La cooperazione internazionale allo sviluppo GENESI ED EVOLUZIONE STORICA CAGLIARI, 30 NOVEMBRE...

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La cooperazione internazionale allo

sviluppo

GENESI ED EVOLUZIONE STORICA

CAGLIARI, 30 NOVEMBRE 2011

GEOGRAFIA DELLO SVILUPPOBozza di lavoro

Cos’è la cooperazione?

Per Politica di cooperazione allo sviluppo (Pcs) si intende, in termini generali, l’insieme di politiche «che

mirano a creare le condizioni necessarie per lo sviluppo

economico e sociale duraturo e sostenibile in un altro paese».

[BONAGLIA, DE LUCA 2006]

«[…]pur sempre ispirata a una comune filosofia dell’azione, la

cooperazione Nord-Sud ha molte facce e trae alimento da plurime culture dell’agire.».

[TURCO 2009]

StatiOrganizzazioni Internazionali

Istituzioni FinanziarieBanche di Sviluppo

ONGIstituzioni Religiose

Enti locali…

«Una cosa è avere a che fare con una cooperazione decentrata, altra

cosa con una cooperazione promossa da una grande Agenzia

internazionale (ONU, Banca Mondiale, Fondo Monetario

Internazionale), altra cosa ancora con una cooperazione interstatale,

che a sua volta può essere bilaterale o multilaterale».

[TURCO 2009]

«Pubblico o privato, multilaterale o bilaterale,

finanziario o tecnico, l’aiuto allo sviluppo ha suscitato

diversi dibattiti […] e sollevato molte critiche»

[DROZ 2007]

Quale sviluppo?Dalla dittatura del PIL alle “capabilities”

«Negli anni Cinquanta, lo “sviluppo”, generalmente accompagnato

dall’aggettivo “economico”, era essenzialmente identificato con la

crescita della quantità di beni e servizi a disposizione della popolazione, ossia

dei livelli di vita …

… All’inizio del nuovo millennio, ogni definizione di sviluppo mette l’accento anche su numerosi altri elementi e, in

particolare, sulla costruzione di potenzialità di realizzazione autentica

degli essere umani, sulla costruzione di quelle che Amartya Sen […] ha definito le capabilities delle persone e “sull’insieme delle cose che le persone possono fare” e “di quello che esse possono essere” […]» .

[BOTTAZZI 2007]

«Un’esistenza significativa va al di là della mera gratificazione di necessità

materiali. […] Quando penso a un paese più ricco non penso alla ricchezza in

denaro, penso alle minori sofferenze per le persone, al rispetto delle leggi, alla sicurezza di ciascuno, all’istruzione

incoraggiata e capace di ampliare gli orizzonti. Questo è il sollievo di un

popolo»

[AUNG SAN SUU KYI]

La favola degli aiuti

«la nascita a Bretton Woods negli anni Quaranta, l’epoca del Piano Marshall negli anni Cinquanta, il decennio di industrializzazione

negli anni Sessanta, il passaggio verso gli aiuti in risposta alla povertà negli anni Settanta …

… gli aiuti come strumento di stabilizzazione e adeguamento strutturale negli anni Ottanta, come baluardo di democrazia e governance negli anni Novanta,

per culminare nell’odierna ossessione per gli aiuti come

unica soluzione alla miriade di problemi dell’Africa»

[MOYO 2010]

Inizi e Anni ’50

«La cooperazione nacque in quell’atmosfera multilaterale, aperta e piena di speranze, del breve periodo che precedette la

guerra fredda» [CARRINO 2005]

Bretton Woods Nazioni Unite

Piano Marshall

«Gli aiuti avevano non solo restaurato le infrastrutture distrutte, portato stabilità economica, restituito speranza e offerto un futuro a popoli sconfitti, a nazioni in

bancarotta e a terre devastate, ma avevano anche avvantaggiato la nazione donatrice, tenendo a galla l’economia

statunitense quando il mondo circostante si era sbriciolato»

[MOYO 2010]

Truman

20 gennaio 1949Un programma di sviluppo basato sul concetto di equo scambio democratico

