Le risposte di Gas Natural Fenosa al Tavolo tecnico ... · Trieste il CINIGeo si è avvalso della...

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Le risposte di Gas Natural Fenosa alTavolo tecnico-scientifico promossodalla Provincia di Trieste sul progettodel rigassificatore di Zaule

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SICUREZZA - Domanda

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Il problema che i rigassificatori innescano deriva dal fatto che sono impianti ad alto rischio d’incidente rilevante (Decreto Ministeriale 9 maggio 2001). Per questo motivo dovrebbero essere localizzati dopo un’attenta analisi del contesto territoriale su cui vanno ad insediarsi. - Ritiene GN che ciò sia stato fatto?

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La pratica del rigassificatore di Zaule, come è stato fatto anche per tutti gli altri casi di aziende a rischio di incidente rilevante, ha seguito tutto l'iter istruttorio previsto.Il Comitato Tecnico Regionale dei Vigili del Fuoco nel 2005 ha dato parere favorevole condizionato da una serie di prescrizioni che dovranno essere accolte in sede di redazione del Rapporto di Sicurezza definitivo, come previsto dalla legge.Nella relazione conclusiva del Gruppo di Lavoro del CTR viene rilevato che l'impianto in progetto è compatibile territorialmente con le categorie territoriali circostanti l'impianto.L’analisi di compatibilità sarà ripetuta, come prevede l’iter, prima di iniziare l'attività.

SICUREZZA - Risposta

SICUREZZA - Domanda

Quale è il piano di sicurezza esterno integrato previsto per la popolazione, predisposto a fronte di tutte le realtà a rischio di incidente rilevante su menzionate?

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Gas Natural provvederà a fornire tutte le informazioni necessarie per la stesura di:- Piano di Emergenza Esterno, a carico della Prefettura UTG di Trieste;- Rapporto Integrato di Sicurezza Portuale - RISP, a carico dell'Autorità Portuale di Trieste,come prevede la normativa vigente.

SICUREZZA - Risposta

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SICUREZZA - Domanda

Mediante quali mezzi e strumenti GN intende garantire la sicurezza nell’esercizio dell’impianto proposto?

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SICUREZZA - Risposta

La sicurezza è presente in tutte le fasi di sviluppo del progetto:-In fase autorizzativa;-In fase di progettazione di dettaglio;-In fase di costruzione e messa in esercizio;-In fase di operazione.

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- Rapporto di Sicurezza preliminare;

- Analisi dei Rischi Connessi alla Navigazione in Ambito Portuale;

- “Effetto domino relativo al progetto di rigassificazione GNL Zaule – parte I, II, III e

IV” analizzando gli incidenti degli impianti esterni sul terminale, dal rigassificatore

verso gli impianti esterni e i pontili di attracco SIOT S.p.A. e SILONE S.r.l.;

- Piano di Gestione dei Malfunzionamenti;

- Progetto Definitivo:

– Aggiornamento Rapporto di Sicurezza – Classificazione dettagliata delle aree pericolose– Progetto della protezione antincendio– Progetto di rilevamento di gas e incendi– Valutazione e progettazione della protezione antincendio passiva– Valutazione e definizione delle apparecchiature di protezione antincendio e di

sicurezza

SICUREZZA - RispostaIn fase autorizzativa:

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- Aggiornamento della documentazione elaborata nel Progetto Definitivo;

- Valutazione quantitativa dei rischi e verifiche di conformità alle normative Major

Accidents - Seveso II;

- Revisione della disposizione dell'impianto allo scopo di salvaguardare i beni e il

personale, garantendo spazio sufficiente tra fonti di potenziali incidenti;

- Studi HAZID (Hazards Identification Analysis), HAZOP (Hazard Operability Analysis)

e SIL (Safety Integrity Level);

- Verifica della conformità del livello di rumore;

- Esecuzione di analisi HSE, incluse attività di follow-up e close-out delle

raccomandazioni;

- Panoramica dei requisiti delle autorità.

SICUREZZA - Risposta

In fase di disegno di dettaglio:

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SICUREZZA - Risposta

In fase di costruzione e messa in operazione: - Piano della Sicurezza e Coordinamento;- Prima dell’inizio dell’attività, Gas Natural presenterà il Rapporto di

Sicurezza Definitivo;

In fase di esercizio: - Sistema di Gestione della Sicurezza.

L'impianto non potrà avviarsi se non saranno rispettate tutte le prescrizioni che gli Enti coinvolti riterranno di impartire nell'ambito delle specifiche competenze autorizzative.

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SICUREZZA - Domanda

- Può il proponente quantificare la distanza fra il previsto rigassificatore e le prime abitazioni dei rioni di Valmaura e Borgo San Sergio?

- Risulta a GN che tale distanza sia dell’ordine di 450 metri?

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SICUREZZA - Risposta

Le norme non impongono distanze specifiche di sicurezzadel terminale all’abitazione più vicine del terminale.Il Rapporto di Sicurezza Preliminare evidenzia però chenessun oggetto di interesse in un raggio superiore a 450metri subisce effetti pericolosi in nessuno scenarioaccidentale del terminale.

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SICUREZZA - Risposta

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SICUREZZA - Domanda

La dichiarazione di rischio originaria della DCT (2000) prevedeva, come incidente maggiore, l’incendio dei serbatoi di gasolio, con esplosioni, incendi e pericolo per le persone sino allo stadio e al palazzetto dello sport, e come incidenti minori possibili perdite di gasolio in mare nel travaso dalle navi. Nelle previsioni di rischio del 2004 e 2006 viene invece menzionato soltanto il possibile sversamento in mare.

GN è a conoscenza di tali fatti ?

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Siamo a conoscenza della situazione. Ci siamo attenuti al cambio di classificazione disposto dalla Autorità Competente.

Gas Natural è anche a conoscenza che, come detto, l'esame del Rapporto di Sicurezza preliminare da parte del CTR ha evidenziato la compatibilità territoriale e urbanistica dell'impianto in progetto con il territorio circostante.

SICUREZZA - Risposta

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SICUREZZA - Domanda

Con quali criteri – competenza, comprovata esperienza nelle analisi di rischio di impianti industriali e rigassificatori in particolare, etc. – il proponente ha scelto il consorzio CINIGeo per lo svolgimento di tale attività ?

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SICUREZZA - RispostaPer lo studio riguardante il rigassificatore di

Trieste il CINIGeo si è avvalso della collaborazione della società ARTES s.r.l. (VE).

