ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese...

55
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE A cura di: Dr. Ing. Giuseppe Frongia (coordinatore e responsabile) REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE (D.G.R. 24/23 DEL 23/04/08) Studio di Ingegneria Ambientale Dr. Ing. Giuseppe Frongia - V. Tigellio 22, 09123 Cagliari, Tel. +39.070.658297 Fax +39.070.655271 Data S1 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO Emissione Descrizione Rev. scala - Gruppo di lavoro: Dr. Ing. Giuseppe Frongia Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò Dott. Nat. Francesco Trudu IMPIANTO EOLICO DI "SERRA DE RAIMONDU" - FASE 2 COMUNE DI SAN GIOVANNI SUERGIU (CI) Febbraio 2011 Fonteolica s.r.l. Sede operativa: Via del Casalino, 5/H - 24121 Bergamo (BG) - Italy Telefono: +39.035.211547 - Fax: +39.035.219813 - www.fonteolica.it - [email protected] Committente:

Transcript of ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese...

Page 1: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE

A cura di:Dr. Ing. Giuseppe Frongia(coordinatore e responsabile)

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNAASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE

PROCEDURA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE

(D.G.R. 24/23 DEL 23/04/08)

Studio di Ingegneria Ambientale Dr. Ing. Giuseppe Frongia - V. Tigellio 22, 09123 Cagliari, Tel. +39.070.658297 Fax +39.070.655271

Data

S1

QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO

Emissione

DescrizioneRev.

scala -

Gruppo di lavoro:Dr. Ing. Giuseppe Frongia

Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO)

Dott. Ing. Agnese Marcus

Dott. Nat. Maurizio Medda

Dott. Nat. Mauro Casti

Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Dott. Nat. Francesco Trudu

IMPIANTO EOLICO DI "SERRA DE RAIMONDU" - FASE 2 COMUNE DI SAN GIOVANNI SUERGIU (CI)

Febbraio 2011

Fonteolica s.r.l.Sede operativa: Via del Casalino, 5/H - 24121 Bergamo (BG) - Italy

Telefono: +39.035.211547 - Fax: +39.035.219813 - www.fonteolica.it - [email protected]

Committente:

Page 2: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- I -

INDICE

1 PREMESSA .......................................................................................................... 1

2 ASSETTO PROGRAMMATICO DI RIFERIMENTO ............................................. 2

2.1 Quadro delle norme, piani, regolamenti e protocolli in tema di energia ......... 2

2.1.1 Atti programmatici a livello internazionale ....................................................... 2

2.1.1.1 La convenzione sui cambiamenti climatici .......................................................... 2

2.1.1.2 Il Protocollo di Kyoto ............................................................................................ 3

2.1.2 La legislazione europea .................................................................................. 4

2.1.3 La legislazione nazionale ................................................................................ 6

2.1.3.1 Le politiche energetiche....................................................................................... 6

2.1.3.2 Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili (direttiva 2009/28/CE) ........ 7

2.1.3.3 Le Linee Guida per l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di impianti di

produzione di elettricità da fonti rinnovabili (D.M. 10/09/2010) ............................................ 9

2.1.4 Studio per la definizione del Piano Energetico Ambientale Regionale (PEARS) 13

2.1.5 Norme specifiche di interesse regionale ........................................................ 15

2.1.5.1 Evoluzione del quadro normativo in materia di autorizzazione degli impianti

eolici 15

2.1.5.2 Lo studio per l’individuazione delle aree in cui ubicare gli impianti eolici (art. 112

NTA del P.P.R.) ................................................................................................................. 19

2.2 Strumenti di pianificazione locale e norme di tutela del territorio ................. 21

2.2.1 Quadro generale dei vincoli paesaggistico-ambientali ................................... 21

2.2.2 Piano Paesaggistico Regionale (P.P.R.) ....................................................... 24

2.2.3 Piano di disinquinamento per il risanamento del territorio del Sulcis-Iglesiente 27

2.2.4 Perimetrazione del sito di interesse nazionale Sulcis-Iglesiente-Guspinese .. 28

2.2.5 Piano Regolatore Generale di San Giovanni Suergiu (P.R.G.) ...................... 31

2.2.6 Piano di Assetto idrogeologico – Perimetrazione delle aree a rischio idraulico e geomorfologico e delle relative misure di salvaguardia L. 267/98 (P.A.I.) ......... 32

3 ALTRI PIANI E PROGETTI DI INTERESSE....................................................... 35

3.1 Piano Strategico Intercomunale del Sulcis ...................................................... 35

3.2 POR FESR 2007-2013 ........................................................................................ 37

3.3 Progetto del Gasdotto Algeria-Sardegna-Italia ................................................ 39

4 ANALISI DELLA COERENZA DELL’INTERVENTO CON IL QUADRO DELLA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E DI SETTORE .................................... 42

Page 3: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- II -

5 ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI, DEI NULLA OSTA DEI PARERI E DEGLI ATTI DA ACQUISIRE AI FINI DELLA REALIZZAZIONE E DELL’ESERCIZIO DELL’OPERA ..................................................................................................... 44

BIBLIOGRAFIA GENERALE SIA ............................................................................. 45

Page 4: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- III -

ELENCO DIDASCALIE FIGURE

Figura 1 – Istituti di tutela naturalistica nel distretto del Basso Sulcis (Fonte PFAR, 2007). In rosso l’ubicazione del proposti aerogeneratori .............................................................. 23

Figura 2 – Aree in gestione forestale pubblica affidate all’Ente Foreste della Sardegna (Fonte PFAR, 2007) ...................................................................................................... 24

Figura 3 – Stralcio Tav. 1.1 P.P.R.: Ambito di paesaggio costiero n. 6 “Carbonia e Isole Sulcitane” ...................................................................................................................... 25

Figura 4 - Stralcio Foglio 564 sez. IV P.P.R.: Ambito di paesaggio costiero n.6 “Carbonia e Isole Sulcitane” (in rosso il posizionamento dei proposti aerogeneratori) ...................... 26

Figura 5 – Stralcio della proposta di perimetrazione delle aree da bonificare inserite nel sito di interesse nazionale Sulcis-Iglesiente-Guspinese formulata dalla Regione Sardegna (aprile 2004) .................................................................................................................. 30

Figura 6 – Estratto del vigente PRG di San Giovanni Suergiu. In rosso l’ubicazione dei proposti aerogeneratori ................................................................................................. 32

Figura 7 – Aree a vincolo idrogeologico, a rischio frana e a rischio idraulico nel distretto del Basso Sulcis. In rosso l’ubicazione dei proposti aerogeneratori (Fonte PFAR, 2007) .... 34

Figura 8 – Tracciato del GALSI e posizionamento delle proposte postazioni eoliche ........... 41

Page 5: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- IV -

ELENCO ELABORATI STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE

Relazioni

S0 – Premessa

S1 – Quadro di riferimento programmatico

S2 – Quadro di riferimento progettuale

S3 – Quadro di riferimento ambientale

S4 – Prospetti riepilogativi degli impatti

S5 – Sintesi non tecnica

S3.1 – Relazione paesaggistica

S3.2 – Studio previsionale di impatto acustico

Elaborati grafici

Tavola 1 Inquadramento territoriale (scala 1:50.000)

Tavola 2 Carta dei vincoli territoriali ed ambientali (scala 1:25.000)

Tavola 3 Sovrapposizione degli interventi con i tematismi del P.P.R. (scala 1:25.000)

Tavola 4 Viabilità, piazzole e aree di cantiere su ortofotocarta (scala 1:4.000)

Tavola 5 Carta geomorfologica (scala 1:10.000)

Tavola 6 Carta geologica (scala 1:10.000)

Tavola 7 Stato di fatto – Documentazione fotografica

Tavola 8 Carta delle unità di paesaggio (scala 1:25.000)

Tavola 9 Carta dell’assetto insediativo e infrastrutturale (scala 1:10.000)

Tavola 10 Contesto paesistico – Documentazione fotografica

Tavola 11 Carta dei siti di interesse storico-culturale (1:25.000)

Tavola 12 Mappa di intervisibilità di area vasta – Postazioni eoliche (scala 1:50.000)

Tavola 13 Mappa di intervisibilità di area vasta – Aerogeneratori (scala 1:50.000)

Tavola 14 Mappa di intervisibilità di area vasta – Aerogeneratori autorizzati e/o in progetto nel settore di Portovesme-Portoscuso (scala 1:50.000)

Tavola 15 Fotosimulazioni di impatto estetico-percettivo

Tavola 16 Fotosimulazioni di impatto estetico-percettivo – Aerogeneratori autorizzati e/o in progetto nel settore di Portovesme-Portoscuso

Tavola 17 Carta dell’uso del suolo – Fonte Corine Landcover anno 2000 (scala 1:10.000)

Tavola 18 Mappa delle ombre (scala 1:10.000)

Tavola 19 Report di censimento dei fabbricati nell’agro di San Giovanni Suergiu

Page 6: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 1 -

1 PREMESSA

Il quadro di riferimento programmatico si propone di fornire gli elementi conoscitivi circa le

relazioni tra l’opera da realizzare e gli atti di pianificazione e programmazione territoriale e di

settore. Tali elementi costituiscono parametri di riferimento per la costruzione del giudizio di

compatibilità ambientale.

Nel prosieguo, la descrizione dei vari strumenti di pianificazione territoriale e

programmazione di settore è condotta citando i principali riferimenti normativi e legislativi a

cui sono riferiti i piani, descrivendone in sintesi contenuti ed i dispositivi attraverso i quali i gli

stessi agiscono (normative di zona, prescrizioni generali di vincolo, scenari di sviluppo, ecc.)

e delineando alcuni elementi interpretativi che riguardano la valutazione della coerenza fra le

disposizioni di piano ed il progetto proposto.

I principali atti normativi e di programmazione considerati sono di seguito elencati:

− Piano Energetico Ambientale Regionale (PEARS);

− Piano Paesaggistico Regionale (P.P.R.) e studio di cui all’art. 112 delle N.T.A.;

− D.M. 10/09/10 “Linee guida nazionali per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti

rinnovabili”;

− Piano Regolatore Generale del Comune di San Giovanni Suergiu (CI);

− Piano di disinquinamento per il risanamento del territorio del Sulcis-Iglesiente.

Un particolare approfondimento è stato rivolto, inoltre, all’analisi della coerenza

dell’intervento con gli obiettivi generali delineati dal quadro delle strategie energetiche e per

la riduzione delle emissioni atmosferiche di carattere internazionale, nazionale e regionale

nonché all’analisi della coerenza dell’opera con le norme di salvaguardia e tutela del

territorio.

Page 7: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 2 -

2 ASSETTO PROGRAMMATICO DI RIFERIMENTO

2.1 Quadro delle norme, piani, regolamenti e protocolli in tema di energia

2.1.1 Atti programmatici a livello internazionale

Nell’ambito del quadro normativo sono di particolare interesse quei protocolli o accordi

internazionali che hanno come obiettivo un miglioramento dei livelli globali delle emissioni

atmosferiche. Tra questi una grande rilevanza rivestono la convenzione sui cambiamenti

climatici ed il protocollo di Kyoto.

2.1.1.1 La convenzione sui cambiamenti climatici

La Convenzione Quadro sui cambiamenti climatici, ratificata dall’Italia con Legge n. 65 del

15 gennaio 1994, è stata approvata nell’ambito della Conferenza mondiale sull’ambiente e lo

sviluppo organizzata dalle Nazioni Unite (ONU) e tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992.

In questo consesso internazionale, con la partecipazione di 173 Stati, è stato definito “lo

sviluppo sostenibile e durevole” come quello sviluppo economico che risponde ai bisogni

delle popolazioni attuali senza compromettere la capacità delle generazioni future di poter

rispondere ai propri bisogni.

La Convenzione Quadro sui cambiamenti climatici (UN-FCCC) contiene una serie di impegni

volti alla limitazione e mitigazione delle possibilità di cambiamenti climatici globali, o

comunque alla mitigazione dei cambiamenti prodotti dalle attività umane, mediante

contromisure che agiscono sulle cause principali dei cambiamenti climatici, quali ad esempio

le emissioni in atmosfera di gas inquinanti, come CO2 e CH4, capaci di aumentare “l’effetto

serra” naturale del nostro Pianeta, da cui possono conseguire danni all’agricoltura ed alle

risorse idriche (processi di acidificazione e desertificazione nella fascia temperata

subtropicale).

Nella Conferenza UN-FCCC viene istituito un organismo operativo “La Conferenza delle

Parti” che ha il compito di attuare gli impegni contenuti nella Convezione Quadro.

Questo organismo decisionale ha anche il compito di verificare lo svolgimento delle azioni

volte a raggiungere gli obiettivi della UN-FCCC.

Per svolgere i suoi compiti la “Conferenza delle Parti” si avvale di un “Segretariato”

organizzativo e di alcuni “Organi sussidiari” di consulenza tecnica e scientifica. Questi

“Organi” hanno operato fino a giungere alla proposta del “Protocollo di Kyoto” approvato

dalla “Conferenza delle Parti” nella sua terza sessione plenaria, tenuta a Kyoto dal 01 al 10

dicembre 1997.

Page 8: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 3 -

2.1.1.2 Il Protocollo di Kyoto

Con il Protocollo di Kyoto i paesi industrializzati si impegnarono a ridurre entro il 2012 le

emissioni di gas serra del 5,2% rispetto al 1990. La sottoscrizione iniziale dei paesi

rappresentava, peraltro, un atto puramente formale. Soltanto la successiva ratifica

dell'accordo da parte dei parlamenti nazionali formalizzava l'impegno di ciascun paese a

ridurre le emissioni.

Dal protocollo erano esclusi i paesi in via di sviluppo per evitare di frapporre ulteriori barriere

alla loro crescita economica. Un punto molto dibattuto, e che trova ancora oggi il disaccordo

degli Stati Uniti, si riferisce all’esclusione dagli impegni dei grandi paesi emergenti dell'Asia,

India e Cina.

Sulla base degli accordi del 1997, il Protocollo entrerebbe in vigore il 90° giorno successivo

alla ratifica del 55° paese tra i 194 sottoscrittori originari purché questi, complessivamente,

coprano almeno il 55% delle emissioni globali di gas serra.

Le assenze degli Usa e della Russia hanno penalizzato per molti anni il lancio operativo

dell'accordo, rimasto a lungo tempo "sospeso". Nel 2002 avevano ratificato l'atto già 55

paesi senza però coprire il 55% della produzione globale di emissioni di gas serra. Solo dopo

la ratifica della Russia nel settembre 2004 si è superato finalmente il limite minimo previsto

del 55% e data effettiva operatività al Protocollo.

Restano, in ogni caso, ancora fuori dall’accordo gli Stati Uniti, riluttanti alla ratifica del

protocollo per evitare di danneggiare il proprio sistema industriale.

Il “Protocollo” impegna i Paesi “Annex I” (Paesi industrializzati) a ridurre le emissioni

antropiche dei 6 principali gas a effetto serra del 5% al disotto del valore del 1990 entro il

2010. I principali gas sono: il biossido di carbonio (CO2), il metano (CH4), il protossido

d’azoto (N2O), i fluorocarburi idrati (HFC), i perfluorocarburi (PFC), l’esafluoruro di zolfo

(SF6).

Poiché senza intervenire sui processi si avrebbe una crescita del 20% delle emissioni di

CO2, l’azione di riduzione del 5% delle emissioni al 2010 risulta equivalente ad una riduzione

effettiva del 25% rispetto al 1990; in effetti è un’azione difficile.

Per conseguire i suddetti obiettivi tra il 2008 e il 2012 il “Protocollo” individua come prioritari

gli interventi su questi settori:

a) energia;

b) processi industriali;

c) agricoltura;

d) rifiuti.

Page 9: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 4 -

Il calcolo della riduzione delle “emissioni nette” di CO2 in atmosfera tiene conto

dell’assorbimento della CO2 ad opera della fotosintesi clorofilliana attuata dai vegetali ed in

particolare dalle foreste.

