Lesperimento di Johannsen nello studio dei caratteri quantitativi.

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L’esperimento di L’esperimento di Johannsen nello Johannsen nello

studio dei caratteri studio dei caratteri quantitativiquantitativi

Argomenti da trattare

• Caratteri qualitativi Caratteri qualitativi vsvs Caratteri quantitativiCaratteri quantitativi

• Richiami di statistica descrittivaRichiami di statistica descrittiva• Autofecondazione ed omozigosiAutofecondazione ed omozigosi• L’esperimentoL’esperimento

Caratteri qualitativiattributi, che non possono essere

misurati, ma possono essere espressi soltanto in modo qualitativo, ad

esempio:

Classificazione degli individui in

due o poche classi chiaramente distinte l’una

dall’altra

Caratteri a variabilità discontinua

Caratteri Quantitativi

Caratteri economicamente importantiCaratteri economicamente importanti

Multifattoriali (poligenici), sono sotto il controllo di una pluralità di geni

Ruolo dell’ambiente sui caratteri quantitativi

Clima , terreno, pratiche colturali …

• Metrici

• Variabilità continua

µ-1σ +1σ +3σ+2σ-3σ -2σ

68,26%95,45%

99,73%

Fre

q ue n

za (

f)

µ-1σ +1σ +3σ+2σ-3σ -2σ

68,26%95,45%

99,73%

Fre

q ue n

za (

f)

Distribuzione normale

µµµ

Curve gaussiane aventi stessa media (µ) ma diversa deviazione standard (σ).

µµ 22

Il risultato finale dell’autofecondazione degli ibridi è una popolazione omozigote, ma non

omogenea perché costituita da famiglie omozigoti per alleli diversi

Il numero possibile di famiglie omozigoti è 2n, dove n indica il numero delle coppie

alleliche inizialmente eterozigoti nell’ibrido

Lo studio dell’eredità dei Lo studio dell’eredità dei caratteri quantitativi è essenziale caratteri quantitativi è essenziale

per il miglioramento geneticoper il miglioramento genetico

Wilhelm Ludvig Johannsen (1857 - 1927)

• ha messo in evidenza l’azione congiunta dei fattori genetici e dei fattori

ambientali nell’eredità dei caratteri quantitativi.

Tra il 1903 e il 1909 egli realizzò una serie di esperimenti allo

scopo di valutare l’eredità del peso del seme in una specie

strettamente autogama come il fagiolo (Phaseolus vulgaris

Phaseolus vulgaris

Specie prev. autogama

64,2 cg 35,1 cg

selezione dei

più leggeri

selezione dei

più pesanti

selezione dei

più pesanti

selezione dei

più leggeri

Peso medio 45,4 cg

Linea 13

Classi di peso 20-30-40-50

47,5 - 45,0 - 45,1 - 45,8

Entro una linea puralinea pura semi di grandezza diversa davano progenie con peso caratteristico della linea

Linea 1Linea 19

Princess

Effetti della selezione continuata per sei generazioni entro la linea 1 della varietà di fagiolo “Princess” (Johannsen, 1926)

Anno

Linea

leggera

Linea

pesante DifferenzeLinea

leggera

Linea

pesante Differenze

1902 60 70 +10+10 63,15 64,85 +1,70+1,70

1903 55 80 +25+25 75,19 70,88 -4,31-4,31

1904 50 87 +37+37 54,59 56,68 +2,09+2,09

1905 43 73 +30+30 63,55 63,64 +0,09+0,09

1906 46 84 +38+38 74,38 73,00 -1,38-1,38

1907 56 81 +25+25 69,0769,07 67,6667,66 -1,41-1,41

Peso medio dei semi dei genitori

Peso medio dei semi delle progenie

Moltiplicazione entro ogni linea (fagioli grandi e fagioli piccoli) per 6 generazioni

Ulteriore verifica

Linea 1 (64,3 cg)

Effetti della selezione continuata per sei generazioni entro la linea 1 della varietà di fagiolo “Princess”

(Johannsen, 1926)

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

1 2 3 4 5 6

GLL

GLP

PLL

PLP

Anni

Pes

o i

n c

g

Genitori linea leggeraGenitori linea pesante

Progenie linea leggera

Progenie linea pesante

Genitori linea pesante

Progenie linea leggera

Progenie linea pesante

Genitori linea leggera

La selezione entro la linea

pura era inefficace

Coefficiente di correlazione- Pesi dei semi scelti nell’ambito della cv. Princess - Pesi medi dei semi prodotti dalle piante da essi ottenute r = 0,34 (**) P 0,01

- Pesi dei semi presi all’interno della linea 13 - Pesi medi dei semi prodotti dalle piante da essi ottenute r = 0,018 (ns)

• Semi della linea 13 – geneticamente tutti uguali il loro peso non influiva sulla progenie• I semi della cv. Princess erano diversi (per cause erano diversi (per cause ambientali e genetiche) ambientali e genetiche)

Cause genetiche e Cause ambientali

Rendonola selezione

efficace

Possonoostacolare

la selezione

la variabilità continua di uncarattere quantitativo è dovuta a

2P = 2

G + 2E

Princess

““Un insieme di Un insieme di linee omozigoti linee omozigoti per alleli diversi”per alleli diversi”

• Considerazioni sull’esperimento di

Johannsen

Esperimento di Allard e Golden 1954

44

46

48

50

52

54

56

58

1 2 3 4 5

piccolo A

grande A

piccolo B

grande B

Generazioni

Pes

o i

n c

g

linea Blinea B

linea Blinea B

linea Alinea A

linea Alinea A

cv. Red cv. Red KidneyKidney

• I risultati dell’esperimento di Allard e Golden confermano che gli individui di una popolazione di

specie autogama non sempre pienamente omozigoti

LINEA PURALINEA PURA

Insieme di individuiderivati per

autofecondazioneda un capostipite

Omozigote

• Gli esperimenti di Johannsen dimostrarono in modo inequivocabile l'effetto dei fattori ambientali sui caratteri quantitativi.

• Effetto congiunto dell’eredità e dell’ambiente sul carattere peso del seme:

Princess

La componente ambientale della variabilità (2E) era legata a piccole differenze nelle condizioni interne ed esterne della pianta che agivano sul seme

La componente genetica della variabilità (2G) era legata alla OMOZIGOSI per alleli diversi nelle linee.

1 cm

• Gli esperimenti di Johannsen non dettero alcuna giustificazione della variabilità continua di tali caratteri e della conseguente impossibilità di studiarli con il classico procedimento basato sull'osservazione delle segregazioni mendeliane.