L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO PER...

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D. Lazzaro, F. Torcellan

L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO PER L’INCLUSIONE:

risorse, strumenti, tecniche attive per…..

Rete di n 6 istituti Comprensivi

Scuola capofila I. C. “G. Cesare” - Mestre

SEMINARIO NAZIONALE “INDICAZIONI PER PROMUOVERE COMPETENZE”

ABANO TERME 29-30 MAGGIO 2014

L’ambiente di apprendimentodeve porsi come

“…contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per   tutti gli alunni” (Indicazioni 2012)

D. Lazzaro, F. Torcellan

STRUTTURARE IL COMPITO

PREDISPORRE IL CONTESTO

GESTIRE IL CLIMA

I fattori per un ambiente di apprendimento inclusivo

AMBIENTE PERINCLUDERE

Nodo

Concetti/ / Processi

Situazioni

Valutazione

Comunicazione

Rapporto gruppo/individuo

Auto e co-valutazione Tecniche attive

Tecniche cooperative

Mindtools

D. Lazzaro, F. Torcellan

D. Lazzaro, F. Torcellan

Il metodo formativo

PENSARE / AGIRE / RIFLETTERE

Ruolo di studente

Insegnante riflessivo

Sperimentatore

in laboratorio, nel gruppo

in classe, accompagnato da tutor-critico

dalle Indicazioni alle piste di lavoro

CONTINUITA’ E TRASVERSALITA’

RICERCARE INFORMAZIONI, ORGANIZZARLE E

RIUTILIZZARLE IN UNPROPRIO PROGETTO

•LE STORIE DELLE ‘COSE’ COMUNI

• Gli oggetti quotidiani davvero raccontano la storia del mondo e degli uomini? E

in che modo?

ORGANIZZARECONOSCENZE,

COMUNICARE E CERCARERELAZIONI

•IL VIAGGIO• Il viaggio è una metafora

……esperienze, racconti,….

PORSI DOMANDE, PROGETTARE ESPERIENZE, RIFLETTERE SULLE TEORIE

•IL MOVIMENTO• ...posizione, spostamento;

istante, durata; variazione della posizione nel tempo, …teorie alternative secondo le diverse età

KC: ◊Comunicare ML ◊Imparare ad imparare ◊Competenze sociali

D. Lazzaro, F. Torcellan

Forte interrelazione tra

interrogare una situazione problema - avviare ricerca e

organizzazione dati, documenti,

informazioni

approfondire lo studio di documenti per rispondere ad

una domanda focale

monitorare, rivedere e valutare assieme

realizzare il prodotto,

comunicare covalutare le competenze

PROCESSI…

D. Lazzaro, F. Torcellan

Forte interrelazione tra

… E TECNICHE

D. Lazzaro, F. Torcellan

Brainstorming, Pearltrees, GROUP

INVESTIGATION

Cmap LEARNINGTOGETHER

Springpad, dimostrazione

JIGSAW

Albero di perle

Matrici valutative

Mappa concettuale

Taccuino di lavoro

D. Lazzaro, F. Torcellan

MIND TOOLS

Il brainstorming in un “albero” Condividere la conoscenza Co-progettare il sapere

Mappare l’ “intelligenza collettiva” Legare le conoscenze –Co-costruire interpretazioni dei problemi

Un quaderno digitale per comunicare il pensieroRappresentare l’apprendimentoArgomentare e discutere proposte

In una classe terza primaria

Ricostruire la storia di Rosetta

Noi oggi a scuola…Ma ieri come…?

I RICERCATORI DISTORIA

LAVORANO IN GRUPPIDI ESPERTI

Ricercare e interrogare fonti materiali

Confrontare passato e presente

intervista

a Rosetta

D. Lazzaro, F. Torcellan

Strumenti per i docentiFormat dell’unità di apprendimento

Progettare, organizzare, documentare (dalla condivisone della struttura all’uso nella sperimentazione)

Format della matrice valutativaValutare, interagire, condividere (dall’uso in laboratorio alla

estensione in classe)Indicatori:

Comunicare, Selezionare, Generare, Giustificare, Essere Interdipendenti.

http://www.univirtual.it/red/http://inclusione.jimdo.com/http://matricixvalutare.jimdo.com

D. Lazzaro, F. Torcellan

Quali strumenti per la co-valutazione?

