Post on 01-May-2015
Interlingua e analisi degli errori.
La valutazione
Prof.ssa Scorca Giovanna
Quali sono le esigenze specifiche dei minori stranieri?
Al momento dell’arrivo ogni neoarrivato ha la necessità di: orientarsi/riorientarsinell’ambiente di accoglienza comunicare ed interagire in situazioni diverse apprendere nuove parole e contenuti “senza perdersi”
Inoltre i minori per inserirsi nelle scuole devono: leggere e scrivere nella nuova lingua comprendere e produrre messaggi e testi, orali e scritti, di complessità diversa e crescente; studiare e apprendere i contenuti del curricolo comune riflettere sulla nuova lingua, le sue strutture e componenti grammaticali, morfologiche e sintattiche;
Riferimenti legislativi
DECRETO LEGISLATIVO 25 LUGLIO 1998, N. 286 “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplinadell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”art.38
“Le istituzioni scolastiche, nel quadro di una programmazione territoriale degli interventi, anche sulla base di convenzioni con le Regioni e gli Enti Locali, promuovono la realizzazione e la attuazione di corsi di lingua italiana”
Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri Febbraio 2006 (riprese nel 2007)
“Uno degli obiettivi prioritari nell’integrazione degli alunni stranieri è quello di promuovere l’acquisizione di una buona competenza nell’italiano scritto e parlato, nelle forme ricettive e produttive, per assicurare uno dei principali fattori di successo scolastico ed inclusione sociale”
Interlingua
Sistema linguistico elaborato dall’apprendente che risulta dai tentativi di produrre una norma della lingua di arrivo
La nozione di interlingua tiene conto del fatto che le produzioni degli apprendenti non devono essere viste come insieme di parole e frasi costellate di errori, ma un sistema governato da regole ben precise.
Concetto dinamico di interlinguaConcetto dinamico di interlingua
Occorre sempre mettersi dal punto di vista Occorre sempre mettersi dal punto di vista dell’apprendente e cercare di analizzare…dell’apprendente e cercare di analizzare… perché vengono formulate certe ipotesi e non altre? perché vengono formulate certe ipotesi e non altre? perché alcune prima di altre?perché alcune prima di altre? perché e quando un'ipotesi viene abbandonata o perché e quando un'ipotesi viene abbandonata o riformulatariformulata
Per fare tutto questo è molto utile il concetto di Per fare tutto questo è molto utile il concetto di
interlinguainterlingua
““competenza transitoriacompetenza transitoria””L'interlingua è un sistema linguistico vero e proprio, L'interlingua è un sistema linguistico vero e proprio,
con le sue regole e la sua logica, con le sue regole e la sua logica, parlato da chi sta apprendendo una seconda linguaparlato da chi sta apprendendo una seconda lingua
L’interlingua di un apprendente
Un sistema linguistico in evoluzione costituito da regole ben precise
Rappresenta i tentativi di un apprendente di produrre una norma della lingua d’arrivo
Alcuni enunciati in interlingua
•Preso ristorante cinese maaa … a Livorno mhm anno scorso, tornato Milano, adeso lavorare (donna cinese, in Italia da 4 anni)•mi hano mandata/o il bilietto d’aereo, io ero abituata co l’autobus, che non avevo problemi per la visa [=visto] (donna greca, stata in Italia molte volte)•Lunedì de solito devo andare in oficio. Infatti sono andata in ufficio e ho passato metà matinata in ufficio. Dopo ho profitato, quando sono a Trento mi piace far le spese di casa là al supermercato (donna venezuelana, in Italia da due anni)
Lo sviluppo dell’interlingua
L’acquisizione della L2 avviene per stadi
Alcune sequenze evolutive sono caratterizzate da principi universali: sono quindi indipendenti dalla L1, dall’età, e dall’istruzione
Un esempio di sequenza evolutiva
Forma basica Io mangiare
Participio passato Io mangiato
Imperfetto Io mangiavo
Futuro Io mangerò
Congiuntivo Se io mangiassi
Quale italiano?
