Levatrici : obiettrici di coscienza Madre e sorella di Mosè: coraggiose Sorella del faraone :...

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IL RUOLO DELLA DONA

NELLA STORIA DELLA SALVEZZA

DONNE DELL’ESODO

Levatrici: obiettrici di coscienza Madre e sorella di Mosè: coraggiose Sorella del faraone:

compassionevole

Levatrici: Es 1,15-2215 Poi il re d’Egitto disse alle levatrici degli Ebrei, delle quali una si

chiamava Sifra e l’altra Pua: 16 “Quando assistete al parto delle donne ebree, osservate

quando il neonato è ancora tra le due sponde del sedile per il parto: se è un maschio, lo farete morire; se è una femmina, potrà vivere”.

17 Ma le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva loro ordinato il re d’Egitto e lasciarono vivere i bambini.

18 Il re d’Egitto chiamò le levatrici e disse loro: “Perché avete fatto questo e avete lasciato vivere i bambini? ”.

19 Le levatrici risposero al faraone: “Le donne ebree non sono come le egiziane: sono piene di vitalità: prima che arrivi presso di loro la levatrice, hanno già partorito! ”.

20 Dio beneficò le levatrici. Il popolo aumentò e divenne molto forte. 21 E poiché le levatrici avevano temuto Dio, egli diede loro una numerosa famiglia. 22 Allora il faraone diede quest’ordine a tutto il suo popolo: “Ogni figlio maschio che nascerà agli Ebrei, lo getterete nel Nilo, ma lascerete vivere ogni figlia”.

Madre e Sorella Miriam: coraggiose

Madre di Mosè: non uccide il figlio, rischia la vita

Sorella che vigila e custodisce, si prende cura del fratello piccolo

1 Un uomo della famiglia di Levi andò a prendere in moglie una figlia di Levi.

2 La donna concepì e partorì un figlio; vide che era bello e lo tenne nascosto per tre mesi. 3 Ma non potendo tenerlo nascosto più oltre, prese un cestello di papiro, lo spalmò di bitume e di pece, vi mise dentro il bambino e lo depose fra i giunchi sulla riva del Nilo.

4 La sorella del bambino si pose ad osservare da lontano che cosa gli sarebbe accaduto.

Sorella del faraone: compassione

5 Ora la figlia del faraone scese al Nilo per fare il bagno, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo la sponda del Nilo. Essa vide il cestello fra i giunchi e mandò la sua schiava a prenderlo. 6 L’aprì e vide il bambino: ecco, era un fanciullino che piangeva.

Ne ebbe compassione e disse:“È un bambino degli Ebrei”. 7 La sorella del bambino disse allora alla figlia del faraone:

“Devo andarti a chiamare una nutrice tra le donne ebree, perché allatti per te il bambino? ”. 8 “Và”, le disse la figlia del faraone. La fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. 9 La figlia del faraone le disse: “Porta con te questo bambino e allattalo per me; io ti darò un salario”. La donna prese il bambino e lo allattò.

10 Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse alla figlia del faraone. Egli divenne un figlio per lei ed ella lo chiamò Mosè, dicendo: “Io l’ho salvato dalle acque! ”.

Sorella Miriam: intrepida› Danza e canta al Signore

con tutto il popolo

“Allora Miriam, la profetessa, sorella di Aronne, prese in mano un timpano: dietro a lei uscirono le donne con i timpani, formando cori di danze” (Es 15,20).

“Cantate al Signore perché ha mirabilmente trionfato: ha gettato in mare cavallo e cavaliere!” (v. 21).

› Guida il cammino

“Il popolo non riprese il cammino, finché Miriam non fu riammessa nell’accampamento”

(Nm 12,15).

“Ho mandato davanti a te Mosè, Aronne e Miriam”

(Mi 6,4).

ANNA: 1SAMUELE 1-3

donna sterile e umiliata chiede a Dio un figlio debole e forte

PREGHIERA DI ANNA1 Il mio cuore esulta nel Signore, la mia fronte s’innalza grazie al mio Dio.

