STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di...

37
STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA PRODUZIONE DI BIOMETANO CON ALTRI INCENTIVI PUBBLICI UTILIZZABILI PER LA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI MARZO 2018 MENDELSOHN | Agenzia di Sviluppo Centro Studi Mendelsohn

Transcript of STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di...

Page 1: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA PRODUZIONE DI BIOMETANO CON ALTRI INCENTIVI

PUBBLICI UTILIZZABILI PER LA

REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI

MARZO 2018

MENDELSOHN | Agenzia di Sviluppo Centro Studi Mendelsohn

Page 2: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2

IL NUOVO DECRETO BIOMETANO DEL 2 MARZO 2018 .......................................................... 3

LA CLASSIFICAZIONE ATECO DI UN IMPIANTO DI PRODUZIONE DI BIOMETANO ................... 4

CASO 1. IMPIANTO DI PRODUZIONE DI BIOMETANO AVANZATO A PARTIRE DA FRAZIONE

ORGANICA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI (FORSU) RACCOLTA IN MANIERA DIFFERENZIATA FIN

DALL’ORIGINE ....................................................................................................................... 5

GLI AIUTI DI STATO COMPATIBILI E UTILIZZABILI PER UN IMPIANTO DI PRODUZIONE DI

BIOMETANO AVANZATO A PARTIRE DA FRAZIONE ORGANICA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI

(FORSU) RACCOLTA IN MANIERA DIFFERENZIATA FIN DALL’ORIGINE (CASO 1). .................... 6

CONTRATTI DI SVILUPPO MISE ...................................................................................................... 6

Procedura speciale “FAST TRACK” .................................................................................... 9

Il progetto di ricerca e sviluppo sperimentale ................................................................ 10

LEGGE 181/89 NUOVO REGIME .................................................................................................. 12

NUOVA SABATINI (decreto interministeriale 25 gennaio 2016) ..................................... 13

IPERAMMORTAMENTO 250% INDUSTRIA 4.0...................................................................... 15

CREDITO DI IMPOSTA PER INVESTIMENTI NEL MEZZOGIORNO ........................................... 16

BANDI REGIONE PUGLIA ...................................................................................................... 18

Bando Titolo II capo III Regione Puglia ........................................................................... 18

BANDI PIA PICCOLE IMPRESE / PIA MEDIE IMPRESE / CONTRATTI DI PROGRAMMA

REGIONE PUGLIA ............................................................................................................ 19

CASO 2. IMPIANTO DI PRODUZIONE DI BIOMETANO AVANZATO DI PROPRIETÀ DI IMPRESE

AGRICOLE, SINGOLE ED ASSOCIATE A PARTIRE DA MATERIE DI ORIGINE AGRICOLA E

AGROINDUSTRIALE ............................................................................................................. 20

CONTRATTI DI SVILUPPO MISE .................................................................................................... 21

Procedura speciale “FAST TRACK” .................................................................................. 24

Il progetto di ricerca e sviluppo sperimentale ................................................................ 25

LEGGE 181/89 NUOVO REGIME .................................................................................................. 27

NUOVA SABATINI (decreto interministeriale 25 gennaio 2016) ..................................... 28

Strumento attivo sull’intero territorio nazionale ............................................................ 28

IPERAMMORTAMENTO 250% INDUSTRIA 4.0...................................................................... 29

CREDITO DI IMPOSTA PER INVESTIMENTI NEL MEZZOGIORNO ........................................... 30

BANDI REGIONE PUGLIA ...................................................................................................... 32

Bando Titolo II capo III Regione Puglia ........................................................................... 32

BANDI PIA PICCOLE IMPRESE / PIA MEDIE IMPRESE / CONTRATTI DI PROGRAMMA

REGIONE PUGLIA ............................................................................................................ 33

CASO 3. IMPIANTO DI PRODUZIONE DI BIOMETANO AVANZATO A PARTIRE DA RIFIUTI

INDUSTRIALI O COMMERCIALI INSERITI NELL’ALLEGATO 3 AL DECRETO BIOMETANO. ....... 34

CASO 4. IMPIANTO DI PRODUZIONE DI BIOMETANO AVANZATO DI PROPRIETÀ DI IMPRESE

NON AGRICOLE A PARTIRE DA MATERIE DI ORIGINE AGRICOLA E AGROINDUSTRIALE. ...... 34

APPENDICE. L’IMPIANTO DI LIQUEFAZIONE DEL BIOMETANO. ........................................... 35

LA CLASSIFICAZIONE ATECO DI UN IMPIANTO DI LIQUEFAZIONE DEL BIOMETANO ............ 35

Page 3: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

3

STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA PRODUZIONE DI BIOMETANO CON ALTRI INCENTIVI PUBBLICI UTILIZZABILI PER LA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI

IL NUOVO DECRETO BIOMETANO DEL 2 MARZO 2018

La novità più rilevante del nuovo “Decreto biometano”, firmato in data

2 marzo 2018 dai ministeri dello Sviluppo Economico, da quello

dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e da quello delle

Politiche agricole, alimentari e forestali, e pubblicato sulla GU Serie

Generale n. 65 del 19-03-2018, è la forte cumulabilità degli incentivi alla

produzione di biometano con quelli per la realizzazione degli impianti.

La politica di incentivazione dello Stato che emerge è non soltanto

quella di incentivare fortemente la produzione di biometano (CIC), ma

anche di consentire agli imprenditori di avere un aiuto per la

realizzazione degli impianti, utilizzando gli strumenti che erogano aiuti di

stato in diverse forme e con diverse modalità di accesso.

Questa cumulabilità è sancita dal combinato disposto dei seguenti

articoli del decreto biometano:

Art. 1 comma 8

Art. 6 comma 10

Art. 14 comma 1

Page 4: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

4

LA CLASSIFICAZIONE ATECO DI UN IMPIANTO DI PRODUZIONE DI

BIOMETANO

Ateco classifica un impianto di produzione di biometano con il

seguente codice:

Ateco 20.59.9 Fabbricazione di altri prodotti chimici nca

Descrizione attività:

FABBRICAZIONE DI GELATINE E LORO DERIVATI

FABBRICAZIONE DI ALTRI VARI PRODOTTI CHIMICI

FABBRICAZIONE DI BIOCARBURANTI (BIODIESEL, ETANOLO USO

LOCOMOZIONE)

Per la nostra analisi prenderemo in considerazione quattro distinti casi

che riguardano gli aspetti di cumulabilità degli incentivi:

CASO 1. Impianto di produzione di biometano avanzato1 a partire da

frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU) raccolta in maniera

differenziata fin dall’origine;

CASO 2. Impianto di produzione di biometano avanzato di proprietà di

imprese agricole, singole ed associate a partire da materie di origine

agricola e agroindustriale;

CASO 3. Impianto di produzione di biometano avanzato a partire da

rifiuti industriali o commerciali inseriti nell’Allegato 3 al decreto

biometano;

CASO 4. Impianto di produzione di biometano avanzato di proprietà di

imprese non agricole a partire da materie di origine agricola e

agroindustriale.

Gli impianti di produzione di biometano a partire da codigestione di

diverse materie (FORSU e materie di origine agricola e agroindustriale,

FORSU e rifiuti industriali, rifiuti industriali e materie di origine agricola e

agroindustriale) verranno classificati in uno dei precedenti casi con il

criterio della prevalenza. Per esempio, un impianto con dieta al 51% di

FORSU e 49% di altre materie, verrà inquadrato nel CASO 1, e così via.

1 Biometano avanzato: il biometano ottenuto a partire dalle materie elencate nella

parte A dell’allegato 3 del Decreto del Ministro dello sviluppo economico 10 ottobre

2014 e successive modifiche (Allegato 3 al decreto biometano).

Page 5: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2 1

5

CASO 1. Impianto di produzione di biometano avanzato a partire

da frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU) raccolta in

maniera differenziata fin dall’origine.

La previsione normativa

Art. 1 comma 8

Per i soli impianti di produzione di biometano a partire da frazione

organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU) raccolta in maniera

differenziata fin dall’origine, solo ai fini della cumulabilità degli

incentivi, non si considerano parti dell’impianto di produzione di

biometano le sezioni di ricezione e stoccaggio, pretrattamento ed

eventuale trattamento, in quanto comunque funzionali alla gestione

del ciclo dei rifiuti in accordo alla gerarchia comunitaria di trattamento

dei rifiuti.

La previsione normativa è riportata nella seguente tabella.

