Post on 25-Jul-2020
© G. Zitelli - Convegno La Qualità
dell'integrazione scolastica e sociale - 8,
9 e 10 novembre 2013
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La Scuola Ascolt@ e si Muove
D.ssa Graziella Zitelli Psicologa
grazitelli@tiscali.it
Mobile 328 4537083
L’esperienza che vi esporrò
• È quinquennale
• Da sempre è stata parte integrante
dell’attività scolastica
• Le attività proposte sono all’interno di due
diversi progetti
• Entrambi utilizzano lo sport come
catalizzatore e strumento per raggiungere
gli obiettivi
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È assodato che…
Sport & Salute
è un binomio favorevole
per la promozione
del benessere psico-fisico
Lo Sport
Come potenziale approccio
terapeutico, quindi la funzione
medico-psico- sociale.
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• È un progetto che utilizza il karate all’interno delle attività pomeridiane della scuola.
• Pensato per bambini affetti da ADHD o con sospetto di diagnosi, perché avendo una forte valenza educativa, riduce i comportamenti impulsivi, l’iperattivittà e stimola l’autocontrollo.
L’obiettivo primo è stato
migliorare la capacità attentiva e
stimolare la concentrazione
• La divulgazione delle arti marziali è spesso
ostacolata dal timore che possano essere
pratiche aggressive o pericolose quindi non
idonee per i bambini, specie con quelli “vivaci”.
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• È stata somministrata la Scala SDA La
valutazione è stata effettuata in entrata, in
itinere e alla fine.
• la scala SDAI, per gli insegnanti, con le
parallele versioni per i genitori (SDAG) e
per il bambino (SDAB) [Cornoldi et al.,
1996, Marzocchi & Cornoldi, 2000], basata
sui sintomi del DSM e dell’ICD-10.
I risultati
• Sono stati soddisfacenti
• Il tutto visto ed interpretato con approccio
multimodale
• I ragazzini che hanno aderito (l’80%
maschi) mostravano un miglioramento
significativo nell’autocontrollo sia fisico che
mentale
• Rispetto per l’avversario
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• Consapevolezza della propria potenza e
velocità, mettendo in evidenza la
sequenza dei comportamenti in termini di
tempo e di spazio (spesso un tutt’uno nei
soggetti ADHD)
• L’ambiente è semplice (tatami)
• L’abbigliamento è uguale per tutti, fatta
eccezione per il colore della cintura che
rappresenta la diversa competenza o
grado di preparazione
Il progetto Giochiamo a mani nude
Oltre ad avere lo psicologo che monitorava
tutti gli incontri, le attività di karate erano
gestite da Maestri Federali appositamente
formati per insegnare ai bambini più
impulsivi e iperattivi.
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Filmato dimostrativo
Giochiamo a mani nude
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Il progetto “Tifo Pro” è mirato ad una nuova
cultura sportiva. Ci si è attivati all’interno delle
scuole elementari e medie inferiori della città di Catania e
Provincia
È un progetto
Di educazione alla cultura sportiva che utilizza la SCUOLA per formare buoni cittadini e popolani dello stadio.
La cultura sportiva può essere trasmessa non solo con la pratica sportiva, ma anche leggendo libri
Lo sport non è solamente un divertimento, ma un fenomeno più profondo che è in grado di smuovere gli animi con le sue emozioni tanto che Omero mise in versi una partita di calcio della sua epoca.
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OBIETTIVI
1. Promuovere una profonda riflessione sullo sport e sulle
sue problematiche.
2. Trasmettere ai giovani, futuri sportivi e tifosi, valori di
sportività, rispetto e tolleranza, legalità, in un’ottica di
limitazione delle tensioni presenti nella società civile e di
riduzione della violenza nello sport.
OBIETTIVI
3. Promuovere il confronto tra punti di vista diversi per
favorire una piena comprensione dei fenomeni sociali e
del comportamento individuale.
4. Contribuire a una limitazione dell’esasperazione di
prestazioni e competizione.
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OBIETTIVI
5. Sviluppare competenze di espressione e gestione delle
proprie emozioni e dei propri vissuti, imparando a
considerare le conseguenze delle azioni proprie e altrui.
6. Coinvolgere attivamente i soggetti nel percorso formativo
che li vede protagonisti.
7. Proporre attività per la sensibilizzazione della società
rispetto ai temi trattati.
METODOLOGIA
La metodologia utilizzata è stata di tipo partecipativo, con
momenti espositivi ed attivazioni. Il gruppo è stato al tempo
stesso obiettivo da raggiungere, strumento di apprendimento
e catalizzatore delle diverse dinamiche in gioco.
L’intervento è stato effettuato attraverso la presenza in aula
di formatori interni, che hanno seguito tutto il percorso, e di
testimoni privilegiati che si sono avvicendati durante il
processo formativo.
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AZIONI
L’intervento ha visto il succedersi di quattro fasi:
1. Fase di formazione
2. Fase di attivazione
3. Valutazione (in itinere, finale)
4. Organizzazione e realizzazione dell’evento finale
Attività: il disegno – la rappresentazione del tifo
positiva
88%
negativa
12%
La maggior parte dei ragazzi del nostro progetto ha
evidenziato, attraverso il disegno, una
rappresentazione positiva del tifo.
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La rappresentazione che i ragazzi hanno del tifo
rimanda ad un fenomeno di aggregazione sociale.
I disegni, infatti, nella maggior parte dei casi,
rappresentano gruppi di tifosi e non singoli individui.
Immagine del tifoso
aggregazione
62%
individualità
38%
Attività: il disegno – la rappresentazione del tifo
Attività: il disegno – la rappresentazione del tifo
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Attività: il disegno – la rappresentazione del tifo
Interessante da notare
è la presenza di
persone nel 45% dei
disegni.
Nel 55% sono presenti
simboli, oggetti,
slogan ma anche
pensieri e riflessioni.
si persone
45%no persone
55%
Attività: il disegno – la rappresentazione del tifo
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Solo il 20% dei disegni mostra la presenza dei
simboli relativi alla Società Calcio Catania.
Attività: il disegno – la rappresentazione del tifo
Gli argomenti specifici:
• Violenza e conflitto:
- Rappresentazioni
- Vissuti
- Copioni
comportamentali
• Il fenomeno della
violenza negli stadi:
- La legislazione in
merito
• il punto di vista del
gruppo:
- Simulate
(ultras, poliziotti, atleti,
studenti, prefettura,
società sportive)
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…continua
• La
comunicazione
efficace:
saper/poter
comunicare
vissuti ed
esigenze (livello
cognitivo)
• Dar voce alla
rabbia: acquisire
le competenze di
utilizzo
dell’assertività
per la gestione
della propria
aggressività
(livello emotivo)
…continua
• Gestione del
conflitto:
riflessioni
teoriche,
personali e
tecniche (livello
relazionale)
• È stata data
all’evento anche
una
connotazione di
“Sport Praticato”
con tornei e
giochi e dunque
sperimentazione
attiva del tifo!
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Attività: striscioni
• Insieme ai ragazzi abbiamo realizzato degli striscioni – mezzo espressivo principe delle tifoserie organizzate – con frasi e slogan
• Il tifo migliore viene dal cuore
• Il tifo sano nasce sotto il vulcano
• Tutti insieme tiferemo per la partita che vinceremo
• Siam tutti qui per dire che lo sport si fa così
• Con fedeltà sosterremo la sportività
• Noi bambini impariamo a tifare, Voi grandi imparate a non litigare
Il progetto è stato inserito,
dall’USSM e dal Tribunale dei
Minori di Catania, all’interno
della Messa alla prova
(art. 27)
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NON un modo di tifare apatico e asettico, privo di
emozioni forti MA un’alternativa attiva e partecipata!
Diffusione di una generazione di tifosi accaniti che
sostengano la propria squadra, i propri colori, la
propria appartenenza ad una realtà culturale e
sociale con tutta la passione che hanno dentro.
Un tifo PRO e non contro, un tifo fatto di cori e
striscioni e non di insulti e danneggiamenti.
Conclusioni
Al termine dell’intera iniziativa..
il gruppo dei giovani
tifosi ha modificato il
proprio
comportamento
situazionale, con una
partecipazione attiva
e partecipata!