Si apre la mia bocca contro i miei nemici, perché io godo del beneficio che mi hai concesso. 2 Non c’è santo come il Signore, non c’è rocca come il nostro Dio.

3 Non moltiplicate i discorsi superbi, dalla vostra bocca non esca arroganza; perché il Signore è il Dio che sa tutto e le sue opere sono rette. 4 L’arco dei forti s’è spezzato, ma i deboli sono rivestiti di vigore. 5 I sazi sono andati a giornata per un pane, mentre gli affamati han cessato di faticare. La sterile ha partorito sette volte e la ricca di figli è sfiorita. 6 Il Signore fa morire e fa vivere, scendere agli inferi e risalire.

7 Il Signore rende povero e arricchisce, abbassa ed esalta. 8 Solleva dalla polvere il misero, innalza il povero dalle immondizie, per farli sedere insieme con i capi del popolo e assegnar loro un seggio di gloria. Perché al Signore appartengono i cardini della terra e su di essi fa poggiare il mondo.

9 Sui passi dei giusti Egli veglia, ma gli empi svaniscono nelle tenebre. Certo non prevarrà l’uomo malgrado la sua forza. 10 Il Signore. . . saranno abbattuti i suoi avversari! L’Altissimo tuonerà dal cielo. Il Signore giudicherà gli estremi confini della terra; darà forza al suo re ed eleverà la potenza del suo Messia”.

DAVIDE E ABIGAIL

Storia di Davide 1 Samuele 25 Contesto: Davide fugge inseguito da

Saul Ha bisogno di viveri Nabal marito di Abigail: proprietario di

bestiame Diritto di fraternità: Davide in cambio

di protezione chiede a Nabal cibo Nabal rifiuta e Davide vuole vendicarsi

Abigail Abigail moglie di Nabal conosce

la notizia Prepara subito una scorta:“Duecento pani, due otri di vino,

cinque arieti preparati, cinque misure di grano tostato, cento grappoli di uva passa e duecento schiacciate di fichi secchi e li caricò sugli asini. Precedetemi — ordina ai servi —, io vi seguirò” (1Sam 25,18-19).

Incontro con Davide: rischio “Sono io colpevole, mio signore”.

“Lascia che parli la tua schiava al tuo orecchio e tu degnati di ascoltare le parole della tua schiava”.

“Non faccia caso il mio signore di quell’uomo cattivo che è Nabal, perché egli è come il suo nome; stolto si chiama e stoltezza è in lui…”. Perché prendersela tanto? Egli è ciò che il suo nome significa: uno stolto. Quanto a lei, ecco: “io non avevo visto i tuoi giovani, o mio signore, che avevi mandato”

Insegna a non vendicarsi “quando Dio ti avrà concesso tutto il bene che ha detto

a tuo riguardo e ti avrà costituito capo d’Israele, non sia di angoscia o di rimorso al tuo cuore questa cosa: l’aver versato invano il sangue e l’aver fatto giustizia con la tua mano, mio signore” (1Sam 25,30-31).

Davide: “Benedetto il Signore, Dio d’Israele, che ti ha mandato oggi incontro a me. Benedetto il tuo senno e benedetta tu che mi hai impedito oggi di fare giustizia da me” (1Sam 25,32- 33).

Rimettere a Dio la propria causa Non farsi giustizia Il Signore è difesa Abigail: saggia consigliera

DEBORA Contesto: Giudici Profetessa Convoca Barak per combattere

contro i nemici di Israele:“Se vieni anche tu con me, andrò; ma se non vieni non andrò” (Gdc

4,8). Darà coraggio all’esercito Va alla battaglia: non si tira

indietro Decide il giorno della battaglia

Dio ha agito per mano di donna!

Come Miriam canta a Dio la vittoria:

“Io voglio cantare in onore di Yahweh.

Io voglio sciogliere un canto a Yahweh,

al Dio d’Israele” (Gdc 5,3).

