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Introduzione a SBN
Valeria BoscoloMaurizio Messina
Biblioteca Nazionale Marciana
16 marzo 2010Università Ca’ Foscari
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Il contesto sociale negli anni ’70 del novecento
• Aumento della produzione editoriale• Scolarità di massa e domanda di
partecipazione (movimenti giovanili)• Sviluppo dell’industria culturale e del
relativo mercato (pluralità di attori)
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Le biblioteche in Italia intorno agli anni ’70 del
novecento• Estrema frammentazione delle collezioni e assenza di una collezione nazionale di riferimento
• Assenza di public libraries di modello anglosassone
• Frammentazione istituzionale• Scarsa propensione al servizio (focus sull’iter
del libro, sugli aspetti patrimoniali, tradizione erudita, etc)• Separatezza (dalle altre biblioteche, dall’utenza di
riferimento etc.)
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Il contesto bibliotecario internazionale -1
• Il Controllo Bibliografico Universale (1974: IFLA UBC Program, per un sistema internazionale per lo scambio di record prodotti dalle agenzie bibliografiche nazionali)
• La Disponibilità Universale delle Pubblicazioni (1974: IFLA UAP Program, per l’accesso universale alle pubblicazioni)
• Formati standard per lo scambio dei record bibliografici (1966: MARC Pilot Project; 1974: IMP, International MARC Program)
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Il contesto bibliotecario internazionale - 2
• Sviluppo dei codici di catalogazione (ISBD(M): 1974; ISBD(G): 1977; AACR2: 1978; RICA: 1979)
• Sistemi di automazione bibliotecaria (USA, dagli anni ’60)
• Sviluppo di reti bibliotecarie ( scambio di record bibliografici, miglioramento dei servizi, diminuzione dei costi)
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Le linee di tendenza
- La “normalizzazione” del record e lo sviluppo degli strumenti informatici per la sua gestione procedono di pari passo
- Nuovi modelli organizzativi e di servizio- Nessuna biblioteca è autosufficiente• l’esigenza della cooperazione• l’esigenza di riposizionarsi all’interno del mercato dell’offerta culturale• l’esigenza di ridefinire la mission in
relazione all’utenza di riferimento (biblioteca: servizio di mediazione per l’accesso alla conoscenza storicamente determinato dall’interrelazione con il proprio ambiente)
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In questa temperie i “Padri fondatori” si inventano SBN
La conferenza nazionale delle biblioteche italiane sul tema “Per l’attuazione del Sistema Bibliotecario Nazionale”, Roma, 22-24 gennaio 1979
Angela Vinay: - “un sistema di informazione e di strutture per la
formazione e l’educaziome permanente del cittadino”
- “sistemi integrati previa … individuazione … dei compiti rispettivi delle strutture e dei servizi centrali, regionali, locali”
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Angela Vinay, 1981:
«Il Servizio Bibliotecario Nazionale è un sistema decentrato: ogni biblioteca mantiene la sua autonomia decisionale per quanto riguarda la politica degli acquisti, della conservazione e della comunicazione, ma il suo funzionamento è predisposto in modo da tenere conto delle risorse delle altre biblioteche mettendo a disposizione le proprie, sia intermini intellettuali (il lavoro dei bibliotecari) che in termini di risorse documentarie»M. Boisset, A. Vinay, Università Europea e Servizio bibliotecario nazionale, «Il Ponte», 37(1981), n. 5, p. 395.
