III LEZIONE – IL REPORTAGE€¦ · HENRI CARTIER BRESSON «L’OCCHIO DEL SECOLO» -Principale...

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III LEZIONE – IL REPORTAGE –

CORSO AVANZATO DI FOTOGRAFIAMARTEDÌ 12 MARZO 2019

 Il Miliziano colpito a morte, Robert Capa 1936, Cordova

CORSI FOTOGRAFIA PISA WWW.CORSIFOTOGRAFIAPISA.IT INFO@CORSIFOTOGRAFIAPISA.IT

A REAL (FAKE) WEDDING - 16/03/2019

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RITROVO PARTECIPANTI SABATO 16/03

ORE 11 PRESSO AGRITURISMO PODERE SAN GIORGIO (PALAIA-PI)

MASSIMA PUNTUALITA’ FARE MENO MACCHINE POSSIBILI

PORTARSI PRANZO AL SACCO!

FINE EVENTO ORE 19.00

Storia del Reportage

Reportage e Fotografia di strada

Elementi del reportage

Quale reportage?

Gli accessori

Alcuni consigli

Dai grandi classici ai nuovi autori

Dalla teoria alla pratica: l’esperienza di Monica Parisi

IL REPORTAGE

NASCITA DEL REPORTAGE

Il Reportage nasce parallelamente alla fotografia (singola instantanea). Metà ‘800.

«Il termine francese reportage indica un genere fotografico che fornisce informazioni e si occupa di indagare e documentare vari aspetti della realtà, sostituendo alla parola scritta la sola forza comunicativa delle immagini, in genere collegate secondo un'organizzazione di idee espressiva di una visione personale dell'autore sull'argomento trattato, sia esso un fatto di cronaca o una ricerca a più ampio respiro su un tema qualunque.»

Street Photography ≠ Reportage

Fonte: Treccani

FOTOGRAFIA DI REPORTAGE

ELEMENTI DEL REPORTAGE

✓ Indagine e documentazione della realtà

✓ Concatenazione di immagini, assemblate tra di loro al fine di costruire un discorso unitario e sintetico

✓ Processo comunicativo con regole grammaticali proprie, pari al linguaggio scritto o parlato

✓ Importanza del soggetto attivo del processo comunicativo: il fotografo

✓ Destinazione d’uso del reportage che condiziona il linguaggio adottato

Fonte: Treccani

QUALE REPORTAGE?

✓ Argomento: guerra, tradizioni, naturalistico, inchiesta, vita quotidiana, eventi (matrimoni) ecc

✓ Tempo: Breve termine o lungo termine

✓ Il punto di vista del fotografo

✓ Stile

✓ Colore o bianco/nero

IL BIANCO & NERO

▸ B&N COME STILE

▸ B&N PER GIOCARE COL CHIAROSCURO

▸ B&N PER FOCALIZZARE L’ATTENZIONE SUL SOGGETTO

Perdere il colore non è perdita di dati, bensì può rafforzare molto di più il senso e la comunicazioneUna foto a colori rischia di essere troppo realista e non

lascia spazio all’immaginazione

PERDERE IL COLORE NON È PERDERE DATI, MA BENSÌ PUÒ RAFFORZARE MOLTO DI PIÙ IL SENSO E LA COMUNICAZIONE.

UNA FOTO A COLORI RISCHIA DI ESSERE TROPPO REALISTA E NON LASCIARE SPAZIO ALL’IMMAGINAZIONE

LE FOTO A COLORI PIÙ BELLE SONO PROPRIE QUELLE CHE HANNO IL COLORE COME SOGGETTO

• IL B/N È EVOCATIVO PROPRIO PERCHÉ SOTTRAE UN DATO VISIVO.

• LE FORME EMERGONO CON MAGGIORE FORZA GRAZIE AL PASSAGGIO

TRA TONI CHIARI E SCURI NELLA GAMMA DELLE TONALITÀ DEI GRIGI.

• I VOLUMI SI FANNO PURI E DANNO MOLTA PIÙ TRIDIMENSIONALITÀ

ALL’IMMAGINE.

• LE TRAME DEI MATERIALI VENGANO ESALTATE MAGGIORMENTE.

• LE OMBRE ASSUMANO LA STESSA RILEVANZA DEGLI OGGETTI

STESSI MOLTO DI PIÙ DI UNA FOTO A COLORI.

• IN ARCHITETTURA, IL PASSAGGIO LUCE E OMBRE DIVENTA ANCORA

PIÙ MARCATO E SIGNIFICATIVO.

«A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?»

W. E. Smith

✓ Fotocamera: quale scegliere?

