Post on 30-May-2019
La formazione specifica per il miglioramento qualitativo dell’assistenza in Medicina Interna: il Master di 1° livello
Claudia Gatta
La sottoscritta Claudia Gattaai sensi dell’art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell’Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara
X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario
che negli ultimi due anni ha avuto rapporti diretti di finanziamento con i seguenti soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario:
L’obiettivo del Master è di far sviluppare competenze avanzate nella gestione di situazioni assistenziali complesse, nell'utilizzo di strumenti tecnologicamente avanzati e nell'attuazione di processi per lo sviluppo della qualità dell'assistenza.
Il Master in
“Assistenza Infermieristica in AREA MEDICA:nursing della complessità, cura e assistenza nell'instabilità cronica”
1. COMPETENZA
Caratteristica intrinseca di un individuo causalmente
collegata a una performance efficace
esercitata in virtù di un determinato ruolo
5°esperto: comprensione intuitiva del complesso della situazione e concentrazione sul problema, ha la capacità di prendere decisioni rapidamente e con visione sistemica e si sente responsabile della diagnosi della situazione, della pianificazione e gestione dell’intervento
4°abile/qualificato: percepisce la situazione come un insieme ma identifica anche gli aspetti specifici, prende decisioni valorizzando aspetti e sfumature e se ne sente responsabile
3°competente: Prefigura azioni e piani, padroneggia il problema e riesce ad affrontare le situazioni, si sente responsabile
2°principiante con esperienza minima: Riconosce nuove situazioni in cui le regole possono essere applicate, è in difficoltà a stabilire le priorità e non si sente ancora responsabile dei risultati
1°principiante : non ha esperienza della situazione , nella situazione segue prevalentemente istruzione e regole rigide e non si sente responsabile dei risultati
Patricia Benner(ispirato ai lavori di H. Dreyfus)
I 5 livelli della competenza infermieristica
Il caring nella pratica
Aver cura dell’altro
Prestare attenzione
Cercare di stabilire una relazione
Sentirsi responsabile
Avere rispetto dell’altro
Riflettere nell’agire
Bisogno di assistenza
Influenzare il contesto organizzativo
Prendersi cura dell’altro
Vigilare e proteggere
Relazione terapeutica
Aiutare ad apprendere competenze
Influire sul contesto
Pensiero critico
L. SaianiGesti e pensieri di cura
M. KoloroutisCure basate sulla relazione
Diagnosi infermieristica
A. Nieminen
VALUTAZIONE DEL BISOGNO
LAVORO MULTIPROFESSIONALE
LE CUREINFERMIERISTICHE
RELAZIONE D’AIUTO
APPRENDERE DAL CONTESTO
J. Sansoni
CAPACITA’VISION E SCOPERTA
APNINNOVAZIONE
EVIDENZESCIENTIFICHE
MULTIDISCIPLINARIETA’
Competenza avanzata
Il concetto di “competenza avanzata” si riferisce alla capacità di un soggetto già esperto di agire nei confronti di un problema non solo utilizzando in modo produttivo le proprie esperienze pregresse, ma anche identificando, progettando, negoziando e realizzando in termini multiprofessionali nuove soluzioni, allorché quelle disponibili non siano sufficienti o convincenti.
Aree di sviluppo della competenza avanzata
(L. Saiani)
Personalizzazione dell’assistenza
Gestione delle situazioni complesse
Gestione del percorso dei pazienti (dimissione)
Sorveglianza e monitoraggio
Interventi educativi per sviluppare abilità di autocura
Collaborazione e coordinamento del team
Consulenza per colleghi
Incorporare i risultati della ricerca nella pratica
Esercitate con crescente
autonomia,abilità progettuali
e decisionali
Assistenziale:• Gestione dell’assistenza infermieristica
nelle situazioni cliniche complesse• Sorveglianza e monitoraggio paziente
instabile• Gestione apparecchiature ventilazione
non invasiva• Gestione e impianto accessi venosi • Riconoscimento delle principali
alterazioni ECG• Utilizzo dell’ecografia come supporto
all’attività assistenziale• Applicazione dei risultati della ricerca
nella pratica
Relazionale-educativaProgettazione e attuazione di
piani educativi per sviluppare abilità di autocura della persona assistita e dei suoi caregiver
Organizzativo• Pianificazione dell'assistenza e
personalizzazione • Gestione del percorso dei pazienti
(dimissione,.) • Collaborazione in team
interprofessionali• Effettuazione di consulenze
Master: Ambiti di sviluppo di competenza
Complesso: composto di più parti collegate fra loro e dipendenti
l’una dall’altra
2. Complessità
Effetto farfallaE. Lorenz
Edgar MorinIntroduzione al pensiero complesso
“…la complessità è una parola problema e non una parola soluzione. Non dovremo riprendere l’ambizione del pensiero semplice, che era quella di controllare e dominare il reale; dobbiamo esercitarci a un pensiero capace di operare con il reale, di dialogare con esso, di negoziare con esso...”
