Post on 08-Jul-2020
L’Orto botanico di Padova
Docente: Dott. Arch. Antonuccio Carmelo Antonino
Cenni artistici e storici
Padova , Antica Città Medievale
Tra i più antichi orti o giardini botanici del mondo si
ricordano quelli di Alessandria d’Egitto durante il
regno dei Tolomei (dal IV secolo a.C.) e quello
istituito ad Atene, intorno al 340 a.C., a scopo di
studio e per volontà di Aristotele, che ne affidò la
gestione a Teofrasto, uno dei suoi discepoli. In
Vaticano ne fu creato uno nel XIII secolo,
specializzato in piante medicinali. Nel XVI secolo i
conquistadores spagnoli scoprirono orti botanici
presso gli aztechi.
1) INGRESSO
2) ARBORETUM
3) FLORA DEI COLLI EUGANEI
4) PIANTE VELENOSE
5) PIANTE RARE DEL TRIVENETO
6) Vasche con PIANTE ACQUATICHE
7) Viale delle PIANTE INTRODOTTE
Serre con:
8) PIANTE INSETTIVORE
9) PIANTE SUCCULENTE
10) Suddivisione in QUARTI (del TAMARIX,
dell’ALBIZIA, della MAGNOLIA, del GINKGO)
11) PIANTE MEDICINALI (1)
12) PIANTE MEDICINALI (2)
Vasca della Vittoria Curziana
“L'Orto botanico di Padova è all'origine di
tutti gli orti botanici del mondo cioè fu il
primo orto botanico del mondo, aperto al
pubblico e rappresenta la culla della scienza,
degli scambi scientifici e della comprensione
delle relazioni tra la natura e la cultura. Ha
largamente contribuito al progresso di
numerose discipline scientifiche moderne, in
particolare la botanica, la medicina, la
chimica, l'ecologia e la farmacia.“
L'Orto botanico di Padova, che conserva tuttora
l'originaria ubicazione e quasi inalterata l'originaria
struttura che ne custodisce la storia, è stato iscritto
nel 1997 nella Lista del Patrimonio mondiale
dell'UNESCO come sito culturale, con la seguente
motivazione:
L’architettura dell’Orto è basata su alcuni fondamenti filosofici:
• la circonferenza rappresenta la perfezione del mondo nell’universo e dell’uomo nel mondo;
• i quattro quadranti rappresentano le quattro terre scoperte all’epoca (i quattro continenti);
• le forme geometriche che si formano con la disposizione delle piante nei quadranti hanno un significato comparabile alla perfezione.
La creazione dell’Orto botanico è legata alla figura
di Francesco Bonafede (1474-1558), professore di
botanica all’università di Padova. Lo scopo dell’orto
botanico era quello di offrire agli studenti di Padova
un luogo di studio dove poter mettere in pratica le
loro conoscenze e poter osservare dal vero le diverse
piante.
Il progetto dell’orto fu stilato dallo scienziato
Daniele Barbaro che pensava l’orto come un
paradiso terrestre circondato da un corso d’acqua
che doveva rappresentare l’oceano. Al suo interno
costruì uno spazio chiuso (hortus conclusus): un
cerchio di 86 metri di diametro che racchiude un
quadrato. Due viali perpendicolari, orientati verso i
quattro punti cardinali, si incrociano dividendo il
giardino in quattro quadranti. L’Hortus è delimitato
da un alto muro di mattoni. Anche nei quadranti le
piante sono disposte in modo geometrico.
L’interno della struttura è caratterizzato da un
giardino all’italiana cioè da una disposizione delle
piante complessa ed elegante. Invece all’esterno si
trova un giardino cosiddetto all’inglese, tipico del
romanticismo, dove viene riprodotta la natura come
dovrebbe essere nel suo aspetto selvaggio.
Padova, la Basilica del Santo ed Il Prato della Valle
L’adiacente Prato della Valle
Vicino all’Orto Botanico si trova Prato della valle,
la grande piazza a forma di ellissoide; questa
forma geometrica rappresenta una maggiore
perfezione rispetto alla circonferenza. Gli assi del
Prato dovevano coincidere con quelli dell’Orto
Botanico, ma per scelta dell’architetto furono
tracciati in modo che uno dei viali si orientasse
verso la sua abitazione posta in Prato della valle.
Prato della Valle di Padova
Grazie!