ARTES S.r.l. - Analisi Rischi e Tecnologie di Ecologia e Sicurezza – e un consulente Italiano con moltissime referenze nel settore della sicurezza sul lavoro, della protezione ambientale e dei rischi di incidente rilevante.

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Risulta a GN che del rapporto sull’effetto domino esistano depositate due

diverse versioni, entrambe datate «dicembre 2006», ma una di 46 pagine,

con data informatica compatibile e nella quale viene preso in esame il

solo effetto domino da installazioni esterne (depositata per la

consultazione del pubblico presso la Regione Friuli Venezia Giulia), e

l’altra di 98 pagine, con data informatica incompatibile, (09.05.2007),

nella quale viene preso in esame anche l’effetto domino dal terminale vs

installazioni esterne e alcune ipotesi incidentali relative ai pontili SIOT

S.p.a. e SI.LO.NE. S.r.l.?

SICUREZZA - Domanda

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SICUREZZA - Risposta

Come già detto in precedenza, non si tratta di due versioni, ma la seconda (il documento “Effetto domino relativo al progetto di rigassificazione GNL Zaule – parte I, II, III e IV”) è un’integrazione della prima (lo studio relativo all’Effetto Domino del Dicembre 2006). La seconda edizione del documento completava lo studio elaborato nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, analizzando gli incidenti dal rigassificatoreverso gli impianti esterni e i pontili di attracco SIOT S.p.A. e SILONE S.r.l..

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SICUREZZA - Domanda

Risulta che nel documento di 98 pagine il lettore venga invitato a trarre da

sé le conclusioni sulla pericolosità basandosi sulle cartine topografiche

contenute (es. figg. 28 e 29), ma in tali topografie non figurano i serbatoi

di combustibile dell’Autorità portuale e della Depositi Costieri di Trieste,

nonché il terminal petroli SIOT e i depositi di formaldeide della Alder,

confinanti con il sedime del rigassificatore.

- Perché il progettista non ha utilizzato la dettagliata cartografia 1:5000,

scaricabile gratuitamente dal sito Web della Regione FVG?

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Depositi Costieri ALDER

SICUREZZA - Risposta

Figura 28

Figura 29

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SICUREZZA - Domanda

Per quale motivo negli elaborati progettuali non si tiene conto che, nel caso

di un incidente ad una nave petroliera, risulterebbe interessato anche il

canale proposto per l’accesso delle navi gasiere (vedi elaborato S.I.A.

del 2006 - pag. 248 di 313 - e successivi elaborati progettuali)?

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Lo studio di possibili effetti domino

sul terminal GNL per effetto di un

incendio su petroliera presso il

terminal petroli è stato

considerato nel capitolo 5 dello

Studio Effetto Domino Parte III

elaborato come integrazione allo

Studio di Impatto Ambientale in

Dicembre 2006

SICUREZZA - Risposta

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Nella nota datata 5/8/2005 prot. n. 6802/C.T.R., allegata al verbale della Conferenza di Servizi convocata in data 19/10/2005, tra le prescrizioni impartite risultano:

“1.approfondimento di effetti domino ingenerati sull’impianto da eventi incidentali esterni (ad esempio per scenari interessanti la nave metaniera)”;

“2. esplicitazione delle caratteristiche tecniche previste per l’impianto antincendio, definite in ragione dell’evento incidentale più grave ...”.Per quale motivo negli elaborati progettuali non si tiene conto di ciò?

SICUREZZA - Domanda

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SICUREZZA - RispostaTutte queste osservazioni sono state considerate nel documento “Effetto domino relativo al progetto dell’impianto di rigassificazione Gas Natural (Zaule –Trieste) Parte I, II , III e IV” .

Nell’allegato 22.1 allo Studio di Impatto Ambientale “Terminale di ricezione e rigassificazione nel porto di Trieste – Studio delle manovre, dei rischi e della operatività dell’accesso marittimo” sono stati presentati studi relativi ai rischi accidentali legati alle infrastrutture industriali a terra relative all’interfaccia nave-impianto marittimo.

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Nel Progetto Definitivo (Giugno 2010) vengono sviluppate lecaratteristiche dell’impianto antincendio :- Firefighting system report;- Specification for fire and gas detection system;- Specification Fire Protection &Safety;- Preliminary assesment of fire water demand;- Datasheet for fire water - fresh water storage tank;- Data sheet for main firewater pumps;- Data sheet for main fire water jockey pumps;- Fire system trench layout;- Utility Flow Diagram - Firewater System;- P&ID’s per le diverse aree e sistemi;- Planimetrie della rete antincendio per le diverse areedell’impianto.

SICUREZZA - Risposta

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SICUREZZA - Domanda

Quale zona di fonda potrebbe essere assegnata alle metaniere in attesa di scaricare al previsto terminale di Zaule ?

A Porto Viro è previsto che le navi metaniere debbono interrompere lo scarico, e disormeggiarsi, nel caso di raffiche di vento uguali o superiori, rispettivamente, a 34 e 36 nodi per 30 secondi. Si tratta di valori, di intensità e durata, piuttosto frequenti nel golfo di Trieste.

La Capitaneria di Trieste dovrebbe fornire opportuni chiarimenti.

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Nell’Articolo 2 della Ordinanza 08/2006 del Porto di Trieste sono chiaramente indicate le zone di ancoraggio delle nave cisterne come da seguito:

ZONA SUD: Riservata all’ancoraggio di navi cisterna (petroliere, chimichiere e gasiere). Zona esterna al tratto meridionale della diga L.Rizzo e compresa tra le seguenti direttrici:

• parallelo 45° 37’.3 N;• meridiano 013° 40’ E;• Rilevamento vero 285° dal fanale verde ubicato sulla testata

Nord del tratto meridionale della diga L. Rizzo (N° 4450 Elenco Fari e Fanali).

La stessa ordinanza nel capitolo 2.2.2 indica che l’area di ponente (Nord) è riservata all’ancoraggio delle navi cisterna - nel caso in cui siano occupati i punti di fonda della Zona Sud - e di quelle che trasportano merci pericolose.

