Il finanziamento delle iniziative sul biogas e il biometano · Cumulabilità con altri incentivi e...

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Rimini, 12 febbraio 2015

Il finanziamento delle iniziative sul biogas e il biometano

Mauro Conti

Al fianco delle Banche e dei loro clienti per fornire un

supporto specialistico al fine di

comprendere, analizzare e risolvere i problemi degli operatori delle “Tre A”

Agroalimentare Ambiente

Agricoltura

Società di servizi tecnico-finanziari per le Banche nelle “Tre A”

BIT –Servizi per l’investimento sul territorio, chi è?

BIT svolge un’attività di technical advisor

offrendo un supporto tecnico-amministrativo e consulenza finanziaria per progetti di sviluppo

e investimento nei settori delle “3A”

BIT come Technical Advisor

Cosa fa BIT? Attività di consulenza per:

• Valutazione redditività aziende agricole;

• Valutazione progetti d’investimento az. Agr. e Cooperative;

• Due diligence per FER (tecnica, amministrativa, legale, economico-finanziaria);

• Sopralluoghi ad impianti FER.

AGRICOLTURA

• Audit aziendali;

• Studi fattibilità e progettazione;

• Progetti di risparmio energetico;

• Analisi tecnico-economica e finanziaria investimenti az. Agroal. e Cooperative.

AGROALIMENTARE

• Due- diligence per impianti a FER

• Sopralluoghi agli impianti a FER

• Certificazione energetica degli edifici

• Audit per l’efficienza energetica

AMBIENTE

Per chi lavora BIT SPA?

Unicredit Leasing

Banco Popolare

Cassa di Risparmio Bolzano

Mediocredito Centrale

Banca del Mezzogiorno

Banca Popolare Bolzano

Banca Popolare Etica

Per le Banche di Credito Cooperativo ed Iccrea Banca Impresa, ed inoltre:

Valutazione investimento

Nel valutare un finanziamento occorre analizzare oltre al progetto di investimento, anche la situazione complessiva

dell’azienda, ossia:

gli aspetti patrimoniali;

la capacità organizzativa ed imprenditoriale;

la tipologia di biomassa utilizzata.

• riconoscere le soluzioni a maggior potenziale competitivo in termini di: efficienza tecnologica, organizzativa e logistica;

• scegliere i partner che esprimono al meglio gli obiettivi aziendali;

• individuare la soluzione organizzativa più idonea all’azienda e alle peculiarità del suo capitale umano;

• confrontare le soluzioni tecnologiche possibili: efficacia nell’utilizzo della materia prima a disposizione, efficienza dell’impianto, manutenzioni, modalità di sorveglianza e controllo, verifica impianti funzionanti da tempo, servizi e garanzie concessi dalla ditta fornitrice, impegno di gestione richiesto;

Progetti di qualità

L’attore principale del progetto è l’AZIENDA, la quale dovrà:

• analizzare gli aspetti tecnici e organizzativi: accertamento delle materie prime a disposizione, verifica dei potenziali fornitori di materie prime, studio delle forme di integrazione di filiera, gestione logistica delle materie prime e dei residui;

• confrontarsi con gli aspetti tecnici e autorizzativi: localizzazione dell’impianto, potenzialità e limiti del territorio, eventuali problematiche e limiti di allacciamento e di autorizzazione;

• analizzare gli aspetti economici e finanziari: prospettive di mercato, incentivi e sgravi, finanziamenti, piano economico finanziario disponibilità di sostegno da parte di istituti di credito, consorzi fidi, ecc.

Progetti di qualità

L’attore principale del progetto è l’AZIENDA, la quale dovrà:

Biogas

Progetti valutati da BIT SPA

Tipologia Progetti valutati

BIOGAS 185

Gassificazione 14

Olio vegetale 24

Combustione 16

Altro 13

TOTALE 252

Potenza impianti Numero impianti

valutati

1≤250 36

250≤900 36

1 MW 175

> 1 MW 5

TOTALE 252

Contatore FER Elettriche

Costo indicativo annuo [€ Mln]:

5.390,5

FER elettriche: un nuovo decreto entro la fine di febbraio

Alla soglia dei 5,8 miliardi il viceministro allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, ha annunciato che entro la fine di febbraio un decreto regolamenterà il settore delle rinnovabili elettriche non fotovoltaiche per il prossimo triennio.

