IL FARMACISTA e il consiglio NUTRIZIONALE. In ambito nutrizionale il farmacista può dare consigli...

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IL FARMACISTAe il consiglio NUTRIZIONALE

In ambito nutrizionale il farmacista può dare consigli su:

1) CONCETTO DI “SANA ALIMENTAZIONE”

2) INTEGRATORI ALIMENTARI

3) INTERAZIONI FARMACO-ALIMENTO

4) Consigli su ALIMENTAZIONE in CONDIZIONI FISIOLOGICHE E PATOLOGICHE particolari

1) CONCETTO di SANA ALIMENTAZIONE Attraverso una sana alimentazione ed un corretto

stile di vita è possibile raggiungere uno stato di “benessere”.

Inoltre un sano regime alimentare consente di ridurre l'incidenza di sovrappeso ed obesità che recentemente è notevolmente aumentata anche nel Nostro Paese.

Oltre a rappresentare una patologia di per sé (influenza negativamente la qualità e le aspettative di vita), l'obesità aumenta il rischio di comparsa di altre patologie quali:

diabete ipertensione malattie cardiovascolari problemi respiratori legati al grasso

addominale malattie osteoarticolari ecc...

COSA SIGNIFICA

SANA ALIMENTAZIONE?

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE

di una SANA ALIMENTAZIONE?

1) E' VARIA ed EQUILIBRATA

La dieta giornaliera non si deve basare su un unico nutriente (es. proteine), perchè ciò determina carenze e squilibri nutrizionali. Infatti il nostro organismo necessita ogni giorno di tutti i nutrienti (proteine, glucidi, lipidi, sali minerali, vitamine) in opportune quantità e rapporti ben definiti. Il loro fabbisogno viene garantito solo con l'assunzione di alimenti diversi nel corso della giornata.

INFATTI :

NESSUN ALIMENTO

può definirsi

COMPLETO

con la sola esclusione del latte materno nei primi tre mesi di vita

Cosa sono i nutrienti?

Con il termine “nutriente” si indicano i componenti degli alimenti che l’organismo utilizza per le sue funzioni vitali.

I nutrienti si suddividono in due classi: MACRONUTRIENTI (proteine, carboidrati,

grassi), necessari per la produzione di energia e per la crescita

MICRONUTRIENTI (vitamine e sali minerali) che in piccole quantità sono necessari per la crescita e per le funzioni vitali dell’organismo

Oltre ai macronutrienti e ai micronutrienti, negli alimenti sono contenuti anche

ACQUA

FIBRE solubili ed insolubili

Secondo quanto stabilito dalla DIETA MEDITERRANEA la ripartizione calorica giornaliera dei tre macronutrienti è:

Carboidrati: 55-60% delle calorie totali

giornaliere

Grassi: 25-30% delle calorie totali giornaliere

Proteine:10-15% delle calorie totali giornaliere

In una dieta di 2000 calorie quindi la ripartizione calorica prevede:

200-300 kcal fornite dalle proteine e poiché ogni grammo di proteina fornisce 4 kcal saranno necessari circa 60 g di proteine

500-600 Kcal fornite dai grassi e poiché ogni grammo di grasso fornisce 9 kcal saranno necessari circa 60 g di grassi

1100-1200 kcal fornite dai carboidrati e poiché ogni grammo di proteine fornisce 4 kcal saranno necessari circa 290 g di carboidrati di cui solo il 10% devono essere zuccheri semplici

L’acqua e la fibra invece

non

forniscono

calorie

2) La giornata “tipo” inizia con

una buona colazione La colazione non deve essere saltata e non si deve

limitare al solo caffè: il rischio è di mangiare di più nel corso della giornata

Deve prevedere un apporto bilanciato di carboidrati e proteine (es. latte e fette biscottate)

3) La giornata “tipo” prevede il consumo di:

- 3 pasti principali (colazione, pranzo, cena)

- 2 spuntini (metà mattino e metà pomeriggio

In questo modo:

-si evitano i cali di energia durante la giornata -si evita il rischio di “abbuffate”

.

. Gli spuntini devono essere proporzionati all’attività fisica:

attività sedentaria o diete ipocaloriche: lo spuntino ideale deve essere inferiore alle 150 kcal

Attività fisica impegnativa o palestra: lo spuntino ideale si aggira intorno alle 200 Kcal.

Esiste un sito per conoscere le calorie degli spuntini:

htpp://sapermangiare.mobi.it

cliccando su “contoemangio”

Attenzione ai cosiddetti CIBI SPAZZATURA (merendine varie, snack dolci o salati, bibite zuccherate)

ATTENZIONE PERCHE’: Le merendine sono preparate sempre più piccole per

illudere il consumatore del basso contenuto calorico della singola porzione: uno snack SOLO 125 Kcal!!!

Ma pesa solo 25 g ed il suo potere saziante è pari a ZERO!

125 kcal sono fornite anche da circa 40 g di pane integrale il cui potere saziante è molto più elevato.

Lo stesso potere saziante del pane si raggiunge consumando ben 5-6 briosche con ben 645-750 Kcal!

4)

I PASTI PRINCIPALI

NON DEVONO

ESSERE ABBONDANTI

5)

NON SI DEVONO SALTARE I PASTI

L’obiettivo di saltare i pasti è spesso quello di perdere peso più velocemente; in realtà si rischia di arrivare alla sera con una fame incontrollabile.

Piuttosto si consiglia di limitarsi ad una cena leggera: le calorie accumulate di notte sono le più dannose

6) E’ NECESSARIO MANGIARE CON CALMA• Il segnale di sazietà giunge dallo stomaco

al cervello solo dopo circa 20 minuti. Ecco perchè mangiando in fretta e voracemente si ingrassa: si finisce per mangiare di più.

• Bisognerebbe consumare i pasti seduti e rilassati

7)

Durante i pasti principali non devono mai mancare le verdure

Il consumo della frutta è preferibile durante gli spuntini

8) Una sana alimentazione garantisce il giusto

apporto di fibra (30 g/dì) presente nelle verdure, nella frutta, nei cereali integrali e nei legumi.

La fibra è fondamentale per mantenere efficienti

le funzioni intestinali e per mantenere sotto controllo i livelli ematici di glucosio e di colesterolo in quanto ne rallenta il loro assorbimento.

CONTENUTO DI FIBRA DEI PRINCIPALI ALIMENTI (100 g)

Farina di frumento bianca.............................................................................2,8 gFarina di frumento integrale..........................................................................9,5 gCrusca............................................................................................................45 g Orzo...............................................................................................................6,5 gRiso................................................................................................................2,5 gPane bianco....................................................................................................2,5 gPane integrale.................................................................................................8,8 gBroccoli, cavoli, spinaci, fagiolini.................................................................3-6 gCarote, finocchi,pomodori, zucchine, peperoni, lattuga.............................1-3,5 gFagioli secchi..................................................................................................24 gFagioli bolliti.................................................................................................7,5 gPiselli secchi...................................................................................................20 gPiselli bolliti...................................................................................................5,5 gLenticchie secche.........................................................................................11,5 gBanane, mele, mirtilli, susine..................................................................3,5-7,5 gAlbicocche, pere, arance, mandarini,ananas, fichi, uva................................1-3 gArachidi, noci, nocciole, mandorle.............................................................5-13 gDatteri, albicocche e prugne secche..........................................................13-20 g

9)

CONSUMARE IN QUANTITA’ LIMITATE:

ZUCCERO DOLCI BEVANDE ZUCCHERATE

ATTENZIONE!

