Malattie infettive nelle grandi emergenze

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CORSO DI FORMAZIONE

LA PROTEZIONE SANITARIA NELLE GRANDI EMERGENZE NON EPIDEMICHE

CROCE ROSSA ITALIANACorpo Militare – V Centro Mob.ne - Verona

In collaborazione con

AZIENDA OSPEDALIERA - UNIVERSITA’ di PADOVA

Le malattie infettive nelle grandi emergenze

Dr. Dino SgarabottoMalattie Infettive e Tropicali

Scenari importanti ma non pertinenti

• Grandi epidemie infettive• Influenza H5N1 o simili• SARS e MERS da nuovo Coronavirus• Febbri estive: diffusione Degue e West Nile

Fever (febbre del Nilo) in Europa• Febbri emorragiche: Ebola, Marburg, etc• Le pestilenze del passato: peste e tifo

petecchiale, vaiolo

Il nostro scenario• Emergenze in cui è necessario l’intervento

della protezione civile/croce rossa e rischi sanitari di tipo infettivo/contagioso

• Terremoti, alluvioni, incendi in cui masse di popolazione non possono avere accesso alle loro case

• Immigrazione/profughi come evento improvviso di grandi dimensioni simili a quelle che si stanno verificando nel Paesi del Mediterraneo del Sud

Le malattie infettive dipendono …• da fattori marginali in una società ben

strutturata come quella occidentale per cui sono in percentuale poco importanti; le due cause più frequenti di ospedalizzazione sono i tumori e le malattie cardio- cerebro-vascolari

• In caso di calamità il rischio infettivo può diventare importante perché può essere critico l’accesso ad acqua potabile, a cibo pulito, ai servizi igienici, a fonti di calore ed infine al sovraffollamento

Se l’acqua non fosse potabile…

• In sintesi l’82% delle gastroenteriti sono di origine batterica, il resto da virus, da parassiti e da cause non identificabili

• Gastroenteriti da Escherichia coli enterotossica (ETEC 16%), Shighella spp (16%), Vibrio parahaemoliticus spp (10%), Norovirus (8%)

• Tifo addominale da Salmonella typhi e paratyphi, ma soprattutto le Salmonellosi minori

• Altre gastroenteriti da Giardia intestinalis, Criptosporidium spp, Ciclospora spp, Trichinella spiralis

Se la catena alimentare non è controllata

• E’ più facile controllare l’acqua del cibo: nella catena alimentare ci sono molti più passaggi

• I punti critici: cibo crudo (le insalate e le macedonie fresche), cibo conservato male (resti di cibo da riutilizzare i giorni successivi), cibi con preparazione complicata da passaggi di più persone, tempi di attesa lunghi fra preparazione e distribuzione, cibo locale di origine non controllata…

Malattie di origine alimentare

• Sono le stesse che si possono avere per l’acqua contaminata, ma di solito il numero di persone colpite contemporaneamente è minore

• Si aggiungono lo Staphylococcus aureus con la sua esotossina nei cibi malconservati ed eccezionalmente il Clostridium botulinum

• Non vanno dimenticate le Epatiti virali A ed E

Problemi diagnostico terapeutici• Scarso accesso a test di laboratorio e

microbiologici, ma i campioni microbiologici possono essere inviati facilmente anche lontano

• Necessità di predisporre l’evacuazione e il ricovero per capire meglio la causa e contenere una potenziale epidemia

• Utilizzo di antibiotici su base empirica: Ciprofloxacina (non a gravide e bambini), Azitromicina e Cefalosporine di 3° generazione (im. oppure orali)

Vaccinazioni possibili

• Antitifica orale o im. (dura 3 anni)• Anticolera orale (parzialmente efficace anche

in alcune diarree da Escherichia coli)• Antiepatite A im.

