La tassa sulla plastica monouso - MACC€¦ · Marco Piazza La plastic tax rischia di divenire uno...

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Il Sole 24 Ore Mercoledì 19 Febbraio 2020 23

Norme & Tributi

La tassa sulla plastica monousorincorre imponibile e soggetti passiviASSONIME

Tutti i nodi da sciogliere con il provvedimento attuativo delle Entrate

Il primo punto da chiarire è la de�nizione dell’oggetto dell’imposta

Giancarlo MalerbaMarco Piazza

La plastic tax rischia di divenireuno di quei tributi che costerannoal sistema (imprese e autorità �-scali) più del gettito atteso. A partele perplessità sulla sua compatibi-lità con la disciplina unionale ar-monizzata dell’Iva e delle accise, èprobabile che, data la numerositàdegli stabilimenti di produzione,l’Agenzia dovrà compiere un note-

vole sforzo per garantire un’e�ca-ce gestione dei controlli.

Ma ciò che più preoccupa gli ope-ratori è l’indeterminatezza dellanorma, modellata sul sistema delleaccise, ma formulata dalla leggeistitutiva come tributo del tutto au-

l’Assonime elenca diversi spunti diri�essione.

I «Macsi»Il primo consiste nella de�nizionedell’oggetto del tributo: i cosiddettimanufatti con singolo impiego (Macsi) che dovranno essere indivi-duati con un provvedimento del di-rettore delle Entrate. Ma non baste-rà identi�carli attraverso i codicidella nomenclatura doganale, per-ché l’imposta si applicherà solo aiprodotti “monouso”, non de�nitidalla norma nazionale, ma proba-bilmente individuabili attraverso lade�nizione contenuta nella diretti-

complicazione che l’oggetto del-l’imposta è esteso ai dispositivi –composti in tutto o in parte da Macsi– che consentono di confezionaregli stessi Macsi o altri manufattinonché ai semilavorati plastici uti-lizzati nella produzione di Macsi.

Ma le maggiori di�coltà si con-centrano nell’individuare i prodottiesclusi dal tributo, in particolare lamateria plastica contenuta nel Mac-si che provenga da processi di riciclononché i Macsi che siano utilizzatiper produrre altri Macsi, i quali, perevitare doppie imposizioni, sonodeducibili dalla base imponibile.

Il soggetto passivoUlteriori complicazioni derivanodal fatto che l’imposta è prelevatain capo a soggetti diversi in basealla circostanza che il prodottosia realizzato in Italia (in questocaso soggetto passivo è il produt-tore) o all’estero (in questo casoè l’importatore o l’acquirente in-

tracomunitario).È evidente, che l’applicazione

del tributo non ha solo conseguen-ze di ordine economico per gli ope-ratori del settore, ma presenta gra-vi ricadute sul piano organizzati-vo, contabile e informatico. L’im-posta dovuta dal produttore è

per ogni chilogrammo di materiaplastica contenuta nel Macsi. Dalleprime stime, l’onere tributario po-

del costo della materia prima uti-lizzata nel processo produttivo.

Tempi e sanzioniAl provvedimento amministrativoè, tra gli altri, attribuito il compito dide�nire il contenuto della dichiara-zione trimestrale per la liquidazionedell’imposta, delle relative modalitàdi contabilizzazione e di trasmissio-ne telematica dei dati e, soprattutto,degli strumenti idonei alla certi�ca-zione del quantitativo di plastica ri-

ciclata contenuto nei Macsi. È facil-mente intuibile lo stato di incertez-za in cui, nel frattempo, versano inumerosi operatori del settore. An-che ipotizzando che le disposizioniattuative siano precise e dettagliate,la predisposizione di modelli orga-nizzativi, gestionali e contabili ne-cessari non potrà essere assolta e�-cacemente nei pochi giorni che pas-seranno fra la pubblicazione delprovvedimento e la sua e�ettiva ap-plicazione. Preoccupa, a questoproposito la particolare onerositàdelle sanzioni applicabili (da doppioal decuplo dell’imposta evasa), par-ticolarmente grave se si tiene contodelle di�coltà, sopra descritte, dideterminazione dell’imponibile.