SICUREZZA - Risposta

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Dagli studi di manovre e sicurezza della navigazione si conclude:Chiusura del Terminale per le manovre di entrata e uscita:-Vento V10, 1 min ≥ 28 nodi proveniente da qualsiasi direzione simultaneamente con moto ondoso Hs ≥2,0 m in prossimità del Porto durante le operazioni di entrata;-Vento V10, 1 min > 32 nodi proveniente da qualsiasi direzione simultaneamente con moto ondoso Hs ≥2,0 m in prossimità del Porto durante le operazioni di uscita;- Visibilità < 1.000 m.Limite di permanenza:- Vento V10, 1 min ≥ 38 nodi proveniente da direzioni trasversali

all’attracco, in assenza di significative correnti e moto ondoso simultanei;- Vento V10, 1 min ≥ 58 nodi proveniente da direzioni longitudinali all’attracco, con moto ondoso simultaneo di 1m di altezza nel caso di venti con componente Ovest, e senza moto ondoso nel caso di presenza di Bora.

SICUREZZA - Risposta

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SICUREZZA - Domanda

GN è forse in grado di presentarci esempi di analoghe restrizioni/limitazioni in vigore in altri porti industriali interessati dalla presenza di un rigassificatore on-shore, similmente a quanto potrebbe prospettarsi per Trieste ?

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SICUREZZA - Risposta

Le distanze di sicurezza intorno a una metaniera sono diverse per ogni porto, giacché dipendono della configurazione specifica. A titolo di esempio si illustrano diversi casi:

Barcellona

25 m prua e poppa

50 m babordo e tribordo

Rotterdam

Navi < 120 m: 0,1 Lung. della nave, minimo 10 m

Navi > 120 m: 0,1 Lung. della nave, minimo 15 m ,

massimo 35 m

Navi < 120 m: 0,1 Lung. della nave, minimo 10 m

Navi > 120 m: 0,1 Lung. della nave, minimo 15 m ,

massimo 35 m

Distanze

Rotterdam Boston

Raggio di 400 yards (356,72 m)

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SICUREZZA - Risposta

Milford Haven (UK)

Distanze 100 m

Fos-sur-Mer (F)

80 m

Montoire de Bretagne (F)

50 m

La distanza di sicurezza intorno a una metaniera stabilita dalla Capitaneria di Trieste è di 200 metri.

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È possibile che le specifiche norme di sicurezza nazionali ed internazionali relative alla navigazione portuale in presenza di un rigassificatore interferiscano con lo sviluppo del Porto?

SICUREZZA - Domanda

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SICUREZZA - Risposta

Come evidenziato nella risposta precedente, la presenza di navi metaniere in un porto non interferisce con i traffici né con lo sviluppo commerciale.

Basti ricordare che porti dell’importanza e della crescita di Barcellona o Boston ospitano terminali da più di 30 anni, mentre sono recentissimi altri impianti costruiti in porti di enorme traffico come Rotterdam o Shanghai.

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Nella giornata del 10.03.2010 la Bora si è manifestata, nel golfo di Trieste, con un’intensità notevolmente superiore –raffiche prossime a 200 km/h (108 nodi, 56 m/s) – ai valori assunti da GN a base del calcolo (simulazioni di manovrabilità delle navi gasiere nella Baia sotto effetto del vento), pari a 36 nodi (67 km/h, 19 m/s).

Con quali criteri è stato selezionato tale dato progettuale, e come giustifica GN questa discrepanza?

SICUREZZA - Domanda

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Chiusura del Terminale per le manovre di entrata ed uscita:- Vento V10, 1 min ≥14 m/s (28 nodi) con moto ondoso Hs ≥2,0 m in

prossimità del Porto durante le operazioni di entrata;- Vento V10, 1 min >16 m/s (32 nodi) con moto ondoso Hs ≥2,0 m in

prossimità del Porto durante le operazioni di uscita;- Visibilità < 1.000 m.

Limite di permanenza:- Vento V10, 1 min ≥20 m/s (38 nodi) proveniente da direzioni trasversali all’attracco [..];- Vento V10, 1 min ≥30 m/s (58 nodi) proveniente da direzioni longitudinali all’attracco [..].

Questi risultati sono stati confermati da una simulazione in tempo reale condotta dal Maritime Research Institute the Netherlands (MARIN).

SICUREZZA - Risposta

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SICUREZZA - Domanda

Lo Studio di impatto ambientale presenta l’Allegato 22.1, che affronta il problema della navigazione, l’entrata in porto, la rotazione di 180° delle navi gasiere davanti all’attracco.

Questo studio specifico è in realtà costituito da una raccolta di 91 diapositive di presentazione, senza indicazione dell’ente responsabile e di autori ignoti (dalle proprietà del file risulta Autore FFRANCHINI).

Qualche chiarimento a riguardo?

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SICUREZZA - Risposta

Questa presentazione si basa sui documenti che fanno parte della Marine Facilities Basic Engineering, sviluppati da Alatec nel 2005:

- Nautical Accessibility;- Marine configuration. Semiprobabilistic design of approach

waterway;- Operating capacity study for marine access and vessel land

interface;- Study of accidental risk in nautical operations;- Accidental risk study and technical specifications for the

vessel-land interface.

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SICUREZZA - Domanda

Corrisponde al vero che la simulazione delle manovre delle gasiere nella baia è basato (diapositiva n.13) su misure meteomarine provenienti dal punto di misura del CNR-ISMAR di coordinate geografiche 45° 30’ N, 13° E, ovvero a sud di Caorle?

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Le condizioni meteo-marine impiegate sono quelle riportate nell’ Allegato 4: “Marine, climate, propagation and disturbance” della Marine Facilities Basic Engineering sviluppato da Alatec.

In questo documento viene riportata una griglia ad alta risoluzione, che rappresenta le caratteristiche delle onde all’interno del Porto di Trieste stabilite consultando i dati ottenuti dalla propagazione delle onde dalle acque profonde fino all’esterno del porto e i dati del vento nella zona analizzata.

Quando lo studio lo prevede, le risorse locali dei dati vengono usati per determinare altre caratteristiche climatiche.

SICUREZZA - Risposta

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SICUREZZA - Risposta

Il punto di misurazione indicato CNR-ISMAR (45° 30’ N, 13° E) è stato scelto solo per la descrizione delle onde nelle acque profonde.

Quando lo studio lo prevede, i dati locali vengono usati per determinare altre caratteristiche climatiche.

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L’attacco terroristico alle torri gemelle dell’11 settembre, ha di fatto aumentato i timori della popolazione, in particolare dei cittadini delle zone limitrofe al sito previsto per l’impianto GN, di un possibile attacco terroristico al rigassificatore. A ciò va aggiunto il ricordo, ancora ben vivo nella popolazione adulta di Trieste, dell’attentato terroristico la notte del 4 agosto 1972, attribuito all’Organizzazione Settembre Nero, contro i serbatoi del punto di stoccaggio della S.I.O.T Spa.