De Vincenti ha ribadito che il nuovo sistema di incentivi dovrà essere più efficiente e rispondente

alle regole di mercato.

“Vogliamo muoverci prima di esaurire i 5,8 miliardi e per sbloccare gli investimenti e usare via via nei prossimi anni le uscite dagli incentivi per sostenere le rinnovabili e raggiungere gli obiettivi europei”.

Nuove installazioni finanziate senza aumentare la spesa in bolletta

… Le risorse economiche per le nuove installazioni “saranno rinvenibili dall'uscita dei vecchi impianti dai previgenti

meccanismi, spesso inefficienti da un punto di vista della spesa, e dalla proiezione dell'andamento del ‘contatore’ nel medio termine,

garantendo la maggior accuratezza possibile fra la previsione di spesa e gli oneri che i consumatori di energia elettrica saranno

realmente chiamati a sostenere. In tal modo, sarà possibile finanziare nuove iniziative senza aumentare la spesa in bolletta”.

Claudio De Vincenti

Nuovi impatti normativi ed economici

Pertanto BIT SPA non ritiene bancabili progetti di NUOVI impianti fino ad un chiarimento sul sistema

incentivante (tranne per quelli che possono entrare in esercizio entro il prossimo mese)

… c’è bisogno di chiarezza e stabilità normativa!

Nuovi impatti normativi ed economici

Grazie alla nuova Legge di stabilità, dal 1° gennaio è entrato in vigore, anche per le agroenergie, il particolare meccanismo Iva dell’inversione contabile (o “reverse charge”). Il meccanismo trasferisce gli obblighi di assolvimento dell’imposta dal produttore cedente l’energia all’acquirente (il GSE), in deroga al principio generale secondo il quale il venditore della merce emette fatture con l’Iva che poi versa all’Erario. Verrà maturato quindi un credito IVA progressivamente crescente (ove assenti acquisti in esenzione di IVA) che potrà essere chiesto a rimborso o utilizzato in compensazione solo nell'esercizio successivo a quello di formazione e, quindi, con ampio differimento temporale e appesantimento conseguente del ciclo finanziario aziendale.

Conseguenza: perdita di liquidità per chi produce energia!

Nuovi impatti normativi ed economici

Manutenzione ordinaria e straordinaria cogeneratori – FAQ GSE • Gse: “è possibile sostituire temporaneamente un motore/turbina/alternatore (nel seguito, in

generale, anche componente o dispositivo), inviato alla casa costruttrice o ad altra ditta specializzata per l’effettuazione dei richiesti interventi di manutenzione programmata/straordinaria, con un altro motore o turbina o alternatore, a condizione che:

• il motore/turbina/alternatore sostitutivo (nel seguito anche denominato e inteso quale “componente di scorta”) soddisfi i seguenti requisiti:

utilizzi la stessa tecnologia e la stessa fonte di quello sostituito temporaneamente;

abbia una potenza meccanica nominale (nel caso di sostituzione di un motore o di una turbina) o una potenza elettrica attiva nominale (nel caso di sostituzione di un alternatore) non superiore a quella del componente sostituito temporaneamente;

sia di proprietà esclusiva del Soggetto Responsabile;

non sia già stato impiegato in altri impianti incentivati”

Nuove esigenze finanziarie

Le nuove esigenze di finanziamento saranno:

reverse charge (prodotto bancario per anticipo iva);

sostituzione motori per manutenzioni programmate e straordinarie.

Investimenti per 180-250 mila euro

Nuove esigenze finanziarie

Reverse charge: la strada più semplice è una linea di credito per l’Iva;

Sostituzione motori: finanziamento (mutuo chirografario o leasing strumentale).

Quali prospettive?

• Un settore che potenzialmente ha molto da realizzare (impianti per aziende zootecniche) ma gli aspetti normativi e la crisi di settore inibiscono gli investimenti (necessari fondi di garanzia, misure PSR 2014-2020);

• Mercato secondario attivo con investitori interessati ad acquisto impianti;

• Importante rendere efficienti gli impianti realizzati.