Sezione dell’impianto Parte dell’impianto

1 Ricezione e stoccaggio NO Ciclo dei rifiuti

2 Pretrattamento NO Ciclo dei rifiuti

3 Trattamento (digestione anaerobica) con

produzione di biogas NO Ciclo dei rifiuti

4 Depurazione e raffinazione del biogas a

biometano SI

5 Produzione compost NESSUNA

PREVISIONE

Tabella 1

Ne consegue che gli investimenti funzionali al ciclo dei rifiuti (sezioni 1,2

e 3) in questi impianti a FORSU:

vengono posti al di fuori dalle previsioni normative del decreto

biometano

non sono soggetti ad alcun limite di cumulabilità

possono godere di qualunque incentivo

Page 6: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2 1

6

Gli aiuti di stato compatibili e utilizzabili per un impianto di produzione di biometano avanzato a partire da frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU) raccolta in maniera differenziata fin dall’origine (CASO 1).

Contratti di sviluppo MISE Strumento attivo sull’intero territorio nazionale

La previsione normativa

Testo vigente del dm 9 dicembre 2014 recante la disciplina dei contratti

di sviluppo

(aggiornato al 12 ottobre 2017 con le modifiche recate dai decreti

ministeriali 9 giugno 2015, 8 novembre 2016 e 2 agosto 2017)

Classificazione dell’iniziativa

Un impianto di produzione di biometano viene classificato come

programma di sviluppo industriale (Art. 4 comma 1 lettera a).

All’art. 5 si legge che il programma di sviluppo industriale deve

riguardare un'iniziativa imprenditoriale finalizzata alla produzione di

beni e/o servizi, per la cui realizzazione sono necessari uno o più

progetti d'investimento, ed eventualmente, progetti di ricerca, sviluppo

e innovazione, strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione

ai prodotti e servizi finali.

Il codice Ateco individuato per gli impianti di produzione di biometano

(20.59.9) risulta pienamente ammissibile e non rientra tra le esclusioni

elencate all’art. 14 comma 6 del DM 9 dicembre 2014.

Il combinato disposto del DM 9 dicembre 2014 con il decreto

biometano del 2 marzo 2018, rende ammissibili alle agevolazioni

previste dallo strumento agevolato l’intero investimento (compreso

l’eventuale impianto di compostaggio), con l’unica eccezione della

sezione “depurazione e raffinazione del biogas a biometano”, che

viene considerata come componente dell’impianto di produzione di

biometano e soggetta pertanto a divieto di cumulo nel caso di

impianto di proprietà di impresa non agricola.

Page 7: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2 1

7

Ne consegue la seguente tabella di agevolabilità:

Sezione dell’impianto

Agevolabilità ai

contratti di

sviluppo

1 Ricezione e stoccaggio SI

2 Pretrattamento SI

3 Trattamento (digestione anaerobica) con produzione

di biogas SI

4 Depurazione e raffinazione del biogas a biometano NO

5 Produzione compost SI

Tabella 2

Gli impianti possono essere realizzati sull’intero territorio nazionale

secondo la seguente tabella che riporta le intensità massime di

agevolazione

Intensità massima di contributo a fondo perduto

impianto a FORSU

Dimensione

d’impresa

Area geografica

PUGLIA, CALABRIA,

SICILIA, CAMPANIA,

BASILICATA, SARDEGNA

Zone C non predefinite

Aree art. 107, 3 c)

CARTA DEGLI AIUTI

ALTRE AREE

Piccole

imprese 45% ESL 30% ESL 20% ESL

Medie

imprese 35% ESL 20% ESL 10% ESL

Grandi

imprese 25% ESL 10% ESL Non agevolabili

Tabella 3

Le agevolazioni sono erogate in una delle seguenti forme:

Totalmente a fondo perduto. In questo caso l’entità del

contributo è la ESL riportata nella precedente tabella.

Un mix di fondo perduto e di finanziamento agevolato. In questo

caso l’entità dell’intervento pubblico arriva al 75%

dell’investimento ammissibile, con agevolazioni pari a:

Page 8: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2 1

8

Composizione dellle agevolazioni impianto a FORSU

Dimensione

d’impresa

Area geografica

PUGLIA, CALABRIA,

SICILIA, CAMPANIA,

BASILICATA,

SARDEGNA

Zone C non predefinite

Aree art. 107, 3 c)

CARTA DEGLI AIUTI

ALTRE AREE

Piccole

imprese

41% fondo perduto

34% finanziamento

agevolato

25% fondo perduto

50% finanziamento

agevolato

14% fondo perduto

61% finanziamento

agevolato

Medie

imprese

30% fondo perduto

45% finanziamento

agevolato

14% fondo perduto

61% finanziamento

agevolato

3% fondo perduto

72% finanziamento

agevolato

Grandi

imprese

19% fondo perduto

56% finanziamento

agevolato

3% fondo perduto

72% finanziamento

agevolato

Non agevolabili

Tabella 4

La composizione delle agevolazioni riportate in tabella è puramente

indicativa e non vincolante, in quanto durante la fase di negoziazione

è possibile giungere a composizioni diverse.

Il finanziamento agevolato è assistito da idonee garanzie ipotecarie,

bancarie e/o assicurative nel limite dell’importo in linea capitale del

finanziamento. Il finanziamento agevolato ha una durata massima di

10 anni oltre ad un periodo di utilizzo e di preammortamento

commisurato alla durata del progetto (durata della realizzazione

dell’impianto) e comunque non superiore ai quattro anni.

Il tasso agevolato di finanziamento è pari al 20 per cento del tasso di

riferimento vigente alla data di concessione delle agevolazioni

(pubblicato nel sito internet

http://ec.europa.eu/competition/state_aid/legislation/reference_rates.html.)

Il rimborso del finanziamento agevolato avviene secondo un piano di

ammortamento a rate semestrali posticipate scadenti il 30 giugno e il

31 dicembre di ogni anno.

La domanda può essere presentata in qualsiasi momento, in quanto lo

sportello è aperto. Per presentare la domanda è necessario rispettare

la dimensione minima degli investimenti, riportata nella seguente

tabella.

Page 9: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2 1

9

Importo minimo degli investimenti (milioni di euro)

Programma nel suo complesso *

Progetto di

investimento

dell’impresa

proponente **

Ciascun progetto

d’investimento delle altre

imprese aderenti **

20 10 1,5

Tabella 5

* Importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili dei progetti di investimento e

degli eventuali progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, al netto di

eventuali opere infrastrutturali.

** Importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili dei progetti di investimento,

al netto di eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione

Procedura speciale “FAST TRACK” Il Decreto del Ministero del sviluppo economico dell’8 novembre 2016

ha apportato alcune modifiche alle procedure previste per il Contratto

di Sviluppo.

Tra queste è stata introdotta la procedura del così detto Fast Track,

che prevede la riduzione dei tempi necessari per ottenere le

agevolazioni: avvio del programma di sviluppo entro 6 mesi dalla

determina, completamento del programma di investimenti entro 36

mesi.

Per accedere a questa particolare procedura è necessario che il

progetto di sviluppo presenti un importo totale degli investimenti

superiore a 50 milioni di euro.

La procedura comporta:

Esame prioritario del progetto, saltando l’ordine cronologico di

presentazione

Tempi ristretti di istruttoria

Lo stesso decreto dell’8 novembre 2016 ha introdotto anche lo

strumento dell’Accordo di sviluppo, che può essere sottoscritto in caso

di progetti di particolare rilevanza strategica in relazione al contesto

territoriale e al sistema produttivo interessato. A tal fine l’Agenzia

Invitalia valuta la sussistenza di almeno uno dei seguenti requisiti:

significativo impatto occupazionale, inteso come nuovi posti di lavoro

creati, capacità di attrazione degli investimenti esteri, coerenza degli

investimenti con il piano nazionale Industria 4.0.

L’accordo di sviluppo concede una corsia preferenziale per le risorse

finanziarie, oltre a ridurre i tempi di istruttoria a 90 giorni.

Page 10: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2 1

10

I contratti di sviluppo consentono (unico strumento a prevederlo)

anche le seguenti due ulteriori possibilità:

Costi delle eventuali opere di connessione alla rete di

distribuzione a completo carico delle risorse pubbliche (art. 4 DM

9 dicembre 2014)

Conferenza dei servizi indetta dal Ministero (in caso di ritardi o

inadempienze delle amministrazioni interessate al rilascio delle

autorizzazioni), con conseguente adozione di provvedimento di

approvazione del programma di investimento, che sostituisce a

tutti gli effetti ogni autorizzazione, concessione, nulla osta, intesa,

concerto o atto di assenso comunque denominato necessari

all’avvio del programma di sviluppo e di competenza delle

amministrazioni pubbliche centrali o territoriali interessate

(comune, provincia, regione, autorità varie) (art. 10 DM 9

dicembre 2014)

Il programma di investimenti può comprendere le seguenti spese:

Spese ammissibili

Descrizione investimento Ammissibilità

Suolo aziendale e sue sistemazioni

L’acquisto è ammissibile nel

limite del 10% dell’investimento

complessivo ammissibile

Opere murarie e assimilate

Nei limiti del 40% dell’importo

complessivo degli investimenti

ammissibili

Infrastrutture specifiche aziendali totale

Macchinari, impianti, attrezzature totale

Programmi informatici, brevetti, licenze, know-

how e conoscenze tecniche non brevettate totale

Consulenze: progettazioni ingegneristiche,

direzione lavori, collaudi di legge, studi di

fattibilità economico-finanziaria e di valutazione

di impatto ambientale, certificazioni di qualità e

ambientali

Nei limiti del 4%

dell’investimento complessivo

ammissibile.