Come pensa GN di proteggere l’impianto da una tale eventualità ?

SICUREZZA - Domanda

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La prevenzione di possibili attacchi terroristici si garantiscemediante una combinazione di fattori interni ed esterni,

Interni:- Mezzi di controllo perimetrali, controllo di accesso, doppia

recinzione, vigilanza con CCTV, sensori di presenza, sempre inaccordo con gli standard di sicurezza della compagnia e con leraccomandazioni delle Forze dell’ordine (Comitato provincialeper l’Ordine e la Sicurezza Pubblica).

- Inoltre, i protocolli di sicurezza non si applicano solo al controllodegli accessi a terra, ma anche degli accessi via mare, controllidell’equipaggio, ecc.

- La sicurezza inoltre ha un ruolo molto importante durante laselezione del personale e nei programmi di formazione e diaddestramento dei dipendenti.

SICUREZZA - Risposta

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Esterni:Dal punto di vista esterno la sicurezza non è gestita da un privato, ma

è di competenza delle Forze dell’ordine. Il controllo e la vigilanza,sia a terra che a mare, viene agevolato, in questo caso, dal fattoche l’area è già situata in un contesto vigilato, in cui ci sonostabilimenti simili già muniti di apparati di vigilanza e di sicurezza,gestiti dalle Autorità. L’esperienza della custodia via terra e viamare degli stabilimenti circostanti fa sì che la posizione delterminale possa considerarsi favorevole da questo punto di vista.

SICUREZZA - Risposta

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SICUREZZA - Risposta

Gas Natural provvederà a fornire tutte le informazioni e ilcoordinamento necessario alle Forze dell’ordine, sia in faseprogettuale, sia nel disegnare i mezzi di protezione dell’impianto,sia durante la messa in opera del terminale, mettendo adisposizione delle stesse tutti i dati utili.

L’elaborazione dei piani di emergenza esterni e interni sarà unfattore chiave per la sicurezza della popolazione e dei lavoratori delterminale.

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SICUREZZA - DomandaSembra che il proponente escluda la possibilità sia di attacchi terroristici

(ad esempio impatto di un missile su un serbatoio criogenico o nave gasiera) sia di significativi sversamenti a mare di gas dalla metaniera, salvo modeste quantità nel caso di stacco accidentale dei bracci di scarico. Viceversa – a prescindere dagli specifici aspetti normativi –sembra che in USA gli organi preposti alla concessione del benestare per la costruzione dei rigassificatori sul loro territorio (FERC, DOT, COAST GUARD, etc.), prendono in considerazione la possibilità di perdite consistenti di metano dalle navi metaniere sia per incidenti che per attentati. Di tali eventi e della loro prevenzione, che potrebbero avere ripercussioni catastrofiche per gli insediamenti industriali e residenziali limitrofi al rigassificatore di Zaule, non si trova traccia alcuna né nelle poche prescrizioni della commissione VIA, né nel NOF dei Vigili del Fuoco.

- Non ritiene GN che tale problematica debba essere affrontata ed analizzata mediante un’analisi dei rischi eseguita da società qualificata – e di comprovata competenza ed esperienza – e super partes ?

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SICUREZZA - Risposta

Come descritto in dettaglio precedentemente le analisi di rischio e lo studio di effetto domino sono stati eseguiti da un consulente di comprovata esperienza in questo campo, usato tanto da aziende private come da istituzioni pubbliche.

Tutti gli scenari possibili sono analizzati negli studi e valutati nelle loro probabilità e conseguenze.

La garanzia della sicurezza dei cittadini e delle industrie si basa sul rispetto assoluto delle normative nazionali e internazionali applicabili.

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SICUREZZA - Domanda

A quali normative ci si è riferiti finora nel progetto dell’impianto proposto per la definizione delle azioni sismiche e dei carichi da vento?

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SICUREZZA - Risposta

Le azioni sismiche si basano sulle normative vigenti:– DM delle Infrastrutture 14 gennaio 2008 Approvazione delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni, pubblicato sulla G.U. n. 29 del 4 febbraio 2008 - Supplemento Ordinario n. 30 e istruzioni applicative Circolare del 02.02.09 N. 617;– “Eurocodice 8: Indicazioni progettuali per la resistenza sismica delle strutture ” (CEN, 2004);– “EN 1473: Installazioni ed equipaggiamenti per il gas naturale liquefatto. Progettazione delle installazioni di terra” (CEN, 2007);– “EN 14620: Progettazione e fabbricazione di serbatoi di acciaio verticali, cilindrici, a fondo piatto, costruiti in sito, per lo stoccaggio di gas liquefatti refrigerati operanti a temperature tra 0°C e -165°C” (CEN,2006);– “NFPA 59A: Standard per la produzione, lo stoccaggio e la manipolazione del Gas Naturale Liquefatto” (NFPA, 2006).

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SICUREZZA - Risposta

Le azioni del vento si basano sulle normative vigenti:

– DM delle Infrastrutture 14 gennaio 2008 Approvazione delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni, pubblicato sulla G.U. n. 29 del 4 febbraio 2008 - Supplemento Ordinario n. 30 e istruzioni applicative Circolare del 02.02.09 N. 617

- Istruzioni per la valutazione delle azioni e degli effetti del vento sulle costruzioni. Consiglio Nazionale delle Ricerche. Commissione di studio per la predisposizione e l’analisi di norme tecniche relative alle costruzioni. CNR-DT 207/2008]

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SICUREZZA - Domanda

Quali sono i criteri seguiti nella progettazione sismica delle strutture?

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SICUREZZA - RispostaStati Limiti di Esercizio Stati Limiti Ultimi

EN-1473 - OBE(accelerazionemassima, periododi ritorno)

OPCM-2008 - SLD(accelerazionemassima, periododi ritorno)

EN-1473 - SSE(accelerazionemassima, periododi ritorno)

OPCM-2008 – SLC(accelerazionemassima, periododi ritorno)

SpettroOrizzontale 0,392g (475 anni) 0,31g (201 anni) 0,787g (4975 anni) 0,710g (2975 anni)

SpettroVerticale

0,109g (475 anni) 0,06g (201 anni) 0,369g (4975 anni) 0,220g (2975 anni)

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SICUREZZA - Domanda

Quale soggetto garantirebbe il risarcimento dei danni, a cose e persone, nel caso di incidente causato dall’impianto di rigassificazione proposto ?