1)Il consumo di zuccheri semplici provoca bruschi innalzamenti glicemici a cui il nostro organismo reagisce con una produzione eccessiva di insulina.

2)L’insulina, una volta in circolo provoca repentini cali glicemici:

IL RISULTATO E’ UNA INTENSA SENSAZIONE DI FAME

ALLA LARGA DAI DOLCI: spesso zucchero e dolci si consumano per soddisfare “carenze” affettive o per affrontare situazioni “stressanti”.

MA ATTENZIONE!!!: secondo recenti studi i dolci possono innescare un meccanismo di dipendenza a livello cerebrale, per cui per mantenere stabile l’umore, si è sempre più spinti a consumarli!

SCATTA COSI’ IL MECCANISMO DELLA

FAME NERVOSA

10)

In una sana alimentazione si deve limitare:

- il consumo di vino

- il consumo di birra

11)Nella sana alimentazione si devono eliminare

I SUPERALCOLICI

12)

Si deve limitare il consumo del sale e preferire quello marino integrale

Il sale in eccesso facilita l’ipertensione ed il cancro allo stomaco.

È bene ricordare che il sale esiste già naturalmente in molti alimenti ed è abbondante in molti prodotti conservati. Pertanto è consigliabile limitarne l’utilizzo ed insaporire con spezie ed aromi naturali

13)

Bere almeno un litro e mezzo di acqua naturale al giorno

Il fabbisogno idrico varia da organismo ad organismo e dipende dalla composizione della dieta, dall’attività fisica e dal clima

La quantità consigliata è circa 6-8 bicchieri

da consumare sia durante i pasti che nel corso della giornata

Per il benessere dell’organismo si deve mantenere un equilibrio tra:

ENTRATE di ACQUA con cibi e bevande

USCITE di ACQUA (sudorazione, urina, respirazione)

NON SI DEVE DIMENTICARE

L’ATTIVITA’ FISICA

perché: favorisce il consumo delle calorie ingerite con

gli alimenti migliora la circolazione del sangue e

l'ossigenazione dell'organismo migliora le attività metaboliche ed ormonali

L’attività fisica deve essere moderata e duratura

Sconsigliabile l’attività fisica pesante o di tipo agonistico perchè stimola i processi di formazione di radicali liberi, con azione negativa sulla salute

CONSUMI CALORICI DURANTE 20 MINUTI DI:

Lavoro domestico.......................................................................83 kcal Bicicletta 8 km/h........................................................................86 kcal Bicicletta 15 km/h....................................................................134 kcal Camminata...............................................................................107 kcal Shopping....................................................................................80 kcal Ginnastica..................................................................................88 kcal Danza aerobica........................................................................138 kcal Nuoto.......................................................................................171 kcal Tennis......................................................................................146 kcal Corsa (6 km/min)....................................................................258 kcal Calcio......................................................................................176 kcal

Camminare a buon ritmo per 30 minuti (circa 3500 passi) permette di consumare circa 150 Kcal in più al giorno!!!

Oltre alle passeggiate è bene adottare piccoli accorgimenti come:

- limitare l’uso dell’automobile - fare le scale a piedi - scendere dall’autobus una o due fermate

prima della destinazione...

PIRAMIDE ALIMENTARE

Per comprendere meglio il concetto di alimentazione equilibrata è importante osservare attentamente la piramide alimentare.

Alla base della piramide alimentare (più larga) si trovano gli alimenti da consumare in maggiori quantità perché ricchi di nutrienti non energetici (vitamine, sali minerali, acqua) e di composti protettivi (fibra ed antiossidanti).

Mano a mano che si sale, i piani della piramide alimentare sono sempre più ristretti, perché gli alimenti contenuti sono più ricchi di energia e quindi devono essere consumati in minori quantità.

GRUPPO 1 (FRUTTA E VERDURA)

• Sono una importantissima fonte di fibre, vitamine, sali minerali e acqua

• Gli alimenti di questo gruppo offrono un'ampia varietà di scelta ed è sempre bene consumare i prodotti di stagione.

• I vari tipi di ortaggi sono piuttosto equivalenti tra di loro, mentre per la frutta è bene limitare il consumo di cachi, castagne, fichi, banane, uva, frutta sciroppata e candita perché ricchi di zuccheri e calorie.

• Un'alimentazione equilibrata prevede 5-6 porzioni al giorno di alimenti che appartengono a questo gruppo.

• In genere la frutta va consumata negli spuntini (2-3 porzioni) e la verdura durante i pasti principali (2 porzioni)

Una porzione di frutta equivale a circa 150 g (una mela, una pera, 2 albicocche...)

Una porzione di succo di frutta equivale a 125 ml

Una porzione di ortaggi equivale a 250 g al netto di scarti e a crudo

Una porzione di insalata equivale a 50 g

GRUPPO 2 (CEREALI E TUBERI)

A questo gruppo appartengono tutti i prodotti ottenuti dal frumento (pane, pasta, biscotti, crackers e fette biscottate), dal granturco (farina per polenta), il riso, le patate, l'avena, l'orzo, il farro e tutti i loro derivati.

Il pane, la pasta, il riso, seppure in quantità limitate, non devono mai mancare dall'alimentazione quotidiana perchè oltre a rappresentare il modello alimentare di dieta mediterranea costituiscono la nostra più importante fonte di energia.

Le porzioni di pasta e di pane devono essere adeguate al dispendio energetico individuale.

I cereali sono una buona fonte di vitamina B e proteine vegetali che se vengono unite a quelle dei legumi forniscono una miscela proteica del tutto paragonabile al valore biologico delle proteine animali.

Si consiglia il consumo di pane casereccio (tipo senza grassi o toscano), meglio se integrale

Anche la patata appartiene a questo gruppo: è un tubero ed è un valido sostituto di pane e pasta.

Le patate sono facilmente digeribili per cui rappresentano un valido alimento per bambini ed anziani

In un'alimentazione equilibrata sono previste 4-5 porzioni al giorno di alimenti che appartengono al gruppo II della piramide alimentare

Una porzione di pasta secca equivale a 80 g pesata cruda (se consumata in brodo: 40 g)

Una porzione di pasta fresca equivale a 120 g pesata cruda (se consumata in brodo: 60 g)

Una porzione di riso equivale a 80 g pesato crudo (se consumato in brodo: 40g)

Una porzione di patate equivale a 200 g pesate al netto degli scarti e a crudo (peso di due patate medie).

Una porzione di biscotti equivale a 20 g

Una porzione di pane (tipo senza grassi) equivale a 50 g

GRUPPO 3 CONDIMENTI: OLI E GRASSI (2-3 porzioni al dì)

Appartengono a questa categoria sia i grassi animali (burro, lardo, strutto...) che i grassi vegetali (oli).