Il “Protocollo di Kyoto” rinnova così uno stimolo verso le due attività agroforestali assorbitrici

di CO2 con riferimento alla riforestazione di aree percorse dagli incendi o disboscate per altre

attività agricole oggi abbandonate ed alla forestazione di aree idonee che in passato non

erano sede di boschi.

Per assicurare il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto

serra il “Protocollo” prescrive che i Paesi industrializzati e quelli in transizione, onde

perseguire l’obiettivo dello “sviluppo sostenibile”, attuino politiche ed azioni nei seguenti

modi:

1. Incrementare l’efficienza energetica nei settori più importanti dell’economia nazionale;

incentivare le fonti di energia rinnovabili.

2. Forme di gestione sostenibile nell’agricoltura;

3. Azioni politico-economiche per eliminare le distorsioni nei mercati che incentivano la

produzione di CO2 e incentivare le riforme politico-economiche finalizzate alla riduzione

delle emissioni di gas a effetto serra.

Tra i nuovi strumenti operativi il Protocollo di Kyoto introduce anche i seguenti:

a) la “Joint Implementation” (JI) che prevede l’attuazione congiunta degli obblighi in modo

cooperativo tra i Paesi industrializzati e quelli in transizione;

b) la “Emission Trading”, che consiste nella possibilità che un Paese, nel rispetto dei propri

obblighi, trasferisca i diritti di emissione ad un altro Paese;

c) il “Clean Development Mechanism” (CDM), che consiste nella collaborazione tra Paesi

industrializzati (Annex I) e Paesi in via di sviluppo (non Annex I) su progetti congiunti, in

modo che venga dato un aiuto ai Paesi in via di sviluppo a orientarsi verso le tecnologie dello

“sviluppo sostenibile”, quest’operazione si concretizza anche nel trasferimento di “know how”

tra Paesi ricchi e Paesi poveri.

2.1.2 La legislazione europea

Al momento della firma del protocollo di Kyoto a New York, il 29 aprile 1998, la Comunità

europea ha dichiarato che essa e i suoi Stati membri avrebbero adempiuto congiuntamente

agli impegni assunti a norma dell'articolo 3, paragrafo 1 del protocollo.

Nel decidere di adempiere congiuntamente agli impegni assunti ai sensi dell'articolo 4 del

protocollo, gli Stati membri hanno collettivamente e individualmente l'obbligo di adottare tutte

Page 10: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 5 -

le opportune misure di carattere generale e particolare atte ad assicurare l'esecuzione degli

obblighi risultanti dall'azione decisa dalle istituzioni della Comunità, incluso l'impegno

quantificato di riduzione delle emissioni ai sensi del protocollo, di agevolare l'adempimento di

tale impegno e di astenersi da qualsiasi misura che rischi di compromettere la realizzazione

dello stesso.

Con decisione 2002/358/CE l’Unione Europea ha approvato il “Protocollo di Kyoto” e

l’esecuzione congiunta degli impegni che ne derivano.

Con decisione comunitaria del 04/03/2002 n. 6871/02, la UE ha assegnato all’Italia l’impegno

a ridurre del 6,5% rispetto al 1990 le emissioni di CO2 equivalenti sulla base di un

programma da attuare a partire dal 2002 e verificato annualmente dalla UE.

Un ulteriore atto significativo relativamente alla diffusione delle fonti rinnovabili in Europa è

rappresentato dalla Direttiva 2001/77/CE (GU L 283 del 27.10.2001) del Parlamento

europeo e del Consiglio sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche

rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità. Con tale atto normativo è stata fissata una

quota indicativa del 22% di elettricità prodotta da fonti rinnovabili sul totale del consumo di

elettricità della Comunità entro il 2010. La direttiva definisce obiettivi nazionali indicativi per

ogni Stato membro, incoraggia l'uso di regimi nazionali di sostegno, l'eliminazione degli

ostacoli amministrativi e l'integrazione dei sistemi di rete, e impone l'obbligo di rilasciare ai

produttori di energie rinnovabili garanzie di origine, su loro richiesta. Sulla base delle

politiche in vigore e degli sforzi in corso, nel 2010 dovrebbe essere raggiunta una quota del

19% invece del 22% fissato come obiettivo.

Di recente (23 gennaio 2008), sotto la spinta delle crescenti preoccupazioni in ordine agli

effetti ambientali dei cambiamenti climatici, la Commissione Europea ha adottato un

Pacchetto di proposte che darà attuazione agli impegni assunti dal Consiglio europeo in

materia di lotta ai cambiamenti climatici e promozione delle energie rinnovabili.

Le misure previste accresceranno significativamente il ricorso alle fonti energetiche

rinnovabili in tutti i paesi e imporranno ai governi obiettivi giuridicamente vincolanti. Grazie a

una profonda riforma del sistema di scambio delle quote di emissione, che imporrà un tetto

massimo alle emissioni a livello comunitario, tutti i principali responsabili delle emissioni di

CO2 saranno incoraggiati a sviluppare tecnologie produttive pulite. Il pacchetto legislativo

intende consentire all’Unione europea di ridurre di almeno il 20% le emissioni di gas serra e

porta al 20% la quota di rinnovabili nel consumo energetico entro il 2020, secondo quanto

deciso dai capi di Stato e di governo europei nel marzo 2007. La riduzione delle emissioni

sarà portata al 20% entro il 2020 quando sarà stato concluso un nuovo accordo

internazionale sui cambiamenti climatici.

Per l’Italia, con l’emanazione della Direttiva 2009/28/CE che ha reso operativo il “Pacchetto

clima-energia”, l’obiettivo da raggiungere nella quota di rinnovabili sul consumo energetico è

Page 11: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 6 -

stato fissato al 17% per il 2020.

2.1.3 La legislazione nazionale

2.1.3.1 Le politiche energetiche

Nello scenario che ha caratterizzato l’intervento pubblico per la promozione delle fonti

rinnovabili dalla fine degli anni ’90 ad oggi i principali riferimenti in termini di obiettivi di

sviluppo del settore, a livello nazionale, sono stati il Libro Bianco del CIPE del 1999 e la

Direttiva 2001/77/CE.

Il “Libro Bianco” italiano per la “valorizzazione energetica delle fonti rinnovabili” (aprile 1994)

afferma che “Il Governo italiano attribuisce alle fonti rinnovabili una rilevanza strategica.

Pertanto, nell’ambito di una coerente e incisiva politica di supporto dell’Unione Europea,

intende sostenere la progressiva integrazione di tali fonti nel mercato energetico e sviluppare

la collaborazione con i paesi dell’area mediterranea”. In particolare, le enunciate motivazioni

per lo sviluppo delle rinnovabili sostengono che queste fonti “possono fornire un rilevante

contributo allo sviluppo di un sistema energetico più sostenibile, incrementare il livello di

consapevolezza e partecipazione dei cittadini, contribuire alla tutela del territorio e

dell’ambiente e fornire opportunità di crescita economica”.

Il Libro Bianco stima il potenziale rinnovabile realizzabile nel settore elettrico per il 2010 in

76.1 TWh, corrispondenti ad una potenza installata di 24.700 MW.

Al omento dell’approvazione della Direttiva 2001/77/CE il Governo Italiano ha dichiarato

come “realistico” un obiettivo di sviluppo della produzione di energia elettrica da fonti

rinnovabili al 2010 pari al 22% di copertura del consumo interno lordo, formulando l’ipotesi

che nel 2010 il consumo interno lordo ammontasse a 340 TWh come indicato dal Libro

Bianco. Rispetto a tale obiettivo il risultato raggiunto nel 2006 è stato del 14.5%.

Il D.Lgs. 387/2003, con il quale viene recepita la Direttiva 2001/77/CE, individua la necessità

di un raccordo e una concertazione tra Stato e Regioni per la ripartizione dell’obiettivo

nazionale di sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili. Ad oggi tale ripartizione

non è stata ancora determinata.

Nell’ambito del Position Paper del settembre 2007, il Governo italiano ha esplicitato una

valutazione preliminare del suo livello massimo di potenziale teorico di produzione delle

energie rinnovabili. Tale valutazione considera il punto di partenza per ogni fonte rinnovabile,

il ruolo del cambiamento climatico nella disponibilità delle fonti rinnovabili, e i vincoli fisici

relativi al territorio, al clima, alla dotazione delle risorse naturali e ad un numero addizionale

di ipotesi legate a risorse specifiche. Per l’eolico si identifica un potenziale totale di 12.000

MW, 10.000 MW sulla terra ferma (onshore) e 2.000 MW sul mare (off shore), a fronte dei

2.700 MW complessivi installati alla fine del 2007.

Page 12: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 7 -

Più di recente (giugno 2010) è stato ultimato il Piano Nazionale sulle Fonti Rinnovabili che

definisce le azioni da intraprendere per conseguire gli ambiziosi obiettivi posti dalla Direttiva

2009/28/CE.

2.1.3.2 Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili (direttiva 2009/28/CE)

Come accennato in precedenza, la direttiva 2009/28/CE stabilisce un quadro comune per la

promozione dell’energia da fonti rinnovabili e fissa obiettivi nazionali obbligatori per la quota

complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia e per la quota

di energia da fonti rinnovabili nei trasporti.

Secondo quanto previsto all’art. 4 della direttiva, ogni Stato membro adotta un piano di

azione nazionale per le energie rinnovabili. I piani di azione nazionali per le energie

rinnovabili fissano gli obiettivi nazionali degli Stati membri per la quota di energia da fonti

rinnovabili consumata nel settore dei trasporti, dell’elettricità e del riscaldamento e

raffreddamento nel 2020, tenendo conto degli effetti di altre misure politiche relative

all’efficienza energetica sul consumo finale di energia, e delle misure appropriate da

adottare per raggiungere detti obiettivi nazionali generali, inerenti:

a) la cooperazione tra autorità locali, regionali e nazionali;

b) i trasferimenti statistici o i progetti comuni pianificati;

c) le politiche nazionali per lo sviluppo delle risorse della biomassa esistenti e per lo

sfruttamento di nuove risorse della biomassa per usi diversi;

d) le procedure amministrative e le specifiche tecniche;

e) l’informazione e la formazione;

f) le garanzie di origine;

g) l’accesso e il funzionamento delle reti;

h) la sostenibilità di biocarburanti e bioliquidi.

La disposizione in parola produce effetti indipendentemente dal compiuto recepimento della

direttiva nell’ordinamento nazionale, da effettuarsi entro il 5 dicembre 2010, in quanto gli

Stati Membri sono comunque tenuti a trasmettere, entro il 30 giugno 2010, il proprio Piano

di Azione alla Commissione Europea. Nel corso degli anni, tale Piano, laddove lo Stato non

rispetti le traiettorie indicative e i target intermedi definiti per il raggiungimento degli obiettivi,

dovrà essere aggiornato prevedendo opportune misure correttive che pongano in evidenza

le ragioni dell’eventuale scostamento ed i criteri per l’assorbimento del medesimo.

Con la legge comunitaria 2009 il Parlamento ha conferito delega al Governo per il

Page 13: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 8 -

recepimento della direttiva 2009/28/CE, fissando specifici criteri per l’esercizio della delega.

Tali criteri prevedono, tra l’altro, che sia garantito il conseguimento degli obiettivi mediante

la promozione congiunta di efficienza energetica e un utilizzo equilibrato delle fonti

rinnovabili per la produzione e il consumo di energia elettrica, calore e biocarburanti. Inoltre,

bisognerà favorire le cooperazioni internazionali, la semplificazione amministrativa, lo

sviluppo delle reti, il sistema di monitoraggio e la cooperazione tra autorità locali, regionali e

nazionali. Gli stessi criteri, comunque, indicano l’esigenza di perseguire gli obiettivi tenendo

conto, come peraltro deve essere usuale nell’ordinaria attività amministrativa, del rapporto

costi-benefici relativo al singolo strumento o misura introdotti.

In coerenza con le indicazioni del Parlamento, il Piano delinea una strategia e le relative

misure di attuazione, aggiuntive e in alcuni casi correttive di quelle esistenti.

Il Piano d’Azione Nazionale per le Energie Rinnovabili si inserisce in un quadro più ampio di

sviluppo di una strategia energetica nazionale ambientalmente sostenibile e risponde ad

una molteplicità di obiettivi che saranno meglio delineati nel documento programmatico

(Strategia Energetica Nazionale) in corso di elaborazione. Tra questi, tenuto conto delle

specificità nazionali, assumono particolare rilievo:

1) la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, data l’elevata dipendenza dalle

importazioni di fonti di energia;

2) la riduzione delle emissioni di gas climalteranti, data la necessità di portare l’economia

italiana su una traiettoria strutturale di riduzione delle emissioni e di rispondere degli

impegni assunti in tal senso dal Governo a livello europeo ed internazionale;

3) il miglioramento della competitività dell’industria manifatturiera nazionale attraverso il

sostegno alla domanda di tecnologie rinnovabili e lo sviluppo di politiche di innovazione

tecnologica.

Gli obiettivi assegnati all'Italia dalla Direttiva sono ritenuti particolarmente impegnativi e

difficili da raggiungere dal Governo (17% di rinnovabili rispetto al 5,2% dell’anno di

riferimento 2005). In particolare la possibilità di espandere le energie rinnovabili è ritenuta

particolarmente problematica per l’Italia, data la particolare configurazione del nostro

territorio, i vincoli paesaggistici e la lentezza degli iter procedurali.

In accordo con quanto previsto dall'art. 2, comma 167, della legge 24 dicembre 2007, n. 244,

come modificato dall'art. 8-bis della legge 27 febbraio 2009, n. 13, di conversione del

decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, è prevista, attraverso l’emanazione di specifico

Decreto, la ripartizione tra regioni e province autonome dei predetti obiettivi assegnati allo

Stato italiano (17% di energia prodotta da fonti rinnovabili sul consumo interno lordo). Il c.d.

“Burden sharing” sarà definito tenendo conto:

a) della definizione dei potenziali regionali considerato l'attuale livello di produzione delle

Page 14: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 9 -

energie rinnovabili;

b) dell'introduzione di obiettivi intermedi al 2012, 2014, 2016 e 2018 calcolati

coerentemente con gli obiettivi intermedi nazionali concordati a livello comunitario;

c) della determinazione delle modalità di esercizio del potere sostitutivo del Governo ai

sensi dell'articolo 120 della Costituzione nei casi di inadempienza delle regioni per il

raggiungimento degli obiettivi individuati.

La Tabella 1 illustra gli obiettivi che l’Italia intende raggiungere nel settore dell’elettricità ai

fini del soddisfacimento dei target stabiliti dalla Direttiva 2009/28/CE. In conformità al format

del Piano, sono altresì riportati obiettivi per le diverse tecnologie, i quali sono naturalmente

indicativi e non esprimono un impegno del Governo o un vincolo per gli operatori , sebbene

utili per orientare le politiche pubbliche e fornire segnali agli operatori per una più efficiente

allocazione di risorse. A conferma dell’affidabilità acquisita dalla tecnologia, il Governo

assume per l'eolico 16.000 MW al 2020, accogliendo di fatto la previsione dello studio ANEV

pubblicato nel 2007.

Tabella 1 - Obiettivi che l’Italia intende raggiungere nel settore dell’elettricità al 2020 (Fonte Min. Svil. Economico)

2.1.3.3 Le Linee Guida per l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di impianti di

produzione di elettricità da fonti rinnovabili (D.M. 10/09/2010)

Nell’ambito della seduta dell’8 luglio 2010 della Conferenza Unificata Stato Regioni, dopo

anni di ritardo rispetto all’emanazione del D.Lgs. 387/2003, sono state approvate le linee

Page 15: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 10 -

guida per lo svolgimento del procedimento relativo alla costruzione e all’esercizio degli

impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili di cui all’art. 12 del

D.Lgs. 387/2003. Le Linee Guida sono state emanate con Decreto del Ministero dello

Sviluppo Economico 10/09/2010 e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 18 settembre 2010

n. 219.