Su sollecitazione delle associa-zioni di categoria alcune forze poli-tiche si sono, quindi, già attivate permodi�care la legge di Bilancio al �-ne rinviare la data di decorrenza

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Aliquote Imu, Comuni senza vincoli anche nel 2020

Luigi Lovecchio

Libertà di aliquote Imu per l’anno

libere in conformità al prospetto daadottarsi a cura del Mef opererà so-

per le modalità di trasmissione del-le delibere locali ai �ni della pubbli-cazione sul sito del Mef che, perl’anno corrente, restano quelle tra-

dizionali. La precisazione arriva

timento delle Finanze.Il dubbio interpretativo si era po-

sto sul coordinamento tra il comma

possono diversi�care le aliquote del-la nuova Imu solo con riferimentoalle fattispecie tipizzate in un decre-to delle Finanze che deve essereadottato entro la �ne di giugno.

La previsione, del tutto innova-tiva, ha lo scopo di sempli�carel’applicazione del tributo da partedegli operatori che non dovrannoquindi più districarsi tra migliaia di

atti, con grandi di�coltà anche diinterpretazione degli stessi. Nel

in ogni caso, la delibera di approva-zione delle aliquote deve essere re-datta sulla base di un apposito ap-plicativo reso disponibile sul por-tale delle Finanze e che il prospettoelaborato in funzione delle risul-tanze della delibera forma parte in-tegrante della medesima. Il pro-spetto ha il compito di tradurre lealiquote decise dall’ente nelle di-verse fattispecie tipizzate nel de-creto emanando. Da ultimo, si pre-vede che, in ipotesi di di�ormità trala delibera e il prospetto delle ali-quote, prevale quest’ultimo.

mente autonomo rispetto a quelloprecedente, ci si era chiesti se il co-mune dovesse attendere la pubblica-zione del decreto del Mef e quindi delprospetto a esso correlato anche perle decisioni dell’anno in corso.

Del tutto correttamente, il Dipar-timento delle Finanze esclude taleeventualità, ritenendo che i duecommi vadano letti in forma combi-nata. In sostanza, quindi, per le ali-

bertà di manovra nella selezionedella casistica e, ai �ni della pubbli-cazione sul sito del Mef, non do-vranno attendere l’emanazione dialcun decreto. Anche le modalità diinserimento sul sito restano quelleattualmente vigenti, senza che si

debba procedere all’inserimentodell’apposito prospetto delle ali-quote, prescritto nel successivo

Nella risoluzione si ricorda in�neche le delibere in materia di Imu, co-me pure quelle riferite agli altri tri-buti comunali, hanno e�cacia solose pubblicate sul sito del Mef entro il

trasmissione da parte del comune

assenza di tale adempimento, trat-tandosi del primo anno di applica-zione del nuovo tributo, troverannoapplicazione le nuove aliquote basedel tributo locale.

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Revisori enti locali,elenchi regionaliper la scelta politicaNORMA GIÀ OPERATIVA

La nomina del presidentenon avviene sulla basedelle liste provinciali

Patrizia Ru�ni

Il ministero dell’Interno ha datoimmediata attuazione alla normasulla scelta politica del presidentedel collegio dei revisori locali, rin-viando invece il passaggio delleestrazioni dall’ambito regionale aquello provinciale a una modi�ca

nessuna novità è stata introdottanella legge di conversione del de-creto legge Milleproroghe per i re-visori dei conti degli enti locali. Iltesto su cui il Governo ha posto la�ducia alla Camera non contiene

Il Viminale ritiene che la sceltadel presidente dell’organo di revi-sione da parte dei consigli comu-nali, provinciali, delle città metro-politane e delle unioni di comuni,che esercitano in forma associatatutte le funzioni fondamentali, sia

(data di entrata in vigore della leg-

creto �scale). Per consentire aiconsigli di e�ettuare la scelta, chedeve comunque riguardare gli

pubblica sul proprio sito l’elencoaggiornato dei revisori iscritti intale fascia, invitando gli enti ad ef-fettuare, al momento della deliberadi nomina, una preliminare veri�-ca della presenza del presidentescelto nell’elenco.

confermato che, nelle more del-

il consiglio sceglie sugli elenchi

regionali e non provinciali. Anchele estrazioni delle prefetture si so-no adeguate alla novità, restrin-gendo il sorteggio a due compo-nenti del collegio.

