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I servizi di spazzamento e pulizia nel
contesto del servizio gestione rifiuti urbani:
analisi, valutazioni & strategie
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
40121 Bologna, Largo Caduti del Lavoro, 6
Tel. 051 284973 – Fax. 051 284906
Email: autoridrsu@regione.emilia-romagna.it
http://www.ermesambiente.it/autoridrsu/
Ottobre 2007
INDICE
1. PRESENTAZIONE DELLO STUDIO/INDAGINE ................ ................................. 4 1.1. Attività dello Studio/Indagine .................................................................... 4 1.2. Raccordo con i servizi di igiene urbana...................................................... 6 1.3 Normativa di riferimento ........................................................................... 7 1.4 Evoluzione della normativa per gli aspetti economici-tariffari...................11 1.5 Le fonti di riferimento...............................................................................15 1.6 Lo studio sugli indicatori prestazionali dell’Autorità Regionale ................19
2. STANDARD DI SERVIZIO/QUALITA’, INDICATORI DI RIFERI MENTO & STRATEGIE, CONTROLLO & RESPONSABILITA’ DEI SERVIZ I............. 24 2.1 Specifica delle attività connesse ai servizi di “spazzamento e
pulizia” .....................................................................................................24 2.2 Strategie e modalità organizzative.............................................................26 2.3 Alcune indicazioni sui servizi accessori ....................................................29 2.4 I costi e valore economico dei servizi di spazzamento & pulizia................34 2.5 Principali indicatori di riferimento (tecnici, organizzativi,
economici) ................................................................................................39 2.6 Standard di servizio e di qualità ................................................................47 2.7 Partecipazione e metodiche di monitoraggio & controllo servizi:
verso un nuovo modello ............................................................................49
3. PROPOSTA DI UN METODO DI LAVORO PER STANDARDIZZAZIO NE E VALUTAZIONE DEI SERVIZI DI SPAZZAMENTO E PULIZIA . ................. 61
ALLEGATI
A. ESPERIENZE & RIFERIMENTI A LIVELLO NAZIONALE ED EST ERO...... 63 A.1 Quadro generale del settore in Italia ..........................................................63 A.2 Sintesi Indicatori APAT - standard............................................................63 A.3 Focus su alcune soluzioni innovative ........................................................66 A.4 I benchmark tecnici...................................................................................70 A.5 Metodologie di Controllo/Sorveglianza.....................................................72 A.6 Focus sulle Metodologie di Controllo/Sorveglianza ..................................75 A.7 Altri Focus................................................................................................85
B. QUADRO DI SINTESI ATTUALI MODALITA’ ORGANIZZATIVE A LIVELLO REGIONALE ......................................................................................... 88 B.1 Dati e informazioni base ...........................................................................88 B.2 Analisi della domanda & offerta di servizi ..............................................120 B.3 I benchmark di riferimento......................................................................121 B.4 Metodologie di controllo.........................................................................122 B.5 Qualità dei servizi erogati .......................................................................126 B.6 Dati economici........................................................................................128 B.7 Quadro di sintesi.....................................................................................131
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I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
1. PRESENTAZIONE DELLO STUDIO/INDAGINE
L'Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
svolge attività di valutazione sulla qualità dei servizi e tutela degli interessi dei
consumatori e degli utenti ed a questo scopo ha effettuato in collaborazione con la
Regione Emilia Romagna e con il supporto della Società Labelab srl (www.rifiutilab.it)
un'analisi e valutazione delle modalità organizzative dei servizi di spazzamento e pulizia
nella Regione Emilia Romagna nel contesto del SGR (attività compressa nel Servizio di
Gestione dei Rifiuti Urbani)1 , evidenziando domanda/offerta di servizio, incidenza
economica e tariffaria, indicatori specifici di riferimento, metodologie di controllo. Altri
obiettivi non secondari sono relativi al posizionamento dei servizi erogati nella Regione
rispetto ad altre realtà similari e ai dati medi di settore a livello nazionale e alla
definizione di nuove strategie.
1.1. Attività dello Studio/Indagine
Di seguito sono sintetizzate le attività svolte:
• sono stati approfonditi tutti i dati di base che caratterizzano i servizi a livello
regionale sulla base della documentazione ufficiale disponibile (accessibile
agli utenti/cittadini) nei singoli ATO (Pianificazione d’Ambito, rendiconto
attuali modalità organizzative, Piani Finanziari, Contratti di Servizio, ecc.).
In particolare sono stati approfonditi gli aspetti relativi alla domanda e
1 Legge Regionale 6 settembre 1999 n°25 - ORGANIZZAZI ONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI Art. 15 (sostituito comma 1 e modificato comma 2 da art. 15 L.R. 28 gennaio 2003 n. 1) Servizio di gestione dei rifiuti urbani 1. Il servizio pubblico di gestione dei rifiuti urbani e assimilati comprende lo spazzamento ed il lavaggio delle strade e delle piazze pubbliche, la raccolta ed il trasporto, l'avvio al recupero e allo smaltimento ivi compreso il trattamento preliminare.
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offerta dei servizi; i modelli organizzativi dei gestori, l’efficacia dei servizi,
gli standard di qualità e l’incidenza dei costi relativi ai servizi di
spazzamento e pulizia sul totale dei costi del SGR (Servizio Gestione
Rifiuti);
• sono state analizzate le modalità organizzative dei “Servizi di Spazzamento e
Pulizia” in altre realtà a livello nazionale;
• sono state individuate strategie, standard di qualità, indicatori tecnici ed
economici di riferimento. La valutazione è articolata nei seguenti temi di
riferimento:
� Specifiche delle attività connesse ai servizi di “spazzamento e
pulizia”;
� Strategie di riferimento;
� Standard di servizio;
� Modelli e modalità organizzative;
� Principali indicatori di riferimento (tecnici, organizzativi, economici)
� Metodiche di monitoraggio & controllo servizi e indicatori di qualità.
• È stato costruito un Quadro metodologico e di sintesi per standardizzazione e
valutazione dei servizi di spazzamento e pulizia - In questa fase, a valle di
quanto emerso nelle fasi precedenti, sono state effettuate delle proposte
metodologiche dei singoli temi.
La costruzione di indicatori di riferimento specifici e le modalità di controllo e
monitoraggio per l'attuazione delle azioni di vigilanza costituiscono uno degli aspetti
centrali dell’analisi.
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1.2. Raccordo con i servizi di igiene urbana
L’articolazione del servizio di gestione dei rifiuti e di igiene urbana in differenti fasi
del ciclo mira a dividere il settore in funzione degli aspetti tecnologici e organizzativi
che lo caratterizzano. Nel riquadro sottostante sono riepilogate le fasi principali del
ciclo:
PRINCIPALI FASI DEL CICLO DI GESTIONE DEI RIFIUTI U RBANI E DEI SERVIZI DI IGIENE URBANA
Rif. Fase Descrizione
A) Raccolta e trasporto dei
rifiuti
Comprende la gestione integrata delle singole raccolte articolate in funzione della
tipologia del materiale, della realtà territoriale, della tipologia di utenza; comprende
inoltre la logistica per la movimentazione dei rifiuti raccolti e la gestione dei centri
multi-raccolta.
B) Servizi di spazzamento
stradale
Comprende la gestione integrata dei servizi di spazzamento manuale e meccanizzato
delle aree pubbliche. Ser
vizi
C) Altri servizi di igiene
urbana
Comprende servizi complementari alle raccolte e ai servizi di spazzamento (ad
esempio pulizia delle aree verdi, aree mercato, attività di bonifiche varie). In caso di
consistenza limitata, questi servizi vengono considerati insieme ai precedenti di
spazzamento stradale.
D) L’impiantistica per il
recupero dei rifiuti
E)
L’impiantistica per il
trattamento dei rifiuti
indifferenziati
I sistemi di trattamento sono essenzialmente tre: gli impianti di separazione, gli
impianti di selezione compost/CDR e gli impianti di termovalorizzazione; la loro
attivazione è funzione della fase di recupero di materia e di energia che è possibile
raggiungere nel sistema e i livelli di recupero sono a loro volta funzione della capacità
di recupero energetico (combustori industriali) e della capacità di riciclaggio dei
materiali (carta, vetro, plastica, legno, etc) che dipendono dal mercato del riciclaggio.
Impi
anti
F) Lo smaltimento finale in
discarica
Dalla scelta delle opzioni di cui a punti precedenti D) ed E) deriva il fabbisogno
complessivo di discarica. In mancanza di impiantistica di trattamento del rifiuto, esso
viene conferito totalmente in discarica (caso attuale di quasi tutto il Centro-Sud
d’Italia). Sulla base dei dati ANPA-ONR oltre il 50% dei rifiuti urbani prodotti viene
conferito in discarica.
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1.3 Normativa di riferimento
Dlgs 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale - Testo vigente)
Articolo 183
Definizioni
1. Ai fini della parte quarta del presente decreto e fatte salve le ulteriori definizioni contenute nelle
disposizioni speciali, si intende per:
...cc) gestione integrata dei rifiuti: il complesso delle attività volte ad ottimizzare la gestione dei
rifiuti, ivi compresa l'attività di spazzamento delle strade, come definita alla lettera d);
dd) spazzamento delle strade: modalità di raccolta dei rifiuti su strada.
Articolo 184
Classificazione
1. Ai fini dell'attuazione della parte quarta del presente decreto i rifiuti sono classificati, secondo
l'origine, in rifiuti urbani e rifiuti speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e
rifiuti non pericolosi.
2. Sono rifiuti urbani:
a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile
abitazione;
b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla
lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell'articolo 198, comma 2, lettera g);
c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade;
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Titolo IV
Tariffa per la gestione dei rifiuti urbani
Articolo 238
Tariffa per la gestione dei rifiuti urbani
1. Chiunque possegga o detenga a qualsiasi titolo locali, o aree scoperte ad uso privato o pubblico
non costituenti accessorio o pertinenza dei locali medesimi, a qualsiasi uso adibiti, esistenti nelle zone del
territorio comunale, che producano rifiuti urbani, è tenuto al pagamento di una tariffa. La tariffa
costituisce il corrispettivo per lo svolgimento del servizio di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti
solidi urbani e ricomprende anche i costi indicati dall'articolo 15 del decreto legislativo 13 gennaio 2003,
n. 36 (169). La tariffa di cui all'articolo 49 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 (170), è
soppressa a decorrere dall'entrata in vigore del presente articolo, salvo quanto previsto dal comma 11.
2. La tariffa per la gestione dei rifiuti è commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti
prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, sulla base di
parametri, determinati con il regolamento di cui al comma 6, che tengano anche conto di indici reddituali
articolati per fasce di utenza e territoriali.
3. La tariffa è determinata, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del decreto di cui al comma 6,
dalle autorità d'ambito ed è applicata e riscossa dai soggetti affidatari del servizio di gestione integrata
sulla base dei criteri fissati dal regolamento di cui al comma 6. Nella determinazione della tariffa è
prevista la copertura anche di costi accessori relativi alla gestione dei rifiuti urbani quali, ad
esempio, le spese di spazzamento delle strade. Qualora detti costi vengano coperti con la tariffa ciò
deve essere evidenziato nei piani finanziari e nei bilanci dei soggetti affidatari del servizio.
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Legge regionale 6 settembre 1999, n. 25
DELIMITAZIONE DEGLI AMBITI TERRITORIALI OTTIMALI E
DISCIPLINA DELLE FORME DI COOPERAZIONE TRA GLI ENTI LOCALI
PER L'ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO E DEL
SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
Testo coordinato con le modifiche apportate da: L.R. 21 agosto 2001 n. 27; L.R. 28
gennaio 2003 n. 1
Art. 6 (modificato comma 1, comma 3 e comma 4 da art. 4 L.R. 28 gennaio 2003 n.
1) Competenze dell'Agenzia
1. L'Agenzia esercita tutte le funzioni spettanti ai Comuni relativamente all'organizzazione e
all'espletamento della gestione dei servizi pubblici ad essa assegnati, ivi comprese **l'adozione dei
necessari regolamenti e la definizione dei rapporti** con i gestori dei servizi anche per quanto attiene alla
relativa instaurazione, modifica o cessazione. L'Agenzia non può svolgere attività di gestione dei servizi
medesimi.
…
3. L'Agenzia esercita, in particolare, le seguenti funzioni:
a) specificazione della domanda di servizio idrico integrato e di servizio di gestione dei rifiuti
solidi urbani ; b) determinazione della tariffa di ambito e delle sue articolazioni per le diverse categorie
di utenza per il servizio idrico integrato e per il servizio di gestione dei rifiuti urbani; c) predisposizione
ed approvazione del programma degli interventi, del relativo piano finanziario e del connesso
modello gestionale e organizzativo; d) scelta per ciascun servizio delle forme di gestione;
….
** f) controllo sul servizio reso dal gestore nel rispetto delle specifiche norme contenute
nell'atto di affidamento;
…
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ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI
URBANI
Art. 15 (sostituito comma 1 e modificato comma 2 da art. 15 L.R. 28 gennaio 2003
n. 1)
Servizio di gestione dei rifiuti urbani **1. Il servizio pubblico di gestione dei rifiuti urbani e
assimilati comprende lo spazzamento ed il lavaggio delle strade e delle piazze pubbliche, la raccolta
ed il trasporto, l'avvio al recupero e allo smaltimento ivi compreso il trattamento preliminare.**
2. L'Agenzia, al fine di realizzare il ciclo integrato dei rifiuti urbani, organizza le attività del servizio
nel rispetto della previsione dei piani provinciali di gestione dei rifiuti predisposti dalle Province ai sensi
dell'art. 128 della L.R. n. 3 del 1999 perseguendo obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità nonché
l'industrializzazione delle gestioni**, tenendo altresì conto del principio di prossimità territoriale per i
rifiuti speciali derivanti dal pretrattamento dei rifiuti urbani**.
Art. 18 (modificato comma 1, aggiunto comma 1 bis e sostituito comma 2 da art. 18
L.R. 28 gennaio 2003 n. 1)
Tariffa per il servizio di gestione dei rifiuti urbani
1. Per ciascuna delle gestioni individuate ai sensi della lett. a) del comma 1 dell'art. 16, l'Agenzia
sulla base del metodo normalizzato stabilito con decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999,
n. 158 determina la tariffa del servizio da applicarsi in costanza della convenzione prevista dallo stesso
articolo.
**1 bis. Al fine di salvaguardare esigenze sociali di riequilibro territoriale, l'Agenzia può articolare le
tariffe per fasce territoriali e per tipologia d'utenza.**
**2. La tariffa applicata all'utenza ai sensi dell'articolo 49 del decreto legislativo n. 22 del 1997
assicura la copertura integrale dei costi del servizio ivi compresi quelli per il recupero e lo
smaltimento dei rifiuti presso impianti di eventuali soggetti terzi. ..
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1.4 Evoluzione della normativa per gli aspetti economici-tariffari
La normativa che regola l’introduzione del sistema tariffario in sostituzione della
tassa per i rifiuti solidi urbani (TARSU) viene sinteticamente riportata nel seguito:
• Decreto Legislativo n. 22 del 5 febbraio 1997 – Decreto Ronchi: recante
“Attuazione delle direttive 91/156CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e
94/62/CE sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio”, che all’art. 49 abroga, a partire
dalla data del 1° gennaio 1999 (termine che scompare con la Finanziaria 2000), la
tassa per lo smaltimento dei rifiuti, introdotta con Regio Decreto 14 settembre 1931,
n. 1175, sostituito dal D.P.R. 10 settembre 1982, n. 915 e dal decreto legislativo 15
novembre 1993, n. 507 ed istituisce la tariffa corrisposta dal cittadino a fronte di un
servizio goduto. Tale scadenza viene successivamente rinviata da una serie di norme
che rettificano e chiariscono le modalità e i tempi per l’applicazione del metodo
normalizzato.
• La Legge n. 426 del 9 dicembre 1998 “Nuovi interventi in campo ambientale”,
stabilisce che l’entrata in vigore della tariffa è rinviata al 1° gennaio 2000; vengono
inoltre previste delle disposizioni transitorie per garantire la graduale applicazione
del metodo normalizzato e della tariffa ed il graduale raggiungimento dell’integrale
copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani da parte dei Comuni;
• La Legge n. 448 del 23 dicembre 1998 “Misure di finanza pubblica per la
stabilizzazione e lo sviluppo” stabilisce che per l’anno 1999 continuano ad essere
applicabili i criteri di commisurazione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi
urbani adottati per le tariffe vigenti nell’anno 1998; viene comunque sancita, per i
Comuni che ne abbiano intenzione, la possibilità di applicare la tariffa in via
sperimentale. Allo scopo di determinare il costo di esercizio del servizio di nettezza
urbana, i Comuni possono infine considerare l’intero costo dello spazzamento;
• Il D.P.R. n. 158 del 27 aprile 1999 “Regolamento recante norme per la elaborazione
del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei
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rifiuti” che definisce le componenti di costo e la tariffa di riferimento sulla base
della quale deve essere determinata la tariffa per la gestione del ciclo dei rifiuti;
• La Circolare del Ministro dell’Ambiente del 7 ottobre 1999 che fornisce alcuni
chiarimenti circa problemi operativi e applicativi connessi con l’entrata in vigore del
sistema tariffario;
• La Legge finanziaria n. 488 del 27 dicembre 1999 che proroga l’entrata in vigore
della tariffa, eliminando il metodo transitorio. In particolare, il comma 1 dell’art. 33,
a modifica dell’art. 49, comma 1, del D. Lgs. 22/97, stabilisce che la tassa per lo
smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni è soppressa a decorrere “dai termini
previsti dal regime transitorio, disciplinato dal regolamento di cui al comma 5, entro
i quali i comuni devono provvedere alla integrale copertura dei costi del servizio di
gestione dei rifiuti urbani attraverso la tariffa di cui al comma 2”.
• Viene definita la nuova tempistica di applicazione della tariffa in conformità con i
tempi di totale copertura dei costi dei servizi previsti dall’art. 11 del DPR 158/99.
• La Legge 488/99 stabilisce inoltre che a decorrere dall’esercizio finanziario che
precede i due anni dall’entrata in vigore della tariffa, i Comuni sono tenuti ad
approvare e a presentare all’Osservatorio Nazionale sui Rifiuti il Piano Finanziario e
la relazione di cui all’art. 8 del D.P.R. 158/99, restando comunque ferma la facoltà
dei Comuni di applicare la tariffa in via sperimentale in anticipo rispetto alle
scadenze indicate.
• La Circolare del Ministro delle Finanze n. 25/E del 17 febbraio 2000 che riassume i
tempi e le modalità per l’operatività sia della tassa (TARSU) che della tariffa, così
come stabiliti dall’art. 33 della Legge 488;
• La Legge 28 febbraio 2001, n. 26 con la quale si prevede che sino all’introduzione
della tariffa di gestione del ciclo dei rifiuti urbani di cui all’art. 49 del D.Lgs.
22/1997, n. 22 i Comuni possono conteggiare nel costo del servizio di gestione da
coprire con la TARSU l’intera spesa relativa alla gestione dei rifiuti esterni
(spazzamento strade).
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Il regolamento per l'elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del
servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani è stato emanato con il DPR N°158/99
(G.U. n°129 dl 4/6/99 Supplemento ordinario). Recenti norme collegate alle
Finanziarie dell’ultimo triennio:
• La Legge Finanziaria 2005, n. 311 del 30/12/2004 aveva emanato una proroga
riguardo alla sua applicazione: tutti i Comuni con una copertura, nel 1999, dei costi
del servizio della tassa pari ad almeno il 55% del totale dovranno applicare il regime
tariffario dal 1° Gennaio 2006; tutti i Comuni con una copertura dei costi del
servizio della tassa inferiore al 55% e quelli con una popolazione inferiore ai 5.000
abitanti dovranno, invece, passare a tariffa dal 1° Gennaio 2008.
• La Legge Finanziaria 2006 n 266 del 23/12/2005, prevede un’ulteriore proroga
(articolo 1, comma 134), che fa slittare al 1° gennaio 2007 l’applicazione del
sistema tariffario per i Comuni che avrebbero dovuto applicarlo il 1° gennaio 2006;
resta, invece, confermato il termine del 1° gennaio 2008 per tutti gli altri Comuni .