Tabella 6

Il progetto di ricerca e sviluppo sperimentale In un programma di investimenti per la realizzazione di un impianto di

produzione di biometano può essere inserito un progetto di ricerca e

Page 11: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2 1

11

sviluppo nel caso in cui vi sia necessità di svolgere attività riconducibili

alle definizioni di ricerca e sviluppo (Nota 2). Le agevolazioni previste

sono riportate nella seguente tabella.

Progetti di ricerca, sviluppo,

innovazione

Dimensione d’impresa Progetti di ricerca

industriale*

Progetti di sviluppo

sperimentale*

Piccola 70% ESL 45% ESL

Media 60% ESL 35% ESL

Grande 50% ESL 25% ESL

Tabella 7

*L'intensità di aiuto per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale può

essere aumentata di 15 punti percentuali fino a un'intensità massima dell'80 %

dei costi ammissibili se è soddisfatta una delle seguenti condizioni:

il progetto prevede la collaborazione effettiva tra imprese di cui

almeno una è una PMI o viene realizzato in almeno due Stati membri,

o in uno Stato membro e in una parte contraente dell'accordo SEE, e

2 “ricerca industriale”: ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove

conoscenze e capacità da utilizzare per sviluppare nuovi prodotti, processi o servizi o

per apportare un notevole miglioramento ai prodotti, processi o servizi esistenti. Essa

comprende la creazione di componenti di sistemi complessi e può includere la

costruzione di prototipi in ambiente di laboratorio o in un ambiente dotato di

interfacce di simulazione verso sistemi esistenti e la realizzazione di linee pilota, se ciò è

necessario ai fini della ricerca industriale, in particolare ai fini della convalida di

tecnologie generiche;

“sviluppo sperimentale”: l'acquisizione, la combinazione, la strutturazione e l'utilizzo

delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale

e di altro tipo allo scopo di sviluppare prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati.

Rientrano in questa definizione anche altre attività destinate alla definizione

concettuale, alla pianificazione e alla documentazione di nuovi prodotti, processi o

servizi. Rientrano nello sviluppo sperimentale la costruzione di prototipi, la

dimostrazione, la realizzazione di prodotti pilota, test e convalida di prodotti, processi o

servizi nuovi o migliorati, effettuate in un ambiente che riproduce le condizioni

operative reali laddove l'obiettivo primario è l'apporto di ulteriori miglioramenti tecnici

a prodotti, processi e servizi che non sono sostanzialmente definitivi. Lo sviluppo

sperimentale può quindi comprendere lo sviluppo di un prototipo o di un prodotto

pilota utilizzabile per scopi commerciali che è necessariamente il prodotto

commerciale finale e il cui costo di fabbricazione è troppo elevato per essere utilizzato

soltanto a fini di dimostrazione e di convalida. Lo sviluppo sperimentale non

comprende tuttavia le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a

prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione e servizi esistenti e ad altre

operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.

Page 12: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2 1

12

non prevede che una singola impresa sostenga da sola più del 70 %

dei costi ammissibili;

il progetto prevede la collaborazione effettiva tra un'impresa e uno o

più organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza, nell'ambito

della quale tali organismi sostengono almeno il 10 % dei costi

ammissibili e hanno il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca;

i risultati del progetto sono ampiamente diffusi attraverso conferenze,

pubblicazioni, banche dati di libero accesso o software open source o

gratuito.

Il contributo a fondo perduto previsto per i progetti di ricerca è

cumulabile con il credito di imposta ricerca e sviluppo fino al

raggiungimento del 100% delle spese sostenute.

Legge 181/89 nuovo regime Strumento attivo nelle sole aree di crisi industriale complessa e non complessa La previsione normativa

Circolare 6 agosto 2015, n. 59282

Criteri e modalità di concessione delle agevolazioni di cui alla legge n.

181/1989 in favore di programmi di investimento finalizzati alla

riqualificazione delle aree di crisi industriali.

Tabella di agevolabilità:

Sezione dell’impianto

Agevolabilità ai

sensi della Legge

181/89

1 Ricezione e stoccaggio SI

2 Pretrattamento SI

3 Trattamento (digestione anaerobica) con

produzione di biogas SI

4 Depurazione e raffinazione del biogas a

biometano NO

5 Produzione compost SI

Tabella 8

È uno strumento che può agevolare un impianto per la produzione di

biometano avanzato da Forsu se ricadente in uno dei comuni facenti

parte delle aree di crisi (complessa e non complessa) individuate dalla

normativa.

Page 13: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2 1

13

Periodicamente vengono aperti i bandi di accesso, con conseguente

messa a disposizione di risorse finanziarie. Per presentare domanda è

necessario che il bando sia aperto.

L’investimento minimo è di 1,5 milioni di euro.

L’ammontare dell’agevolazione che viene erogata dipende:

dalla dimensione dell’impresa che realizza l’impianto

dalla localizzazione dell’impianto

dall’intensità massima di aiuto prevista ai sensi del Regolamento

GBER nelle diverse aree della Carta degli Aiuti UE

La tabella che segue riepiloga le intensità di aiuto ottenibili.

Intensità di aiuto Legge 181/89

Dimensione

aziendale

Area geografica

PUGLIA, CALABRIA,

SICILIA, CAMPANIA,

BASILICATA,

SARDEGNA

Aree art. 107, 3 c)

CARTA DEGLI AIUTI ALTRE AREE

Piccola

25% FONDO

PERDUTO 50% FINANZIAMENTO

AGEVOLATO

25% FONDO PERDUTO 50% FINANZIAMENTO

AGEVOLATO

15% FONDO

PERDUTO 50%

FINANZIAMENTO

AGEVOLATO

Media

25% FONDO

PERDUTO 50% FINANZIAMENTO

AGEVOLATO

15% FONDO PERDUTO 50% FINANZIAMENTO

AGEVOLATO

5% FONDO

PERDUTO 50%

FINANZIAMENTO

AGEVOLATO

Grande

20% FONDO

PERDUTO 50% FINANZIAMENTO

AGEVOLATO

5% FONDO PERDUTO 50% FINANZIAMENTO

AGEVOLATO

Tabella 9

NUOVA SABATINI (decreto interministeriale 25 gennaio 2016) Strumento attivo sull’intero territorio nazionale Un impianto per la produzione di biometano avanzato da FORSU può

essere agevolato con questo strumento su tutto il territorio nazionale se

il soggetto che realizza l’impianto rientra nella categoria delle piccole

e medie imprese (PMI).

Il limite massimo di importo dell’investimento, per ottimizzare il

contributo, è di 2 milioni di euro. Considerando gli investimenti richiesti

per la realizzazione delle diverse sezioni di un impianto di produzione di

biometano, ne consegue che si può avere questa agevolazione per le

Page 14: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2 1

14

singole sezioni dell’impianto, ad esempio per gli investimenti riferiti alla

sezione 2 (Pretrattamento) o alla sezione 3 (Trattamento anaerobico),

o per la sezione 6 (Compostaggio), sezioni che presentano le

caratteristiche di autonomia funzionale, così come prevede la

normativa.

Per queste sezioni di un impianto di produzione di biometano da FORSU

(che hanno i requisiti Industria 4.0) l’agevolazione consiste in un

contributo a fondo perduto pari al 10% del valore degli investimenti

sostenuti; viene erogato in 5 soluzioni annuali a partire dalla data di

ultimazione dell’impianto. L’impianto va ultimato entro 12 mesi dalla

stipula del finanziamento bancario (o leasing).

Per accedere al contributo della Sabatini è necessario un

finanziamento bancario (o leasing) per l’importo dell’investimento che

si intende agevolare.

L’agevolazione Sabatini è cumulabile con tutti gli altri aiuti di Stato, nei

limiti dei massimali previsti dalla UE per ogni singola regione d’Italia.

Ne consegue la seguente tabella di agevolabilità:

Sezione

dell’impianto

Agevolabilità

alla Legge

Sabatini

Note

1 Ricezione e stoccaggio NO La sezione non ha autonomia

funzionale

2 Pretrattamento SI

L’agevolazione viene

calcolata su un investimento

massimo di 2 milioni di euro *

3 Trattamento (digestione

anaerobica) con

produzione di biogas

SI

L’agevolazione viene

calcolata su un investimento

massimo di 2 milioni di euro *

4 Depurazione e

raffinazione del biogas

a biometano

NO

Non fa parte del ciclo rifiuti e

pertanto non è prevista

cumulabilità (art. 14 decreto

biometano)

5 Produzione compost SI

L’agevolazione viene

calcolata su un investimento

massimo di 2 milioni di euro *

Tabella 10

* In caso di investimento relativo alla singola sezione di importo superiore ai 2

milioni di euro, l’agevolazione verrà comunque calcolata sui 2 milioni.