È arrivata intanto un’altra novi-tà in tema di sorteggi: con il decretodel direttore centrale della Finanza

modi�cato l’algoritmo per l’estra-

conti degli enti locali siano sceltimediante «estrazione a sorte» dal-l’elenco; per ogni componentevengono estratti tre nominativi dicui il primo, in ordine di sorteggio,è designato per la nomina e gli altriper eventuali rinunce o impedi-menti ad assumere l’incarico da parte del designato. Prima dellamodi�ca, il sorteggio avveniva as-segnando una pari probabilità diestrazione, calcolata sul rapporto

sorteggio). Dopo le molte segnala-zioni sul funzionamento del siste-ma di estrazione arrivate dai pro-fessionisti iscritti al registro e maiestratti, il Viminale ha procedutoalla modi�ca dell’algoritmo diestrazione a sorte, in modo da raf-forzare le probabilità di estrazionedi chi non è stato mai estratto. Nel-lo speci�co, ai revisori iscritti daalmeno un periodo precedente al-l’attuale sono assegnate due pre-mialità, se non sono mai risultatiné vincitori né riserve in tutti i sor-teggi validi, oppure una premialità,se non sono risultati mai vincitoriin tutti i sorteggi validi. Inoltre, so-no attribuite ulteriori premialità,

anni di iscrizione e�ettiva all’elen-co revisori per tutti i periodi ante-cedenti a quello corrente. Invece atutti gli altri revisori, iscritti unica-mente nel corrente periodo o chesiano già risultati vincitori, non so-no attribuite premialità.

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TRIBUTI LOCALI

L’obbligo di deliberare secondo gli standard

Sono trascorsi quasi 45 anni dalla nascita di Macc Costruzioni Meccaniche Srl: un’azienda affermatasi sul mercato italiano ed internazio-nale come produttore di sega-trici a nastro e troncatrici a di-sco per il taglio di metalli ferrosi ed alluminio grazie alla lungimi-ranza e al lavoro di Gianfranco Zanella. Una strada intrapresa, insieme a due soci, nel 1976 a Schio (VI). Oggi la produzio-ne si attesta attorno alle 3.000 unità annue ed è totalmente “in house”: tutto avviene infatti nell’area interna di quasi 6.000 mq dello stabilimento, grazie al lavoro del personale altamente formato composto da circa 52 dipendenti. «In controtenden-za al decentramento produtti-vo attuato dalla maggior parte delle società – dice Zanella – manteniamo in azienda tut-to il processo. Progettazione, lavorazione di materiale grez-zo, assemblaggio, impian-

to elettrico e collaudo sono saldamente collegate e sotto una diretta supervisione». Col tempo al fondatore si è affian-cata la seconda generazione, composta dalle figlie Michela e Valeria, che hanno dato ul-teriore impulso ai programmi di crescita. Negli ultimi 7 anni Macc ha sviluppato anche un servizio di fornitura di lame per le segatrici a nastro mentre per la distribuzione si avvale di una qualificata rete di agenti e rivenditori: «Molti dei nostri partner intrattengono con noi rapporti di acquisto e fornitu-ra da oltre 30 anni. Rapporto diretto e rispetto delle condi-zioni di collaborazione sono le basi su cui fondiamo i rapporti commerciali». Ogni anno, infi-ne, Macc sviluppa progetti di ricerca e sviluppo per imple-mentare le tecnologie da ap-plicare alle macchine e ai nuovi prodotti.Info: www.macc.it

Fondata negli anni ‘70 a Mi-lano, la Lazzari Equipment è una delle aziende storiche italiane operanti nel settore delle tecnologie alimentari. Da circa vent’anni l’attività è sta-ta trasferita a Verona, dove la società importa e distribuisce i macchinari delle più importanti case produttrici internazionali utilizzati per la lavorazione di carni, salumi, formaggi, pesci, piatti pronti e pizze industria-li. Lazzari Equipment non si limita alla vendita ma garanti-sce al cliente l’installazione e il collaudo degli impianti e un servizio di assistenza affidato a tecnici altamente specializ-zati. Numerose sono le tecno-logie che contraddistinguono oggi le attrezzature trattate dall’azienda veneta. L’avvento dell’industria 4.0 ha portato ad un ulteriore sviluppo di sistemi informatici di alta precisione e la Lazzari Equipment è parti-colarmente attenta nel tenersi

aggiornata su tutto ciò che di innovativo viene proposto dai mercati internazionali. Ci sono, ad esempio, le macchine do-tate di sistemi di scansione laser 3D che permettono di tagliare carne e tranci di pe-sce e ottenere fette dal peso sempre identico. Altrettanto all’avanguardia sono i sistemi tunnel industriali a microonde trattati dall’impresa. Parliamo di attrezzature in grado di de-congelare velocemente e com-pletamente gli alimenti, portan-doli a temperatura ambiente prima della lavorazione. Ma il vero punto di forza di questa realtà aziendale è rappresen-tato dalle attrezzature per la cubettatura dei salumi. Tutte le confezioni di pancetta, pro-sciutto o speck che troviamo nei punti vendita della grande distribuzione sono realizza-ti con macchinari forniti dalla Lazzari Equipment. Info: www. lazzariequipment.com