Obiettivo delle Linee Guida nazionali predisposte dal Ministro dello sviluppo economico di

concerto con il Ministro dell’ambiente e con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, è

quello di definire modalità e criteri unitari sul territorio nazionale per assicurare uno sviluppo

ordinato sul territorio delle infrastrutture energetiche. Con le Linee Guida vengono fornite

regole certe che favoriscono gli investimenti e consentono di coniugare le esigenze di

crescita e il rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Le Regioni e gli Enti Locali, a cui oggi è

affidata l’istruttoria di autorizzazione, dovranno recepire le Linee guida entro i 90 giorni

successivi alla pubblicazione del testo.

Attraverso le Linee Guida:

− Sono dettate regole per la trasparenza amministrativa dell’iter di autorizzazione e sono

declinati i principi di pari condizioni e trasparenza nell’accesso al mercato dell’energia;

− Sono individuate modalità per il monitoraggio delle realizzazioni e l’informazione ai

cittadini;

− È regolamentata l’autorizzazione delle infrastrutture connesse e, in particolare, delle reti

elettriche;

− Sono individuate, fonte per fonte, le tipologie di impianto e le modalità di installazione

che consento l’accesso alle procedure semplificate (denuncia di inizio attività e attività

edilizia libera);

− Sono individuati i contenuti delle istanze, le modalità di avvio e svolgimento del

procedimento unico di autorizzazione;

− Sono predeterminati i criteri e le modalità di inserimento degli impianti nel paesaggio

e sul territorio, con particolare riguardo agli impianti eolici (per cui è stato sviluppato un

allegato ad hoc);

− Sono dettate modalità per coniugare esigenze di sviluppo del settore e tutela del

territorio: eventuali aree non idonee all’installazione degli impianti da fonti rinnovabili

possono essere individuate dalle Regioni esclusivamente nell’ambito dei provvedimenti

con cui esse fissano gli strumenti e le modalità per il raggiungimento degli obiettivi

europei in materia di sviluppo delle fonti rinnovabili.

Page 16: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 11 -

Con particolare riferimento alle tematiche di interesse per il presente SIA si rileva come, al

fine di accelerare l’iter di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio degli impianti

alimentati da fonti rinnovabili, in attuazione delle disposizioni delle linee guida, le Regioni e le

Province autonome possano procedere all’indicazione di aree e siti non idonei alla

installazione di specifiche tipologie di impianti secondo le modalità di cui all’art. 17 e sulla

base dei criteri di cui all’allegato 3. L’individuazione della “non idoneità” dell’area è operata

dalle Regioni attraverso un’apposita istruttoria avente ad oggetto la ricognizione delle

disposizioni volte alla tutela dell’ambiente, del paesaggio, del patrimonio storico e artistico,

delle tradizioni agroalimentari locali, della biodiversità e del paesaggio rurale che identificano

obiettivi di protezione non compatibili con l’insediamento, in determinate aree, di specifiche

tipologie e/o dimensioni di impianti, i quali determinerebbero, pertanto, una elevata

probabilità di esito negativo delle valutazioni, in sede di autorizzazione.

Come chiaramente specificato dalle Linee Guida, l’individuazione delle aree e dei siti non

idonei mira non già a rallentare la realizzazione degli impianti, bensì ad offrire agli operatori

un quadro certo e chiaro di riferimento e orientamento per la localizzazione dei progetti.

L’individuazione delle aree precluse all’installazione di specifiche categorie di impianti da

fonte rinnovabile dovrà essere effettuata dalle Regioni con propri provvedimenti nei quali

dovranno essere indicati come aree e siti non idonei le aree particolarmente sensibili e/o

vulnerabili alle trasformazioni territoriali o del paesaggio, ricadenti all'interno di quelle di

seguito elencate, in coerenza con gli strumenti di tutela e gestione previsti dalle normative

vigenti e tenendo conto delle potenzialità di sviluppo delle diverse tipologie di impianti:

• i siti inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO, le aree ed i beni di notevole

interesse culturale di cui alla Parte Seconda del D.lgs 42 del 2004, nonché gli immobili e

le aree dichiarati di notevole interesse pubblico ai sensi dell’art. 136 dello stesso decreto

legislativo;

• zone all’interno di coni visuali la cui immagine è storicizzata e identifica i luoghi anche in

termini di notorietà internazionale di attrattività turistica;

• zone situate in prossimità di parchi archeologici e nelle aree contermini ad emergenze di

particolare interesse culturale, storico e/o religioso;

• le aree naturali protette ai diversi livelli (nazionale, regionale, locale) istituite ai sensi della

Legge 394/91 ed inserite nell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, con particolare

riferimento alle aree di riserva integrale e di riserva generale orientata di cui all’articolo

12, comma 2, lettere a) e b) della legge 394/91 ed equivalenti a livello regionale;

• le zone umide di importanza internazionale designate ai sensi della Convenzione di

Ramsar;

• le aree incluse nella Rete Natura 2000 designate in base alla Direttiva 92/43/CEE (Siti di

Page 17: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 12 -

importanza Comunitaria) ed alla Direttiva 79/409/CEE (Zone di Protezione Speciale); le

Important Bird Areas (I.B.A.);

• le aree non comprese in quelle di cui ai punti precedenti ma che svolgono funzioni

determinanti per la conservazione della biodiversità (fasce di rispetto o aree contigue

delle aree naturali protette; istituende aree naturali protette oggetto di proposta del

Governo ovvero di disegno di legge regionale approvato dalla Giunta; aree di

connessione e continuità ecologico-funzionale tra i vari sistemi naturali e seminaturali;

aree di riproduzione, alimentazione e transito di specie faunistiche protette; aree in cui è

accertata la presenza di specie animali e vegetali soggette a tutela dalle Convezioni

internazionali (Berna, Bonn, Parigi, Washington, Barcellona) e dalle Direttive comunitarie

(79/409/CEE e 92/43/CEE), specie rare, endemiche, vulnerabili, a rischio di estinzione;

• le aree agricole interessate da produzioni agricolo-alimentari di qualità (produzioni

biologiche, produzioni D.O.P., I.G.P., S.T.G., D.O.C., D.O.C.G., produzioni tradizionali)

e/o di particolare pregio rispetto al contesto paesaggistico-culturale, in coerenza e per le

finalità di cui all’art. 12, comma 7, del decreto legislativo 387 del 2003 anche con

riferimento alle aree, se previste dalla programmazione regionale, caratterizzate da

un’elevata capacità d’uso del suolo;

• le aree caratterizzate da situazioni di dissesto e/o rischio idrogeologico perimetrate nei

Piani di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) adottati dalle competenti Autorità di Bacino ai sensi

del D.L. 180/98 e s.m.i.;

• zone individuate ai sensi dell’art. 142 del D.Lgs. 42 del 2004 valutando la sussistenza di

particolari caratteristiche che le rendano incompatibili con la realizzazione degli impianti.

Come chiaramente esplicitato nel D.M., peraltro, “L'individuazione delle aree e dei siti non

idonei non potrà in ogni caso riguardare porzioni significative del territorio o zone

genericamente soggette a tutela dell'ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico-

artistico, né tradursi nell'identificazione di fasce di rispetto di dimensioni non giustificate da

specifiche e motivate esigenze di tutela. La tutela di tali interessi è infatti salvaguardata dalle

norme statali e regionali in vigore ed affidate nei casi previsti, alle amministrazioni centrali e

periferiche, alle Regioni, agli enti locali ed alle autonomie funzionali all'uopo preposte, che

sono tenute a garantirla all'interno del procedimento unico e della procedura di Valutazione

dell'Impatto Ambientale nei casi previsti.”

Volendo analizzare la potenziale idoneità del sito di San Giovanni Suergiu rispetto ai criteri

precedentemente elencati non si ravvisano marcati elementi di contrasto nella misura in cui:

− il sito non è inserito nel patrimonio UNESCO;

− sebbene l’ampio settore costiero sudoccidentale della Sardegna esprima innegabili valori

sotto il profilo paesaggistico, il territorio interessato dal progetto non può comunque

Page 18: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 13 -

ascriversi tra quelli di rinomata notorietà internazionale o di particolare attrattività

turistica;

− il sito non è prossimo a parchi archeologici o strettamente contermine ad emergenze di

rinomato interesse culturale, storico e/o religioso;

− l’area non ricade all’interno di aree naturali protette istituite ai sensi della Legge 394/91

(cfr. par. 2.2.1) ed inserite nell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette né interessa,

direttamente o indirettamente, zone umide di importanza internazionale designate ai

sensi della Convenzione di Ramsar, aree SIC o ZPS istituite ai sensi delle Direttive

92/43/CEE e 79/409/CEE;

− sulla base dell’attuale stato di conoscenze, sotto il profilo ecologico, non si ritiene che il

sito in esame svolga funzioni determinanti per la conservazione della biodiversità che

possano essere compromesse a seguito della realizzazione dell’opera;

− l’intervento non sottrae significative porzioni di superficie agricola e non interferisce in

modo apprezzabile con le pratiche agricole in essere nel territorio in esame;

− l’intervento non interessa direttamente aree di dissesto idrogeologico perimetrale dal PAI

(cfr. par. 2.2.6);

− riguardo alla sussistenza di potenziali condizioni di incompatibilità con zone individuate ai

sensi dell’art. 142 del D.Lgs. 42 del 2004, nel rimandare alle considerazioni più sotto

esposte nonché alle valutazioni contenute nella Relazione Paesaggistica (Elaborato

S3.1) per una completa disamina delle interazioni tra il progetto proposto ed i beni tutelati

dall’art. 142 del D.Lgs., si segnala come gli elementi di attenzione debbano

prevalentemente riferirsi alla presenza, nell’area di interesse, di fasce di tutela da alcuni

corsi d’acqua.

2.1.4 Studio per la definizione del Piano Energetico Ambientale Regionale (PEARS)

In ottemperanza della D.G.R. 31/7 del 27 luglio 2004, l’Amministrazione Regionale ha

affidato al Dipartimento d’Ingegneria del Territorio dell’Università di Cagliari, l’aggiornamento

del Piano Energetico Regionale del 2002, “in funzione della esigenza di inquadrare la politica

energetica in un contesto di salvaguardia delle peculiarità ambientali e paesaggistiche della

Sardegna”. In quest’ottica il Piano Energetico Regionale si configura quindi come Piano

Energetico Ambientale Regionale (PEARS).

Lo studio per la definizione del PEARS, predisposto nel 2005, è stato adottato dalla Giunta

regionale con Deliberazione n. 34/13 del 02/08/06 ed attualmente oggetto della procedura di

Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

Page 19: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 14 -

Uno degli obiettivi strategici che il Governo Regionale ha inteso perseguire con il Piano

Energetico Ambientale è quello di agevolare il rafforzamento delle infrastrutture energetiche

della Sardegna, attraverso una interconnessione strutturale più solida della Sardegna con le

Reti Transeuropee dell’Energia, mediante la realizzazione del cavo elettrico sottomarino di

grande potenza SAPEI e del metanodotto sottomarino dall’Algeria – Sardegna – Italia – Nord

Europa per il quale, di recente, sono iniziate le operazioni di posa.

Secondo gli obiettivi del PEARS, la struttura produttiva di base esistente in Sardegna deve

essere preservata e migliorata sia per le implicazioni ambientali sia per le prospettive di

sviluppo; pertanto il Sistema Energetico Regionale dovrà essere proporzionato in modo da

fornire al sistema industriale esistente l’energia a costi adeguati finalizzati anche a

conseguire la competitività internazionale.

Lo studio del PEARS ha accertato, con apposita indagine, il numero di impianti eolici in

funzione o previsti tali entro l’anno 2004 e 2005. Sulla base di tale studio si è valutata una

potenzialità di 340 MW (trascurando alcuni piccoli impianti ormai fuori uso), per i quali si

stima, anche sulla base dei dati sperimentali acquisiti dagli impianti esistenti, una

producibilità dell’ordine di 700 GWh/a.

Considerando i limiti strutturali, presenti alla data di predisposizione del Piano, per garantire

la sicurezza e la stabilità della rete e tenendo in considerazione l’obiettivo di raggiungere il

22% di FER rispetto al fabbisogno interno (D.Lgs. 387/2003), la potenza totale eolica

necessaria era stata in origine stabilita dal PEARS in 550 MW, inclusi gli impianti esistenti e

quelli già autorizzati.

Con deliberazione della Giunta Regionale n. 66/24 del 27/11/2008, è stata introdotta una

modifica del Piano energetico proprio in riferimento alla predetta soglia di potenza eolica

installabile in Sardegna.

La modifica del Piano, con l’eliminazione del riferimento ai 550 MW, si è resa necessaria in

conseguenza della sopravvenuta modifica del quadro regolatorio di settore, per effetto della

delibera dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas adottata in data 18 dicembre 2007, n.

330/07. In base a detta delibera TERNA non ha l’obbligo di ritiro dell’energia eolica in

situazioni di criticità del sistema elettrico nazionale, ma è tenuta alla remunerazione

dell’energia eolica non prodotta, per effetto degli ordini di dispacciamento con i quali sono

stabiliti obblighi di riduzione della produzione di energia da fonte eolica, per garantire la

sicurezza della rete. Tali azioni di riduzione, secondo la predetta delibera, dovrebbero essere

effettuate “unicamente in condizioni di emergenza”.

A seguito della delibera dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, in uno specifico rapporto

reso disponibile alla Regione Sardegna, la società titolare della rete di distribuzione Terna,

non identifica alcun limite alla capacità eolica installabile nell’Isola ma delinea, unicamente,

al variare della capacità eolica installata nelle diverse zone della rete, l’energia elettrica che

Page 20: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 15 -

potrebbe non essere prodotta per effetto degli interventi di Terna per garantire la sicurezza

dell’esercizio del sistema elettrico nazionale.

Dal predetto rapporto di Terna emerge che la prospettiva di non ritiro (taglio o decurtazione)

dell’energia producibile da fonte eolica in Sardegna, all’aumentare della capacità eolica

installata nella Regione, si riduce fortemente, a partire dal 2008 e per i prossimi anni

(scendendo a circa il 6% nel caso di 1500 MW di capacità eolica installata nel 2012), anche

in considerazione dell’entrata in esercizio del collegamento con il continente mediante il cavo

di rete SAPEI, già prevista, per un primo polo, nel 2009 e per un secondo polo nel 2010.

Conseguentemente, in ragione del nuovo quadro stabilito dalla delibera dell’Autorità n.

330/07 e di quanto stabilito dal rapporto di TERNA, risultano superate le previsioni, avvallate

dal GRTN, cui si fa riferimento nel piano energetico, circa la potenza eolica installabile nel

territorio sardo. Nell’eliminare dal PEARS il riferimento alla potenza eolica totale di 550 MW

(compresi gli impianti esistenti), la citata D.G.R. 66/24 introduce nel PEARS i valori di

potenza eolica indicati nello studio di Terna. Più precisamente detto studio non identifica

alcun limite alla capacità eolica installabile nell’Isola, ferme restando eventuali limitazioni alla

produzione eolica necessarie per garantire la sicurezza dell’esercizio del sistema elettrico

nazionale, e, allo stato attuale, prevede per il 2012, con la messa in funzione del

collegamento SAPEI, una potenza installabile di 1000 MW in totale sicurezza, e di 1500 MW

con decurtazioni pari al 6,4%.

Per quanto attiene alla possibile localizzazione degli impianti eolici, infine, il PEARS

stabilisce che gli impianti potranno essere installati in zone compromesse preferibilmente in

aree industriali a supporto della riduzione del costo dell’energia elettrica delle industrie

manifatturiere energivore e delle aziende del comparto agroalimentare, anche mediante la

installazione di mini-impianti eolici limitrofi alle aziende stesse.

Tale impostazione circa i criteri di localizzazione deve essere, peraltro, letta ed interpretata

alla luce delle disposizioni di cui alle Linee Guida Nazionali per l’autorizzazione degli impianti

alimentati da fonti rinnovabili emanate nel settembre 2010 (cfr. par. 2.1.3.3).