Il loro ruolo è quello di esaltare il sapore dei cibi e di fornire gli acidi grassi essenziali e le vitamine liposolubili.

Il loro uso deve essere limitato poiché costituiscono una fonte concentrata di energia ed alcuni di essi aumentano il colesterolo ematico

E’ bene preferire i grassi vegetali a quelli animali

Tra i grassi vegetali il migliore è l’olio extra vergine di oliva soprattutto se usato crudo

Evitare di riutilizzare oli e grassi già cotti (le alte temperature degradano il grasso e favoriscono la formazione di radicali liberi)

GRUPPO 4: LATTE, YOGURT, FORMAGGI (2 porzioni al giorno)

Forniscono Calcio in forma altamente assimilabile, proteine di ottima qualità, vitamina A e vitamina B2. .

Attenzione ai grassi contenuti nei formaggi: NON ESISTONO FORMAGGI MAGRI!!!

Preferire il latte parzialmente scremato a quello intero

GRUPPO 5: CARNI, PESCE, UOVA, LEGUMI, SALUMI (1-2 porzioni al giorno)

CARNI

Il consumo di carne è fondamentale per l’apporto di proteine dotate di elevato valore biologico. E’ anche importante per l’apporto di ferro la cui carenza provoca anemia diffusa tra le donne in età fertile

La quantità di grasso presente nella carne dipende dal tipo di animale da cui proviene e dal taglio utilizzato

Una porzione di carne equivale a 100-120 g e non è consigliabile il suo consumo tutti i giorni

PESCE

Rispetto alla carne il pesce è molto più digeribile in quanto le sue fibre sono corte e sfaldabili quindi più facilmente masticabili.

Le proteine del pesce sono dotate di elevato valore biologico e la quantità di grassi dipende dal tipo di pesce. Si tratta di grassi ricchi di acidi grassi essenziali tra cui gli omega 3 ritenuti benefici nella prevenzione delle malattie cardiovascolari

Una porzione di pesce equivale a 150 – 200 g

Si deve considerare che il pesce congelato presenta le stesse caratteristiche organolettiche del pesce fresco

LEGUMI

I legumi apportano una buona quantità di proteine anche se il loro valore biologico è inferiore rispetto a quello della carne, del pesce e delle uova

Allo scopo di incrementare il valore biologico delle proteine si uniscono i legumi con i cereali: “pasta e ceci”, “pasta e fagioli”, “riso e ceci” sono ottimi piatti dal punto di vista nutrizionale

Una porzione di legumi equivale a 30 g se secchi e 100 g se freschi

UOVA

Anche le uova contengono proteine ad elevato valore biologico e sono le proteine più economiche sul mercato.

Sono praticamente prive di basi puriniche per cui sono ottime per chi soffre di iperuricemia mentre sono da limitare (ma non da evitare!) nei casi di ipercolesterolemia

La porzione di riferimento per l’uovo è 1 che equivale a 75 g

Nei soggetti sani le uova andrebbero consumate nella quantità di 2-3 alla settimana

SALUMI

Si suddividono in:

Insaccati (salame, mortadella, salsicce)

Non insaccati: prosciutto crudo e cotto, bresaola

• Forniscono proteine di ottima qualità. • Sono una buona alternativa alla carne come

secondi piatti ma si deve fare attenzione alla loro quota lipidica che contribuisce ad elevare il livello di colesterolo ematico

• Inoltre, per la loro conservazione richiedono un trattamento con il sale che ne incrementa il contenuto di sodio: ciò va considerato soprattutto per coloro che soffrono di ipertensione arteriosa

Una porzione di riferimento è pari a 50 g che corrispondono a circa tre fette di prosciutto o 6-7 di salame tipo Milano

Si consiglia il consumo max di tre porzioni alla settimana quindi non un uso quotidiano!!!

GRUPPO 6: DOLCI (1 porzione al giorno)

Una porzione di zucchero corrisponde a 5 g ed è pari ad un cucchiaino da caffè

Una porzione di miele è pari a 5 g come lo zucchero

BEVANDE: acqua

L’acqua è il costituente principale del nostro organismo ed è indispensabile per lo svolgimento di tutti i processi fisiologici.

E’ fondamentale che l’organismo mantenga l’equilibrio idrico tra la quantità di liquidi in entrata e quelli in uscita

Per regolare la quantità di acqua in entrata l’organismo attiva il meccanismo della sete

Per regolare la quantità di acqua in uscita l’organismo regola la diuresi

L’acqua viene introdotta anche attraverso gli alimenti.

Infatti: Frutta, ortaggi, verdura e latte: 85% di acqua Carne, pesce, uova, formaggi freschi: 50-

80% Pane, pizza: 20-40% Pasta e riso cotti: 60-65% Biscotti, fette biscottate, frutta secca e farina:

meno del 10%

BEVANDE: VINO

E’ un prodotto complesso contenente diversi composti (+ di 400!!!). Il componente principale è l’etanolo (alcool); seguono altri composti ad azione antiossidante positiva (polifenoli, flavonoidi, catechine...)

L’effetto positivo del vino si ha solo se non si superano i 40 g di alcol al giorno per l’uomo (circa 3 bicchieri) e 30 g di alcol al giorno per la donna (circa due bicchieri) da consumare durante i pasti.

Non sottovalutare l’apporto energetico del vino:

100 ml di vino bianco = 70 Kcal

100 ml di vino rosso = 75 Kcal

Si tratta di calorie “VUOTE” cioè a scopo esclusivamente energetico (se non si brucia si accumula!)

BEVANDE: birra

100 ml di birra apportano 34 Kcal (circa la metà di quelle apportate dalla stessa quantità di vino)

La porzione di riferimento è di 330 ml

Anche il consumo di birra è consigliato durante i pasti

OK...... IL PESO E’ GIUSTO?

Per conoscere il nostro peso ideale sono state compilate delle tabelle di riferimento che indicano il peso ottimale in rapporto all’età, al sesso, all’altezza ed alla struttura (leggera, media, robusta) dell’individuo.

Il peso reale non dovrebbe discostarsi molto da quello ottimale!!!

Tra i parametri più utilizzati per evidenziare un eventuale sovrappeso o sottopeso vi è

INDICE DI MASSA CORPOREA

BMI o IMC

Si ottiene dividendo il peso espresso in chilogrammi per il quadrato dell'altezza espressa in metri

Esempio di calcolo dell’Indice di Massa Corporea

Donna alta 1,70 m il cui peso è 58 kg

Il suo BMI è:

58 : (1,70 x 1,70) = 20,07 kg/m2

VALORI dell’IMC

NORMOPESO: BMI compreso tra 18,5 e 24,9

SOVRAPPESO: BMI compreso tra 25-30

OBESITA’: BMI maggiore di 30

OBESITA’ GRAVE: BMI maggiore di 35

SOTTOPESO: BMI minore di 18,5

Quindi la donna del calcolo precedente con

IMC = 20,07 è ????

