Post on 17-Feb-2019
I tumori primitivi dello scheletro possono essere distinti in benigni e maligni secondo le loro caratteristiche istologiche, cliniche e radiografiche
TUMORI BENIGNI
caratteristiche
• accrescimento lento
• capsulati e non
• non infiltrano i tessuti circostanti
• non danno metastasi
• cellule ben differenziate
TUMORI MALIGNI
caratteristiche
• accrescimento rapido
• pseudocapsula
• infiltrano i tessuti circostanti
• danno metastasi
• cellule non differenziate
STADIAZIONE DEI TUMORI DELLO SCHELETRO
TUMORI DELLO SCHELETRO
SEDE
rapidità di crescita
età
sede
condizioni generali
PERCORSO DIAGNOSTICO
DATI CLINICI
• anamnesi
tumefazione
dolore
impotenza funzionale
• esame obiettivo
ESAMI DI LABORATORIO
Tumori maligni
• VES
• alfa-gobuline
• fosfatasi alcalina
• lattico deidrogenasi
Nel plasmocitoma
• proteine di Bence Jones nelle urine
• alterazione del quadro elettroforetico
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
RADIOGRAFIA STANDARD
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
TOMOGRAFIA ASSIALE COMPUTERIZZATA
E’ un importante mezzo diagnostico e può essere eseguita con mezzo di contrasto. Consente di valutare:
estensione del tumore
sede intra o extracompartimentale
rapporti con le cavità articolari ed i visceri
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE
E’ un ulteriore supporto diagnostico, può essere eseguita con mezzo di contrasto. Consente di valutare:
sede intra o extracompartimentale
rapporti con le cavità articolari, i visceri, le strutture vascolo-nervose
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
SCINTIGRAFIA OSSEA TOTAL BODY
E’ utile per esplorare tutto lo scheletro, rivelando altre localizzazioni scheletriche o viscerali ancor prima che siano visibili radiograficamente. Consente inoltre:
di evidenziare un’erosione dell’osso
di evidenziare una reazione periostea
effettuare controlli periodici dopo il trattamento
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
ANGIOGRAFIA
E’ un importante mezzo diagnostico nei tumori delle parti molli. Consente di valutare:
estensione del tumore
sede intra o extracompartimentale
rapporti con le strutture vascolari
stadiazione
ESAME CITOLOGICO
BIOPSIA CON AGO SOTTILE
Consente di eseguire un esame citologico su striscio colorato a fresco e dopo fissazione.
Si esegue nel sospetto di una neoplasia maligna.
Presenta lo svantaggio di consentire l’osservazione solo su poche cellule con rischio di diagnosi insicura.
BIOPSIA CON AGO GROSSO
Si può eseguire in anestesia locale e consente di prelevare una “carota” di tessuto di 2-3 mm. di diametro.
Si esegue nel sospetto di una neoplasia maligna.
Ha il vantaggio di un minor trauma chirurgico e dàla possibilità di iniziare precocemente un tratatmento chemioterapico o radiante, dove indicato.
ESAME ISTOLOGICO
BIOPSIA PER ESCISSIONE
Si asporta completamente la lesione tumorale.
Si esegue nel caso di una neoplasia sicuramente benigna.
Presenta lo svantaggio di aumentare il rischio di metastasi in caso di lesione maligna.
BIOPSIA PER INCISIONE
Si esegue nel caso di una neoplasia maligna o sospetta tale, nelle metastasi e si prevede un intervento di resezione ossea.
Si esegue prelevando un tassello osseo di almeno 1 cm3 e senza manipolare eccessivamente il tumore.
Nella “biopsia al congelatore” il tessuto viene immediatamente sezionato al microtomo congelatore (purchè non calcificato, né ossificato) ed osservato al microscopio
TERAPIA CHIRURGICA
Svuotamento (courettage)Resezione o escissione marginale
Resezione o escissione
ampia
Disarticolazione o amputazione
radicale
FIBROMA ISTIOCITICO
E’ un amartoma metafisario composto da istio-fibroblasti.
E’ il più frequente tra le neoplasie benigne dell’osso.
