Post on 19-Feb-2019
IL RISCHIO NEL LABORATORIO CHIMICO
Nel laboratorio chimico, viste le operazioni che si eseguono, le apparecchiature e soprattutto le sostanze che si
usano, è bene considerare il pericolo di incidenti e pertanto adottare tutte le misure possibili per il contenimento di
qualsiasi rischio.
La vigente normativa sottolinea infatti la necessità di adottare idonee iniziative rivolte alla formazione ed
informazione del personale, nonché di tutti i soggetti, allievi compresi, che svolgono attività nei laboratori di
chimica.
Il primo passo è quello di riconoscere la pericolosità intrinseca delle sostanze chimiche utilizzate, sapendone
leggere l’etichetta e la scheda di sicurezza e collocandole correttamente nell’ambito delle classificazioni delle
sostanze chimiche stabilite dalla comunità internazionale.
Il secondo è sapere tutto quello che si sta facendo in relazione alle operazioni da eseguire e alla apparecchiatura da
usare.
E’ bene inoltre controllare i dispositivi di protezione collettiva (DPC) e individuale (DPI), verificando che siano
sempre rispondenti alle esigenze di sicurezza.
Prima di intraprendere qualsiasi attività è bene dunque conoscere:
1) il regolamento di laboratorio
2) la classificazione ed etichettatura delle sostanze
3) le norme elementari per l’uso e manipolazione delle sostanze e preparati
4) le norme elementari per l’uso delle apparecchiature ed attrezzature
5) i dispositivi di protezione
1
2
Esercizio:
1) Crocia se trattasi di affermazione vera o falsa
a) in caso di emergenza corri verso la porta di uscita V
F
b) per diluire un acido aggiungi l’acqua che ritieni necessaria V
F
c) se ti arriva una goccia di sostanza corrosiva negli occhi chiama subito il 118 V F
d) tieni accanto a te lo zainetto con tutto il materiale che potrebbe servirti V
F
e) se ti ricordi sempre quale sostanza è contenuta in quale contenitore non serve l’etichetta V F
f) indossa gli occhiali di protezione quando c’è il pericolo di schizzi V
F
g) nel caso di reazione particolarmente lunga puoi, nel frattempo, mangiarti un panino V F
h) entra in laboratorio al suono della campanella
V F
i) usa la cappa per l’allontanamento di ogni sostanza V
F
l) proteggi gli occhi con gli occhiali se necessario, anche se porti le lenti a contatto V
F
m) per prelevare liquidi usa sempre la propipetta
V F
n) la prima semplice analisi qualitativa di una sostanza consiste nell’annusarla e assaggiarla V F
CLASSIFICAZIONE DELLE SOSTANZE E PREPARATI
Le sostanze allo stato naturale oppure ottenute mediante qualsiasi processo di produzione e i preparati, costituiti da
miscele di due o più sostanze, possono essere pericolosi per
a) le loro caratteristiche chimico-fisiche: sono le sostanze ed i preparati esplosivi, comburenti,
infiammabili in generale;
b) le loro proprietà tossicologiche: sono le sostanze ed i preparati tossici in generale, nocivi, corrosivi,
irritanti e sensibilizzanti;
c) gli effetti specifici sulla salute: sono le sostanze e i preparati cancerogeni, mutageni e tossici per il ciclo
riproduttivo;
d) le proprietà eco-tossicologiche: sono le sostanze ed i preparati che possono essere pericolosi per
l’ambiente.
SIMBOLI E INDICAZIONI DI RISCHIO CHIMICO
Il Regolamento (CE) n. 1272/2008 introduce nuovi criteri di classificazione dei rischi e nuovi
pittogrammi di pericolo. I nuovi simboli, inseriti in una cornice romboidale rossa, sostituiscono i
precedenti di colore nero in un quadrato arancione incorniciato di nero che erano stabiliti dalla direttiva
3
67/548/CEE . Il termine per l'entrata in vigore del nuovo Regolamento è fissato per il 1º giugno 2015,
mentre è possibile già dal 2010 affiancare le nuove etichette a quelle già esistenti. Il codice GHS che
accompagna ciascun pittogramma sta per Globally Harmonized System.
Cartello europeo per il trasporto di sostanze pericolose: questo particolare
cartello indica estremamente infiammabile (33) - benzina (1203).
