Mai comprare a scatola chiusa Ordine Provinciale dei Medici- Chirurghi e degli Odontoiatri Roma 25...

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Mai comprare a scatola chiusa

• Comportamento ed educazione: c’è tutto da rifare per i genitori

Dott.ssa Nada BUCAT nadabucat@hotmail.com 339/288.98.30

• La caratteristica più importante dell’ essere genitori è dunque fornire una base sicura da cui un bambino o un adolescente possa partire per affacciarsi al mondo esterno e a cui possa ritornare sapendo per certo che sarà il benvenuto.

Cosa significa fornire una base sicura

• Nutrirlo sul piano fisico ed emotivo

• Confortarlo se triste• Rassicurarlo se spaventato

(shock, trauma)• Esser pronti a rispondere

quando chiamati in causa, per incoraggiare e dare assistenza

• Intervenire attivamente solo quando è chiaramente necessario

Cosa influenza il fornire una base sicura

• Fornire sostegno emotivo al nuovo genitore significa fornirle quella base sicura di cui ha bisogno.

• I sentimenti e i comportamenti di un genitore nei confronti del figlio sono profondamente influenzati anche dalle sue esperienze personali, soprattutto quelle che ha avuto o che ha coi propri genitori.

Bowlby (1969/1982)

l’ attaccamento dell’ uomo gioca un “ruolo vitale…dalla culla alla tomba”

La famiglia come base sicura(John Byng-Hall)

• E’ una famiglia che fornisce una rete affidabile di relazioni di attaccamento che consentono a tutti i membri della famiglia e a qualsiasi età di sentirsi abbastanza sicuri da spingersi ad esplorare le relazioni che vi sono tra di loro e quelle che hanno instaurato all’interno della famiglia

LA FAMIGLIA

• È il primo e il più importante È il primo e il più importante contesto per la crescita fisica e contesto per la crescita fisica e psicologicapsicologica

• La prima esperienza di La prima esperienza di relazione dei bambini ha luogo relazione dei bambini ha luogo generalmente nella famiglia.generalmente nella famiglia.

• ÈÈ il contesto fondamentale il contesto fondamentale all’interno del quale la maggior all’interno del quale la maggior parte dei bambini viene parte dei bambini viene introdotta alla convivenza introdotta alla convivenza sociale.sociale.

LA FAMIGLIA

• Sembra da alcuni studi che la famiglia possa assumere un gran numero di forme e funzionare in ogni caso come base sicura per lo sviluppo di personalità psicologicamente sane

• Le relazioni d’attaccamento devono essere protette e non minacciate

• I familiari si sostengono a vicenda per prendersi cura uno dell’altro

• Una base familiare sicura permette che i componenti della famiglia si sentano insicuri durante una grave crisi

Transizione alla genitorialità

• La capacità delle coppie di negoziare la transizione verso la condizione di genitori varia a seconda di numerosi fattori:

• Età e maturità dei genitori• Relazione con i rispettivi

genitori• Sostegno sociale disponibile• Livello di soddisfazione

coniugale prima dell’arrivo del figlio

La natura della funzione genitoriale

• Alcune situazioni minacciano la capacità della famiglia di fornire una base sicura

• Paura di perdere o perdita reale di una figura di attaccamento• Catturare la figura di attaccamento• Rivolgersi ad una figura di attaccamento inadeguata• Conflitti entro le relazioni• Aspettativa della ripetizione di perdite simili alle generazioni

precedenti

STILI GENITORIALI

• Modo di esercitare la propria autorità sui figli.

• Caratteristiche che permettono di differenziare gli stili educativi dei genitori:

• sollecitudine – ostilità• severità – permissività• responsività – non

responsività• essere – non essere

esigenti

Stili genitoriali

Sollecitudine Ostilità

Alto controllo Autorevole Autoritario

Basso controllo Permissivo Indifferente

Fonte: Maccoby e Martin (1983)

Stile autoritario

• I genitori sono severi e inflessibili, impongono le proprie regole di condotta senza discuterle con i figli, tendono ad essere direttivi ed esigenti usando atteggiamenti intimidatori per controllare il piccolo.

