LA COMUNICAZIONE NON VERBALE - Il Pozzo delle Idee · Prof. Vittorio Poppi IL POZZO DELLE IDEE. LA...

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LA COMUNICAZIONE NON VERBALE

Prof. Vittorio Poppi

IL POZZO DELLEIDEE

LA COMUNICAZIONE NON VERBALE

Come il nostro corpo parla per noi

LE FINALITA ESISTENZIALI :VIVERE e RIPRODURRE

SODDISFARE LE NECESSITA PRIMARIE

• Le risorse per soddisfare al meglio i bisogni primari sono, per qualità e quantità, limitate

• L’ acquisizione delle risorse rappresenta un privilegio ottenuto con la competizione

• Due strategie competitive - comportamentali :

- l’aggressione DOMINANZA

- la sottomissione SUBORDINAZIONE• Il RANGO (STATUS) SOCIALE è in gran parte

responsabile della strategia scelta e/o espressa

Lo Status e le modalità comportamentali (aggressione – sottomissione) si basano

principalmente su :

• AUTOSTIMA, SICUREZZA

( VISSUTO SOMATICO )

• ETA

• DIMENSIONI (Statiche / Dinamiche)

• SESSO DI APPARTENENZA

IL VISSUTO SOMATICOè il prodotto di :

• Stimoli percettivi - sensoriali• Come ci “sentiamo”• Come ci vediamo nel confronto• Come ci vedono gli altri• Come crediamo ci vedano gli altri

Ma è anche espressione dei nostri desideri

CONDIZIONAMENTO DA PARTE DEGLI STEREOTIPI SOCIALI

Le informazioni dall’esterno vengono accolte in caselle adeguate (informazioni inavvertite) o sproporzionate (disagio positivo o negativo)

Prossemica

TIPO DI ZONA

Intima (0-45 cm) Contatti intimi(Fare l’amore,confortare,accarezzare) Contatti in attività sportive

Personale (45-120 cm) Contatti tra amici e conoscenti

Sociale (1.2-3.5 m) Contatti impersonali (con sconosciuti o per affari

Pubblica (oltre 3.5 m) Con un pubblico

QUALITÀ SENSORIALI

L'odore e il calore sono gli input sensoriali dominanti. Il modo primario di comunicare passa dalle vocalizzazioni al toccarsi.

Minore importanza per odore e calore rispetto alla distanza intima. La vista diventa il canale sensoriale dominante. La comunicazione avviene prevalentemente in modo verbale e non con il tatto.

Odore e calore sono input minimi. Le informazionidate dai canali visivi sono meno dettagliate rispetto alla distanza personale

Le comunicazioni avvengono vocalmente ad un normale livello di voce. Non è possibile toccarsi.Odore e calore assenti. L'input visivo non è dettagliato. Comportamenti non verbali esagerati per migliorare e integrare la comunicazione verbale.

MODIFICHE DEI SEGNALI SECONDO L’ ETA

MODIFICHE DEI SEGNALI SECONDO IL SESSO

SEGNALI DIDOMINANZA SUBORDINAZIONE

• Prominenza sopracciglia, naso, mento, zigomi

• Fronte alta• Occhi, labbra sottili

• Mento piccolo• Naso piccolo, punta in su• Fronte convessa, rotonda• Labbra piene• Occhi, ciglia grandi

ATTRAZIONE SESSUALE (FUNZIONE PRIMARIA DELL’ ACCOPPIAMENTO –RIPRODUZIONE ) I SIMBOLI DELLO STATUS SOCIALE ESTRINSECANO GLI STIMOLI ANTITETICI :

AMORE/ATTRAZIONE PER IL DOMINANTE ( RAPPORTO BAMBINO – ADULTO)

AMORE/ATTRAZIONE PER IL SUBORDINATO ( RAPPORTO ADULTO -BAMBINO )

Dominanza : superiorità sociale ; i segnali devono essere bilanciatiSubordinazione : attrazione protettiva ; valori neotenici