2.1.5 Norme specifiche di interesse regionale

2.1.5.1 Evoluzione del quadro normativo in materia di autorizzazione degli impianti eolici

La Regione Autonoma della Sardegna ha, per Statuto, competenze specifiche in materia di

Energia. Infatti, lo Statuto Speciale, approvato con Legge costituzionale n. 3 del 26/02/1948,

conferisce alla RAS (articolo 4) potestà in materia di produzione e distribuzione dell’Energia

Elettrica.

A seguito degli obblighi derivanti dall’emanazione del D.Lgs. 79/99, nel periodo luglio

2001÷aprile 2003 sono state presentate istanze per la realizzazione di parchi eolici in

Page 21: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 16 -

Sardegna per un totale di 3.765 MW e 2.814 aerogeneratori dislocati in 88 siti distribuiti su

tutto il territorio regionale. Al fine di razionalizzare e coordinare il processo di diffusione

dell’energia eolica nell’Isola sono seguiti una serie di provvedimenti normativi di seguito

elencati.

Con L.R. n. 3 del 29 aprile 2003, all’art. 20, comma 13 è stato previsto l’assoggettamento dei

progetti di parchi eolici alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.

Con Deliberazione del 29 aprile 2003 n. 13/54 la Giunta Regionale ha stabilito la

predisposizione, da parte dell’Assessorato alla Difesa dell’Ambiente, d’intesa con gli altri

Assessori competenti, del Piano Eolico Regionale e delle Linee Guida, di indirizzo e

coordinamento, per la realizzazione dei parchi eolici industriali. Con la medesima

deliberazione la Giunta ha stabilito di sospendere tutte le nuove richieste di autorizzazione

per l’installazione di impianti industriali di produzione di energia da fonte eolica. Tale

deliberazione non è stata pubblicata sul B.U.R.A.S. e, fino alla successiva deliberazione del

21/07/03 n. 22/32, la sospensione non ha avuto effetto.

Con D.G.R. n. 15/42 del 28/05/03 è stato approvato il Progetto di Piano Energetico

Regionale 2002, che ha proposto, tra le azioni per il perseguimento degli obiettivi individuati,

“la crescita quasi lineare del contributo delle fonti rinnovabili, con prevalenza dell’energia

eolica, fino a circa 2500 GWh/a al 2007 e di 5000 GWh/a al 2012”. Il Progetto di Piano

Energetico Regionale stima una potenza nominale installata da sola fonte eolica al 2012

dell’ordine dei 2000 MW.

Con Deliberazione del 21 luglio 2003 n. 22/32, la Giunta Regionale non ha approvato il

Piano Eolico Regionale ma le sole Linee Guida per la realizzazione di impianti industriali per

la produzione di energia da fonte eolica. Con la medesima deliberazione la Giunta ha

disposto l’assoggettamento a valutazione comparativa, mediante bandi pubblici, delle

richieste di procedura di Valutazione di Impatto Ambientale relative alle proposte di parchi

eolici pervenute, ma non istruite per incompletezza della documentazione, nonché di tutte

quelle pervenute successivamente alla data di pubblicazione della stessa deliberazione

(intervenuta il 30 agosto 2003). La Giunta ha altresì previsto la costituzione di un’apposita

Commissione tecnica regionale, avente il compito di stabilire annualmente i MW

effettivamente installati nel rispetto del Piano Energetico Regionale e di redigere una

proposta di selezione, tramite bando pubblico, delle proposte di installazione di impianti eolici

per l’ammontare di 900 MW entro il 2004.

Con Deliberazione del 13 maggio 2004 n. 22/69, la Giunta Regionale ha approvato lo

schema di bando per la valutazione preliminare comparativa delle proposte di realizzazione

di impianti eolici per la produzione di energia elettrica per il predetto ammontare di 900 MW.

Con Decreto del 7 giugno 2004 n. 14 dell’Assessore Regionale alla Difesa dell’Ambiente si è

provveduto alla pubblicazione del suddetto bando.

Page 22: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 17 -

Con Deliberazione 30 luglio 2004 n. 31/7, ritenuto che il Piano Energetico Regionale

sovrastimasse la potenzialità dell’eolico (2000 MW) rispetto a quanto stabilito nell’intero

territorio nazionale per il periodo 2008÷2012 (2500 MW) e considerata altresì “la diffusa

preoccupazione in ordine all’effettivo impatto” delle centrali eoliche sul paesaggio sardo, la

Giunta Regionale ha disposto, tra l’altro, quanto segue:

− di dare mandato per procedere ad una rimodulazione del Piano Energetico Regionale;

− di confermare la sospensione, per effetto della citata D.G.R. del 21/07/02 n. 22/32, delle

richieste di V.I.A. relative alle proposte di parchi eolici fino alla definizione del nuovo

quadro di programmazione energetica regionale e delle nuove procedure autorizzative ai

sensi del D.Lgs. 387/2003;

− di revocare il bando e la relativa procedura di cui alla D.G.R. n. 22/69 del 2004 nonché

del D.A.D.A. n. 14 del 2004;

− di disporre, sino al recepimento da parte della Regione del D.Lgs. 387/2003 e per un

periodo non superiore a sei mesi, la sospensione delle procedure autorizzative relative

alle proposte di parchi eolici non ancora concluse da parte dei competenti Assessorati

regionali alla data di entrata in vigore della suddetta Deliberazione.

In ottemperanza della D.G.R. n. 31/7 del 2004, l’Amministrazione regionale ha affidato al

Dipartimento di Ingegneria del Territorio dell’Università di Cagliari, l’aggiornamento del Piano

Energetico Regionale, “in funzione dell’esigenza di inquadrare la politica energetica in un

contesto di salvaguardia delle peculiarità ambientali e paesaggistiche della Sardegna”. Il

Piano si configura, in tal senso, come Piano Energetico Ambientale Regionale.

Con Deliberazione del 25 ottobre 2005 n. 50/23 la Giunta Regionale ha preso atto del nuovo

studio di Piano Energetico Regionale predisposto nel 2005 (cfr. par. 2.1.4) ed ha dato

mandato all’Assessorato all’industria affinché fossero attivate le procedure per

l’espletamento della VAS del Piano e lo stesso fosse sottoposto al confronto sui contenuti

con le parti economiche e sociali.

Lo studio di Piano Energetico Ambientale Regionale è stato successivamente adottato con

D.G.R. n. 34/13 del 02/08/06.

Con Legge Regionale 29 maggio 2007 n. 2 concernente: “Disposizioni per la formazione del

Bilancio annuale e pluriennale della Regione” (Legge finanziaria 2007), approvata dal

Consiglio Regionale in data 23/05/07, così come modificata dalla L.R. 7 agosto 2009 n. 3,

sono state introdotte nuove significative norme in materia di produzione di energia elettrica

da fonte eolica. All’art. 18 della citata Legge, in particolare, si dispone, in particolare, quanto

segue:

Page 23: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 18 -

“In base alle indicazioni del Piano paesaggistico regionale la realizzazione di nuovi impianti

eolici è consentita nelle aree industriali, retroindustriali e limitrofe, anche se ricadenti negli

ambiti di paesaggio costieri oltre la fascia dei 300 metri, o in aree già compromesse dal

punto di vista ambientale, da individuarsi puntualmente nello studio specifico di cui all'articolo

112 delle norme tecniche di attuazione del Piano paesaggistico regionale".

Ulteriore atto normativo in materia di sviluppo eolico in Sardegna è la citata D.G.R. 66/24 del

27/11/2008 (cfr. par. 2.1.4) con la quale è stata introdotta una sostanziale modifica al Piano

Energetico Ambientale Regionale consistente nella rimozione della soglia di 550 MW

complessivi di potenza eolica installabile in Sardegna.

Con la recente D.G.R. n. 10/3 del 12/03/2010, poi sostituita dalla D.G.R. 25/40 del

01/07/2010, recante atto di indirizzo e linee guida in materia di procedure autorizzative per la

realizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, l’Organo di Governo

regionale ha inteso introdurre alcuni indirizzi orientati a limitare fortemente lo sviluppo degli

impianti eolici nel territorio regionale, di seguito sintetizzati:

− contenere l’installazione di impianti eolici ai soli sistemi destinati ad autoproduzione e

autoconsumo energetico;

− riservare alla R.A.S. la partecipazione al processo produttivo di tale energia attraverso

enti strumentali o societari a capitale interamente pubblico.

Di fatto, pertanto, la D.G.R., è espressione di un orientamento contrario della attuale Giunta

Regionale rispetto all’installazione di centrali eoliche proposte da soggetti privati e non

riconducibili alle fattispecie sopra individuate (per autoproduzione o autoconsumo), siano

esse on-shore o off-shore, fatta salva la procedibilità delle istanze per le quali sia stata

conclusa positivamente la valutazione di impatto ambientale antecedentemente all’adozione

della predetta deliberazione.

La recente sentenza del TAR Sardegna n. 28 del 14/01/2011 ha, peraltro, accolto la

domanda di annullamento delle citate D.G.R. del 2010 relativamente agli aspetti sopra

richiamati, ritenendo condivisibili le argomentazioni portate dalla parte ricorrente riferibili, in

particolare, alla violazione dell’art. 12 del D.Lgs. 387/2003 e del D.Lgs. 79/99.

Sulla materia inerente i criteri di localizzazione degli impianti eolici, infine, la citata

Deliberazione del 2010 rimanda espressamente a quanto disposto dall’art. 18 della L.R. n.

2/2007, come modificato dalla L.R. 3/2009.

Alla luce della citata sentenza del TAR Sardegna, in definitiva, l’analisi complessiva della

normativa regionale concernente lo sviluppo eolico nel territorio Sardo non sembra delineare

aspetti ostativi rispetto all’ipotesi di realizzazione del proposto progetto di parco eolico di San

Giovanni Suergiu.

Page 24: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 19 -

Ciò, in primo luogo, in relazione alla coerenza del progetto con i disposti della L.R. 2/2007 e

ss.mm.ii. (art. 18), che, nel consentire la realizzazione degli impianti eolici, ne definisce

precisi criteri localizzativi (aree industriali, retroindustriali e limitrofe e, comunque, aree già

compromesse dal punto di vista ambientale) da individuarsi nell’ambito dello studio di cui

all’art. 112 del P.P.R., approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 28/56 del

26.07.2007. Come meglio precisato nel seguito, l’intervento si inserisce, infatti,

coerentemente rispetto ai criteri localizzativi prospettati dalla DGR 28/56 in quanto ricadente

entro una distanza di 4 km dall’area destinata Piano degli Insediamenti Produttivi di

Carbonia.

In conclusione va, peraltro, rilevato come la recente emanazione delle linee guida nazionali

per il corretto inserimento nel paesaggio degli impianti da fonti rinnovabili è da ritenersi

espressione della competenza statale in materia di tutela dell’ambiente, che è di natura

esclusiva. Pertanto, l’assenza delle linee guida nazionali non consentiva comunque “alle

Regioni di provvedere autonomamente alla individuazione di criteri per il corretto inserimento

degli impianti alimentati da fonti di energia alternativa”, come a più riprese evidenziato dalla

Corte Costituzionale.

Sotto questo profilo, in definitiva, gli unici riferimenti normativi applicabili in tema di

localizzazione degli impianti energetici da fonte rinnovabile sembrerebbero attualmente

potersi riferire ai criteri di cui all’art. 17 delle relative LL.GG. Nazionali, emanate nel

settembre 2010 (cfr. par. 2.1.3.3).

2.1.5.2 Lo studio per l’individuazione delle aree in cui ubicare gli impianti eolici (art. 112 NTA

del P.P.R.)

Con Deliberazione della Giunta Regionale n. 28/56 del 26.07.2007, così come modificata

dalla D.G.R. 3/17 del 2009, in accordo con quanto previsto dall’art. 112 della Norme

Tecniche di Attuazione del Piano Paesaggistico Regionale (PPR), è stato approvato lo

“Studio per l’individuazione delle aree in cui ubicare gli impianti eolici” allegato alla stessa

deliberazione, comprensivo di una carta in scala 1:200.000 ove sono state riportate le aree

industriali e delimitate tutte le zone di valenza ambientale, paesaggistico e storico-culturale,

all’interno delle quali, secondo gli indirizzi del PPR, non sono ammesse trasformazioni tali da

pregiudicare la struttura o la funzionalità ecosistemica o la fruibilità paesaggistica di tali

ambiti.

Nel suddetto studio sono indicati i principali vincoli preclusivi all’installazione degli impianti

eolici, in riferimento sia alle NTA del Piano Paesaggistico Regionale, che alle prescrizioni

urbanistiche, territoriali, morfologiche e climatiche.

Sono state individuate, inoltre, le aree ritenute idonee alla realizzazione degli impianti eolici,

Page 25: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 20 -

sulle quali applicare i vincoli preclusivi, costituite da:

− le aree industriali e le aree dei PIP (Piani di Inserimento Produttivo) con superficie

complessiva superiore ai 20 ettari, computabile anche come aggregazione di singoli PIP

contermini;

− le aree contermini alle aree industriali, entro un buffer di 4 km, se non interferenti con i

vincoli imposti dal PPR;

− esclusivamente per gli impianti di potenza non superiore a 100 kW, da realizzare da

parte di Enti Locali, con un numero totale di aerogeneratori non superiore a tre unità,

sono inoltre considerate idonee:

a) le altre aree industriali o artigianali così come individuate dagli strumenti pianificatori

vigenti;

b) le aree di pertinenza di potabilizzatori, depuratori, impianti di trattamento, recupero e

smaltimento rifiuti, impianti di sollevamento delle acque o attività di servizio in genere;

c) le aree compromesse dal punto di vista ambientale, costituite esclusivamente da

perimetrazioni di discariche controllate di rifiuti in norma con i dettami del D. Lgs. n.

36/03 e perimetrazioni di aree di cava dismesse di sola proprietà pubblica.

Per quanto riguarda i punti b) e c) deve essere valutata la compatibilità paesaggistica dei

progetti.

Sulla base di tali presupposti è stata elaborata una carta, in scala 1:200.000, ove sono state

riportate le grandi aree industriali e delimitate tutte le zone di valenza ambientale,

paesaggistica e storico-culturale, all’interno delle quali, secondo gli indirizzi del PPR, non

sono ammesse trasformazioni tali da pregiudicare la struttura o la funzionalità ecosistemica

o la fruibilità paesaggistica di queste zone. Tali elementi sono individuati nei seguenti articoli

22 delle Norme Tecniche di Attuazione del PPR che costituiscono i vincoli preclusivi: (Aree

naturali e subnaturali), 25 (Aree seminaturali), 33 (Aree di interesse naturalistico

istituzionalmente tutelate), 38 (Aree di ulteriore interesse naturalistico), 48 (Aree

caratterizzate da edifici e manufatti di valenza storico-culturale) e 51 (Aree caratterizzate da

insediamenti storici).

Nell’ambito dello studio vengono individuati gli altri vincoli determinati da norme territoriali,

urbanistiche, e altresì fornite indicazioni morfologiche e climatiche finalizzati ad assicurare un

adeguato contenimento degli impatti derivanti dalla realizzazione di fattorie eoliche, quali:

− distanza minima di 500 metri dall’edificato urbano;

− distanza delle turbine dal confine di proprietà di una tanca;

Page 26: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 21 -

− distanza minima da strade provinciali o statali o da linee ferroviarie stabilita come somma

dell’altezza dell’aerogeneratore al mozzo e del raggio del rotore più un ulteriore 10%;

− distanze di rispetto da beni paesaggistici così come definiti dall’art. 17 commi 3 e 4 delle

NTA del PPR;

− vincoli morfologici (esclusione dei siti caratterizzati da una acclività superiore al 15 % e

delle zone a vincolo idrogeologico di cui al R.D. 3267/23) ;

− regime anemologico caratterizzato da una velocità del vento superiore ai 5 m/s misurata

a 70 m s.l.t..

Sono contenute, inoltre, specifiche indicazioni sulle analisi da affrontare nella redazione dello

di Studio di Impatto Ambientale e della Relazione Paesaggistica per gli impianti eolici,

nonché alcune norme di “buona progettazione”.