• La Legge Finanziaria 2007, relativamente alla tariffa Art. 1 comma 184 prevede che
nelle more della completa attuazione delle disposizioni recate dal decreto legislativo
3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni: “a) il regime di prelievo relativo al
servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti adottato in ciascun comune per l’anno
2006 resta invariato anche per l’anno 2007. Non è quindi previsto l’obbligo di
passare a Tariffa anche se prime interpretazioni in merito evidenziano che è sempre
possibile attivare la tariffa anche nel 2007 in via sperimentale.
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Viene di seguito riassunta la formula di applicazione della tariffa con una sintetica
spiegazione delle varie voci comprese. Le modalità di contabilizzazione dei costi
impiegati nei servizi. Il punto 1 dell’Allegato 1 del decreto apre in modo seguente:
“La tariffa di riferimento a regime deve coprire tutti i costi afferenti al servizio di
gestione dei rifiuti urbani e deve rispettare la seguente equivalenza:
Totale delle entrate tariffarie: Tn = (CG + CC)n-1 • (1 + IPn - Xn) + CKn”
Dove:
CG n-1 : costi di gestione dei servizi (dato di bilancio dell’anno precedente)
CCn-1 : costi comuni imputabili ai servizi (dato di bilancio dell’anno
precedente)
IPn : inflazione programmata (dato esterno)
Graficamente è sintetizzata di seguito la relazione tra tutte le componenti di costo e
l’incidenza dei costi relativi ai servizi di spazzamento e pulizia.
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1.5 Le fonti di riferimento
Sono di seguito riepilogate le principali fonti utilizzare per la redazione dello studio.
Rapporti e studi nazionali
Per la ricerca di dati di base sui servizi a livello nazionale si sono consultate le
seguenti fonti:
Rif. Titolo Autore Anno
N01 Rapporto Rifiuti 2006 APAT - ONR 2006
N02 Rapporto Rifiuti 2005 APAT - ONR 2005
N03 Definizione di standard tecnici nei servizi di igiene urbana APAT 2001
N04 1° Rapporto annuale sulla qualità dell’ambiente urbano APAT 2004
N05 2° Rapporto annuale sulla qualità dell’ambiente urbano APAT 2005
N06 I SERVIZI DI SPAZZAMENTO E PULIZIA: UNA VALUTAZIONE TECNICA ED ECONOMICA
Federambiente 2004
N07 Prima indagine sui servizi di igiene urbana in Italia Federambiente 2002
N08 Le società controllate dai maggiori Comuni italiani: costi, qualità ed
efficienza - Edizione 2005
a cura
dell’Ufficio Studi MEDIOBANCA
per Civicum
2005
N09 Le società controllate dai maggiori Comuni italiani: costi, qualità ed efficienza - Edizione 2006
a cura dell’Ufficio
Studi MEDIOBANCA per Civicum
2006
N10 Le società controllate dai maggiori Comuni italiani: costi, qualità ed
efficienza - Edizione 2007
a cura
dell’Ufficio Studi MEDIOBANCA
per Civicum
2007
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Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
Dati di riferimento per Regione Emilia Romagna
Rif. Titolo Autore Anno
R01 Relazione annuale sullo stato dei servizi idrici, di gestione dei rifiuti urbani e sull'attività svolta Anno
2005
Autorità Regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di
gestione dei rifiuti urbani
2006
R02 Relazione annuale sullo stato dei servizi idrici, di gestione dei rifiuti urbani e sull'attività svolta Anno
2006
Autorità Regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di
gestione dei rifiuti urbani
2007
R03 Piano d’Ambito – ATO 1 – PC ATO 1 – PC 2006
R04 Piano d’Ambito – ATO 4 – MO ATO 4 – MO 2006
R05 Piano d’Ambito – ATO 5 – BO ATO 5 – BO 2004
R06 Piano d’Ambito – ATO 6 – FE ATO 6 – FE 2004
R07 Piano d’Ambito – ATO 7 – RA ATO 7 – RA 2005
R08 Piano d’Ambito – ATO 8 – FC ATO 8 – FC 2005
R09 Piano d’Ambito – ATO 9 – RN ATO 9 – RN 2005
R10 Rapporto su Indicatori e parametri di valutazione della Qualità del servizio reso all’utente in materia
di Servizi Idrico e di Gestione dei Rifiuti Urbani
Autorità Regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di
gestione dei rifiuti urbani
2004
FONTI INTERNET (TIPO I): Sono di seguito riepilogate le principali fonti costituite da siti consultabili attraverso
la rete internet.
Rif. Data (*) Riferimento URL
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Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
Rif. Data (*) Riferimento URL
I1 01/08/2007 Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
http://www.ermesambiente.it/erme
sambiente/autoridrsu/
I2 01/08/2007 Regione Emilia-Romagna - Servizio rifiuti e bonifica siti
http://www.ermesambiente.it/rifiut
i/servizio_rifiuti/index.htm
I3 01/08/2007 Regione Emilia-Romagna - Osservatorio regionale sui servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
http://www.regione.emilia-
romagna.it/osservatorio_sii_esu/in
dex.html
I4 01/08/2007 APAT - Definizione di standard tecnici nei servizi di igiene urbana
http://www.apat.gov.it/site/it-
IT/APAT/Pubblicazioni/Manuali_
e_linee_guida/Documento/manual
i_lineeguida_2001_6.html
I5 01/08/2007 Osservatorio Nazionale sui Rifiuti http://www.osservatorionazionaler
ifiuti.it
I6 01/08/2007 Provincia di Piacenza http://www.provincia.pc.it/ambien
te2002/ppgr.htm
I7 01/08/2007 Osservatorio Provinciale Rifiuti http://195.62.164.242/piacenza/opr
/index.htm
I8 01/08/2007 Convegni organizzati da ATO 5 BO http://www.ato-
bo.it/web/it/documenti/seminari_convegni.html
I9 01/08/2007 ENìA S.p.A. http://www.tesa.piacenza.it/
I10 01/08/2007 Provincia di Reggio Emilia http://www.provincia.re.it/p
age.asp?IDCategoria=701&IDSezione=4514
I11 01/08/2007 Osservatorio Provinciale Rifiuti http://www.arpa.emr.it/regg
ioemilia/OPR/
I12 01/08/2007 Provincia di Parma http://www2.provincia.par
ma.it/page.asp?IDCategoria=1257&IDSezione=10699
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I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
Rif. Data (*) Riferimento URL
I13 01/08/2007 Osservatorio Provinciale Rifiuti - Parma http://www3.provincia.parma.it/osservatoriorifiuti/
I14 01/08/2007 Osservatorio Provinciale Rifiuti - Ferrara http://www.provincia.fe.it/agenda21/speciali/opr/index.
asp
I15 01/08/2007 Osservatorio Provinciale Rifiuti – Bologna
http://www.provincia.bologna.it/ambiente/rifiuti/osserv
atorio/osservatorio_rifiuti.html
I16 01/08/2007 Osservatorio Provinciale Rifiuti – Modena http://www.provincia.mode
na.it/page.asp?IDCategoria=7&IDSezione=1253
I17 01/08/2007 Osservatorio Provinciale Rifiuti – Rimini http://www.provincia.rimini.it/ambiente/view.asp?cate
goria=rif&idsezione=56
I18 01/08/2007 ENìA S.p.A. http://www.amps.it/
I19 01/08/2007 Gruppo Hera http://www.gruppohera.it
I20 01/08/2007 ATO 1 PC http://www.atopiacenza.it
I21 01/08/2007 ATO 4 MO http://www.ato.mo.it/
I22 01/08/2007 ATO 5 BO http://www.ato-bo.it/
I23 01/08/2007 ATO 6 FE http://www.atoferrara.it/
I24 01/08/2007 ATO 7 RA http://www.racine.ra.it
/agenziaambito/
I25 01/08/2007 ATO 9 RN http://www.atorimini.it/
(*) in tale date il documento era disponibile su internet nell’indirizzo specificato
La redazione dello studio è inoltre basata su altri dati e informazioni a disposizione
del gruppo di lavoro.
19
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
1.6 Lo studio sugli indicatori prestazionali dell’Autorità Regionale
Nel “Rapporto su Indicatori e parametri di valutazione della Qualità del servizio reso
all’utente in materia di Servizi Idrico e di Gestione dei Rifiuti Urbani” predisposto
dall’Autorità Regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
(anno 2004) sono catalogati gli indicatori di riferimento per i servizi rifiuti e idrici. Con
riferimento alle finalità del presente studio si riportano di seguito gli indicatori di qualità
del servizio connessi ai servizi di spazzamento e pulizia.
ID Nome Rif Descrizione Unità di misura Origine/Rif. (fonte)
A Disponibilità addetti
Il parametro misura il
rapporto tra gli abitanti serviti
e il numero di addetti
operativi impiegati.
abitanti/addetti
CER-Federambiente
Il mercato dei rifiuti
urbani e dell'igiene
ambientale: scenari e
strategie (2002)
B Produttività addetti
allo spazzamento
Il parametro misura la
produttività degli addetti allo
spazzamento (sia manuale che
meccanizzato), rapportando i
metri quadri spazzati al
numero di addetti impiegati
nel servizio
m2
spazzati/addetto*anno
FEDERAMBIENTE
1° indagine sui servizi di
igiene urbana in Italia
C Utilizzo mezzi per lo
spazzamento
Il parametro esprime
l'impegno delle spazzatrici per
il servizio; è espresso come
rapporto tra le ore di utilizzo
annue e il numero di mezzi
impiegati.
ore/mezzi*anno
FEDERAMBIENTE
1° indagine sui servizi di
igiene urbana in Italia
D Disponibilità mezzi
per lo spazzamento
Il parametro misura la
disponibilità dei mezzi per il
servizio di spazzamento; è
espresso come rapporto tra gli
abitanti serviti e il numero di
mezzi impiegati.
abitanti/mezzo
FEDERAMBIENTE
1° indagine sui servizi di
igiene urbana in Italia
E Offerta di servizio Il parametro indica la quantità
di servizio offerta agli utenti mq/anno
APAT/ONR
Definizione di standard
tecnici di igiene urbana
20
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
ID Nome Rif Descrizione Unità di misura Origine/Rif. (fonte)
F Frequenze passaggio
operatori manuali
Il parametro fornisce
indicazione
sull'organizzazione del
servizio
gg/gg
APAT/ONR
Definizione di standard
tecnici di igiene urbana
G Frequenze passaggi
squadre meccanizzate
Il parametro fornisce
indicazione
sull'organizzazione del
servizio
gg/gg
APAT/ONR
Definizione di standard
tecnici di igiene urbana
H Frequenze passaggi
squadre di lavaggio
Il parametro fornisce
indicazione
sull'organizzazione del
servizio
gg/gg
APAT/ONR
Definizione di standard
tecnici di igiene urbana
I
Zone effettivamente
spazzate/zone da
spazzare
Il parametro misura il rispetto
del programma di
spazzamento nell'arco
dell'anno
%
Autorità per la vigilanza
dei servizi idrici e di
gestione dei rifiuti RER -
Schemi di riferimento per
le Carte dei Servizi
(2001)
L Zone effettivamente
lavate/zone da lavare
Il parametro misura il rispetto
del programma di lavaggio
strade nell'arco dell'anno
%
Autorità per la vigilanza
dei servizi idrici e di
gestione dei rifiuti RER -
Schemi di riferimento per
le Carte dei Servizi
(2001)
M Costi spazzamento e
lavaggio/kg raccolti CSL/kg
Il parametro misura
l'incidenza al kg raccolto dei
costi di spazzamento e
lavaggio, così come definiti
dal metodo normalizzato per
la tariffa
Euro/kg APAT/ONR
Rapporto Rifiuti 2003
N Costi spazzamento e
lavaggio/abitanti CSL/Ab
Il parametro misura
l'incidenza dei costi di
spazzamento e lavaggio, così
come definiti dal metodo
normalizzato per la tariffa
sugli abitanti residenti
Euro/abitante/anno APAT/ONR
Rapporto Rifiuti 2003
O Costi spazzamento e
lavaggio/costi totali CSP/CT
Il parametro misura
l'incidenza dei costi di
spazzamento e lavaggio sui
costi totali, così come definiti
% APAT/ONR
Rapporto Rifiuti 2003
21
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
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Regione Emilia-Romagna
ID Nome Rif Descrizione Unità di misura Origine/Rif. (fonte)
dal metodo normalizzato per
la tariffa
P Costi a km spazzato
Il parametro viene espresso
dal rapporto tra i costi
sostenuti per il servizio e il i
km lineari di strada spazzata
all'anno
euro/km
CER-Federambiente
Il mercato dei rifiuti
urbani e dell'igiene
ambientale: scenari e
strategie (2002)
Q Costi totali ad addetto
Il parametro è espresso dal
rapporto tra i costi
complessivi sostenuti ed il
numero di addetti operativi
impiegati.
euro/addetto
APAT/ONR
Definizione di standard
tecnici di igiene urbana
R Distribuzione cestini
gettacarta
Il parametro indica la densità
dei cestini gettacarta
distribuiti sul territorio
n/abitanti
APAT/ONR
Definizione di standard
tecnici di igiene urbana
Nello stesso rapporto in accordo con l'approccio metodologico di "Customer View" e di
Benchmarking è presentato un elenco di indicatori di customer per promuovere la
consapevolezza e la soddisfazione dei cittadini in relazione all'opportunità di partecipare
alla pianificazione ed ai processi decisionali locali a livello complessivo del servizio, che
comprendono quindi anche l’oggetto del presente studio.
Indicatori di CUSTOMER
Nel sistema di erogazione del servizio, la percezione del cliente risulta fondamentale, in
quanto rappresenta il modo in cui i clienti percepiscono l’impresa stessa. In
quest’ottica, il sistema di gestione della clientela (o “front office”) risulta un tassello
fondamentale nel quadro generale dell’erogazione del servizio. Gli indicatori di
customer servono appunto per mantenere costantemente monitorate le esigenze degli
utenti (“servizio atteso”) e a valutare la percezione dei cittadini sul servizio ricevuto
(“qualità percepita”). In linea generale si possono ricondurre a questo comparto molti
degli indicatori presenti nella Carta dei servizi e comunque sono da considerarsi come
strumenti importanti per la regolazione contrattuale della qualità.
22
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
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Regione Emilia-Romagna
Spesso si sottovaluta o comunque non si da il giusto peso al grado di consenso (e
dunque di dissenso) del cittadino e si trascura l’analisi dei disservizi/malcontenti;
sarebbe invece molto utile verificare periodicamente (attraverso indagini) quali siano le
principali cause di reclamo o comunque di insoddisfazione. E’ evidente come la
partecipazione, la disponibilità e il consenso siano elementi (fattori di positività)
strettamente legati all’analisi di queste criticità. Di seguito se ne indicano alcuni, ritenuti
principali, ma che richiedono approfondimenti specifici a livello territoriale.
Gli indicatori ritenuti significativi che possono coinvolgere il servizio di spazzamento e
pulizia sono:
• Facilità di contatto/assistenza (sportello + call center).
• Reclami scritti (valuta il livello di servizio fornito all’utente attraverso il numero
di reclami ricevuti).
I parametri ritenuti significativi da essere monitorati:
• Numero di reclami ricevuti;
• Numero di reclami risolti
Facilità di lettura della Bolletta
La bolletta rappresenta un importante strumento di comunicazione perché raggiunge
tutti gli utenti, deve dunque essere particolarmente curata la trasparenza, la chiarezza, la
precisione anche rispetto i Servizi di spazzamento e pulizia
Informazione
Completezza e accessibilità all’informazione: assicurare al cliente agevole accesso ad
ogni informazione concernente i diversi profili del rapporto contrattuale e quindi anche
rispetto i Servizi di spazzamento e pulizia.
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I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
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Indicatori GENERALI del SISTEMA AMBIENTE
Si tratta di indicatori che individuano il grado di sostenibilità ambientale del sistema , in
risposta ai comportamenti pro-attivi dei gestori e degli utenti; sono indicatori che non
gravano direttamente sul cliente per cui non ne può esprimere una valutazione personale
diretta, ma che comunque incidono sulla collettività in generale e dunque indirettamente
anche sul singolo cittadino. Sono forse i dati più complessi sia da rilevare che da
programmare, ma sono anche spesso i più importanti e talvolta i più gravi e quindi
quelli che richiedono maggiore attenzione. Nello specifico ed in particolare per il ciclo
dei rifiuti e quindi del servizio di spazzamento e pulizia se ne citano alcuni ritenuti
importanti :
− Adozione di sistemi di gestione ambientale (ecobilanci, certificazioni, ecc.). Il
parametro esprime una valutazione sull’impegno delle imprese verso una migliore
gestione dei rifiuti mediante sistemi di gestione ambientale (certificazioni ISO 14000 ed
EMAS, ecobilanci, ecc.). Si tratta di un indicatore qualitativo, esprimibile come
presenza/assenza di uno degli strumenti sopraccitati all’interno dell’organizzazione ;
− Campagne di comunicazione. Esprime una valutazione sull’attività di
informazione e sensibilizzazione della popolazione rispetto alle iniziative proposte per
la gestione del servizio. Gli aspetti maggiormente significativi risultano:
• intensità dell’attività di comunicazione, che viene espressa come n° di campagne
svolte all’anno;
• efficienza dell’attività di comunicazione, che viene espresso come n° di utenze
coinvolte rispetto al totale delle utenze.
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I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
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2. STANDARD DI SERVIZIO/QUALITA’, INDICATORI DI
RIFERIMENTO & STRATEGIE, CONTROLLO &
RESPONSABILITA’ DEI SERVIZI
2.1 Specifica delle attività connesse ai servizi di “spazzamento e pulizia”
Il servizio di spazzamento è rivolto ai seguenti rifiuti (classificazione secondo ATIA
et al. 1994):
- rifiuti propriamente stradali (polvere, terriccio, fango e simili) derivanti
dall'azione continua degli agenti atmosferici e del traffico;
- rifiuti stagionali (fogliame, ramaglie, sabbia e simili) prodotti da cause climatiche
naturali (o da azioni umane conseguenti) e limitati a particolari periodi dell'anno;
- rifiuti ricorrenti (carta, cartoni, polvere, ecc.) dovuti essenzialmente
all'indisciplina di alcune categorie di utenti, in genere negozi; tali rifiuti si
accumulano nelle strade in determinate ore del giorno e quasi sempre in punti ben
precisi;
- rifiuti casuali (pacchetti vuoti di sigarette e fiammiferi, foglietti di carta,
escrementi di animali domestici, residui oleosi di autoveicoli, ecc.) prodotti dal
traffico cittadino e funzione di esso;
- rifiuti eccezionali, intendendo come tali tutti quei materiali in genere abbastanza
voluminosi, che l'utente sporadicamente abbandona sulla strada.
Nell’osservazione e nel confronto di diverse organizzazioni spesso si riscontra che il
servizio di spazzamento non presenta confini ben definiti, come avviene ad esempio per
i servizi di raccolta, ma varia da servizi propri dello spazzamento ad altri non propri
(come ad esempio la raccolta ingombranti o il diserbo stradale).
E’ quindi opportuno proporre una classificazione che ha come obiettivo quello di
fornire uno schema logico per l’organizzazione dei servizi e inoltre rendere omogenei e
confrontabili tra loro i servizi stessi.
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I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
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Classificazione servizi di spazzamento
Servizi base: prevedono interventi di pulizia programmata estesa a tutta la rete
servita. Possono essere classificati in:
– servizio misto: è un servizio di pulizia puntuale del territorio: la squadra base è
composta da spazzatrice, autista e uno o più operatori in appoggio, talvolta dotati
di mezzo ausiliario. Gli operatori sono dedicati all’attività di asservimento alla
spazzatrice e per gli interventi in tratti non accessibili alla spazzatrice stessa. Essi
sono dotati di idonea attrezzatura per il convogliamento dei rifiuti verso la
spazzatrice (scopa, soffiatore spalleggiato ecc.).
– servizio meccanizzato: è un caso particolare del servizio “misto” in cui
l’eccezione è costituita dalla assenza di operatori in appoggio.
– servizio manuale: è un servizio di pulizia puntuale del territorio, complementare
per territorio al servizio misto, erogato cioè nelle aree dove non è possibile o non
richiesto l’utilizzo della spazzatrice.