Page 15: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2 1

15

IPERAMMORTAMENTO 250% INDUSTRIA 4.0 Strumento attivo sull’intero territorio nazionale

(Art. 1, comma 9 Legge 232/2016) - Beni funzionali alla trasformazione

tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello «Industria 4.0».

Allegato A annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232

La sezione 3 di un impianto per la produzione di biometano avanzato

rientra nella seguente categoria di beni (Allegato A):

Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi

computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti.

Inoltre l’impianto soddisfa le cinque caratteristiche obbligatorie

indicate all’Allegato A della Legge 11 dicembre 2016, n. 232.

L’impianto soddisfa anche almeno due delle tre caratteristiche

tecniche addizionali indicate all’Allegato A.

Per poter usare questa agevolazione, la realizzazione dell’impianto

deve essere completata entro il 31 dicembre 2019, con ordine al

fornitore (o ai fornitori) firmato e accettato entro il 31 dicembre 2018

(con contestuale versamento di un acconto pari almeno al 20% del

valore dell’impianto).

L’agevolazione consiste nella maggiorazione del 150% del valore

dell’investimento, senza limiti di importo. Il beneficio effettivo per

l’impresa è del 28,8% del valore dell’impianto.

Si accede in maniera automatica in fase di redazione di bilancio e

tramite autocertificazione, accompagnata da una perizia giurata a

firma di un ingegnere iscritto all’Albo.

L’iperammortamento è cumulabile con tutti gli altri strumenti di aiuto di

stato (contratti di sviluppo MISE, Legge 181, Nuova Sabatini, Credito di

imposta investimenti nel mezzogiorno, bandi regionali con fondi FESR,

Fondo di Garanzia MCC, ecc.)

Il primo anno nel quale si può utilizzare l’ammortamento maggiorato è

quello di entrata in funzione dell’impianto.

Page 16: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2 1

16

Questa la tabella di agevolabilità:

Tabella 11

CREDITO DI IMPOSTA PER INVESTIMENTI NEL MEZZOGIORNO Strumento attivo nel Meridione d’Italia (Art. 1, commi 98-108 legge 28 dicembre 2015, n. 208)

Per accedere all’agevolazione prevista da questo strumento, gli

impianti di biometano devono essere realizzati in una delle seguenti

regioni:

Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna (art. 107,

paragrafo 3, lettera a) del Trattato sul funzionamento dell’Unione

europea (TFUE).

Nelle regioni Abruzzo e Molise gli impianti devono essere realizzati nei

comuni facenti parte della Carta degli Aiuti a finalità regionale nelle

zone assistite ammissibili alle deroghe previste dall’art. 107, paragrafo 3,

lettera c) del TFUE.

Il combinato disposto del decreto biometano con la normativa sul

credito di imposta per gli investimenti nel mezzogiorno consente di

agevolare con questo strumento solo alcune sezioni del ciclo rifiuti,

quella relativa al pretrattamento (sezione 2)ne quella relativa al

trattamento anaerobico (sezione 3):

Sezione

dell’impianto

Ciclo

rifiuti

Agevolabilità per

iperammorta-

mento

Note

1 Ricezione e

stoccaggio SI NO

La sezione non

presenta i requisiti

2 Pretrattamento SI NO La sezione non

presenta i requisiti

3

Trattamento

(digestione

anaerobica) con

produzione di

biogas

SI SI

4

Depurazione e

raffinazione del

biogas a

biometano

NO NO

La sezione non

presenta i requisiti e

non fa parte del ciclo

rifiuti

5 Produzione

compost NO NO

La sezione non

presenta i requisiti

Page 17: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2 1

17

Sezione

dell’impianto

Agevolabilità al

Credito di imposta

Mezzogiorno

Note

1 Ricezione e

stoccaggio NO

NON È INVESTIMENTO

INIZIALE. I BENI SONO

PRINCIPALMENTE

OPERE MURARIE

2 Pretrattamento SI

LIMITATAMENTE AI BENI

CLASSIFICABILI NELLA

CATEGORIA “IMPIANTI

E MACCHINARI”

3

Trattamento

(digestione

anaerobica) con

produzione di

biogas

SI

LIMITATAMENTE AI BENI

CLASSIFICABILI NELLA

CATEGORIA “IMPIANTI

E MACCHINARI”

4

Depurazione e

raffinazione del

biogas a

biometano

NO

SOGGETTO AL DIVIETO

DI CUMULABILITA’

PREVISTA DAL DECRETO

BIOMETANO

5 Produzione

compost SI

LIMITATAMENTE AI BENI

CLASSIFICABILI NELLA

CATEGORIA “IMPIANTI

E MACCHINARI”

Tabella 12

La sezione ricezione e stoccaggio non è ammissibile in quanto i beni

che la compongono sono normalmente costituiti da opere murarie e

assimilabili, beni non rientranti nelle categorie di spese ammissibili al

credito di imposta.

I beni ammissibili all’agevolazione prevista da questo strumento

devono essere classificati infatti come “impianti e macchinari” nello

schema di Stato Patrimoniale previsto dall’articolo 2424 CC (voce B.II.2)

o come “attrezzature industriali e commerciali” (voce B.II.3).

L’agevolazione è erogata sotto forma di credito di imposta, da

utilizzare in compensazione sugli F24 aziendali a partire dalla data di

ricevimento dell’autorizzazione alla fruizione e comunque dopo la

realizzazione delle sezioni dell’impianto ammissibili all’agevolazione.

Il limite di importo dell’investimento su cui calcolare il credito è fissato

in:

3 milioni di euro per le imprese di piccola dimensione

10 milioni di euro per le imprese di media dimensione

15 milioni di euro per le imprese di grande dimensione

L’entità del credito è:

45% per le imprese di piccola dimensione

35% per le imprese di media dimensione

25% per le imprese di grande dimensione

nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.

Page 18: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2 1

18

L’entità del credito è:

30% per le imprese di piccola dimensione

20% per le imprese di media dimensione

10% per le imprese di grande dimensione

nelle regioni Abruzzo e Molise (solo nelle aree ammesse alla deroga).

Questa particolare normativa, considerati i limiti di spesa fissati per gli

investimenti, risulta conveniente solo per impianti di piccolo taglio (fino

a 3 milioni di euro di investimento) se realizzati da imprese di piccola

dimensione, mentre per un’impresa di media dimensione risulta

conveniente per la taglia più diffusa (quella con capacità produttiva

di 500 SMc/ora).

BANDI REGIONE PUGLIA

Strumenti attivi nella sola regione Puglia

Tutti i bandi attualmente attivi in Regione Puglia sono disponibili e

utilizzabili per agevolare l’intero “ciclo rifiuti” di un impianto per la

produzione di biometano localizzato sul territorio regionale.

La regione ha inserito i seguenti codici Ateco relativi alle attività di

trattamento dei rifiuti nei suoi bandi:

38.21.01 – Produzione di compost

38.21.09 – Trattamento che precede lo smaltimento dei rifiuti non

pericolosi speciali solidi o non solidi speciali

38.32.30 – Recupero e preparazione per il riciclaggio dei rifiuti

urbani, industriali e biomasse

Tali codici individuano attività facenti parte del ciclo rifiuti.

Bando Titolo II capo III Regione Puglia Questo bando, riservato alle sole PMI, prevede i seguenti contributi a

fondo perduto:

A. un contributo del 20% sulle sole voci di spesa relative a

macchinari, impianti e attrezzature

B. un contributo a fondo perduto calcolato sul monte interessi che

l’impresa paga ad una banca convenzionata a fronte di un

finanziamento fino ad un tasso massimo riconosciuto del 6,1% e

una durata di 5 anni oltre uno di preammortamento per

macchinari, impianti e attrezzature e di 7 anni oltre due di

preammortamento per le opere murarie.

Le opere murarie godono esclusivamente del contributo B. Si

considerano opere murarie i basamenti, le vasche, i piazzali, le

recinzioni, gli uffici.

Page 19: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2 1

19

Il limite massimo di spesa sul quale vengono calcolate le agevolazioni è

di 2 milioni di euro per le piccole imprese e di 4 milioni di euro per le

medie imprese. Ne consegue che l’applicabilità di questo bando è

limitata a impianti di piccolo taglio.

