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La Biblioteca Biomedica dell’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio

Mariateresa Dacquino Alessandria, 26 luglio 2018

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La Biblioteca Biomedica

• Una pro

Una panoramica sulla Biomedica, custode del patrimonio storico dell’Ospedale

• Chi siamo: Responsabile dott. Antonio Maconi

• Dove siamo: all’interno dell’Ospedale, al 1° piano

• I servizi: attività prossime alla ricerca per il personale SSR e servizi di promozione della lettura per i pazienti

• Il patrimonio: i fondi dei libri, i vasi, il Centro Documentazione

• La storia

Chi siamo

SS Formazione, Promozione Scientifica, Comunicazione

Responsabile Dott. Antonio Maconi

• Mariateresa Dacquino

• Silvana Donà

• Franco Barbasso

• Roberto Ippoliti

• Silvia Cermelli

Dove siamo

La storia

• La Biblioteca dell’Ospedale, così come la conosciamo oggi, venne istituita nel 1902

• Iniziata con i doni di alcuni sanitari: Grillo, Tarchetti, Bertone, Frigerio, Salio e dei farmacisti Casolati e Brichetti.

• Venne notevolmente ampliata con il dono della biblioteca medica privata del dottor Cesare Arrigo, primo direttore sanitario dell’Infantile, e mantenuta con la donazione del dottor Arrigo.

La storia - 2

• Dopo tre mesi dalla fondazione, la commissione che aveva provveduto alla sua istituzione presentò alla Congregazione una regolamento di funzionamento, che prevedeva il controllo della della Congregazione e del collegio dei primari dell’ospedale, che nominavano tra loro un presidente.

• Un custode retribuito aveva la responsabilità degli ammanchi dei libri che si trovavano in essa e aveva una delle due copie delle chiavi, mentre l’altra era tenuta dal presidente.

La Storia - 3

• Secondo il regolamento, i libri dovevano essere tenuti sotto chiave, mentre le copie delle pubblicazioni periodiche dovevano rimanere sempre sul tavolo e sostituite prontamente all’arrivo delle nuove.

• Nessun libro, per nessun motivo, poteva essere portato via dalla biblioteca,

• La biblioteca restava aperta per i medici dell’ospedale dalle 8 alle 17, mentre i medici esterni potevano fruirne solo dalle 14 alle 17.

• Alla fine di ogni anno il collegio dei primari, insieme alla richiesta delle riviste e delle pubblicazioni periodiche da acquistare per l’anno successivo, trasmetteva alla Congregazione una relazione sull’andamento della Biblioteca.

Il patrimonio

• Libri - fondi custoditi presso la biblioteca G. Maconi

• Documenti - collocati nell’archivio in sede e presso l’Archivio di Stato

• Artistico

• la quadreria dei benefattori

• I vasi di farmacia

• I “muri” degli ospedali, es opere dei Gardella: il Dispensario, l’Infantile, il Borsalino

I fondi

• La collezione della Biomedica “G.Maconi” si compone di 1720 esemplari pubblicati dal 1583 al 1972

• Fondo Antico - I volumi antichi (pubblicati prima del 1830) sono 846, tra cui anche 11 opere del XVI secolo, ossia cinquecentine;

• Fondo Storico - i volumi pubblicati successivamente al 1830 sono 474.

• A seguito dell’incendio dell’aprile del 2009, le collezioni storiche sono state traferite nei depositi della Biblioteca Civica di Alessandria, dove tuttora sono conservate.

I progetti di valorizzazione

• L’Azienda Ospedaliera ha avviato un progetto di catalogazione in SBN per la valorizzazione dei volumi storici della Biblioteca Biomedica “G. Maconi” dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria

Perché importante la condivisione?

• Inserimento dei dati bibliografici delle opere e la puntuale descrizione fisica di ogni esemplare nella piattaforma SBN Web

• la base indispensabile per la conoscenza del patrimonio per le azioni di tutela è il primo passo di una corretta valorizzazione delle raccolte della Biblioteca Storica dell’Ospedale

• Oltre al valore economico, fondi sono preziosi in quanto biblioteca storico-specialistica viste le caratteristiche peculiari degli esemplari posseduti, che trattano esclusivamente la materia medico-chirurgica.