Malattie correlate a scarsità di servizi igienici

• Possibilità di lavarsi spesso le mani; possibilità di farsi la doccia o il bagno; possibilità di avere vestiti puliti

• Aumentano le malattie infettive della pelle che sono prima di tutto batteriche, poi fungine ed infine da parassiti

• Staphylococcus aureus, Streptococcus pyogenes, Candida albicans, Malassezia furfur, Tricophyton spp e Microsporum spp, Sarcoptes scabiei; Leishmania cutanea, Larva cutanea migrans…

Prevenire è più facile di curare

• In alcuni casi si può usare - invece del sapone standard - il sapone disinfettante alla clorexidina. Se non c’è un facile accesso all’acqua per lavarsi le mani, bisogna avere a disposizione la soluzione alcool 70°/glicerina

• Antibiotici orali (cotrimoxazolo, doxiciclina, cefaclor), antifungini (fluconazolo, itraconazolo e terbinafina, sapone al selenio),

• Crema con permetrina al 5%, crema con tetraciclina, albendazolo e ivermectina compresse

Medicare le ferite• Disinfezione cutanea accurata con soluzioni

disinfettanti (clorexidina al 5%, ipoclorito di sodio 5%, iodio povidone al 10%, acido borico al 3%, acido acetico al 5%, permanganato di potassio al 0,05%)

• Vaccinazione antitetanica e/o immunoglobuline specifiche

• Creme antibiotiche locali (tetraciclina o gentamicina)

Sovraffollamento come rischio infettivo

• Alcune infezioni si diffusero nella società solo quando si crearono grandi aggregamenti umani che appunto permettono una facile trasmissione interumana

• Varicella, morbillo, rosolia, meningite meningococcica, influenza, tubercolosi, MST

• Questi rischi sono caratteristici soprattutto dei campi profughi/immigrazioni di massa più che di situazioni correlate a calamità naturali

Quando il sovraffollamento può essere pericoloso

• Quando si protrae a lungo per mesi• Quando è multietnico e quindi con situazioni

immunitarie di origine molto diverse• Un programma di vaccinazioni è

fondamentale per portare i nuovi arrivati allo standard della popolazione che li accoglie

Rischio TBC• Fattori predisponenti: scarsa alimentazione,

sovraffollamento, esposizione al freddo• Screening con l’intradermoreazione di

Mantoux ma ora soprattutto col Quantiferon (esame del sangue); sui positivi, Rx torace per escludere che siano malati e poi somministrazione della profilassi con isoniazide per 8 mesi per evitare che si ammalino nei due anni successivi

Rischio TBC per gli operatori

• All’aperto molto basso ma l’uso della mascherina è efficace

• In ambienti chiusi, il contatto con una persona malata (e non con quella a rischio di ammalarsi perché solo Quantiferon + che non è contagiosa per definizione) aumenta ed è alto se si resta nella stessa stanza per oltre 6 ore

• Controllo dormitori pubblici…

Miscellanea 1°• Evitare il raffreddamento che facilita le

infezioni virali come l’influenza o quelle batteriche come la tonsillite streptococcica e la polmonite pneumococcica

• Vaccinazioni disponibili contro influenza e polmonite (la prima annuale, l’altra ora di lunga durata)

Miscellanea 2°• Controllare l’infestazione delle zanzare nelle

tendopoli in quanto sono possibili vettori di infezioni virali (le cosiddette febbri estive: WNV, CKV, dengue)

• Evitare le punture di zanzare con zanzariere, protezione personale con preparati per la pelle a base di DEED, spruzzare i vestiti con permetrina (mangiare aglio e vitamina B non è efficace!)

• Controllare la diffusione di topi e ratti (leptospira e rickettsiosi)

Conclusioni• Le malattie infettive sono ben controllate

quando la società è ben organizzata• E’ necessaria una attività specifica supplementare

perché sia così anche quando le condizioni abituali sono messe alla prova da emergenze ambientali che richiedono l’intervento della protezione civile

• Il primo problema da affrontare è culturale (conoscere) ma subito dopo organizzativo (fare)

GRAZIE PER L’ATTENZIONE E LA PAZIENZA!

E ORA DOMANDE?

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Bibliografia:1. Gorbach’s 5-minute Infectious Disease Consult. 2nd edition 2012,

Lippincott Williams & Wilkins2. Keystone’s Travel Medicine. 2nd Edition , 2008 Mosby Elsevier