Andrea Lazzari

SDV è una azienda italiana impegnata da molti anni nella fabbricazione di selle per mo-tocicli. Grazie all’elevata qualità degli articoli prodotti e all’affi-dabilità dei criteri di lavorazio-ne, la società è diventata for-nitrice ufficiale di alcune tra le più importanti industrie moto-ciclistiche, tra cui KTM, BMW e Ducati. Inoltre, SDV ha consoli-dato il proprio ruolo di keysup-plier di primo equipaggiamento (OEM), investendo nella ristrut-turazione di layout produttivo con lo spostamento delle at-tività, avvenuto tra il 2015 e il 2016, su un’area di 2800 metri quadrati nel comune di Lonigo, in provincia di Vicenza. Il per-sonale, composto per il novan-ta per cento da donne, lavora con estrema competenza e maestria da artigiani prestati all’industria, trasformando ma-terie prime selezionate prima di tutto in base all’alta qualità, in prodotti destinati ai merca-

ti di fascia medio-alta di tutta Europa e del mondo. Uno dei principali punti di forza di SDV risiede senza alcuna ombra di dubbio nell’aver mantenuto la tradizionale qualità Made in Italy dei suoi articoli, e l’elevato livello di produzione l’ha porta-ta a ricevere prestigiosi ricono-scimenti ufficiali rilasciati da im-portanti case motociclistiche. Nel corso del tempo l’azienda ha sempre portato avanti un costante percorso di crescita, impegnandosi puntualmente in notevoli investimenti su tec-nologie all’avanguardia. Un im-portante ruolo, in questo sen-so, viene svolto dal reparto di Ricerca e Sviluppo di cui SDV si è dotata. Allo stesso modo l’impresa di Lonigo dispone di un reparto Materiali per lo stu-dio delle materie prime e di un reparto Controllo Qualità che assicura l’affidabilità e la longe-vità dei prodotti.Info: www.sdv-srl.it

La sede di SDV

Per comprendere la filosofia di Fre Tor Srl bisogna parlare degli ultimi tempi. Tutto par-te dall’acquisizione del ramo d’azienda di Bovedani che si occupava delle automazioni interne e si rafforza con l’in-gresso nello stesso Gruppo. «Da tempo – dice la respon-sabile marketing, Katia Pajer – la crescita annua era del 15-20%. Avevamo però ne-cessità di avvicinare mercati più importanti, con i quali con-dividere la nostra esperienza». In un anno le maestranze sono passate da 40 a 75 e alla sede di Alpago (BL) si è affiancata la filiale di San Vito al Taglia-mento (PN) e entro fine 2020 sarà attiva un’altra succursale in Italia, affiancate dalle suc-cursali del Gruppo in Messico, Slovacchia e Bari. Il piano in-dustriale è ambizioso e preve-de il raddoppio del fatturato. L’azienda lavora con clienti prestigiosi, consolidati e leader

di settore, acquisendone ogni anno di nuovi. Sono 1.500 gli impianti realizzati per settori diversi, con soluzioni tecnolo-giche diverse. Fre Tor mette a disposizione il know-how ac-quisito per importanti realtà nel settore occhialeria e sta svilup-pando importanti programmi su raccolta dati, qualità e trac-ciabilità. Cosa trova un cliente in Fre Tor? «Idee, innovazione, consulenza, lealtà, compe-tenze, affidabilità. L’obiettivo è permettere al cliente di fare una bella esperienza, che soddisfi la necessità di ridurre costi e tempi di produzione; al nostro interno invece è di con-sentire alle persone di lavora-re in un ambiente stimolante, sicuro e sereno». L’azienda si è certificata sicurezza/quali-tà/ambiente (14001, 9001 e 45001): un orgoglio nel settore che rafforza il valore etico lega-to a territorio e persone.Info: www.fretor.com

Operatore al lavoro

La sede MACC