Come espresso nella Premessa generale al presente SIA (Elaborato S0), peraltro, corre

l’obbligo di evidenziare come, a seguito della sentenza del Tribunale Amministrativo

Regionale (n. 673 del 9 aprile 2010), sia stata annullata la D.G.R. 3/17 del 2009,

limitatamente alla parte in cui la stessa non esclude dalle aree idonee all’installazione di

impianti eolici quelle situate entro un raggio di 4 km dalle aree per i Piani di insediamento

produttivo, delineando i presupposti programmatici per avviare la procedura di VIA

relativamente al proposto progetto di impianto eolico composto da 14 aerogeneratori, di

completamento rispetto a quanto originariamente pianificato dalla Fonteolica S.r.l. per il

territorio di San Giovanni Suergiu.

Con riferimento alle interazioni del progetto in esame con le prescrizioni definite dalle

suddette linee guida, in definitiva, non si rilevano elementi di potenziale conflitto, trattandosi

di aerogeneratori da installarsi in un’area situata entro un raggio di 4 km dall’area PIP di

Carbonia, in terreni ad utilizzazione agroforestale, di modesta acclività e ad opportune

distanze da strade principali, centri abitati e beni di interesse storico-culturale.

Si rimanda, infine, al par. 2.2.2 per una più approfondita disamina delle interazioni del

progetto con i sistemi ambientali di interesse paesaggistico tutelati dal P.P.R. ed oggetto di

prescrizioni specifiche all’interno dello Studio di cui all’art. 112 delle N.T.A.

2.2 Strumenti di pianificazione locale e norme di tutela del territorio

2.2.1 Quadro generale dei vincoli paesaggistico-ambientali

Anche nell’ottica di fornire una rappresentazione d’insieme dei valori paesaggistici di area

vasta, l’allegata Tavola 2 e le Figure 1, 2 e 7 mostrano, all’interno del territorio di San

Giovanni Suergiu e dei limitrofi comuni, la distribuzione delle seguenti aree vincolate per

legge o interessate da istituti di tutela naturalistica:

Page 27: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 22 -

− Fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle

disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11

dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150

metri ciascuna (Art. 142 comma 1 lettera c) D.Lgs. 42/04);

− Fascia costiera, disciplinata dagli artt. 17, 19 e 20 delle N.T.A. del P.P:R. e perimetrata

nella cartografia allegata al Piano Paesaggistico (cfr. par. 2.2.2);

− Zone umide, laghi naturali ed invasi artificiali e territori contermini compresi in una fascia

della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi

(artt. 17 e 18 N.T.A. P.P.R.);

− Fiumi, torrenti e corsi d'acqua e relative sponde o piedi degli argini, per una fascia di 150

metri ciascuna, e sistemi fluviali, riparali, risorgive e cascate, ancorché temporanee (artt.

17 e 18 N.T.A. P.P.R.);

− Siti di interesse comunitario (SIC) istituiti ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, con

particolare riferimento ai più prossimi Siti ITB040028 “Punta S’Aliga” (sup. complessiva

691 ha) e ITB042223 “Stagno di Santa Caterina” (sup. complessiva 614 ha);

− Aree naturali, subnaturali e seminaturali di cui agli artt. 22÷27 delle N.T.A. del P.P.R.;

− Fasce di rispetto di 500 metri dall’edificato urbano così come stabilite nello Studio di cui

all’art. 112 delle N.T.A. del P.P.R.;

− Zone di rispetto da beni storico-culturali (art. 49 NTA PPR);

− Zone sottoposte a vincolo idrogeologico ai sensi della R.D. 3267/23;

− Zone in gestione forestale pubblica all’Ente Foreste della Sardegna;

− Aree di interesse faunistico di cui all’art. 17 comma 3 lettera k) di cui alle N.T.A. del

P.P.R.;

− Aree di interesse naturalistico individuate dalla L.R. 31/89 e non istituite.

Come si evince dall’esame della cartografia allegata, le suddette aree vincolate per legge o

comunque tutelate interessano, in prevalenza, ambiti esterni rispetto alle aree di intervento.

Nel rilevare, infatti, come le opere ricadano abbondantemente al di fuori dei limiti dei SIC più

vicini e le postazioni degli aerogeneratori siano state opportunamente ubicate all’esterno

delle aree di rispetto di beni storico-culturali censiti dal P.P.R. nonché delle aree individuate

dal P.P.R. come naturali, subnaturali e seminaturali, si segnala il posizionamento di n. 1

postazione eolica (B8) all’interno della fascia dei 150 metri dalle sponde del Rio Macquarba

(bene paesaggistico di cui all’art. 142 comma 1 lettera c del D.Lgs. 42/04 e ss.mm.ii.), la

Page 28: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 23 -

sovrapposizione delle postazioni di macchina denominate B8, B9 (parte) e B12 con fasce di

tutela di corsi d’acqua cartografati dal P.P.R. (Rio Macquarba e di un affluente in sinistra

idrografica del Canale Sa Corte, più a valle denominato Rio Macquarba), nonché di n. 3

aerogeneratori (B8, B9 e B13) dalla fascia di tutela di 300 m dalla Zona Umida perimetrata

dal PPR in corrispondenza del tratto terminale del Rio Macquarba, così come precisato al

par. 2.2.2.

Figura 1 – Istituti di tutela naturalistica nel distretto del Basso Sulcis (Fonte PFAR, 2007). In rosso l’ubicazione del proposti aerogeneratori

Page 29: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 24 -

Figura 2 – Aree in gestione forestale pubblica affidate all’Ente Foreste della Sardegna (Fonte PFAR, 2007)

2.2.2 Piano Paesaggistico Regionale (P.P.R.)

Con Decreto del Presidente della Regione n. 82 del 7 settembre 2006 è stato approvato in

via definitiva il Piano Paesaggistico Regionale, “1° ambito omogeneo - Area Costiera”, in

ottemperanza a quanto disposto dall’articolo 11 della L.R. 22 dicembre 1989, n. 45,

modificato dal comma 1 dell’articolo 2 della L.R. 25.11.2004, n. 8.

Il Piano è entrato in vigore a decorrere dalla data di pubblicazione sul Bollettino Regionale

(BURAS anno 58° n. 30 dell’8 settembre 2006).

Attraverso il Piano Paesaggistico Regionale, di seguito denominato P.P.R., la Regione

riconosce i caratteri, le tipologie, le forme e gli innumerevoli punti di vista del paesaggio

sardo, costituito dalle interazioni della naturalità, della storia e della cultura delle popolazioni

locali, intese come elementi fondamentali per lo sviluppo, ne disciplina la tutela e ne

promuove la valorizzazione.

Page 30: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 25 -

Il P.P.R., riferito in sede di prima applicazione agli ambiti di paesaggio costieri di cui all’art.

13 delle N.T.A., è volto ad assicurare nel territorio regionale un’adeguata tutela e

valorizzazione del paesaggio e costituisce il quadro di riferimento e di coordinamento per gli

atti di programmazione e di pianificazione regionale, provinciale e locale e per lo sviluppo

sostenibile.

Le disposizioni del P.P.R. sono dunque immediatamente efficaci per i territori comunali

ricompresi in tutto o in parte negli ambiti di paesaggio costiero individuati.

D’altro canto i beni paesaggistici ed i beni identitari individuati dal P.P.R. sono comunque

soggetti alla disciplina del Piano, indipendentemente dalla loro localizzazione.

Per quanto riguarda il sito in esame, lo stesso è ricompreso all’interno dell’ambito di

paesaggio costiero n. 6 “Carbonia e Isole Sulcitane”, così come individuato nella Tavola 1.1

allegata al P.P.R. (Figura 3). Relativamente all’area di interesse, lo stralcio della Tavola in

scala 1:25.000 allegata al P.P.R. con sovrapposte le opere in progetto è riportato in Figura 4

e in Tavola 3.

Figura 3 – Stralcio Tav. 1.1 P.P.R.: Ambito di paesaggio costiero n. 6 “Carbonia e Isole Sulcitane”

Page 31: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 26 -

Figura 4 - Stralcio Foglio 564 sez. IV P.P.R.: Ambito di paesaggio costiero n.6 “Carbonia e Isole Sulcitane” (in rosso il posizionamento dei proposti aerogeneratori)

L’analisi delle interazioni tra il P.P.R. ha consentito di porre in evidenza quanto segue:

− l’intervento, incluso nel sistema delle infrastrutture (“centrali, stazioni e linee elettriche”,

artt. 102, 103, 104 N.T.A. P.P.R.), interessa seguenti beni paesaggistici di cui all’Art. 17

delle N.T.A.:

� Area di rispetto di 150 metri dalle sponde del Rio Macquarba (postazione B8) e di un

affluente in sinistra idrografica del Canale Sa Corte (postazione B12) (art. 17 comma

3 lettera h NTA PPR) ;

� “Fascia Costiera” (bene paesaggistico d’insieme), così come perimetrata nella

cartografia del P.P.R., relativamente agli aerogeneratori B6, B13 e B14 (Figura 4).

− con riferimento all’Assetto Ambientale le aree prescelte per la realizzazione degli

interventi in progetto ricadono in aree cartografate come ad utilizzazione agro-forestale

(artt. 28, 29 e 30 N.T.A.) inquadrabili come aree a seminativi o incolte. Per esse il P.P.R.

vieterebbe, per interventi non destinati alla gestione agro-forestale, destinazioni e

Page 32: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 27 -

utilizzazioni diverse da quelle agricole di cui non sia dimostrata la rilevanza pubblica,

economica e sociale, e l’impossibilità di localizzazione alternativa. A tale proposito,

nell’evidenziare l’innegabile interesse pubblico assunto dall’iniziativa proposta, ribadito

dal D.Lgs. 387/2003 (art. 12 comma 1), corre l’obbligo di osservare come dette aree ad

utilizzazione agroforestale siano le uniche sfruttabili ai fini di uno sviluppo eolico nelle

aree c.d. aree retroindustriali, individuate come potenzialmente idonee alla localizzazione

di tali impianti dallo Studio di cui all’art. 112 delle N.T.A. del P.P.R. (si veda anche la

Tavola 2). Tale circostanza non lascerebbe spazio, dunque, alla ricerca di eventuali aree

alternative nell’area in esame, che presentino differenti e più favorevoli connotati sotto il

profilo dell’assetto ambientale, inteso nell’accezione del P.P.R..

− Relativamente all’Assetto Storico-Culturale le opere proposte si collocano all’esterno del

buffer di 100 metri da manufatti di valenza storico-culturale censiti nell’area in esame

nonché esternamente ai siti archeologici per i quali sussiste un vincolo di tutela ai sensi

della L. 1089/39 e del D.Lgs. 42/04 art. 10 (Tavola 11).

− Si segnala, infine, come l’intervento proposto sia inserito all’interno delle aree del Parco

Geominerario Ambientale e Storico della Sardegna, classificato come bene identitario

(artt. 9, 57 e 58 delle N.T.A.).

2.2.3 Piano di disinquinamento per il risanamento del territorio del Sulcis-Iglesiente

Con deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata in data 30/11/90, il territorio del Sulcis-

Iglesiente comprendente i Comuni di Portoscuso, Gonnesa, Carbonia, S. Giovanni Suergiu e

S. Antioco è stato dichiarato “Area ad alto rischio di crisi ambientale”, ai sensi e per gli effetti

di cui all'art.7 della legge 08/07/86 n.349, così come emendata all’art.6 della legge 28/08/89

n.305.

Alla base della dichiarazione viene posta una relazione tecnica predisposta a cura del

Ministero dell'Ambiente, da cui “risulta che, nell'area del Sulcis-Iglesiente, insiste un polo

industriale di rilevanti dimensioni, la cui specificità risiede nella presenza di grossi

insediamenti produttivi di prima lavorazione, prevalentemente del comparto metallurgico”.

Tale Polo Industriale si estende su un’area complessiva di circa 350 ettari ed è situato ad

una distanza di circa 1,5 km. ad est, sud-est del centro abitato di Portoscuso. Esso dista,

inoltre, circa 10 km dal centro di Gonnesa, 12 km da Carbonia e 15 km da S. Giovanni

Suergiu e S. Antioco.

La dichiarazione, per gli effetti delle leggi succitate, ha comportato la predisposizione e la

successiva approvazione della Regione e del Consiglio dei Ministri di un “piano di

disinquinamento" che definisca gli interventi da attuare, le loro priorità, i finanziamenti

relativi; a tal fine il D.P.C.M. prevede la costituzione di una Commissione con compiti di

coordinamento delle attività di studio.

Page 33: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 28 -

Il Piano di disinquinamento per il risanamento del territorio del Sulcis-Iglesiente è stato

approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il 23/04/93 (G.U. 190 dei

14/08/93). Successivamente sono state apportate importanti modifiche con il D.P.R.

28/01/94 e la delibera C.I.P.E. del 13/04/94, ed aggiornamenti, di cui l’ultimo risale a marzo

2000.

Pur non avendo valenza cogente, il Piano di disinquinamento per il risanamento del territorio

del Sulcis-Iglesiente rappresenta uno strumento di indirizzo per la pianificazione delle attività

a valenza ambientale nel territorio di riferimento.

In materia di inquinamento del suolo e smaltimento dei rifiuti, uno degli obiettivi del Piano è

la realizzazione di adeguate infrastrutture di smaltimento dei rifiuti industriali, alla luce delle

specifiche esigenze delle locali realtà industriali e delle dimensioni del problema dei rifiuti

prodotti, determinato dai notevoli quantitativi in gioco e dalle loro caratteristiche, per cui

occorre “predisporre strutture autonome e specifiche per il trattamento e lo smaltimento di

tali rifiuti”.

In base ai più recenti dati di qualità ambientale, acquisiti nell’ambito del monitoraggio

dell’efficacia degli interventi previsti dal Piano di disinquinamento, una situazione di criticità

permane, in particolare, negli ambiti più prossimi all’area di Portovesme, nel territorio

comunale di Portoscuso, mentre per gli altri quattro comuni, Carbonia, Gonnesa,

Sant’Antioco e San Giovanni Suergiu, si può ragionevolmente ipotizzare a breve la

possibilità di una fuori uscita dall’Area ad alto rischio di crisi ambientale. In particolare

l’Assessorato Regionale alla Difesa dell’Ambiente ha recepito la richiesta, motivata dal

raggiungimento degli obiettivi del Piano, presentata dalle Amministrazioni di Carbonia e San

Giovanni Suergiu per uscire dalla condizione di zona ad alto rischio ambientale, atto che

avrà conseguenze positive sia in termini di immagine e di attrattiva turistica, sia per un nuovo

impulso alle produzioni agricole di qualità.

Nell’evidenziare come le opere in progetto non contrastino con la realizzazione degli

interventi previsti dal Piano di disinquinamento e non interferiscano con il raggiungimento

degli obiettivi sottesi dal suddetto Piano, si sottolinea come il parco eolico si inserisca in

modo armonico con i nuovi scenari di sviluppo economico e ambientale, basati sulla

sostenibilità del comparto industriale e produttivo, auspicati dalle amministrazioni locali per

l’intero territorio del Sulcis-Iglesiente.

2.2.4 Perimetrazione del sito di interesse nazionale Sulcis-Iglesiente-Guspinese

Con Legge n. 426 del 09/12/1998 recante “Nuovi interventi in campo ambientale” sono stati

individuati i primi interventi di bonifica di interesse nazionale. La legge, sentiti i Comuni

interessati, dispone per l’adozione del Programma Nazionale di bonifica di siti di interesse

nazionale nonché per la perimetrazione degli ambiti compresi negli interventi di interesse

Page 34: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 29 -

nazionale da parte del Ministro dell’Ambiente.