Per avere un peso normale e costante le entrate di cibo devono essere uguali alle uscite di energia

QUANDO:

Le entrate superano le uscite: si ingrassa

Le uscite superano le entrate si dimagrisce

Per questa ragione un soggetto sovrappeso dovrà seguire la regole delle 4M:

Mangiare Meno e Muoversi Molto=

Diminuire le entrate e aumentare le uscite

La sua dieta deve essere ricca di verdura di stagione: gli ortaggi ricchi di fibre rallentano l’assimilazione dei macronutrienti calorici come zuccheri e grassi

Ovviamente la formula matematica adottata per il calcolo dell’IMC consente di ottenere un valore “empirico” che va poi rapportato ad altre condizioni quali età, sesso, stati fisiologici, patologie....

Soprattutto nei casi di obesità è bene rivolgersi a personale qualificato (medici, dietisti, nutrizionisti)

Un altro parametro molto importante è la misura della circonferenza vita espressa in cm. Questo valore (ancor più dell’IMC) è in stretta correlazione con il rischio di malattie cardiovascolari.

Per gli uomini il valore della circonferenza della vita non deve superare i 102 cm, mentre nella donna non deve essere maggiore di 88 cm.

Quando si superano tali valori è presente un eccesso di grasso addominale ed è maggiore il rischio di malattie cardiovascolari (anche se l’ IMC è più o meno nella norma).

Attraverso la misurazione della circonferenza vita è possibile classificare gli individui in due categorie:

Individuo GINOIDE

Individuo ANDROIDE

I soggetti “androidi” detti anche a “mela” hanno la maggior parte del grasso a livello addominale e sono coloro che corrono maggiori rischi di malattie correlate all’obesità.

I soggetti “ginoidi” detti anche a “pera” hanno la maggior parte del grasso localizzato intorno a fianchi, cosce e sedere e sono quelli che corrono maggiori rischi di sviluppare problemi a livello di mobilità.

IN GENERALE

Le donne OBESE SONO A PERA

Gli uomini OBESI SONO A MELA

INTEGRATORI ALIMENTARI: quando e come consigliarli

In generale una corretta alimentazione ed un corretto stile di vita non necessitano di alcuna integrazione nutrizionale.

In realtà pur con le dovute attenzioni è facile incorrere in carenze di specifici principi attivi che proteggono la nostra salute e rallentano i processi fisiologici dell’invecchiamento.

Cosa si intende per: “CORRETTO STILE DI VITA?”

- Sana alimentazione

- Mantenimento del peso forma

- Attività fisica moderata e regolare

No fumo e superalcolici

- Esposizione al sole solo con filtri solari e nelle fasce orarie a minor rischio

- Rispetto delle funzioni fisiologiche

Controllo dei ritmi di stress

QUALI SONO I FATTORI CHE CI ESPONGONO A DEFICIT NUTRIZIONALI?

Alimentazione scorretta per l’apporto di macro e micronutrienti

Alimentazione scorretta per l’apporto di alimenti manipolati e non freschi

Vita sedentaria Stress psico-fisico Fumo Alcool

Quando è richiesta un’integrazione nutrizionale deve essere studiata “AD PERSONAM” in base a:

1. Sesso

2. Età

3. Stile di vita

4. Sintomi clinici personali che il paziente riporta al farmacista

5. Esigenze particolari del paziente

TIPI DI INTEGRATORIGli integratori nutrizionali più utilizzati sono:

Probiotici e prebiotici Antiossidanti Acidi grassi omega 3 Vitamine del gruppo B Integratori alimentari in ambito sportivo Dimagranti

Probiotici e prebiotici Probiotici: sono utili per il riequilibrio della flora

batterica intestinale alterata in seguito a terapie antibiotiche, malattie croniche, errori alimentari, stress psico-fisici, intolleranze alimentari.

I probiotici sono microrganismi vivi e vitali. Appartengono alle classi dei lattobacilli e dei bifidobatteri.

Studi recenti hanno attribuito ai probiotici la capacità di aumentare il senso di sazietà

I prebiotici sono il nutrimento dei probiotici per cui ne favoriscono lo sviluppo.

Tra i prebiotici si ricordano le fibre solubili, i fruttosooligosaccaridi, i galattosooligosaccaridi, l’ inulina ecc...

L’ associazione probiotico+prebiotico si chiama simbiotico.

L’integrazione con i simbiotici è utile nei seguenti casi:

Colon irritabile Stipsi, Diarrea Colite Meteorismo Difficoltà digestive Intolleranza al lattosio Post cure antibiotiche e cortisoniche Infezioni uro-genitali recidivanti...

ANTIOSSIDANTI

Sono indicati contro lo stress ossidativo caratterizzato da accumulo di radicali liberi.

Le conseguenze dell’accumulo di radicali liberi sono:

• invecchiamento precoce• malattie cardiovascolari• patologie cronico-degenerative (tumori, alzeimer,

Parkinson) Gli antiossidanti hanno la funzione di distruggere

i radicali liberi (molecole tossiche)

Attraverso l’alimentazione è possibile assumere una buona quantità di antiossidanti.

Gli antiossidanti più comuni negli alimenti sono: Vitamina A (frutta arancione, gialla o verde

scura) Vitamina C (frutta acidula, ortaggi a gemma) Vitamina E (semi oleosi, avocado, fegato e uova) Licopene (pomodoro) Bioflavonoidi (tè verde, cereali, frutta e verdura

di stagione e biologica)

ALTRI IMPORTANTI MOLECOLE ANTIOSSIDANTI PRESENTI NEGLI

INTEGRATORI sono:

Acido Alfa Lipoico

Coenzima Q10 o Ubichinone

Berberina

ACIDI GRASSI OMEGA-3 (EPA e DHA)

Gli omega 3 sono acidi grassi definiti “essenziali” perché sono indispensabili alla vita ed il nostro organismo non è capace di produrli. Per questa ragione devono essere assunti necessariamente con l’alimentazione ed, in caso di ridotto apporto o aumentato fabbisogno, bisogna ricorrere alla loro integrazione

La loro struttura molecolare è ricca di insaturazioni (cioè punti deboli nei confronti dell’ossigeno).

In presenza di ossigeno gli omega 3 si trasformano in molecole tossiche per il nostro organismo

La loro integrazione quindi deve necessariamente avvenire in associazione agli antiossidanti

Gli omega-3 svolgono la loro azione una volta attivati da un enzima presente nelle nostre cellule che necessita della presenza di zinco, magnesio e vitamine del gruppo B (catalizzatori enzimatici).