Servizi di mantenimento: sono servizi orientati prevalentemente al presidio del
territorio e prevedono il passaggio della squadra su tutta la rete servita: la funzione
principale è il controllo mentre l’intervento viene erogato a necessità, nei punti dove si
rilevi la presenza di rifiuti, oppure in forma programmata, nei punti o nei tratti di rete
critici come ad esempio presso cassonetti e cestini gettarifiuti, fermate autobus,
panchine, tratti ad alta frequentazione pedonale, nei pressi di locali pubblici in cui
notoriamente si producono rifiuti. Rispetto ai servizi base il servizio di mantenimento è
caratterizzato da un’elevata velocità di percorrenza della rete servita: rispetto al servizio
base, a parità di tempo, viene “presidiata” una estensione di rete notevolmente
superiore.
Servizi accessori risultano spesso indistinti rispetto al servizio di spazzamento; è
invece opportuno, per via delle specificità, differenziarli e organizzarli in maniera
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I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
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autonoma, in particolare nei grandi comuni. A titolo di esempio rientrano tra i servizi
accessori: svuotamento cestini gettacarte, innaffiamento o lavaggio strade, interventi
puntuali di lavaggio (guano, deiezioni canine, ecc.), estirpazione erbe infestanti dai
cordoli stradali, raccolta siringhe abbandonate, bonifiche pertinenze stradali.
La differenza tra i servizi base e i servizi di mantenimento consiste nella efficacia
dell’intervento (maggiore nei servizi di base) e nella produttività di rete servita
(maggiore nei servizi di mantenimento). L’utilizzo di un mix equilibrato dei due sistemi
consente di pervenire ad un punto di ottimale efficienza/efficacia adatto al tipo di
rete/territorio servito.
2.2 Strategie e modalità organizzative
I servizi base di spazzamento, come descritto nello specifico paragrafo, possono
essere manuali, meccanizzati o misti.
L’indicatore “tasso di meccanizzazione” misura il rapporto, espresso in percentuale,
tra le ore di mezzo operativo (spazzatrice) e le ore di personale impiegate.
Il reciproco del tasso di meccanizzazione è il “tasso di lavoro manuale” e cioè il
rapporto tra ore-uomo e ore spazzatrice non espresso in percentuale: esso rappresenta il
numero medio di addetti impiegati per ciascuna macchina operativa (spazzatrice).
Se questo rapporto è uguale a 1, la quantità di ore di personale (solo autista) è uguale
alle ore di spazzatrice e quindi il servizio può considerarsi meccanizzato.
Se il rapporto è maggiore di 1 il servizio è misto con una quantità di addetti per
macchina variabile secondo il modello organizzativo adottato. Di norma è compreso tra
2 e 3.
Se tale rapporto tende a infinito (quindi le ore di spazzatrice tendono a 0) il servizio
è manuale.
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I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
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Con questa logica si può considerare come modello unico del servizio base il
servizio misto la cui caratteristica è di fatto determinata dal tasso di meccanizzazione
che vede ai valori estremi il servizio manuale e il servizio meccanizzato.
E’ importante osservare che il meccanizzato e il manuale (estremi opposti nel
continuo del modello descritto) presentano delle differenziazioni importanti riguardo
l’efficacia di intervento, in particolare per i seguenti aspetti:
EFFICACIA… manuale meccanizzato
…sui punti difficilmente accessibili alle spazzatrici (marciapiedi, portici, scalette, in prossimità di auto in sosta ecc.)
SI NO
…sull’asportazione di rifiuti di ridotte dimensioni; terricci, sabbie e polveri; foglie.
NO SI
Il servizio misto di fatto è un mix organizzativo e coordinato dei servizi manuale e
meccanizzato che consente di massimizzare l’efficacia degli interventi di spazzamento
in quanto contiene in se gli elementi di eccellenza delle due modalità organizzative “agli
estremi opposti”.
Queste osservazioni sono utili per comprendere le motivazioni che portano le
organizzazioni più avanzate ad utilizzare modelli organizzativi “misti” che prevedano
l’utilizzo delle spazzatrici con addetti di supporto.
La squadra del servizio misto è generalmente composta da:
- spazzatrice;
- autista;
- uno o due operatori;
- mezzo di supporto (motocarri o autocarri leggeri);
- attrezzature degli operatori (scopa, soffiatore spalleggiato, raccoglitori)
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I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
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La spazzatrice è di norma del tipo compatto, aspirante o meccanico-aspirante, dotata
di grande manovrabilità, con capacità di carico comprese tra 2 e 5 m3.
Spazzatrici su autotelaio di maggiori dimensioni sono in genere utilizzate per servizi
meccanizzati senza operatori d’appoggio, in aree con grande viabilità (esempio aree
industriali, strade di collegamento).
In alcuni casi gli operatori in appoggio possono essere superiori a 2: la difficoltà di
coordinamento in questo caso tende ad aumentare con riflessi negativi sulla produttività.
Per gli operatori risulta in genere necessario l’utilizzo di uno o più mezzi leggeri di
supporto per il trasporto e la mobilità degli stessi nell’area operativa. I mezzi di
supporto all’occorrenza consentono il trasporto di rifiuti; possono venire utilizzati anche
come navetta per gli scarichi intermedi delle spazzatrici. Nel caso di un solo operatore
d’appoggio, il trasporto può essere effettuato dalla spazzatrice stessa e così pure i
trasferimenti più lunghi nell’area operativa.
L’organizzazione operativa della squadra è un aspetto molto importante che
influenza la produttività della squadra stessa: si è osservato che nei casi in cui l’autista
svolge un effettivo ruolo di coordinatore di squadra anche con l’ausilio di
ricetrasmittenti, unitamente al livello di conoscenza delle aree servite, l’efficacia e la
produttività del servizio possono raggiungere valori di eccellenza.
Altri fattori che possono incidere significativamente sull’efficienza del servizio sono
legati a vincoli contrattuali con il committente (comune, ATO), in particolare:
- orari di erogazione: limiti sulle fasce orarie più produttive (ad esempio le ore
notturne nelle aree ad alta frequentazione pedonale) non consentono di operare in
condizioni di maggiore velocità operativa;
- utilizzo di soffiatori spalleggiati: costituiscono un prezioso ausilio per il rapido
convogliamento dei rifiuti verso una “pista” ideale per la spazzatrice; sono efficaci
per la rimozione dei rifiuti in punti non accessibili alle scope (esempio sotto le auto
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I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
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in sosta); di contro il rumore non ne consente o ne limita fortemente l’utilizzo negli
orari notturni, il sollevamento della polvere ne limita l’utilizzo in aree con alta
frequentazione pedonale;
- divieti di sosta: una programmazione con l’ausilio di cartelli fissi o mobili può
agevolare significativamente l’azione della squadra con benefici nell’efficacia e
nella velocità di erogazione.
2.3 Alcune indicazioni sui servizi accessori
Di seguito sono riportati alcune indicazioni per il dimensionamento dei principali
servizi accessori.
Lavaggio e disinfezione stradale
Sovente i termini “innaffiamento” e “lavaggio” delle strade vengono usati
indifferentemente come sinonimi. In realtà, con il primo si intende l’irrorazione di acqua
finalizzata allo “spegnimento” delle polveri ed, eventualmente, all’allontanamento della
frazione più leggera dei rifiuti abbandonati sul suolo pubblico. Il secondo termine,
invece, riveste più propriamente l’accezione di “rimozione dello sporco”,
comprendendo, quindi, l’asportazione, tra l’altro, anche di chiazze oleose, rifiuti
appiccicosi ossia quelle sostanze la cui rimozione presenta problemi particolari.
In generale la progettazione del servizio in questione ha come obiettivo la
determinazione dei seguenti fattori:
• strade e piazze da sottoporre al servizio;
• caratteristiche tecnico funzionali del/i mezzo/i da impiegare;
• impiego di risorse in termini di uomini, mezzi ed attrezzature.
Le strade e le piazze da sottoporre al servizio sono le stesse che giornalmente
vengono spazzate dalla squadra adibita allo spazzamento meccanizzato. Il motivo di tale
scelta progettuale è essenzialmente il fatto che le strade in questione sono quelle più
importanti a causa della notevole presenza di esercizi commerciali, punti di ritrovo,
traffico pedonale, ecc. Non da meno, però, è la necessità di lavare e disinfettare dopo
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I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
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aver effettuato le normali operazioni di spazzamento. Infatti, se ciò non avvenisse, il
rifiuto presente sulla sede stradale verrebbe spinto dall’acqua verso i bordi delle strade
ed andrebbe ad ostruire caditoie, bocche di lupo e qualsiasi altra via di fuga delle acque
bianche.
Pulizia mercati
Oggetto del servizio di pulizia del suolo sono anche le vie, le piazze, i marciapiedi, i
viali e le aree pubbliche dell’abitato ove si svolgono i mercati giornalieri e settimanali.
Generalmente trattasi dei seguenti:
• mercato ortofrutticolo giornaliero;
• mercato settimanale;
• mercato ittico o altri mercatini specifici.
Per quanto riguarda i mercati giornalieri il servizio di pulizia va di norma articolato
nel seguente modo:
1. spazzamento stradale ed accumulo dei rifiuti in punti di raccolta;
2. cernita grossolana fra rifiuti recuperabili e rifiuti non recuperabili;
3. raccolta dei rifiuti non recuperabili e conferimento in appositi contenitori posti
nelle immediate vicinanze;
4. raccolta dei materiali recuperabili e trasporto tramite autoveicoli leggeri con
vasca, in dotazione agli operatori, presso l’autoparco in appositi punti di
stoccaggio provvisorio.
Per quanto riguarda, infine, il mercato settimanale (generalmente di maggiore
dimensioni e impatto), occorre aggiungere l’unità di lavoro “meccanica” per lo
spazzamento ed il mezzo lavastrade per le operazioni di lavaggio e disinfezione della
sede stradale.
Pulizia arenili
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I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
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Regione Emilia-Romagna
Nel seguente paragrafo viene descritta l’organizzazione del servizio così come
evolve attraverso i diversi periodi dell’anno.
Nel periodo “invernale”, compreso di norma fra il 1°ottobre ed il 31 maggio, in cui
le spiagge non sono interessate dalla presenza di bagnanti, è, comunque, doveroso
effettuare quegli interventi di pulizia del litorale per liberare le stesse dal materiale
(alghe, tronchi di alberi, rifiuti vari, etc.) che, a seguito delle mareggiate, si deposita,
soprattutto lungo gli arenili.
Occorre inoltre procedere a quegli interventi straordinari che dovessero rendersi
indispensabili a seguito del ripetersi, per più volte nell’arco di un mese, delle stesse
mareggiate.
Nel periodo “estivo” invece, verranno impiegate con una frequenza giornaliera,
compreso i giorni festivi, un numero di unità operative superiori in modo da garantire
una maggiore potenzialità d’intervento e quindi riuscire a pulire l’arenile prima
dell’arrivo dei bagnanti.
Si prevede, inoltre, in tale periodo, l’utilizzo giornaliero di un mezzo meccanico in
grado di garantire la rimozione del rifiuto di ridotte dimensioni presente nella sabbia.
Pulizia e disinfezione delle caditoie
Un’azione non radicale di pulizia del suolo pubblico determina, in genere,
l’accumulo di materiale vario (detriti, cartacce, foglie, ecc.) in corrispondenza di griglie,
caditoie, bocche di lupo, pozzetti stradali. Questo materiale se convogliato all’interno
delle condotte fognarie dall’azione dilavante delle acque di precipitazione può
seriamente compromettere la funzionalità delle stesse a causa di intasamenti. Per questo
motivo, gli addetti allo spazzamento avranno particolare cura nel rimuovere i rifiuti
presenti sulla strada e in particolare lo sporco accumulatosi in corrispondenza delle
griglie dei pozzetti, caditoie, bocche di lupo, ecc. Tali unità dovrebbero pertanto essere
munite di adeguate attrezzature: gancio adatto al sollevamento dei chiusini ed appositi
raschietti.
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I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
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Servizi notturni con rimozione veicoli
I servizi notturni (generalmente spazzamento meccanizzato e lavaggio) è pensato per
le speciali esigenze di viabilità e di rappresentanza delle zone centrali dei principali
Comuni Italiani ed è regolamentato da apposite ordinanze comunali.
Il passaggio notturno delle macchine spazzatrici e innaffiatrici prevede l'assenza
totale di auto ed è quindi preceduto da appositi cartelli di divieto di sosta, posizionati
con adeguato anticipo nel tratto interessato. Di norma una o due notti al mese i cittadini
e i residenti sono quindi invitati a collaborare evitando di parcheggiare l'auto nella zona
interessata, indicativamente da mezzanotte alle sei del mattino.
I cittadini devono essere informati tempestivamente tramite annunci radiofonici e
televisivi, tramite volantini e, nei quartieri interessati, immediatamente prima dell’inizio
dello spazzamento anche tramite speakeraggio.
La Polizia Municipale provvede alla rimozione delle auto che saranno parcheggiate
nelle strade interessate dalla pulizia.
A titolo esemplificato è riportata di seguito lo stralcio della parte dispositiva
dell’ordinanza 2178/2007 del Comune di Torino:
“…
ORDINA
a far tempo dalla data del presente provvedimento e sino al 30.11.2007 escluso il periodo estivo di
sospensione della sosta a pagamento A) la revoca dei punti G) e I) dell'ordinanza n. 5067 prot. n. 3499T
del 04 12 2007, B) il primo e il terzo giovedì di ogni mese
in:
- via Principe Amedeo;
- omissis
l'istituzione del divieto di sosta, dalle ore 00.00 alle ore 06.00, con la rimozione coatta dei veicoli ai
sensi dell'art. 159 comma 1) lettera d) del Decreto Legislativo 30.04.1992, n. 285 e successive
modificazioni ed integrazioni, fatta eccezione per le aree riservate alle persone invalide con spazio
riservato fronte le loro abitazioni; con la precisazione che l'attuazione del provvedimento dovrà essere
effettuato osservando le seguenti modalità:
l'informazione alla cittadinanza dovrà avvenire mediante la posa di idonei cartelli di avviso, da
collocarsi in loco almeno quarantotto ore prima dell'intervento;
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i cartelli segnaletici di cui sopra dovranno essere collocati in modo da non ridurre la visibilità dei
segnali stradali eventualmente esistenti;
le date di esecuzione del servizio di pulizia meccanizzata dovranno essere comunicate al Corpo di
Polizia Municipale - Ufficio Servizi con congruo anticipo;
la pubblicità dei suscritti provvedimenti, mediante il collocamento dei prescritti segnali stradali, la
temporanea rimozione della segnaletica eventualmente in contrasto, nonchè la posa di idonea segnaletica
di preavviso ed il ripristino della segnaletica tuttora vigente ad avvenuta ultimazione dei lavori, a cura e
spese dell'AMIAT;..”
Altre attività: Svuotamento cestini, Raccolta Siringhe, Pulizia Neve
Tra i servizi accessori svolti all’interno del perimetro dei servizi di pulizia e
spazzamento troviamo i seguenti:
• Svuotamento dei cestini portarifiuti, con sostituzione dei sacchetti a perdere,
compreso l’onere della fornitura del sacchetto;
• Servizio di raccolta differenziata delle siringhe usate abbandonate in aree di
uso pubblico e loro smaltimento: il servizio viene espletato di norma
mediante giri periodici nelle zone a maggior rischio, ossia nei luoghi in cui
abitualmente si rinvengono le siringhe abbandonate ed inoltre, con interventi
a seguito di segnalazione telefonica al call center del soggetto gestore. La
periodicità degli interventi varia in funzione della consistenza delle aree a
rischio e alle segnalazioni pervenute. Gli operatori addetti al servizio
vengono dotati di vestiario di protezione e d’attrezzatura specifica (pinze
speciali, contenitori idonei, ecc.
In caso di nevicata è di norma previsto, in alternativa al servizio di spazzamento, lo
sgombro della neve:
• dai marciapiedi di specifiche aree, al fine di consentire il passaggio dei
pedoni, per esempio dalle fermate autobus;
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• dalle piazzole di alloggiamento dei contenitori per la raccolta rifiuti
(cassonetti e campane), al fine di facilitare le operazioni di conferimento da
parte degli utenti e lo svuotamento degli stessi.
Si evidenzia che la “Pulizia Neve” costituisce un servizio di supporto aggiuntivo
rispetto al “servizio neve” mirato alla pulizia e rimozione della neve dalla viabilità
principale e secondaria.
2.4 I costi e valore economico dei servizi di spazzamento & pulizia
La valorizzazione economica dei servizi di spazzamento e pulizia non è agevole per
le seguenti motivazioni:
1. non esiste piena trasparenza a livello nazionale e regionale dei costi di dettaglio
delle singole attività componenti i servizi di igiene urbana, tra cui rientrano appunto
i servizi di spazzamento e pulizia;
2. il doppio modello esistente di Tariffazione diretta alle utenze (sistema TIA) e di
imposta da parte del Comune per coprire i costi del servizio (sistema TARSU)
determina inoltre due diversi campi di ricerca, con la specificità del sistema TARSU
che a volte copre un disavanzo dei costi del servizio in capo alle singole
amministrazioni comunali;
3. altro aspetto di rilievo è dato dal fatto che le gestioni in economia operate
direttamente dalle Amministrazioni Comunali sono concentrate in Emilia Romagna,
soprattutto nei servizi di spazzamento e pulizia dei Comuni delle aree di collina e di
montagna. Questo fenomeno, di carattere transitorio nell’attuale modello
organizzativo regionale, viene giustificato con la necessità per alcune
amministrazioni di contenere i costi impiegando quota parte del personale adibito ad
altri servizi sul territorio (in genere servizi vari di manutenzione).
I dati di riferimento a livello nazionale sono contenuti nel Rapporto Rifiuti elaborato
da APAT; l’ultima versione 2006 contiene i dati relativi all’anno 2005. Nello specifico
nel capitolo 3 sono contenuti i dati economici relativi al Campione dei Comuni a Tariffa
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costituito da ca. 600 Comuni (si evidenzia che a livello nazionale sono
complessivamente 935 i Comuni a TIA (11,5% del totale) con una popolazione di
14.322.847 abitanti (24,4% del totale). Per la Regione Emilia Romagna i Comuni
oggetto dell’indagine sono ca. 50, con oltre 700.000 abitanti.
Nel quadro sottostante sono indicate le informazioni sul campione APAT dei
Comuni RER, sintesi del Nord Italia e Italia, relative al valore del CSL inteso come
costo relativo ai servizi di spazzamento e pulizia. Nell’ultima colonna il valore del CSL
è rapportato ai costi complessivi.
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Quadro di sintesi valutazione e incidenza del CSL nel Campione RER
Fonte: Elaborazioni su dati APAT Rapporto Rifiuti 2006
n.b.: i dati fanno riferimento ad un campione limitato di comuni per Provincia
L’analisi specifica dell’ultima colonna evidenzia dati anomali dovuti senz’altro ai
seguenti aspetti:
1. il campione APAT nasce come somma di informazioni ricevute e non come
campione statistico: è quindi realistico che in certe province i dati siano
caratterizzati da comuni prevalentemente delle aree di collina-montagna con costi
complessivi minori;
2. in molti casi nel CSL non vengono raggruppati tutti i costi relativi ai servizi di
spazzamento e pulizia in quanto attribuiti ai servizi generali e quelli di capitale; in
casi specifici nei Comuni con gestione in economia, poi i costi dichiarati sono molto
bassi.
Altri dati di interesse desumibili dal Rapporto Rifiuti consentono di effettuare un
benchmark dei costi su alcune aziende che operano in forma associata in Comuni delle
Province di Torino, Trento, Treviso, Piacenza, Ferrara. Nel riquadro sottostante sono
riportati i dati di sintesi ed il focus sul CSL.
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Fonte: Elaborazioni su dati APAT Rapporto Rifiuti 2006
Relativamente al dettaglio delle altre voci i grafici sottostanti evidenziano il rapporto
del CSL con le altre componenti di costo contenute nel PEF. Il grafico sottostante
contiene il rapporto % tra le diverse voci di costo
Indicatori per abitante residente
CSL CSLCSL
CSL CSL
CRTCRT
CRTCRT
CRT
CTS CTS
CTS
CTS
CTS
AC
AC
AC
AC
AC
CRD CRD
CRD
CRD
CTR
CTR
CTR
CTR
CC
CC
CC CC
CC
CK CK CKCK
CK
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
COVAR 14 Comprensorio Bassa Valsugana eTesino
Priula ENIA spa AREA spa
Tralasciando le province con incidenza del CSL minore del 10% (§ Tabella pagina
precedente), per la Regione Emilia Romagna si ottiene un dato medio del 14,2%. In
termini quantitativi, se si escludono i casi specifici agli estremi, si può ipotizzare un
range in termini di costo pro-capite, che varia da 10 euro/ab/anno a 20 euro/ab/anno
Considerando che questo parametro comprende i costi di gestione dei servizi di
spazzamento e pulizia in privativa, escludendo i costi relativi agli ammortamenti,
remunerazione del capitale e quota parte dei costi generali di struttura, è verosimile che
il costo complessivo connesso ai servizi di spazzamento vari da 15 euro/ab/anno a 30
euro/ab/anno (nell’ipotesi che tutti gli altri costi pesino per il 50% di quelli operativi).