Aggressività

Richiesta di protezione

I SEGNALI DI AGGRESSIONE – SOTTOMISSIONE (DOMINANZA – SUBORDINAZIONE)

- STATICI (es. altezza, forma del viso, di una parte)

- DINAMICI (gamma delle reazioni ; es. gonfiarsi, farsi piccoli)

- MODIFICABILI mediante :

Contorni artificiali (es. pelo ritto,muscoli contratti,barba)

Accentuazione per contrasti (colori, linee)

Segnali sopranormali (culturismo)

Automimica sociale (di una parte,di un sesso,di una età)

I SEGNALI DI AGGRESSIONE – SOTTOMISSIONE (DOMINANZA – SUBORDINAZIONE)

Si concentrano in alcune aree anatomiche, e costituiscono,con la loro costanza, i c.d. “punti focali” (”hot spots”) dell’anatomia sociale (della comunicazione). Sono questi :

1.Le aree sensoriali (occhi,orecchie,bocca,ecc.)

2.Le aree con mezzi di offesa (denti,becchi)

3.Le aree ano-genitali (+ distribuzione apparato pilifero)

4.Strutture locomotorie (code,pinne,ali,braccia)

Nell’uomo, differenze razziali da diverso ambiente :1.Pigmentazione pelle 2.Tessitura pelo 3.Odore ascellare 4.Colore occhi 5.Dimensioni naso

I MEZZI PER CONOSCERE L’ESTERNO

…E LA TRADUZIONE DEL CARICATURISTA

Lo sguardo si posa, si muove, ritorna sui punti d’interesse con percorsi di scansione che variano secondo l’osservatore, l’oggetto, e soprattutto del motivo per cui lo si guarda Vediamo con attenzione l’ “inatteso” e riceviamo inconsciamente l’ “atteso”

VISIONE, ELABORAZIONE, RAPPRESENTAZIONE : MEDESIMO PRINCIPIO DI ECONOMIA

M. C. ESCHER (1898 - 1972)

LA FACCIA, ORGANO DI COMUNICAZIONE NON VERBALE

• NEL SUO COMPLESSO

• NELLE SUE PARTI

• NEI DETTAGLI

La faccia distingue sesso, razza,gruppo etnico e familiare di ogni individuo

NEL SUO COMPLESSO : LA FORMA, I CONTORNI

Meno differenze, meno conflitti interiori

NEL SUO COMPLESSO : LE PROPORZIONI

LETTURA DELLA FACCIA IN SENSO ORIZZONTALE

FORME DEL CONTROLLO DEL SEAREA DELLA REFLESSIVITA, COGNIZIONEESPRESSIONI DI PAURA, ANSIA

LIVELLI DI EMOZIONALITA(pigmentazione, rossore, taglio degli occhi)

LIVELLI DI ATTIVAZIONERABBIA, TENSIONI INTERNE

NEL SUO COMPLESSO : LUCI ED OMBRE

LETTURA DELLE SINGOLE PARTI DELLA FACCIA

LETTURA DELLE SINGOLE PARTI DELLA FACCIA

LETTURA DELLE SINGOLE PARTI DELLA FACCIA

LETTURA DELLE SINGOLE PARTI DELLA FACCIA

LETTURA DELLE SINGOLE PARTI DELLA FACCIA

LETTURA DELLE SINGOLE PARTI DELLA FACCIALETTURA DELLE SINGOLE PARTI DELLA FACCIA

LETTURA DELLE SINGOLE PARTI DELLA FACCIA

PELI E CAPELLI

PELI E CAPELLI (E CALVIZIE)

Ritorno della cresta erettile ?

Sicurezza-attrazionematerno -sessuale

Inversione di ruoli

Recessione del capilizio Esposizione cute fronte (modifiche colore) , Faccia + visibile, Modifiche per età evidenti. La donna ha più capelli Minaccia nella calvizie

VARIE CONFORMAZIONI DEL VISO E DEI LINEAMENTI(con relative peculiarità caratteriali)

IL VISO E LE EMOZIONI

IL VISO E LE EMOZIONI