IL RUOLO DELLA ASL -...

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ASL FOGGIA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

CONFERENZA REGIONALE

“L’EMERGENZA IDRO – POTABILE DEL LAGO DI OCCHITO: ESPERIENZA DI DUE ANNI DI GESTIONE DEL RISCHIO”

IL RUOLO DELLA ASL Bari 05.12.2011

Dr. Matteo CANNAROZZI de GRAZIA Dirigente Struttura Gestione Risorse Idriche Area Nord

Dalla nota n. 24/34244/3 del 15.12.2004 dell’Assessorato alla Sanità Regione Puglia:

in applicazione della normativa riferita alle aree di salvaguardia delle risorse idriche (D.M. 26.03.91, d. l.vo 132/99, d. l.vo 31/01), considerata la complessità della materia e le applicazioni della stessa ai fini della tutela e salvaguardia della salute pubblica, è opportuno che le ASL della Regione istituiscano un Gruppo di Lavoro Multidisciplinare che collabori di concerto per la trattazione della problematica riferita alle acque per il consumo umano.

Dalla nota n. 24/16301/3 del 16.06.2005 dell’Assessorato alla Sanità Regione Puglia:

atteso che i dati e le notizie da fornire attengono alle competenze dei Servizi del dipartimento di Prevenzione – SISP, SIAN e SPESAL, dispone che le ASL con proprio atto deliberativo individui e nomini un Gruppo di Lavoro costituito da unità di personale con le professionalità necessarie, afferenti ai citati Servizi interessati.

Dalla nota n. 24/5180/1 del 23.03.2006 dell’Assessorato Regionale delle Politiche della Salute:

considerata la complessità e l’interdisciplinarietà della materia, le ASL sono invitate a riformulare il gruppo di Lavoro, ove già costituito, secondo le direttive

contemplate.

Delibera del Direttore Generale dell’ASL FG/1 n. 593 in data 21.08.2006

Viene istituita la Struttura Semplice a valenza dipartimentale denominata “Struttura per la Gestione delle Risorse Idriche (S.G.R.I.)”, così costituita( non dedicati): Dr. Matteo Cannarozzi de Grazia, Medico SISP – SIAN, Dirigente Responsabile della Struttura Dott.Berardino Frascolla, Biologo Dott. Raffaele Prencipe, Chimico Sig.ra Giuseppina Iannoli e il sig. Violano Paolo,assistenti amministrativi Tecnici della Prevenzione in servizio nell’ambito territoriale di riferimento, per le attività di vigilanza e ispezione.

Competenze dell’ASL

• DM 26.03.91 “Norme tecniche di prima attuazione del DPR n. 236 del 24

maggio 1988, n. 236, relativo all'attuazione della direttiva CEE n. 80/778 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell'art. 15 della L. 16 aprile 1987, n. 183”.

effettuare, in collaborazione con i competenti uffici

comunali, i controlli ispettivi degli acquedotti ai sensi degli allegati I, II (stato delle opere, controlli interni, etc.)

Competenze dell’ASL

D.Lgs. 02.02.2001 n.31 ( mod. D.Lgs. 2 febbraio 2002, n. 27) “Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano”.

Art. 6 Controlli

Comma 5-bis. Il giudizio di idoneità dell'acqua destinata al consumo

umano spetta all'azienda U.S.L. territorialmente competente. (Comma aggiunto dall'art. 1, comma 1, lett. g), D.Lgs. 2 febbraio 2002, n. 27.)

D.Lgs. 02.02.2001 n.31- Art.10 (valutazione del rischio)

• 1. Fatto salvo quanto disposto dagli articoli 13, 14 e 16, nel caso in

cui le acque destinate al consumo umano non corrispondono ai valori di parametro fissati a norma dell'allegato "I", l'azienda unità sanitaria

locale interessata, comunica al gestore l'avvenuto superamento e,

effettuate le valutazioni del caso, propone al

sindaco l'adozione degli eventuali provvedimenti cautelativi a tutela della salute pubblica, tenuto conto dell'entità del superamento del valore di parametro pertinente e dei potenziali rischi per la salute umana

nonché dei rischi che potrebbero derivare da un'interruzione dell'approvvigionamento o da una limitazione di uso delle acque erogate.