4
CLASSIFICAZIONE DELLE SOSTANZE E PREPARATI
Pittogramma di
pericolo
(regolamento CE
1272/2008)
Simbolo e
denominazione
(direttiva 67/548/CEE,
obsoleta)
Significato (definizione e precauzioni) Esempi
GHS01
E
ESPLOSIVO
Classificazione: sostanze o preparazioni che possono
esplodere a causa di una scintilla o che sono molto
sensibili agli urti o allo sfregamento.
Precauzioni: evitare colpi, scuotimenti, sfregamenti,
fiamme o fonti di calore.
Tricloruro di
azoto
Nitroglicerina
GHS02
F
INFIAMMABILE
Classificazione: Sostanze o preparazioni:
che possono surriscaldarsi e successivamente
infiammarsi al contatto con l'aria a una
temperatura normale senza impiego di energia
solidi che possono infiammarsi facilmente per
una breve azione di una fonte di fiamma e che
continuano ad ardere
liquidi che possiedono un punto di
combustione compreso tra i 21 e i 55 °C.
gas infiammabili al contatto con l'aria a
pressione ambiente
gas che a contatto con l'acqua o l'aria umida
creano gas facilmente infiammabili in
quantità pericolosa.
Precauzioni: evitare il contatto con materiali ignitivi
(come aria e acqua).
Benzene
Etanolo
Acetone
F+
ESTREMAMENTE
INFIAMMABILE
Classificazione: sostanze o preparazioni liquide il cui
punto di combustione è inferiore ai 21 °C.
Precauzioni: evitare il contatto con materiali ignitivi
(come aria e acqua).
Idrogeno
Acetilene
Etere etilico
GHS03
O
COMBURENTE
Classificazione: sostanze che si comportano da
ossidanti rispetto alla maggior parte delle altre
sostanze o che liberano facilmente ossigeno atomico o
molecolare, e che quindi facilitano l'incendiarsi di
sostanze combustibili.
Precauzioni: evitare il contatto con materiali
combustibili.
Ossigeno
Nitrato di
potassio
Perossido di
idrogeno
GHS04
(nessuna
corrispondenza)
Classificazione: bombole o altri contenitori di gas
sotto pressione, compressi, liquefatti, refrigerati,
disciolti.
Precauzioni: trasportare, manipolare e utilizzare con
la necessaria cautela.
Ossigeno
Acetilene
5
GHS05
C
CORROSIVO
Classificazione: questi prodotti chimici causano la
distruzione di tessuti viventi e/o materiali inerti.
Precauzioni: non inalare ed evitare il contatto con la
pelle, gli occhi e gli abiti.
Acido
cloridrico
Acido
fluoridrico
GHS06 per
prodotti tossici
acuti
GHS08 per
prodotti tossici a
lungo termine
T
TOSSICO
Classificazione: sostanze o preparazioni che, per
inalazione, ingestione o penetrazione nella pelle,
possono implicare rischi gravi, acuti o cronici, e anche
la morte.
Precauzioni: deve essere evitato il contatto con il
corpo.
Cloruro di bario
Monossido di
carbonio
Metanolo
Trifluoruro di
boro
T+
ESTREMAMENTE
TOSSICO
Classificazione: sostanze o preparazioni che, per
inalazione, ingestione o assorbimento attraverso la
pelle, provocano rischi estremamente gravi, acuti o
cronici, e facilmente la morte.
Precauzioni: deve essere evitato il contatto con il
corpo, l'inalazione e l'ingestione, nonché
un'esposizione continua o ripetitiva anche a basse
concentrazioni della sostanza o preparato.
Cianuro
Nicotina
Acido
fluoridrico
GHS07
Xi
IRRITANTE
Classificazione: sostanze o preparazioni non
corrosive che, al contatto immediato, prolungato o
ripetuto con la pelle o le mucose possono espletare
un'azione irritante.
Precauzioni: i vapori non devono essere inalati e il
contatto con la pelle deve essere evitato.
Cloruro di
calcio
Carbonato di
sodio
Xn
NOCIVO
Classificazione: sostanze o preparazioni che, per
inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo,
possono implicare rischi per la salute non mortali;
oppure sostanze che per inalazione o contatto possono
causare reazioni allergiche o asmatiche; oppure
sostanze dagli effetti mutageni sospetti o certi[3].
