L’APPRENDIMENTO NEUROMOTORIO - federvolley.it · impara e memorizza il cervello motorio. Come...

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L’APPRENDIMENTO

NEUROMOTORIO

Prof. Sangalli Angelo Luigi

Come funziona la visione

Come si allena la visione

Schemi motori di base ed errori negli schemi motori superiori: come funzionano

Come si correggono gli errori negli schemi motori: come impara e memorizza il cervello motorio.

Il sistema vestibolare

Come funziona il cervello

Come insegnare al cervello nuovi schemi motori

S MC

S MC

Il sistema vestibolare

Il mantenimento dell’equilibrio è

possibile grazie alla compartecipazione

di più organi di senso tra cui ricordiamo:

- vista

- apparato vestibolare

- apparato propriocettivo muscolare,

articolare e tendineo

- tatto

-udito

Tra tutti questi organi di senso

l’unico deputato esclusivamente

al controllo dell’equilibrio è quello

vestibolare

SIGNIFICATO FUNZIONALE DELL’ORGANO VESTIBOLARE

VESTIBOLO

INFORMAZIONI SULLA POSIZIONE DEL CAPO E I SUOI MOVIMENTI

MANTENIMENTO DELLO SGUARDO NELLO SPAZIO

(COORDINARE I MOVIMENTI DEL

CAPO E DEGLI OCCHI)

MANTENIMENTO E AGGIUSTAMENTO DELLA POSTURA

RIFLESSO VESTIBOLO-OCULARE VOR Funzione di tenere gli occhi puntati in una particolare

direzione anche mentre ci stiamo muovendo Funziona sentendo le rotazioni del capo e dando

immediatamente i comandi per un movimento compensatorio degli occhi nella direzione opposta

Poiché è un riflesso scatenato dall’input vestibolare -> funziona al buio e ad occhi chiusi

L’efficacia del VOR dipende dalle connessioni tra i canali semicircolari, i nuclei vestibolari e i nuclei dei nervi cranici che eccitano i muscoli extraoculari.

Risposta riflessa di mantenimento

dell!equilibrio oculomotorio

=

Mantenere costante la direzione

della linea di sguardo

=

V(estibulo)O(cular)R(eflex)

Risposta ideale:

Gli occhi si spostano nello stesso momento alla stessa velocità della testa ma in direzione opposta

Allenamento visivo (visione periferica e visione centrale)

La preparazione atletica

Come funziona la visione

e come si allena

LA VISONE E IL SUO FUNZIONAMENTO

La visione rappresenta la porta d’accesso

delle informazioni sensoriali che

dall’esterno arrivano al cervello.

E’ dalla visione della palla, dei giocatori,

degli avversari, del campo che si decidono e

si prendono le decisioni motorie e

strategiche principali.

L’occhio coglie gli oggetti in movimento

(palla) utilizzando la visione periferica. Dalla

visione periferica che cattura la palla in

movimento ha inizio il processo neuro-

motorio e cognitivo che dà il via alla

risposta motoria. L’informazione passa al

Collicolo Superiore che attiva i movimenti

oculari involontari. IL CS interagisce anche

con il sistema vestibolare e attiva il VOR

(riflessi vestibolo oculari).

una mal funzionamento comporta

1) deficit visuomotori, incapacità a localizzare gli

stimoli che compaiono per un tempo breve ed a

rispondere a stimoli visivi periferici;

2) minor distraibilità verso stimoli periferici nei

compiti di fissazione;

3) tendenza ad effettuare un elevato numero di

movimenti saccadici spontanei verso il campo

visivo laterale alla visione ed a fissare più a lungo

verso tale emicampo;

il collicolo superiore

L’immagine proiettata sulla corteccia

occipitale ha due vie: la visione per la

percezione e il riconoscimento

(cosa è) e una visione per l’azione,

la via dorsale.

