Marco Mencarelli è d.t. - WordPress.com · 2012. 11. 9. · olimpico nel 1948 Marco Mencarelli è...

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  • LIVIA TAGLIOLI

    Quando lo sport fa bene.Anzi fa talmente bene che tan-to vale praticarne due. Se poisei così bravo da tagliare tra-guardi importanti in entram-be le discipline il problema di-venta scegliere. È la storia nonproprio ordinaria di tre ragaz-ze, evidentemente nate per losport. A tal punto da diventareautentiche promesse in due di-verse discipline.

    Atletica e volley Si tratta di Sid-ney Giampietro, 13 anni com-piuti lo scorso 27 gennaio, na-ta a Milano da madre nigeria-na e padre italiano. Si dedicaal lancio del peso con la Sporti-va Metanopoli di San DonatoMilanese (la ex Snam, squa-dra che fu di Fiona May, Ma-nuela Levorato e Genny di Na-poli) e alla pallavolo con la Mi-lano Team Volley, la principa-le realtà pallavolistica di Mila-no Sud. «Gioco a pallavolo daquando ho 7 anni — raccontaSidney — mentre la scorsa pri-mavera ho provato a fare atle-

    tica e mi sono appassionata,anche se a livello di diverti-mento uno sport di squadra tidà di più. Dove mi vedo fra 10anni? Credo nel mondo dell’at-letica: quest’estate ho guarda-to tutta l’Olimpiade in televi-sione, un domani chissà… Ilmio sogno però è quello di con-tinuare a dedicarmi a tutti edue i miei sport preferiti il piùa lungo possibile». «Sidney hasolo 13 anni — spiega l’allena-tore di atletica Luigi Cochetti— ma non si può negare cheabbia un potenziale incredibi-le. In tanti anni non ho mai vi-sto un fisico del genere (è alta1.82, pesa 90 Kg e porta il 47di scarpe, ndr): è un potenzia-le fenomeno ma da non farecrescere troppo in fretta». Inottobre Sidney ha fatto regi-strare la miglior prestazioneitaliana categoria Ragazzecon l’incredibile misura di16.59: «Io sarei già stato soddi-sfatto di un lancio da 15 metri,invece è arrivata questa misu-ra straordinaria. Ma per noinon cambia nulla, anzi lavore-remo con cautela ancora mag-giore». «Sidney è arrivata da

    noi solo quest’anno — spiegaValentina Nava, direttore tec-nico del settore giovanile fem-minile della Milan Team Vol-ley e allenatore della Under14 e della Under 16, le squa-dre di cui fa parte la Giampie-tro — ed ha grandissimi margi-ni di miglioramento. Ma sonogià molto soddisfatta di quelloche sta dando».

    Basket e sci Se poi a sfondarela barriera della mono-specia-lizzazione sono due gemelle,la storia à ancora più particola-re: Anna e Giulia Togliani, na-te a Mantova il 26 maggio1998, hanno in comune la pas-sione per lo sci e il basket. A 6anni hanno cominciato a cen-trare i primi canestri con il SanGiorgio di Mantova, a 13 era-no già state selezionate dallaRappresentativa Lombardia ea 14 sono arrivate nella Under15 della Umana Reyer Vene-zia. Così le due ragazze, chefrequentano il primo anno delliceo delle scienze umane,ogni settimana affrontanouna doppia trasferta a Vene-zia, oltre ad allenarsi duranteil week end con la BresciaBrixia Sci, la società con la qua-le praticano sci agonistico daquando avevano 6 anni. «Delbasket — raccontano — ci pia-ce molto quello spirito di grup-po che solo uno sport di squa-dra può creare e da grandi cipiacerebbe giocare in Serie A.Con un sogno: arrivare in Na-zionale». «Se alla fine Anna eGiulia — spiega Faustino Bie-na, allenatore dello sci clubbresciano — dovessero sceglie-re il basket sarebbe un peccatoperché le ritengo essere fra lemigliori 5 italiane della catego-ria, potrebbero tranquillamen-te arrivare a correre per i titoliitaliani». Non meno entusia-sta di loro è Andrea Da Preda,responsabile tecnico del setto-re giovanile femminile e loroallenatore alla Reyer: «Per meè un piacere allenare due atle-te così interessanti, giovanima molto determinate e ricetti-ve. Ora non hanno un ruolo de-finito ma per struttura fisicapotranno diventare play-maker o guardie» Da Preda èanche responsabile tecnico ter-ritoriale: «Nel periodo pasqua-le il Veneto prenderà parte alTrofeo delle Regioni e sto pen-sando anche ad Anna e Giulia.Purtroppo nello stesso perio-do ci saranno gli Italiani di scie quindi so che per loro non sa-rà una scelta facile». Atlete po-livalenti con un unico comundenominatore: chissà in qualesport, ma di certo diventeran-no famose…

