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La Globalizzazione

Definizione della globalizzazione

La globalizzazione è l'aumento notevole dei fenomeni e delle relazioni globali, cioè di quei fatti e di quei rapporti che coinvolgono l'intero mondo.Esempi di fenomeni globali sono il commercio mondiale, la rete mondiale delle telecomunicazioni, il trasporto aereo mondiale.

La rete della Globalizzazione

L'immagine della globalizzazione

Per descrivere la globalizzazione viene spesso usata l'immagine del mondo interamente coperto da una rete.

Le maglie della rete sono composte da nodi (i cerchi bianchi), che sono luoghi e da fili (le linee bianche) che sono vie di trasporto e linee delle telecomunicazioni.

Lungo i fili della rete si muovono persone, merci, denaro ed informazioni.

Le principali cause che hanno favorito l'ultima fase della globalizzazione economica.

● l'enorme riduzione dei tempi e dei costi di trasporto su lunga distanza.

● la riduzione dei dazi doganali.● l'evoluzione tecnologica dei mass media.

Le grandi organizzazioni economiche internazionali che hanno guidato la globalizzazione

● WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio): opera per la riduzione delle barriere doganali.

● FMI (Fondo Monetario Internazionale): concede capitali in prestito agli stati.

● Banca Mondiale: finanzia programmi di aiuto per i paesi più poveri.

Effetti positivi della Globalizzazione

● notevole aumento degli scambi internazionali (+1200% in 30 anni).

● diffusione delle telecomunicazioni.● ha favorito la crescita dele economie dei paesi

più sviluppati, prima dello scoppio della crisi.● ha favorito la rapida industrializzazione di

diversi stati del Sud del mondo, determinando in questi ultimi un miglioramento del livello di vita.

Effetti negativi della Globalizzazione● una riduzione degli scambi dei paesi più

arretrati, che offrono merci poco competitive, ciò ha comportato in questi paesi un aumento della povertà.

● un aumento dei problemi ambientali, dovuto all'incremento delle produzioni.

● un aumento del rischio e della velocità di propagazione delle crisi economico- finanziarie.

● un aumento della disoccupazione nei paesi più sviluppati, dovuta al trasferimento di produzioni nei paesi dove la manodopera costa meno.

Una nuova geografia dell'economiamondiale

La divisione Nord-Sud del pianeta

Fino ad una trentina di anni fa, il mondo era considerato diviso, dal punto di vista economico, in due parti ben distinte, separate da una immaginaria linea (rossa nella precedente diapositiva) di confine:

- il Nord composto dagli stati industrializzati e

tecnologicamente avanzati.

- il Sud di cui facevano parte paesi agricoli ed

arretrati.

Il nuovo panorama economico mondiale

Oggi i paesi più sviluppati del mondo appartengono a diverse organizzazioni economiche internazionali.

Le più importanti sono le seguenti:

- G 8

- G 20

- BRICS

I paesi del G 8

Il G8

Il G8 è il gruppo che unisce i sette paesi con economia più forte e moderna e cioè USA, Giappone, Germania, Francia, Italia,Regno Unito e Canada, più la Russia.

Il G8 si riunisce una volta all'anno per prendere decisioni geopolitiche che vincolano

gli otto membri, ma che influenzano anche il resto del mondo.

I paesi del G 20

Il G20

Il G20 è il gruppo delle venti economie più importanti che si riunisce regolarmente per discutere i problemi economici internazionali.

Fondato nel 1999, riunisce le vecchie potenze industriali con le nuove potenze emergenti.

Il 20° membro è l'Unione Europea.

I paesi BRICS

I BRICS

I BRICS sono le nuove potenze emergenti.

Ne fanno parte: il Brasile, la Russia, l'India, la Cina ed il Sud Africa.

Si tratta di paesi che negli ultimi decenni sono riusciti ad aumentare molto la loro forza economica sfruttando le enormi risorse dei loro territori e l'ampia disponibilità di manodopera a basso costo.

Principali paesi produttori di petrolio

I paesi produttori di petrolio

I paesi ricchi di petrolio sono distribuiti in diverse aree del pianeta: Medio Oriente; Stati Uniti; Russia; Europa (Norvegia e Regno Unito); Africa (Libia, Nigeria, Algeria); America (Canada, Venezuela e Messico) e in Asia (Kazakistan, Indonesia e Cina).

In Nordafrica e Medio Oriente guerre e terrorismo hanno determinato conseguenze negative sulle economie locali.

L'organizzazione internazionale che riunisce i principali stati produttori di petrolio è l'OPEC.

Le multinazionali

L'espansione delle multinazionali

Le multinazionali sono grandi imprese che hanno la propria sede centrale in un paese, solitamente sviluppato, e numerose filiali o aziende all'estero.

Le multinazionali sono protagoniste della globalizzazione dell'economia.

Le multinazionali hanno notevolmente ridotto la forza economica degli stati nazionali.

Alcuni dati sulle multinazionali

Oggi nel mondo si contano oltre 6000 multinazionali.

Esse occupano più di 50 milioni di addetti.

Questi colossi economici controllano i 2/3 del commercio mondiale.

Le multinazionali più grandi producono un fatturato annuo superiore a quello di moltissimi stati di medie dimensioni.

L'istogramma dei fatturati delle multinazionali

Aspetti positivi delle multinazionali

● Hanno consentito il miglioramento delle condizioni di vita di molti abitanti dei paesi meno sviluppati

● Hanno trasferito in regioni arretrate tecnologie avanzate, opportunità di lavoro e capitali

Aspetti negativi delle multinazionali

● Realizzano enormi profitti attraverso un intenso sfruttamento del lavoro, compreso il lavoro minorile

● Provocano la devastazione di interi ecosistemi● Finanziano campagne di stampa ingannevoli

per convincere i consumatori che le loro produzioni non sono nocive né alla salute umana, né all'ambiente

Il lavoro nell'epoca della globalizzazione

La globalizzazione ha creato un mercato del lavoro su scala mondiale, in continua crescita, composto da 2,8 miliardi di occupati.

Purtroppo, la crisi economica del 2007-2008 ha bloccato questa crescita causando la perdita di migliaia di posti di lavoro.

Con la globalizzazione le multinazionali hanno trasferito produzioni e posti di lavoro per lo più dal Nordamerica e dall'Europa occidentale, dove i lavoratori sono ben retribuiti e godono di diritti sanciti dalle leggi, verso i paesi del Sud del mondo , dove i salari sono bassi e i diritti dei lavoratori inesistenti.

Salari medi annui nel settore industriale nel 2012

paese Salario lordo annuo (in euro)

29570

Italia 23600

Brasile 4800

Cina 3640

India 2700

Germania

Lo sfruttamento dei lavoratori nell'era della globalizzazione

Lo sfruttamento del lavoro minorile