individuazione (anche in riferimento all’art. 43 del d. l.vo 152/99) e codifica dei punti di prelievo (art. art. 8)

comunicazione dei punti di prelievo, delle frequenze di campionamento e degli eventuali aggiornamenti alla Regione e al Ministero della sanità (art. 8) in conformità a quanto disposto dall’Accordo Stato – Regioni del 18.04.002

controlli esterni sulla base di piani di controllo (art. 8), anche sulle acque utilizzate nelle imprese alimentari e su quelle fornite mediante cisterna (art. 6)

individuazione di ricerche supplementari di sostanze e/o microrganismi qualora vi sia motivo di sospettarne la presenza in quantità tali da rappresentare un potenziale rischio per la salute umana (art.8 )

• Informazione: Il Sindaco, l'azienda sanitaria locale, l'Autorità

d'ambito ed il gestore informano i consumatori in ordine ai provvedimenti adottati, ciascuno per quanto di propria competenza.(art.10,comma 4)

D.Lgs. 02.02.2001 n.31- Art.12

(Competenze delle Regioni o province autonome) • 1. Alle regioni e alle province autonome compete quanto segue:

• a) previsione di misure atte a rendere possibile un approvvigionamento idrico di emergenza per fornire acqua potabile rispondente ai requisiti previsti dall'allegato I, per la quantità ed il periodo minimi necessari a far fronte a contingenti esigenze locali;

• b) esercizio dei poteri sostitutivi in casi di inerzia delle autorità locali competenti nell'adozione dei provvedimenti necessari alla tutela della salute umana nel settore dell'approvvigionamento idrico-potabile;

• c) concessione delle deroghe ai valori di parametro fissati all'allegato I, parte B, o fissati ai sensi dell'art. 11, comma 1, lett. b), e gli ulteriori adempimenti di cui all'art. 13;

• d) adempimenti relativi all'inosservanza dei valori di parametro o delle specifiche contenute nell'allegato I, parte C, di cui all'art. 14;

• e) adempimenti relativi ai casi eccezionali per i quali è necessaria particolare richiesta di proroga di cui all'art. 16;

• f) adozione di piani di intervento per il miglioramento della qualità delle acque destinate al consumano umano;

• g) definizione delle competenze delle aziende unità sanitarie locali.

NON CONFORMITA’

derivante da parametro microbiologico o chimico Valori di parametro che non possono essere superati: il superamento obbliga alla valutazione dell’eventuale interruzione dell’erogazione dell’acqua.

NON CONFORMITA’

derivante da parametri indicatori (parametri

organolettici, torbidità, conducibilità, pH, Al3+ , NH4+, Cl-, Fe3+,

Mn2+, O2, SO42-, Na+, TOC, Durezza, Residuo a 180°, disinfettante

residuo, Clostridium perfringens, Colonie a 22°, Coliformi a 37°) il superamento del valore di parametro per uno di essi non costituisce una condizione di rischio, ma uno scadimento della qualità dell’acqua

NON CONFORMITA’

In caso di superamento del valore di un parametro:

individuare la causa del superamento

considerare l’entità del superamento

valutare il rischio per la salute

NON CONFORMITA’

non tutti i casi di non conformità sono indicativi di una vera e propria contaminazione; essa potrebbe dipendere da varie circostanze, comprese le interferenze nella fase di campionamento e trasporto dei campioni. Importante è la conoscenza della situazione all’atto del campionamento ed il confronto con le memorie storiche dei dati relativi al parametro superato.

Non conformità ai parametri MICROBIOLOGICI E CHIMICI

Superamento

dei valori

(ARPA) Comunicazione immediata

al gestore

Valutazione possibile rischio

Eventuale adozione di provvedimenti

da trasmettere al Sindaco

Prelievo entro le 24

Congiuntamente al gestore

Anche a monte e a valle Esito favorevole

Archiviazione del caso

Conferma esito sfavorevole

Valutazioni possibili rischi

proposta al Sindaco di adozione di

provvedimenti a tutela della salute pubblica

Ulteriori analisi

Prescrizioni al gestore

e richiesta di relazione

archiviazione

Sanzioni e comunicazioni di reato

preli

evo

ASL

Superamento

dei valori

(ARPA) Comunicazione immediata

al gestore

Prelievo entro le 24

Congiuntamente al gestore

Anche a monte e a valle Conferma esito sfavorevole

Valutazioni possibili rischi

proposta al Sindaco di adozione di

provvedimenti a tutela della salute pubblica

Ulteriori analisi

Prescrizioni al gestore

e richiesta di relazione

archiviazione

Sanzioni e comunicazioni di reato

GESTIONE DELLA NON CONFORMITA’ parametri chimici e microbiologici

per la valutazione del rischio si fa riferimento: alle “linee guida dell’OMS”

alle considerazioni sul significato di alcuni parametri chimici e batteriologici, riportate in: ACQUA E SALUTE - INDICAZIONI TRATTE DALLE LINEE GUIDA DELL’OMS SULLA QUALITÀ DELL’ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO

RAPPORTI ISTISAN

Domenica 1 febbraio 2009 Convocazione della ASL di Foggia

presso l’Assessorato alle Politiche della Salute

Presenza nell’invaso di Occhito

di cianobatteri

specie

Plankthotrix Rubescens

2 x 106 cellule algali/l (fonte ARPA Molise)

Ricerca della Plankthotrix Rubescens

Non prevista nelle analisi di:

• verifica

• routine

Planktothrix Rubescens

È un parametro accessorio per il quale non è definito un valore

d.lgs 31/2001, art. 8.3:

“L’azienda Unità sanitaria locale assicura una ricerca

supplementare, caso per caso, delle sostanze e dei microrganismi per i quali non sono fissati valori di parametro a norma dell’Allegato I, qualora vi sia motivo di sospettarne la presenza in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana. La ricerca dei parametri supplementari è effettuata con metodiche predisposte dall’Istituto Superiore di Sanità”.

Incontro presso l’Assessorato alle Politiche della Salute - Bari

• Effettuare la valutazione del rischio

• Eventuale comunicazione ai cittadini

Elementi per la valutazione del rischio

• Presenza e numero di cellule nella rete di distribuzione idrica

• Presenza e concentrazione delle cianotossine nella rete di distribuzione idrica

• Acquisizione di informazioni relative al profilo tossicologico delle cianotossine

• Valutazione del grado di protezione fornito dal sistema di approvvigionamento

Organizzazione del lavoro

• Modelli analitici

• Laboratorio di riferimento

• Piano di campionamento

• Valutazione dei risultati delle analisi

Primi risultati - fonte ARPA Puglia

9 febbraio 2009

Acqua grezza 34 x 106 cellule algali/l

Acqua trattata 5 x 106 cellule algali/l

San Severo 5 x 106 cellule algali/l

EMERGENZA Planktothrix Rubescens

12 febbraio 2009 La ASL FOGGIA istituisce un “Gruppo Tecnico”

per l’emergenza Planktothrix Rubescens, costituito da:

DIRETTORE SANITARIO PRO TEMPORE Dr. Matteo Cannarozzi de Grazia, Responsabile S.G.R.I. Area Nord

– Coordinatore Dr. Michele Tangi, Responsabile Area Centro Dr.ssa Rosalia Bisceglia, Responsabile Area Sud Dott. Berardino Frascolla, Biologo Dott. Raffaele Prencipe, Chimico Dott.ssa Rosaria Di Taranto, Biologa

microcistine

15 febbraio 2009

Acqua grezza 0,34 g MC disciolta/l

0,42 g MC totale/l

Acqua trattata 0,20 g MC disciolta/l

0,20 g MC totale/l

altre date

Acqua di rete < 0,16 g MC disciolta/l

< 0,17 g MC totale/l

Grado di protezione del sistema di approvvigionamento

• L’AQP non possiede un sistema di trattamento avanzato con ozonizzazione e/o filtrazione su carbone attivo, che garantisca la qualità dell’acqua erogata in casi di bloom algali

• Grado di protezione relativo MINIMO (Bertram e altri -

OMS 1999)

Partecipazione ASL

Tavoli istituzionali:

-Regione Puglia

-Asl FG

-Provincia di Foggia

-PREFETTURA DI FOGGIA

-SINDACI E CONSIGLI COMUNALI

-PROCURA

-MASS MEDIA

-INTERPELLANZE PARLAMENTARI E REGIONALI

Considerazioni

-Collegialità delle decisioni

-Umiltà di confrontarsi

-Senso di responsabilità e……… in primis

la salute dei cittadini!!!!!!

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

DIRETTORE DR. FRANCO CARELLA

STRUTTURA PER LA GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE (S.G.R.I.)

Dr. Berardino Frascolla(biologo), dr. Raffaele

Prencipe( chimico),

i T.d.P. e in particolare Argentile, Iannacone, Sparvieri e Trentalange

i collaboratori Pina Iannoli e Paolo Violano

• località Coppitella- tel. 0884711224-tel e fax 0884711235-

71019 VIESTE

grazie