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Quale valore economico dei servizi di spazzamento e pulizia ?
Di seguito sono sintetizzati i profili tariffari medi annui in uno Scenario
esemplificativo di utenza domestica (3 componenti in 90 m2) per le diverse fasce di
Comuni.
Tariffa media in euro/anno, IVA e addizionali provinciali escluse (anno 2006)
Fonte: Rapporto 2006 dell’Autorità Regionale Acqua e Rifiuti in Emilia Romagna. Campione di 122
Comuni appartenenti a 5 Regioni del Centro-Nord Italia (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia
Romagna, Toscana) per oltre 7 milioni di abitanti. Indicativamente il 50% dei Comuni e delle
popolazione è a TIA e l’altra a Tarsu.
Sulla base della Tariffa sopra riportata, per il caso esemplificativo di un’utenza
domestica di 3 componenti in 90 m2, di seguito è riportata la quota parte di tariffa
attribuibile ai servizi di spazzamento e pulizia (sono considerati tra scenari con
incidenza variabile dal 10% al 20%.
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Questo dato è molto interessante perché indipendentemente dai costi in euro/ab
prima considerati, che rappresentano un indicatore di costo, l’incidenza ad utenza
domestica in Euro/Utenza/anno costituisce il valore economico del servizio attribuibile
ad un’utenza media.
2.5 Principali indicatori di riferimento (tecnici, organizzativi, economici)
La valutazione dell’efficienza dei servizi di spazzamento viene fatta rapportando le
risorse impiegate con la dimensione della realtà in esame. Il primo problema consiste
nella misurabilità dei parametri utilizzati. Per quanto riguarda le risorse impiegate,
queste vengono valutate tecnicamente e/o economicamente:
• per valutazione tecnica si intende l’analisi riferita prevalentemente alle ore di
impiego delle differenti componenti dei servizi: personale (autisti e operatori di
differenti livelli di inquadramento e con differenti contratti lavorativi), mezzi
operativi (autospazzatrici e lavastrade di differenti dimensioni e tipologia) e mezzi
di supporto (motocarri, autocarri leggeri ecc.);
• la valutazione economica è riferita alla somma delle diverse componenti di costo dei
servizi erogati.
In genere, per i servizi gestiti in economia, il rilevamento viene fatto sulle quantità
di risorse impiegate (ore) mentre per i servizi in appalto tale rilevamento è di natura
economica (euro). Difficilmente, salvo le gestioni più strutturate, il rilevamento viene
fatto su entrambe i parametri.
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Posizionare l’efficienza del servizio, significa confrontare tra loro diverse realtà. La
problematica sulla confrontabilità dei rilevamenti riguarda l’omogeneità dei dati: i
rilevamenti tecnici (quantità di ore) sono da preferirsi ai rilevamenti economici in
quanto questi ultimi sono spesso inficiati dalla diversa natura dei contratti d’appalto.
Però in questo caso la diversa natura delle risorse impiegate non consente una diretta
sommatoria (ore uomo + ore mezzi).
Una metodologia che consente di confrontare con un buon grado di precisione i
servizi erogati, consiste nel metodo di valutazione a costi industriali che prevede la
valorizzazione omogenea delle differenti risorse e la loro sommabilità ricorrendo ad un
elenco prezzi elementari omogeneo per la conversione delle ore in euro.
La dimensione della realtà servita viene espressa normalmente in abitanti residenti.
E’ opportuno sottolineare l’immediatezza dell’utilizzo di tale dato in quanto facilmente
reperibile, soprattutto se riferito all’intero comune.
Non mancano però i problemi di rilevamento dati qualora ad esempio l’esame venga
riferito ad una porzione del territorio, e quindi occorre riferirsi agli abitanti serviti,
oppure la popolazione residente sia notevolmente differente dalla popolazione effettiva
(centri storici, aree turistiche).
Un dato dimensionale più significativo per il servizio di spazzamento, ancorché
meno immediato da rilevare, è costituito dalla misura lineare della rete servita (km). Per
tenere conto della struttura viaria (spartitraffico, stradelli di servizio ecc.) è opportuno
riferirsi non all’asse stradale ma alla cosiddetta “cunetta”: in pratica una strada ad una
carreggiata ha 2 cunette, una strada con spartitraffico centrale ne ha 4 ecc. quindi 2 o 4
saranno i moltiplicatori dell’asse stradale.
Alcuni gestori utilizzano come parametro dimensionale le superfici servite (m2 o
km2). Occorre osservare che il dato in km lineari è molto più immediato da rilevare, in
particolare con l’ausilio della cartografia informatica; anche nel caso specifico di piazze
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o parcheggi si può efficacemente trasformare la superficie in una dimensione lineare
utilizzando dei coefficienti moltiplicativi standard (esempio: perimetro x 2).
Occorre evidenziare che le diverse realtà si differenziano tra loro per la densità di
popolazione riferita alla rete servita [abitanti/km]. In un ipotetico confronto tra due
realtà con differente densità e a parità di condizioni al contorno (grado di
frequentazione, importanza del centro ecc.), è attendibile che le risorse impiegate
(quantità di servizio erogata) risultino in generale come nello schema seguente:
Densità [ab/km]
Risorse per abitante [ore/ab] o [euro/ab]
Risorse per km [ore/km] o [euro/km]
elevata minori
(meno km da servire per abitante) maggiori
(più popolazione da servire per km)
bassa maggiori
(più km da servire per abitante) minori
(meno popolazione da servire per km)
Gli indicatori adottabili per la misura dell’efficienza e dell’economicità del servizio
sono rappresentati rispettivamente nelle varianti tecniche (ore addetto) ed economiche
(euro). Tali indicatori consentono un’analisi di efficienza indipendentemente dal MIX di
servizio adottato nella specifica realtà (mantenimento, manuale, meccanizzato, misto).
L’analisi può essere efficacemente differenziata per aree omogenee, quanto meno per i
grandi comuni.
Indicatori: EFFICIENZA/ECONOMICITA’ Unità di misura
Quantità di servizio erogata per abitante residente [ore addetto/abitante/anno]
Costo operativo diretto per abitante residente [euro/abitante/anno]
Quantità di servizio erogata per km [ore addetto/km/anno]
Costo operativo diretto per km [euro/km/anno]
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L’impiego di risorse annuo riferito alla popolazione o alla rete servita è variabile e
dipende dall’importanza della realtà in studio (comune o area omogenea).
Si può comunque osservare che le risorse non possono e non devono essere
distribuite omogeneamente su tutto il territorio: la concentrazione delle risorse deve
essere variata in ragione delle specifiche aree o dei specifici tratti di rete viaria,
caratterizzati dal grado di frequentazione pedonale, dalla vocazione (commerciale,
servizi, residenziale ecc.), dalle caratteristiche urbanistiche, dalla presenza o meno di
alberature e da altri fattori.
Quindi la concentrazione di risorse presenterà un massimo in corrispondenza delle
aree di maggiore interesse (centri storici, aree di pregio, viabilità commerciali); si riduce
i corrispondenza ad esempio per le aree a vocazione prevalentemente residenziale;
diventa molto basso per aree industriali o strade di comunicazione. La figura mostra un
“modello organizzativo territoriale” di come possono variare le risorse impiegate per
singola area omogenea.
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SCHEMA CONCETTUALE
Area omogenea h add./ab./a (1) h add./km/a (2)
Centro cittadino 1,50 – 2,50 300 - 500
Area residenziale 0,40 – 0,60 80 - 120
Area industriale - 40 - 80
(1) ore di personale impiegate in un anno per abitante residente
(2) ore di personale impiegate in un anno per km di “cunetta”
Altri indicatori consentono di approfondire l’analisi dell’organizzazione del servizio
per area omogenea e per tipologia di servizio. Ai fini di tale analisi sono stati scelti i
seguenti indicatori:
Indicatore: ORGANIZZAZIONE Unità di misura
Frequenza media di erogazione [gg/anno]
Velocità media di erogazione servizio [km/ora addetto]
Composizione media squadra (inverso: tasso di meccanizzazione)
[n. addetti/spazzatrice]
Costo operativo diretto per km spazzato [euro/km]
Ognuno degli indicatori organizzativi sopra riportati da solo non definisce
l’efficienza del servizio, ma rappresenta una componente organizzativa dell’efficienza
stessa.
area industriale
area residenziale
centro cittadino
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Si osservi ad esempio il seguente caso: due differenti modalità organizzative di
erogazione del servizio, con simili condizioni al contorno (stessa area omogenea ecc.)
presentano:
1) la prima elevata frequenza ed elevata velocità di erogazione;
2) la seconda frequenza inferiore e minore velocità di erogazione.
Entrambe presentano la stessa qualità del servizio e stesso impiego di risorse (ore
uomo, ore macchina ecc.), quindi sono a parità di efficienza.
Le due modalità organizzative si troverebbero posizionate, in una mappa di
posizionamento come in figura (vedi), rispettivamente nei quadranti +F+V e -F-V.
Rispetto a questi due casi potrebbero essere posizionate altre due modalità
organizzative esemplificative che, a parità di condizioni al contorno, presentano
rispettivamente:
3) elevata frequenza e bassa velocità di erogazione (+F -V);
4) bassa frequenza e alta velocità di erogazione (-F +V).
Per queste ultime si può osservare che, rispetto agli altri due casi, presentano
rispettivamente:
• minore efficienza (o elevata qualità per via del maggiore impiego di risorse);
• maggiore efficienza (o scarsa qualità per via del minore impiego di risorse).
Per discriminare l’efficienza o la qualità occorre rivolgere l’analisi all’efficacia del
servizio e quindi verificare il grado di pulizia raggiunto dopo il servizio e il suo
mantenimento nel periodo di tempo che intercorre tra un intervento e il successivo.
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Velocità di erogazione servizio
Fre
quen
za
+ F- V
+ F+ V
- F- V
- F+V
bassa efficienza(o elevata qualità servizio)
alta efficienza (o scarsa qualità del servizio)
media efficienza
media efficienza
Un’altra considerazione deve essere fatta relativamente all’utilizzo di aziende
esterne (esternalizzazione) per l’esecuzione di parte dei servizi. E’ infatti importante
guardare verso questo fenomeno presente nella regione Emilia Romagna in relazione
agli aspetti regolatori (ATO, Comune), all’aspetto dell’efficacia, efficienza ed
economicità del servizio e in particolare all’aspetto del controllo e monitoraggio dei
servizi resi.
Il servizio di spazzamento, tra servizi di igiene urbana, è quello che presenta la
maggiore componente di risorse umane, misurabile ad esempio attraverso il “tasso di
meccanizzazione” cioè il rapporto tra ore-macchina operativa (spazzatrice) e ore-uomo.
Il tasso di meccanizzazione è pari al 100% nel caso del servizio meccanizzato puro,
0% nel caso del servizio manuale e nel servizio di mantenimento, variabile
normalmente tra il 50% e il 25% nel caso del servizio misto (operatori di appoggio da 1
a 3 oltre l’autista). Per i servizi accessori che non richiedono l’uso di mezzi operativi il
tasso di meccanizzazione è pari allo 0%; è variabile invece per quelli che ne richiedono
l’utilizzo.
Il mix di servizi adottato è molto differente tra le varie aree omogenee, comuni ed
organizzazioni. Questo comporta che il tasso di meccanizzazione, in realtà articolate e
complesse come ad esempio comuni di medie o grandi dimensioni, il valore medio si
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attesti tra il 15 e il 20%. Può arrivare a valori del 30% e oltre se le realtà presentano
condizioni particolarmente favorevoli (esempio ampia viabilità).
L’inserimento di aziende terze con spesso utilizzo di categorie di lavoratori
“sociali”, differenti quindi dal normale contratto di categoria, trova diffusione
nell’ambito delle componenti del servizio di spazzamento a maggior tasso “manuale”.
L’utilizzo di aziende terze può comportare il rischio di mancanza di verifica da parte del
committente (ATO, Comune) che le stesse rientrino in un’organizzazione aziendale
specializzata e che il servizio possa rispondere della programmazione operativa e
dell’efficacia del lavoro svolto verso il committente (ATO, Comune). Il diagramma
seguente offre una rappresentazione qualitativa delle aree di utilizzo di aziende terze e
le condizioni di utilizzo che possono ridurre i “rischi” sopra citati.
tasso di meccanizzazione
utili
zzo
azie
nde
terz
e
spazzamento meccanizzato
spazzamento manuale
spazzamento misto
servizi di mantenimento
servizi accessori a bassa meccanizzazione
servizi accessori a media meccanizzazione
servizi accessori ad elevata meccanizzazione
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2.6 Standard di servizio e di qualità
L’efficacia dell’azione del servizio di spazzamento è rappresentata dalla qualità che
esso raggiunge. Una peculiarità del servizio di spazzamento è relativa alla difficoltà di
utilizzo di parametri diretti ed oggettivi per la misura dell’efficacia del servizio.
A titolo illustrativo si cita un tipico caso, riscontrabile in diversi contratti di servizio
o capitolati d’appalto, in cui la misura dell’efficacia viene fatta in termini di “pezzi” (di
rifiuto) per unità di superficie riscontrabili dopo il passaggio del servizio di
spazzamento.
A parte la difficoltà oggettiva di una tale misurazione, occorre osservare che questa
è rivolta a valutare l’efficacia del singolo passaggio ma non del servizio nel suo
complesso valutato cioè in un arco temporale più o meno ampio a seconda della realtà
in esame (giornata, settimana, mese): un servizio può infatti presentarsi molto efficace
nel singolo passaggio ma assolutamente insoddisfacente tra un intervento e l’altro se ad
esempio la frequenza è molto bassa e quindi nei giorni o nelle ore successive al
passaggio si depositano rifiuti occasionali sul suolo.
Un possibile ed efficace strumento per valutare la “qualità percepita” di un servizio
di pulizia nel suo complesso è da ricercarsi nell’indagine di customer satisfaction
condotta con metodologia standard (criteri, metodo statistico, campione rappresentativo)
per confrontare e posizionare diverse realtà tra di loro.
Si riporta come esempio la tabella riguardante specificatamente il servizio di
spazzamento, estratta dallo studio pubblicato nel settembre 2005 dall’ Autorità
regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani – Regione
Emilia-Romagna «Indagine sulla soddisfazione dei cittadini e delle imprese dell’Emilia-
Romagna per i servizi idrici e di igiene urbana».
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Giudizio del campione «cittadini» sulla pulizia di strade e piazze, per area di residenza (comuni capoluogo e altri comuni; valori
percentuali)
Capoluoghi,altri comuni e
provinceGravem.
insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Totale
Piacenza 7,5 15,0 37,5 40,0 100Altro Piacenza 4,2 15,3 34,7 45,8 100Tot. provincia 5,4 15,2 35,7 43,7 100Parma 5,0 7,5 30,0 57,5 100Altro Parma – 9,7 44,4 45,9 100Tot. provincia 1,8 8,9 39,3 50,0 100Reggio Emilia – 2,5 40,0 57,5 100Altro Reggio 4,2 9,7 29,2 56,9 100Tot. provincia 2,7 7,1 33,0 57,2 100Modena 2,5 7,5 32,5 57,5 100Altro Modena 4,2 11,1 40,3 44,4 100Tot. provincia 3,6 9,8 37,5 49,1 100Bologna 4,5 6,8 47,7 41,0 100Altro Bologna 5,7 12,9 31,4 50,0 100Tot. provincia 5,3 10,5 37,7 46,5 100Ferrara 2,6 17,9 23,1 56,4 100Altro Ferrara 2,8 16,7 38,9 41,6 100Tot. provincia 2,7 17,1 33,3 46,9 100Ravenna 7,5 2,5 27,5 62,5 100Altro Ravenna 5,6 9,9 40,8 43,7 100Tot. provincia 6,3 7,2 36,0 50,5 100Forlì 10,0 10,0 35,0 45,0 100Cesena 10,0 5,0 35,0 50,0 100Altro Forlì-C. 2,8 15,3 37,5 44,4 100Tot. provincia 5,4 12,5 36,6 45,5 100Rimini 2,5 15,0 42,5 40,0 100Altro Rimini 6,9 13,9 37,5 41,7 100Tot. provincia 5,4 14,3 39,3 41,0 100Nel complesso 4,3 11,4 36,5 47,8 100
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2.7 Partecipazione e metodiche di monitoraggio & controllo servizi: verso
un nuovo modello
Attuare una riforma dei servizi di interesse pubblico - economico significa
soprattutto porsi come obiettivo il miglioramento della qualità per l'utente, la
generazione delle risorse finanziarie per lo sviluppo dei servizi, il contenimento dei
prezzi, la tutela dell'ambiente, l'introduzione di meccanismi di concorrenza, la sicurezza
e la sopportabilità delle tariffe per il cittadino.
Il concetto di qualità dei servizi si può intendere come l'incontro del punto di vista
"esterno" del fruitore del servizio con il punto di vista "interno" dell'organizzazione.
L'utente considera un servizio "di qualità" quando ritiene soddisfatti i propri bisogni
e le proprie aspettative. La ricerca della qualità da questo punto di vista si traduce nel
raggiungimento dell'efficacia: capacità di soddisfare i bisogni degli utenti. La ricerca
della qualità dal punto di vista interno dell'azienda si traduce in efficienza: capacità di
ottimizzare il rapporto tra risorse impiegate e servizio fornito.
La qualità rappresenta un percorso trasversale che interessa tutti i vari elementi del
contesto di produzione ed erogazione del servizio, la strategia, la struttura organizzativa,
i processi, la misurazione e la comunicazione, e si concretizza nel processo di
interazione tra ente ed utente (fruizione del servizio).
In questa prospettiva il ruolo svolto dall'ATO trova piena attuazione: le scelte di
strategia del servizio e i conseguenti standard di qualità forniti, la determinazione della
tariffa di ambito e delle sue articolazioni per le diverse categorie di utenza per il servizio
idrico integrato e per il servizio di gestione rifiuti, insieme alla possibilità di monitorare
il servizio reso dal gestore nel rispetto delle specifiche norme contenute nell'atto di
affidamento (art. 6 commi b, f L.R. 25/99, come modificata dalla L.R. 01/03),
costituiscono un fattore di influenza nelle scelte di convenienza delle famiglie e delle
imprese per la localizzazione delle attività nell'ambito territoriale piuttosto che in ambiti
territoriali di altri enti.
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Pertanto la qualità dei servizi si trasforma da semplice strumento di valutazione a
vero e proprio valore da perseguire costantemente ed in grado di innescare un circolo
virtuoso di incremento del benessere.
Strumento fondamentale sono i Comitati Consultivi Utenti, organismi creati dalle
Agenzie d'Ambito per il controllo della qualità dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti
urbani (art.24 L.R. 25/99, come modificata dalla L.R. 01/03), le cui finalità consistono
nel:
� acquisire periodicamente le valutazioni degli utenti sulla qualità dei servizi;
� promuovere iniziative per la trasparenza e la semplificazione nell'accesso ai
servizi;
� segnalare all'Agenzia e al soggetto gestore la presenza di eventuali clausole
vessatorie nei contratti di utenza del servizio al fine di una loro abolizione o
sostituzione;
� trasmettere all'Autorità informazioni statistiche su reclami, istanze,
segnalazioni degli utenti o dei - consumatori, singoli o associati, in ordine
all'erogazione del servizio;
� esprimere parere sullo schema di riferimento della carta di servizio pubblico.