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    MarcelloFiasconaro

    Nel 1973 a Milanofece il primato del

    mondo sugli 800metri. Nel 1977

    tornò per un annoal primo amore, il

    rugby, giocandoin serie B con il

    Cus Milano

    Maria CaninsNello sci di fondoconquistò 15 titoli

    nazionali e lamitica Vasaloppet.

    Nel 1981, a 32anni, passò al

    ciclismo vincendo,tra l’altro, 2 Tour(1985-1986) e un

    Giro (1988)

    «La polivalenzain giovane etànondà problemiAnzi, è positiva»

    Cesare RubiniIniziò con il

    basket, vincendol’argento agli

    Europei del 1946.Passò alla

    pallanuoto evinse, tra l’altro,

    l’Europeo nel1947 e l’oro

    olimpico nel 1948 Marco Mencarelli è d.t.delle Nazionali giovanilifemminili di pallavolo eallenatore della NazionaleJuniores femminile, con laquale ha vinto Europei (2006,2008, 2010) e Mondiali (2011).

    I VOSTRI VIDEOsu milombardia.gazzetta.it

    16,59il lancio

    di SidneyGiampietro a

    ottobre, migliorprestazione

    italiana nel pesonella categoria

    Ragazze

    6anni

    l’età in cui Annae Giulia Togliani

    hannocominciato a

    praticarebasket e sci

    a

    S

    S 1 Atlete polivalenti, pro-messe in due differentisport: quali sono i pro e icontro?«La polivalenza non presentaaspetti negativi se viene porta-ta avanti in giovane età ed èanzi indice di un elevato livel-lo nello sviluppo della motrici-tà. È una forma di educazionemotoria auspicabile in funzio-ne di tutte le forme sportiveche di solito gli allenatori ditutte le discipline applaudo-no».

    2 A quale età un’atleta de-ve scegliere a quale discipli-na si dedicherà da grande?«Dalla ricerca scientifica non èemersa alcuna indicazione ge-nerale: l’età resta una variabi-le legata al soggetto e al suosviluppo psicofisico. Di solitola scelta avviene verso il piccodi crescita, quando è necessa-rio intraprendere un percorsospecializzante perché si entranella fase sensibile per lo svi-luppo della forza. Continuarea praticare altre disciplinecomplementari può comun-que essere utile per scaricarelo stress indotto dallo sportprincipale».

    3 Quali sono i criteri di cuiuna giovane atleta deve te-nere conto nella scelta?«La motricità soggettiva creaattitudini marcate, ma puònon bastare se ad essa non cor-risponde una pari spinta moti-vazionale: per avere successoin uno sport sono fondamenta-li tanto le attitudini quanto lapassione, e tanto più queste so-no in sintonia, tanto più l’atle-ta avrà possibilità di primeg-giare».

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    MARCOMENCARELLI

    S

    CAMPO E PISTA QUANDO «SDOPPIARSI» È BELLO

    Sidney si divide tra volley e atletica: «Tra 10 anni mi vedo lanciatrice»Le gemelle Anna e Giulia fanno sci e basket: «In squadra si sta bene»

    domande a...

    I CASICELEBRI

    1-2 Anna Togliani, 14 anni, mantovana, in versione cestista e sciatrice: proprio come la sorella gemella Giulia3-4 Sidney Giampietro, 13 anni, milanese, pratica lancio del peso e pallavolo, sport con cui ha cominciato, a 7 anni

    I NUMERI

    di L.T.

    LA STORIA

    A

    4 L’allenatore di scidelle Togliani:«Un peccato sescegliessero ilbasket, sono tra lemigliori 5 italianedella categoria»

    Il tecnico diatletica dellaGiampietro: «Inpotenza, Sidneyè un fenomeno,non ho mai vistoun fisico così»

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    «Uno sport non ci basta»Il problema è... scegliere

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    54 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 8 NOVEMBRE 2012