Un patrimonio prezioso

• Le note manoscritte o etichette presenti in molti volumi, rilevate in fase di catalogazione e trascritte nelle schede d’inventario, rivelano la passata appartenenza degli stessi a illustri medici ospedalieri alessandrini, il più noto dei quali è proprio Cesare Arrigo dedicatario dell’Ospedale cittadino.

• Prima del progetto di catalogazione di alcuni volumi era testimoniata la presenza unicamente nelle biblioteche specialistiche di altre regioni.

Una storia per la Città

Va evidenziato che le note manoscritte rilevate nei volumi risultano anche utili ai fini di una per una ricostruzione storica della vita del libro e della connessione dell’Ospedale con la Città, documentando la presenza di personaggi importanti quali:

• Arrigo, Cesare medico

• Calleri, Pio fisico

• Ruggiero, Francesco chirurgo

• Noberasco, Gian Ottavio psichiatra

• Brichetti farmacista

• Polastri, Giuseppe medico

• Grillo, Giuseppe medico

• Parnisetti, Carlo medico

La mostra con la Civica

• Organizzata a novembre, ha visto la presenza curiosa e attenta di numerosi visitatori, oltre che studenti universitari, tra cui gli studenti del Corso di Laurea in Infermieristica e del Corso di Biologia.

L’esposizione in Ospedale

Il progetto di valorizzazione nel Sistema Bibliotecario Nazionale

Condividere il nostro patrimonio, concretamente, significa…

Il patrimonio documentale

Il patrimonio documentale

“Gli archivi sono come i ricordi di una persona: tutti sanno che perdere la memoria è una tragedia delle peggiori che possano capitare a un essere vivente. A che cosa serve avere un cellulare se non si sa chi siano le persone in rubrica?”

Il patrimonio documentale

• L’importanza della “memoria” e delle carte

• l’Archivio storico dell'Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Casare Arrigo è attualmente depositato presso l'Archivio di Stato di Alessandria.

Il deposito è avvenuto in due fasi distinte

• Il primo versamento (86 metri lineari, secoli XVI - XX), fu effettuato nel 1994 a seguito di una convenzione avvenuta nel 1993 tra l'U.S.S.L. 70 di Alessandria e l'Archivio di Stato, ed era corredato da un elenco di consistenza che individua le serie principali. Alcuni anni dopo la dott.ssa Elisabetta Gandini, bibliotecaria dell'Azienda Ospedaliera, rinvenne l'inventario (XIV volumi e 90 fascicoli) di questo archivio redatto dall'archivista dell’Ospedale Carlo Pasero e lo consegnò all'Archivio di Stato.

• Il secondo deposito (22 metri lineari, anni 1950 - 1980 circa) fu effettuato nel 2009 a seguito dell'incendio scoppiato nel maggio di quell'anno nell'edificio che ospitava l'archivio delle cartelle cliniche dell’Azienda.

Il patrimonio documentale

• L’archivio in sede

• Il progetto di valorizzazione dell’Archivio in sede: progetto L.58 Regione Piemonte, realizzato in collaborazione con Isral - anno 2016 “Uomini, guerra, salute: salvare le fonti per la storia di una comunità”

• Il progetto di valorizzazione dell’Archivio in sede è stato affidato ad ARCA

• L'Archivio storico dell'Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo è collocato nella sede storica dell’Azienda Ospedaliera, in particolare presso la Biblioteca Biomedica e gli uffici della Direzione Sanitaria, in armadi lignei e scaffalature metalliche chiuse.

• La porzione conservata in Ospedale probabilmente non era stata inserita nel riordino Pasero e pertanto non versata in Archivio di Stato.