• Sono poco solleciti e responsivi: raramente sollecitano l’opinione del bambino, raramente apprezzano o mostrano piacere per i risultati che ottiene.

Stile autoritario

• Genitori che si definiscono forti, autosufficienti, invece sono distanzianti. Hanno scarsa memoria delle prime esperienze e tendono a svalutare o idealizzare le proprie figure genitoriali spesso in contrasto rispetto agli elementi oggettivi che emergono dalla narrazione.

Stile autoritario– Bassa sensibilità ai segnali e alle

indicazioni del bambino– Basso grado di disponibilità nel

rispondere ai tentativi di comunicazione del bambino

– Rifiuto: esperienze spiacevoli di contatto fisico, sottrazione ai comportamenti di attaccamento rispondendo con sarcasmo, minaccia e rabbia

– Tendenza a ignorare il bambino– Mancanza di espressività

emotiva– Comportamenti di controllo e di

interferenza nel corso dell’interazione

– Hanno una immagine dei figli come ‘viziati, negativi e insicuri’

Stile permissivo

• I genitori tendono a minimizzare il controllo sui figli: pongono poche restrizioni ai desideri dei figli, non sono severi, non richiedono comportamenti maturi; tendono ad essere poco coerenti in merito alla disciplina;

• hanno un atteggiamento caldo e responsivo; generalmente consultano i bambini sulle decisioni.

Stile permissivo

• preoccupati – invischiati:

– insensibilità ai segnali e alle indicazioni del bambino: non distinguono tra l’ansia loro e quella del bambino

– Incoerenza nella risposta

– Interazione di tipo intrusivo

– Non rifiutanti

S

Genitori che parlando dei loro legami infantili esprimono rabbia per il trattamento ricevuto; appaiono ancora molto dipendenti dai loro genitori e difficilmente riescono a valutare il proprio ruolo all’interno di qualsiasi relazione. Dai loro ricordi emerge per lo più una mancanza di supporto affettivo ma non di rifiuto. Spesso si evidenzia un inversione di ruolo dal punto di vista del supporto (figli protettivi nei cf dei genitori)

Stile Indifferente

• I genitori tendono a minimizzare il controllo sui figli, non sono di sostegno e tendono a fornire loro pochi strumenti di comprensione del mondo o delle regole sociali necessarie per viverci

• hanno un atteggiamento freddo e trascurato.

Stile autorevole

• I genitori hanno idee precise sulla disciplina, esercitando un risoluto controllo sul bambino, ma usano maniere non punitive, incoraggiando gli scambi verbali e rispettando i desideri del bambino senza fare ricorso a restrizioni eccessive

• presentano espressioni di affetto più frequenti e calorose di quelle osservabili negli altri gruppi; accettano le esigenze dei figli

Stile autorevole• liberi rispetto al passato – autonomi• Sensibilità ai segnali e alle

indicazioni del bambino• Interpretazione corretta delle

indicazioni del bambino• Risposta contingente ai tentativi di

comunicazione del bambino creando le basi per la struttura temporale della comunicazione

• Garanzia di contatto fisico ed esperienze emotive piacevoli

• Mantenimento di una costante accessibilità al bambino

• Accettazione sia delle emozioni negative che positive espresse dal bambino

• Assenza di opposizione ai tentativi di autonomia

• Interazione di tipo cooperativo e supportivo e non intrusivo o direttivo

Stile autoritario

• I figli appaiono ubbidienti, miti, poco affettuosi, dipendenti e socialmente incompetenti;

• in età prescolare sono poco indipendenti, poco responsabili; i maschi possono essere collerici e provocatori; spesso sono rifiutati dai compagni.