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SICUREZZA - Risposta

Gas Natural Fenosa , in qualità di proprietaria del terminal di GNL Zaule stipula una polizza assicurativa con una primaria compagnia di assicurazione, sottoscrivendo un massimale con un importo adeguato;la Compagnia di Assicurazioni assumerà su di sé il rischio del pagamento dell’indennizzo per conto dell’obbligato in caso di danni derivanti da responsabilità civile diretta , indiretta, solidaria sussidiaria, causati da lesioni a terzi, a seguito di azioni e/o omissioni, durante l’intera vigenza della polizza assicurativa e per l’intero esercizio dell’attività imprenditoriale.

56

SICUREZZA - Domanda

Può GN illustrare la conseguenza dell’immissione nei serbatoi criogenici di GNL (Gas Naturale Liquefatto) di diversa composizione?

57

SICUREZZA - Risposta

Le variazioni di densità dovute all’immissione nei serbatoicriogenici di GNL di diversa composizione oall’evaporazione di azoto o dei componenti più volatilipossono comportare la stratificazione, causante del cosìdetto “rollover”. Questo fenomeno genera un grandequantitativo di vapore che può causare un’imprevistaespansione dello stesso e far accrescere la pressioneall’interno del serbatoio. Anche se il rollover èpotenzialmente una grande preoccupazione per l’operatoredell’installazione di stoccaggio, è altrettanto prevedibile.

58

SICUREZZA - Risposta

Un sistema specifico di software combinato con strumenti dialta precisione fornisce all’operatore un’informazionemolto accurata in tempo reale di ciò che succedeall’interno del serbatoio a diverse profondità. Gli operatorievitano le stratificazioni mescolando liquidi di differentidensità, usando jet nozzles, recircolazione, sistemi diriempimento distribuiti e riempiendo alternativamentedalla superficie e dal fondo.

Nelle procedure operazionali del Terminale vengonoimplementate tutte le misure di prevenzione e mitigazioneappropriate.

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SICUREZZA - Domanda

Cosa accadrebbe, inoltre, se i sistemi che controllano la sovrapressione fossero fuori uso?

60

SICUREZZA - RispostaLa protezione contro la sovrappressione coinvolge tre livelli di sistemi

di sicurezza:- Il primo provvedimento sono i compressori del vapore Boil Off Gas

(BOG).- Il gas in eccesso rispetto alla capacità di compressione del BOG si

convoglia verso la torcia del terminale.- Se la pressione continua a salire, ci sono delle valvole di sicurezza

(PSV) a protezione della sovrappressione eccessiva.Sarebbe necessario un’avaria incatenata dei tre livelli di controllo della

pressione (compressori di BOG, Torcia ed PSV) per arrivare a una situazione critica nel terminal.

Nessun terminale nel mondo contempla la possibilità di un’avaria incatenata di questo tipo nel disegno.

61

SICUREZZA - Domanda

Risulta a GN che, secondo alcuni studi recenti, per una nubecriogenica di GN che si allontana dal punto di rilascio, laconcentrazione degli idrocarburi più pesanti aumenta conla distanza dall'origine (il metano è più volatile) e chequesta situazione renderebbe possibile l'esplosione incondizioni di semiconfinamento, analogamente alleesplosioni di GPL?

62

SICUREZZA - Risposta

La concentrazione di un qualsiasicomponente (pesanti o meno) nonpuò aumentare con la distanza (ècontrario alle leggi della fisica)

Solo nella fase iniziale delladispersione, il comportamentodella nube è paragonabile a quellodi una nube di GPL e ciò è statoconsiderato nelle analisi dei rischi.

Sostanza % volume

Metano 98,13

Etano 0,61

Propano 0,19

Butano 0,07

Pentano 0,02

Esani 0,02

Azoto 0,87

CO2 0,09

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AMBIENTE - RAFFREDDAMENTO DELLE ACQUE - Domanda

Quali sono gli scenari che si possono delineare sulla base deidati di temperatura forniti e dei risultati dei modelli didiffusione ?

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AMBIENTE - RAFFREDDAMENTO DELLE ACQUE Risposta

Gli studi di impatto di uno scarico termico, sia esso di acqua raffreddata che di acqua riscaldata, vengono comunemente condotti sulla base di scenari meteoclimatici di riferimento che rappresentino opportunamente la variabilità stagionale (temperatura assoluta della colonna d’acqua e sua stratificazione), il clima anemometrico locale e il regime di marea.

Sono stati simulati 24 nuovi scenari concordati con l’OGS, con combinazioni di marea: Sizigie e Quadratura, stagioni: Inverno ed Estate e venti: Calma, Brezza, Bora a diverse velocità, Scirocco, Maestrale e combinazioni di Scirocco più Bora.

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AMBIENTE - RAFFREDDAMENTO DELLE ACQUE Risposta

Sulla base dei risultati dello studio condotto con i nuovi dati di temperatura, si può affermare che in nessun caso si riscontrano gradienti elevati a notevole distanza dallo scarico, confermando pertanto i risultati del precedente studio 2008.

Sebbene si possa confermare che alcuni scenari (calma e scirocco), se prolungati per diversi giorni, possono provocare un locale accumulo di acqua fredda, questo accumulo può considerarsi temporaneo, considerando che dal punto di vista meteorologico non è realistico considerare la persistenza dello stesso scenario meteorologico per un tempo così lungo.

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AMBIENTE - RAFFREDDAMENTO DELLE ACQUE - Domanda

Quali sono le ragioni che hanno portato a limitare la duratadel processo di simulazione?

E’ possibile prolungarla e includere la variabilità stagionaledella temperatura, l’effetto delle correnti, l’azione del vento(almeno in condizioni estreme), l’azione, l’irraggiamentosolare, ….?

67

AMBIENTE - RAFFREDDAMENTO DELLE ACQUE - Risposta

La durata delle simulazione è stata significativamente aumentata da 18 ore a 3 o 6 giorni. L’allungamento della durata è stato fatto per assicurare la rappresentatività (sempre con un approccio molto conservativo) di questi scenari, d’accordo con le indicazioni dell’OGS.

Inoltre, il numero elevatissimo di scenari considerati complessivamente nel nuovo studio (24), assai superiore al numero di scenari considerati nello studio 2008 (4), rende la combinazione di casi simulati adeguata e rappresentativa delle diverse tipologie di circolazione della baia di Muggia.