“…la complessità non potrà mai essere definita in modo semplice…la complessità si presenta come difficoltà e incertezza, non come chiarezza e come risposta…”
“…le scienze biologiche e fisiche sono caratterizzate da una crisi delle spiegazioni…e di conseguenza i residui non scientifici delle scienze umane come l’incertezza, il disordine, la contraddizione, la pluralità la complicazione fanno parte della problematica di fondo della conoscenza scientifica”
Edgar Morin
Complessità
• Ho scoperto che la medicina è una scienza strana e per molti versi inquietante
• La posta in gioco è alta, le libertà che ci prendiamo sono enormi
• Droghiamo le persone, gli infiliamo dentro aghi e tubi, manipoliamo la loro chimica, biologia e fisica interna, gli facciamo perdere coscienza e spalanchiamo il loro corpo al mondo
• Facciamo tutto ciò in virtù di un’incrollabile fiducia nella nostra competenza professionale
• Ma guardando più da vicino, abbastanza vicino per vedere le ciglia aggrottate, i dubbi e i passi falsi, i fallimenti oltre che i successi, scopriamo che la medicina è una disciplina caotica, incerta e spesso stupefacente
LA COMPLESSITA’ ORGANIZZATIVA(Vaccani R. La sanità Incompiuta)
L’incertezza dei fattori in ingresso e in uscita del sistema organizzativo considerato
L’interdipendenza degli elementi del sistema
La discrezionalità decisoria decentrata degli “abitanti” del sistema
La dimensione del sistema organizzativo considerato
Primi 10 DRG:
1° Insufficienza cardiaca e 2°Edema polmonare, 3° Polmonite,4° Setticemia, 5° Ictus6° BPCO, 7°Anomalie GR, 8°Insufficienza renale ,9° TIA, 10°Cirrosi
La Medicina Interna in ItaliaM. Campanini – Roma 2016
Degenza media: 9,28 gg (da 7 a 12,67)• Degenza media dei primi 10 DRG: 9,71• Primi 10 DRG peso medio tra 0,7 a 1,62• Degenza media aumenta con l’età: > 85 anni 10.18 75-84 anni 11 18-39 anni 7.43
39.000 letti1060 reparti di Medicina InternaNel 2013 dimessi 1.073.536 pazienti (16,18% delle dimissioni totali, valore economico 3.426.279.881)Mortalità 14%
Ricoveri dal DEA 83%Ricoveri programmati 17%
Qualità è……… Fare solo ciò che è utile (efficacia teorica) Fare nel modo migliore (efficacia pratica) Fare con il minor costo (efficienza), Fare a chi, e solo a chi (accessibilità), ne ha, veramente bisogno (appropriatezza)
La qualità professionale assicura che ogni intervento sia coerente con le migliori conoscenze scientifiche e venga applicato con le necessarie abilità tecniche
Efficacia attesa: capacità di un certo intervento di modificare in modo favorevole le condizioni di salute delle persone a cui è rivoltoEfficacia pratica: risultati ottenuti dall'applicazione di routine dell'intervento Appropriatezza: grado di utilità della prestazione rispetto alla persona a cui è applicato Accettabilità: grado di apprezzamento del servizio da parte dell'utente Efficienza:capacità di raggiungere i risultati attesi con il minor costo possibile Equità:capacità di assicurare cure appropriate a tutti coloro che ne hanno bisogno
Qualità professionale
Sostenibilità
Essere in grado di fornire ai membri della società un livello di assistenza medica e di sanità pubblica sufficiente a:
1. garantire loro buone probabilità di completare il ciclo di vita con un livello dignitoso di competenza fisica e mentale
2. Avere la possibilità di essere distribuita in modo equo senza sforzi eccessivi, cioè essere economicamente alla portata della società
3. Perseguire, tramite il finanziamento pubblico, scopi sanitari finiti e stabili e avere aspirazioni limitate di progresso e di innovazione tecnologica.
La qualità dell’assistenza in un sistema sostenibileLa medicina impossibile. Le utopie e gli errori della
medicina moderna. D. Callahan
1. sviluppare le attività di prevenzione delle malattie ma soprattutto di promozione della salute mantenendo la preminenza della sanità pubblica
2. sviluppare una maggiore responsabilità individuale nei confronti della salute attraverso il convincimento nei confronti di ciascuno a prendersi cura della propria salute
3. cambiare il paradigma culturale in termini di attese nei confronti della medicina.
La medicina sostenibile: modalità di attuazione
La medicina impossibile. Le utopie e gli errori della medicina moderna. D. Callahan
Richard Smith, BMJ, 2002
Allora la SALUTE potrebbe essere definita come…Allora la SALUTE potrebbe essere definita come…
la capacità di rapportarsi con successo con le malattie, la sofferenza e la mortela capacità di rapportarsi con successo
con le malattie, la sofferenza e la morte
Sapere … per saper fare … per saper essere …
per saper stare …C. Gatta
Salute come :Equilibrio di un organismo nel
suo ambiente