✓ Obiettivo: 24mm / 35mm / 50 mm o tuttofare (24-70FF e 17-55Apsc)

✓ Altri accessori (flash, specchi, cavalletto, etc)

GLI ACCESSORI

I GRANDI CLASSICIFOTOREPORTER DI GUERRA

✓ Robert Capa (Ungheria, 1913 – Vietnam 1954)

✓ George Rodger (Regno Unito, 1908 – 1995)

✓ Steve McCurry (USA, 1950) Fotoreporter di guerra / street / umanista

✓ James Natchwey (USA, 1948)

I GRANDI CLASSICIFOTOREPORTER UMANISTI

✓ Henri Cartier-Bresson (Francia, 1908 – 2004)

✓ Steve McCurry (USA, 1950)

✓ Sebastiao Salgado (Brasile, 1944)

✓ Ferdinando Scianna (Italia, 1943)

✓ Letizia Battaglia (Italia, 1935)

✓ Elliot Erwitt (Francia, 1928)

✓ Gianni Berengo Gardin (Italia, 1930)

HENRI CARTIER BRESSON «L’OCCHIO DEL SECOLO»

- Principale esponente della «fotografia umanista»

- Nel 1944 entra nella resistenza francese e documenta la liberazione di Parigi

- Nel 1947 fonda, insieme a Robert Capa, George Rodger, David Seymour, William Vandivert la famosa Agenzia Magnum

Da una Cina all'altra (1952), Danza a Bali (1954), Mosca (1954), Delitti flagranti (1969), Viva la Francia (1970) - Premio Nadar 1971, L'uomo e la macchina e il volto dell'Asia (1972), Ethan is dead

DA UNA CINA ALL’ALTRA (1952)

«Esistono fotografi che cercano un cinese che abbia l’aria più cinese degli altri e finiscono per trovarlo. Gli fanno assumere un atteggiamento cinese e lo circondano di cineserie. Che hanno fissato sulla pellicola? Un cinese? Mai più: l’idea del cinese»

(J.P. Sartre)

I cinesi di Cartier Bresson sono sconcertanti, poiché la maggior parte di essi non ha un’aria abbastanza cinese.

GEORGE RODGER

- Fotoreporter di guerra

- Documentò il Blitz di Londra, e iniziò a collaborare con la BBC e LIFE

- Documentò i campi di concentramento di Bergen-Belsen nel 1945

- La maggior parte dei suoi servizi fotografici sull’Africa sono stati pubblicati su NatGeo

Red Moon Rising, The Cresset Press 1943, Desert Journey, The Cresset Press, 1944, Village des Noubas (1955), Le Sahara (1957), George Rodger : Humanity and Inhumanity (1994)

LE SAHARA (1975)

"We drove, surrendering our car and ourselves to one of the most punishing trips on earth”

- Un tragitto di 6500 km in tre mesi

- Una bussola

- Una Land Rover 4x4

“The Sahara can kill, and kill quickly”

https://www.magnumphotos.com/arts-culture/travel/george-rodger-sahara/

SEBASTIÃO SALGADO

- Economista e statistico

- Fotoreporter umanista

- Diritti dei lavoratori, la povertà e gli effetti distruttivi dell'economia di mercato nei paesi in via di sviluppo

Other americans, La mano dell’uomo, In cammino, Ritratti di bambini in cammino, Genesi

SIERRA PELADA (1979)

«Quello che voglio è che il mondo ricordi i problemi e la gente che fotografo. [..] Io non voglio che la gente le osservi e apprezzi la luce e il gusto per le tonalità. Io voglio che loro guardino dentro e vedano ciò che l'immagine rappresenta, e il tipo di persone che fotografo»

STEVE MCCURRY

- Fotografo di guerra

- Fotografo street/urban

- «Se sai aspettare, le persone si dimenticano della tua macchina fotografica e la loro anima esce allo scoperto»

Portraits, India, Afghanistan, Monsoon, ..

INDIA (1954)- Fotoreportage lungo 30 anni

«I ricchi sono inaccessibili, vivono dietro un cancello e non sono visibili. Diversa la situazione dei poveri: li puoi fotografare, ci puoi parlare, sono accessibili e visibili»

FERDINANDO SCIANNA

- Primo fotografo italiano a far parte dal 1982 dell'agenzia fotografica internazionale Magnum Photos

- Prima opera a 22 anni «Feste religiose in Sicilia» (1965)

Feste religiose in Sicilia (1965), I siciliani (1977), Livorno (1986), Marpessa (1993), Quelli di Bagheria (2002) [..]

FESTE RELIGIOSE IN SICILIA (1965)

- Una finestra sul mondo contadino e sulle manifestazioni che da esso nascevano

- Da tesi universitaria alla nascita di una passione

- Grande valore documentario poiché racconta quello che era il mondo popolare degli anni sessanta.