Questa la tabella di agevolabilità:

Tabella 13

BANDI PIA PICCOLE IMPRESE / PIA MEDIE IMPRESE / CONTRATTI DI PROGRAMMA REGIONE PUGLIA Questi bandi, aperti alle imprese di qualunque dimensione esse siano,

prevedono i seguenti contributi a fondo perduto sulle categorie

impianti e macchinari:

45% per le imprese di piccola dimensione

35% per le imprese di media dimensione

25% per le imprese di grande dimensione

Il contributo sulle opere murarie è del:

25% per le imprese di piccola dimensione

20% per le imprese di media dimensione

15% per le imprese di grande dimensione

Tale contributo sulle opere murarie è aumentabile di 5 punti

percentuali in caso di possesso di rating di legalità da parte

dell’impresa richiedente.

Sono ammissibili a contributo (per le sole PMI) anche le spese relative

agli studi di fattibilità, alle progettazioni e direzioni lavori e alle

consulenze. Per le PMI è necessario affiancare al progetto di

investimenti nell’impianto un progetto di ricerca e sviluppo, il cui

contributo alle spese è nell’ordine dell’80% per le attività di ricerca e

del 60% per le attività di sviluppo sperimentale.

Sezione dell’impianto Categoria

dell’investimento

Agevolabilità al

TITOLO II CAPO

III

1 Ricezione e stoccaggio OPERE MURARIE Contributo B

2 Pretrattamento IMPIANTI Contributo A + B

3 Trattamento (digestione

anaerobica) con produzione di

biogas

IMPIANTI Contributo A + B

4 Depurazione e raffinazione del

biogas a biometano IMPIANTI

NO (fa parte del

ciclo biometano)

5 Produzione compost OPERE MURARIE Contributo B

Page 20: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2

20

CASO 2. Impianto di produzione di biometano avanzato di proprietà di imprese agricole, singole ed associate a partire da materie di origine agricola e agroindustriale (art. 1 comma 8 + art. 6

comma 10 decreto biometano

Gli impianti di produzione di biometano a partire da codigestione di

diverse materie (FORSU e materie di origine agricola e agroindustriale,

rifiuti industriali e materie di origine agricola e agroindustriale) verranno

considerati in questo caso unicamente qualora la prevalenza sia di

materie agricole e agroindustriali.

La previsione normativa

Art. 1 comma 8

Per i soli impianti di produzione di biometano a partire da materie di

origine agricola e agroindustriale, ai fini della cumulabilità degli

incentivi, si considerano parti dell’impianto di produzione di biometano

unicamente le vasche di digestione anaerobica e le sezioni di

depurazione e raffinazione del biogas a biometano.

Art. 6 comma 10

Nel caso di impianti per la produzione di biometano avanzato di

proprietà di imprese agricole, singole ed associate, le disposizioni di

cui all’articolo 6 sono cumulabili con altri incentivi pubblici per la

realizzazione degli impianti sia in conto interesse sia in conto capitale

non eccedenti il 40% del costo dell’investimento.

Il limite di cumulabilità del 40% posto dall’articolo 6 comma 10 è

espresso in Equivalente Sovvenzione Lordo (ESL).

La previsione normativa è sintetizzata nella seguente tabella.

Sezione dell’impianto

Si considera

parte

dell’impianto di

biometano

Si possono avere

incentivi in conto

interesse e in conto

capitale

1 Ricezione e stoccaggio NO SI

2 Pretrattamento NO SI

3 Trattamento (digestione

anaerobica) con

produzione di biogas

SI SI, NON ECCEDENTI IL 40%

DEGLI INVESTIMENTI

4 Depurazione e raffinazione

del biogas a biometano SI

SI, NON ECCEDENTI IL 40%

DEGLI INVESTIMENTI

5 Produzione compost NO SI

Tabella 14

Page 21: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2

21

La previsione normativa limita quindi la cumulabilità al 40%

esclusivamente alle sezioni 3 e 4 di un impianto, lasciando libero

accesso senza limiti di cumulabilità agli incentivi pubblici per gli

investimenti relativi alle altre sezioni.

Le sezioni 1,2 e 5 pertanto:

vengono poste al di fuori dalle previsioni normative del decreto

biometano, pur essendo parti integranti funzionali all’impianto di

produzione del biocarburante;

non sono soggette ad alcun limite di cumulabilità;

possono godere di qualunque incentivo.

Gli aiuti di stato compatibili e utilizzabili per un Impianto di produzione

di biometano avanzato di proprietà di imprese agricole, singole ed

associate a partire da materie di origine agricola e agroindustriale

(CASO 2)

Contratti di sviluppo MISE Strumento attivo sull’intero territorio nazionale

Abbiamo visto come l’attività di produzione di biometano avanzato

rientri nella fabbricazione di biocarburanti e venga pertanto

classificato con il codice Ateco 20.59.9.

L’attività rientra tra quelle agevolabili ai sensi di questa normativa. In

particolare è applicabile l’articolo 19-bis da poco introdotto nel DM 9

dicembre 20154, che fornisce disposizioni specifiche per i progetti di

investimento nel settore della trasformazione e commercializzazione

dei prodotti agricoli.

Lo scopo delle agevolazioni previste da questo articolo è

principalmente quello di rafforzare la struttura produttiva

agroindustriale italiana.

La creazione di una nuova unità produttiva è tipologia di progetto

ammissibile alle agevolazioni.

La previsione normativa

Art. 19-bis

3. Non sono ammissibili i progetti di investimento:

a) diretti alla produzione di biocarburanti prodotti da colture alimentari

Page 22: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2

22

Un impianto di produzione di biometano avanzato non utilizza alcuna

coltura alimentare e risulta pertanto pienamente ammissibile alle

agevolazioni previste da questo strumento di finanziamento. Questa la

tabella di agevolabilità

Sezione dell’impianto

Agevolabilità ai

sensi dei contratti

di sviluppo – art.

19-bis

1 Ricezione e stoccaggio SI

2 Pretrattamento SI

3 Trattamento (digestione anaerobica) con

produzione di biogas

SI, NON ECCEDENTI IL

40% DEGLI

INVESTIMENTI

4 Depurazione e raffinazione del biogas a

biometano

SI, NON ECCEDENTI IL

40% DEGLI

INVESTIMENTI

5 Produzione compost SI

Tabella 15

Gli impianti possono essere realizzati sull’intero territorio nazionale; non è

attiva in questo caso la zonizzazione prevista dalla Carta degli Aiuti.

Agli investimenti sono applicabili le seguenti intensità massime stabilite

dal punto 171, lettere c) e d), degli orientamenti dell’Unione europea

per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali

2014 – 2020, per area geografica.

Dimensione aziendale

Area geografica

Regioni di cui all’art. 171,

lett. c) degli Orientamenti

agricoli

(PUGLIA, CALABRIA,

SICILIA, CAMPANIA,

BASILICATA, SARDEGNA)

Altre regioni

Piccole imprese 50% 40%

Medie imprese 50% 40%

Grandi imprese 50% 40%

Tabella 16

Tali intensità sono utilizzabili:

nei limiti del 40% se riferite agli investimenti relativi alle sezioni 3 e

4 (art. 6 comma 10 decreto biometano)

senza limiti se riferite agli investimenti relativi alle sezioni 1, 2 e 5

Page 23: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2

23

Le agevolazioni sono erogate in una delle seguenti forme:

Totalmente a fondo perduto. In questo caso l’entità del

contributo è la ESL riportata nella precedente tabella.

Un mix di fondo perduto e di finanziamento agevolato. In questo

caso l’entità dell’intervento pubblico arriva al 75%

dell’investimento ammissibile, con agevolazioni pari a:

COMPOSIZIONE DELLE AGEVOLAZIONI IMPIANTO A MATERIE

AGRICOLE DI PROPRIETA’ DI IMPRESE AGRICOLE

Area geografica

PUGLIA, CALABRIA, SICILIA, CAMPANIA,

BASILICATA, SARDEGNA ALTRE REGIONI

47% fondo perduto

28% finanziamento agevolato

36% fondo perduto

39% finanziamento agevolato

Tabella 17

La composizione delle agevolazioni riportate in tabella è puramente

indicativa e non vincolante, in quanto durante la fase di negoziazione

è possibile giungere a composizioni diverse.

Il finanziamento agevolato è assistito da idonee garanzie ipotecarie,

bancarie e/o assicurative nel limite dell’importo in linea capitale del

finanziamento. Il finanziamento agevolato ha una durata massima di

10 anni oltre ad un periodo di utilizzo e di preammortamento

commisurato alla durata del progetto (durata della realizzazione

dell’impianto) e comunque non superiore ai quattro anni.

Il tasso agevolato di finanziamento è pari al 20 per cento del tasso di

riferimento vigente alla data di concessione delle agevolazioni

(pubblicato nel sito internet

http://ec.europa.eu/competition/state_aid/legislation/reference_rates.ht

ml.

Il rimborso del finanziamento agevolato avviene secondo un piano di

ammortamento a rate semestrali posticipate scadenti il 30 giugno e il

31 dicembre di ogni anno.

La domanda può essere presentata in qualsiasi momento, in quanto lo

sportello è aperto. Per presentare la domanda è necessario rispettare

la dimensione minima degli investimenti, riportata nella seguente

tabella.

Page 24: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2

24

Importo minimo degli investimenti (milioni di euro)

Programma nel suo complesso *

Progetto di

investimento

dell’impresa

proponente **

Ciascun progetto

d’investimento delle altre

imprese aderenti **

7,5 3 1,5

Tabella 18

* Importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili dei progetti di investimento e

degli eventuali progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, al netto di

eventuali opere infrastrutturali.

** Importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili dei progetti di investimento,

al netto di eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione

Procedura speciale “FAST TRACK”

Il Decreto del Ministero del sviluppo economico dell’8 novembre 2016

ha apportato alcune modifiche alle procedure previste per il Contratto

di Sviluppo.

Tra queste è stata introdotta la procedura del così detto Fast Track,

che prevede la riduzione dei tempi necessari per ottenere le

agevolazioni: avvio del programma di sviluppo entro 6 mesi dalla

determina, completamento del programma di investimenti entro 36

mesi.

Per accedere a questa particolare procedura è necessario che il

progetto di sviluppo presenti un importo totale degli investimenti

superiore a 20 milioni di euro.

La procedura comporta:

Esame prioritario del progetto, saltando l’ordine cronologico di

presentazione

Tempi ristretti di istruttoria

Lo stesso decreto dell’8 novembre 2016 ha introdotto anche lo

strumento dell’Accordo di sviluppo, che può essere sottoscritto in caso

di progetti di particolare rilevanza strategica in relazione al contesto

territoriale e al sistema produttivo interessato. A tal fine l’Agenzia

Invitalia valuta la sussistenza di almeno uno dei seguenti requisiti:

significativo impatto occupazionale, inteso come nuovi posti di lavoro

creati, capacità di attrazione degli investimenti esteri, coerenza degli

investimenti con il piano nazionale Industria 4.0.

Page 25: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2

25

L’accordo di sviluppo concede una corsia preferenziale per le risorse

finanziarie, oltre a ridurre i tempi di istruttoria a 90 giorni.

I contratti di sviluppo consentono (unico strumento a prevederlo)

anche le seguenti due ulteriori possibilità:

Costi delle eventuali opere di connessione alla rete di

distribuzione a completo carico delle risorse pubbliche (art. 4 DM

9 dicembre 2014)

Conferenza dei servizi indetta dal Ministero (in caso di ritardi o

inadempienze delle amministrazioni interessate al rilascio delle

autorizzazioni), con conseguente adozione di provvedimento di

approvazione del programma di investimento, che sostituisce a

tutti gli effetti ogni autorizzazione, concessione, nulla osta, intesa,

concerto o atto di assenso comunque denominato necessari

all’avvio del programma di sviluppo e di competenza delle

amministrazioni pubbliche centrali o territoriali interessate

(comune, provincia, regione, autorità varie) (art. 10 DM 9

dicembre 2014)

Il programma di investimenti può comprendere le seguenti spese.

Spese ammissibili

Descrizione investimento Ammissibilità

Suolo aziendale e sue sistemazioni

L’acquisto è ammissibile nel

limite del 10% dell’investimento

complessivo ammissibile

Opere murarie e assimilate

Nei limiti del 40% dell’importo

complessivo degli investimenti

ammissibili

Infrastrutture specifiche aziendali totale

Macchinari, impianti, attrezzature totale

Programmi informatici, brevetti, licenze, know-

how e conoscenze tecniche non brevettate totale

Consulenze: progettazioni ingegneristiche,

direzione lavori, collaudi di legge, studi di

fattibilità economico-finanziaria e di valutazione

di impatto ambientale, certificazioni di qualità e

ambientali

Nei limiti del 4%

dell’investimento complessivo

ammissibile.

Tabella 19

Il progetto di ricerca e sviluppo sperimentale

Page 26: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2

26

In un programma di investimenti per la realizzazione di un impianto di

produzione di biometano può essere inserito un progetto di ricerca e

sviluppo nel caso in cui vi sia necessità di svolgere attività riconducibili

alle definizioni di ricerca e sviluppo. 3

Progetti di ricerca, sviluppo, innovazione

Contributo a fondo perduto

Dimensione d’impresa Ricerca industriale Sviluppo

sperimentale

Piccola 70% ESL * 45% ESL *

Media 60% ESL * 35% ESL *

Grande 50% ESL * 25% ESL *

Tabella 20

*L'intensità di aiuto per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale può

essere aumentata di 15 punti percentuali fino a un'intensità massima dell'80 %

dei costi ammissibili se è soddisfatta una delle seguenti condizioni:

il progetto prevede la collaborazione effettiva tra imprese di cui

almeno una è una PMI o viene realizzato in almeno due Stati membri,

o in uno Stato membro e in una parte contraente dell'accordo SEE, e

3 “ricerca industriale”: ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove

conoscenze e capacità da utilizzare per sviluppare nuovi prodotti, processi o servizi o

per apportare un notevole miglioramento ai prodotti, processi o servizi esistenti. Essa

comprende la creazione di componenti di sistemi complessi e può includere la

costruzione di prototipi in ambiente di laboratorio o in un ambiente dotato di

interfacce di simulazione verso sistemi esistenti e la realizzazione di linee pilota, se ciò è

necessario ai fini della ricerca industriale, in particolare ai fini della convalida di

tecnologie generiche;

“sviluppo sperimentale”: l'acquisizione, la combinazione, la strutturazione e l'utilizzo

delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale

e di altro tipo allo scopo di sviluppare prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati.

Rientrano in questa definizione anche altre attività destinate alla definizione

concettuale, alla pianificazione e alla documentazione di nuovi prodotti, processi o

servizi. Rientrano nello sviluppo sperimentale la costruzione di prototipi, la

dimostrazione, la realizzazione di prodotti pilota, test e convalida di prodotti, processi o

servizi nuovi o migliorati, effettuate in un ambiente che riproduce le condizioni

operative reali laddove l'obiettivo primario è l'apporto di ulteriori miglioramenti tecnici

a prodotti, processi e servizi che non sono sostanzialmente definitivi. Lo sviluppo

sperimentale può quindi comprendere lo sviluppo di un prototipo o di un prodotto

pilota utilizzabile per scopi commerciali che è necessariamente il prodotto

commerciale finale e il cui costo di fabbricazione è troppo elevato per essere utilizzato

soltanto a fini di dimostrazione e di convalida. Lo sviluppo sperimentale non

comprende tuttavia le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a

prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione e servizi esistenti e ad altre

operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.

Page 27: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2

27

non prevede che una singola impresa sostenga da sola più del 70 %

dei costi ammissibili;

il progetto prevede la collaborazione effettiva tra un'impresa e uno o

più organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza, nell'ambito

della quale tali organismi sostengono almeno il 10 % dei costi

ammissibili e hanno il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca;

i risultati del progetto sono ampiamente diffusi attraverso conferenze,

pubblicazioni, banche dati di libero accesso o software open source o

gratuito.

Legge 181/89 nuovo regime Strumento attivo nelle sole aree di crisi industriale complessa e non complessa

Tabella di agevolabilità:

Sezione dell’impianto

Agevolabilità ai

sensi della Legge

181/89

1 Ricezione e stoccaggio SI

2 Pretrattamento SI

3 Trattamento (digestione anaerobica) con

produzione di biogas

SI, INCENTIVI NON

ECCEDENTI IL 40%

DEGLI INVESTIMENTI

4 Depurazione e raffinazione del biogas a

biometano

SI, INCENTIVI NON

ECCEDENTI IL 40%

DEGLI INVESTIMENTI

5 Produzione compost SI

Tabella 21

È uno strumento che può agevolare un impianto per la produzione di

biometano avanzato di proprietà di imprese agricole, singole ed

associate a partire da materie di origine agricola e agroindustriale

(CASO 2) se ricadente in uno dei comuni facenti parte delle aree di

crisi (complessa e non complessa) individuate dalla normativa.

Periodicamente vengono aperti i bandi di accesso, con conseguente

messa a disposizione di risorse finanziarie. Per presentare domanda è

necessario che il bando sia aperto.

L’investimento minimo è di 1,5 milioni di euro.

L’ammontare dell’agevolazione che viene erogata dipende:

dalla dimensione dell’impresa che realizza l’impianto

dalla localizzazione dell’impianto

dall’intensità massima di aiuto prevista ai sensi del Regolamento

GBER nelle diverse aree dalla Carte degli Aiuti UE

Page 28: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2

28

La tabella che segue riepiloga le intensità di aiuto ottenibili.

Intensità di aiuto Legge 181/89

Dimensione

aziendale

Area geografica

PUGLIA, CALABRIA,

SICILIA, CAMPANIA,

BASILICATA,

SARDEGNA

Aree art. 107, 3 c)

CARTA DEGLI AIUTI ALTRE AREE

Piccola 25% FONDO PERDUTO

50% FINANZIAMENTO

AGEVOLATO

25% FONDO PERDUTO 50% FINANZIAMENTO

AGEVOLATO

15% FONDO

PERDUTO 50% FINANZIAMENTO

AGEVOLATO

Media 25% FONDO PERDUTO

50% FINANZIAMENTO

AGEVOLATO

15% FONDO PERDUTO 50% FINANZIAMENTO

AGEVOLATO

5% FONDO PERDUTO 50% FINANZIAMENTO

AGEVOLATO

Grande 20% FONDO PERDUTO

50% FINANZIAMENTO

AGEVOLATO

5% FONDO PERDUTO 50% FINANZIAMENTO

AGEVOLATO

Tabella 22

Per le sezioni 3 e 4 le agevolazioni verranno concesse nel limiti di

cumulabilità previste dal decreto biometano (40% ESL). Tale limite non

viene in ogni caso superato considerata la modulazione delle

agevolazioni prevista da questa normativa.

NUOVA SABATINI (decreto interministeriale 25 gennaio 2016)

Strumento attivo sull’intero territorio nazionale

È uno strumento che può agevolare un impianto per la produzione di

biometano avanzato di proprietà di imprese agricole, singole ed

associate a partire da materie di origine agricola e agroindustriale

(CASO 2). L’impresa che presenta la domanda deve essere una PMI.

Questa la tabella dell’agevolabilità.

Sezione dell’impianto

Agevolabilità

alla Legge

Sabatini

Note

1 Ricezione e stoccaggio NO La sezione non ha autonomia

funzionale

2 Pretrattamento SI

L’agevolazione viene calcolata

su un investimento massimo di 2

milioni di euro*

3 Trattamento (digestione

anaerobica) con produzione

di biogas

SI

L’agevolazione viene calcolata

su un investimento massimo di 2

milioni di euro*

4 Depurazione e raffinazione

del biogas a biometano SI

L’agevolazione viene calcolata

su un investimento massimo di 2

milioni di euro*

5 Produzione compost SI

L’agevolazione viene calcolata

su un investimento massimo di 2

milioni di euro*

Tabella 23

* L’investimento massimo si riferisce alla singola sezione dell’impianto

Page 29: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2

29

IPERAMMORTAMENTO 250% INDUSTRIA 4.0 Strumento attivo sull’intero territorio nazionale (Art. 1, comma 9 Legge 232/2016) - Beni funzionali alla trasformazione

tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello «Industria 4.0».

Allegato A annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232

La sezione 3 di un impianto per la produzione di biometano avanzato

rientra nella seguente categoria di beni (Allegato A):

Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi

computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti.

Inoltre l’impianto soddisfa le cinque caratteristiche obbligatorie

indicate all’Allegato A della Legge 11 dicembre 2016, n. 232.

L’impianto soddisfa anche almeno due delle tre caratteristiche

tecniche addizionali indicate all’Allegato A.

Per poter usare questa agevolazione, la realizzazione dell’impianto

deve essere completata entro il 31 dicembre 2019, con ordine al

fornitore (o ai fornitori) firmato e accettato entro il 31 dicembre 2018

(con contestuale versamento di un acconto pari almeno al 20% del

valore dell’impianto).

L’agevolazione consiste nella maggiorazione del 150% del valore

dell’investimento, senza limiti di importo. Il beneficio effettivo per

l’impresa è del 28,8% del valore dell’impianto.

Si accede in maniera automatica in fase di redazione di bilancio e

tramite autocertificazione, accompagnata da una perizia giurata a

firma di un ingegnere iscritto all’Albo.

L’iperammortamento è cumulabile con tutti gli altri strumenti di aiuto di

stato (contratti di sviluppo MISE, Legge 181, Nuova Sabatini, Credito di

imposta investimenti nel mezzogiorno, bandi regionali con fondi FESR,

Fondo di Garanzia MCC, ecc.)

Il primo anno nel quale si può utilizzare l’ammortamento maggiorato è

quello di entrata in funzione dell’impianto.

Page 30: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2

30

Questa la tabella di agevolabilità:

Sezione dell’impianto

Agevolabilità per

iperammortamento Note

1 Ricezione e stoccaggio NO La sezione non

presenta i requisiti

2 Pretrattamento NO La sezione non

presenta i requisiti

3 Trattamento (digestione

anaerobica) con produzione di

biogas

SI

4 Depurazione e raffinazione del

biogas a biometano NO

La sezione non

presenta i requisiti

e non fa parte del

ciclo rifiuti

5 Produzione compost NO La sezione non

presenta i requisiti

Tabella 24

CREDITO DI IMPOSTA PER INVESTIMENTI NEL MEZZOGIORNO Strumento attivo nel Meridione d’Italia (Art. 1, commi 98-108 legge 28 dicembre 2015, n. 208)

Per accedere all’agevolazione prevista da questo strumento, gli

impianti di biometano devono essere realizzati in una delle seguenti

regioni:

Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna (art. 107,

paragrafo 3, lettera a) del Trattato sul funzionamento dell’Unione

europea (TFUE).

Nelle regioni Abruzzo e Molise gli impianti devono essere realizzati nei

comuni facenti parte della Carta degli Aiuti a finalità regionale nelle

zone assistite ammissibili alle deroghe previste dall’art. 107, paragrafo 3,

lettera c) del TFUE.

Il combinato disposto del decreto biometano con la normativa sul

credito di imposta per gli investimenti nel mezzogiorno consente di

agevolare con questo strumento le seguenti sezioni di un impianto a

materie agricole:

Page 31: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2

31

Sezione

dell’impianto

Agevolabilità al Credito

di imposta mezzogiorno Note

1 Ricezione e stoccaggio NO

NON È INVESTIMENTO

INIZIALE. I BENI SONO

PRINCIPALMENTE

OPERE MURARIE

2 Pretrattamento SI

SI, TRATTASI DI

INVESTIMENTO INIZIALE.

I BENI SONO

MACCHINARI E

IMPIANTI

3

Trattamento

(digestione

anaerobica) con

produzione di biogas

SI

SI, INCENTIVI NON

ECCEDENTI IL 40%

DEGLI INVESTIMENTI

4 Depurazione e

raffinazione del biogas

a biometano

SI

SI, INCENTIVI NON

ECCEDENTI IL 40%

DEGLI INVESTIMENTI

5 Produzione compost SI

SI, TRATTASI DI

INVESTIMENTO INIZIALE.

I BENI SONO

MACCHINARI E

IMPIANTI

Tabella 25

Gli investimenti riferiti alla sezione ricezione e stoccaggio non sono

ammissibili in quanto l’attività relativa della sezione non configura un

investimento iniziale ai sensi del GBER e i beni che la compongono

sono normalmente costituiti da opere murarie e assimilabili, beni non

rientranti nelle categorie di spese ammissibili al credito di imposta.

I beni ammissibili all’agevolazione prevista da questo strumento

devono essere classificati infatti come “impianti e macchinari” nello

schema di Stato Patrimoniale previsto dall’articolo 2424 CC (voce B.II.2)

o come “attrezzature industriali e commerciali” (voce B.II.3).

L’agevolazione è erogata sotto forma di credito di imposta, da

utilizzare in compensazione sugli F24 aziendali a partire dalla data di

ricevimento dell’autorizzazione alla fruizione e comunque dopo la

fornitura delle componenti delle sezioni dell’impianto ammissibili

all’agevolazione.

Il limite di importo dell’investimento su cui si calcola il credito è fissato

in:

3 milioni di euro per le imprese di piccola dimensione

10 milioni di euro per le imprese di media dimensione

15 milioni di euro per le imprese di grande dimensione

Page 32: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2

32

L’entità del credito è:

Importo del credito di imposta per gli

investimenti nel mezzogiorno

Dimensione aziendale

Area geografica

PUGLIA, CALABRIA,

SICILIA, CAMPANIA,

BASILICATA,

SARDEGNA

ABRUZZO E MOLISE

(SOLO AREE IN CARTA

DEGLI AIUTI)

Piccola 45% 30%

Media 35% 20%

Grande 25% 10%

Tabella 26

BANDI REGIONE PUGLIA Strumenti attivi nella sola regione Puglia Tutti i bandi attualmente attivi in Regione Puglia sono disponibili e

utilizzabili per agevolare un impianto per la produzione di biometano

avanzato di proprietà di imprese agricole, singole ed associate a

partire da materie di origine agricola e agroindustriale (CASO 2).

L’impianto deve essere localizzato nella regione.

Bando Titolo II capo III Regione Puglia Questo bando, riservato alle sole PMI, prevede i seguenti contributi a

fondo perduto:

A. un contributo del 20% sulle sole voci di spesa relative a

macchinari, impianti e attrezzature

B. un contributo a fondo perduto calcolato sul monte interessi che

l’impresa paga ad una banca convenzionata a fronte di un

finanziamento fino ad un tasso massimo riconosciuto del 6,1% e

una durata di 5 anni oltre uno di preammortamento per

macchinari, impianti e attrezzature e di 7 anni oltre due di

preammortamento per le opere murarie.