Precauzioni: i vapori non devono essere inalati e il
contatto con la pelle deve essere evitato.
Laudano
Diclorometano
Cisteina
GHS09
N
PERICOLOSO PER
L'AMBIENTE
Classificazione: il contatto dell'ambiente con queste
sostanze o preparazioni può provocare danni
all'ecosistema a corto o a lungo periodo.
Precauzioni: le sostanze non devono essere disperse
nell'ambiente.
Fosforo
Cianuro di
potassio
Nicotina
6
Le frasi H
Le frasi H (Hazard statements), contenute all'interno del Regolamento (CE) n. 1272/2008, rappresentano
indicazioni di pericolo relative a sostanze chimiche. In Italia l'Istituto Superiore di Sanità ha fatto sue
queste indicazioni, redistribuendole in sue pubblicazioni.
Le frasi H hanno sostituito le più vecchie frasi R, oggi abrogate.
I consigli P
I cosiddetti consigli P (Precautionary statements) sono prescrizioni di natura sanitaria contenute all'interno del
Regolamento (CE) n. 1272/2008 e rappresentano consigli di prudenza relativi alla prevenzione, reazione,
conservazione e smaltimento delle sostanze chimiche.
In Italia l'Istituto Superiore di Sanità ha fatto sue queste indicazioni, redistribuendole in sue pubblicazioni.
I consigli P hanno sostituito le più vecchie frasi S, oggi abrogate.
Nella tabella che segue sono riportati i 9 pittogrammi con le classi e le indicazioni di pericolo associate. Le classi di
pericolo sono contrassegnate dal numero 2 se il pericolo è fisico; 3 se è per la salute e 4 se per l’ambiente.
Analogamente le indicazioni di pericolo sono contrassegnate dalla lettera H seguita dal numero 2 se il pericolo è
fisico; 3 se è per la salute e 4 per l’ambiente. In generale il grado di pericolo diminuisce passando da una
indicazione all’indicazione immediatamente successiva (l’indicazione H201 è meno pericolosa della H200).
I primi 5 pittogrammi e corrispondenti 16 classi di pericolo si riferiscono a pericoli fisici. I 3 pittogrammi
successivi si riferiscono ai pericoli per la salute a cui corrispondono altre 10 classi di pericolo. E’ evidente che alla
stessa classe di pericolo possono essere associati più pittogrammi. L’ultimo pittogramma, con una sola classi di
pericolo, si riferisce ai pericoli per l’ambiente. Alla classe di pericolo supplementare con indicazione: “Pericoloso
per lo strato di ozono” non corrisponde alcun pittogramma.
Simbolo e Pittogramma Classi di pericolo Indicazioni di pericolo
Bomba che esplode
GHS01
2.1 Esplosivi 2.8 Sostanze e miscele autoreattive 2.15 Perossidi organici
H200: Esplosivo instabile
H201: Esplosivo; pericolo di esplosione di massa
H202: Esplosivo; grave pericolo di proiezione H203: Esplosivo; pericolo di incendio, di spostamento
d’aria o di proiezione
H204: Pericolo di incendio o di proiezione H240: Rischio di esplosione per riscaldamento
H241: Rischio di incendio o di esplosione per
riscaldamento
Fiamma
GHS02
2.2 Gas infiammabili 2.3 Aerosol infiammabili 2.6 Liquidi infiammabili 2.7 Solidi infiammabili 2.8 Sostanze e miscele autoreattive 2.9 Liquidi piroforici 2.10 Solidi piroforici 2.11 Sostanze e miscele autoriscaldanti 2.12 Sostanze e miscele che a contatto con l’acqua emettono
H220: Gas altamente infiammabili
H222: Aerosol altamente infiammabile
H223: Aerosol infiammabile
H224: Liquido e vapore altamente infiammabili
H225: Liquido e vapore facilmente infiammabili
H226: Liquido e vapore infiammabili H228: Solido infiammabile
H241: Rischio di incendio o di esplosione per
riscaldamento H242: Rischio di incendio per riscaldamento
H250: Spontaneamente infiammabile all'aria
H251: Sostanza autoriscaldante:può infiammarsi H252: Sostanza autoriscaldante in grandi quantità: può
infiammarsi
H260: A contatto con l’acqua libera gas infiammabili che possono infiammarsi spontaneamente
H261: A contatto con l’acqua libera gas infiammabili H261: A contatto con l’acqua libera gas infiammabili
7
gas infiammabili 2.15 Perossidi organici
Fiamma su cerchio
GHS03
2.4 Gas comburenti 2.13 Liquidi comburenti 2.14 Solidi comburenti
H270: Può provocare o aggravare un incendio;
comburente H271: Può provocare un incendio o un'esplosione; molto