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Nascita di SBN - 1
• Supera l’appartenenza amministrativa delle biblioteche
• Punta sulla cooperazione come elemento base per sviluppare servizi agli utenti
• Aiuta a modificare l’assetto organizzativo delle biblioteche
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SBN
Idea innovativa di disegnare procedure standardizzate che potessero essere sviluppate su più tipi di elaboratori, per evitare che le biblioteche acquistassero sistemi proprietari che non potevano dialogare tra loro
Nascita di SBN - 2
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I contenuti del progetto
• La biblioteca e’ un’unità di servizio per l’accesso dei cittadini ai documenti
• Cooperazione interbibliotecaria• Cooperazione interistituzionale• Automazione primaria: prestito
interbibliotecario e catalogazione partecipata
• Automazione secondaria: gestione interna delle procedure
(C. Leombroni, 1997)
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L’architettura di rete - 1
Agli esordi SBN deve scegliere fra:• Rete centralizzata o a stella• Rete distribuita - poli locali che colloquiano attraverso una
rete informatica (protocollo X25, colloquio ISO/OSI) e un indice (leggero, poche informazioni di reindirizzamento alle basi dati dei poli locali che ospitano i record completi)
- catalogo logicamente unico e fisicamente distribuito - indipendenza dall’HW
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L’architettura di rete - 2
• 1985: Lo studio di fattibilità su Indice e Rete (Italsiel / GEAC), le conclusioni:
- rafforzamento del ruolo dell’indice (unico strumento di colloquio fra i poli)
- incremento dei dati che compongono i record presenti sull’indice
- accentuazione del modello stellare (grandi risorse elaborative al centro)
- rete SNA/IBM vs ISO/OSI
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Dopo il 1985
• Un progetto (troppo) avanzato alle prese con una realizzazione industriale
• Appesantimento dell’indice (che entrera’ comunque in funzione solo nel 1992)
• Forte accentuazione dei ruoli delle strutture centrali e delle aziende coinvolte (dipendenza dai produttori di SW)
• La cooperazione fra istituzioni tende a prevalere sulla cooperazione fra biblioteche
• Centralità delle procedure di catalogazione, a scapito dei servizi
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Tappe principali - 1• Nel 1985 sono stati costituiti i primi
poli: - Biblioteca nazionale centrale di Roma - Biblioteca nazionale centrale di
Firenze
• Le basi dati in questi anni sono quelle del libro antico e del libro moderno
• I periodici sono tutti gestiti nella base dati del libro moderno
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Tappe principali - 2
Recupero in SBN della BNI (Bibliografia nazionale italiana), del BOMS (Bollettino delle opere moderne straniere) e successivamente del CUBI (Catalogo cumulativo 1886-1957 del Bollettino delle pubblicazioni italiane ricevute per diritto di stampa dalla Biblioteca nazionale di Firenze)
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Tappe principali - 3
• Nel 1992 viene attivato il sistema centrale INDICE
• Dal 1997 i dati contenuti in Indice vengono messi a disposizione degli utenti remoti attraverso l’OPAC
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L’assetto istituzionale - 1
1984: Protocollo d’intesa fra MBCA e Regioni per il progetto speciale di SBN
• Rete di biblioteche di diversa titolarità istituzionale che cooperano per la diffusione della conoscenza e la circolazione del patrimonio librario
• Al MBCA (ICCU) spetta l’organizzazione dei servizi nazionali e il coordinamento tecnico
• Alle Regioni spetta l’organizzazione dei servizi SBN sul territorio e la formazione
• SW: macroanalisi ICCU e sviluppo da parte delle Regioni, comproprietà del SW, vietata la commercializzazione
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L’assetto istituzionale - 2
Legge 449/1987, Art. 1 comma e):
“ la modernizzazione delle strutture e dei servizi degli organi centrali, degli istituti centrali e degli organi periferici del Ministero per i beni culturali e ambientali ivi compresa l'attivazione del Sistema bibliotecario nazionale”
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L’assetto istituzionale - 3
1992: Accordo di programma tra il MURST e il MBCA
• Adesione delle università ad SBN e coinvolgimento finanziario del MURST nel progetto, con presenza negli organi di governo
• La rete GARR è a disposizione del SBN
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L’assetto istituzionale - 4
1994: Protocollo di intesa tra MiBAC, MURST, Presidente del coordinamento delle Regioni
Scopi:• Catalogo unico• Recupero e diffusione dell’informazione
bibliografica• Localizzazione e circolazione dei documenti• Accesso alle informazioni e disponibilità dei
documenti
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L’assetto istituzionale - 5
1994: Protocollo di intesa tra MiBAC, MURST, Presidente del coordinamento delle Regioni
Organi:• Comitato nazionale di coordinamento (indirizzo e
programmazione)• Comitato di gestione (attuazione tecnica,
informatica e funzionale degli indirizzi, specie su gestione indice, rete, servizi centrali)
• Comitati regionali di coordinamento (attivazione SBN e supporto tecnico-scientifico alle biblioteche sul territorio di competenza)
• Assemblea degli utenti (formula pareri)
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L’assetto istituzionale - 6
COMITATO NAZIONALE DI COORDINAMENTO
ICCU
COMITATO DI GESTIONE (oggi Comitato tecnico-scientifico)
COMITATO REGIONALE DI COORDINAMENTO ASSEMBLEA UTENTI
POLO
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Criticità e Opportunità - 1
Le criticità (A. Scolari, 1997):• L’obsolescenza tecnologica (tecnologia
mainframe, costi)
• Eccessiva enfatizzazione del processo catalografico ( ma il catalogo unico è stato creato, n.d.r.)