•L’italiano non è un sistema linguistico unico e omogeneo, ma un sistema di sistemi•I sotto-sistemi sono le diverse varietà dell’italiano•Alcune varietà dell’italiano: lo standard, gli italiani regionali, l’italiano parlato in diversi contesti (+/- formali), l’italiano parlato da diversi gruppi sociali (+/- scolarizzati)N.B.: i dialetti sono lingue romanze, non varietà dell’italiano
Le varietà dell’italiano
•non sono affatto a conoscenza di che cosa abbiano loro detto•non so affatto che cosa abbiano loro detto•non so affatto che cosa hanno loro detto•non so mica che cosa gli hanno detto•non so mica cosa gli han detto•so mica cosa gli han detto•so mica cosa ci han detto•so mica cosa che ci han detto
Gli errori
•Deviazioni rispetto a una norma attesa
•Concepiti come difetti, mancanze
•Non sono mai intenzionali, ma tentativi di produrre frasi secondo le regole della lingua d’arrivo
Concetto dinamico di erroreConcetto dinamico di errore
Alcuni errori segnalano cheAlcuni errori segnalano chel'apprendente sta formulando ipotesi interessantil'apprendente sta formulando ipotesi interessanti
ed evolutivamente efficaci sulla L2 ed evolutivamente efficaci sulla L2
Il semplice conteggio degli erroriIl semplice conteggio degli errorinon permette di comprendere ‘ cosa stia facendo ’ non permette di comprendere ‘ cosa stia facendo ’
l’apprendente: l’apprendente: quali sono le sue ipotesi, quali sono le sue ipotesi,
quali sono le aree su cui sta compiendo esperimenti quali sono le aree su cui sta compiendo esperimenti e quali invece quelle che cerca di evitare, e quali invece quelle che cerca di evitare,
dove sono i punti di instabilità e dove sono i punti di instabilità e quelli di consolidamento o fossilizzazione quelli di consolidamento o fossilizzazione
'cosa sta facendo l'apprendente?''cosa sta facendo l'apprendente?'
domanda centrale
. La valutazione
Perché correggere? Un insegnante percepisce la correzione dei compiti come uno dei suoi doveri primari, ma, frequentemente, è anche l'allievo che chiede la correzione perché pensa che essa migliorerà i suoi risultati futuri. La correzione, inoltre, ha la funzione di controllo del processo di apprendimento e questo serve sia all'allievo sia all'insegnante.
Diventa così centrale la funzione regolativa della valutazione, così come richiamata dalla CM n.24/1 marzo 2006, che dia la possibilità di registrare i progressi eventualmente conseguiti dall’alunno nel raggiungimento degli obiettivi formativi fissati in modo adeguato alle sue esigenze, oltre a sollecitare il coinvolgimento dell’alunno stesso nel suo percorso di apprendimento.
Per quanto riguarda la valutazione degli alunni stranieri in generale si richiamano i seguenti criteri
•raggiungimento degli standard minimi disciplinari e, in modo particolare, raggiungimento degli obiettivi socio-affettivi in ordine alla motivazione, all’impegno, alla partecipazione al dialogo educativo da parte dell’alunno;•esiti degli interventi di supporto linguistici extracurricolari, quali corsi di italiano, supporti di mediazione linguistica, ecc…;•risultati di percorsi personalizzati attraverso supporto di materiali didattici semplificati forniti dai docenti;•nella produzione orale e scritta, la valutazione dovrà prescindere dall’aspetto formale (morfosintattico, morfologico, lessicale e stilistico) privilegiando l’acquisizione di strutture, tipologie testuali, parole-chiave,ecc…, nell’ottica già richiamata di non penalizzare come “errore” ciò che si configura come stadio di apprendimento della lingua 2 (che gli studi definiscono “interlingua”, di durata anche pluriennale ove si tratti di lingue distanti dal ceppo neolatino).