Ci furono capi in Israele per assumere il comando; ci furono volontari per arruolarsi in massa: Benedite il Signore! Ascoltate, re, porgete gli orecchi, o principi; io voglio cantare al Signore, voglio cantare al Signore, voglio cantare inni al Signore, Dio d'Israele!

Signore, quando uscivi dal Seir, quando avanzavi dalla steppa di Edom, la terra tremò, i cieli si scossero, le nubi si sciolsero in acqua. Si stemperarono i monti davanti al Signore, Signore del Sinai, davanti al Signore, Dio d'Israele. Ai giorni di Samgar, figlio di Anat, ai giorni di Giaele, erano deserte le strade e i viandanti deviavano su sentieri tortuosi.

Era cessata ogni autorità di governo, era cessata in Israele, fin quando sorsi io, Debora, fin quando sorsi come madre in Israele. Dèstati, dèstati, o Debora, dèstati, dèstati, intona un canto!

(Giud 5,2-7. 12).

RITRATTO DI GIUDITTA: CONTROCORRENTE Donna Vedova senza figli Ricca Digiuno e preghiera Amore per i poveri Madre del popolo:

fede, preghiera e coraggio

Giuditta: Giudea

Notare il contrastotra i personaggi

Re potente: Nabucodonosor

Generale: Oloferne

Contesto di sofferenza“Nello stesso tempo ogni Israelita levò il suo grido a

Dio con fervida insistenza e tutti si umiliarono con grande impegno. Essi con le mogli e i bambini, i loro armenti e ogni ospite e mercenario e i loro schiavi si cinsero di sacco i fianchi.

Ogni uomo o donna israelita e i fanciulli che abitavano in Gerusalemme si prostrarono davanti al tempio e cosparsero il capo di cenere e, vestiti di sacco, alzarono le mani davanti al Signore. Ricoprirono di sacco anche l'altare e alzarono il loro grido al Dio di Israele tutt'insieme senza interruzione, supplicando che i loro figli non venissero abbandonati allo sterminio, le loro mogli alla schiavitù, le città di loro eredità alla distruzione, il santuario alla profanazione e al ludibrio in mano alle genti.

Il Signore porse l'orecchio al loro grido e volse lo sguardo alla loro tribolazione …” (Giud 4,9-13).

Ozia capo della città

“Coraggio, fratelli, resistiamo ancora cinque giorni e in questo tempo il Signore Dio nostro rivolgerà di nuovo la misericordia su di noi; non è possibile che egli ci abbandoni fino all'ultimo. Ma se proprio passeranno questi giorni e non ci arriverà alcun aiuto, farò secondo le vostre richieste” (Giud 7,30-31).

Intervento di Giuditta

Chiama i capi della città: “Chi siete voi?… come potrete

scrutare il Signore o comprendere i suoi disegni? Se non vorrà aiutarci in questi cinque giorni, egli ha pieno potere di difenderci nei giorni che vuole … ”

(Giud 8,12-15). Bisogna fidarsi di Dio

Dalla preghiera all’azione

Rischia: si propone di andare nell’accampamento

“il Signore per mia mano provvederà a Israele” (Giud 8,33).

Si prepara Prega: “Tu Signore sei il Dio degli umili, il

rifugio dei deboli, il salvatore dei disperati… ascolta anche me che sono vedova”(Giud 9,4.12).

Incontro con Oloferne

E’ lo scontro di due mondi, di due logiche diverse, due sapienze contrapposte

Conseguenza: Oloferne si lascia abbindolare dalla sua bellezza

Dio rivela la sua forza attraverso la debolezza di una donna

Giuditta, donna guerriera e di pace

“Lodate il mio Dio con i timpani cantate al Signore con cembali elevate a lui l'accordo del salmo e della lode …

Poiché il Signore è il Dio che stronca le guerre” (Giud 16,1-2).