La matrice, costruita e condivisa con gli allievi, è uno strumento potente per educare gli studenti all'autovalutazione e all'autoregolazione.

I primi tre indicatori della figura riguardano il prodotto del gruppo, l'albero di perle. Gli ultimi due indicatori sono rivolti al singolo e al suo prodotto individuale.

D.

Lazz

aro,

F.

Torc

ella

n

I taccuini con SpringPad

D. Lazzaro, F. Torcellan

Punti di forza Criticità

• Lavoro cooperativo/da studenti in laboratorio• Correlazione tra tecniche e strumenti (per lo sviluppo di processi)• La sperimentazione in classecon un tutor

• Inadeguatezza dei docenti rispetto alla tecnologia• Rimangono i processi con il cartaceo?• Difficoltà di trasferire nella scuola dell’Infanzia

D. Lazzaro, F. Torcellan

mind tools suggeriscono nuove metodologie e strumenti ?Sostengono la ricerca del docente e la organizzazione dell’ambiente di apprendimento ?

Grazie per l’attenzione

D. Lazzaro, F. Torcellan

Allegati

D. Lazzaro, F. Torcellan

Il metodo formativo

PENSARE / AGIRE / RIFLETTERE

IN LABORATORIO

GLI INSEGNANTI ASSUMONO RUOLI DI STUDENTI / DOCENTI PER:

circoscrivere problemi e necessità formativeapprendere in gruppi cooperativirisolvere compiti con l’uso di tecniche attiveavvalersi di tecnologieprovare strumenti valutativiricostruire il percorso e personalizzare soluzionicondividere strumenti

D. Lazzaro, F. Torcellan

Il metodo formativo

PENSARE/AGIRE/RIFLETTERE

IN CLASSE

GLI INSEGNANTI SPERIMENTANO «ACCOMPAGNATI» DA UN FORMATORE-TUTOR PER:

problematizzare bisogni formativi e professionalimettere a fuoco un nodo concettuale e il sistema incrociato

delle competenzeisolare processi e situazioni autenticheaprire fase parallela di progettazione/documentazione di Unità

A, attività, strumenticondurre la classe con tecniche attive/cooperativeusare tecnologie«governare» fasi di inter-valutazione

D. Lazzaro, F. Torcellan

1° Progetto Sperimentale• Titolo: Ricostruiamo una storia.

La III elementare di Rosetta ricostruita dai bambini interpretando le fonti

• Classe: 3B Scuola Primaria C. Colombo di Chirignago

• Insegnante: Chiara Mauro

• Supervisore: Roberta Rigo

• Discipline implicate: storia, lingua italiana, matematica, tecnologia, geografia, arte e immagine

1° Progetto SperimentaleObiettivi:•Cognitivi

– stimolare gli alunni ad esplorare fonti di tipo diverso per ricavare informazioni, collegarle tra loro e organizzarle

•Metacognitivi– potenziare strategie per la riflessione individuale e di gruppo

finalizzate alla co-costruzione del sapere– cominciare a strutturare un metodo di studio che preveda

anche momenti di auto-valutazione di e di co-valutazione

• Sociali– far sperimentare una modalità di lavoro cooperativa e

inclusiva per lo svolgimento in gruppo di compiti autentici

1° Progetto Sperimentale• Approccio: cooperative learning

(Johnson D., Johnson R., Holubec E., 1996; Comoglio M., 2000;Kagan S., 2000; Johnson D., Johnson R., 2005)

• Strategie: implementazione di gruppi d’apprendimento(Comoglio M., Cardoso M.G., 1996; Agosti A., 2006; Di Nubila R., 2008)

• Tecniche: Jigsaw 2(Aronson E., 2000; Perkins D. V., Saris R. N., 2001; Bratt C., 2008)

• Tempi: Maggio 2014 – 9 incontri da 2 ore circa