comburente
H272: Può aggravare un incendio: comburente H272: Può aggravare un incendio: comburente
Bombola per gas
GHS04
2.5 Gas sotto pressione
H280: Contiene gas sotto pressione: può esplodere se
riscaldato
H281: Contiene gas refrigerato: può provocare ustioni o lesioni criogeniche
Corrosione
GHS05
2.16 Corrosivo per i metalli 3.2 Corrosione della pelle 3.3 Gravi lesioni oculari
H290: Può essere corrosivo per i metalli
H314: Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari
H318: Provoca gravi lesioni oculari
Teschio e tibie incrociate
GHS06
3.1 Tossicità acuta H300: Letale se ingerito
H301: Tossico se ingerito
Punto esclamativo
GHS07
3.1 Tossicità acuta 3.2 Irritazione della pelle 3.3 Irritazione oculare 3.4 Sensibilizzazione della pelle 3.8 Tossicità specifica per organi bersaglio — esposizione singola: irritazione delle vie respiratorie; narcosi
H302: Nocivo se ingerito
H315: Provoca irritazione cutanea
H319: Provoca grave irritazione oculare H317: Può provocare una reazione allergica della pelle
H335: Può irritare le vie respiratorie o
H336: Può provocare sonnolenza o vertigini
8
Pericolo per la salute
GHS08
3.4 Sensibilizzazione delle vie respiratorie 3.5 Mutagenicità sulle cellule germinali 3.6 Cancerogenicità 3.7 Tossicità per la riproduzione 3.8 Tossicità specifica per organi bersaglio — esposizione singola 3.9 Tossicità specifica per organi bersaglio — esposizione ripetuta 3.10 Pericolo in caso di aspirazione
H334: Può provocare sintomi allergici o asmatici o
difficoltà respiratorie se inalato.
H340: Può provocare alterazioni genetiche (indicare la via di esposizione se è accertato che nessun'altra via di
esposizione comporta il medesimo pericolo)
H341: Sospettato di provocare alterazioni genetiche (indicare la via di esposizione se è accertato che
nessun’altra via di esposizione comporta il medesimo
pericolo) H360: Può nuocere alla fertilità o al feto (indicare l’effetto
specifico, se noto) (indicare la via di esposizione se è
accertato che nessun’altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo)
H361: Sospettato di nuocere alla fertilità o al feto
(indicare l’effetto specifico, se noto) (indicare la via di esposizione se è accertato che nessun’altra via di
esposizione comporta il medesimo pericolo)
H370: Provoca danni agli organi (o indicare tutti gli organi interessati, se noti) (indicare la via di esposizione
se è accertato che nessun’altra via di esposizione
comporta il medesimo pericolo) H371: Può provocare danni agli organi (o indicare tutti gli
organi interessati, se noti) (indicare la via di esposizione
se è accertato che nessun’altra via di esposizione comporta il medesimo pericolo)
H372: Provoca danni agli organi (o indicare tutti gli
organi interessati, se noti) in caso di esposizione
prolungata o ripetuta (indicare la via di esposizione se è
accertato che nessun’altra via di esposizione comporta il
medesimo pericolo) H373: Può provocare danni agli organi (o indicare tutti gli
organi interessati, se noti) in caso di esposizione
prolungata o ripetuta (indicare la via di esposizione se è accertato che nessun’altra via di esposizione comporta il
medesimo pericolo)
H304: Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie
Ambiente
GHS09
4.1 Pericoloso per l’ambiente acquatico
H400: altamente tossico per gli organismi acquatici
H410: Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata
H411: Tossico per gli organismi acquatici con effetti di
lunga durata
CLASSE DI PERICOLO SUPPLEMENTARE PER L’UNIONE EUROPEA
EUH059: Pericoloso per lo strato di ozono
di sicurezza L’etichetta
Sull’imballaggio o sui contenitori delle sostanze e dei preparati classificati come pericolosi è presente un etichetta
che costituisce la prima fonte
informativa sulla
manipolazione del prodotto. È
quindi essenziale saperla
leggere attentamente e capirne
il significato. L’etichetta
contiene informazioni concise,
ma ben definite, sui pericoli
dovuti alla manipolazione e
sulle più idonee procedure da
adottare per la riduzione di tali rischi.