Potenzialità del biogas in Italia

Fonte: CRPA

Circa 20 TWh/anno di EE (2700 MWe) o circa 6,5 Miliardi m3 di CH4/anno

Principali substrati

Deiezioni animali : 130.000.000 t/a

Scarti agro-industriali: 5.000.000 t/a

(Scarti di macellazione(Cat.3): 1.000.000 t/a)

Fanghi di depurazione: 3.500.000 t/a

Fraz.org. dei RU: 10.000.000 t/a

Residui colturali: 8.500.000 t SS/a

Colture energetiche: 200.000 ha

Le biomasse nella filiera agroalimentare

Agroenergie: se utilizzate e coltivate in misura appropriata sono una grande opportunità per l'agricoltura e l'ambiente;

contributo importante per aumentare l'autonomia energetica locale

Tipo Azienda Tipo biomassa Impianto Produzione energetica

Vitivinicola residui di potatura,

vinacce e raspi caldaia biomasse,

impianto gassificazione

Energia termica, biocombustibili solidi, energia

elettrica

Zootecnica liquami, siero digestore energia elettrica con recupero

di calore

Agroforestale residui potatura caldaia biomasse,

impianto gassificazione

energia termica, biocombustibile solido,

energia elettrica

Seminativa

colture erbacee dedicate, colture arboree rotative, residui colturali

digestore, impianto spremitura, caldaia

biomasse

energia elettrica con recupero di calore, biocombustibili

liquidi

Olivicola scarti vegetali digestore energia elettrica con recupero

di calore

Frutticola residui potatura,

scarti vegetali

caldaia biomasse, digestore, impianto

gassificazione

energia termica, biocombustibili solidi, energia

elettrica

L'azienda agricola dispone di

sottoprodotti spesso inutilizzati o smaltiti come rifiuti

Biometano

Biometano: adempimenti attesi

L'Autorità per l'energia, il gas ed il sistema idrico deve:

definire la responsabilità e le modalità di effettuazione della misurazione della quantità di biometano immesso in rete (misura del biometano immesso nelle reti);

identificare le modalità e il soggetto responsabile per l'attività di certificazione e misurazione della quantità di biometano incentivabile (misura del biometano incentivabile);

con riferimento all'utilizzo del biometano nei trasporti, deve definire le modalità di determinazione della data di entrata in esercizio e di misurazione del biometano immesso in consumo e incentivabile (Ambito trasporti: entrata in esercizio dell'impianto di produzione e misura del biometano incentivabile effettivamente immesso in consumo);

definire le modalità con cui le risorse per l'incentivazione per l'immissione in rete del biometano trovano copertura sulle tariffe di trasporto del gas naturale (copertura oneri incentivazione biometano in rete);

definire le modalità di calcolo degli autoconsumi della produzione di biometano (autoconsumi produzione biometano).

Fonte: CIB (5 novembre 2014)

L’autorità è in procinto di rilasciare un DOCUMENTO UNICO in cui saranno trattati questi aspetti!

Biometano: adempimenti attesi

MIPAAF: deve definire la procedura per la verifica dei requisiti per la materia prima per il double counting nel caso di biometano utilizzato nel settore dei trasporti, CTI: deve definire le linee guida per la sostenibilità del biometano; GSE: deve definire e pubblicare le procedure applicative; pubblicazione che, secondo decreto avverrà soltanto in seguito all'adozione dei provvedimenti di cui agli adempimenti precedentemente illustrati …

Fonte: CIB (5 novembre 2014)

Costi di investimento

A livello mondiale sono censiti quasi 300 impianti a biometano (121 solo in Germania e 55 in Svezia);

Mercato e tecnologie sono ancora in fase di consolidamento;

I costi di investimento variano in base alla tecnologia utilizzata (ancora in fase di evoluzione) e alla capacità produttiva dell’impianto.

Fonte: IEA Bioenergy

Costi di investimento

Fonte: “Tecnologie e sistemi di conversione del biogas in biometano” – Cernuschi, Ripamonti – DIIAR Sezione Ambientale Politecnico di Milano

Costi di esercizio

Fonte: “Tecnologie e sistemi di conversione del biogas in biometano” – Cernuschi, Ripamonti – DIIAR Sezione Ambientale Politecnico di Milano

Impianti esistenti: accesso all’incentivazione del biometano

Vi possono accedere:

• Impianti completamente riconvertiti;

• Impianti che impieghino una parte della produzione di biogas, anche a seguito di incremento produttivo;

Nelle seguenti misure:

Durata incentivo

• Se impianto non incentivato per produzione e.e.: 20 anni

• Se impianto incentivato con TO: 5 anni più residuo durata TO

Tipo Incentivo % biometano incentivato

Immissione in rete 40%

Trasporto 70%

Utilizzo in impianti CAR 40%

Cumulabilità con altri incentivi e Switching tra sistemi di incentivazione

Per impianti di proprietà di imprese agricole, singole o associate:

• Cumulabili con altri incentivi pubblici (conto interesse o capitale) non superiori al 40% del costo di investimento

Cambio modalità incentivazione (immissione in rete, trasporto o utilizzo in CAR):

• Massimo 3 volte nella vita dell’impianto

• Switching con decorrenza dal 1 gennaio dell’anno successivo alla richiesta

Possibili usi del biometano

1. Trasporto pubblico per circolazione in aree definite del Primiero

2. Vendita diretta al privato cittadino (distributore multi–fuel)

3. Eventuale produzione di energia termica o elettrica (teleriscaldamento) in base alla miglior tecnologia possibile (efficienza ed economicità).

(*) il consumo si riferisce a 8 ore a 65 Kw al 50%

Fonte: Convegno nazionale “Le tecnologie del biometano” Fieragricola, Bioenergy Expo, Area Forum - Verona, 3 febbraio 2012 - Silvia Silvestri, Antonio Fuganti, Francesco Colaone

Diverse modalità di finanziamento

Criteri di scelta per definire la struttura del finanziamento

• DIMENSIONE DEL PROGETTO: capacità produttiva dell’impianto;

• TIPOLOGIA DI STRUTTURA DELL’OPERAZIONE (project finance o finanziamento corporate) e RELATIVI COSTI;

• NATURA DEI SOGGETTI COINVOLTI: sponsor, SPV, Costruttore e gestore dell’impianto, Azienda agricola, etc;

• APPROFONDIMENTO DELL’ANALISI svolta dai consulenti tecnici, legali, assicurativi;

• DISPONIBILITA’ RILASCIO GARANZIE.

Bancabilità di un’operazione

Alta prevedibilità e stabilità dei flussi finanziari futuri generati dal progetto;

Stabilità dei costi della materia prima utilizzata (qualità, quantità garantita);

Bassi rischi di costruzione e industriali;

Affidabilità - notorietà operatori (costruttori e gestori degli impianti);

Tecnologia utilizzata già testata e non sperimentale;

Sponsor esperti del settore e con buone capacità industriali – manageriali;

Bassi rischi legislativi – politici legati al settore.

Visione generale delle opzioni di finanziamento e di reperimento fondi

Le principali opzioni di finanziamento e reperimento fondi per i progetti energetici sono:

Opzione di finanziamento

• Capitali propri

• Finanziamento della banca: -mutuo tradizionale - finanziamento del progetto

• Investitori

• Leasing

• Noleggio

• Fondi di investimento

Opzione di reperimento fondi

• Nazionale e locale: PSR

• Tariffa fissa onnicomprensiva (medio – lungo termine) per elettricità o produzione di metano

• Certificati bianchi

• Crediti d’imposta/indennità

I piani finanziari

Alcune considerazioni: a) INVESTITORI notevoli complessità b) AZIENDE eccessive semplificazioni (la Banca è il 1° costo!) c) Le assunzioni tecniche sono essenziali per redigere un piano

finanziario “corretto” e “aderente alla realtà” d) Introduzione di parametri di riferimento “standard” ALCUNI ESEMPI:

• Rese produttive • Costi di approvvigionamento (costo di produzione o costo

opportunità?) • Costi di gestione (personale, manutenzione, assicurazione) • Corretta valorizzazione dei “plus valori” (spesso estremizzati) • Qualificata gestione dei contratti di compravendita (biometano )

Come procedere…

1. Confronto preventivo sui progetti con la consulenza di BIT SPA;

2. Definizione degli aspetti economici e contrattuali per rendere bancabili i progetti;

3. Confronto con istituti finanziatori per individuare le soluzioni più convenienti.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE …

Mauro Conti

BIT SpA

- Direttore -

Via Girolamo Magnani, 10

43100 Parma Tel. 0521/494389

www.bit-spa.it info@bit-spa.it

… LE NOSTRE COMPETENZE SONO A VOSTRA DISPOSIZIONE!