Il Comitato opera nei confronti dell'Agenzia e dei soggetti pubblici e privati
autonomamente sia dal punto di vista funzionale che gestionale ed è composto in modo
da garantire la piena rappresentatività degli utenti, tramite componenti designati dalle
associazioni dei consumatori, dalle associazioni di riferimento del mondo economico,
ambientalista, sindacale e dalle organizzazioni interessate agli aspetti gestionali dei
servizi idrici e dei rifiuti. L'Agenzia a sua volta provvede ad assicurare la piena
funzionalità del Comitato definendo anno per anno la dotazione di un fondo finanziario
e le risorse strumentali necessarie per l'espletamento delle attività attribuite al Comitato.
I Comitati Consultivi Utenti (CCU) hanno quindi il compito di acquisire
periodicamente le valutazioni degli utenti sulla qualità dei servizi, di promuovere
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iniziative per la trasparenza e la semplificazione nell'accesso ai servizi, di segnalare
all'Agenzia e al soggetto gestore la presenza di eventuali clausole vessatorie nei
contratti di utenza del servizio al fine di una loro abolizione o sostituzione, dandone
informazione all'Autorità, di trasmettere all'Autorità informazioni statistiche sui reclami,
sulle istanze, sulle segnalazioni degli utenti o dei consumatori in ordine all'erogazione
dei servizio, di esprimere parere sullo schema di riferimento della Carta di servizio
pubblico e di proporre quesiti e fare segnalazioni all'Autorità di cui all'art. 20.
Si ribadisce l’importanza di dare maggiore attenzione a questi importanti Comitati,
suggerendo un maggior coinvolgimento anche attraverso un coordinamento regionale.
In particolare i Comitati assumono un ruolo importante nel coinvolgimento dei
consumatori/utenti nella definizione degli strumenti regolatori, nella verifica delle
prestazioni fornite dai gestori e nelle iniziative di informazione e sensibilizzazione.
La tutela dei consumatori trova quindi nei CCU uno strumento che deve garantire il
pieno esercizio dei diritti dei consumatori/utenti a poter usufruire di:
- sicurezza e qualità dei prodotti e dei servizi
- adeguata e corretta informazione
- educazione al consumo
- correttezza, trasparenza ed equità di rapporto con i Gestori
- uguaglianza dei diritti, obiettività ed imparzialità di comportamento da parte dei
Gestori
- continuità e regolarità nell’erogazione dei servizi
- garanzie di partecipazione alle prestazioni dei servizi, alla definizione degli
standard qualitativi di erogazione e alla sostenibilità delle tariffe.
Sono fondamentali inoltre gli strumenti a disposizione per rendere i cittadini/utenti
partecipi della gestione e programmazione dei servizi pubblici. Sia la normativa che i
mutati assetti societari dei Gestori inducono ad ampliare le possibilità di confronto
reciproco tra i diversi soggetti in campo.
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Partendo da questa considerazioni si sottolineano le principali attività e iniziative da
intraprendere o sviluppare per portare a compimento questi processi di partecipazione:
- Carte dei servizi
Nel più ampio contesto della redazione delle Linee Guida e standard
delle Carte dei Servizi si evidenzia il ruolo strategico di questo strumento
per il raggiungimento di obiettivi di miglioramento della qualità dei servizi e
del rapporto tra utenti e fornitori dei servizi. Al centro della redazione delle
Carte dei Servizi devono porsi i bisogni dei cittadini, che vanno recepiti
quali obiettivi, standard qualitativi e di prestazione. Questo orientamento al
cliente impone al gestore un confronto continuo con gli utenti e gli altri enti
coinvolti, in modo da individuare quali servizi risultano carenti e quali
innovazioni abbiano realmente inciso sulla percezione del servizio da parte
del cliente. Per attivare questo processo di scambio di informazioni le Linee
Guida propongono diversi strumenti: adeguate modalità di accesso alle
informazioni da parte del cliente, attivazione di periodici sondaggi sulla
qualità dei servizi, rilevazione dei consumi anomali, verifica della
conoscenza della Carta dei Servizi. Non ultimo la gestione dei reclami che,
oltre ad avere una rilevanza nei rapporti contrattuali col Gestore, è anche uno
stimolo ad un miglioramento continuo sempre nell’ottica della soddisfazione
dei bisogni dell’utenza. In questo contesto lo sviluppo di Call Center e di
centri di contatto, sia con modalità dirette (sportelli, telefono,…) sia
telematiche (sito internet, posta elettronica, risponditori automatici,…) va
attentamente pianificato cercando di ottimizzare e standardizzare le
condizioni e i tempi di accesso e gli standard del servizio clienti.
- Attivazione procedure di Certificazione ambientale
La trasparenza nell’amministrazione delle risorse pubbliche è un
requisito fondamentale nel momento in cui queste risorse sono gestite da
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società che operano sul mercato. Questa situazione impone che le aziende
non si concentrino sui meri risultati tecnico-economici finalizzati ad
informare gli stakeholders, ma anche sulle performances ambientali e sociali.
Il conseguimento di certificazioni dei sistemi integrati (qualità/ambiente –
ISO 9001 /Vision 2000/ ISO 14001 e soprattutto EMAS II) diventa uno dei
principali strumenti di qualificazione delle imprese, e permette di dare
visibilità alle logiche di gestione dei servizi pubblici.
- Comunicazione ambientale e partecipazione
Il compito della comunicazione ambientale è quello di soddisfare il
bisogno di informazione, di assicurare trasparenza e visibilità, di essere
strumento sociale di integrazione, di partecipazione attiva di cultura.
Abituare i cittadini ad interloquire con le strutture e gli operatori che erogano
i servizi permette di individuare le carenze dei servizi e al contempo di
rendere il cittadino consapevole degli sforzi sostenuti per soddisfarne le
esigenze. Questo contatto deve avvenire in tutti i diversi momenti di
pianificazione, gestione ed esecuzione dei servizi. Senza il cittadino diventa
impossibile gestire qualunque serio piano di sviluppo ambientale e ad
esempio la Direttiva 2003/35/CE prevede appunto la partecipazione del
pubblico nella elaborazione di taluni piani e programmi in materia
ambientale. A livello di gestione la realizzazione di indagini di soddisfazione
del cliente permette di responsabilizzare l’utente, che di conseguenza mostra
maggiore impegno nelle iniziative di partecipazione come le raccolte
differenziate o i programmi di pulizia delle strade. Infine in questo ambito si
collocano anche le sempre più numerose iniziative di educazione ambientale
rivolte alle scuole.
Tali considerazioni risultano fondamentali per il Servizio di spazzamento e
pulizia.
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L’obiettivo complessivo dei servizi di spazzamento e pulizia di rendere sicuri e
liberi da materiale estraneo i luoghi cittadini deve essere raggiunto tramite chiare,
trasparenti e condivise regole di effettuazione dei servizi da parte dei gestori e il loro
monitoraggio e controllo ma anche tramite la responsabilizzazione sull’utilizzo del
territorio da parte delle utenze.
I principi di base del sistema devono basarsi su:
• chiara individuazione esigenze del territorio – scelte condivise al fine di
assicurare che la comunità riceva il miglior servizio in accordo con le proprie
esigenze (comprensione della disponibilità da parte della comunità a pagare per
l’incremento dei servizi e/o servizi addizionali);
• garanzia di accessibilità ai servizi e di sostenibilità economica per le utenze;
• garanzia dell’effettuazione del controllo tramite strumenti e parametri misurabili
e confrontabili sia tecnicamente sia economicamente
• garanzia della divulgazione delle informazioni sui servizi erogati, sull’accesso
agli stessi e sui risultati del monitoraggio e controllo;
• garanzia che sia perseguito il miglioramento continuo del servizio (innovazione
tecnologica e efficientamento);
• garanzia del corretto comportamento delle utenze.
L’obiettivo di una proposta metodologica innovativa è quella di avviare un vero e
proprio “patto territoriale”2 che deve coinvolgere tutti gli attori individuando diritti e
doveri (regolatore, ente locale, gestore, i comitati consultivi, utente/cittadino).
2 Esempio possono essere accordi territoriali per piani di riqualificazione urbana anche a livello di quartiere ovvero
strumenti per promuovere la riqualificazione di aree cittadine che presentano elementi di criticità ambientale, con un forte coinvolgimento dei cittadini nella definizione degli interventi.
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Obiettivo di sintesi è che tutti i servizi debbano essere di qualità e a costi standard,
rispondere alle reali esigenze della comunità, essere accessibili agli utenti per cui è
previsto e responsabilizzare gli utenti nel mantenimento degli standard qualitativi. I
responsabili delle regolazione del servizio devono prevedere continui miglioramenti
quantitativi e qualitativi, prevedere consultazioni della comunità in relazione ai servizi
forniti, produrre regolarmente report e informazioni per la comunità sulle azioni fatte in
relazione ai principi precedentemente annunciati
Le scelte specifiche territoriali devono partire da alcuni principi fondamentali:
� gli standard di spazzamento e pulizia, la scelta del numero di cestini3 stradali
devono essere basati sul tipo di utilizzo delle aree;
� si devono imporre livelli differenti di “pulizia” e il territorio deve essere
suddiviso in zone connesse all’utilizzo e al volume di traffico;
� la zonizzazione e i livelli devono essere condivisi e concertati;
� se un livello di pulizia4 non è mantenuto in una certa zona il programma
operativo deve definire un tempo entro il quale il gestore dei servizi deve
garantire l’intervento per riportarlo al suo livello (il programma deve quindi
essere concentrato sul risultato più che sulle risorse – quanto il territorio è pulito
più che quante volte è spazzato, non limitarsi a indicare frequenze di pulizia ma
3 Il numero di cestini disponibili non è direttamente connesso alla riduzione dell’abbandono dei rifiuti risulta maggiormente efficace la localizzazione strategica (locazioni con maggiore produzione di residui stradali). Risulta quindi utile attivare monitoraggio dell’utilizzo (fuori cestino) e la ricerca di soluzioni progettuali (ad esempio forma dell’imboccatura) per risolvere problematiche di riempimento connesse all’inserimento di imballaggi – scelta opportuna del design.
4 Grado di pulizia – Esempio: Individuare con esempi fotografici differenti gradi di pulizia da applicare per gli standard di servizio e i tempi di intervento per zona:
� Grado Ottimale: nessuna presenza di rifiuti � Grado Buono: principalmente libera da rifiuti a parte pochi e piccoli residui diffusi � Grado Insufficiente: presenza diffusa di rifiuti con limitato accumulo � Grado Scarso: presenza diffusa di rifiuti con particolare accumulo
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definire anche il mantenimento degli standard nelle differenti circostanze);
� prevedere un sistema di analisi di soddisfazione del cliente e un regime ispettivo
al fine di determinare il rispetto del contratto di servizio e degli standard di
qualità;
� associare a un sistema di penali un sistema di bonus calcolato sul miglioramento
degli standard.
La zonizzazione è basata sulla localizzazione, il tipo di traffico (pedestre e veicolare)
e il tipo di utilizzo (centri città pedonali, centro città residenziale, strade con scuole,
zone con bassa residenzialtà e basso traffico etc…). La zonizzazione deve nascere e
deve essere conclusa a seguito della consultazione e quindi aggiornata periodicamente
in funzione dei cambi di utilizzo del territorio. La mappatura delle zone e l’analisi
critica delle stesse permette di associare le frequenze base e gli standard di qualità con
particolare riferimento alla tempistica di intervento per riportarla allo standard
associato.
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Categoria ZONA
Grado Ottimale
Grado Buono
Grado Insufficiente
Grado Scarso
Centri città aree pedonali
6 ore
3 ore
1 ora
…
Strade periferiche con bassa presenza residenziale e di attività
14 gg
5 gg
Tabella: Livelli previsti per zona - tempistica di ripristino per riportarla allo standard associato
Un approccio quindi strutturato sul coinvolgimento del sistema nella sua intera
filiera di attori con strutture operative flessibili5 e non rigide comporta diversi vantaggi
per i gestori, gli enti locali, i cittadini e deve essere attivato partendo da un lungo e
complesso percorso di consultazione e coinvolgimento delle autorità locali e dei diversi
soggetti coinvolti (dalla definizione dei livelli, alla suddivisione delle zone, al tipo di
monitoraggio, etc…).
Le attitudini degli utenti verso i servizi di spazzamento e pulizia variano nella
comunità stessa. Da atteggiamenti proattivi e di priorità sul servizio ad atteggiamenti di
disinteresse e poco attivi. Un programma di informazione-consultazione continua deve
permettere di definire come cambiano le attitudini e dare risposta e informazione sulle
5 L’organizzazione dei servizi deve prevedere un gruppo dirigente responsabile appunto della direzione, della gestione di
materiale e del personale, della sicurezza sul lavoro, e della gestione del reparto operativo. Il reparto operativo deve comprendere i responsabili per la pulizia eventualmente suddivisi per sezioni territoriali. La sezione deve prevedere uno o più sorveglianti. Devono essere previste, ove necessario, squadre di intervento immediato per garantire gli standard.
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reali esigenze, fra cui la disponibilità a sostenere maggiori costi a fronte di maggiori
servizi.
Partendo dalla consultazione si devono individuare gli standard, i livelli e la
zonizzazione per lo specifico territorio e le regole di partecipazione degli utenti al
risultato (doveri ad esempio di pulizia dei marciapiedi per i frontisti residenti delle
strade private, delle utenze non domestiche, le regole della diffusione di pubblicità
stradale, le regole di utilizzo delle postazioni dei rifiuti, etc…).
Di seguito alcuni possibili elementi da attivare per il percorso di consultazione e
programmazione:
� Consultazione per la programmazione condivisa (standard, livelli,
zonizzazione);
� Consultazione continua per il monitoraggio;
� Report dei gestori al regolatore;
� Report del regolatore sui risultati del monitoraggio ai soggetti del territorio;
� Campagne educative specifiche per differenti target (utenze) con informazioni
su attese del servizio, metodi di usufruibilità, metodi di controllo e reclamo,
responsabilità degli utenti (cambio di attitudini all’abbandono dei rifiuti
responsabilità e doveri per specifici casi);
� Rendere disponibile e diffondere una mappa delle aree soggette a spazzamento e
pulizia con indicati i differenti livelli standard le attese del servizio i metodi di
sottoporre lamentele e richieste di intervento.
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Esempi del sistema di consultazione possono essere:
� Interviste telefoniche random;
� Questionari presso le aree commerciali;
� Questionari presso le aree residenziali con focus nelle aree con presenza di
caduta stagionale di foglie;
� Analisi di customer satisfaction;
� Coinvolgimento Comitato consultivo utenti Agenzie territoriali;
� Coinvolgimento Osservatori sulla produzione dei rifiuti
I principali standard di qualità sono relativi alla:
� effettuazione dei programmi previsti nel contratto;
� registrazione e risposta delle segnalazioni di non mantenimento dei livelli
richiesti (mantenimento livelli di intervento in funzione della zonizzazione);
� reportistica tecnica-economica
� redazione carta dei servizi secondo standard prestabiliti
� certificazione del servizio
Il monitoraggio deve quindi permettere la verifica:
� dell’effettuazione dei programmi previsti nel contratto;
� del mantenimento degli standard di qualità previsti;
� delle lamentele e dei tempi di risposta;
� del grado di flessibilità nella ricerca delle soluzioni;
� del rispetto dei tempi e dei contenuti dei report.
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Gli standard e i risultati del monitoraggio devono essere diffusi tramite i report del
regolatore. Deve essere garantito un minimo livello di ispezione da parte del regolatore
tramite sopralluoghi ad almeno una percentuale standard delle strade e dei servizi,
devono essere coinvolti nell’ispezione e nella segnalazione dei livelli su cui intervenire
gli enti locali tramite i propri strumenti (es. CCU, polizia municipale, etc…). Devono
essere effettuate periodicamente interviste a fruitori di aree specifiche per verificare il
mantenimento degli standard e sottolineare le problematiche specifiche.
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3. PROPOSTA DI UN METODO DI LAVORO PER
STANDARDIZZAZIONE E VALUTAZIONE DEI
SERVIZI DI SPAZZAMENTO E PULIZIA
Il servizio di spazzamento e pulizia individua le modalità di rimozione dei rifiuti per
strada e quindi diventa fondamentale correlarlo al servizio di raccolta dei rifiuti
(indifferenziato e differenziato).
Elemento fondamentale per una corretta esecuzione è la programmazione degli
interventi specifici (sia standardizzati sia a necessità) delle postazioni di conferimento
dei rifiuti. Il livello (frequenze), il numero di risorse impiegate il tipo di mezzi legati al
servizio sopraccitato è quindi connesso alle metodologie di raccolta dei rifiuti (stradali,
isole ecologiche di base, sistemi di prossimità, sistemi a sacco, etc...) implicando una
differente organizzazione e livello di risorse impiegate.
Nel capitolo precedente viene proposto un metodo per l’organizzazione, la
misurazione delle prestazioni (e il monitoraggio) evidenziando le criticità attualmente
riscontrabili proprio per la mancanza di un modello di riferimento. E’ emersa la
necessità di un inquadramento omogeneo che consenta di esprimere, mediante il
confronto, le migliori tecniche organizzative in termini di efficienza e qualità del
servizio erogato. Per quanto riguarda la definizione stessa del servizio si è riscontrata
prioritariamente l’esigenza di proporre una classificazione nelle sue componenti
principali e cioè servizi di base, di mantenimento ed accessori, evidenziando le
specificità di ciascuna componente.
La misura dell’efficienza del servizio può essere fatta confrontando le diverse
esperienze per aree omogenee mediante l’utilizzo di opportuni indicatori che misurano
le quantità di risorse impiegate per unità di riferimento che può essere rappresentata
dalla popolazione servita o dalla rete servita tenendo opportunamente conto della
densità abitativa.
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Un obiettivo di standard qualitativo può essere raggiunto in maniera efficiente ed
economica utilizzando un corretto “mix organizzativo” differenziando le quantità di
risorse impiegate per area omogenea ed individuando la corretta frequenza di
erogazione.
La qualità del servizio di spazzamento si esprime mediante parametri di efficacia: la
misura di tali parametri risulta oggettivamente di non facile applicabilità. Quindi è
importante stabilire opportuni standard di servizio e la verifica del rispetto di tali
standard.
Il riscontro sulla qualità può essere fornito dall’utilizzo di strumenti di analisi della
qualità percepita (come ad esempio le indagini di customer satisfation) elemento
centrale della Carta dei Servizi.
Ulteriori strumenti sono l’attivazione di forme chiare e diffuse di partecipazione e
informazione e di certificazione ambientale dei servizi.
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ALLEGATI
A. ESPERIENZE & RIFERIMENTI A LIVELLO
NAZIONALE ED ESTERO
A.1 Quadro generale del settore in Italia
Il settore dello spazzamento in Italia, in modo non difforme dalla situazione
emiliano-romagnola, presenta un quadro frammentario riguardo alle modalità di
svolgimento, alla struttura organizzativa che cura la realizzazione e ai parametri tecnico-
economici del servizio.
In particolare, al momento, l’attività di standardizzazione avviata da APAT non
sembra aver fornito risultati tangibili: nei rapporti annuali di APAT i servizi di
spazzamento sono considerati principalmente per il computo dei costi e della loro
incidenza sui costi complessivi, mentre le modalità di svolgimento non vengono in
alcun modo censite.
E’ comunque possibile valutare i principali aspetti comuni ai servizi di spazzamento.
L’incidenza dei costi di spazzamento aumenta all’aumentare della popolazione e
soprattutto per grandi nuclei urbani assume un valore notevole, principalmente per il
fatto che si tratta di realtà anche turistiche che richiedono una più elevata qualità del
servizio.