68

AMBIENTE - CLORAZIONE DELLE ACQUE - Domanda

Quali sono gli interventi possibili per mitigare gli effetti della clorazione delle acque?

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AMBIENTE - CLORAZIONE DELLE ACQUE - Risposta

Gli effetti della clorazione delle acque sono già stati valutaticome compatibili in fase di Valutazione di ImpattoAmbientale. Sono state sviluppate nuove simulazioni delloscarico d’acqua considerando altri scenari già menzionati.

I risultati confermano che:- le concentrazioni di cloro sono ben inferiori a quelle

consentite per legge;- lo scambio d’acqua nella baia viene garantito.Nonostante le garanzie degli studi, la sorveglianza degli enti

(ARPA e ISPRA) durante l’operazione dell’impiantoattraverso un Piano di Monitoraggio Ambientale assicurauna garanzia addizionale di tutela dell’ambiente.

70

AMBIENTE - CLORAZIONE DELLE ACQUE - Domanda

E’ possibile quantificare in termini economici l’eventuale depauperamento dell’habitat marino?

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AMBIENTE - CLORAZIONE DELLE ACQUE - Risposta

Si devono concentrare tutti gli sforzi nella tutela dell’ambiente marino. Solo unmonitoraggio costante eseguito seriamente può verificare l’assenzad’impatti o la pronta individuazione di possibili impatti sulle risorse fruibili ela loro quantificazione.

Tra i diversi ambiti d’indagine che saranno coperti dal Piano di Monitoraggio siindicano di seguito quegli aspetti che hanno particolare rilievo:

- Analisi chimiche sia del cloro residuo che dei sottoprodotti della clorazionenelle acque e nei sedimenti;

- Analisi di bioaccumulo dei composti organo-alogenati in specie-target;- Saggi di tossicità su specie rappresentative e diversi livelli trofici

rappresentativi dell’ecosistema locale;- Monitoraggio dell’evoluzione delle comunità biologiche;- Evoluzione delle popolazioni di specie commercialmente rilevanti per il

mercato.

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AMBIENTE - NATURA, SEDIMENTI MARINI- Domanda

Qual è il livello ed il grado di movimentazione dei sedimenti marini previsti sia nella fase di realizzazione dell’impianto che nella fase di gestione?

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AMBIENTE - NATURA, SEDIMENTI MARINI - Risposta

Nella fase di realizzazione dell’impianto il principale movimento dei sedimenti si produrrà durante:

- l’operazione di posa della tubazione per lo scarico a mare dell’acqua di mare;

- la realizzazione delle opere a mare (pontile, piattaforma);- i lavori ambientali di bonifica dei fondali.

Al fine di evitare la possibile torbidità dell’area di lavoro, dovuta a particelle in sospensione, verranno posizionati dei divisori antitorbidità.

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AMBIENTE - NATURA, SEDIMENTI MARINI - Risposta

Nella fase di operazione, le correnti generate dalle metaniere, tenendo in considerazione le ridotte velocità di marcia di una metaniera che avanza a media potenza, con un pescaggio inferiore a quello delle petroliere e la bassa frequenza di arrivi associati all’impianto, non produrranno cambiamenti nella dinamica di sollevamento dei sedimenti.

Inoltre, in riferimento allo scarico d’acqua viene osservato il limite di 0,5 m/s sul fondo in ottemperanza alla prescrizione del Decreto VIA.

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MANOVRABILITA’ DELLE NAVI GASIERE - Domanda

Il problema viene sollevato soprattutto in funzione dei possibili effetti di vento di bora di particolare intensità, ma, considerando la profondità del golfo di Trieste nell’area interessata e il pescaggio delle attuali navi gasiere, il problema della batimetria effettiva deve essere affrontato più approfonditamente integrando i dati statici morfobatimetrici con i dati meteo mareografici cinematici (tra cui il vento) e newtoniani (peso dell’atmosfera) per arrivare alla previsione dell’effettivo livello dell’acqua nell’area interessata.

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MANOVRABILITA’ DELLE NAVI GASIERE - Risposta

Il possibile effettodella bassa mareadovuta alla Bora èstabilito in 20 cmper la Bora a 16-18m/s, che è il limitemassimo concessoalle navi per potereffettuare manovrein prossimità delTerminale.

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RISCHIO SISMICO - Domanda

La questione viene sollevata in quanto deve essere presa in considerazione e valutata la possibilità di utilizzare per la stima del rischio sismico la normativa relativa agli impianti speciali.

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RISCHIO SISMICO - Risposta

Stati Limiti di Esercizio Stati Limiti Ultimi

EN-1473 - OBE(accelerazionemassima, periododi ritorno)

OPCM-2008 - SLD(accelerazionemassima, periododi ritorno)

EN-1473 - SSE(accelerazionemassima, periododi ritorno)

OPCM-2008 – SLC(accelerazionemassima, periododi ritorno)

SpettroOrizzontale 0,392g (475 anni) 0,31g (201 anni) 0,787g (4975 anni) 0,710g (2975 anni)

SpettroVerticale

0,109g (475 anni) 0,06g (201 anni) 0,369g (4975 anni) 0,220g (2975 anni)

I calcoli secondo la OPCM-2008 qui illustrati già considerano il terminale come impianto speciale

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RICADUTE ECONOMICHE, IMPATTO ECONOMICO DIRETTOFASE DI COSTRUZIONE - Domanda

Qual è il valore economico dell’investimento per la costruzione del rigassificatore e qual è la prevedibile quota di acquisti locali di beni e servizi (in %) e a quanto corrisponde il prevedibile monte salari annuale da destinare a livello locale?

80

RICADUTE ECONOMICHE, IMPATTO ECONOMICO DIRETTOFASE DI COSTRUZIONE - Risposta

L’investimento previsto è di 550 ml di euro con circa un 70% di acquisti di beni e servizi locali

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RICADUTE ECONOMICHE, IMPATTO ECONOMICO DIRETTOFASE DI COSTRUZIONE - Domanda

Quanti posti di lavoro saranno creati nella fase di costruzione (espressi in anni/uomo equivalenti) e quali saranno le figure professionali da impiegare nelle fasi di costruzione (profili tecnici, profili ad alta qualificazione, altri profili)?