E’ asintomatico.
ESOSTOSI SOLITARIA
E’ un amartoma che nasce da un germe aberrante sottoperiosteo di cartilagine fertile.
Può essere asintomatico.
CONDROMA
E’ un tumore benigno intraosseo formato da cartilagine ben differenziata. Origina da germi cartilaginei inclusi.
Può essere asintomatico.
CONDROMA
E’ un tumore a lento accrescimento.
Se si evidenzia in seguito ad una frattura, la sola immobilizzazione in apparecchio gessato per 30-35 giorni può essere sufficiente alla guarigione della lesione.
Vi è una tendenza alla recidiva.
Dopo recidiva o insuccesso del trattamento incruento, la terapia chirurgica consiste nel courettage della lesione e borraggio con innesti ossei autologhi.
TUMORE A CELLULE GIGANTIE’ una neoplasia centrale dell’osso, originata da cellule istio-fibroblastiche, che tendono a fondersi in cellule giganti plurinucleate. E’ caratterizzata da una notevole aggressività locale.
Si osserva soprattutto nelle ossa lunghe
TUMORE A CELLULE GIGANTI
PLASMOCITOMA
E’ una neoplasia maligna primitiva e sistemica del midollo osseo, originata da cellule del reticolo e con differenziazione plasmacellulare.
Per la diagnosi:
puntato sternale ( 3% di cellule)
aumento delle globuline
proteinuria di Bence-Jones
calcemia elevata
anemia
PLASMOCITOMA
Sintomi clinici
dolori ossei diffusi
astenia
perdita di peso
Il decorso è variabile. La morte può sopraggiungere in 2-3 anni per le complicanze a livello polmonare e renale. Rara la diffusione metastatica.
La terapia si basa sull’uso di preparati antiblastici.
La terapia radiante può essere utile a prevenire le fratture patologiche, le uniche che impongono un trattamento chirurgico.
OSTEOSARCOMAE’ una neoplasia maligna primitiva dell’osso, originata da cellule mesenchimali, che tendono a differenziarsi in senso osteoblastico, ma può mostrare aspetti di differenziazione fibroblasticae/o cartilaginea.
OSTEOSARCOMAClinica
• dolore, leggero ed intermittente
• tumefazione
• cute calda e dolente
• aumento della fosfatasi alcalina
Immagine a “dente di pettine”o “a sole radiante”
OSTEOSARCOMA
Aspetto macroscopico: compatto, biancastro o roseoIl decorso è
Metastatizzaaltre localizzazioni nello scheletro. Rare le metastasi linfonodali.
La terapia èl’irradiazione pre
Polichemioterapia
rapido.
per via ematica ai polmoni e ad
chirurgica radicale. Utile e post operatoria
pre e post operatoria
METASTASI OSSEE DA CARCINOMARappresentano il tumore maligno più frequente nello scheletro. La maggior parte derivano da carcinomi di 4 organi: mammella, prostata, polmone e rene.
Prediligono lo scheletro del tronco e le radici degli arti, nel rachide colpiscono il corpo vertebrale.
METASTASI OSSEE DA CARCINOMAClinica
- a volte asintomatici, possono esordire con dolore che precede il reperto radiografico
- a volte il/la paziente può essere ricoverato/a per una frattura di femore in pieno benessere
La terapia chirurgica èpalliativa. Viene utilizzata la terapia radiante e farmacologica.
CISTI OSSEA GIOVANILE
Si localizza in sede metafisaria ed appare come una cavità espansiva.
E’ asintomatica, ma può fratturarsi.
Terapia:
- infiltrazioni con preparati cortisonici
- onde d’urto
- svuotamento e borraggio
CISTI ANEURISMATICA
Si localizza al di sotto del periostio ed impronta l’osso.
OSTEOMA OSTEOIDE
Si localizza spesso nella corticale delle ossa lunghe. E’ formato da una zona centrale (nidus) riccamente innervata. La corticale è ispessita.
Clinica
Caratteristico il dolore, specie notturno, che
recede dopo assunzione di aspirina