A.2 Sintesi Indicatori APAT - standard
Lo standard attuale per quanto riguarda i servizi di spazzamento ed accessori fa
riferimento al volume “Definizione di standard tecnici di igiene urbana” del 2001, da
cui si rilevano i seguenti parametri:
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Categoria Descrizione Standard ottimale Standard minimo
Estensione del servizio Tutta l’area urbanizzata, con frequenze diverse secondo le esigenze delle diverse aree
Tutta l’area urbanizzata, con frequenze diverse secondo le esigenze delle diverse aree
Cestini gettacarte per abitante, aree ad alta densità abitativa
300 cestini ogni 10000 abitanti
150 cestini ogni 10000 abitanti
Generale
Cestini gettacarte per abitante, aree a bassa densità abitativa
200 cestini ogni 10000 abitanti
100 cestini ogni 10000 abitanti
Sospensione per festività Nessuna sospensione 1 solo giorno festivo Continuità del servizio
Sospensione tecnica o maltempo Nel turno di lavoro 24 ore anche se festivo
Servizi aggiuntivi svolti - Lavaggio strade
- Pulizia mercati
- Disinfestazione
- Raccolta siringhe
- Spurgo pozzetti
- Pulizia giardini
- Raccolta inerti da
demolizione
- Pulizia strade in caso di incidente
- Lavaggio strade
- Pulizia mercati
- Disinfestazione
- Raccolta siringhe
Servizi aggiuntivi svolti
Raccolta alghe da arenili Secondo le modalità indicate nel testo
Secondo le modalità indicate nel testo
Area a intensa presenza turistica e/o commerciale
almeno 2 volte al giorno tutti i giorni incluso festivi
1 volta al giorno incluso festivi
Aree residenziali con densità alta, attività commerciali
almeno 1 volta al giorno tutti i giorni
A giorni alterni, esclusi festivi
Aree residenziali con densità media almeno 2 volte a settimana 1 volta a settimana
Frequenze di spazzamento non meccanizzato
Aree interessate da attività periodiche o sporadiche (mercato, manifestazioni varie)
Con la stessa frequenza dell’evento
Con la stessa frequenza dell’evento
Frequenze di spazzamento meccanizzato
Frequenza di spazzamento meccanico 1 volta al mese 1 volta al mese
Frequenze di lavaggio strade
Lavaggio strada in periodi di bassa piovosità
1 volta al mese 1 volta al mese
Orario di spazzamento
Orari escluse le ore di punta escluse le ore di punta
Parametri di efficienza e di produttività
Costi/km spazzato (meccanizzato) E’ espresso dal rapporto fra i costi sostenuti per il servizio e il totale dei km lineari di asse strada spazzata durante l’anno.
Km spazzati /addetto E’ espresso dal rapporto fra i km spazzati ed il numero di
addetti operativi impiegati. Si
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Categoria Descrizione Standard ottimale Standard minimo tratta di un tipico indice di
produttività del lavoro.
Attualmente, a partire dal 2004, APAT ha iniziato un’attività di ricerca e raccolta
dati finalizzata alla definizione di standard e indici di riferimento per la realizzazione
dei servizi connessi alle attività di gestione dei rifiuti urbani.
Attraverso un apposito questionario è possibile ricavare i principali parametri per
caratterizzare il servizio di servizio di spazzamento, lavaggio strade e servizi aggiuntivi.
In sintesi i principali parametri considerati sono:
• numero mezzi • numero autisti • numero operai • Km spazzati (meccanizzato) oppure mq puliti (manuale) • frequenza settimanale ordinaria (gg/7) • durata del periodo di punta (gg/anno) • frequenza settimanale periodo di punta (gg/7) • Rifiuti raccolti t/anno [200301-200303] • Costi di Spazzamento e Lavaggio CSL €/anno Inoltre possono risultare interessanti i parametri legati alla stagionalità (addetti e
servizi aggiuntivi) e agli orari di spazzamento (in particolare per zone residenziali)
Tra i servizi accessori secondo APAT vengono inoltre censiti:
• Gestione bagni pubblici • Spurgo pozzetti • Pulizia mercati • Disinfestazione • Raccolta siringhe • Sgombero neve • Servizi funebri e cimiteriali • Pulizia giardini • Altro
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A.3 Focus su alcune soluzioni innovative
A livello nazionale sono state selezionate alcune soluzioni innovative nel campo dei
servizi di spazzamento e pulizia delle strade, sia dal punto di vista dei mezzi tecnici
utilizzati che da quello delle modalità gestionali/organizzative del servizio.
Torino – AMIAT
servizio specifico via cell-sms
Nell'estate 2004 e nel marzo 2005, con l'obiettivo di informare i
cittadini su alcuni nuovi servizi di igiene urbana che venivano attivati in
città, Amiat ha utilizzato il servizio The Voicekom. Il servizio The
Voicekom permette di raggiungere i destinatari della comunicazione
presso le loro abitazioni, attraverso un messaggio telefonico preregistrato
di circa 28 secondi, che viene inviato in giorni e orari stabiliti dal cliente.
In particolare Amiat ha utilizzato questo servizio principalmente per avvisare i residenti
di alcune circoscrizioni di Torino che, in giorni e orari specifici, si sarebbe svolto il
servizio di spazzamento stradale meccanizzato notturno e diurno nella loro zona,
invitandoli, di conseguenza, a non lasciare l'auto in sosta nelle vie interessate dal
servizio, quest'ultime segnalate da appositi cartelli mobili.
Sweepy Jet: nuova attrezzatura per lo spazzamento meccanizzato
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AMIAT utilizza una soluzione allo spazzamento meccanizzato con cartellazione
mobile: sweepy-jet, un braccio meccanico installato su una motospazzatrice stradale:
esso viene utilizzato per consentire lo spazzamento ed il lavaggio di strade e
marciapiedi anche nelle zone occupate da autoveicoli parcheggiati.
L’attrezzatura, montata su una spazzatrice leggera, consiste sostanzialmente in un
braccio meccanico in grado di oltrepassare il tettuccio delle auto in sosta. Tramite una
lancia ad acqua pressurizzata - manovrata da un operatore che si trova sul marciapiede -
tutta la zona intermedia tra il veicolo ed il marciapiede può finalmente essere pulita da
un potente getto d'acqua.
Lo sporco rimosso da terra viene indirizzato dallo stesso getto d'acqua sulla strada,
ed infine raccolto dalla motospazzatrice.
In questo modo, anche nelle zone dove non sono state rimosse le autovetture è
possibile procedere allo spazzamento del manto stradale
La sperimentazione di questa attrezzatura è previsto in diverse altre realtà
metropolitane come ad esempio Milano.
Bari - AMIU
In collaborazione con il comune, l’AMIU ha attivato “Bari pulita”, programma di
pulizie speciali delle strade cittadine. Gli interventi calendarizzati da aprile ad agosto
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2007 saranno effettuati la notte dalle 22.30 alle 04.30 e riguarderanno tutte le strade
delle nove Circoscrizioni cittadine.
Il programma prevede lo spazzamento stradale manuale e meccanico (con
spazzatrici) ed il lavaggio con acqua ad alta pressione di tutte le strade comunali.
Prodotti disinfettanti, disciolti in acqua, sanificheranno strade e marciapiedi mentre e
squadre di disinfestazione provvederanno alla pulizia e alla bonifica dei tombini con
specifici prodotti abbattenti-residuali per combattere scarafaggi e larve di zanzare. Le
esche topicida faranno il resto.
La caratteristica di questa esperienza è la campagna di promozione mirata a
sensibilizzare l’utenza per migliorare la qualità del servizio reso e l’operatività del
personale soprattutto nel periodo estivo.
Roma – AMA
La modalità di erogazione dei servizi sono definite dall’Azienda, tenuto conto delle
risorse disponibili; sono comunque fissati dei livelli di servizio attraverso dei parametri
qualitativi definiti nell’ambito contrattuale. Il servizio di spazzamento viene erogato
secondo delle frequenze di pulizia dettagliate via per via e riportate nel sito internet
dell’Azienda.
La pianificazione dei servizi di spazzamento avviene attraverso l’utilizzo di un
sistema informatico/applicativi GIS a mezzo del quale viene strutturato il servizio
stesso.
La gestione della frequenza di pulizia fa riferimento ad una Banca Dati che riporta le
caratteristiche di ogni singola tratta interessata al servizio. Le informazioni che la Banca
Dati gestisce sono di tipo qualitativo (come ad esempio l’intensità del traffico,
dell’attività commerciale, del turismo o la presenza di alberatura), ma comunque
fondamentali per una programmazione di attività come la definizione di un piano foglie
per il periodo autunnale, programmazione di percorsi di pulizia in orari notturni per le
strade ad alta densità del traffico e altre ancora.
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I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
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La tratta territoriale rappresenta l’entità minima della Banca Dati ed è formata da
una strada di appartenenza e da due vie di intersezione (in altri termini strada da
incrocio a incrocio). Come già anticipato per ogni tratta vengono gestiti una serie di
attributi , tra i principali abbiamo;
• la lunghezza e la larghezza della carreggiata
• la lunghezza e la larghezza del marciapiede in entrambi i lati
• la tipologia e le dimensioni di eventuali aree di sosta
• la presenza e le dimensioni di eventuali aree complementari
• l’intensità del traffico (in termini qualitativi)
• la presenza di attività turistica (in termini qualitativi)
• la presenza di attività commerciali (in termini qualitativi)
• la presenza di alberatura (in termini qualitativi)
• la tipologia di fogliame
Le funzionalità disponibili all’interno del GIS consentono di generare il tematismo
che descrive graficamente la frequenza di spazzamento a partire dalle informazioni
contenute nella Banca Dati. Il nuovo tematismo “Frequenze di spazzamento” è descritto
da una serie di attributi come la
• Frequenza di Servizio
• Superficie del Servizio
• Reparto di Servizio
• Cestini gettacarta o contenitori in genere
• Turno di Servizio
• Modalità di Servizio
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A.4 I benchmark tecnici
I principali parametri di valutazione dei benchmark tecnici sui servizi di
spazzamento possono far riferimento a quelli elaborati dal rapporto “I servizi di
spazzamento e pulizia: una valutazione tecnica ed economica” (Federambiente, 2004).
Tale studio riporta i dati ricavati da numerosi rilevamenti presso aziende
Federambiente, quindi con un grado maggiore di dettaglio per quel che riguarda i
parametri tecnici rispetto ai dati abitualmente reperibili in bibliografia. I parametri cui
fare riferimento sono i seguenti:
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A.5 Metodologie di Controllo/Sorveglianza
L’attivazione di metodologie di controllo e sorveglianza rappresenta una parte
fondamentale nello sviluppo di un sistema integrato di igiene urbana. Con il Contratto
di Servizio il Gestore si impegna a rispettare determinati standard tecnico-economici di
servizio.
A livello nazionale si stanno sviluppando diverse metodologie di controllo e
sorveglianza.
Punto focale di queste metodologie è la definizione di metodi di valutazione delle
prestazioni per quei servizi che, come lo spazzamento, hanno molti parametri
difficilmente valutabili in termini prettamente numerici.
Infatti la difficoltà di valutare lo stato di pulizia di una strada dopo l’effettuazione
del servizio di pulizia e spazzamento o il grado di riempimento dei cestini gettacarte ha
impedito fino ad oggi di definire standard omogenei.
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D’altra parte il rispetto dei Contratti impone oggi la rendicontazione a consuntivo
dei servizi effettuati, dei servizi non svolti e recuperati e della qualità del servizio
svolto.
Gli attori che agiscono in questo scenario sono diversi ed ognuno assume un ruolo
importante nel controllo/sorveglianza del servizio
• Utente: l’utente (cittadino o impresa) è colui che usufruisce dei servizi. E’ il
primo gradino del sistema di controllo, perché ha facoltà di segnalare i disservizi
rilevati o al Gestore o alla Pubblica Amministrazione. Le modalità del reclamo
sono definite dai Contratti di Servizio, ma in primo luogo, ove presenti, dalla
Carta dei Servizi che elenca anche gli standard di servizio in modo da valutarne
la non corrispondenza col servizio fornito in caso di reclamo.
Non va comunque dimenticato che l’utente è anche soggetto a verifiche e
controlli per quel che riguarda il rispetto delle normative sui rifiuti e l’igiene
pubblica.
• Comune o Pubblica Amministrazione: oltre a ricevere i reclami da parte degli
Utenti può ricevere dal Gestore periodici rendiconti del servizio ed effettuare
verifiche sul campo per valutare la reale consistenza del servizio erogato.
Solitamente queste attività non conducono a contestazioni immediate delle
carenze operative ma piuttosto ad un rapporto periodico sul servizio fornito.
Può avvalersi di soggetti terzi, tramite accordi e convenzioni, per operare
controlli sul territorio sia nei confronti dei Gestori che degli Utenti.
• Agenzie d’Ambito: sono i soggetti deputati al controllo, al rispetto delle norme
di regolamentazione e degli strumenti di pianificazione. In quanto tali, ove
attivate, ricevono (direttamente o indirettamente) dai soggetti suddetti i dati
tecnico-economici riguardanti il servizio, oltre ai rapporti sui controlli e sui
reclami. In questa veste possono poi a consuntivo valutare l’applicazione di
sanzioni per inefficienze e disservizi ove documentati.
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• Agenzie Terze: soggetti terzi che possono operare per conto di Enti Pubblici o
autonomamente per valutare i servizi erogati o in generale elaborare analisi sullo
stato dei servizi e del territorio gestito.
Si possono ora analizzare alcune esperienze per individuare i principali strumenti
operativi di controllo.
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A.6 Focus sulle Metodologie di Controllo/Sorveglianza
L’esperienza dell’ ATO 5 Bologna
In occasione della manifestazione Ecomondo 2006 a Rimini, ATO 5 in
collaborazione con il Centro agricoltura ambiente "G. Nicoli" ha organizzato il
convegno "Controllo e monitoraggio dei servizi di spazzamento e raccolta dei rifiuti
urbani".
Il Seminario nasce dalla considerazione che l’attività di monitoraggio dei servizi
riveste un ruolo fondamentale al fine di garantire i migliori standard possibili ai cittadini
e il rispetto delle convenzioni di affidamento ai gestori. Molti sono i progetti oggi
attivati, ma le occasioni di confronto a livello nazionale delle diverse applicazioni
sviluppate per la vigilanza e il controllo non sono altrettanto frequenti.
Il Convegno è stata quindi l’occasione per esaminare le diverse soluzioni e filosofie
operative impiegate; queste esperienze sono state pubblicate anche sul sito dell’ATO 5
Bologna (http://www.ato-bo.it/web/it/documenti/seminari_convegni.html) .
Riportiamo di seguito estratti dalle principali esperienze trattate.
Progetto di Vigilanza e Controllo nell’ATO 5 Bologna (intervento di Marco
Morselli direttore ATO 5 Bologna)
L’intervento ha individuato le tipologie di controlli sui servizi effettuati
dall’Agenzia.
Particolare risalto, nel merito del controllo territoriale sull’effettivo servizio svolto
dai gestori, è stato dato all’avvio di uno specifico progetto sperimentale che ha come
obiettivo la valutazione del servizio intesa come rispondenza tra i parametri contenuti
nel contratto di servizio e quelli effettivamente rilevati sul campo.
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Il progetto vede coinvolti diversi volontari di un’associazione convenzionata che,
dopo un periodo di formazione, opereranno sul territorio in qualità di rilevatori dei
diversi servizi forniti dal gestore. In particolare verrà svolto anche un controllo
dell’efficienza dello spazzamento stradale (programmi di lavaggio e pulizia strade e
controllo cestini) e gestione dei contenitori (programmi di svuotamento e di lavaggio,
programmi di manutenzione).
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L’attività dei rilevatori entra nel quadro complessivo di un coinvolgimento dei
diversi soggetti (Enti Locali, tecnici, cittadini e Gestore) finalizzato al miglioramento
dei servizi, del coinvolgimento e sensibilizzazione della popolazione e non solo per
l’applicazione delle penali previste dalla convenzione stipulata con i gestori.
Il sistema dei controlli (esperienza ATO 8 Siena)
La relazione ha definito le attività previste dall’Agenzia per il controllo dei servizi,
alcune delle quali in fase di attivazione.
Si sono sottolineati alcuni problemi, comuni anche ad altre realtà, che risultano
connaturati al tipo particolare di servizio.
L’oggetto dei controlli e soprattutto la sua definizione pone problemi metodologici
nel determinare il livello di servizio fornito e i confini entro i quali esso viene fornito,
essendo lo spazzamento in generale un servizio flessibile.
I controlli indiretti basati sui report dei Gestori richiedono un esame analitico delle
attività di erogazione dei servizi che si complica in presenza di subappalti (necessità di
procedure di qualità).
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I dati dei Gestori vanno validati “assicurando” la conformità dei dati che i gestori
comunicano periodicamente all’ATO mediante un sistema di validazione di parte terza e
analizzando i dati trasmessi e validati allo scopo di verificare la conformità dei requisiti
contrattuali.
Il ruolo dei Comitati Consultivi degli Utenti ATO 5 BO
L’intervento sottolinea la necessità di coinvolgere i cittadini con attività di
informazione e comunicazione. Infatti le opinioni che si rilevano dalle indagini fanno
emergere fanno emergere “opinioni passive dell’utenza” del tipo “…non conosciamo gli
obblighi di chi deve operare, i cestini non vengono vuotati , i materiali ingombranti
giacciono accanto ai cassonetti da giorni ecc…”. La condivisione degli obiettivi del
servizio e delle sue modalità permette anche di migliorare l’atteggiamento del cittadino
verso gli operatori e in generale ridurre i comportamenti non virtuosi.
In questo viene sottolineata la necessità di una migliore formazione degli operatori
soprattutto nelle stazioni ecologiche e la sostituzione dei soffiatori nelle attività di
pulizia per ridurre i disagi e l’inquinamento da polveri.
Infine si sottolinea la necessità che l’uso degli strumenti di vigilanza e controllo
debba crescere parimenti ai servizi, coinvolgendo i CCU nei monitoraggi e
nell’informazione ai cittadini, prefigurando anche sperimentalmente degli Info-point o
dei Sostal-point nei territori comunali più esterni ai capoluoghi di provincia.
Progetto “Città pulita”
Questo progetto, sviluppato per diverse aziende sul territorio nazionale, mette al
centro dell’attività di controllo e sorveglianza un feedback oggettivo sulla qualità dei
servizi erogati e sul comportamento dei loro collaboratori di prima linea con i clienti. Il
sistema prevede l’implementazione di una rete di rilevazione tramite Focus group
(incontri di gruppo nell’ambito dei quali un moderatore pone un tema e i partecipanti
esprimono liberamente le loro opinioni e osservazioni), interviste one-to-one (colloqui
individuali di approfondimento) e questionari di rilevazione (formulari scritti compilati
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dai cittadini). L’attività di rilevazione sul campo avviene anche tramite personale
appositamente formato (rilevatori) che coprono un congruo numero di zone
opportunamente definite al fine di rendere omogenee le rilevazioni. I dati raccolti
riguardano: i rifiuti abbandonati (la natura, la quantità, l’ubicazione) e le strutture di
raccolta (la presenza, il tipo, la fruibilità, il decoro).
L’Agenzia per il Controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune di Roma
L’Agenzia verifica le modalità di erogazione dei servizi da parte dei gestori
attraverso:
• Documentazione e notizie acquisite dai gestori
• Rendendo pubblici i risultati
• Organizzando apposite rilevazioni sul campo.
Di particolare interesse le modalità adottate per le rilevazioni sul campo. Si è infatti
definito una serie di definizioni standard per valutare in modo il più possibile oggettivo
lo stato di pulizia del suolo pubblico e dei contenitori (ivi compresi i contenitori per la
raccolta stradale). Tale metodo utilizza definizioni standard e valuta i risultati attraverso
un’apposita procedura statistica per minimizzare gli errori di stima.
Il contratto di servizio contiene anche le indicazioni relative al livello di servizio: per
livello di servizio si intende la relazione tra entità delle prestazioni rese e il loro livello
quanti-qualitativo, definito attraverso parametri che le parti di comune accordo hanno
individuato per descrivere un determinato servizio.
La seguente tabella riporta per ciascun servizio gli specifici parametri
rappresentativi dei livelli quanti-qualitativi minimi che vengono assicurati
nell’erogazione del servizio.
Gli indicatori qualitativi costituiscono il livello minimo assicurato del servizio ai fini
contrattuali. Al 30 giugno di ogni anno l’obiettivo incrementale dovrà essere raggiunto
almeno al 50%. In caso di mancato raggiungimento degli standard fissati, sono state
previste sanzioni di carattere non pecuniario consistenti in servizi supplementari.
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L’entità delle sanzioni è stabilita per tipologia e quantità in base al valore economico del
servizio e in misura proporzionale allo scostamento dagli standard obiettivo.
L’erogazione di detti servizi sarà volta a compensare gli utenti per i quali si è verificato
il disagio.