Il Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati di interesse

nazionale è stato approvato con D.M. 468/2001. I contenuti del Programma sono di seguito

riassunti:

a) individuazione degli interventi di interesse nazionale relativi a siti ulteriori, rispetto a quelli

individuati dalle leggi 426/1998 e 388/2000;

b) definizione degli interventi prioritari;

c) determinazione dei criteri per l’individuazione dei soggetti beneficiari;

d) determinazione dei criteri di finanziamento dei singoli interventi e delle modalità di

trasferimento delle risorse;

e) disciplina delle modalità per il monitoraggio ed il controllo sull’attuazione degli interventi;

f) determinazione dei presupposti e delle procedure per la revoca dei finanziamenti, e per il

riutilizzo delle risorse resesi comunque disponibili;

g) individuazione delle fonti di inquinamento;

h) prima ripartizione delle risorse disponibili per gli interventi prioritari.

Tra gli ulteriori siti di interesse previsti al punto a), figura anche il sito Sulcis-Iglesiente-

Guspinese, perimetrato successivamente con D.M. 12 marzo 2003. Tale Decreto, nell’ottica

di dover prevedere, all'interno del perimetro individuato, la caratterizzazione delle aree

inserite nel Piano regionale di bonifica ex art. 22 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n.

22, delle aree oggetto di attività potenzialmente inquinanti, delle aree oggetto di notifiche ai

sensi degli articoli 7, 8 e 9 del D.M. 25 ottobre 1999, n. 471, nonché delle aree oggetto di

contaminazione passiva causata da ricaduta atmosferica di inquinanti, ruscellamento di

acque contaminate, abbandono o seppellimento di rifiuti, ha affidato alla Regione Sardegna

l’individuazione di dettaglio delle suddette aree.

In attuazione di quanto sopra, con proposta di perimetrazione del 19/04/04, la Regione

Sardegna ha incluso l’area industriale di Portovesme e le aree immediatamente contermini

(Figura 5) all’interno dei siti rientranti nelle tipologie sopra richiamate per i quali l'utilizzo delle

aree è subordinato all'accertamento di conformità dei suoli ai valori limite fissati nel D.M.

471/99 (oggi Titolo V, parte quarta, del D.Lgs. 152/06) per le specifiche destinazioni d'uso

previste dagli strumenti urbanistici vigenti nonché alla verifica che detto utilizzo non

pregiudichi la bonifica della falda ove necessaria (art. 1 comma 5 del D.M. 12/03/03).

Page 35: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 30 -

Figura 5 – Stralcio della proposta di perimetrazione delle aree da bonificare inserite nel sito di interesse nazionale Sulcis-Iglesiente-Guspinese formulata dalla Regione Sardegna (aprile 2004)

Sulla base di quanto espresso in precedenza, considerato che il sito proposto per

l’ubicazione del parco eolico in oggetto, sebbene ricadente nel SIN, non è ricompresso

all’interno della predetta proposta regionale di sub-perimetrazione (Figura 5), sembrerebbe

escluso l’obbligo, da parte dei proprietari o degli interessati, di procedere tout court alla

caratterizzazione delle aree ai fini di un loro utilizzo. Una tale interpretazione meno restrittiva

dei disposti del D.M. sembrerebbe, infatti, scaturire da un’intesa maturata tra la Regione

Sardegna ed il Ministero dell’Ambiente, orientata a subordinare l’obbligo di procedere o

meno alla caratterizzazione di aree non ricomprese all’interno della suddetta sub-

perimetrazione agli esiti di un’indagine preliminare sulle matrici ambientali da condurre a

carico dell’interessato; ciò in analogia con quanto previsto dal D.Lgs. 152/06 (art. 242) al

verificarsi di un evento che sia potenzialmente in grado di contaminare un sito. Si precisa

che il suddetto scenario è stato delineato sulla base di informazioni acquisite direttamente

Page 36: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 31 -

dal Servizio Tutela dell’Atmosfera e del Territorio della Regione Sardegna.

2.2.5 Piano Regolatore Generale di San Giovanni Suergiu (P.R.G.)

Sotto il profilo della disciplina urbanistica locale, lo strumento di riferimento è Piano

Regolatore Generale approvato con Decreto Ass. n° 1739/U del 04.12.1981 e varianti

approvate con determinazione n° 346/DG del 30.06.2003 (Figura 6):

Sulla base della zonizzazione prevista dal suddetto Piano le installazioni eoliche proposte

ricadono interamente in Zona E “Agricola”.

Considerato, peraltro, che per il PRG di San Giovanni Suergiu è attualmente in corso

l’adeguamento alla disciplina del P.P.R. e che le disposizioni del Piano Paesaggistico

Regionale sono cogenti per gli strumenti urbanistici dei Comuni ed immediatamente

prevalenti sulle disposizioni difformi eventualmente contenute negli strumenti urbanistici, per

quanto attiene alla fattibilità dell’opera sotto il profilo urbanistico e paesaggistico si rimanda

alle considerazioni espresse al par. 2.2.1 ed al par. 2.2.2.

Sotto il profilo procedurale, la possibilità di dar seguito all’autorizzazione delle opere in

progetto, in deroga rispetto alle disposizioni del PRG, si ritiene possa individuarsi in

conformità a quanto previsto dall’art. 12 del D.Lgs. 387/2003 e ss.mm.ii. in ordine alla

razionalizzazione e semplificazione delle procedure autorizzative degli impianti a fonte

rinnovabile che attribuisce all’atto autorizzativo stesso, ove occorra, la valenza di variante

urbanistica.

Page 37: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 32 -

Figura 6 – Estratto del vigente PRG di San Giovanni Suergiu. In rosso l’ubicazione dei proposti aerogeneratori

2.2.6 Piano di Assetto idrogeologico – Perimetrazione delle aree a rischio idraulico e

geomorfologico e delle relative misure di salvaguardia L. 267/98 (P.A.I.)

Il Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.), redatto ai sensi del comma 6 ter dell’art. 17 della

Legge 18 maggio 1989 n. 183 e successive modificazioni, approvato dalla Giunta Regionale

con Delibera n. 54/33 del 30 dicembre 2004 e reso esecutivo in forza del Decreto

dell’Assessore dei Lavori Pubblici in data 21 febbraio 2005, n. 3, prevede:

− indirizzi, azioni settoriali, norme tecniche e prescrizioni generali per la prevenzione dei

pericoli e dei rischi idrogeologici nel bacino idrografico unico regionale e nelle aree di

pericolosità idrogeologica;

− disciplina le aree di pericolosità idraulica molto elevata (Hi4), elevata (Hi3), media (Hi2) e

moderata (Hi1) perimetrate nei territori dei Comuni indicati nell'Allegato A;

− disciplina le aree di pericolosità da frana molto elevata (Hg4), elevata (Hg3), media (Hg2)

e moderata (Hg1) perimetrate nei territori dei Comuni indicati nell'Allegato B.

Page 38: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 33 -

Con l’esclusiva finalità di identificare ambiti e criteri di priorità tra gli interventi di mitigazione

dei rischi idrogeologici nonché di raccogliere e segnalare informazioni necessarie sulle aree

oggetto di pianificazione di protezione civile, il PAI delimita le seguenti tipologie di aree a

rischio idrogeologico ricomprese nelle aree di pericolosità idrogeologica individuate:

− le aree a rischio idraulico molto elevato (Ri4), elevato (Ri3), medio (Ri2) e moderato (Ri1)

perimetrale nei territori dei Comuni rispettivamente indicati nell'Allegato C;

− le aree a rischio da frana molto elevato (Rg4), elevato (Rg3), medio (Rg2) e moderato

(Rg1) perimetrate nei territori dei Comuni rispettivamente indicati nell'Allegato D.

Per quanto attiene alla pericolosità da inondazione da piena, nel territorio di San Giovanni

Suergiu non risultano presenti aree classificate tra quelle pericolose per rischio idraulico. Allo

stesso modo, per quanto riguarda il rischio frana, il PAI non segnala situazioni di pericolo

nell’ambito di studio (Figura 7).

Page 39: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 34 -

Figura 7 – Aree a vincolo idrogeologico, a rischio frana e a rischio idraulico nel distretto del Basso Sulcis. In rosso l’ubicazione dei proposti aerogeneratori (Fonte PFAR, 2007)

Page 40: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 35 -

3 ALTRI PIANI E PROGETTI DI INTERESSE

3.1 Piano Strategico Intercomunale del Sulcis

La Pianificazione Strategica costituisce un nuovo importante strumento di governance

istituzionale multilivello che coinvolge gli attori principali dell’economia e della società, ed è

orientato ad individuare strategie capaci di cogliere e gestire i fenomeni legati alla

trasformazione del territorio, in un momento in cui l’economia europea si apre verso altri

mercati, culture e società.

La sua necessità nasce dalla constatazione che gli attuali strumenti urbanistici e

programmatori non riescono a cogliere la complessità degli aspetti socio-economici delle

realtà territoriali.

Con tali presupposti, dopo aver firmato l’apposito Protocollo d’Intesa, le Amministrazioni dei

comuni di Carbonia, Calasetta, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius,

Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco,

Tratalias e Villaperuccio hanno dato avvio ad un percorso, impegnativo e importante, che ha

portato alla stesura del Piano Strategico Intercomunale del Sulcis (PSIS), con l’obiettivo

finale di favorire la crescita economica e l’occupazione.

Il PSIS, rispetto a cui Carbonia ha assunto il compito di comune capo fila e di coordinamento

tecnico, e ha dunque come obiettivo primario quello di individuare nuove ed opportune linee

strategiche di sviluppo per il territorio d’area vasta e per le aree limitrofe secondo un

orizzonte temporale di medio - lungo periodo (10÷15 anni).

Il Piano diventa lo strumento principale di pianificazione, razionalizzazione e massima

integrazione delle politiche territoriali dei singoli Comuni aderenti, indirizzandoli verso un

obiettivo comune e condiviso di sviluppo territoriale, che coinvolga tutti gli attori istituzionali,

sociali ed economici presenti sul territorio, tramite un processo di concertazione partecipata.

La pianificazione strategica intercomunale ha ottenuto un ulteriore risultato: dalla sua

esperienza e dal dialogo sviluppato nell’ambito del processo ha avuto origine il percorso che

ha portato alla formulazione dell’Unione dei Comuni del Sulcis che, seguendo le linee

indicate dal Piano, attribuisce all’area vasta individuata funzioni spettanti ai Comuni, in

materia di disciplina del territorio, di localizzazione e gestione diretta di servizi e degli

impianti di interesse sovracomunale.

Dall’analisi condotta nell’ambito della redazione del PSIS e dall’esame degli strumenti di

pianificazione e programmazione in atto, sono emersi ambiti territoriali caratterizzati da

vocazioni comuni e aree interessate da fenomeni di criticità. Il Piano Strategico si pone

l’obiettivo di rafforzare le reciproche connessioni tra questi Ambiti e le loro risorse, in modo

da configurare una rete di comuni integrata e solidale in cui innescare un processo di

Page 41: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 36 -

sviluppo socio-economico equilibrato ed ecocompatibile.

All’interno del quadro ricognitivo sviluppato dal PSIS, l’area di maggior interesse per il

presente SIA si inquadra in un “Ambito Costiero a prevalente vocazione turistica

naturalistico-balneare”, caratterizzato dalla compresenza di zone ad alta valenza ambientale

e paesaggistica, di un sistema diffuso di beni storico-archeologici e di un patrimonio di

tradizioni. L’area vasta in esame (Portoscuso, S. Giovanni Suergiu, Calasetta, Carloforte, S.

Antioco, Giba, Masainas e S. Anna Arresi), caratterizzata da uno sviluppo turistico

consolidato, benché limitato al settore balneare, secondo le linee strategiche del PSIS,

appare perciò votata alla fruizione turistica sostenibile, dove è possibile mettere a sistema, in

un’ottica di diversificazione dell’offerta turistica, il sistema spiagge-mare, i beni culturali,

paesaggistici e le attività produttive tradizionali e strettamente legate all’ecosistema costiero

(come la pesca).

L’Obiettivo Generale del Piano Intercomunale è adeguare e riprogettare il sistema produttivo

per avviare un processo di crescita economica duraturo e sostenibile che permetta di aiutare

il fragile sistema economico a superare le attuali condizioni di crisi del territorio,

accompagnando la transizione da un modello di sviluppo basato sull’industria di base ad uno

più solido che, conservando l’industria, accresca le opportunità d’impresa di reddito e di

lavoro nel settore dei servizi, nel turismo e nell’agroalimentare, nuovi motori dello sviluppo.

Partendo dal presupposto che lo sviluppo non è semplicemente una questione economica,

ma è un “fatto sociale” complesso, il PSIS individua nell’inversione della tendenza allo

spopolamento del territorio l’obiettivo sfidante, tenuto conto del fatto che tale fenomeno è a

rischio di irreversibilità, ossia una volta avviato, non si ferma, ma si autoalimenta, generando

un circolo vizioso.

Muovendo dall’idea di fondo di realizzare un Territorio Interconnesso, ossia costruire una

rete intercomunale non verticalizzata, ma cooperativa, finalizzata ad una maggiore

integrazione dei servizi alla persona, alle imprese e per la gestione unitaria del territorio, nel

processo di Pianificazione il PSIS individua quattro possibili Scenari di sviluppo, cosi come

emersi dai Tavoli Tematici e in sede di analisi conoscitiva.

Tra questi, anche in virtù della storica vocazione produttiva del territorio, particolare

significato assume lo scenario di sviluppo del tessuto industriale e delle PMI.

Allo stato attuale (si veda il Quadro di riferimento ambientale) lo Scenario industriale del

Sulcis si basa principalmente sull’insediamento della grande industria chimica e metallurgica,

ad oggi afflitta da perduranti segnali di crisi.

Lo Scenario delineato dal PSIS ripropone un modello di sviluppo ormai consolidato sul

territorio, che può sfruttare e valorizzare un bacino di conoscenze e di competenze

professionali già esistenti e può far leva su forti elementi identitari.

Page 42: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 37 -

I margini di miglioramento sono legati allo sviluppo di ricerche e tecnologie per la mitigazione

degli impatti ambientali dell’industria, al coinvolgimento e il “radicamento” sul territorio delle

grandi aziende, allo sviluppo, integrazione e qualificazione delle imprese dell’indotto e alla

formazione professionale continua.

Il Piano Strategico punta ad una forte evoluzione dello scenario industriale attraverso il

rinnovamento tecnologico delle industrie del comparto di Portovesme. Il PSIS auspica la

realizzazione di attività politico – concertative per l’ottenimento di tariffe energetiche a prezzi

europei che permettano alle industrie del Polo metallurgico d’essere competitive sullo

scenario internazionale. Con questa prospettiva, il PSIS individua come indispensabili

politiche di incentivazione all’utilizzo di fonti energetiche alternative, rinnovabili e innovative,

che permettano la realizzazione di Reti di Energia efficienti, capaci di garantire un futuro

energetico diversificato e non più dipendente dall’esterno. L’Intesa Istituzionale con la

Regione individua quali interventi prioritari, nel settore dell’Industria e dell’Energia, il Progetto

integrato Carbone Sulcis miniera - nuova centrale elettrica del Sulcis, per la produzione di

energia elettrica dal carbone, mentre si sottolinea l’importanza del recente accordo Italia –

Algeria per la fornitura di metano destinata, in parte, al fabbisogno della Sardegna.

Contemporaneamente alla costruzione del nuovo grande gasdotto transmediterraneo Galsi,

previsto per il 2011, che attraverserà il Golfo di Palmas (proprio in territorio di San Giovanni

Suergiu) per poi arrivare in Toscana, saranno realizzate le reti urbane per la distribuzione del

gas (nel Sulcis interesseranno quasi tutti i comuni aderenti al Piano Strategico

Intercomunale).

Con tali presupposti, il PSIS individua nello sviluppo eolico, nel fotovoltaico e

nell’agroenergia fonti rinnovabili che possono aiutare la Sardegna a diminuire la dipendenza

dall’esterno, contribuendo alla riduzione del quadro emissivo a livello locale e globale.

3.2 POR FESR 2007-2013

Il Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale (Por Fesr) è il

documento con il quale la Regione programma le risorse del medesimo Fondo per il periodo

2007-2013. Il Por individua la strategia di sviluppo per accrescere la competitività e

l’attrattività del sistema produttivo, che fa leva sulla diffusione dell’innovazione, la

valorizzazione delle risorse naturali e culturali e la riduzione della dipendenza energetica

dalle fonti tradizionali.