LETIZIA BATTAGLIA

- Fotoreporter e giornalista

- Nota per le sue foto sulle morti di mafia

Palermo amore amaro (1986), Passione giustizia e libertà, Siciliana, Dovere di Cronaca

PALERMO AMORE AMARO (1986)

«..tradizioni, sguardi di bambini e donne (la Battaglia predilige i soggetti femminili), quartieri, strade, feste e lutti, vita quotidiana e volti del potere di una città contraddittoria»

GIANNI BERENGO GARDIN

- Inizia a scattare negli anni 50

- Fotoreporter umanista,

- Visione differente per la sua passione per l’architettura e il paesaggio

MORIRE DI CLASSE (1969)

https://www.2001agsoc.it/materiale/sconfinamenti/Sconfinamenti.N14.pdf

- Il primo fotoreportage sociale con scopo di denuncia

- Richiesto da Basaglia

- Chi veniva fotografato fu prima informato

JAMES NATCHWEY

- Fotoreporter di guerra contemporaneo

- El Salvador, Nicaragua, Guatemala, Libano, Cisgiordania (West Bank) e Gaza, Israele, Indonesia, Thailandia, India, Sri Lanka, Afghanistan, Filippine, Corea del Sud, Somalia, Sudan, Rwanda, Sudafrica, Russia, Bosnia, Cecenia, Kosovo, Romania, Brasile e Stati Uniti. 

RWANDA (1994)

- Francesco Faraci

- Ami Vitale

- Paolo Pellegrin

- Paolo Verzone

- Claudia Gori

- Andrea Frazzetta

- Alex Majoli

- Alessandra Sanguinetti

- Tim Heterington

I NUOVI AUTORI

- Fotografo Torinese, ritrattista e fotoreporter, ama ritrarre politici e personaggi pubblici. - Lavora in Italia, Spagna e Francia ed è membro dell’agenzia VU dal 2003.- Ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali. - Il reportage «CADETS» ha vinto il terzo posto nella categoria ritratti al World Press photo nel 2015. Ha impiegato più di quattro anni per realizzarlo. - Tratto distintivo: Estrema cura nella gestione della luce e perfette simmetrie compositive.

PAOLO VERZONE

- Giovane fotografa toscana, studia fotografia e fotogiornalismo alla Sapienza e poi in Danimarca.

- Ritrattista, i suoi progetti pongono attenzione su aspetti sociologici e psicologici della società moderna.

- Il suo lavoro «Resilio» è vincitore del Portfolio dello Strega al Face Photo News.

- Nel 2018 con «The Sentinels» vince il premio Voglino ed espone al Cortona on the move.

CLAUDIA GORI

- Giovane fotografo di Lecce, studia architettura a Milano, dopo la laurea decide di dedicarsi alla fotografia da autodidatta.

- Oggi collabora con grandi testate giornalistiche come il National Geographic, The New York Times e Vanity Fair.

- Fotoreporter, viaggia in tutto il mondo, ama immortalare paesaggi e civiltà sperdute.

- Uno dei progetti che lo porta al successo è «Danakil – Land of Salt and Fire” che ritrae la Dancalia uno dei luoghi più caldi del mondo.

• ANDREA FRAZZETTA

- Fotografo livornese, formatosi a Firenze alla fondazione studio Marangoni dove vince una borsa di studio come miglior studente.

- Vince diversi premi e bose di studio che lo porteranno a lavorare a Parigi

- Il suo libro «Azimuths of Celestial Bodies» è un diario per immagini che racconta e ripercorre la storia della sua famiglia.

FRANCESCO LEVY

FRANCESCO FARACI

- Fotoreporter umanista

- La principale fonte di ispirazione è la sua terra

- Ha collaborato con La Repubblica, L’Internazionale, The guardian, Il Manifesto

MALACARNE (2015)

AMY VITALE

- Nikon Ambassador

- National Geographic Photographer

- Fotoreporter umanista e naturalista

GOODBYE SUDAN (2018)

PAOLO PELLEGRIN

- Fotoreporter di guerra

- Collabora con Magnum Photos, Newsweek e New York Times Magazine

UN’ANTOLOGIA (2017)

DALLA TEORIA ALLA PRATICA: Monica Parisi

“Cosa mi piace delle tue foto? Tu fotografi come io guardo le cose”

LE FASI DEL REPORTAGE

1. IDEA (libri, video, poesie, canzoni, film, parlare con la gente, guardarsi attorno, fare domande, essere curiosi, ci sono davvero infinite possibilità per trovare degli spunti e per trovare dell'interesse che porta a una buona idea e che potrebbe portare ad un progetto.)