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SERVIZI DI BASE
SERVIZIO INDICATORI QUANTITATIVI DEL LIVELLO DI SER VIZIO INDICATORI QUALITATIVI DEL LIVELLO DI SERVIZI O(*)
Area coperta dal servizio 23.690.995 mq
(2006)
Frequenze di spazzamento
Monte ore lavorate 2.054.935 h/a (anno 2006)
Cestini gettacarte/ab 90 l/100 ab
(72 l/100 ab – anno 2006)
Freq.media teorica annua 1,67 vv/w
(1,8 vv/w – anno 2006)
spazzamento, lavaggio e diserbo
Frequenza di diserbo franchi laterali 1 volta anno
(*) per il 2006 sono stati confermati gli obiettivi del 2005.
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SERVIZIO INDICATORI DEL LIVELLO DI SERVIZIO
rimozione deiezioni canine Numero di reclami per deiezioni canine
630 reclami/anno (anno 2006)
servizi per visite ufficiali di delegazioni straniere e Capi di Stato
- -
Per i rifiuti non pericolosi
frequenza controllo AMA ogni 15 gg
tempo max intervento dalla segnalazione
21 gg
bonifiche effettuate nei 21 gg/discariche segnalate
90%
Per i rifiuti pericolosi
frequenza controllo AMA ogni 15 gg
tempo max intervento dalla segnalazione
24 h
rimozione rifiuti abbandonati (inclusi i pericolosi) e bonifica discariche abusive su aree pubbliche ad uso pubblico
rimozioni effettuate nelle 24 h/ n. segnalazioni
90%
attività di pronto intervento intereventi effettuate nelle 24 h/ interventi richiesti
100%
SERVIZI PERIODICI
SERVIZIO INDICATORI DEL LIVELLO DI SERVIZIO
interventi di decoro urbano su viabilità primaria
frequenze di intervento dicembre/gennaio
aprile/maggio settembre/ottobre
interventi di decoro urbano su periferie Ore di lavoro all’anno 54.000 ore/anno
40.000 ore/anno (per specifici interventi integrativi)
interventi di decoro urbano nei luoghi di centralità urbana
- -
piano foglie frequenza minima 1 volta a settimana
piano storni frequenza minima nei 120 gg interessati (ottobre-fine gennaio)
frequenza giornaliera
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SERVIZI MIRATI
SERVIZIO INDICATORI DEL LIVELLO DI SERVIZIO
pulizia, lavaggio e sanificazione di tutte le calate e rampe di accesso alle banchine
frequenza settimanale
pulizia degli accessi connessi con le fermate del servizio sperimentale turistico di navigazione
frequenza giornaliera
pulizia, lavaggio e decespugliamento di tutte le banchine, le piste ciclabili e i percorsi ciclo-pedonali, compresi i loro margini se interessati da vegetazione
frequenza mensile (media/anno)
pulizie banchine “pavimentate” fiume Tevere
presidio su entrambe le rive per la rimozione dei rifiuti sulle banchine
frequenza giornaliera
1-da Ponte Milvio a Villa Borghese (esclusa via Capoprati)
meccanizzato 2 volte alla settimana
2-Viale delle Milizie Piazza M.lo Giardino
manuale 2 volte alla settimana
3-da via Panama a fine pista manuale
2 volte alla settimana
4-da Ponte Sublicio a Ponte dell’Industria manuale
2 volte alla settimana
pulizia piste ciclabili
5-da Ponte dell’Industria a Lt.re di Pietra Papa; Lt.re degli Inventori e Ponte della Magliana (solo tratti su marciapiedi e banchina pavimentata Tevere)
manuale 2 volte alla settimana
mercati - -
tempo max di intervento dalla segnalazione
entro 3 ore (nell’orario di servizio)
entro 24 ore (comunque) raccolta siringhe
interventi effettuati nel 24 h/interventi richiesti
95%
L’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune di
Roma ha il compito di verificare le modalità di erogazione dei servizi con poteri di
accesso e di acquisizione della documentazione e delle notizie utili nei confronti dei
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soggetti gestori definiti dai rispettivi contratti di servizio, anche tramite l’organizzazione
di apposite rilevazioni sul campo.
In particolare, l’Agenzia ha dato avvio a partire dal marzo del 2003 ad un piano di
monitoraggio (dimensionato su base statistica) della pulizia ed il decoro delle strade.
Per quello che riguarda la pulizia e il decoro delle strade, la rilevazione è avvenuta
essenzialmente nei giorni non festivi tra le ore 7.00 e le ore 23.00 e per la valutazione
dei livelli si è utilizzato la seguente scala:
A >> Buono
B+ >> Più che sufficiente
B >> Sufficiente
B- >> Meno che sufficiente
C >> Insufficiente.
L’obiettivo da Contratto di Servizio per gli anni 2005/2006 è: almeno il 90% di
rilevazioni con un giudizio almeno “sufficiente” (B).
I risultati dell’indagine di monitoraggio sono sintetizzati nei grafici seguenti:
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Monitoraggio tramite GPS e GPRS
CEM Ambiente è una società per azioni a totale capitale pubblico, che eroga servizi
di raccolta differenziata dei rifiuti, pulizia strade, smaltimento e recupero dei materiali,
ecc.
Al fine di migliorare il controllo dell’attività di pulizia strade, è stata sviluppata
un’applicazione, basata su tecnologia GPS e Gprs, che consente di monitorare in tempo
reale il posizionamento e il percorso effettuato dalle macchine adibite alla pulizia e le
attività svolte. A tal fine, sono stati installati a bordo di ogni automezzo, un dispositivo
Gprs per la rilevazione della posizione, una serie di sensori per la rilevazione degli stati
dell’automezzo e un box Gprs per lo scambio dati con il sistema informativo aziendale.
L’introduzione del sistema di controllo è stata voluta dalla amministrazione tecnica che
percepiva l’esigenza di certificare il lavoro svolto dalle aziende che hanno in appalto i
servizi di igiene ambientale nei 48 Comuni associati. Tra i principali benefici derivati
dall’introduzione del sistema emerge un incremento dell’efficienza nella gestione della
pulizia delle strade (si calcola che sono stati percorsi il 30% in più di metri con mezzi a
spazzole abbassate), una riduzione delle chiamate di lamentela ai call center da parte dei
cittadini, ed un miglioramento nella segnalazione di disservizi o mancate pulizie.
A.7 Altri Focus
L’esperienza anglosassone
Con l’approvazione dell’Environmental Protection Act 1990 (EPA 1990) (Legge di
Tutela Ambientale) è stato sviluppato anche un documento governativo chiamato Code
of Practice on Litter and Refuse che presenta una serie di linee guida per le attività di
vigilanza e controllo delle attività di pulizia.
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Tra queste è interessante notare l’indicazione di una scala di valutazione per lo stato
di pulizia delle aree pubbliche suddiviso in 4 gradi:
- Grado A Niente spazzatura o rifiuti
- Grado B Principalmente libero da spazzatura o rifiuti tranne per alcuni piccoli
rifiuti
- Grado C Distribuzione diffusa di spazzatura e rifiuti con minimi accumuli.
- Grado D Zona Fortemente imbrattata con accumuli significativi
La definizione normativa delle diverse zone permette di attivare una valutazione
uniforme del grado si pulizia delle superfici e quindi di migliorare anche la reportistica
conseguente al monitoraggio e al controllo del servizio.
Focus sulle città turistiche
Le città con consistenti flussi di popolazione non residente (turisti, studenti, ecc…)
presentano costi per i servizi di spazzamento e pulizia delle aree urbane maggiori
rispetto alla media. La copertura di questi extracosti rappresenta un problema ancora
irrisolto, in quanto questi oneri economici gravano in modo improprio sui soli cittadini
residenti.
Il fenomeno è ulteriormente accentuato per la concomitanza di diversi fattori:
- aumento dei flussi turistici pendolari, ossia che visitano la città senza
soggiornarvi;
- perdita di popolazione dei centri storici a favore dei comuni dell’hinterland;
- aumentata richiesta di qualità dei servizi, rilevata da numerosi studi e sondaggi,
proprio nelle aree artistiche a maggiore intensità turistica;
- il trend crescente della produzione di rifiuti coinvolge anche i turisti
soggiornanti.
Alcuni esempi per illustrare l’entità del fenomeno: a Firenze i costi di pulizia del
solo centro storico ammontano a 5 milioni di Euro l’anno, a Venezia il surplus dovuto a
raccolta e smaltimento dei rifiuti è nel 2006 di 18 milioni di euro.
Diverse sono le soluzioni proposte per coprire gli aumentati costi dei servizi:
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- attuazione delle Aree Metropolitane, includendo i comuni dell’hinterland e
aumentando di conseguenza la base imponibile;
- Istituzione di un “City Fund”, ovvero di un fondo alimentato sia dai soggetti
economici locali (associazioni alberghiere e del commercio) che dai flussi
turistici compresi quelli di solo passaggio (introduzione di “city tax”, contributi
gravanti in piccola percentuale su bus turistici in ingresso, biglietti di musei e
attrattive turistiche, ticket dei parcheggi, transazioni con carte di credito e in
generale sulle spese effettuate nell’area urbana).
Questa soluzione trova in Italia difficoltà ad essere applicata per la mancanza di
chiarezza normativa che ne condiziona l’applicazione pratica.
- Tassa di Ingresso e Soggiorno. A differenza del punto precedente, questa tassa
(spesso proposta come “Tassa di scopo” ovvero destinata direttamente al
Comune) ricade solo sui flussi che in qualche modo risultano registrati nelle
strutture ricettive, trascurando la componente dei turisti pendolari che sempre
più insiste sulle città d’arte. Di conseguenza la sua istituzione, proposta nelle
recenti Leggi Finanziarie ma mai approvata, vede la forte opposizione delle
Associazioni di Accoglienza turistica e dei Tour Operator internazionali.
In definitiva la principale difficoltà nell’applicazione di questi provvedimenti è la
presenza di interessi contrapposti, coinvolgendo gli Enti Locali, le società di Gestione,
gli operatori economici, quelli culturali e non ultimi i turisti stessi.
L’attivazione di procedure partecipate potrebbe fornire le migliori garanzie per la
definizione di una tassazione equilibrata che non comprometta l’appeal turistico delle
città d’arte.
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B. QUADRO DI SINTESI ATTUALI MODALITA’
ORGANIZZATIVE A LIVELLO REGIONALE
B.1 Dati e informazioni base
L’analisi è stata effettuata per ciascuno dei 9 ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) in
cui sono raggruppati i Comuni all’interno della Regione. La tabella successiva riepiloga
per ciascuno degli ATO i principali dati relativi a n° di Comuni, evoluzione della
popolazione ed estensione territoriale.
Nei grafici successivi è contenuta una rappresentazione grafica dei 341 Comuni
emiliano-romagnoli. I principali dati di base riguardanti la demografia e il territorio
regionale sono reperibili sul sito INFOCENTER - Regione Emilia-Romagna che
raccoglie dati sia da fonte ISTAT che di altri enti
http://rersas.regione.emilia-romagna.it/infowebexe/infocenter/index1.php. Nel dettaglio
i dati acquisiti sono stati: Area: CODIFICHE UFFICIALI Archivio: COMUNI E.R.:
TUTTI I PRINCIPALI CODICI. I dati di popolazione residente sono aggiornati con i
valori ISTAT 2006.
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Quadro di sintesi dei gestori
In questa figura sono indicati all’anno 2006 i gestori del SGRU in Emilia-Romagna
Dati a livello di singolo ATO
La Regione Emilia-Romagna, a seguito dell’approvazione della Legge Regionale 6
settembre 1999, n. 25 (“Delimitazioni degli ambiti territoriali ottimali e disciplina delle
forme di cooperazione tra gli Enti locali per l'organizzazione del Servizio idrico
integrato e del servizio di gestione dei rifiuti urbani") ha individuato sul proprio
territorio 9 ATO. E’ quindi possibile reperire diverse informazioni riferite alle singole
Province e ai relativi Gestori del servizio.
Le tabelle utilizzate, per favorire il confronto, sono state schematizzate secondo la
struttura impiegata da APAT (Definizione di standard tecnici nei servizi di igiene
urbana – 2001).
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ATO 1 PC
Sito web: http://www.atopiacenza.it
Piano d'ambito: 21/12/2006
PPGR: 22/11/2004
Gestori SGRU: ENIA PC
Fonti
• ATO Piacenza, Piano d’Ambito e sito web
• ENIA, informazione sui servizi dal sito web del gestore
Dati di Base disponibili
Per l’intero territorio provinciale è disponibile il dettaglio dei servizi di spazzamento
ricavabili sia dal Piano d’Ambito che dal sito dell’ATO. In particolare vengono
dettagliati le modalità di svolgimento del servizio, le frequenze e gli
automezzi/operatori impiegati.
Note
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Categoria Descrizione GESTORE ENIA SOT PC
Generale Estensione del servizio
Comuni serviti: Agazzano, Alseno, Besenzone, Bettola, Borgonovo, Calendasco,
Caminata, Carpaneto, Castell'arquato, Castelsangiovanni, Castelvetro, Cortemaggiore,
Farini, Fiorenzuola, Gazzola, Gossolengo, Gropparello, Lugagnano, Pontedell'olio,
Rivergaro, Rottofreno, S. Pietro In Cerro, Sarmato, Travo, Vigolzone
Cestini gettacarte per abitante, aree ad alta densità abitativa n.d.
Cestini gettacarte per abitante, aree a bassa densità abitativa n.d.
Continuità del servizio
Sospensione per festività n.d.
Sospensione tecnica o maltempo n.d.
Servizi aggiuntivi - Lavaggio strade ���� - Pulizia mercati ���� - Disinfestazione ���� - Raccolta siringhe n.d. - Spurgo pozzetti ���� - Pulizia giardini ����
- Raccolta inerti da demolizione n.d.
- Pulizia strade in caso di incidente n.d.
- Raccolta alghe da arenili n.d. Frequenze di spazzamento non meccanizzato
Area a intensa presenza turistica e/o commerciale 7/7
Aree residenziali con densità alta, attività commerciali 7/7
Aree residenziali con densità media 1/15
Aree interessate da attività periodiche o sporadiche
(mercato, manifestazioni varie) Servizio in 5 comuni
Frequenze di spazzamento meccanizzato
Frequenza di spazzamento meccanico n.d.
Frequenze di lavaggio strade
Lavaggio strada in periodi di bassa piovosità in estate
Orario di spazzamento
Orari n.d.
Parametri di efficienza e di produttività
Costi/km spazzato (meccanizzato) n.d.
Km spazzati /addetto n.d.
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ATO 2 PR
Sito web: n.d.
Piano d'ambito: in corso di redazione
PPGR: 22/03/2005
Gestori SGRU: ENIA S.p.a, Oppimitti S.r.l.
Fonti
• PPGR Approvato con delibera del Consiglio Provinciale n. 32 del 22 marzo
2005
• ENIA, sito web del gestore
Dati di Base disponibili
Non sono disponibili il Piano d’Ambito ancora da definire e gli schemi di
convenzione con i gestori operanti nel territorio. Lo stato attuale dei servizi per il
gestore Enia risulta attivo per il solo comune capoluogo.
Note
ATO 3 RE
Sito web: n.d.
Piano d'ambito: in corso di redazione
PPGR: 21/04/2004
Gestori SGRU: ENIA S.p.a, SA.BA.R S.p.a
Dati di Base disponibili
Non sono disponibili il Piano d’Ambito (ancora da definire) e gli schemi di
convenzione con i gestori operanti nel territorio. Il dettaglio del servizio di spazzamento
non è descritto nelle documentazioni dei gestori.
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ATO 4 MO
Sito web: http://www.ato.mo.it
Piano d'ambito: 27/11/2006
PPGR: 25/03/2005
Gestori SGRU: AIMAG, GEOVEST, HERA SOT
MO, SAT
Fonti
• Piano d’Ambito del Servizio di Gestione Rifiuti urbani e assimilati nell’A.T.O.
n. 4 di Modena
• Convenzioni per regolare i rapporti tra Agenzia d'Ambito per i servizi pubblici
di Modena e il gestore del servizio rifiuti urbani. – Sintesi dei Piani Annuali
degli interventi.
Dati di Base disponibili
Nell’ambito dell’ATO 4 MO i documenti disponibili forniscono un quadro completo
dei servizi richiesti ai diversi gestori, comprendendo sia gli standard di servizio richiesti
dall’ATO nelle convenzioni stipulate coi gestori (convenzioni in scadenza a fine 2006)
che i dati economici imputati ai singoli servizi nei Piani Annuali degli Interventi.
Nel caso del gestore SAT i servizi di spazzamento e accessori sono compresi in
un’unica voce che non permette di distinguere i servizi realmente effettuati nei Comuni
coperti dal servizio, rilevabili comunque dagli standard di servizio.
Note
I Comuni turistici, specialmente quelli montani, presentano un servizio di
potenziamento estivo, principalmente di spazzamento e pulizia cestini manuale.
95
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
Categoria Descrizione GESTORE AIMAG (MO) GEOVEST (BO) HERA SOT MO SAT - (MO)
Generale Estensione del servizio
Comuni serviti (Camposanto, Carpi, Cavezzo, Concordia,
Medolla, Mirandola, Novi di Modena, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero, Soliera)
Comuni serviti: Ravarino, Nonantola, Finale
Emilia.
Comuni serviti: Castelfranco, Castelnuovo,
Castelvetro, Frassinoro, Lama Mocogno, Marano s/P, Modena, Montecreto, Palagano, Polinago, San Cesario, Savignano s/P, Sestola, Spilamberto,
Vignola, Zocca.
Comuni serviti: Fiorano, Formigine, Maranello, Sassuolo,
Serramazzoni, Prignano sul Secchia.
Cestini gettacarte per
abitante, aree ad alta densità abitativa
n.d. n.d. n.d. n.d.
Cestini gettacarte per
abitante, aree a bassa densità abitativa
n.d. n.d. n.d. n.d.
Continuità del servizio
Sospensione per festività n.d n.d n.d n.d
Sospensione tecnica o maltempo 1 gg lavorativo 1 gg lavorativo 1 gg lavorativo 1 gg lavorativo
Servizi aggiuntivi
- Lavaggio strade ���� ���� ���� ����
- Pulizia mercati ����
���� ���� ����
- Disinfestazione ���� n.d. ���� n.d. - Raccolta siringhe ���� ���� ���� n.d.
- Spurgo pozzetti n.d. n.d. ���� n.d. - Pulizia giardini ���� ���� ���� n.d.
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I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
Categoria Descrizione GESTORE AIMAG (MO) GEOVEST (BO) HERA SOT MO SAT - (MO)
- Raccolta inerti da demolizione n.d. n.d. n.d. n.d.
- Pulizia strade in caso di incidente n.d n.d n.d. n.d.
- Raccolta alghe da arenili Frequenze di
spazzamento non meccanizzato
Area a intensa presenza turistica e/o commerciale n.d. 6/7 6/7 6/7
Aree residenziali con
densità alta, attività commerciali
7/7 3/7 3/7 3/7
Aree residenziali con densità media 1/15 1/30 1/30 1/30
Aree interessate da
attività periodiche o sporadiche (mercato, manifestazioni varie)
in occasione dell'evento.
in occasione dell'evento. in occasione dell'evento. in occasione dell'evento.
Frequenze di spazzamento meccanizzato
Frequenza di spazzamento meccanico 7/7 n.d n.d n.d
Frequenze di lavaggio strade
Lavaggio strada in periodi di bassa piovosità n.d. 1/30 1/30 1/30
Orario di spazzamento
Orari n.d. n.d. n.d. n.d.
Parametri di efficienza e di produttività
Costi/km spazzato (meccanizzato) n.d. n.d. n.d. n.d.
Km spazzati /addetto n.d. n.d. n.d. n.d.
97
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
ATO 5 BO
Sito web: http://www.ato-bo.it
Piano d'ambito: 20/12/2004
PPGR: -
Gestori SGRU: HERA S.p.A. – SOT HERA
Bologna S.r.l., HERA S.p.A. – SOT HERA Imola-
Faenza S.r.l. ,COSEA AMBIENTE S.p.A., GEOVEST
S.r.l.
Fonti
• Piano d’Ambito
Dati di Base disponibili
Il Piano presenta il dettaglio dei servizi svolti nel territorio dell’ATO nell’anno
2003. I dati sono suddivisi sia per gestore che per aree omogenee con un livello di
dettaglio anche rispetto alle singole zone dei Comuni maggiori.