Stile permissivo

• I figli presentano difficoltà a controllare i propri impulsi, mancano di senso di responsabilità e indipendenza; sono aggressivi

• sono più spesso privi di obiettivi, poco assertivi e generalmente non interessati ai risultati

Stile Indifferente

• I figli presentano una minore maturità rispetto agli altri gruppi sia dal punto di vista sociale che cognitivo

• possono avere difficoltà nello sviluppo emotivo, dell’autostima e dell’autocontrollo

Stile autorevole

• I figli sono socialmente responsabili, sensibili, indipendenti; nel gruppo dei coetanei risultano popolari e prosociali; presentano di autocontrollo e cooperativi nei confronti sia degli adulti sia dei compagni

• sono dotati di un buon livello di autostima; interessati ai risultati, hanno buoni risultati scolastici.

CONTESTO EDUCATIVOCONTESTO EDUCATIVO

Insieme delle risorse materiali, umane e simboliche che una istituzione educativa organizza e realizza allo scopo di educare, sviluppare e far appremdere i bambini

• L’ambiente fisico, relazionale, sociale.• Le azioni, gli interventi, le strategie educative• L’organizzazione del lavoro tra gli educatori, i

rapporti con le famiglie, le attività professionali degli educatori, i rapporti con altre agenzie educative, ecc.

Critiche

• Indici per identificare stile riguardano anche le situazioni concrete e quindi si misurano le caratteristiche della diade genitore-figlio.

• Previsione del comportamento futuro dei bambini in funzione dello stile genitoriale vs. fattori situazionali.

• Influenze culturali.• Schema interpretativo

generale e semplicistico.

GLI STILI GENITORIALI NELLA SCUOLA GLI STILI GENITORIALI NELLA SCUOLA MATERNAMATERNA

• autoritari - tendono a lasciare a scuola i figli all’improvviso

• permissivi - presentano grandissime difficoltà nella separazione

• Autorevoli - preparano in maniera efficiente i figli alla separazione e risultano molto responsivi sia prima che dopo la separazione

• Indifferenti - non danno il contenimento ai figli spiegandoli i motivi per i quali succedono le cose, credendo di lasciarli liberi

GLI STILI GENITORIALI IN ETA’ SCOLARE

• Autoritari - meno dolci nel passaggio da un compito ad un altro, ma meno brusco di permissivo

• Permissivi - passaggio brusco da un compito ad un altro

• Autorevoli - supportivi, facilitano la transizione fra un’attività e un’altra

• Indifferenti – trascuranti “studia per se”

• La scuola costituisce una istituzione tra le più significative per il bambino:

• il bambino ci passa molto tempo• è un sistema molto diverso dalla famiglia:

• + ampio; • + formale;• insegnanti hanno ruoli e obiettivi diversi dai genitori

Contesto scuola

• La scuola trasmette l’eredità fondamentale della storia umana: la lingua scritta, che permette

• l’accesso ai testi scritti e quindi all’immensa quantità di informazioni accumulate

• la comunicazione slegata dal contesto e più astratta

• che i pensieri scritti diventino oggetto di riflessione e riorganizzazione, e quindi forme di ragionamento complesso

AUTOCONTROLLO

• Imparare ad assumersi la responsabilità del proprio comportamento

• Implicazioni teoriche• Implicazioni pratiche

• Controllo esterno controllo interno

AUTOCONTROLLO

• Il processo di socializzazione ha lo scopo di far interiorizzare nel bambino le norme della società in modo di usarle per guidare i propri comportamenti

• Inizialmente i bambini si conformano alle richieste sociali perché i genitori esercitano un controllo e si aspettano obbedienza

Obbedienza e disubbedienza• OBBEDIENZA

• fare ciò che viene richiesto

• Genitori: obiettivi e modelli potere

• DISUBBEDIENZA• affermare la propria

autonomia• sviluppare abilità e strategie

adeguate

• SOCIALIZZAZIONE COMEREGOLAZIONE RECIPROCA

• SOCIALIZZAZIONE COGNITIVA ED EMOTIVA NELLA SCUOLA

• L’insegnante

Fine