Diventa quindi importante, oltre all’associazione omega-3+antiossidanti, anche quella omega3+ oligoelementi e vitamine del gruppo B

Diverse ricerche scientifiche hanno evidenziato che gli omega-3 apportano innumerevoli benefici per la nostra salute, infatti:

AIUTANO A REGOLARE LIVELLI DI TRIGLICERIDI NEL SANGUE

MIGLIORANO LA CONCENTRAZIONE MIGLIORANO L’UMORE MIGLIORANO LE FUNZIONI COGNITIVE

Per queste ragioni la loro integrazione è utile nei seguenti casi:

Patologie cardio-vascolari (ipertensione, trombosi) Dislipidemie (anche in associazione a statine) Allergie Patologie infiammatorie croniche Patologie autoimmuni Pelle secca Disturbi dell’umore, della memoria e dell’attenzione

(soprattutto in associazione a vitamine del gruppo B)

GLI OMEGA 3 PIU’ IMPORTANTI SONO:

EPA

DHA

EPA

Evitare i gravidanza perché può provocare ritardi del parto ed emorragie

Evitare negli immunodepressi Evitare nel diabete: pare intervenga

nell’innalzamento del glucosio del sangue Utile nella cachessia neoplastica Utile nelle malattie autoimmuni (deprime le

difese immunitarie)

DHA

È un fondamentale fattore di crescita neuronale e retinico del feto per cui è consigliata la sua integrazione durante la gravidanza

E’ presente nel latte materno (importanza dell’allattamento materno)

EPA e DHA sono presenti in: pesci grassi non di allevamento Frutti di mare Cacciagione Semi oleosi Olio di lino Tuorlo d’uovo Latte umano Integratori (acquistabili in farmacia)

VITAMINE DEL GRUPPO B Sono utili contro: la debolezza psico-fisica i disturbi dell’umore e delle funzioni cognitive nelle alterazioni della pelle e degli annessi

cutanei

Sono abbondanti nei cereali integrali. Data la diffusione degli alimenti raffinati diventa importante la loro integrazione nutrizionale

INTEGRATORI ALIMENTARI IN AMBITO SPORTIVO

Non si tratta di farmaci e si usano per il potenziamento della performance sportiva.

Tra questi i più importanti sono:

Creatina: è immagazzinata nei muscoli ed è coinvolta nel processo di contrazione muscolare. Pare che la sua integrazione dietetica consenta di innalzare la soglia di affaticamento del muscolo

Cromo: utile per promuovere il metabolismo del glucosio

Caffeina+efedrina: l’associazione si è dimostrata efficace nel miglioramento della resistenza muscolare e della performance anaerobica tipica dell’esercizio muscolare intenso. Tuttavia queste sostanze sono sconsigliate a chi soffre di ipertensione e/o disturbi cardiaci

Antiossidanti: rallentano la formazione di radicali liberi la cui formazione aumenta in seguito all’attività fisica (soprattutto se intensa)

Aminoacidi ramificati: si attribuisce loro la capacità di ridurre la sensazione di affaticamento durante lo sforzo prolungato, di ridurre la degradazione delle proteine durante l’esercizio fisico, di aumentare la massa magra e favorire la produzione di energia

VA SOTTOLINEATO CHE:

Il loro consumo richiede opportune cautele, soprattutto quando l’uso è prolungato

Consultare il farmacista o il medico per dosi e modalità di somministrazione

INTEGRATORI DIMAGRANTIO meglio...

INTEGRATORI PER IL CONTROLLO DEL PESO CORPOREO

La gamma di formulazioni dimagranti presente sul mercato è ampissima. Al farmacista è affidato il compito di:

individuare l'integratore che risponde maggiormente alle necessità personali del paziente

far comprendere che l'uso degli integratori ha un senso solamente se inserito in un programma dietetico ipocalorico affiancato ad un'adeguata attività fisica.

distogliere il cliente dall'obiettivo dei famosi “7 chili in 7 giorni”. Infatti è stato ampiamente dimostrato che i dimagrimenti repentini conducono ad un altrettanto repentino recupero del peso perso con l'aggiunta di “interessi”

far comprendere alla clientela che non si devono banalizzare gli effetti degli integratori, specie quelli di origine naturale, poiché nel consumatore è diffusa l'errata convinzione che “naturale” sia sinonimo di innocuo e “prodotto di sintesi chimica” sia sinonimo di pericoloso.

SI deve sempre ricordare che:

“ANCHE LE ERBE POSSONO FARE MALE!!!”

Di fronte alla richiesta di prodotti dimagranti il farmacista deve tener conto dei seguenti parametri:

Età Sesso peso ed altezza del paziente BMI eventuale presenza di patologie e terapie in atto

(assunzione di estroprogestinici ecc...) particolari condizioni fisiologiche: menopausa,

gravidanza, allattamento attività fisica eventuali misure per perdere peso già adottate in

passato.

PRINCIPALI DIMAGRANTI PRESENTI IN COMMERCIO

In commercio sono presenti:

I pasti sostitutivi (in realtà non sono integratori ma alimenti dietetici) sottoforma di minestre, barrette o polveri, sono utili per ridurre l'apporto calorico mantenendo le giuste proporzioni tra i vari nutrienti, proteine, lipidi e carboidrati, ma non possono rappresentare l'unica fonte di alimentazione durante una dieta, poiché apporterebbero complessivamente una quantità insufficiente di calorie, con gravi conseguenze per la salute.

INTEGRATORI che RALLENTANO L’ASSORBIMENTO dei grassi e degli zuccheri

A questa classe appartengono gli integratori a base di fibre di cui il capostipite è la CRUSCA.

Sono sicuramente gli integratori dimagranti più diffusi. Sono capaci di assorbire grandi quantità di acqua conferendo

così un senso di sazietà che riduce lo stimolo della fame e quindi l'introito di cibo.

Oltre alla crusca, appartengono a questa classe il glucomannano, il guar, lo psillio, l’agar-agar e le mucillagini ed il chitosano.

Il chitosano oltre ad agire con il suddetto meccanismo passa dallo stomaco all'intestino e si lega agli acidi grassi liberi e agli acidi biliari inibendo in parte l'assorbimento dei grassi (che così vengono assorbiti in quantità “ridotta”).

ATTENZIONE! L’assunzione delle fibre richiede alcune

precauzioni perché:

riducono l'assorbimento di alcune vitamine, sali minerali ed eventuali farmaci somministrati insieme ad esse.

possono provocare disturbi intestinali come crampi addominali e flatulenza

sono controindicate in caso di ostruzione intestinale o stenosi esofagea.

TERMOGENICI: integratori che accelerano il metabolismo basale

Sono sostanze che, indipendentemente dall’attività fisica svolta, favoriscono il dimagrimento perché accelerano il consumo di calorie da parte dell’organismo.

I più utilizzati sono il Cromo e lo Iodio, il Citrus Aurantium ed il Fucus Vescicolosus (quercia marina)

Sul mercato vengono volgarmente definiti “BRUCIAGRASSI”.

Il cromo interviene sul metabolismo degli zuccheri attivandolo

Lo iodio incrementa l’attività tiroidea con importanti effetti attivanti del metabolismo basale (controindicato nelle patologie tiroidee)

Il Citrus Aurantium contiene sinefrina, tiramina ecc... capaci di aumentare la beta-ossidazione degli acidi grassi

Il Piper Longum, il tè verde, la garcinia cambogia stimolano la termogenesi

DRENANTI Alcuni principi attivi hanno azione “diuretica” per

cui permettono l'eliminazione dei liquidi in eccesso ma non certamente della massa grassa.

Agiscono favorendo la naturale funzionalità delle vie urinarie e favoriscono l’eliminazione dei liquidi in eccesso.

Attraverso il fisiologico effetto drenante aiutano a depurare l’organismo contribuendo ad eliminare scorie e tossine

Hanno questo effetto il gambo d’ananas, la pilosella, l’uva ursina, l’ortosiphon...