9
La scheda di sicurezza
La normativa comunitaria prevede, per i responsabili dell’immissione sul mercato di una sostanza o di un preparato
pericoloso, l’obbligo di fornire all’utilizzatore dell’agente chimico una scheda di dati di sicurezza. La scheda viene
redatta in base a criteri standard stabiliti dalla normativa stessa e costituisce, rispetto alle etichette, una raccolta di
informazioni più completa e approfondita per quanto riguarda i rischi associati all’impiego. La scheda fornisce
delle linee guida il più possibile esaustive sulle precauzioni da adottare durante la manipolazione e sui
provvedimenti più idonei in caso di necessità o di emergenza; attraverso un’attenta lettura della stessa è possibile
ottenere informazioni per una corretta e sicura manipolazione delle sostanze.
I dispositivi di protezione individuale
Per Dispositivo di Protezione Individuale (DPI) si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e
tenuta dal lavoratore a scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la
salute durante il lavoro.
Importanti dispositivi di protezione individuale nel laboratorio di chimica sono:
il camice in cotone, va indossato chiuso con le maniche non arrotolate; non ha
polsini ma elastici ai polsi per evitare che si impigli durante il lavoro.
i guanti sono di diverso tipo a seconda dell’uso e della sostanza manipolata
(possono essere resistenti alle alte temperature, se in PVC risultano adatti alla
manipolazione di acidi e basi, possono essere in lattice, in nitrile, etc.)
gli occhiali sono dotati di lenti che possono resistere all’impatto ed hanno una
struttura più robusta dei normali occhiali. Devono avere degli schermi laterali ed
essere indossati tutte le volte che esiste la possibilità che sostanze, particelle,
oggetti, frammenti possano entrare in contatto con gli occhi. E’ sconsigliato l’uso
di lenti a contatto.
10
I dispositivi di protezione collettiva
Per Dispositivi di Protezione Collettiva (DPC) si intendono i sistemi che intervenendo direttamente sulla fonte
inquinante riducono o eliminano il rischio di esposizione del lavoratore e la contaminazione dell’ambiente di
lavoro.
Le cappe d’aspirazione sono considerate lo strumento principale per la protezione
sia dai rischi di incendio e d’esplosione causati da reazioni chimiche incontrollate,
sia dal rischio legato alla tossicità delle sostanze chimiche utilizzate. Esse
rappresentano pertanto il sistema più importante di protezione collettiva nei
laboratori.
Altri dispositivi di emergenza sono:
La doccia di sicurezza per lavaggi del corpo
da sostanze aggressive indispensabile per un
efficace e rapido lavaggio in caso di incidente.
Il pronto intervento oculare per lavare
gli occhi in caso di incidente
La coperta ignifuga per spegnere inizi di incendio o con cui coprire persone avvolte da
fiamme, realizzata in lana di vetro non infiammabile
L'estintore è un'apparecchiatura mobile destinata allo spegnimento di
fuochi mediante emissione autonoma di prodotti atti a soffocare o in
qualsiasi modo spegnere i fuochi stessi.
11
Esercizi:
2) Trovi di seguito i nomi di alcune sostanze di uso comune (o presenti in prodotti di uso comune). Leggi
attentamente le loro etichette e individua i rischi associati al loro uso.
Ipoclorito di sodio
pericolo
Frasi H 314 - 400
Consigli P
260 - 301+330+331 - 303+361+353 -
305+351+338 - 405 - 501 [
E’ UNA SOSTANZA CORROSIVA E PERICOLOSA
PER L’AMBIENTE.
…………………………………..……....………..
…………………………………………..………..
