Marco, il piccolo genio grazie all'ADHD

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MARCO, il piccolo genio

grazie all’ ADHD

Il bambino che segue il tempo

La storia di MarcoMarco è un bambino di otto anni e ha appena finito di frequentare la classe terza elementare.Lo seguo da quando i genitori lo hanno iscritto all’asilo nido dove lavoravo. Non è stato facile per me perché Marco è mio cugino, soprattutto quando si è trattato di comunicare ai genitori che Marco aveva dei disturbi comportamentali e che era il caso di richiedere una consulenza specialistica.

AL NIDO• Faceva fatica a giocare in modo

tranquillo,• Faceva fatica a seguire le istruzioni

semplici per poter giocare con i compagni,

• Movimenti mani e piedi confusi,• Difficoltà a rimanere seduto,• Passava da un gioco all’altro senza

concluderne uno,• Difficoltà ad attendere il proprio turno

nei giochi di gruppo,• Molto impulsivo, reagiva in modo

aggressivo con i compagni e anche con le maestre.

Marco, otto anni, 3° elementare...dopo 6 anni..

Ritrovo un Marco simile, con le stesse problematiche se non amplificate. L’unica differenza è che era più grande e ovviamente possedeva più forza fisica.

COME MAI NON C’E’ STATO UN MIGLIORAMENTO?

Perché i genitori non hanno mai accettato l’ ADHD.

Parent trainingIl trattamento basato sulla modificazione del comportamento dei genitori, si fonda sulla teoria dell’apprendimento sociale, ed è stata sviluppata per genitori di bambini non cooperativi, oppositivi e aggressivi. Il parent training è stato suggerito come una via per migliorare il funzionamento di bambini con ADHD insegnando ai genitori a riconoscere l’importanza delle relazioni con i coetanei, ad insegnare, in modo naturale e quando ve ne è il bisogno, le abilità sociali e di crescita, ad acquisire un ruolo attivo nell’organizzazione della vita sociale del bambino, e a facilitare l’accordo fra adulti nell’ambiente in cui il bambino si trova a vivere

Alcune manifestazioni:Mancato rispetto delle regole

Eccessiva attività motoria

Attenzione limitata

Rendimento scolastico non adeguato

Gli cadono continuamente le cose dal banco

A volte cade anche lui!

Fatica a rispettare i turni della comunicazione

Scarsa cura e ordine dei materiali (gli rubano le cose i compagni)

Atteggiamenti oppositivi o provocatori

Frequenti errori banali

Presentazione di lavori incompleti

Forte sensibilità ai rumori e movimenti dell’ambiente.

Disarmonia nei movimenti

Che cos’è l’ ADHD?

Caratteristiche:Disattenzione: incapacità nel mantenere per un periodo sufficientemente prolungato l’attenzione su un compito.Iperattività: eccessivo ed inadeguato livello di attività motoria.Impulsività: incapacità ad aspettare o ad inibire comportamenti che in quel momento risultano inadeguati.

COMPLICANZE

SECONDARIE

Difficoltà relazionali• Emarginazione da parte dei

coetanei• Scarse amicizie durature• Tendenza all’isolamento• Rapporti con bambini più

piccoli o più instabili• Immaturità sociale

Bassa autostima

• Difficoltà di rendimento scolastico

• Inadeguatezza• Solitudine, sentimenti

abbandonici• Senso di colpa• Rischio di disturbo depressivo

In età prescolare• Crisi di rabbia• Litigiosità• Provocatorietà• Assenza di paura• Tendenza a incidenti• Disturbo del sonno

Marco in classe si annoiava. Mentre lui ci impiegava 20 minuti per imparare un nuovo argomento, i suoi compagni avevano bisogno di tutta l’ora e nei rimanenti 40 minuti le maestre non riuscivano a intrattenere Marco. Di conseguenza stava iniziando ad odiare la scuola perché la considerava limitativa e noiosa e secondo lui non stava imparando niente di più di quello che già conosceva grazie ai documentari in TV.

Cosa potevo fare?

Riscopriamo la scuolaNelle ore di storia la stanza diventava un vero e proprio campo da guerra; le bombe delle palline di carta e gli avversari dei cartonati. Mentre per studiare l’evoluzione dell’uomo andavamo indietro nel tempo tra documentari e fossili sotterrati in giardino.

La geografia e la scienza erano lunghe camminate in campagna e ore passate nell’orto per capire la crescita delle piante.Per quanto riguarda italiano la cosa che faceva più fatica a causa della scarsa concentrazione, era quella di imparare le poesie a memoria. Quindi lo aiutavo a calarsi nella parte con travestimenti e decorazioni.

Partendo dal presupposto che è appassionato di musica ma non di matematica, le tabelline le abbiamo imparate con la chitarra e poi al pianoforte, “step by step”.

Non vedeva l’ora di

andare a scuolaPer far vedere i suoi progressi agli

insegnanti e ai compagni

Per poter arrivare a fare

questo:

• Giochi di contenimento

• Stimolo di distrazione diverso ad ogni lezione, lo scopo era di riuscire a resistere da esso. (anche due cani nella stanza che giocavano)

• Gli assegnavo degli esercizi e uscivo dalla stanza ma gli lasciavo sopra al tavolo lo stimolo di distrazione. (anche 20 min. da solo con lo stimolo senza distrarsi)

• Non sapeva rispettare i turni, il momento dei compiti e il momento della pausa. Inizialmente in due ore di lezione facevamo una pausa ogni 15 minuti. Ora non fa quasi mai pause se non per andare in bagno o bere un bicchiere d’acqua.

Grazie per la vostra attenzione!