Per facilitare l’azione dei principi attivi drenanti è necessaria l’assunzione di elevati quantitativi di acqua (un litro e mezzo - due litri al dì)

ACQUA + SOSTANZE DRENANTI

=

Eliminazione di liquidi in eccesso

Eliminazione di tossine

CARMINATIVI

Altri prodotti usati come coadiuvanti nelle diete sono quelli che riducono il gonfiore addominale, portando talvolta ad una significativa riduzione del girovita.

Dimagranti “al femminile”

Contengono isoflavoni di soia ed altri estatti vegetali (alga dioscorea) e sono utili a contrastare fisiologicamente i disturbi della premenopausa e della menopausa (ivi compreso il rallentamento del metabolismo)

“IL PALLONCINO”

Sono polimeri sottoforma di compresse da assumere 15 minuti prima dei pasti. Raggiunto lo stomaco si rigonfiano perché assorbono i succhi gastrici e formano un “palloncino” che riempie lo stomaco e stimola i recettori presenti sulle pareti dello stomaco. Questi inviano il segnale di sazietà al cervello e l’individuo dovrebbe sentirsi SAZIO e quindi mangiare di meno. Terminato il tempo del pasto, il palloncino passa nell’intestino dove viene totalmente degradato dagli enzimi digestivi.

Integratori ad azione “rassodante”

Un’importante classe coadiuvante la perdita di peso sono gli integratori ad azione rassodante.

Sono prodotti a base di aminoacidi essenziali, privi di calorie e scorie azotate

Sono dei coadiuvanti delle diete dimagranti perché impediscono la riduzione della massa magra che si verifica in seguito ad un ridotto apporto di sostanze nutritive con l’alimentazione

INTERAZIONI FARMACO – ALIMENTO

+

Esiste un importante rapporto tra gli alimenti ed i farmaci: le loro interferenze sono numerose anche se nella maggior parte dei casi non sono tali da compromettere totalmente l'efficacia della terapia o da rappresentare un pericolo per la salute.

Un dubbio spesso ricorrente nella somministrazione dei farmaci è quello del “momento dell'assunzione del farmaco”:

“a stomaco pieno” “a stomaco vuoto” “ poco prima dei pasti”

PICCOLO GLOSSARIO

PRIMA DEI PASTI: è il momento immediatamente precedente all'inizio del pasto cioè entro 30 minuti prima di iniziare a mangiareDOPO I PASTI: significa subito dopo i pasti, cioè quando lo stomaco è pieno. Non esistono grandi differenze tra la somministrazione “DURANTE” o subito “DOPO I PASTI”

LONTANO DAI PASTI: è come dire “A STOMACO VUOTO”, quindi il farmaco va assunto almeno un'ora prima dei pasti o due ore dopo aver mangiato

INDIPENDENTEMENTE DAI PASTI: non c'è interazione tra farmaco e cibo quindi il medicinale può essere assunto in qualsiasi momento della giornata

Alcuni esempi: L'assorbimento di alcuni antibiotici diminuisce

quantitativamente quando vengono somministrati con i pasti.

Durante le terapie a base di ferro (nelle anemie) si devono evitare le bevande come il tè perchè contengono tannini che legano il ferro e lo rendono meno efficace.

Attenzione anche alla fibra (contenuta in vegetali, legumi e cereali integrali) che spesso diminuisce la quantità di principio attivo che viene assorbita a livello intestinale.

CIBO+FARMACO: sempre negativo?

• Non sempre la contemporanea presenza del cibo nel tubo gastroenterico è un ostacolo per l'assorbimento del farmaco.

• Spesso il cibo riduce gli effetti gastro lesivi dei farmaci (gli antinfiammatori)

COME SI ASSUME UN FARMACO?

I farmaci vanno assunti con un certo volume di liquido generalmente acqua naturale.

Infatti l'acqua: accelera il transito intestinale per cui rende più

veloce l'effetto del farmaco riduce la tossicità di alcuni farmaci migliora l'eliminazione dei farmaci nefrotossici

(tossici per il rene) aumenta la disgregazione delle compresse e

contribuisce all'efficacia della terapia.

L'acqua naturale, minerale o no, a temperatura ambiente non interferisce con le terapie.

L’acqua calda ritarda l'effetto del farmaco assunto

L'acqua fredda accelera il passaggio del farmaco attraverso lo stomaco e ne maschera l'eventuale sapore sgradevole.

L’acqua gasata è utile quando si assumono farmaci digestivi.

ALTRI VEICOLI del FARMACO

Il LATTE è un veicolo molto impiegato nella somministrazione dei farmaci, soprattutto con gli antinfiammatori poiché li rende meno gastrolesivi.

BEVANDE ACIDE: il migliore è il succo di arancia. E’ utilizzato nelle somministrazioni pediatriche perchè aiuta a mascherare il sapore sgradevole del farmaco ed aumenta l'assorbimento di alcuni integratori tra cui il fluoro.

Tra i succhi di agrumi merita particolare attenzione quello di pompelmo

LIQUIRIZIA

A causa del suo contenuto di acido glicirrizico contrasta l'effetto dei farmaci antipertensivi, digitalici e corticosteroidi.

ALCOOL

Gli ansiolitici associati ad alcool possono alterare l'attenzione alla guida e alle attività che richiedono concentrazione perchè l'alcol ne potenzia gli effetti sedativi sul sistema nervoso centrale.

Durante il consumo di antiadiabetici orali quali la metformina si deve prestare attenzione al consumo di bevande alcoliche perché aumentano e prolungano l'effetto ipoglicemizzante del farmaco ed aumentano il rischio di acidosi lattica.

POMPELMO

Il succo di pompelmo è noto per le sue numerose interazioni con farmaci anche molto importanti (Cardiovascolari)

Il suo succo contiene sostanze capaci di inibire il metabolismo e quindi l’eliminazione di numerosi farmaci che non venendo eliminati si concentrano nell’organismo e provocano effetti collaterali tossici.

E’ attivo sia il frutto intero che il suo succo di cui sono sufficienti meno di 250 ml.

L’interazione farmaco-pompelmo avviene anche se la somministrazione del farmaco avviene in orari diversi rispetto al consumo del frutto.

ALIMENTI RICCHI DI SODIO

Nei soggetti ipertesi va sempre tenuto presente che è necessaria una dieta a ridotto contenuto di sodio poiché così si riesce a mantenere la pressione sotto controllo e non si riduce l'attività farmacologica dei farmaci antipertensivi.

ALIMENTI RICCHI DI VITAMINA C

Il succo di limone e di altri agrumi ricchi di vitamina C migliorano l'assorbimento del ferro a livello gastrico (ottimo il carpaccio condito con limone).

Alcune sostanze come i fosfati, i fitati gli ossalati contenuti nelle verdure, nel caffè, nel tè inibiscono l'assorbimento del ferro e quindi vanno assunti almeno a due ore di distanza dalla somministrazione (formano dei Sali con il ferro)

I farmaci a base di ferro risultano più efficaci se assunti a stomaco vuoto ma spesso sono mal tollerati per cui si consiglia di assumerli a stomaco pieno.