Quest’ultima via è la visione utilizzata dal

giocatore perchè passa attraverso le aree

dello spazio, dell’azione motoria, della

risposta motoria e della decisione.

Un oggetto che colpisce la retina impiega 35

millisecondi, per arrivare al collicolo, 150 per la via

superiore, 250 millisecondi per essere visto/

riconosciuto. Nel volley la palla viaggia ad una

velocità di 110 km/h - 120 km/h per cui risulta

pressochè invisibile ad occhio nudo o appena

percepita, spesso non in tempo per impostare una

risposta motoria.

Il profilo della palla entra nella retina a livello

periferico; l’informazione risale la gerarchia visiva,

verso V1, verso l’area Temporale Media per

giungere alla corteccia Parietale Posteriore e da

qui alla corteccia Prefrontale.

Da qui parte la risposta motoria.

una visione per l’azione, la via dorsale

la visione per la percezione e il riconoscimento (cosa è)

L’allenamento vestibolare permette all’occhio di

raggiungere un livello motorio altamente

sofisticato nel movimento esplorativo e di

cattura, sopratutto attraverso la maturazione dei

VOR (riflessi vestibolo oculari).

Ma l’allenamento per una migliore percezione

della palla avviene facendo maturare le aree sotto

corticali (collicolo superiore) che registrano la

percezione del movimento della palla e attivano le

conseguenti risposte visive di inseguimento.

L’area della rappresentazione dello spazio

permette di sapere in ogni momento dove si

trova la palla, rispetto ai compagni, rispetto al

campo e all’orientamento verso la rete. L’area

motoria permette l’attivazione del gesto

secondo le informazioni ricevute dalla visione.

Le decisioni strategiche vengono prese utilizzando

questa via visiva in quanto le immagini terminano

nella corteccia pre-frontale laterale.

Schemi motori di base ed errori negli schemi motori superiori: come funzionano

Il coordinamento motorio, inteso come

acquisizione degli schemi motori

superiori, ha una struttura gerarchica,

ovvero le acquisizioni precedenti si

aggiungono al completamento delle

acquisizioni successive. (Nel bene come

nel male)

ALLENAMENTO NEUROMOTORIO: IL

COORDINAMENTO

La maturazione dello schema motorio di base

inizia verso i 36 mesi con la corsa in perfetto

schema crociato, e termina verso i 7 anni con

la maturazione della completa dominanza.

Dopo il raggiungimento di questa tappa motoria

ogni futura acquisizione diventa schema motorio

superiore.

Nell’allenamento sui coordinamenti motori,

ogni incertezza nello schema motorio di

base, (mal lateralizzazione, difficoltà nella

convergenza in volo ecc.) rende difficoltosa

ogni acquisizione successiva. Dopo i 18 anni

la possibilità di modificare gli schemi motori

di base è pressochè impossibile in quanto il

cervello motorio si è strutturato.

Le acquisizioni superiori si organizzano tra di

loro negli anni successivi (allenamento), ma la

correzione di un errore motorio, o

l’apprendimento di una schema nuovo possono

risultare impossibili data la rigidità della

corteccia motoria oppure per lo schema

motorio di base non maturo.

Questo rivela l’importanza della

preparazione degli allenatori che lavorano

con i bambini e i futuri atleti.

Devono saper valutare i livelli motori ed

eventualmente permettere loro di

recuperare gli schemi di base e solo

successivamente avviarli all’acquisizione

dei gesti tecnici superiori propri della

disciplina.

La dominanza

occhiomanopiede

orecchio

destrosinistro

LA PERCEZIONE SENSORIALE TATTILE

Il movimento nasce dalla capacità del nostro

cervello di ricevere informazioni sensoriali

tattili. Senza l’informazione tattile il cervello

non attiva nessuna risposta motoria. La

sensibilità del tocco della palla non è

motoria, ma prima di tutto tattile.

(braccio addormentato)

Come si correggono gli errori negli schemi motori: come impara e memorizza il cervello motorio.