• Sistema chiuso e impermeabile ad altri sistemi di automazione (protocolli sostanzialmente proprietari)
• Scarsa diffusione dell’accesso all’utenza
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Criticità e Opportunità - 2Le opportunità:• Deliberazione del Comitato Nazionale SBN
(12.12.1996) per l'apertura delle banche dati e dei servizi SBN a nuovi partner, tramite pubblicizzazione dei protocolli e dei moduli applicativi di colloquio polo-indice
• 1997: Convenzione (tipo, n.d.r.) per l'apertura di SBN a biblioteche gestite con SW diversi
- l'ICCU si impegna a fornire le specifiche per la produzione delle procedure di gestione bibliografica, prestito interbibliotecario e colloquio polo-indice a soggetti che si impegnano a implementarle sul proprio SW e a riversare in indice le basi dati pregresse
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Criticità e Opportunità - 3
1998: studio di fattibilità Etnoteam per l'evoluzione e il monitoraggio della rete del Servizio bibliotecario nazionale
• pubblicazione delle specifiche funzionali• passaggio di Indice e Poli a s.o. Unix• temporanea coesistenza di mainframe e sistemi
Unix• servizi in OPAC• catalogazione semplificata e recupero del pregresso
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Criticità e Opportunità - 4
1999: documento del Comitato nazionale di coordinamento “Riorganizzazione delle attività SBN”
• evoluzione Indice su piattaforma tecnologica aperta (Unix, protocollo TCP/IP)
• integrazione sistemi non SBN• flessibilità della catalogazione (recepimento record offline e
migrazioni da altri sistemi)
• integrazione basi dati libro moderno, antico, musica
Gara per la realizzazione del nuovo Indice (Indice 2), aggiudicata a RTI Finsiel/Akros
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Indice 2 - SBN-MARC
1. Adeguamento tecnologico del sistema2. Integrazione delle diverse basi dati3. Catalogazione di altri materiali4. Arricchimento delle funzioni
centralizzate sul catalogo5. Sviluppo delle funzioni di governo,
monitoraggio e statistiche6. Import/Export di dati7. Ampliamento della partecipazione al
SBN
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1. Adeguamento tecnologico del sistema
• rinnovamento tecnologico dell'hardware e del software sia di base che applicativo con passaggio su piattaforme UNIX e adozione del protocollo TCP/IP, di XML e di UNICODE
• apertura dell'Indice SBN a sistemi di gestione della biblioteca non SBN che utilizzano formati UNIMARC e MARC21, tramite:
- protocollo SBN-MARC: un protocollo applicativo che definisce le regole di interazione tra applicativi SW di polo e di indice e le esprime in XML
- interfaccia API standard che consente ad altri applicativi di dotarsi delle funzioni di colloquio con l’indice
Sistemi non SBN nativi che implementano tali regole possono interagire con SBN
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2. Integrazione delle basi dati
• Libro moderno (dal 1831)• Libro antico (fino al 1830)• Musica (a stampa e manoscritta)• Authority File (Autori e titoli uniformi)(Contenevano informazioni duplicate)
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3. Catalogazione di altri materiali
Aggiunta di nuovi campi per rendere possibile la gestione di nuovi materiali (grafica, audiovisivi, documenti elettronici)
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4. Funzioni centralizzate sul catalogo
• Procedure di correzione finalizzate alla pulizia degli archivi (Struttura di gestione dell'archivio di autorità e di manutenzione del catalogo in linea)
• Ampliamento degli authority files: oltre agli autori e ai titoli uniformi, marche tipografiche, soggetti
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5. Funzioni di governo
• Controllo degli accessi e gestione delle abilitazioni interne
• Monitoraggio delle prestazioni del sistema
• Elaborazione di strumenti di intercettazione dei duplicati (controllo di qualità)
• Statistiche (incremento della base dati, creazioni,
catture, etc. sia su Polo che su Biblioteca)