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RICADUTE ECONOMICHE, IMPATTO ECONOMICO DIRETTOFASE DI COSTRUZIONE - Risposta

• Complessivamente si produrrà un incremento di occupazione pari a 4515 nuovi occupati: oltre 700 nel settore dei servizi, 2400 nel settore delle costruzioni e circa 1300 nel settore manifatturiero.

• L’impatto stimato si riferisce al periodo di costruzione. Ciò significa che ci sarà un incremento di occupazione medio di 1500 lavoratori ogni anno per un incremento di reddito da lavoro dipendente pari a €110 milioni (oltre €36 milioni per anno).

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RICADUTE ECONOMICHE, IMPATTO ECONOMICO DIRETTOFASE DI COSTRUZIONE - Risposta

A LIVELLO DI PROVINCIA DI TRIESTE

• Complessivamente si produrrà un incremento di occupazione pari a 775 nuovi occupati: oltre 290 nel settore dei servizi, 320 nel settore delle costruzioni e circa 160 nel settore manifatturiero.

• L’impatto stimato si riferisce al periodo di costruzione. Ciò significa che ci sarà un incremento di occupazione medio di 260 lavoratori ogni anno per un incremento di reddito da lavoro dipendente pari a €18 milioni (oltre €6 milioni per anno).

84

RICADUTE ECONOMICHE, IMPATTO ECONOMICO DIRETTOFASE DI COSTRUZIONE - Domanda

Quali altri effetti economici positivi sono prevedibili a livello locale nella fase di costruzione (effetti fiscali, ecc…)?

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RICADUTE ECONOMICHE, IMPATTO ECONOMICO DIRETTOFASE DI COSTRUZIONE - Risposta

Il rendimento fiscale della fase di costruzione - considerati IVA, IRPEF, IRES - si calcola intorno ai 245 ml di euro

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RICADUTE ECONOMICHE, IMPATTO ECONOMICO DIRETTOFASE OPERATIVA (A REGIME) - Domanda

Quale sarà l’impatto economico dell’impianto nella fase a regime e quale sarà il valore annuale della produzione?

87

RICADUTE ECONOMICHE, IMPATTO ECONOMICO DIRETTOFASE OPERATIVA (A REGIME) - Risposta

Il valore annuale della produzione dipenderà dalla tariffa di rigassificazione, che verrà determinata dall’Autorità.

In via assolutamente provvisoria, il valore della produzione potrebbe essere compreso nel range 80-120 ml di euro/anno.

88

RICADUTE ECONOMICHE, IMPATTO ECONOMICO DIRETTOFASE OPERATIVA (A REGIME) - Domanda

Quale sarà il totale annuale dei costi, distinto in acquisti di beni e servizi, costo del lavoro, altri costi?

89

RICADUTE ECONOMICHE, IMPATTO ECONOMICO DIRETTOFASE OPERATIVA (A REGIME) - Risposta

Si stima in prima approssimazione un costo operativo del rigassificatore pari a 40-50 ml euro/anno.

Il 10-15% sarà dovuto al costo del personale, il 25-35% a costi variabili e il 50-65% a costi operativi fissi.

90

RICADUTE ECONOMICHE, IMPATTO ECONOMICO DIRETTOFASE OPERATIVA (A REGIME) - Domanda

Quanta parte dei costi saranno sostenuti sul piano locale, con controparti locali (lavoratori, fornitori, altri enti)?

91

RICADUTE ECONOMICHE, IMPATTO ECONOMICO DIRETTOFASE OPERATIVA (A REGIME) - Risposta

Si stima che circa il 50% dei costi saranno sostenuti sul piano locale.

92

RICADUTE ECONOMICHE, IMPATTO ECONOMICO DIRETTOFASE OPERATIVA (A REGIME) - Domanda

Quanti posto di lavoro saranno creati permanentemente nella fase a regime (espressi in anni/uomo)?

Quali saranno le figure professionali da impiegare nella fase operativa (profili tecnici, profili ad alta qualificazione, altri profili)?

93

RICADUTE ECONOMICHE, IMPATTO ECONOMICO DIRETTOFASE OPERATIVA (A REGIME) - Risposta

In fase di esercizio, il terminale prevede l’impiego di circa 70addetti in pianta stabile, con un indotto di circa 320 posti di lavoro.

Si prevede una composizione delle qualifiche professionali di:

• DIRIGENTI E QUADRI 10-15%• IMPIEGATI 30-40%• OPERAI 45-60%

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RICADUTE ECONOMICHE, IMPATTO ECONOMICO DIRETTOFASE OPERATIVA (A REGIME) - Domanda

Quali altri effetti economici positivi sono prevedibili a livello locale nella fase operativa (effetti fiscali, ecc…)?

95

RICADUTE ECONOMICHE, IMPATTO ECONOMICO DIRETTOFASE OPERATIVA (A REGIME) - Risposta

Si stima un impatto economico e fiscale a regime di circa 30 ml euro annuali durante l’operatività dell’impianto.

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ESTERNALITA’ ECONOMICHE - (EFFETTI INDIRETTI E INDOTTI) ESTERNALITA’ POSITIVE - Domanda

Quali saranno i profili del progetto in relazione al costo del gas per i cittadini?

E’ prevista una riduzione delle tariffe in bolletta (rispetto alle tariffe normali) per i cittadini delle aree interessate dal progetto?

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ESTERNALITA’ ECONOMICHE - (EFFETTI INDIRETTI E INDOTTI) ESTERNALITA’ POSITIVE - Risposta

La regolazione italiana impone una rigida separazione travendita di gas e rigassificatori. La società dirigassificazione non può concedere sconti sul gas inquanto né importa gas né lo vende, ma solo costruisce egestisce l’impianto, in cui altri soggetti rigassificheranno ilgas. Ma soprattutto, nell’attuale regime di libero mercato, iclienti dell’area potrebbero continuare a comprare il gas diloro attuali venditori, che potrebbero non rifornirsi del gasrigassificato nell’impianto di Trieste. La competitività delrigassificatore in termini di tariffa di rigassificazione(direttamente legata all’ammontare dell’investimento e aicosti operativi) permetterà l’attratività dello stesso rispettoa impianti alternativi.

98

ESTERNALITA’ ECONOMICHE - (EFFETTI INDIRETTI E INDOTTI) ESTERNALITA’ NEGATIVE - Domanda

Quale sarà il prevedibile impatto negativo del progetto sul valore degli immobili delle aree limitrofe all’insediamento?