……………………………………..……..………
……………………………………………..……..
……………………………………………..……..
………………………..…………………………..
Acido solforico
pericolo
Frasi H 314 - 290
Consigli P
280 - 301+330+331 - 305+351+338 -
309 - 310
…………………………………..……....………..
…………………………………………..………..
……………………………………..……..………
……………………………………………..……..
……………………………………………..……..
………………………..…………………………..
…………...……………………………………….
Ammoniaca
pericolo
Frasi H 221 - 280 - 331 - 314 - 400 - EUH071
Consigli P
210 - 260 - 280 - 273 - 304+340 -
303+361+353 - 305+351+338 - 315 - 377 -
381 - 405 - 403
…………………………………………………….…..
………………………………………………………...
………………………………………………………...
…………………………………….…………………..
……………………………………...…………………
…………………………………………...……………
…………………………………………...……………
………………………………………..……………….
…………………………………………………………
Acetone
pericolo
Frasi H 225 - 319 - 336 - EUH066
Consigli P 210 - 233 - 305+351+338
……………………………………………………
……………………………………………………
……………………………………………………
……………………………………………………
……………………………………………………
……………………………………………………
……………………………………………………
12
Monossido di carbonio
pericolo
Frasi H 331 - 220 - 360d - 372 - 280
Consigli P
260 - 210 - 202 - 304+340 - 308+313 - 377
- 381 - 405 - 403
……………………………………………………
……………………………………………………
……………………………………………………
……………………………………………………
………………………..………………………..…
……………………………………………………
……………………………………………………
Acido fluoridrico
pericolo
Frasi H 300 - 310 - 330 - 314 - EUH071
Consigli P
260 - 262 - 280 - 304+340 - 302+350 -
303+361+353 - 305+351+338 - 315 - 405 -
403
………………………………………………...………
………………………………………………...………
………………………………………………………….
……………………………………………...….………
…………………………………………………..……..
………………………………………………………….
……………………………………………...….………
…………………………………………………..……..
Acido cloridrico
pericolo
Frasi H 280 - 314 - 331
Consigli P 261 - 280 - 305+351+338 - 310 - 410+403
………………………………………………….……..
……………………………………………….………..
…………………………………………………….…..
……………………………………………….….…….
……………………………………………….………..
…………………………………………………….…..
……………………………………………….….…….
Cloroformio
attenzione
Frasi H 351 - 302 - 373 - 315
Consigli P 302+352 - 314
Nicotina
Frasi H 301 - 310 - 411
Consigli P 273 - 280 - 302+352 - 309+310
……………………………………………………
……………………………………………………
……………………………………………………
……………………………………………………
……………………………………………………
……………………………………………….……
………………………………………………….…
…………………………………………………..
……………………………………………………
……………………………………………………
……………………………………………………
……………………………………………………
……………………………………………………
……………………………………………………
13
3) Individua e distingui i dispositivi di protezione individuale (I) da quelli collettivi e di emergenza (C).
…. camice …. doccia guanti …. cilindro …. bunsen …. lavaocchi
…. coperta ignifuga …. propipetta …. provetta ….. estintore …. imbuto …. cappa
4) Quale tra i simboli sotto riportati identifica una sostanza comburente?
a) b c) d)
5) Quale sostanza a contatto con i tessuti può esercitare su di essi un’azione distruttiva?
a) comburente b) infiammabile c) corrosiva d) nociva
6) Distingui le indicazioni di pericolo dai consigli di prudenza utilizzando le tre righe a disposizione.
………………………………………………………………………...…………………………………………
……..
…………………………………………………………………………………………………………………
……….
…………………………………………………………………………………………………………………
……….
7) Il cianuro è un classico esempio di sostanza …
a) comburente b) molto tossica c) corrosiva d) nociva
8) Il simbolo di una sostanza irritante è:
a) T b) C c) F+ d) Xi e) O f) E g) I
9) Che effetti possono produrre le sostanze mutagene?
…………………………………………………………………………………………………………………
……
10) La nitroglicerina è un classico esempio di sostanza
………………………………………………………….
Soluzione degli esercizi: F,F,F,F,F,V,F,F,F,V,V,F 3) I,C,I,,,C,C,,,C,,C 4) d 5) c 7) b 8) d 10) esplosiva