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6. Import/Export di dati
Migrazioni di nuovi Poli/biblioteche che abbiano basi dati precostituite e Riversamenti batch di record bibliografici
es. BNM: • Golem, da Polo a Indice• Musica, da Indice a Polo
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7. Ampliamento della partecipazione al SBN
LIVELLI DI ADESIONE:
1. Cattura2. Cattura e localizzazione per possesso3. Cattura e localizzazione per possesso,
creazione e correzione dei record condivisi4. Cattura e localizzazione per possesso e
gestione, creazione e correzione e allineamento.
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Un nuovo ambiente cooperativo per SBN?
Comunità incluse Cattura e localizzazione per possesso e gestione, creazione, correzione e allineamento
Comunità federate - Cattura e localizzazione per possesso- Cattura e localizzazione per possesso, creazione e correzione dei record non condivisi
Comunità esterne Cattura
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Interfaccia diretta
• La prima applicazione basata sul protocollo SBN-MARC è stata l’INTERFACCIA DIRETTA
• E’ disponibile per tutti i Poli SBN su richiesta all’ICCU• Costituisce lo strumento principale per
operare direttamente sulla banca dati centrale del nuovo sistema Indice SBN consentendo, agli utenti autorizzati, ricerche e operazioni di bonifica e di servizio.
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Attuali funzioni dell’ Indice - 1
Attualmente coesistono due protocolli di colloquio distinti che agiscono su una stessa base dati:
• il protocollo SBN che consente il colloquio con i poli SBN con la vecchia modalità e garantisce tutte le funzioni previste dal precedente Indice
• il protocollo SBN-MARC che consente un maggior numero di funzioni e la gestione di un maggior numero di dati
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SBN
Le nuove potenzialità offerte dall’Indice potranno essere utilizzate dai poli SBN soltanto nel momento in cui adotteranno applicativi che colloquiano tramite il protocollo SBN-MARC
Attuali funzioni dell’ Indice - 2
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La certificazione di conformità al protocollo SBN-MARC -1
• Richiesta di certificazione all’ICCU • Gestione della fase istruttoria della
richiesta da parte dell’ICCU • Recepimento della richiesta da parte del
Gruppo di mantenimento del protocollo • Effettuazione delle operazioni previste per il
conseguimento della certificazione • Comunicazione dell’esito della
certificazione • Rilascio del certificato
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La certificazione di conformità al protocollo SBN-MARC - 2
Effettuazione delle operazioni previste per il conseguimento della
certificazione
• Esecuzione di suite predeterminate e pubbliche di test, riferite ai quattro livelli di cooperazione previsti
• Tabella degli applicativi certificati: http://www.iccu.sbn.it/genera.jsp?id=345
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Riassumendo: SBN
Il Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) è la rete informatizzata delle biblioteche italiane promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali in collaborazione con regioni, provincie, comuni, università, e altre istituzioni
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Riassumendo: SBN
Le biblioteche che partecipano a SBN sono raggruppate in Poli locali costituiti da un insieme più o meno numeroso di biblioteche che gestiscono i loro servizi con procedure automatizzate
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Riassumendo: SBN
I Poli sono a loro volta collegati al sistema Indice SBN, nodo centrale della rete, gestito dall’ICCU, che contiene il catalogo collettivo delle pubblicazioni acquisite dalle biblioteche aderenti al SBN
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Riassumendo: SBN
• Con le procedure SBN le biblioteche lavorano in autonomia e al tempo stesso sono integrate in un sistema cooperativo basato su una rete nazionale.