2. PREPARAZIONE/PIANIFICAZIONE (la fase di realizzazione dello scatto, contempla la scrittura, il disegno, anche se stilizzato, del luogo e delle scene, considera l'orario ipotetico in cui pensi di scattare e vai a studiare la luce, scrivi tutto. Questa fase può durare da pochi giorni a diversi mesi, addirittura anni)

3. SCATTO (Valuta la tua attrezzatura e sfrutta al meglio quello che hai)

4. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO (Se non hai un editor confrontati con un amico, riguarda il progetto dopo del tempo, sii spietato, se dopo tempo il progetto ti convince ancora c'è qualcosa di buono)

COSA, COME, PERCHE’

Chiediti COSA.Il reportage deve avere un tema centrale attorno a cui costruire le foto e/o approfondire un argomento di interesse.

Chiediti COME quali sono i tuoi mezzi, quali le informazioni che hai, impara a selezionare. ( Imparare a selezionare vuol dire anche imparare a scegliere e avere anche il coraggio di escludere “la foto più bella” se questa non è coerente con l’insieme.)

Chiediti PERCHE' Con le immagini dobbiamo creare un discorso logico e coerente e focalizzarci soprattutto sulla risposta alla domanda: perché trasmettere questo messaggio?

1. IDEADa dove arrivano le idee per un progetto fotografico? Da: ● LIBRI ● VIDEO ● POESIE ● CANZONI ● FILM ● PARLARE CON LE PERSONE, GUARDARSI ATTORNO, FARE DOMANDE, ESSERE

CURIOSI

Le idee nascono dalla “necessità” di dire delle cose.

“Se sapessi raccontare una storia con le parole non avrei bisogno di trascinarmi dietro una macchina fotografica.” Fabio Moscatelli

2. PREPARAZIONEStudiate il progetto per il tempo necessario (e se è il caso accantonatelo finchè non siete sicuri di volerlo portare avanti)

Tempo di preparazione (giorni, mesi, anni) >> tempo di scatto (idem).

Scrivete e racconate quello che la vostra testa vi suggerisce (anche se vi sembrano sciocchezze, serve a fare esercizio, serve a rivalutare l’idea iniziale, scavare in profondità per arrivare al fulcro di quello che volete “dire”.)

Visitate più volte il luogo e raccogliete informazioni dettagliate.

Aggiungete altro materiale oltre alle foto per arrivare a chiarire al lettore il “perchè”. (Esempio: Cammino Portoghese)

3. SCATTO

Rispettate il soggetto. (non valicate il limite tra l'essere partecipe e l’essere “invadente”)

Utilizzate la tecnica appresa a vostro favore, ma non date per scontato che una foto tecnicamente perfetta sia una buona foto.

Prestate molta attenzione ai dettagli del vostro racconto.

La scelta dell’ottica (soggettiva)

Ad ognuno il suo stile (il reportage diventa personale nel momento in cui nel progetto metti la tua firma, la tua personalità, le tue emozioni, in quel momento diventi “riconoscibile”)

4. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ESEMPIO:

Portfolio Italia 2018 – Gran Premio Lumix» CAMMINO PORTOGHESE – ANDREA ANGELINI

Reportage composto da 25 foto. Un viaggio in Portogallo alla ricerca di se stesso. Una trama di emozioni che si rincorrono fuori dallo spazio e dal tempo. Ha ricercato anche attraverso le immagini, significati secondi accompagnati dagli scritti di Pessoa e Tabucchi, ed è attraverso di loro che l’autore è riuscito a trasformare tutto in metafore di grande significato interiore, abbattendo ossessioni e barriere. Alla fine è arrivata la luce in fondo al tunnel, quando tutto sembrava perduto, e questo anche attraverso una fotografia di grande spessore, accompagnata da una narrazione scritta che colloca il lavoro nel solco della migliore narrative-art.

CAMMINO PORTOGHESE – ANDREA ANGELINI

CAMMINO PORTOGHESE – ANDREA ANGELINI

4. PRESENTAZIONE DEL PROGETTOPICCOLA STORIA_PRIMA VERSIONE

PICCOLA STORIA_PRIMA VERSIONE

IN SINTESI

- Avere una buona idea

- Approfondire «la storia che volete raccontare»

- Rispettare il soggetto

- Selezione delle foto

“COMPITI A CASA”

PUBBLICA UN REPORTAGE DI MASSIMO 6 FOTOGRAFIE

CHE RACCONTANO L’EVENTO DEL 16/03 (SE NON PUOI PARTECIPARE ALL’USCITA PUBBLICA UN REPORTAGE DI 6 FOTOGRAFIE CHE RACCONTINO UNO DEI SEGUENTI TEMI:

- RACCONTA IL TUO QUARTIERE

- RACCONTA LA TUA GIORNATA

PROSSIMA LEZIONE: MARTEDÌ 5 MARZO ORE 21.00