L’Archivio in sede

• I metri lineari sono 20

• 87 faldoni (all'interno dei quali i fascicoli hanno una numerazione progressiva da 1 a n.)

• di 191 registri delle “Deliberazioni” e delle “Operazioni chirurgiche” e di 34 “Progetti, mappe e manifesti”

I fondi

L’Archivio storico dell'Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo è costituito da tre Fondi:

• Fondo I “Opere Pie Ospitaliere di Alessandria”

• Fondo II “Ospedale infantile Cesare Arrigo di Alessandria”.

• Fondo III “Ospedale specializzato Teresio Borsalino di Alessandria”.

Alcune delle immagini presenti in archivio

Istituto radiologico elettroterapico

Farmacia metà Sec. XX Faldone 1, fascicolo 6

Esterni anni '40 Faldone 1

Esterni anni '40 Faldone 1

La Quadreria dei Benefattori

• Il censimento della Quadreria è contenuto in questi faldoni!

Nozze di Cana - Guglielmo Caccia, detto Moncalvo

Nozze di Cana - Guglielmo Caccia, detto Moncalvo

Affresco di Sant’Antonio

Ritratto di Borsalino

Alcune opere

Giuseppe Borsalino

Cesare Arrigo

I vasi di farmacia

I vasi

“Gli antichi vasi di farmacia hanno un fascino strano, legato alla mentalità, all’ingegno, alle superstizioni e ai mezzi spiegati agli uomini per la loro assillante cura: la protezione della salute”

• Storia tracciata da Maria Paola Soffiantino nel 1989, atti Spaba

• Corredo composto da 132 pezzi, alcuni rubati nel 2007 e ritrovati nel 2008

• Vasi da mostarda, vasi rotondi, baratti, burattini, amole e boccali compaiono già nell’inventario del 1710

I vasi

• Oggetti di uso quotidiano in farmacia

• Si rompevano facilmente, venivano sostituiti e integrati, come testimoniano gli inventari

• Nel 1860 avrebbero potuto essere venduti alla Società Richard Ginori

Lo Stemma dell’Ospedale

Lo Stemma dell’Ospedale

Lo stemma sembra frutto di un montaggio: almeno così fa pensare l’innesto dello scudo sul contorno costituito da due rami rispettivamente di quercia (con ghiande) e di alloro che, intrecciati a nastri ornamentali, s’incrociano alla base e quindi divergono a sinistra e a destra del blasone.

L’insieme è quasi certamente proto-ottocentesco. Le tre stelle a sei punte rappresentano l’aspirazione a cose superiori (usque ad sidera) o ad azioni sublimi.

La piramide rappresenta la virtù, la costanza e la gloria, ed è emblema frequente nelle armi nobiliari di età napoleonica (ricordo della spedizione in Egitto?).

La quercia simboleggia forza, potenza, nobiltà; l’alloro o lauro è simbolo di vittoria, ma anche di aspirazione all’immortalità. Alloro e quercia, posti in decusse, a destra il primo e a sinistra la seconda, sono usati soprattutto nell’araldica civica. Per alcuni hanno solo una funzione ornamentale.

Il conte Tosi, cancelliere della Consulta Araldica, con riguardo allo stemma della nostra Repubblica, in una nota del 1o aprile 1948 ne dava la seguente spiegazione: “la corona di quercia e di alloro nei simboli ha significato di gloria eterna”. E ammoniva che lo stemma cinto di quercia e ulivo aveva invece “il significato funerario di pace eterna”.

Le opere dei Gardella per la sanità alessandrina

Presidio Riabilitativo T. Borsalino

Presidio Riabilitativo T. Borsalino

Presidio Riabilitativo T. Borsalino

Presidio Riabilitativo T. Borsalino

Il presidio pediatrico Cesare Arrigo

Il presidio pediatrico Cesare Arrigo

Gli affreschi della Chiesa - Bevilacqua

La valorizzazione del patrimonio

La Biblioteca oggi

• Il Centro Documentazione (Biblioteca Biomedica) dell’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo è specializzato in biomedicina ed è rivolto sia al personale dell’Azienda Ospedaliera che ad utenti esterni interessati per motivi di studio e di ricerca.