• La principale funzionalità che rende possibile tale integrazione è quella di catalogazione partecipata
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Catalogazione partecipata - 1
• In SBN un determinato documento viene catalogato solo dalla prima biblioteca, tra quelle aderenti alla rete, che lo acquisisce.
• Tutte le altre biblioteche, per catalogare il medesimo documento, ne catturano la descrizione bibliografica già presente sull’Indice, la localizzano e aggiungono i propri dati gestionali.
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Catalogazione partecipata - 2
• La struttura del catalogo è fondata su collegamenti bibliografici tra archivi di titoli, autori e marche tipografiche.
• Ogni entità (autore, titolo e marca tipografica) sarà descritta una sola volta e correlata con le altre secondo necessità.
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Catalogazione partecipata - 3
• La catalogazione partecipata presuppone l’adozione delle medesime norme da parte di tutti coloro che vi partecipano.
• La descrizione bibliografica si basa sull’interpretazione dell’ISBD fatta dalla Guida alla catalogazione SBN dell’ICCU (1995)
• L’archivio autori accoglie la formalizzazione prescritta dalle RICA con qualche variante nella punteggiatura
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Catalogazione partecipata - 4
• Ogni biblioteca può decidere il proprio livello di catalogazione
• Sono previsti diversi livelli di approfondimento: REC (per recuperi senza libro in mano) MIN MED MAX SUP (riservato a CFI e BVE)
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Impegni cooperativi e normative SBN
I Poli che aderiscono a SBN sono tenuti a sottoscrivere con il Ministero per i beni e le attività culturali un'apposita convenzione con l'impegno a cooperare sia per incrementare il catalogo collettivo SBN che per far circolare i documenti posseduti.
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Struttura SBN di manutenzione dell’Indice
• Nata nel 1994 e coordinata dall’ICCU, vi partecipano 14 biblioteche
• Si occupa di: - Eliminazione delle duplicazioni esistenti - Correzione delle notizie titolo e autore - Creazione delle voci di authority per
autori e titoli uniformi
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Alcuni dati quantitativi - 1
• 71 Poli, 4195 biblioteche collegate alla rete
• il modello organizzativo di gran lunga prevalente per i poli SBN è quello che attua la cooperazione fra biblioteche di diversa tipologia istituzionale in relazione alle esigenze di informazione, di studio e di ricerca di una specifica comunità locale
• Tale modello è risultato valido anche per poli gestiti da università , o nei quali la componente universitaria è significativa
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Alcuni dati quantitativi - 2
• materiale moderno (dal 1831), M e S: 3.261.110 autori (personali e collettivi), 9.696.220 notizie titolo (di cui 9.363.502 monografie e 332.718 periodici), 48.037.153 localizzazioni
• materiale antico (fino al 1830): 710.040 notizie titolo, 2.091.378 localizzazioni
(dati febbraio 2010)
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Alcuni dati quantitativi - 3
• materiale musicale: documenti musicali manoscritti, a stampa e libretti per musica dal XVI secolo in poi, 672.760 notizie (194.897 musica manoscritta, 435.583 musica a stampa, 42.280 libretti musicali); inoltre circa 408.541 titoli uniformi musicali
• materiale grafico: 26.020 notizie• materiale cartografico: 13.750 notizie
(13.642 cartografia a stampa e 108 cartografia manoscritta)
(dati febbraio 2010)
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Servizi SBN - 1
• Rete gestionale e rete dei servizi
OPAC SBN• http://sbnonline.sbn.it/• Dal portale "Internet culturale"
http://www.internetculturale.it/genera.jsp • Tramite la Library of Congress. (Si cerca
nell'elenco: "Italian National Library Service") http://lcweb.loc.gov/z3950/gateway.html#other
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Servizi SBN - 2
ILL SBN• servizio nazionale di prestito interbibliotecario e
fornitura documenti accessibile a tutti su internet, rivolto ai bibliotecari e agli utenti finali
• partecipazione aperta a biblioteche SBN e non SBN, che si impegnino a definire il proprio ruolo (biblioteca richiedente e/o prestante) e a garantire i tempi di risposta e di fornitura del servizio sottoscrivendo uno specifico accordo
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Servizi SBN - 3
ILL SBN
• Accesso da OPAC SBN, Catalogo periodici ACNP, catalogo di spogli di periodici ESSPER, oppure direttamente all'indirizzo: http://prestito.iccu.sbn.it/ILLWeb/servlets/ILL
• Al servizio partecipano attualmente 370 biblioteche, l’elenco è disponibile a:
http://www.iccu.sbn.it/moduli/poli/biblioIll.jsp?s=5&l=it
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Servizi SBN - 4ILL SBN
• Gli utenti finali, in possesso di un indirizzo di posta elettronica, possono richiedere alla biblioteca destinataria della richiesta i servizi di riproduzione, preventivo spesa e localizzazione e, se iscritti presso una biblioteca partecipante al servizio ILL, possono effettuare una richiesta di prestito interbibliotecario nazionale.
