L'uomo dei mulini a vento

Post on 07-Mar-2016

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L’uomo dei mulini a vento Favola illustrata per bambini di Fabio Ognibene (testo) e Sara Garagnani (illustrazioni ed art direction) Editore: Tabula Fati I cammelli del deserto arrivano nel paese dei mulini a vento per mangiare le barbe degli uomini ele case di pane dolce. Il signore dei mulini a vento perde il suo cappello che aveva il potere magicodi farlo diventare cattivo e adesso non sa più come fare. La piccola Nene sbatte i piedi, sulponticello bianco: è arrabbiata perchè vuole fermare l’acqua del fiume che scorre e scorre e nondice niente.“L’Uomo dei Mulini a Vento” racconta tre piccole storie che sono simbolicamente tre piccolecaricature della vita di ognuno di noi. 36 pagine più copertina a colori, formato orizzontale di cm 22,5 per cm 16,5. Prezzo di vendita € 6,00 (sei euro).

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L’UOMO DEI MULINI A VENTO

Fabio Ognibene / Sara Garagnani

L’UOMO DEI MULINI A VENTOTesti di Fabio Ognibene

Disegni di Sara Garagnani

Quando nel Paese dei Mulini a Vento comincia a soffiare turbinoso il vento,

arrivano i cammelli del deserto.

Arrivano i cammelli ciondolanti.

Attraversano tutti insieme il Ponticello Bianco e si fermano davanti alla capanna del Signore dei Mulini a Vento.

Il Signore dei Mulini a Vento ha la barba lunga e il suo cappello nero.

Diventa molto triste e va sul Ponticello Bianco, si appoggia con le sue mani grandi alla ringhiera e si mette a guardare il fiume di sotto che scorre e scorre e non dice niente.

Tutti i cammelli cominciano a mangiare la capanna e il Signore dei Mulini a Vento rimane senza casa.

Tutti i cammelli cominciano a mangiare la capanna e il Signore dei Mulini a Vento rimane senza casa.

La Piccola Nene, che era la bambina più dispettosa di tutte, quando lo vede si avvicina e si ferma davanti a lui.- Che barba lunga che hai! - esclama.

- È così lunga perché ho cento anni, - risponde il Signore dei Mulini a Vento.

- E perché hai un cappello così nero e brutto in testa? - gli chiede allora la Piccola Nene.- Perché sono cattivo, - risponde il Signore dei Mulini a Vento.- Ma la tua barba è morbida o dura e pungente? - gli domanda ancora curiosa la Piccola Nene.- È morbida come la neve di Natale, - risponde il Signore dei Mulini a Vento con la sua voce grossa e scura.

La Piccola Nene comincia a battere i piedi e a piagnucolare.

- Non ci credo che è morbida come la neve di Natale, non ci credo, è una bugia! E, così dicendo, strappa il cappello dalla testa del Signore dei Mulini a Vento e lo getta nel fiume.

La corrente lo porta con sé, lo porta via, lo porta lontano.

Il Signore dei Mulini a Vento adesso non ha più il suo cappello.

- Guarda che bello, galleggia! Guarda come scappa! - urla la Piccola Nene indicando in basso.

- Guarda che bello, galleggia! Guarda come scappa! - urla la Piccola Nene indicando in basso.

- Guarda che bello, galleggia! Guarda come scappa! - urla la Piccola Nene indicando in basso.

Il Signore dei Mulini a Vento sta sul Ponticello Bianco e guarda l’acqua del fiume scorrere, l’acqua che gli ha portato via il suo cappello nero.

- Il cappello è scappato, il cappello è scappato! - continua a gridare felice la Piccola Nene.

A un certo punto arriva un cammello e comincia a mangiargli la barba.

- Perché mi mangi la barba, cammello impertinente? - grida arrabbiato il Signore dei Mulini a Vento.

- Perché hai perso il tuo cappello nero, - risponde ruminando lui, - e adesso non sei più cattivo, adesso sei diventato buono.

Una lacrima cade dal visodel Signore dei Mulini a Vento,

e poi un’altra,

- Non ci credo che la tua barba è morbida come la neve di Natale, non ci credo! - ricomincia a protestare la Piccola Nene, mentre il cammello continua a ruminare.

poi un’altra ancora.

Il Signore dei Mulini a Vento, che non aveva mai pianto, ora piange forte; il Signore dei Mulini a Vento adesso può piangere perché è diventato buono.

FINE.