LATTE Evitare di assumere gli integratori a base di fluoro

con il latte perchè si formano sali di calcio fluoruro con riduzione dell'assorbimento del fluoro. Non si hanno effetti tossici ma si vanifica l'azione terapeutica del minerale.

Chinoloni: formano Sali con il calcio Tetracicline: formano Sali con ilcalcio Carbone attivo e altri carminativi: i latticini ne

potrebbero vanificare l'effetto poiché stimolano la fermentazione intestinale.

ALIMENTI NERVINI

Le bevande contenenti caffeina possono interferire con i farmaci antipertensivi o annullare l'effetto degli antistaminici e dei tranquillanti in genere

ALIMENTAZIONE Alimentazione in particolari condizioni fisiologiche

Alimentazione in gravidanza

Alimentazione durante l’allattamento

Alimentazione durante l’accrescimento

Alimentazione nella senescenza

ALIMENTAZIONE IN GRAVIDANZA

La crescita, lo sviluppo e la salute del bambino

dipendono dallo stato nutrizionale della madre prima del concepimento e dal tipo di alimentazione seguita dalla madre durante la gravidanza

Raccomandazioni alimentari per una donna in gravidanza

Soddisfare le necessità nutritive della madre

Soddisfare le esigenze nutritive richieste per la corretta crescita del feto

Preparare l’organismo materno al parto

Promuovere il futuro allattamento naturale

Durante la gravidanza è necessario fornire alla gestante una quota energetica supplementare rispetto al fabbisogno in condizioni normali

MA.....

NON E’ VERO CHE LA GESTANTE DEVE MANGIARE X DUE!!!

PER VALUTARE l’adeguatezza della RAZIONE ALIMENTARE si deve controllare L’INCREMENTO PONDERALE che dovrebbe essere:

Per le donne sottopeso: 12,5-18 kg Per le donne normopeso: 11,4-16 kg Per le donne sovrappeso: 7-12 kg

Attenzione agli eccessivi incrementi ponderali che predispongono la gestante ad ipertensione in gravidanza ed obesità post-partum.

Secondo le tabelle LARN gli incrementi richiesti sono:

• Energia: 2200 + 300 kcal circa• Proteine: 60 g anziché 50 g• Calcio: 1200 mg anziché 800 mg• Fosforo: 1200 mg anziché 800 mg• Ferro: 30 mg anziché 15 mg• Vitamina D: 10 microgrammi anziché 5• Acido folico: 400 microgrammi anziché 180

Le evidenze epidemiologiche obbligano l’esclusione del consumo di alcool da parte delle gestanti

Il consumo di farmaci deve avvenire solo sotto stretto controllo del medico perché i principi attivi attraversano la placenta

Evitare il fumo in gravidanza che oltre a ragioni di salute generale, rallenta lo sviluppo fetale ed è correlato con la nascita di bambini di scarso peso

ALIMENTAZIONE DURANTE L’ALLATTAMENTO

Il fabbisogno della nutrice è aumentato a causa dei processi legati alla sintesi del latte

La quantità di energia supplementare è rapportata alla quantità di latte prodotta al giorno:la secrezione di un litro di latte comporta il dispendio energetico di 700-800 kcal che in parte provengono dalla dieta della nutrice ed in parte dalle riserve accumulate durante la gravidanza

Errori nutrizionali durante l’allattamento possono comportare variazioni quantitative e qualitative della produzione del latte

A livello nutrizionale le necessità sono simili, se non addirittura maggiori della donna in gravidanza: aumentano i fabbisogni di Vitamina A, E, gruppo B, mentre le richieste di acido folico e ferro sono inferiori

L’alcol, come nella gravidanza è sconsigliato ed è da sfatare il luogo comune secondo il quale alcune bevande fermentate come la birra hanno effetto galattogeno

I farmaci vanno assunti solo dietro stretto controllo medico perché passano nel latte

Attenzione al fumo perché la nicotina passa nel latte ed il lattante può manifestare diarrea, vomito ed agitazione fino addirittura a tachicardia

Alcuni alimenti possono influenzare le qualità organolettiche e di digeribilità del latte:

Carciofi Cavolfiori Asparagi Ravanelli Rape Spezie in genere Il caffé, il tè, ed altre bevande stimolanti possono

causare irritabilità nel lattante

DIETA DURANTE L’ACCRESCIMENTO

L’alimentazione deve essere in grado di fornire un apporto energetico-nutritivo tale da permettere un’adeguata crescita staturo-ponderale ed uno sviluppo motorio ottimale.

L’accrescimento si considera concluso intorno ai 20 anni per l’uomo ed intorno ai 18 anni per la donna

ATTENZIONE!:

Numerosi dati statistici riportano che non più del 20% dei bambini pratica un’attività sportiva mentre la maggioranza trascorre due o più ore seduta davanti alla TV o al PC.

La conseguenza di questa tendenza

comportamentale è un aumento di obesi ed ipercolesterolemici già in età prepubere.

Durante l’accrescimento il fabbisogno energetico va ripartito in 5 pasti con le adeguate %:

15% colazione 5% spuntino 40% pranzo 10% merenda 30% cena

ATTENZIONE ALLE MERENDINE, SNACK e BEVANDE ZUCCHERATE

ALIMENTAZIONE NELL’ANZIANO Durante la senescenza si verificano una serie di

modificazioni di ordine morfologico, fisiologico, biochimico e psicologico che impongono particolari accorgimenti nutrizionali

Il peso corporeo reale deve avvicinarsi il più possibile a quello ideale

Nei casi di inappetenza preferire alimenti con alto contenuto di nutrienti

Garantire sempre un’adeguata idratazione anche perché spesso nell’anziano si perde lo stimolo della sete

Attenzione all’uso eccessivo del sale che provoca ritenzione ed ipertensione

Quando esistono problemi di masticazione scegliere alimenti frullati

Attenzione ai disturbi di natura psicologica che spesso limitano l’appetito

Alimentazione in condizioni patologiche Consigli dietetici nella stipsi da intestino pigro Consigli dietetici contro la diarrea La sindrome premestruale e l’alimentazione L’alimentazione e la menopausa Dieta nel diabete Meteorismo ed alimentazione L’alimentazione contro i disturbi gastrici Celiachia: “mangiare sano e senza glutine si

può!”

STIPSI DA INTESTINO PIGRO

Alimenti consigliati:• Riso e pasta integrali• Carne in quantità moderata alla griglia o arrostita• Pesci lessati• Verdure e legumi (circa 300 g al dì)• Frutta cruda e cotta (circa 300 g al dì)

Per favorire l’azione delle fibre vegetali è importante l’assunzione di un litro e mezzo di liquidi.