Forme tradizionali di valutazione della competenza linguistica
Scrivi i verbi tra parentesi nella forma appropriata: Ieri noi (dormire) moltoVolgi le seguenti frasi dal presente al passatoScrivi cosa hai fatto domenica
Limiti della valutazione linguistica tradizionale
•Valutata con prove metalinguistiche, orientate alla forma (conoscenza dichiarativa, controllata, astratta)•Orientata alle regole della L2•Misurata in base al numero di errori
Valutare la competenza linguistica: un approccio alternativo
•Valutata con prove comunicative, orientate al significato (conoscenza procedurale, automatica, in situazione)•Orientato alle strutture dell’interlingua•Misurazione rapportata al concetto di sviluppo, evoluzione del sistema
Elicitare i dati
•Conversazione spontanea
•Task comunicativi con:descrizione di immaginitrova le differenzecomponi un’immagineracconto di video
L’approccio tradizionale
“Volgi dal singolare al plurale”
una forchetta due forchetti x
un libro due libri un ragazzo due ragazzi un sergente due sergenti una sedia due sedi x
un amico due amico x
un computer due computri x
un problema due probleme x
L’approccio tradizionale
“L’apprendente sbaglia 5 plurali su 8” E allora?-E’ molto lontano dalla lingua d’arrivo?-E’ migliorato/peggiorato/cambiato rispetto a due mesi fa?-E’ sfortunato, curioso, pigro?-Cosa sta facendo?
Gli errori non sono tutti uguali: tipi di errori
Fonologico: es. muntagna, pellone
Lessicale: es. leggiono, anda, prenduto
Grammaticale: es. ieri io dormo, io arrivato, io ho andato
Gli errori non sono tutti uguali: il passato prossimo
frase risultato analisi
Io arriva ieri errore Forma basica: manca category procedure e ogni forma di flessione
Io arrivato errore C’è category procedure: prima forma di flessione
Io ho arrivato errore C’è phrase procedure: costruzione del SV; errore lessicale: scelta errata ausiliare
Noi siamo arrivato
errore C’è phrase procedure: costruzione del SV; errore grammaticale: mancato accordo Sogg.-SV
Noi abbiamo arrivati
errore C’è S-procedure: accordo Sogg-SV; errore lessicale: scelta errata dell’ausiliare
Noi siamo arrivati corretto C’è S-procedure: accordo Sogg-SV; inoltre, scelta corretta dell’ausiliare
Implicazioni didattiche
Una valutazione basata sui processi di sviluppo dell’interlingua è utile per:
•descrivere più accuratamente lo sviluppo linguistico;•svolgere interventi più mirati di attenzione alla forma (ad es. spiegazioni, esercitazioni, correzioni);•costruire un sillabo psicologicamente plausibile
Valutazione e didatticaValutazione e didattica
La prima conseguenza per la valutazione è dunque quella di analizzare gli errorianalizzare gli errori invece che limitarsi a contarli.
Una seconda conseguenza delle ricerche sull'interlingua è che la valutazione viene legata ai processi cognitivi di produzione della seconda lingua.
Un approccio didattico fondato sulla nozione di interlingua
cercherà di partire sempre da ciò che
l'apprendente sa farel'apprendente sa fare, dalle suesue regole, dalle suesue incertezze ed esitazioni,
per aiutarlo a progredireper aiutarlo a progredire verso la lingua d'arrivo
Attraverso l’insegnamento e l’apprendimento della lingua, noi:-formiamo nuova cittadinanza sociale-generiamo bisogni di integrazione e di comunicazione tra mondi prima separati che necessitano di stare insieme, di trovare modo di capirsi e confrontarsi.
Questo percorso, che comincia a scuola, troverà necessariamente
sbocconella realtà sociale che sapremo
realizzare insieme:tanto più saremo attenti a includere
individualità e conoscenza, saperi e culture differenti, tanto più riusciremo
a far crescere un’identità comune, condivisa nella quale
tutti si sentiranno protagonisti.
La Scuola come: -laboratorio per lo studio
dell’alterità, -laboratorio unico di saperi,
cultura e informazione adatti alla sfida del nostro tempo
-microcosmo multicolore in grado di aprire la via ad una
società senza frontiere