattoli di vetro davanti a loro)Elena: Belle e pulite.Perché?Roberta: Perché sono colorate.Miriam: Belle.Elena: Sono colorate e belle. Belle perché mi piace colorare, le lavoro come nei cartoni di Barbapapà.

Cosa state disegnando? Alice: Faccio… un fungo. Cecilia: Un arcobaleno. Matilde: Dei pesci.

Davide: Pier, ti ho detto che se mischiamo tutti i colori viene un bel verde. Mi serve il blu e il giallo. Cosa diventano insieme? Davide: Il verde, ho visto per televisione.

La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva.

D. Hume

Alberto: Ho fatto il prato, ho fatto dell’erba. Questa è una strada. Dove ti porta? Alberto: All’asilo, mi ha portato il papà.

Federico: Guarda, ho fatto una balena! Io ho fatto i fuochi d’artificio.

Marco G.: Delle cose, i funghi, faccio anche dell’erba, delle montagne e l’arcobaleno. Sofia: Faccio… la tartaruga. Marco G.: Anche io al mare ho visto una tartaruga. Marco G.: Pier, io faccio un castello.

Bolle di shampoo

Interpretazione pittorica della schiuma e delle bolle

Sensorialità… mani che incontrano l’acqua… e le bolle

Grafiche dell’acqua

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Vi piace giocare?Emma: Sì.Alberto: Sì.Elena: Anche a meSultan: Anche a me.Marco P.: A io.Sofia: Sì, al pallone.Emmanuel: Anche io al pallone.A Gioacchino piace giocare?Gioacchino: Sì.

Che giochi vi piacciono?Agnese: Disegnare.Alberto: Le torri.Emma: Giocare, le torri.Cecilia: Costruire le torri.

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araz

ione

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pra

nzo

pran

zo

“nan

na”

Alice: Noi siamo a “ninì”. Roberta: Con le brande. Elena: Siamo a letto. Roberta: Lì c’è l’Emma, lì c’è Alberto vicino all’Emma. Alice: Ci ha il ciucio lei. Roberta: C’è l’Aurora da sola.

Aurora, Omar, Adam, Sofia, Alice, Davide, Elena, Sultan, Federico, Fedi, Gioacchino, Roberta, Cecilia, Sveva, Rocco, Riccardo, Alberto, Marco G., Marco P., Matilde, Agnese, Emma, Muhnis, Miriam, Emmanuel, si sono e si stanno divertendo insieme a…

Uomo colto è colui che sa trovare un significato bello alle cose belle.

Oscar Wilde

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2010

Scuola Statale dell’infanzia “L’albero delle farfalle”