Utile l’aggiunta alla dieta di crusca

Alimenti sconsigliati• Pasta e pane bianchi• Zucchero• Dolci di pasticceria e cioccolato• Vino ad alta gradazione alcolica, birra e liquori

Quando la stipsi si associa a dolori intestinali si consiglia di frazionare l’assunzione dei cibi in numerosi piccoli pasti durante la giornata

Evitare di assumere lassativi di propria iniziativa perché

potrebbero peggiorare i sintomi Muoversi, camminare, fare attività fisica moderata

DISSENTERIAAlimenti da evitare• Caffé, alcool, cacao• Pane integrale, mollica• Latte, formaggi fermentati• Uova fritte• Carne di maiale grassa, agnello, cacciagione• Fritture, grassi, spezie e salse• Sedano, ravanelli, carciofi, broccoli, cavoli• Legumi• Cipolla, aglio, peperoncino• Frutta secca, cachi, fragole, more, prugne, uva• Dolci grassi, gelati• Cibi troppo caldi o troppo freddi

In fase acuta idratarsi ed assumere sali minerali consumare alimenti liquidi come tè leggero con limone e dolcificato,

brodo di verdure con carote, succo d’arancia diluito, bibite di agrumi non gasate, frullato di mela e banana

Nei giorni successivi continuare ad assumere liquidi come in fase acuta e scegliere tra i

seguenti alimenti: Riso in bianco, minestrine e semolino Olio crudo Carne magra ai ferri Pesce lesso o ai ferri Parmigiano Patate lesse Pane tostato e grissini

SINDROME PREMESTRUALE• Evitare le “abbuffate” e fare pasti regolari.• Tra i disturbi che più infastidiscono le donne vi è la ritenzione

idrica provocata dagli estrogeni. Si consiglia di non ridurre la quota di liquidi introdotta bensì quella del sale aggiunto.

• Per sopperire al desiderio di carboidrati tipico di questa sindrome bisogna consumare cereali integrali, frutta e verdura ricchi di fibra ma soprattutto di magnesio.

• In fase acuta si consiglia l’integrazione con oligoelementi a base di magnesio.

• Limitare l’apporto di proteine animali che possono aumentare l’irritabilità

• Utile anche l’apporto di vitamina B6• Evitare il consumo di grassi animali e preferire gli oli vegetali

liquidi

MENOPAUSA La carenza di estrogeni tipica della donna in menopausa è

responsabile di alcune modificazioni che a volte si manifestano con vere e proprie patologie. Infatti durante l’età fertile la donna vive una condizione di minor rischio cardiovascolare rispetto all’uomo grazie all’azione protettiva degli estrogeni. Con la menopausa manca questa protezione per cui aumentano i grassi nel sangue e con loro il rischio di aterosclerosi.

La carenza di estrogeni diminuisce anche la quantità di calcio che si fissa a livello osseo per cui aumenta il rischio di osteoporosi.

Il metabolismo rallenta per cui la donna tende ad ingrassare con maggiore facilità, pur assumendo le stesse quantità di cibo

Si consiglia una dieta varia ed equilibrata con la formula del “di tutto di meno” per assicurare il corretto apporto di macro e micronutrienti

Limitare i grassi animali e preferire il pesce alla carne

Limitare il consumo di formaggi e latticini per il loro contenuto di grassi. Per assicurare il corretto apporto di calcio è bene consumare yogurt magro, latte parzialmente scremato e ricotta

Limitare l’apporto di zuccheri semplici e dolci

DIABETE Suddividere i cibi in 5-6 pasti giornalieri Evitare: Pasti abbondanti Zucchero e dolci Carni e pesce grassi Molluschi e crostacei Latte intero e formaggi grassi Condimenti grassi (burro, strutto, margarine) Frutta secca zuccherina Superalcolici

Limitare Uova (non più di 2 alla settimana Formaggi magri (non più di 2 volte alla

settimana Frutta fresca dolce (uva, fichi, cachi,

banane) Frutta secca oleosa (noci, nocciole,

mandorle) Pane bianco, pasta bianca, riso e patate Caffè, tè, vino

Preferire Legumi, ortaggi, verdure Frutta fessca meno dolce (mele, pere) Pane e pasta integrali Latte o yogurt scremati Carni e pesci magri Olio di oliva e di semi Aromi, aceto, spezie, succo di limone Dolcificare con aspartame o saccarina Ridurre il sale da cucina Non fumare Ridurre il sovrappeso Praticare esercizio fisico regolare

METEORISMO Mangiare adagio e masticare bene Evitare le gomme di masticare che inducono ripetute

deglutizioni Non dedicarsi ad altre attività durante i pasti Evitare gli stress Non coricarsi dopo i pasti Praticare attività fisica che allevia la tensione addominale Evitare i pasti troppo ricchi di zuccheri ed abbondanti Non bere bevande gasate Inserire GRADUALMENTE le fibre alimentari Evitare i cibi flatulogeni come: latticini, cipolle,

brassicacee, cibi grassi, dolcificanti artificiali, panna, legumi ed uva passa

DISTURBI GASTRICI Si deve seguire una dieta che riduca la secrezione acida dello stomaco

ed eviti la distensione eccessiva della parete gastricaALIMENTI CONSIGLIATI:• Pane secco, crosta del pane, grissini, crackers, fette biscottate• Riso e pasta poco conditi • Uova alla coque o sode• formaggi freschi non fermentati• pesce magro bollito o alla griglia• passati di verdura• frutta cotta e passata o fresca ma ben matura e privata di buccia e semi• caffè leggero meglio se d’orzo• acqua naturale• succo di limone al posto dell’aceto

ALIMENTI SCONSIGLIATI pane fresco con molta mollica o poco cotto pane integrale o di segale minestre grasse o con soffritti uova fritte o in tegamino carni e pesci grassi formaggi fermentati e piccanti aceto cibi conservati e fermentati bevande molto calde o ghiacciate

Celiachia: mangiare sano e senza glutine si può!

Oltre ai cibi elaborati industrialmente e quindi privati del glutine anche in natura esistono alimenti senza glutine che possono essere tranquillamente consumati dai celiaci

TRA I CEREALI, FARINE e TUBERI ricordiamo:

Riso, mais, miglio, grano saraceno, patate, manioca, amaranto, quinoa

Attenzione a zuppe di cereali misti, tapioca, polenta pronta, risotti pronti, patatine snack, purè istantaneo

TRA FRUTTA, VERDURA, LEGUMI: Tutti i tipi di frutta e di verdura Tutti i tipi di legumi Attenzione a salsa di soia (legume), minestroni

con cereali, frutta infarinata LATTE E DERIVATI Latte, yogurt, formaggi, panna, tofu Attenzione a panna condita, formaggi spalmabili,

yogurt al malto o alla frutta, budini, latte condensato

CARNE, PESCE, UOVA Tutti i tipi di carne e pesce freschi, congelato,

surgelato, al naturale, sott’olio, sotto sale Attenzione ai salumi, piatti pronti e carni

confezionate del supermercato

RIASSUMENDO

Il farmacista può: offrire consigli sulla dieta e sull’esercizio fisico del

cliente offrire consigli sull’uso dell’alcool del cliente garantire un supporto motivazionale per perdere peso calcolare il BMI e misurare la circonferenza vita Monitorare la pressione arteriosa Ove sia necessario può rinviare il cliente a un

professionista specialistico

Grazie alla capillarità delle farmacie, il farmacista rappresenta un utile “consigliere” facilmente raggiungibile, sempre accessibile, senza la necessità di prendere un appuntamento!!!

Il farmacista è una importante risorsa per promuovere

l’educazione sanitaria, effettuare screening per l’identificazione di patologie correlate all’obesità come diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari.