LA BIOETICA dal greco: BIOS - ETHOS Definizione: studio sistematico della condotta umana nellambito...

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LA BIOETICALA BIOETICA

dal greco: BIOS - ETHOS

Definizione: “studio sistematico della condotta umana nell’ambito delle scienze della vita e della salute esaminata alla luce di valori e di principi morali” [da W.T. Reich (ed.), Encyclopedia of Bioethics, 1978]

Origine del termine (1)

La parola “bioetica” viene usata per primo dall’oncologo Van Rensselaer Potter nel 1970, che poi nel 1971 ne tratta in maniera sistematica nel volume “Bioethics: bridge to the future”, il cui 1° capitolo si intitola: “Bioethics: science of survival”.

Origine del termine (2)

Per Potter la BIOETICA assume il ruolo di PONTE tra le scienze e l’umanità.Si tratta di preservare il mondo attuale per le generazioni future, in una visione che per i contemporanei di Potter era segnata prevalentemente dal timore dei danni del progresso nei confronti della natura e dell’ecosistema.

Origine del termine (3)

In realtà il pensiero di Potter andava oltre la visione “ambientalista”Egli attribuiva alla bioetica il ruolo di dover RICOMPORRE l’incontro tra il sapere tecnico-scientifico con quello umanistico ed eticoRiteneva quindi necessario dare un senso umanistico ed un contenuto di RESPONSABILITA’ al sapere scientifico.

Perché nasce la Bioetica?

1 – Forte sviluppo delle scienze biologiche e

mediche

2 - Maggiore attenzione ai “Diritti dell’Uomo”

3 – Maggiore divulgazione delle conoscenze

Gli elementi comuni all’origine della bioetica (1)

1 - Etica medica ippocratica: Giuramento di Ippocrate.

Gli elementi comuni all’origine della bioetica (2)

2- Moderni codici deontologici: dal Codice di Norimberga (1946) alla Dichiarazione di Helsinki (1962 e succ. aggiornamenti) alla Convenzione europea di Bioetica (Oviedo, 1997).

Gli elementi comuni all’origine della bioetica (3)

Riflessione etica di provenienza religiosa, in particolare della Chiesa Cattolica: Magistero di diversi papi (Pio XII, Paolo VI, Giovanni Paolo II), del Concilio Vaticano II, di alcuni Dicasteri Vaticani, di numerosi Episcopati nazionali.

Le tappe dello sviluppo della

Bioetica

Van Rensselaer Potter (1970) Hastings Center: Callahan e Gaylin Kennedy Institute of Ethics (Georgetown University – USA): HellegersEncyclopedia of Bioethics (1978): W.T. Reich (ed.)

Le tappe dello sviluppo della

Bioetica in Italia:1983-84: Insegnamento di Bioetica all’Università Cattolica – Fac. di Medicina – Roma1984: Centro di Bioetica all’Università di Genova1985: Centro di Bioetica all’Università Cattolica1985: Dipartimento di Medicina e Scienze Umane all’Istituto Scientifico Ospedale San Raffaele di Milano1988: Politeia. Centro per la ricerca e la formazione in politica ed etica, a Milano. 1990: Istituzione della prima cattedra di Bioetica con Professore Ordinario1990: istituzione del Comitato Nazionale di Bioetica

Le principali correnti di pensiero in Bioetica (1)Bioetica = “studio sistematico della condotta umana nell’ambito delle scienze della vita e della salute esaminata alla luce di valori e di principi morali”

Ma quali sono questi “valori e principi morali”?Da dove li attingiamo?

Modelli bioetici di riferimento

Le principali correnti di pensiero in Bioetica (2)

MODELLO SOCIO-BIOLOGISTA, o dell’etica descrittiva:La società si evolve, e perciò cambia i suoi valori e le sue norme, che sono unicamente funzionali al suo sviluppo.La teoria “evoluzionista” applicata all’etica: dato che le società evolvono, anche i valori morali devono cambiare. Non vi sono norme etiche immutabili, pertanto anche la compilazione di un elenco di “diritti dell’uomo” sarebbe vana.

