LA GUERRA NELL’ ANTICO EGITTO...dell’armata era su terra. Arrivai a catturarli tutti e uccisi...

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LA GUERRA NELL’ ANTICO EGITTO

Corso di EgittologiaA. A. 2018/2019

Francesco De Gaetano francesco.degaetano@uniroma1.it

Il nemico (“I NoveArchi”)

• Mattone smaltato dal tempo di Ramesse III a Medinet Habu(Tebe Ovest), Nuovo Regno. Sono raffigurati da sinistra a destra : un libico, un nubiano, un asiatico, un beduino e un ittita.

Il «re guerriero» è un’espressionechiave della regalità faraonica

«Tavolozza di Narmer», particolare del latoposteriore,da Hierakonpolis, 3100 a.C. circa.

Antico Regno ( 2686-2181 a.C. circa)

• Forze armate ( esercito e marina «militare») impegnate a collaborare (e partecipare) alle grandi attività pubbliche di costruzione, alle spedizioni minerarie ed estrattive, a raid/spedizioni intimidatorie nei confronti di nomadi e popolazioni limitrofe.

• Il nerbo delle forze è assicurato, in base alle necessità, da un reclutamento locale per un periodo di tempo determinato ( corvée); esiste un piccolo nucleo di soldati di mestiere ( mercenari nubiani/ guardie di palazzo).

• I titoli più importanti (sovrintendente alle truppe, capo della flotta etc.) sono rivestiti da membri della famiglia reale o dai funzionari al vertice dell’amministrazione dello stato.

Rilevo dalla tomba di Inti a Deshasheh (Medio Egitto), metà V dinastia.

Dall’autobiografia di Uni (CGC 1435), dalla sua tomba ad Abydos, inizio VI dinastia.

«Quando Sua Maestà agì contro gli Asiatici «che abitano la sabbia» raccolse un’armata di varie decine di migliaia di uomini di tutto l’Alto Egitto(…)e il Basso Egitto(…). Io ero a capo dell’esercito, con i nobili, i portasigillo, i sindaci(…),i capi distretto alla testa delle truppe dell’Alto e Basso Egitto, delle loro città e villaggi e dei Nubiani delle terre straniere.»

«Attraversai il mare sulle navi con queste truppe e attraccai dietro l’alta montagna a nord del paese degli «abitanti della sabbia», mentre metà dell’armata era su terra. Arrivai a catturarli tutti e uccisi ogni nemico tra di loro»

Tra le cinque spedizioni compiute da Uni per il re, si ricorda la prima operazione militare «anfibia» della storia.

Primo Periodo Intermedio (2181-2055 a.C. circa)

• L’Egitto si frammenta; il faraone perde gradualmente il potere di reclutare forze armate, a vantaggio dei governatori provinciali o «nomarchi» ( Asyut, Beni Hasan, Hermopolis etc.) che dispongono di milizie e navi proprie, controllando a piacimento il proprio territorio. Il loro ruolo sembra essere stato fondamentale nello scontro tra Herakleopolis ( IX-X dinastia) e Tebe (XI dinastia), per la riunificazione del paese.

• E’ documentato per i militari lo sviluppo di uno «spirito guerriero», del vanto per le proprie abilità di soldato e comandante, in autobiografie all’interno delle tombe e sulle stele di uomini della truppa come in quelle di alti ufficiali e governatori.

• L’Egitto «in armi» : si moltiplicano le testimonianze iconografiche di soldati e battaglie; aumenta la presenza di armi nei corredi funerari; da adesso diventa usuale la partecipazione del re in prima persona alle spedizioni.

Modellini in legno di lancieri e arcieri nubiani dalla tomba di Mesehti, nomarca di Asyut, 2050 a.C. circa.

Medio Regno (2055-1650 a.C. circa)

• Riunificazione del paese e nuovo sviluppo amministrativo e politico (XI-XIII dinastia); i sovrani si impegnano in spedizioni militari e commerciali, fanno costruire forti e opere difensive; conquista della Bassa Nubia, probabile impiego di forze in Libia e in Palestina/Libano.

• La strategia militare si basa principalmente sull’uso della flotta; i soldati sono forniti dal reclutamento della milizia locale, da corpi scelti («i seguaci») e da mercenari asiatici e nubiani.

• Aumenta il peso sociale, come i titoli e le mansioni, degli appartenenti alla classe militare, ampiamente documentati; con la XIII dinastia indizi di un aumento cospicuo dei titoli militari (instabilità politica/militare?) e del ruolo degli alti ufficiali nella guida della macchina statale (alcuni salgono al trono?).

Scena dipinta dalla tomba di Amenemhat, nomarca di Beni Hasan (XII dinastia) : in alto coppie di lottatori, in basso assedio ad una fortezza.

Le forze armate del Medio Regno : una macchina militare «anfibia»• Vasto uso della flotta, fluviale e

non, per affermare il predominio politico e militare egiziano in Bassa Nubia (e per intervenire sulla costa del Mediterraneo). La nave è cruciale per gli spostamenti delle truppe fino all’introduzione del carro da guerra.

• Gli ufficiali della flotta hanno maggior peso economico e politico rispetto a quelli della fanteria. Molti hanno importanti incarichi amministrativi e alcuni sono legati alla famiglia reale.

Modellino di nave (con scorta armata) dalla tomba del cancelliere Meketra, XI dinastia.

Il sistema difensivo nubiano

• Durante la XII dinastia il controllo egiziano della Nubia si estende poco a poco fino alla Seconda Cateratta; vengono costruiti una serie di forti difensivi per controllare la zona conquistata (circa 17), sorvegliare il traffico fluviale di merci e uomini e scoraggiare qualsiasi incursione da sud. Ai forti si affiancano posti di guardia e pattuglie di ausiliari/esploratori.

• E’ il primo imponente e organizzato sistema difensivo di una frontiera della storia, capace di garantire la difesa e fornire costanti notizie al riguardo al governo centrale. Alla fine del Medio regno la maggioranza delle strutture viene probabilmente abbandonata.

Le fortezze di Semna (sx) e Buhen (dx).

Secondo Periodo Intermedio(1650-1550 a.C. circa)• Con l’indebolimento del potere centrale lo statoegiziano perde la capacità di difendersimilitarmente in modo efficace; a nord una popolazione semitica (“gli Hyksos”) siimpadronisce del Delta,forse anche grazie all’uso di nuovi armamenti e tecnologie militari; a sud ilregno nubiano di Kush riconquista la Bassa Nubia e minaccia l’Alto Egitto.

• Il “regno indigeno” (XVII dinastia) con base a Tebe resiste alla doppia minaccia militarizzandosi : si moltiplicano le guarnigioni cittadine e i nobili cherivestono titoli militari di comando. Diventa più chemai cruciale il ruolo del faraone come comandante sul campo.

Nuovo Regno (1550-1069 a.C. circa)

• I sovrani della XVIII e XIX dinastia si affacciano in Asia con le loro armate, l’esercito egiziano raggiungel’Eufrate ( Tuthmosi I – Tuthmosi III): il ruolodiplomatico e militare dell’Egitto divienefondamentale tra gli stati del Vicino Oriente.A sud la Nubia viene riconquistata oltre la Quarta Cateratta. Scontro con gli Hittiti culminato nella battaglia di Kadesh (Sethi I- Ramesse II), successivamente le incursioni libiche e dei Popoli del Mare mettonol’Egitto militarmente sulla difensiva (Ramesse III).

• Mentre la Nubia è amministrata “colonialmente”, con un vicerè, in Palestina e Siria meridionale vieneistituito un protettorato che lascia ai re locali ampiaautonomia e consente una scarsa presenza militare( alcuni consiglieri militari alla corte dei re vassalli e pochissime guarnigioni in luoghi strategici).

L’esercito egiziano nel Nuovo Regno : una macchina militareimponente

• Migliora l’armamento e il numero di soldati appartenentialla fanteria : conosciamo il nome dei reparti(squadra,compagnia ) e dei loro ufficiali (portastendardo,comandante di schiera, aiutante di campo etc.). L’unitàtattica dell’esercito diviene la divisione di 5000 uomini,postasotto la protezione di una divinità. Aumenta il numero deisoldati professionisti/mercenari stranieri : Libici, Nubiani,Asiatici, Shardana.

• La flotta, seppur meno importante a livello di gerarchia,ha il ruolo vitale di assicurare il controllo dei porti asiatici edi rifornire I corpi di spedizione.

• Il corpo dei carristi diviene l’arma più importante e illustretra i militari egizi: provenienti dalle più importanti famigliedel paese, i suoi componenti sono divisi in squadroni eobbediscono ad ufficiali appartenenti al seguito del faraone( spesso gli stessi figli del sovrano).

Il generale Djehuty e la presa di Joppa (regno di Tuthmosi III)

Fece portare duecento sacchi (…) vi fece entrare dentro duecento soldati, e riempì le cavità con corde e ceppi di legno, li sigillò e aggiunse le reti di corda e i pali per trasportarli. E mise ogni forte servitore a trasportarli, in tutto seicento uomini, e disse loro: "Quando entrerete in città, aprirete i vostri fardelli, vi impadronirete di tutti gli abitanti della città, e metterete rapidamente le catene su di loro".

Dal papiro EA 10060, British Museum.

Il generale Horemheb viene decorato con «l’oro del valore", dalla tomba di Horemheb a Saqqara (sx); «mosche d’oro», decorazione militare (dx)

La vita del soldato (comune) vista da uno scriba

«Vieni che ti descriva il suo viaggio in Siria e la sua marcia sulle colline. Il suo pane e la sua acqua sono sulle sue spalle come la soma degli asini (…)le vertebre della sua schiena sono piegate mentre beve acqua putrida e si ferma solo per fare la guardia. Quando arriva alla battaglia è come un uccello spennato e non c’è forza in tutto il suo corpo. Quando giunge a ritornare in Egitto è come un bastone che il tarlo ha mangiato»

Dal papiro Anastasi III, XIX dinastia.

Il faraone Ramesse II attacca la città siriana di Dapur ( dal Ramesseum, Tebe Ovest )

La battaglia di Kadesh ( 1274 a.C. circa )

Il faraone Ramesse III contro i Popoli del mare (dal suo tempio funerario a Medinet Habu, Tebe Ovest)