• Svolge la tradizionale funzione di raccolta e conservazione del materiale librario antico e moderno, le attività relative al trattamento e alla diffusione dell’informazione consultabile direttamente a terminale dall’utente locale oppure da utenti remoti via Internet, attraverso la rete con la Biblioteca Virtuale del Piemonte e abbonamenti propri.

Eccoci!

• I locali della Biblioteca Biomedica sono dotati di postazioni per l’accesso a Internet riservate agli utenti allo scopo di studio, documentazione e ricerca (ricerche bibliografiche, consultazione BVS-P, accesso a basi dati aziendali ecc…).

• L’accesso al servizio è gratuito ed è consentito durante l’orario di apertura e senza limiti di tempo.

• Il personale addetto garantisce l’assistenza agli utenti compatibilmente con le esigenze di servizio.

L’importanza della documentazione per i professionisti sanitari

• La Documentazione è una funzione strategica all’interno di ogni ASR

• Letteratura, informazione e comunicazione scientifica rappresentano strumenti necessari e fondamentali per gli operatori

• La Biblioteca/Centro Documentazione dell’Azienda Ospedaliera è polo della Biblioteca Virtuale della Regione Piemonte per mettere a disposizione dei professionisti della sanità la letteratura, le principali fonti informative e i documenti necessari per la formazione, l’aggiornamento e per la ricerca scientifica

La Biblioteca Virtuale per la Salute del Piemonte

La Biblioteca Virtuale per la Salute del Piemonte

La BVS-Piemonte ha come missione costruire un sistema regionale di accesso organico e sistematico alle informazioni e alle conoscenze utili ai professionisti della sanità al fine di:

• permettere ai professionisti della salute di prendere decisioni di qualità;

• razionalizzare i costi che le strutture coinvolte affrontano annualmente per finanziare le loro raccolte bibliografiche;

• pianificare l’integrazione tra le risorse cartacee ed elettroniche, progettando servizi che ne favoriscano la fruibilità.

Le altre attività della Biblioteca a favore dei pazienti

• Concorso di medicina narrativa

• Promozione della lettura in ospedale

• Presentazioni di libri

• Il catalogo per il pazienti per la lettura in reparto

La promozione della lettura

• Presso i locali del Centro di Documentazione (Biblioteca Biomedica), è attiva la Biblioteca dell’Ospedale, anche in collaborazione con l’Associazione “Amici della Biblioteca di dell’Ospedale di Alessandria”

• Sono disponibili libri di lettura a scopo “ricreativo”, che possono essere richiesti in prestito da tutti coloro che per qualunque motivo si trovano in ospedale (degenti, personale dipendente, collaboratori, visitatori, ecc.)

• Il catalogo è composto da una recente donazione della casa editrice Mondadori di 850 volumi (13.000 euro di valore) e da altri 1000 volumi già in deposito.

Il progetto “Cultura è Cura” in convenzione con la Biblioteca Civica

Il Concorso di Medicina Narrativa

La lettura in Ospedale - i libri

La lettura in Ospedale - i libri

La lettura in Ospedale - i libri

La lettura in Ospedale - i libri

La lettura in Ospedale - Libriletti

l’Associazione “Amici della Biblioteca dell’Ospedale”

BOOKCROSSING: muoviamo i libri!

• Questa pratica è una versione moderna dei messaggi nella bottiglia e lo spirito è quello di seguire gli spostamenti dei libri e farsi trasportare non solo dalle storie narrate al loro interno, ma anche da quelle dei lettori.

• Il progetto ha preso avvio presso l’Azienda Ospedaliera di Alessandria: sono stati attivati dei punti di Bookcrossing allestendo dei punti di scambio all’interno delle sala d’attesa, nell’atrio di ingresso del Pronto Soccorso Civile e Pediatrico e nel Centro Donatori di Medicina Trasfusionale.

Grazie!