99

ESTERNALITA’ ECONOMICHE - (EFFETTI INDIRETTI E INDOTTI) ESTERNALITA’ NEGATIVE - Risposta

100

ESTERNALITA’ ECONOMICHE - (EFFETTI INDIRETTI E INDOTTI) ESTERNALITA’ NEGATIVE - Domanda

Quale sarà il prevedibile impatto economico del progetto sulle attività di pesca nel Golfo di Trieste, tenendo conto dei cambiamenti che interverranno nel micro-clima marino nella fasi di costruzione e nella fasi operative?

101

ESTERNALITA’ ECONOMICHE - (EFFETTI INDIRETTI E INDOTTI) ESTERNALITA’ NEGATIVE - Risposta

Dall’insieme delle risultanze sopra menzionate non si evince il rischio di un impatto negativo apprezzabile sul settore. Un monitoraggio costante come il già indicato in precedenza permetterà di verificarlo.

102

ESTERNALITA’ ECONOMICHE - (EFFETTI INDIRETTI E INDOTTI) ESTERNALITA’ NEGATIVE - Domanda

Quale sarà il prevedibile impatto economico del progetto sulle attività turistiche della zona?

103

ESTERNALITA’ ECONOMICHE - (EFFETTI INDIRETTI E INDOTTI) ESTERNALITA’ NEGATIVE - Risposta

Evoluzione del turismo dal 1999 al 2005 per Portovenere – Lerici – Cinque Terme

104

ESTERNALITA’ ECONOMICHE - (EFFETTI INDIRETTI E INDOTTI) ESTERNALITA’ NEGATIVE - Domanda

Quale sarà il prevedibile impatto economico del progetto sui traffici portuali (di merci, di passeggeri) e relativamente al diportismo nautico?

105

ESTERNALITA’ ECONOMICHE - (EFFETTI INDIRETTI E INDOTTI) ESTERNALITA’ NEGATIVE - Risposta

L’attività del rigassificatore comporterà un movimentonavi di circa 100 arrivi anno: il che rappresenta unincremento del 3% circa rispetto al movimento navinel porto di Trieste del 2009 e del 10% circa rispetto almovimento merci. L’incremento del movimento navicompenserebbe per meno della metà il calo registratotra 2008 e 2009.

106

ESTERNALITA’ ECONOMICHE - (EFFETTI INDIRETTI E INDOTTI) ESTERNALITA’ NEGATIVE - Domanda

È previsto il pagamento di un corrispettivo economico per l’utilizzo dell’acqua di mare da parte di Gas Natural nelle fasi di esercizio dell’impianto?

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ESTERNALITA’ ECONOMICHE - (EFFETTI INDIRETTI E INDOTTI) ESTERNALITA’ NEGATIVE - Risposta

Indipendentemente dalle considerazioni circa ildestinatario di tale eventuale corrispettivoeconomico, si ritiene possa intendersi incluso nellafiscalità ordinaria e nelle compensazioni territorialiche verranno negoziate.

108

ESTERNALITA’ ECONOMICHE – EFFETTI ECONOMICIDETERMINATI DALLA NORMATIVA PUBBLICA - Domanda

Quali sono le previsioni di Gas Natural relativamente al grado di utilizzo della capacità produttiva dell’impianto, anche in relazione alle disposizioni contenute nella delibera n. 92 del 2008 dell’ARG?

Si prevede, in particolare, di ricorrere ai meccanismi di incentivazione (cd. fattore di garanzia) stabiliti dalla suddetta delibera?

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ESTERNALITA’ ECONOMICHE – EFFETTI ECONOMICIDETERMINATI DALLA NORMATIVA PUBBLICA - Risposta

Tali argomenti presuppongono un’analisi di tipo economico e deimodelli di business che la Gas Natural ha effettuato solopreliminarmente in quanto mancano ancora una serie diinformazioni e di dati che verranno acquisiti solo più avanti neltempo: si deve inoltre tenere conto che molti dati da utilizzare pertali analisi sono estremamente confidenziali in quantocontengono informazioni commercialmente sensibili che non cisembra il caso di rendere pubblici al momento; e poi, non si puòprescindere anche dalla procedura TPA che potrà essereeffettuata solo dopo aver conseguito l’autorizzazione.

Sono, pertanto, argomenti che non siamo in grado di affrontareadesso e che, comunque, a nostro avviso, esulano anche dagliobiettivi dei tavoli tecnici.

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IndiceSICUREZZA

3-4 Rischio d’incidente5-6 Piano di sicurezza7-11 Sicurezza dell’impianto12- 14 Distanza dalle abitazioni15- 16 Previsioni rischio17-18 Criteri per la scelta del CINIGeo19-20 Effetto domino21-22 Cartografia23-24 Eventualità di incidente a petroliera25-27 Prescrizioni28-30 Zona di fonda 31-33 Distanze di sicurezza

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I

47-48 Rischi legati a incidenti o attentati49-53 Azioni sismiche e carichi di vento54-55 Risarcimento danni56-58 Immissione nei serbatoio di Gnl diversa composizione59-60 Sistemi di controllo sulla sovrapressione61-62 Nube criogenica

34-35 Impatto sullo sviluppo portuale36-37 Comportamento in caso di bora38-42 Ingresso in porto delle navi metaniere43-46 Protezione da attacchi terroristici

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AMBIENTE

63-65 Raffreddamento delle acque. Scenari e modelli66-67 Raffreddamento delle acque. Caratteristiche della simulazione68-69 Clorazione delle acque. Mitigazione70-71 Clorazione delle acque. Effetti sull’habitat72-74 Impatto sui sedimenti marini

MANOVRABILITA’ NAVI GASIERE

75-76 Manovrabilità delle navi e batimetria

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RISCHIO SISMICO

77-78 Rischio sismico e impianti speciali

RICADUTE ECONOMICHE E IMPATTO ECONOMICO DIRETTO

79-80 In fase di costruzione. Investimenti81-83 In fase di costruzione. Impatto occupazionale84-85 In fase di costruzione. Altri effetti positivi86-87 A regime. Impatto economico 88-93 A regime. Totale e distribuzione dei costi94-95 A regime. Altri effetti positivi

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ESTERNALITA’ ECONOMICHE

96-97 Effetti sul costo del gas in sede locale98-99 Impatto sul valore degli immobili100-101 Impatto sulla pesca 102-103 Impatto sul turismo 104-105 Impatto sui traffici portuali 106-107 Uso dell’acqua di mare108-109 Utilizzo delle capacità produttive

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Grazie