Il Por Fesr è stato elaborato in coerenza con gli Orientamenti Strategici e i Regolamenti

Comunitari in materia di politica di coesione e con le disposizioni del Quadro Strategico

Nazionale. Il Documento Strategico Regionale (Dsr) e il Programma di Sviluppo Regionale

(Psr) hanno contribuito a dare una dimensione locale al documento e ad individuare le

Page 43: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 38 -

priorità e gli obiettivi da raggiungere nel corso della programmazione 2007-2013.

La strategia di sviluppo regionale è articolata in sette Assi o Priorità di intervento:

Asse I - Società dell’informazione

Asse II - Inclusione, servizi sociali, istruzione e legalità

Asse III - Energia

Asse IV - Ambiente, attrattività naturale culturale e turismo

Asse V - Sviluppo urbano

Asse VI - Competitività

Asse VII - Assistenza tecnica.

Il Documento definisce anche le modalità di attuazione del Programma, indicando le

principali Autorità e Organismi che avranno il compito di sorvegliare e gestire la sua

attiuazione ed è accompagnato da tre allegati: la Valutazione Ex ante, la Valutazione

ambientale strategica e le Pari Opportunità in Sardegna.

Il Por, approvato con Decisione nel novembre 2007, beneficia di 1.701.679.413 di euro, di

cui 680.671.765 euro provenienti dal Fesr. Queste somme contribuiranno a rendere la

Sardegna più competitiva, a migliorare la qualità della vita dei cittadini nelle città, i servizi e

l’accessibilità, a favorire la sostenibilità ambientale, il risparmio energetico, la ricerca,

l’innovazione e l’occupazione. Contribuiranno infine alla riduzione delle disparità

interregionali e ad uno sviluppo armonioso.

Per quanto concerne l’Asse III – Energia, l’azione è rivolta alla riduzione della dipendenza

del territorio regionale dalle fonti tradizionali di approvvigionamento, attraverso la

promozione dell’efficienza energetica, l’uso delle energie rinnovabili, le tecnologie a basse

emissioni e l’uso razionale dell’energia, così contribuendo al perseguimento degli obiettivi

delineati dal Protocollo di Kyoto. In coerenza con quanto indicato dal Qsn, l’azione del Por

Fesr non riguarderà ambiti che sono di esclusiva competenza del Pnim Energia rinnovabile,

finanziato con fondi Fas nazionali, che è rivolto a rimuovere la generale condizione di

arretratezza strutturale del settore.

L’Asse prende in considerazione la sostenibilità ambientale quale criterio guida dell’azione

regionale di pianificazione e di utilizzo delle risorse energetiche.

La strategia dell’Asse è volta a superare alcune criticità sottolineate nell’analisi di contesto,

ponendosi quale obiettivo globale quello di “Promuovere le opportunità di sviluppo

sostenibile attraverso l’attivazione di filiere produttive collegate all’aumento della quota di

energia da fonti rinnovabili e al risparmio energetico”.

Page 44: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 39 -

Tale obiettivo è coerente con la strategia europea di Lisbona e Göteborg, nonché con la

pianificazione regionale di settore (Piano energetico ambientale regionale – 2006) perché

punta alla riduzione della dipendenza dalle fonti tradizionali di energia, al miglioramento

dell’efficienza energetica, allo sviluppo delle conoscenze e delle tecnologie nei campi delle

energie rinnovabili e dell’efficienza energetica.

La Sardegna si colloca tra le regioni italiane che producono e consumano poca energia da

fonti rinnovabili e, per contro, registra una elevata intensità elettrica del Pil (510,5 MWh/M

euro contro un dato medio nazionale di 288,4 - Dati Enea).

L’evoluzione delle politiche europee e nazionali in materia di energia ha creato forti

aspettative per l’evoluzione della domanda di sistemi ed impianti per la produzione di energia

rinnovabile e di apparecchiature efficienti ed è cresciuta nella popolazione la consapevolezza

sulla necessità di incentivare sistemi di approvvigionamento energetico sostenibili e capaci di

minimizzare, in via prioritaria, le emissioni climalteranti. Tuttavia, l’offerta risulta ancora

caratterizzata da ritardi negli investimenti e nello sviluppo di tecnologie innovative capaci di

soddisfare questo tipo di domanda.

3.3 Progetto del Gasdotto Algeria-Sardegna-Italia

Il progetto concernente la realizzazione del gasdotto destinato all’importazione di gas

naturale dall’Algeria all’Italia attraverso la Sardegna (progetto GALSI) riveste un elevato

valore strategico per lo sviluppo del sistema nazionale ed europeo di gas naturale in quanto

assicurerà l’ottimizzazione delle fonti di approvvigionamento di gas supportando la crescita

del mercato energetico europeo e darà il via al programma di metanizzazione della Regione

Sardegna.

L’infrastruttura rientra tra i progetti prioritari proposti dalla Comunità Europea (2003, 2004)

ed è esplicitamente citata dalla Legge 12 Dicembre 2002, No. 273 (Art. 27) quale nuova

infrastruttura per l’approvvigionamento di gas naturale dai paesi esteri.

L’articolato e complesso sistema di trasporto che costituisce il progetto GALSI è costituito

da:

− la Centrale di Compressione e misura fiscale in Algeria (sito di Koudiet Drauche), che

assicurerà la spinta per garantire il flusso del gas tra l’Algeria e la Sardegna;

− la sezione sottomarina (“off-shore”) in acque molto profonde tra l’Algeria e la Sardegna,

costituita da:

− una condotta sottomarina DN 650 (26”) P 183 bar, con punti di approdo presso Koudiet

Drauche (Algeria) e Porto Botte (Sardegna sud-occidentale);

− il Terminale di Arrivo di Porto Botte e il relativo breve tratto di metanodotto a terra tra

Page 45: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 40 -

l’approdo e il Terminale;

− la sezione terrestre Porto Botte – Olbia di attraversamento dell’intera Sardegna, da Sud-

Ovest a Nord-Est, costituita da una condotta DN 1200 (48”), P 75 bar, interessante il

territorio di San Giovanni Suergiu (Figura 8).

Come si evince dall’esame della Figura 8, il layout del proposto parco eolico è stato costruito

assicurando la conservazione di distanze di rispetto superiori ai 100 metri tra le macchine

eoliche e la prevista infrastruttura di carattere strategico.

Page 46: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 41 -

Figura 8 – Tracciato del GALSI e posizionamento delle proposte postazioni eoliche

Page 47: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 42 -

4 ANALISI DELLA COERENZA DELL’INTERVENTO CON IL QUADRO DELLA

PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E DI SETTORE

Volendo riassumere le principali interazioni del progetto con l’insieme degli strumenti di

pianificazione e programmazione analizzati, possono formularsi le seguenti considerazioni.

In relazione alla coerenza dell’intervento con il quadro della normativa e dei piani di settore,

nell’evidenziare come le opere proposte contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi

globali di riduzione delle emissioni di gas-serra auspicati dai protocolli internazionali sui

cambiamenti climatici, e dalle conseguenti politiche comunitarie e nazionali, corre l’obbligo di

ribadire come il progetto proposto sia in linea con le previsioni del Piano Energetico

Ambientale Regionale (PEARS) e con le indicazioni stabilite dallo Studio di cui all’art. 112

delle Norme Tecniche di Attuazione del P.P.R. relativamente all’individuazione delle aree in

cui ubicare gli impianti eolici.

Con riferimento alle interazioni del progetto con le prescrizioni specifiche definite dallo

“studio per l’individuazione delle aree in cui ubicare gli impianti eolici” di cui all’art. 112 delle

N.T.A. del P.P.R., in particolare, non si ravvisano elementi di potenziale conflitto. Nello

specifico, le opere ricadono all’interno di aree ad utilizzazione agroforestale dell’Assetto

Ambientale, ad adeguata distanza dalle principali vie di comunicazione stradale e dai centri

abitati nonché all’esterno delle aree sottoposte a vincolo idrogeologico di cui al R.D.

3267/23. Gli interventi interessano, peraltro, beni paesaggistici ai sensi degli artt. 142 e 143

del Codice Urbani (D.Lgs. 42/04 e ss.mm.ii.) con particolare riferimento alla fascia di tutela

dei corsi d’acqua ed alla “Fascia costiera” così come individuati e cartografati dal Piano

Paesaggistico Regionale.

Allo stesso modo, rispetto agli indirizzi localizzativi degli impianti, stabiliti dalle recenti Linee

Guida Nazionali per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonte rinnovabile (D.M.

10/09/10), non si segnalano particolari elementi di contrasto, fermo restando, peraltro, che

spetterà alla Regione Sardegna, eventualmente, l’emanazione delle specifiche disposizioni

di individuazione delle aree e siti non idonei all’installazione di impianti eolici, in accordo con

quanto previsto dall’art. 17 del D.M. 10/09/10.

L’intervento si ritiene altresì coerente con i disposti dell’art. 18 della L.R. 2/2007 così come

modificata dalla L.R. 3/2009 che prefigura la possibilità di installazione di impianti eolici nelle

aree industriali, retroindustriali e limitrofe, anche se ricadenti negli ambiti di paesaggio

costieri oltre la fascia dei 300 metri, o in aree già compromesse dal punto di vista

ambientale, da individuarsi puntualmente nello studio specifico di cui all'articolo 112 delle

norme tecniche di attuazione del Piano paesaggistico regionale. In tal senso corre l’obbligo

di evidenziare come, a seguito della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (n.

673 del 9 aprile 2010), sia stata annullata la D.G.R. 3/17 del 2009, limitatamente alla parte in

Page 48: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 43 -

cui la stessa esclude la possibilità di installare impianti eolici in tutte le aree situate entro un

raggio di 4 km dalle aree per i Piani di insediamento produttivo, delineando i presupposti

programmatici per avviare la procedura di VIA relativamente al proposto impianto eolico,

coerentemente con quanto originariamente pianificato dalla Fonteolica S.r.l. per il territorio di

San Giovanni Suergiu.

Non si segnalano, inoltre, particolari interferenze delle opere con manufatti di valenza

storico-culturale censiti nell’area in esame. Si evidenzia, infine, come l’intervento proposto

sia inserito all’interno delle aree del Parco Geominerario Ambientale e Storico della

Sardegna, classificato come bene identitario (artt. 9, 57 e 58 delle N.T.A.).

A livello della pianificazione urbanistica locale, le aree di interventi ricadono in ambiti a

destinazione agricola (Zona “E”). Sotto il profilo procedurale, la possibilità di dar seguito

all’autorizzazione delle opere in progetto, in deroga rispetto alle disposizioni del P.R.G., si

ritiene possa individuarsi in conformità a quanto previsto dall’art. 12 del D.Lgs. 387/2003 e

ss.mm.ii. in ordine alla razionalizzazione e semplificazione delle procedure autorizzative

degli impianti a fonte rinnovabile che attribuisce all’atto autorizzativo stesso, ove occorra, la

valenza di variante urbanistica.

Con riferimento alle possibili interazioni delle opere con il Piano di disinquinamento per il

risanamento del Sulcis-Iglesiente, nell’evidenziare come le opere in progetto non contrastino

con la realizzazione degli interventi previsti dal Piano di disinquinamento e non interferiscano

con il raggiungimento degli obiettivi sottesi dal suddetto Piano, si sottolinea come il progetto

si inserisca in modo armonico con i nuovi scenari di sviluppo economico e ambientale, basati

sulla sostenibilità del tessuto industriale e produttivo, auspicati dalle amministrazioni locali

per l’intero territorio del Sulcis-Iglesiente. Poiché le opere in esame, inoltre, ricadono

all’interno nel Sito di Bonifica di Interesse Nazionale del Sulcis-Iglesiente-Guspinese di cui al

D.M. 12/03/2003 la restituzione delle aree ai lori legittimi usi sarà subordinata agli esiti di una

specifica campagna di indagine da condursi sulle matrici ambientali, da definirsi di concerto

con gli Enti interessati.

Per quanto attiene alla pericolosità idrogeologica, il PAI non segnala situazioni di pericolo

nell’ambito di studio.

Si segnala, infine, come le opere in progetto siano coerenti con i generali obiettivi di sviluppo

delle fonti energetiche rinnovabili sottolineati, a livello regionale, dal Programma Operativo

Regionale 2007÷2013 e, a livello locale, dal Piano Strategico Intercomunale del Sulcis.

Page 49: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 44 -

5 ELENCO DELLE AUTORIZZAZIONI, DEI NULLA OSTA DEI PARERI E DEGLI

ATTI DA ACQUISIRE AI FINI DELLA REALIZZAZIONE E DELL’ESERCIZIO

DELL’OPERA

Preliminarmente alla realizzazione degli interventi si prevede di acquisire, tra gli altri, i

seguenti pareri e nulla osta da parte degli Enti preposti:

N° Ente Attività Ottenuto Note

Descrizione SI/NO

1 RAS – Ass. Dif. Amb.

- SAVI

Procedura di VIA ex DGR 24/23

del 23/04/08 NO

2

RAS - Ass.to EE.LL. –

Servizio Governo del

Territorio e Tutela

Paesaggistica

Autorizzazione paesaggistica ex

D.Lgs. 42/04 NO

Richiesta da inoltrare in

concomitanza della di richiesta

concessione edilizia

3

MIBAC-

Soprintendenza Beni

Ambientali

Autorizzazione paesaggistica ex

D.Lgs. 42/04 NO

Richiesta da inoltrare in

concomitanza della di richiesta

concessione edilizia

4 Soprintendenza Beni

Archeologici Nulla Osta NO

Richiesta da inoltrare in

concomitanza della di richiesta

concessione edilizia

5 ARPAS Impatto acustico (L. 447/95) NO Conferenza dei servizi ex L.

387/2003

6 ARPAS Verifica campi elettromagnetici ex

DPCM 08/07/03 NO

Conferenza dei servizi ex L.

387/2003

7 Regione Aerea,

ENAV, ENAC

Circ. interna Stato Maggiore

Difesa, foglio n. 146.344/4422 del

09/08/2000

NO Richiesta in concomitanza dell’avvio

della procedura autorizzativa ex L.

43/89

8 Provincia di Carbonia-

Iglesias

Autorizzazione ex LR 43/89 NO Costruzione esercizio impianti

elettrici richiesta dopo la concessione

edilizia

9 Comune di San

Giovanni Suergiu

Concessione Edilizia NO Commissione Edilizia

Page 50: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 45 -

BIBLIOGRAFIA GENERALE SIA

AA.VV., Carbonia e il Sulcis – Archeologia e territorio – Ed. Salvure, 1995

Arnold E.N. & Burton J. A., 1978 - A field guide to the reptiles and amphibians of Britain and

Europe. Collins, London, 272 pp. [edizione italiana: “Guida dei Rettili e degli Anfibi d'Europa”,

F. Muzzio Ed., Padova, 244 pp. (1986)].

Assorgia A., Cincotti F., Fadda A., Gimeno D., Morra V., Ottelli L., Secchi F.A., 1992. Il

complesso comenditico miocenico dell’entroterra sulcitano (Sardegna sud-occidentale).

Mem. Descr. Serv. Geol. d’Italia, XLIX, Roma.

Assorgia A., Fadda A., Torrente D.G., Morra V., Ottelli L., Secchi F.A., 1992. Le successioni

ignimbritiche terziarie del Sulcis (Sardegna sud-occidentale). Mem. Soc. Geol. It., 45, 951-

963, 7 ff.

Atti del Convegno “l'Italia a energie rinnovabili: l'energia eolica possibile” - Viareggio (LU), 12

Dicembre 2006. Relazione di Sauro Valentini – Assessorato Ambiente Regione Toscana

Atzeni E., La cultura del vaso campaniforme nella necropoli di Locci Santus (San Giovanni Suergiu). In “Carbonia e il Sulcis – Archeologia e territorio”, AA.VV. a cura di V. Santoni, Editrice S’Alvure, 1995.