Le opere murarie godono esclusivamente del contributo B. Si

considerano opere murarie i basamenti, le vasche, i piazzali, le

recinzioni, gli uffici.

Il limite massimo di spesa sulla quale vengono calcolate le agevolazioni

è di 2 milioni di euro per le piccole imprese e di 4 milioni di euro per le

medie imprese. Ne consegue che l’applicabilità di questo bando è

limitata a impianti di piccolo taglio.

Page 33: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

2

33

Questa la tabella di agevolabilità:

Tabella 27

BANDI PIA PICCOLE IMPRESE / PIA MEDIE IMPRESE / CONTRATTI DI PROGRAMMA REGIONE PUGLIA

Questi bandi, aperti alle imprese di qualunque dimensione esse siano,

prevedono i seguenti contributi a fondo perduto sulle categorie

impianti e macchinari:

Questa la tabella di agevolabilità:

Tabella 28

Il contributo relativo agli investimenti in opere murarie e assimilate è

incrementato di 5 punti percentuali in caso di possesso di rating di

legalità da parte dell’impresa richiedente.

Sezione dell’impianto

Categoria

dell’investimento

Agevolabilità al

TITOLO II CAPO III

1 Ricezione e stoccaggio OPERE MURARIE CONTRIBUTO B

2 Pretrattamento IMPIANTI CONTRIBUTO A + B

3 Trattamento (digestione

anaerobica) con produzione di

biogas

IMPIANTI

CONTRIBUTO A + B

NON ECCEDENTE IL

40% DEGLI

INVESTIMENTI

4 Depurazione e raffinazione del

biogas a biometano IMPIANTI

CONTRIBUTO A + B

NON ECCEDENTE IL

40% DEGLI

INVESTIMENTI

5 Produzione compost OPERE MURARIE CONTRIBUTO B

INTENSITA’ DI AIUTO PREVISTA DAI PIA

E DAI CONTRATTI DI PROGRAMMA (A

FONDO PERDUTO)

Sezione

dell’impianto

Categoria

dell’investimento

Piccole

Imprese

Medie

Imprese

Grandi

Imprese

1 Ricezione e

stoccaggio

OPERE MURARIE E

ASSIMILATE 25% 20% 15%

2 Pretrattamento IMPIANTI 40% 35% 25%

3

Trattamento

(digestione

anaerobica) con

produzione di biogas

IMPIANTI 40% 35% 25%

4 Depurazione e

raffinazione del

biogas a biometano

IMPIANTI 40% 35% 25%

5 Produzione compost OPERE MURARIE E

ASSIMILATE 25% 20% 15%

Page 34: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

3-4

34

Sono ammissibili a contributo (per le sole PMI) anche le spese relative

agli studi di fattibilità, alle progettazioni e direzioni lavori e alle

consulenze. Per le PMI è necessario affiancare al progetto di

investimenti nell’impianto un progetto di ricerca e sviluppo, il cui

contributo alle spese è nell’ordine dell’80% per le attività di ricerca e

del 60% per le attività di sviluppo sperimentale.

CASO 3. Impianto di produzione di biometano avanzato a partire

da rifiuti industriali o commerciali inseriti nell’Allegato 3 al

decreto biometano.

CASO 4. Impianto di produzione di biometano avanzato di

proprietà di imprese non agricole a partire da materie di origine

agricola e agroindustriale.

Nel caso in cui gli impianti per la produzione di biometano avanzato

fossero alimentati da materie diverse dalla FORSU o fossero di proprietà

di imprese non agricole, non è prevista alcuna cumulabilità, essendo

applicabile l’articolo 14 comma 1 del Decreto biometano (“fatto salvo

quanto previsto all’articolo 6, comma 10, e all’articolo 1, comma 8, gli

incentivi di cui al presente decreto non sono cumulabili con altri

incentivi pubblici comunque denominati”).

Il Centro studi MENDELSOHN

Page 35: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

Appendice

35

Appendice. L’Impianto di liquefazione del biometano.

Il Decreto biometano prevede (art. 1 comma 12) che “per impianto di

liquefazione del biometano pertinente ad uno o più impianti di

produzione di biometano, si intende un impianto, localizzato nel

territorio italiano, situato anche in luogo diverso dai siti di produzione

del biometano che riceve il biometano tramite la rete del gas naturale,

che effettua la liquefazione del biometano con data di primo collaudo

successiva alla data di entrata in vigore del presente decreto, e che

sia realizzato da uno o da più produttori di biometano con una

partecipazione alle spese pari almeno al 51% del costo di realizzazione

dello stesso impianto di liquefazione del biometano e destinato al

settore dei trasporti”.

Gli incentivi previsti per gli impianti di liquefazione del biometano che

soddisfano questi requisiti sono stabiliti all’articolo 6 comma 12 del

decreto biometano. Il limite Massimo di incentivi fissato è di 1,2 milioni

di euro.

Se il produttore di biometano sceglie questo incentivo, nessun altro

incentivo è cumulabile, ai sensi dell’articolo 14 comma 1 (“Fatto salvo

quanto previsto all’articolo 6, comma 10, e all’articolo 1, comma 8, gli

incentive di cui al presente decreto non sono cumulabili con altri

incentivi pubblici comunque denominati”).

Qualora invece il produttore rinunciasse agli incentivi previsti dall’art. 6

comma 12 del decreto biometano, l’attività di liquefazione è soggetta

ad ogni altra forma di agevolazione e incentivazione oggi disponibile,

senza alcuna limitazione, come da Tabella 29.

LA CLASSIFICAZIONE ATECO DI UN IMPIANTO DI LIQUEFAZIONE DEL BIOMETANO

La liquefazione del biometano, considerata attività autonoma dal

decreto biometano (l’impianto di liquefazione viene definito come

‘pertinente’ all’impianto di produzione di biometano, di conseguenza

non ne fa parte), non trova ancora codice Ateco disponibile. Si può

procedure pertanto per analogia alla classificazione di questa attività

inquadrandola nella classe 09.10 “Attività di supporto all’estrazione di

petrolio e di gas naturale”, classe che comprende la “liquefazione e

rigassificazione dei gas naturali a scopo di trasporto, effettuate sul sito

Page 36: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

Appendice

36

di estrazione”. Questa classificazione è valida qualora l’impianto di

liquefazione si trovi ubicato nella stessa unità produttiva nella quale

viene prodotto il biometano.

Qualora invece l’attività di liquefazione del biometano venga svolta in

altra unità produttiva, troverebbe applicazione il codice Ateco

52.21.90 – “Altre attività connesse ai trasporti terrestri nca”, che

comprende anche la liquefazione di gas a scopo di trasporto terrestre,

effettuata al di fuori del sito di estrazione.

Nella seguente tabella di agevolabilità sono riportate in sintesi le

condizioni di ammissibilità di un impianto di liquefazione ai diversi

strumenti di aiuto di stato.

Agevolabilità di un impianto di liquefazione di

biometano

Strumento di aiuto

di stato Ateco 09.10 Ateco 52.21.90

Contratti di sviluppo SI

(applicabili Tabelle 3-4-5)

SI

(applicabili Tabelle 3-4-5)

Legge 181 SI

(applicabile Tabella 9)

SI

(applicabile Tabella 9)

Nuova Sabatini SI

(applicabile Tabella 10)

SI

(applicabile Tabella 10)

Iperammortamento SI SI

Credito di imposta

investimenti nel

mezzogiorno

SI SI

Titolo II Capo III

Regione Puglia NON AMMISSIBILE NON AMMISSIBILE

PIA e CONTRATTI DI

PROGRAMMA

Regione Puglia

NON AMMISSIBILE SI

Tabella 29

Page 37: STUDIO SULLA CUMULABILITÀ DEGLI INCENTIVI ALLA … · la classificazione ateco di un impianto di produzione di biometano..... 4 caso 1. impianto di produzione di biometano avanzato

37

MENDELSOHN | Agenzia di Sviluppo

Logos Italia S.r.l.

Via Cardassi, 26

70121 BARI

Via Cosseria, 5

00192 ROMA

Tel.:

+39 080.5585894

Email:

[email protected]

Web:

MENDELSOHN – Agenzia di Sviluppo

www.mendelsohn.it

FARE BIOMETANO – Cabina di regia

www.farebiometano.it

LA FABBRICA CIRCOLARE

www.lafabbricacircolare.it

Ebook a cura del Centro Studi Mendelsohn

Divisione Ambiente

© COPYRIGHT

Tutti i diritti sono riservati. Alcuna parte di questo studio può essere riprodotta in nessuna forma e

con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico o altro senza il consenso scritto dell'autore.