Le principali correnti di pensiero in Bioetica (3)

MODELLO SOGGETTIVISTA o LIBERAL-RADICALE:La morale si deve fondare sulla “scelta” autonoma del soggetto: non su fatti, non su norme morali valide per tutti, ma su un principio di autonomia.La LIBERTA’ è il parametro di riferimento: qualunque cosa si decida, ciò è consentito purché ciò avvenga in nome della libertà. Unico limite possibile (“tollerato”), dettato dalla necessità di una convivenza sociale, è il principio di tolleranza o, più spesso, il criterio di assenza di un danno rilevante.”

Le principali correnti di pensiero in Bioetica (4)

MODELLO PRAGMATICO-UTILITARISTA:E’ un tentativo di coniugare le esigenze della fondazione individualistica della norma morale con la evoluzione delle regole all’interno della vita sociale. Si tratta di una specie di soggettivismo della maggioranza, legato al calcolo delle conseguenze di una data azione sulla base del rapporto costo/beneficio. Si tratta di ampliare la sfera delle libertà personali per il maggior numero di persone, tenendo conto della possibilità che dalla scelta formulata possa derivare un vantaggio (“utilità”) per la collettività o quanto meno per un nutrito gruppo di persone in grado di servirsene.

Le principali correnti di pensiero in Bioetica (5)

MODELLO PERSONALISTA:Pone al centro della sua riflessione la PERSONA UMANA, ovvero l’unico essere vivente che è capace di una “riflessione” su di sé, di autodeterminazione. La persona umana diventa pertanto il punto di riferimento (parametro) di ogni scelta tra il lecito e il non lecito. Le scelte della persona umana si muovono pertanto tra una dimensione soggettiva (intenzionalità degli atti che si compiono) ed una oggettiva (conseguenze dirette o indirette degli atti compiuti).

Alcuni principi di riferimento in bioetica

(1)Il “PRINCIPIALISMO” americano*: Principio di beneficienza/non maleficienza:

Fare attivamente il bene: è qualcosa di più dell’ippocratico “primum non nocere”.

Principio di autonomia: Rispetto per i diritti fondamentali dell’uomo,

compreso il principio di autodeterminazione: alleanza terapeutica paziente-medico, legata alla capacità di coinvolgimen-to del paziente nelle scelte.

Principio di giustizia: obbligo di equaglianza di trattamento di tutti i

soggetti, nonché equa distribuzione dei fondi per la salute e/o per la ricerca.

*Beauchamp e Childress

Alcuni principi di riferimento in bioetica

(2)

I PRINCIPI DELLA BIOETICA PERSONALISTA:

1) Principio di difesa della vita fisica: Il corpo è coessenziale alla persona. Il diritto alla vita precede il diritto alla salute.

2) Principio di libertà e responsabilità: Per essere liberi, bisogna essere vivi! La libertà non può essere dis-giunta dalla

responsabilità.

Alcuni principi di riferimento in bioetica

(3)

3) Principio di totalità o terapeutico: Sacrificio di una parte per la salvaguardia

dell’intero organismo: fondamento antico dell’esercizio della professione chirurgica.

Si applica alla tutela della integrità fisica sostanziale.

4) Principio di socialità e sussidiarietà: Socialità: ognuno è impegnato a considerare la

propria vita non solo un bene personale ma sociale promozione del bene comune attraverso il bene di ciascuno.

Sussidiarietà: maggiore impegno nell’aiuto di quelle situazioni/persone che più richiedono aiuto.

CONCLUSIONI

La BIOETICA come:PONTE: collegamento tra due MONDI, quello dell’agire SCIENTIFICO e quello dell’agire MORALEma anche FARO: guida ed orientamento nell’agire concreto, per evitare ERRORIma anche SENTINELLA: ruolo ATTIVO per richiamare ai VALORI DI RIFERIMENTOinfine come SOLCO: adatto ad essere percorso da molti.

GRAZIE DELLA VOSTRA ATTENZIONE.