«frutto di quell’impasto culturale, tipicamente americano, che mescola insieme ideali e senso degli affari»

[BEVILACQUA 2008]

Industralizzazione Urbanizzazione Ritardo Big Push

Anni ’60 – La Decade dello Sviluppo

«A coloro che vivono nelle capanne e nei villaggi di mezzo mondo e lottano per spezzare le catene della miseria di massa, promettiamo il nostro massimo sforzo per aiutarli ad aiutarsi […]. Se una società libera non è in grado di aiutare i molti che sono poveri non potrà mai servire i pochi che sono

ricchi»[JFK]

Ottimismo e fiducia Aiutare è “giusto” Trickling Down (economico

ad altri settori) Stadi (Rostow) Import - substitution Promozione delle esportazioni Dualismo agricolo -

industriale

Anni ’70 – La Seconda Decade dello Sviluppo

«L’idea che il “sottosviluppo” si potesse curare con una serie di investimenti nelle infrastrutture e nelle conoscenze tecniche era in realtà estremamente irrealistica. La

condizione di “sottosviluppo” implicava l’assenza di qualsiasi infrastruttura, non

solo fisica, ma anche politica, istituzionale, professionale, economica e

amministrativa, per non parlare del sistema sanitario, della pubblica

amministrazione e dei servizi previdenziali»

[BLACK 2004]

McNamara Redistribuzione Basic needs I limiti dello sviluppo OPEC – Terzo Mondo Debito ONG

Anni ’80 – Il decennio perduto

La crisi del debito Piani di Aggiustamento

Strutturale (PAS) Thatcher & Reagan Neoliberismo

Piani di Aggiustamento Strutturale

«Tali programmi avevano scarso valore scientifico e hanno

prodotto scarsissimi risultati » Anche se «nel progetto di

aggiustamento strutturale erano contenuti elementi di verità»

[SACHS]

«Dobbiamo far morire di fame i nostri bambini per

pagare i debiti?» [NYERERE]

le risorse destinate allo sviluppo diminuiscono e il trasferimento di risorse dai Paesi ricchi a quelli poveri inverte il proprio senso di marcia. Il pagamento dei debiti contratti precedentemente supera infatti il flusso degli aiuti, degli investimenti e dei prestiti privati.

Si è giunti al paradosso: gli effetti degli aiuti stanno condannando diversi paesi al sottosviluppo. I ricavi delle esportazioni servono per ripagare il debito e non ci sono risorse da liberare nel processo di sviluppo – per alleviare la povertà e migliorare le condizioni di vita dei cittadini.

Nell’arco del decennio almeno 60 Paesi in via di sviluppo registrarono una riduzione del proprio reddito pro capite.

Anni ‘90

Una fase di svolta e di ripensamento

La fine della Storia? Lo sviluppo sostenibile ISU – Rapporti UNDP Diminuzione degli aiuti –

Emergenze Decrescita Sviluppo locale – decentramento –

partecipazione Grandi conferenze tematiche

1997 e 1999 Nobel per la Pace a due ONG:ICBL – International Campaign to Ban LandminesMedici Senza Frontiere

Anni ZERO

MDGs Sicurezza Governance Empowerment Microcredito

Efficacia degli aiuti – Parigi 2005

1. Titolarità (ownership)2. Allineamento3. Armonizzazione4. Gestione basata sui risultati5. Responsabilità reciproca

(accountability)

IL FINE È LA FINE

“Il fine della cooperazione internazionale dovrebbe essere

la fine della cooperazione internazionale”

ROBERT BURON (Direttore del Centro per lo sviluppo dell’OECD)

PER SAPERNE DI PIÙ

La cooperazione internazionale allo sviluppoBONAGLIA – DE LUCA

La cooperazione allo sviluppo internazionaleMAGGIE BLACK

I disastri dell’uomo bianco

WILLIAM EASTERLY

La fine della povertàJEFFREY D. SACHS

L’ultimo miliardoPAUL COLLIER

Dead AidDAMBISA MOYO

The Challenge for Africa

WANGARI MAATHAI