Come insegnare al cervello nuovi schemi motori

AUTOMATISMO MOTORIO E SCHEMI

SOTTOCORTICALI ERRATI.

la frequenza per la memorizzazione

Valutazione motoria: perchè sbaglia, quali altre cose sbaglia.

Allenare lentamente un gesto fino a che l’atleta mantiene il controllo dello stesso.

Interrompere la ripetizione quando l’atleta perde il controllo del gesto e aumenta l’errore.

Utilizzare elementi propriocettivi.

Proporre una schema motorio altamente sofisticato, spesso apre la porta allo schema motorio più semplice.

4 volte al giorno per quattro giorni.Il gesto deve passare dal controllo corticale a quello sottocorticale:

AUTOMATISMO

LA MEMORIA MOTORIA COME LE ALTRE MEMORIE IMPARA PER RIPETIZIONI, MA NON

PER SOVRACCARICHI.

L’ATTENZIONE E LA CONCENTRAZIONE

La pallavolo richiede un livello di attenzione e di

concentrazione molto alti. Gli elementi che l’atleta

deve considerare contemporaneamente sono:

La preparazione mentale

La preparazione mentale

Il gesto atletico e tecnico che ci si

appresta a compiere;

La preparazione mentale

La precisione nel tocco della palla;

La preparazione mentale

La strategia adottata in base alle

valutazioni operate sulla rotazione del

muro avversario e sulla rotazione della

propria squadra;

La preparazione mentale

Il mantenimento della rappresentazione

spaziale del campo;

La preparazione mentale

La rappresentazione spaziale dei

compagni in movimento e degli

avversari;

Il processo attentivo avviene in situazione di alto

stress dal pdv emotivo, ansiogeno, di adrenalina, di

rumore e di luci e colori. Il cervello si trova a

selezionare continuamente lo stimolo principale

dagli stimoli accessori (pubblico, rumore ecc.). Il

carico neurologico è sempre elevato.

L’attenzione dipende dal funzionamento

delle strutture sottocorticali della sostanza

reticolare (Moruzzi) che permette la

stabilizzazione dell’informazione selezionata

a livello corticale in input e output. Ogni

stimolo accessorio che arriva dall’esterno e

che supera la soglia di percezione richiede

all’atleta uno sforzo ulteriore nel recuperare

il pensiero attentivo.

La stabilizzazione e la selezione dell’attenzione

avviene a livello corticale nelle aree frontali

come processo intenzionale. Ogni ulteriore

stress esterno a cui l’atleta viene sottoposto

(disaccordo con i compagni, problemi di

contratto, difficoltà personali ecc.) incide

pesantemente nel mantenimento dell’attenzione

(si vedano gli studi di Le Doux sulle emozioni e

l’attenzione).

L’attenzione al compito motorio è più semplice

dell’attenzione al compito cognitivo.

(palleggio contro il muro vs decisioni cognitive

nel 6 contro 6 in gioco)

L’attenzione cognitiva non si può esercitare oltre

un certo limite perchè va in saturazione.

BALOH F.L., SALA O., Clinical neurophysiology af the vestibular system, Davis

ed., Philadelphia, 1976BERTHOZ A., Il senso del movimento, McGrow-Hill, Milano, 1998DAVID HUBEL,Occhio,cervello e visione,Zanichelli editore,Bologna,1998LE DOUX, Il sè sinaptico,Raffaello Cortina,Milano,2002

MAFFEI L., MECACCI L., La visione: dalla neurofisiologia alla neuropsicologia,

Edizioni scientifiche e tecniche,mondatori, Milano, 1979

MORUZZI C., Fisiologia della vita di relazione, Utet, Torino, 1965 NICOLETTI R., Il controllo motorio, aspetti cognitivi nell’organizzazione del movimento, Bologna, il Mulino, 1992.

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TAMORRI S., Neuroscienze e sport, UTET, Torino, 1999

Bibliografia

grazie per l’attenzione