Il futuro che ci aspetta. Conferenza del 2014

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Che fine farà la coscienza umana nella futura era della simbiosi tra uomo e macchina?

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Il futuro che ci aspetta

quale coscienza nell’era della ipertecnologia

conferenza diDott. Elio Occhipinti

www.occhipintielio.it

Incertezza, complessità, velocità, globalizzazione, pervasività e dipendenza massiva dalle tecnologie, quali saranno gli

effetti per le nostre vite nel breve e nel lungo termine? Quali le conseguenze a livello

individuale e sociale? La nostra coscienza cambierà o si creerà una frattura incolmabile tra l’uomo e la tecnologia? Siamo destinati ad un salto evolutivo o stiamo precipitando nella

barbarie?

Günther Anders (Stern)1902 – 1992Filosofo

L’uomo è antiquato1956

Dislivello prometeico

incapacità della nostra anima di rimanere al corrente dei nostri

prodotti,un dislivello che ogni giorno si fa

più grande

Dislivello Prometeico

all’illimitata capacità formale di produrre non corrisponde da parte dell’uomo una rapida

capacità di adattabilità

Brian Arthur (1946 - )Professor of Economics and Population Studies at Stanford, and Citibank Professor at the Santa Fe Institute.

2009

Da sempre l'umanità si è sentita a suo agio con la natura: ci fidiamo della

natura, non della tecnologia. Eppure ci rivolgiamo a questa per

salvaguardare il nostro futuro: speriamo nella tecnologia. Quindi speriamo in qualcosa di cui non ci

fidiamo pienamente.

Eppure la tecnologia è una programmazione della natura, è orchestrazione e uso di fenomeni

naturali. Quindi nella sua essenza la tecnologia è naturale, profondamente naturale.

Kevin Kelly (1952 - )Scrittore, fotografo e ambientalista.Cofondatore della rivista Wired 

2010

Il technium é un risultato della mente umana, è anche un risultato della vita e, per estensione, un risultato dell'auto-organizzazione fisica e chimica che in origine ha consentito la vita stessa.

Ray Kurzweill(1948 – immortale)Saggista, inventore,Director of engineering at Google

Io sono principalmente uno schema che si conserva nel tempo. Sono uno

schema che evolve, e posso influenzare il corso dell'evoluzione del mio schema. La conoscenza è uno schema, distinto dalla pura

informazione, e perdere delle

conoscenze e una perdita grave.

Intelligenza Artificiale

Robi, il bambino robot

E la coscienza?

La nascita della coscienza permise ai nostri antenati di essere consapevoli

della propria condizione.

La conoscenza dipende dalla capacità di creare e sviluppare e archiviare immagini esplicite del mondo esteriore e interiore.

Grazie all’immaginazione e alla riflessione è possibile

anticipare, prevedere e orientare le azioni, e inventarne di nuove.

L’homo sapiens è sempre stato homo technologicus

Da sempre la tecnologia concorre a formare l’essenza

dell’umano.

Il rapporto tra l’uomo e la tecnologia è un rapporto di simbiosi.

La tecnologia potenzia e può far emergere nuove

caratteristiche fisiche e cognitive, ma ne indebolisce o

annulla altre.

Il fenomeno non riguarda tanto la tecnologia in sé ma il rapporto tra l’uomo e la tecnologia.

Per fronteggiare il dilagare delle informazioni e le pluralità delle

funzioni bisogna coltivare la capacità di astrazione,

immaginazione e concentrazione.

Non dovremmo accettare alcuna tecnologia che ci indebolisca, né presumere che se una cosa è possibile sia automaticamente desiderabile ... laddove invece migliora la nostra relazione con il mondo e con noi stessi, afferma la vita. Afferma la nostra umanità. (Brian Arthur)

Il Laboratorio della Coscienza è dedicato a quanti, sempre più numerosi, sentono il bisogno di indagare la propria natura più profonda e di raggiungere una consapevolezza che possa essere tradotta in azione e condivisa con gli altri. Per questo le attività che proponiamo insegnano a fermarsi, a dedicarsi a se stessi, all'ascolto e al dialogo. Esse fanno appello all'innata aspirazione al miglioramento insita in ogni ricercatore e alla sua capacità di mettersi in gioco utilizzando i limiti come occasioni di crescita.

www.laboratorio-coscienza.org

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