Signore, Dio del padre mio… Signore è il tuo nome! la tua forza non sta nel numero, né sugli armati si regge il tuo regno:

tu sei invece il Dio degli umili, sei il soccorritore dei derelitti, il rifugio dei deboli, il protettore degli sfiduciati, il salvatore dei disperati.

Sì, sì, Dio del padre mio e di Israele tua eredità, Signore del cielo e della terra, creatore delle acque, re di tutte le tue creature, ascolta la mia preghiera!

Dà a tutto il tuo popolo e ad ogni tribù la prova che sei tu il Signore, il Dio d'ogni potere e d'ogni forza e non c'è altri fuori di te, che possa proteggere la stirpe d'Israele” (Giud 9,8. 11-14).

“Lodate il mio Dio con i timpani, cantate al Signore con cembali, elevate a lui l'accordo del salmo e della lode; esaltate e invocate il suo nome.

Poiché il Signore è il Dio che stronca le guerre … Signore, grande sei tu e glorioso, mirabile nella tua potenza e invincibile.

Ti sia sottomessa ogni tua creatura: perché tu dicesti e tutte le cose furon fatte; mandasti il tuo spirito e furono costruite e nessuno può resistere alla tua voce. I monti sulle loro basi insieme con le acque sussulteranno, davanti a te le rocce si struggeranno come cera; ma a coloro che ti temono tu sarai sempre propizio”

(Giud 16,1-2.13-15).

ESTER Donna bella e virtuosa, ma anche

tenera Forza persuasiva della sua

intercessione Contesto:

› Esilio e deportazione del popolo› corte del re di Persia Assuero› Ragazza orfana

Vasti, la femminista

Vasti, moglie del re si rifiuta di partecipare al banchetto

Perde la corona Non vuole essere oggetto del marito

Ester, la bella sottomessa

Il re cerca moglie e Ester fu presa Inizialmente il suo ruolo è passivo Fanciulla timida

La minaccia di sterminio

Odio per gli ebrei da parte di Aman Odia Mardocheo, zio di Ester Editto di Sterminio

Vi è un popolo segregato e anche disseminato fra i popoli di tutte le province del tuo regno, le cui leggi sono diverse da quelle di ogni altro popolo e che non osserva le leggi del re; non conviene quindi che il re lo tolleri. Se così piace al re, si ordini che esso sia distrutto” (Est 3,8-9).

Ester, la donna che libera il popolo

Rischio: va dal re Prende iniziativa per difendere il popolo Intercede per la liberazione

Preghiera di Ester: si fida totalmente di Dio

“sono sola e non ho altro

soccorso se non te!”.

Ester, come Mosè: contesto di Pasqua

"Mio Signore, nostro re, tu sei l'unico! Vieni in aiuto a me che sono sola e non ho altro soccorso se non te, perché un grande pericolo mi sovrasta.

Io ho sentito fin dalla mia nascita, in seno alla mia famiglia, che tu, Signore, hai scelto Israele da tutte le nazioni e i nostri padri da tutti i loro antenati come tua eterna eredità, e hai fatto loro secondo quanto avevi promesso.

Ora abbiamo peccato contro di te e ci hai messi nelle mani dei nostri nemici, per aver noi dato gloria ai loro dei. Tu sei giusto, Signore! …

Ester, come MosèNon consegnare, Signore, il tuo scettro a dei che

neppure esistono. Non abbiano a ridere della nostra caduta; ma volgi contro di loro questi loro progetti e colpisci con un castigo esemplare il primo dei nostri persecutori.

Ricordati, Signore; manifestati nel giorno della nostra afflizione e a me dà coraggio, o re degli dei e signore di ogni autorità. Metti nella mia bocca una parola ben misurata di fronte al leone e volgi il suo cuore all'odio contro colui che ci combatte, allo sterminio di lui e di coloro che sono d'accordo con lui.

Quanto a noi, salvaci con la tua mano e vieni in mio aiuto, perché sono sola e non ho altri che te, Signore! (Est 4,17l-t)