Bartoloni P., Sardegna Archeologica, “Guide e itinerari – Monte Sirai", Carlo Delfino editore, 2004

Bartoloni P., Sulcis, collana "Itinerari", 3, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1989

Bassu L., 2007 (a cura di) - Progetto di censimento della Fauna Vertebrata eteroterma, per

la redazione di un Atlante delle specie di Anfibi e Rettili presenti in Sardegna. Dipartimento di

Biologia Animale ed Ecologia. Università di Cagliari. Borsa di studio biennale a cura di Lara

Bassu.

Beccaluva L., Civetta L., Macciotta G., Ricci C.A., 1985. Geochronology in Sardinia: results

and problems. Rend. Soc. It. Min. Petr.. 40, 57-72.

Beccaluva L., Deriu M, Savelli C., Venturelli G., 1977. Geochronology and magmatic

character of the Pliocene-Pleistocene volcanism in Sardinia. Bull. Volcanol., 40, 1-16.

Bernardini P., “I Fenici nel Sulcis: la necropoli di San Giorgio di Portoscuso e l’insediamento del cronicario di Sant’Antioco” in “Ceramica fenicia di Sardegna. Dati, problematiche, confronti”. Atti del Primo Congresso Internazionale Sulcitano (Sant'Antioco, 19-21 Settembre 1997). A cura di Piero Bartoloni e Lorenza Campanella.

Bernardini P., “I Fenici nel sulcis”, in Argyròphleps nesos. L’isola delle vene di argento: esploratori, mercanti e coloni in Sardegna tra il 14 e il 6 sec. A.C, comune di Fiorano Modenese, 2001, pp. 41-46

Page 51: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 46 -

Bernardini P., “La necropoli fenicia di San Giorgio”, in Phoinikes BSHRDN. I fenici in Sardegna – nuove acquisizioni. Catalogo della mostra. A cura di di Paolo Bernardini, Rubens D' Oriano, Piergiorgio Spanu, Oristano, 1998.

Biblioteca Comunale di San Giovanni Suergiu, Dott.ssa Alessandra Piga “Architettura senza

architetti - I medaus di San Giovanni Suergiu”, Tesi di laurea – Università degli Studi di

Cagliari, Facoltà di Magistero, AA. 1993-94;

Bieniawski, 1989. Engineering Rock Mass Classification, Wiley.

Bowles, 1988. Fondazioni. Progetto e analisi. Ed. Mc Graw Hill, Milano.

Bulgarini F., Calvario E., Fraticelli F., Petretti F., Sarrocco S. (eds), 1998 – Libro rosso degli

animali d’Italia – Vertebrati. WWF Italia, Roma.

Calvini M., 2005 - I Chirotteri nelle Alpi Liguri. In Progetto Valorizzazione siti di pregio della

biodiversità della provincia di Imperia. Amm.ne Prov.le di Imperia, Settore Parchi.

Cao C., Puddu P., Pazzaglia G., 1969. Determinazione statistica delle curve di possibilità

pluviometrica: applicazione alle piogge di durata inferiore alle 24 ore in Sardegna. Atti del

Convegno Nazionale su l’Idrologia e la sistemazione dei piccoli bacini, Roma – 6-7 giugno

1969. Ist. di Idr. e Costr. Idr., Univ. St. Cagliari, 39, 293-315.

Cape Wind Associates Ltd and Environmental Science Service Inc., Preliminary avian risk

assessment for the Cape Wind energy project, November 2001.

Carbosulcis, 1994. Il bacino carbonifero del Sulcis. Geologia, Idrogeologia, Miniere. Ed.

Edisar, Cagliari.

Casula F.C., La storia di Sardegna – Sintesi. Due D Editrice Mediterranea.

CESI – Università degli Studi di Genova, Ricerca di sistema per il settore elettrico - Progetto

ENERIN – Atlante Eolico dell’Italia, 2002.

CIPE, Deliberazione n. 123 del 19/12/02 “Revisione delle linee guida per le politiche e

misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra (Legge 120/2002)”.

Colomo S., Guida pratica alla flora e alla fauna della Sardegna, Editrice Archivio Fotografico

Sardo – Nuoro, 2003.

Comaschi Caria A., 1955. Resti di cervidi nel Quaternario di Portovesme. Riv. It. Paleont.

Strat., 61, 17-26.

Commissione Europea, “Wind Energy – The Facts”, EWEA Report, 2004.

Comune di San Giovanni Suergiu – Piano Regolatore Generale, 1981 Agg. 2003.

Comuni di Carbonia, Calasetta, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius,

Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco,

Tratalias e Villaperuccio, “Piano strategico intercomunale del Sulcis”, 2008.

Page 52: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 47 -

Corbet G. & Oveden D., 1985 - Guida dei Mammiferi d’Europa. Franco Muzzio & C. Editore.

Cramp S. & Simmons K.E.L., 1977 – The Birds of the Western Paleartic. Vol. I. Oxford

University Press.

Dipartimento di Ingegneria del territorio – Sezione Urbanistica, La nuova stagione della pianificazione del territorio in Sardegna: il Piano paesaggistico regionale. Pubblicazione on line, sito www.pianosardegna.it;

Edoardo Zanchini, Paesaggi del vento, Meltemi Editore, 2002.

Endesa Italia, Centrale Termoelettrica di Fiume Santo - Dichiarazione Ambientale agg. 2005.

ENEL S.p.A., Dichiarazione ambientale – Centrale termoelettrica Sulcis, 2003.

Enel S.p.A., Impianti idroelettrici dell’Asta del Po, Dichiarazione Ambientale anno 2005.

Ente Autonomo del Flumendosa, Studio dell’Idrologia Superficiale della Sardegna.

Fanni S., Murru M., Salvadori A., Sartia E., 1982. Nuovi dati strutturali sul Bacino del Sulcis

(Sardenga SW). Ind. Min., 4, 25-31, Roma.

Forconi P., Fusari M., 2002 “Analisi dell’impatto degli impianti eolici sulla fauna e criteri di

mitigazione”, Convegno “L’eco-compatibilità delle centrali eoliche nell’Appennino umbro-

marchigiano” – Centro Studi Eolici – Fossato di Vico (PG) 22 marzo 2002.

Forconi P., Fusari M., 2002 “Linee guida per minimizzare l’impatto degli impianti eolici sui

rapaci” in AA.VV. 2002 1° Convegno Italiano rapaci diurni e notturni, Villa Fianchetti,

Preganzionl (TV), 9-10 marzo 2002.

G. Cau, D. Cocco, “L’impatto Ambientale dei Sistemi Energetici”, SGE Editoriale, 2002.

Gianni Silvestrini e Mario Gamberane, Eolico: Paesaggio e ambiente, Franco Muzzio

Editore, 2004.

Gibbs H.J. e Holts W.G., 1957. Research on determining the density of sands by spoon

penetration testing. Proc. IV ICSMFE, Londra.

Grussu M., 1995 - Status, distribuzione e popolazione degli uccelli nidificanti in Sardegna

(Italia) al 1995 (prima parte). Gli Uccelli d’Italia, XX: 77-85.

Grussu M., 1996 - Status, distribuzione e popolazione degli uccelli nidificanti in Sardegna

(Italia) al 1995 (seconda e ultima parte). Gli Uccelli d’Italia, XXI (1): 5-16.

Grussu M., Passarella M. & Fasola M., 2000 – Distribuzione e nidificazione dell’Airone

guardabuoi Bubulcus ibis in Italia. Aves Ichnusae 3 (1-2), dicembre 2000.

Hodos W., Potocki A., Storm T. and Gafney M., 2000 - Reduction of Motion Smear to reduce

avian collision with Wind Turbines - Proceedings of national Avian – Wind Power Planning

Meeting IV. May 16-17 2000, Carmel, California.

Page 53: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 48 -

Istituto Enciclopedico Italiano, Comuni d’Italia “Sardegna”, ed. 2003.

Istituto Superiore di Sanità, “Indagine Epidemiologica e monitoraggio sanitario", attuato

nell'ambito del Piano di Disinquinamento per il Risanamento del Territorio del Sulcis-

Iglesiente, 1998.

La Provincia di Cagliari – Ambiente, Storia e Cultura – Ed. Provincia di Cagliari, 1983.

La Provincia di Cagliari – I Comuni – Ed. Provincia di Cagliari, 1983.

Lamarmora A., Itinerario dell'isola di Sardegna. Cagliari - 1868 Edit. TROIS – CA.

Lancellotta R., 1987. Geotecnica. Ed. Zanichelli.

Langston R.H.W. & Pullan J.D., 2002 – Windfarms and birds: analysis of the effects of

windfarms on birds, and guidance on environmental assesment criteria and site selection

issues. BirdLife report. Written on behalf of the Bern Convention RHW Langston & JD

Pullan, RSPB/BirdLife in the UK. Strasbourg, 11 September 2003.

Leddy, K. L., K. F. Higgins, and D. E. and D. E. Naugle, 1999. “Effects of wind turbines on

upland nesting birds in Conservation Reserve Program grasslands”. Wilson Bulletin 111:100-

104, 1999.

Lilliu G., Preistoria e protostoria nel Sulcis. In “Carbonia e il Sulcis – Archeologia e territorio”, AA.VV. a cura di V. Santoni, Editrice S’Alvure, 1995.

Maccioni L., Marchi M., Assorgia A., 1990. Carta geopetrografica dell’Isola di S. Antioco

(Sardegna sud-occidentale). Scala 1:25000. SELCA, Firenze.

Mastino A., Storia della Sardegna Antica, ed. Il Maestrale, 2005.

Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Linee Guida per l’inserimento paesaggistico degli

interventi di trasformazione territoriale – Gli impianti eolici: suggerimenti per la progettazione

e la valutazione paesaggistica, Gangemi Editore, 2006.

Moscati S., I Fenici e i Cartaginesi in Sardegna, riedizione del 2005 a cura di P. Bartoloni. Glisso Edizioni Nuoro, 2005.

Mura G., Sanna A., Paesi e città della sardegna –Vol. I, 1999 pubblicato dal Banco di

Sardegna

Pallabazer R., Sistemi eolici, Rubbettino editore, 2004.

Pecorini e Pomesano Cherchi, 1969. Ricerche geologiche e biostratigrafiche sul Campidano

meridionale (Sardegna). Mem. Soc. Geol. It., 8, 421-451.

Piga E., Liguori G., 1985. Il regime delle piogge intense in Sardegna. Raccolta di dati. Atti

della Fac. Ing, Univ. St. Cagliari, 27.

Pittau M., I nomi di paesi città regioni monti fiumi della Sardegna - significato e origine,

Page 54: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 49 -

Cagliari 1997, ristampa 2004, E. Gasperini Editore.

Protocollo d’Intesa tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio il Ministero delle

Attività Produttive il Ministero per i Beni e le Attività Culturali la Conferenza delle Regioni per

favorire la diffusione delle centrali eoliche ed il loro corretto inserimento nell’ambiente e nel

paesaggio, 2003;

Provincia di Cagliari, Piano di assetto organizzativo dei litorali – Sistema Costiero e insulare

del Sulcis, novembre 2004.

Provincia di Cagliari, Piano Urbanistico Provinciale – Piano Territoriale di Coordinamento,

2002;

Provincia di Cagliari, Rapporti annuali sulla qualità dell’aria (anni 2005 e 2006);

Puddu F., Viarengo M., Erminio C., 1988 - Animali di Sardegna – Gli anfibi e i rettili. Edizioni

Della Torre.

Regione Autonoma della Sardegna, Centro Regionale di Programmazione, Laboratorio

Territoriale della Provincia di Carbonia-Iglesias, 2005.

Regione Autonoma della Sardegna, Disegno di Legge concernente: “Disposizioni per la

formazione del Bilancio annuale e pluriennale della Regione” (Legge finanziaria 2007).

Regione Autonoma della Sardegna, Dossier sui siti di interesse nazionale del Sulcis-

Iglesiente-Guspinese, 2003.

Regione Autonoma della Sardegna, Linee di indirizzo e coordinamento per la realizzazione

di impianti eolici in Sardegna - Allegato alla deliberazione n.22/32 del 21.7.2003.

Regione Autonoma della Sardegna, Piano di disinquinamento per il risanamento del territorio

del Sulcis-Iglesiente, aggiornamento settembre 2005.

Regione Autonoma della Sardegna, Piano Forestale Ambientale Regionale – Scheda

descrittiva di distretto 24 “Isole Sulcitane”, gennaio 2007.

Regione Autonoma della Sardegna, Progetto di piano energetico regionale. Aggiornamento

2002.

Regione Autonoma della Sardegna, Rapporto sullo stato di salute delle popolazioni residenti

in aree interessate da poli industriali, minerari e militari della regione Sardegna, Sintesi

preliminare, 2005.

Regione Autonoma della Sardegna, Studio per l’individuazione delle aree in cui ubicare gli

impianti eolici (art. 112 delle NTA del PPR – art. 18 comma 1 della L.R. 29 maggio 2007,

n.2), luglio 2007.

Regione Puglia, 2004 - Linee guida per la realizzazione di impianti eolici nella Regione

Page 55: ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL'AMBIENTE · Prof. Ing. Giorgio Massacci (CINIGEO) Dott. Ing. Agnese Marcus Dott. Nat. Maurizio Medda Dott. Nat. Mauro Casti Dott. Geol. Consuelo Nicolò

Impianto Eolico “Serra de Raimondu” – Fase 2 - Comune di San Giovanni Suergiu (CI)

Studio di Impatto Ambientale – Quadro di Riferimento Programmatico

- 50 -

Puglia. Regione Puglia. Assessorato all’Ambiente, Settore Ecologia. Autorità Ambientale.

Ufficio Parchi e Riserve Naturali.

Regione Toscana, 2003 - Linee guida per la valutazione dell’impatto ambientale degli

impianti eolici.

Regione Toscana, Indagine bibliografica sull’impatto dei parchi eolici sull’avifauna -

Relazione e bibliografia commentata. Centro Ornitologico Toscano, luglio 2002.

Schenk H. & Tiana V., 2002 (a cura di) – Dieci anni di censimenti degli uccelli acquatici in

Sardegna. Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato della Difesa dell’Ambiente.

Schenk H., 1995 - Status faunistico e di conservazione dei vertebrati (Amphibia, Reptilia,

Aves, Mammalia) riproducentisi in Sardegna, 1900-93: contributo preliminare. Studio

gestione e conservazione della fauna selvatica in Sardegna. Edizioni del Sole: 41-95.

Schmertmann, J.H., 1978. Guidelines for Cone penetration Test Performance and Design.

U.S. Department of Transportation, Federal Highway Administration, Report No. FHWA-TS-

78-209, Washington, D.C.

Servizio Agrometeorologico Regionale per la Sardegna, Il clima della Sardegna.

Pubblicazione on-line nel sito internet: www.sar.sardegna.it.

Sito internet: Associazione Produttori Energia da fonti Rinnovabili, www.aper.it.

Sito internet: Gestore Servizi Elettrici – GSE, www.gsel.it.

Sito internet: Global Wind Energy Council, www.gwec.net.

Sito internet: http://parcogeominerario.it.

Sito internet: www.sardegnastatistiche.it.

Sovrintendenza Archeologica per le Province di Cagliari e Oristano, Atti di Archivio relativi al

Comune di San Giovanni Suergiu, anni vari;

Spagnesi M. & De Marinis A.M. (a cura di), 2002 - Mammiferi d'Italia. Quad. Cons. Natura,

14, Ministero dell’Ambiente - Istituto Nazionale Fauna Selvatica.

Tronchetti C., “Le problematiche del territorio del Sulcis in età romana”. In “Carbonia e il Sulcis – Archeologia e territorio”, AA.VV. a cura di V. Santoni, Editrice S’Alvure, 1995.

WWF Italia, 2007 - Eolico & Biodiversità - Linee guida per la realizzazione di impianti eolici

industriali in Italia. Redaz.: C. Teofili, S. Petrella, M. Variale. Coord..: F. Bulgarini, F. Ferroni,

M. Variale.