• I bibliotecari possono inviare le richieste per conto dei loro utenti e gestire le transazioni con le biblioteche partner attraverso messaggi definiti dal sistema in accordo allo standard ISO/ILL 10160
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Protocollo d’intesa per lo sviluppo del SBN – 31.07.2009
• MiBAC, MIUR, MiPAI (CNIPA), Conferenza delle Regioni, UPI, ANCI
• Radicamento in programmi internazionali• Promozione di SW libero e non proprietario• Accesso alle informazioni e disponibilità dei
documenti, anche digitali• Strategie coordinate per le collezioni digitali• Conservazione digitale• Cooperazione fra i sistemi informativi dei
beni culturali
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Polo VEA - 1
Il Polo di Venezia del Servizio Bibliotecario Nazionale (Polo VEA) viene finanziato e gestito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali attraverso la Biblioteca Nazionale Marciana, che ne cura l'organizzazione e il coordinamento
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Polo VEA - 2
• Istituito alla fine del 1989, ha iniziato a catalogare nella base dati di esercizio nell’aprile del 1990.
• La prima fase è stata dedicata alla formazione del personale ed alla sperimentazione delle procedure
• Cambiamenti nel modo di lavorare all’interno di tutte le biblioteche partner
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Polo VEA - 3
Il Polo è nato dalla Cooperazione tra biblioteche di diversa titolarità istituzionale che insistono sullo stesso territorio e sono frequentate dalla medesima tipologia di utenza
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Polo VEA - 4
• E’ composto di 27 biblioteche appartenenti ad amministrazioni diverse
• Il Polo adotta il software applicativo SBN SEBINA OPEN LIBRARY realizzato da Data Management S.p.a.
• Il servizio è fornito in ASP dall’azienda, sia per la componente di back office che per quella di front office
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Polo VEA - 5
I rapporti fra le biblioteche e i sistemi partner sono regolati da una Convenzione del 1995, attualmente in fase di revisione
• Dare vita ad un circuito cittadino dei servizi bibliotecari
• Archivi di dati comuni ed accessibili• Politiche coordinate dei servizi
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Polo VEA - 6
• Comitato di coordinamento composto dai Direttori delle biblioteche partner
• Gruppo di lavoro sulla catalogazione del libro moderno
• Gruppo di lavoro sulla catalogazione del libro antico
• Gruppo di lavoro sui periodici• Gruppo di lavoro sulla soggettazione
e classificazione
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Polo VEA - 7
• Formazione di base dei nuovi partner a cura dei medesimi, il personale della BNM segue l’addestramento sulle procedure applicative
• Archivio soggetti comune basato sul
Soggettario della BNI
• Ma ogni biblioteca può gestire autonomamente un proprio soggettario
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Polo VEA - 8
• Prestito diretto (locale): utilizzato soltanto dalla BNM e dallo IUAV
• Archivi lettori e fornitori comuni per tutto il Polo