Note
98
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
Categoria Descrizione GESTORE
HERA SOT BO HERA SOT Imola-Faenza
COSEA AMBIENTE S.p.A. GEOVEST (BO)
Generale Estensione del servizio
Comuni serviti: Baricella, Budrio, Casalecchio di Reno,
Castenaso, Galliera, Granarolo dell'Emilia, Malalbergo, Monte San Pietro, Ozzano dell'Emilia, S.Giorgio di Piano, S.Lazzaro
di Savena, Sasso Marconi
Comuni serviti: ATO 5 BO: Borgo
Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castel
Guelfo, Castel San Pietro, Dozza, Fontanelice,
Imola,Medicina, Mordano
Non svolge servizi di spazzamento nei comuni
assegnati dall'ATO
Non svolge servizi di spazzamento nei comuni
assegnati dall'ATO
Cestini gettacarte per abitante, aree ad alta densità abitativa
n.d. n.d. - -
Cestini gettacarte per abitante, aree a bassa densità abitativa
n.d. n.d. - -
Continuità del servizio
Sospensione per festività n.d. n.d. - -
Sospensione tecnica o maltempo
n.d. n.d. - -
Servizi aggiuntivi - Lavaggio strade ���� ���� - -
- Pulizia mercati ���� ���� - -
- Disinfestazione ���� ���� - -
- Raccolta siringhe ���� ���� - -
- Spurgo pozzetti ���� ���� - -
- Pulizia giardini ���� ���� - -
99
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
Categoria Descrizione GESTORE
HERA SOT BO HERA SOT Imola-Faenza
COSEA AMBIENTE S.p.A. GEOVEST (BO)
- Raccolta inerti da demolizione ���� ���� - -
- Pulizia strade in caso di incidente
n.d. n.d. - -
- Raccolta alghe da arenili 2/30 n.d. - -
Frequenze di spazzamento non meccanizzato
Area a intensa presenza turistica e/o commerciale
7/7 n.d. - -
Aree residenziali con densità alta, attività commerciali
3/7 n.d. - -
Aree residenziali con densità media
2/7 n.d. - -
Aree interessate da attività
periodiche o sporadiche (mercato, manifestazioni varie)
in occasione dell'evento. n.d. - -
Frequenze di spazzamento meccanizzato
Frequenza di spazzamento meccanico
1/7 n.d. - -
Frequenze di lavaggio strade
Lavaggio strada in periodi di bassa piovosità
n.d. n.d. - -
Orario di spazzamento
Orari n.d. n.d. - -
Parametri di efficienza e di produttività
Costi/km spazzato (meccanizzato)
n.d. - -
Km spazzati /addetto n.d. - -
100
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
ATO 6 FE
Sito web: http://www.atoferrara.it
Piano d'ambito: 20/12/2004
PPGR: 27/10/2004
Gestori SGRU: HERA S.p.A. – SOT HERA
FERRARA S.r.l., AREA Spa, CMV Srl, SOELIA Spa
Fonti
• Piano d’ambito
• Carta dei servizi dei gestori
Dati di Base disponibili
Sono disponibili i principali parametri tranne che per il gestore CMV srl che non
pubblica dati a riguardo del servizio. Per alcuni dati si è fatto riferimento alla carta dei
servizi predisposta dall’ATO.
Note
101
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
Categoria Descrizione GESTORE
SOELIA (FE) HERA SOT FE CMV Servizi (FE) AREA (FE)
Generale Estensione del servizio
Comune
servito: Argenta
La rete viaria servita
dallo spazzamento è
di 332 km e di 20
km di aree pedonali.
vie e piazze centrali vie e piazze centrali vie e piazze centrali
Cestini gettacarte per abitante, aree ad alta densità abitativa
n.d. n.d. n.d. n.d.
Cestini gettacarte per abitante, aree a bassa densità abitativa
n.d. n.d. n.d. n.d.
Continuità del servizio
Sospensione per festività n.d. n.d. n.d. n.d.
Sospensione tecnica o maltempo n.d. n.d. n.d. n.d.
Servizi aggiuntivi - Lavaggio strade ���� ���� ���� ����
- Pulizia mercati ���� n.d. n.d. n.d.
- Disinfestazione ���� ���� ���� ����
- Raccolta siringhe ���� n.d. n.d. n.d.
- Spurgo pozzetti ���� n.d. n.d. n.d.
102
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
Categoria Descrizione GESTORE
SOELIA (FE) HERA SOT FE CMV Servizi (FE) AREA (FE)
- Pulizia giardini ���� ���� ���� ����
- Raccolta inerti da demolizione n.d. n.d. n.d. n.d.
- Pulizia strade in caso di incidente n.d. n.d. n.d. n.d.
- Raccolta alghe da arenili n.d. n.d. n.d. n.d.
Frequenze di spazzamento non meccanizzato
Area a intensa presenza turistica e/o commerciale
1/7 n.d. n.d. n.d.
Aree residenziali con densità alta, attività commerciali
2/7 1/7 1/7 1/7
Aree residenziali con densità media 2/7 4/7 4/7 4/7
Aree interessate da attività periodiche o sporadiche (mercato, manifestazioni varie)
n.d. in occasione
dell'evento.
in occasione
dell'evento.
in occasione
dell'evento.
Frequenze di spazzamento meccanizzato
Frequenza di spazzamento meccanico 1/7 1/30 1/30 1/30
Frequenze di lavaggio strade
Lavaggio strada in periodi di bassa piovosità
a domanda a seconda accordi a seconda accordi a seconda accordi
Orario di spazzamento
Orari n.d. n.d. n.d. n.d.
Parametri di efficienza e di produttività
Costi/km spazzato (meccanizzato) n.d. n.d. n.d. n.d.
Km spazzati /addetto n.d. n.d. n.d. n.d.
103
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
ATO 7 RA
Sito web: http://www.racine.ra.it/agenziaambito
Piano d'ambito: 16/12/2005
PPGR: -
Gestori SGRU: Sot HERA Ravenna S.r.l., Sot HERA
Imola-Faenza S.r.l.
Fonti
• Piano d’Ambito
• Carta dei Servizi del Gestore
Dati di Base disponibili
Il Piano d’Ambito presenta il quadro conoscitivo dei servizi aggiornato al 2003. E’
possibile rilevare le principali caratteristiche del servizio. I dati sulle frequenze non
sono disponibili per la SOT Hera Imola-Faenza.
Le Carte dei Servizi permettono inoltre di ricavare alcuni dettegli per i principali
comuni della SOT Hera Ravenna.
Note
104
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
Categoria Descrizione GESTORE HERA SOT RA HERA SOT IF
Generale Estensione del servizio
Comuni serviti:
ATO 7 RA: Cervia, Ravenna, Alfonsine,
Bagnacavallo, Bagnara, Conselice,
Cotignola, Fusignano, Lugo,
Massalombarda, S.Agata.
Comuni serviti:
ATO 7 RA: Faenza, Castelbolognese,
solarolo, casola valsenio.
Cestini gettacarte per
abitante, aree ad alta densità abitativa
n.d. n.d.
Cestini gettacarte per
abitante, aree a bassa densità abitativa
n.d. n.d.
Continuità del servizio
Sospensione per festività n.d. n.d.
Sospensione tecnica o maltempo
1 gg lavorativo n.d.
Servizi aggiuntivi - Lavaggio strade ���� n.d.
- Pulizia mercati ���� n.d.
- Disinfestazione ���� n.d.
- Raccolta siringhe n.d. n.d.
- Spurgo pozzetti ���� n.d.
105
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
Categoria Descrizione GESTORE HERA SOT RA HERA SOT IF
- Pulizia giardini ���� n.d.
- Raccolta inerti da demolizione
n.d. n.d.
- Pulizia strade in caso di incidente ���� n.d.
- Raccolta alghe da arenili n.d. n.d.
Frequenze di spazzamento non meccanizzato
Area a intensa presenza turistica e/o commerciale
15/7 n.d.
Aree residenziali con
densità alta, attività commerciali
1/7 n.d.
Aree residenziali con densità media
2/7 n.d.
Aree interessate da
attività periodiche o sporadiche (mercato, manifestazioni varie)
1/7 n.d.
Frequenze di spazzamento meccanizzato
Frequenza di spazzamento meccanico
1/15 n.d.
Frequenze di lavaggio strade
Lavaggio strada in periodi di bassa piovosità
1/30 n.d.
Orario di spazzamento
Orari n.d. n.d.
Parametri di efficienza e di produttività
Costi/km spazzato (meccanizzato)
n.d. n.d.
Km spazzati /addetto n.d. n.d.
106
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
ATO 8 FC
Sito web: -
Piano d'ambito: si
PPGR: -
Gestori SGRU: HERA S.p.A. – SOT HERA Forlì
– Cesena S.r.l.
Fonti
• Piano d’Ambito
Dati di Base disponibili
Il Piano d’Ambito fornisce i dati relativi al 2002 pur rilevando che i valori
rimangono attuali anche alla data di redazione del piano stesso. I dati si riferiscono
all’intero territorio provinciale anche se i dati sulle frequenze mancano per i comuni che
operano in economia per i servizi di Spazzamento.
107
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
Categoria Descrizione GESTORE HERA SOT FC
Generale Estensione del servizio
Comuni serviti: Forlì, Castrocaro, Meldola, Bertinoro, Forlimpopoli, Santa
Sofia, Galeata, Cesena, Cesenatico, Savignano sul Rubicone, Gatteo, Gambettola, San Mauro Pascoli.
Cestini gettacarte per abitante, aree ad alta densità abitativa
n.d.
Cestini gettacarte per abitante, aree a bassa densità abitativa
n.d.
Continuità del servizio
Sospensione per festività n.d.
Sospensione tecnica o maltempo n.d.
Servizi aggiuntivi - Lavaggio strade ���� - Pulizia mercati ���� - Disinfestazione ���� - Raccolta siringhe ���� - Spurgo pozzetti ���� - Pulizia giardini ���� - Raccolta inerti da demolizione ����
- Pulizia strade in caso di incidente
n.d.
- Raccolta alghe da arenili 2/30
Frequenze di spazzamento non meccanizzato
Area a intensa presenza turistica e/o commerciale
7/7
Aree residenziali con densità alta, attività commerciali
3/7
Aree residenziali con densità media
2/7
Aree interessate da attività
periodiche o sporadiche (mercato, manifestazioni varie)
in occasione dell'evento.
Frequenze di spazzamento meccanizzato
Frequenza di spazzamento meccanico
1/7
Frequenze di lavaggio strade
Lavaggio strada in periodi di bassa piovosità
n.d.
Orario di spazzamento
Orari n.d.
Parametri di efficienza e di produttività
Costi/km spazzato (meccanizzato) n.d.
Km spazzati /addetto n.d.
108
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
ATO 9 RN
Sito web: http://www.atorimini.it
Piano d'ambito: 01/03/2005
PPGR: 14/12/2004
Gestori SGRU: HERA S.p.A. – SOT HERA Rimini
S.r.l.
Fonti
• Piano d’Ambito e sito dell’ATO
Dati di Base disponibili
Sul sito web dell’ATO sono reperibili le schede dei servizi dei singoli comuni
aggiornati al 2002, mentre il Piano definisce gli standard prestazionali.
Note
109
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
Categoria Descrizione GESTORE HERA SOT RN
Generale Estensione del servizio
Comuni serviti: Bellaria-Igea Marina, Cattolica, Misano Adriatico,
Riccione, Rimini, Morciano di Romagna, San Giovanni in Marignano,
Santarcangelo e Verucchio
Cestini gettacarte per
abitante, aree ad alta densità abitativa
n.d.
Cestini gettacarte per
abitante, aree a bassa densità abitativa
n.d.
Continuità del servizio
Sospensione per festività n.d.
Sospensione tecnica o maltempo n.d.
Servizi aggiuntivi - Lavaggio strade ���� - Pulizia mercati ���� - Disinfestazione ���� - Raccolta siringhe ���� - Spurgo pozzetti ���� - Pulizia giardini ����
- Raccolta inerti da demolizione ����
- Pulizia strade in caso di incidente n.d.
- Raccolta alghe da arenili 2/30 Frequenze di
spazzamento non meccanizzato
Area a intensa presenza turistica e/o commerciale 7/7
Aree residenziali con
densità alta, attività commerciali
3/7
Aree residenziali con densità media 2/7
Aree interessate da
attività periodiche o sporadiche (mercato, manifestazioni varie)
in occasione dell'evento.
Frequenze di spazzamento meccanizzato
Frequenza di spazzamento meccanico 1/7
Frequenze di lavaggio strade
Lavaggio strada in periodi di bassa piovosità n.d.
Orario di spazzamento
Orari n.d.
Parametri di efficienza e di produttività
Costi/km spazzato (meccanizzato) n.d.
Km spazzati /addetto n.d.
110
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
Scenari previsti dai Piani d’ambito
Si riporta di seguito quanto riportato dai Piani d’Ambito (ove redatti) per quel che
riguarda gli standard prestazionali previsti.
Piacenza
Le valutazioni suggerite nel Piano d'Ambito in merito al servizio di spazzamento
stradale possono essere ritenute come un riferimento utile ai Comuni per una
preliminare valutazione dei propri fabbisogni. L’individuazione per ogni comune delle
effettive modalità di dettaglio organizzative e gestionali del servizio di spazzamento
deve comunque essere effettuata dal Gestore del servizio in accordo con i Comuni
interessati.
La valutazione dei fabbisogni indicativi di spazzamento stradale è stata effettuata
sulla base di dati esperenziali a partire da parametri di caratterizzazione del contesto
territoriale e insediativo dei singoli comuni, in particolare incrociando due diversi
indicatori:
• la popolazione residente nel comune;
• la densità di popolazione del comune (abitanti/km2).
Ad ognuno dei due suddetti indicatori è stato quindi associata una valutazione sul
numero di ore di servizio atteso, distinto per servizio di tipo meccanizzato e servizio di
tipo manuale.
111
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
I fabbisogni di servizio per singolo comune sono derivati da una mediazione tra
quanto risultante dai due criteri di dimensionamento, applicando opportuni correttivi
puntuali ad alcune realtà caratterizzate da particolarità territoriali.
L’organizzazione del servizio ipotizza per lo spazzamento meccanizzato l’impiego
di spazzatrici, con autista a bordo, supportate da un operatore a terra dotato di soffiatore.
Le spazzatrici impiegate possono essere ricondotte alle seguenti tre tipologie:
• spazzatrici di grandi dimensioni (cassone > 5 m3); se ne prevede l’impiego
per una quota pari al 40% del totale del servizio meccanizzato;
• spazzatrici di medie dimensioni (cassone da 3-5 m3); se ne prevede l’impiego
per una quota pari al 25% del totale del servizio meccanizzato;
• spazzatrici di piccole dimensioni (cassone da 2 m3); se ne prevede l’impiego
per una quota pari al 35% del totale del servizio meccanizzato.
Lo spazzamento manuale è effettuato a cura di motocarristi, che possono essere
dotati di soffiatori.
Nell’ambito del servizio di spazzamento si prevede inoltre la collocazione sul
territorio di cestini portarifiuti, con una densità di contenitori assunta pari a:
• 30 abitanti/cestino nel centro storico di Piacenza città;
• 60 abitanti/cestino nell’area di Piacenza città extra centro storico e nei
Comuni sopra i 10.000 abitanti;
• 80 abitanti/cestino nei Comuni sopra i 3.000 abitanti;
112
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
• 100 abitanti/cestino nei Comuni sotto i 3.000 abitanti.
Modena
Dalla tabella allegata ai Disciplinari Tecnici è possibile rilevare i seguenti standard:
Bologna
I SERVIZI PREVISTI NEL COMUNE DI BOLOGNA
Si precisa che per il triennio 2005-2007 si mantiene invariato il servizio.
Altri servizi integrativi specifici nel Comune di Bologna, già effettuati, che rientrano
nel servizio di spazzamento stradale e saranno mantenuti:
• Servizio di mantenimento
• Servizio “strade pulite” pulizia notturna e lavaggio centro storico con cartellazione
• Servizio pulizia area mercato “la Piazzola”
• Raccolta foglie
• Svuotamento cestini
113
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
• Potenziamento pulizia in Piazza Verdi
• Lavaggio portici centro storico e similari
• Interventi di lavaggio e sanificazione aree degradate
• Lavaggio aree occupate dai contenitori per la raccolta differenziata di vetro e carta
• Servizio rimozione deiezioni canine e distributori palette
• Interventi presso strutture ospedaliere
• Insediamenti di nuova urbanizzazione
• Pulizia aree verdi
I SERVIZI PREVISTI NELL’AREA BOLOGNESE E NELL’AREA IMOLESE
Parametro: Servizio spazzamento integrato
Il servizio prevede un’articolazione mediante interventi manuali, meccanizzati (o
misti) e lavaggio stradale su tutti i comuni.
Si prevede il raggiungimento dello standard minimo (0,5 ore/ab/anno) su quasi tutti i
comuni entro il 2007.
L’organizzazione esecutiva dei servizi sarà effettuata dal Gestore sulla base del
fabbisogno dei singoli Comuni, definendo nel dettaglio gli interventi con i Comuni
stessi e congiuntamente con ATO.
I SERVIZI PREVISTI NELL’AREA DELLA PIANURA NORD-OCCIDENTALE
114
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
I SERVIZI PREVISTI NELL’AREA MONTANA
Tenendo conto della situazione attuale (in alcuni casi tale servizio non è fornito)
sono stati ipotizzati standard minimi di spazzamento.
La tipologia del servizio, in ogni caso, dovrà essere differenziata tenendo conto:
delle caratteristiche territoriali, dell’estensione della rete da servire, del periodo
dell’anno (stagionalità), della tipologia di spazzamento/lavaggio (manuale,
meccanizzato o misto).
Standard
Tali standard fanno riferimento a parametri generali e, in particolare, a:
1. Ore servizio per abitante/anno in tal caso:
• il valore minimo è stato assunto pari a 0,3; • il valore massimo è stato assunto pari a 1,0
2. Metri quadrati serviti per abitante in tal caso:
• il valore minimo è stato assunto pari a 1,0; • il valore massimo è stato assunto pari a 2,0.
115
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
Ferrara
Per il servizio di pulizia delle strade: vengono definiti gli standard tecnici del
servizio.
Le disposizioni contenute nel presente documento costituiscono principi
fondamentali per l’organizzazione del servizio pubblico di gestione dei rifiuti urbani da
applicare all’ambito territoriale di Ferrara.
Indicazioni più dettagliate vengono riportate nel disciplinare tecnico allegato alla
convenzione di prima attivazione del servizio.
Da Disclipinare Tecnico:
3 Servizio di pulizia delle strade
Tutta l’area urbana dovrà essere sottoposta ad attività di spazzamento (manuale e/o
meccanizzato) e di lavaggio in misura adeguata al territorio.
Per lo spazzamento meccanizzato dovranno essere individuate le zone urbanizzate e
le frequenze di intervento.
La frequenza minima di spazzamento meccanizzato delle strade dovrà essere almeno
di 1 volta alla settimana.
116
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani
Regione Emilia-Romagna
Il lavaggio delle strade dovrà essere organizzato di concerto con gli interventi di
spazzamento meccanizzato, con periodicità di almeno 1 volta al mese.
Secondo le indicazioni dell’Autorità regionale di vigilanza dovrà essere inoltre
garantito lo spazzamento manuale:
- giornalmente nei quartieri frequentati;
- una volta la settimana nei punti critici dei quartieri periferici;
- bisettimanale nei centri del forese.
Dovranno inoltre essere garantiti servizi di minima durante le festività
A tal riguardo il gestore del servizio dovrà predisporre un programma annuale di
spazzamento e lavaggio delle strade e verificare la percentuale di rispetto del
programma stesso, il cui valore non dovrà essere inferiore al 90%, secondo le
indicazioni dell’Autorità regionale di vigilanza.
A tal riguardo il gestore dovrà tenere a disposizione dell’Agenzia di Ambito i fogli
di servizio per eventuali controlli.
Fanno parte della rete dei servizi di spazzamento i cestini gettacarte, che dovranno
essere distribuiti in modo adeguato in funzione delle caratteristiche del territorio.
Si dovranno prevedere quindi almeno 100-200 cestini ogni 10.000 abitanti.
La capillarità della rete dipende dalla frequenza di svuotamento (che coincide con lo
spazzamento non meccanizzato), dalla capienza e dalla tipologia del contenitore; è
consigliabile un’adeguata selezione in sede progettuale dei materiali e delle forme del
contenitore, nonché un’adeguata distribuzione dei contenitori in funzione delle
caratteristiche delle aree interessate.
Il gestore dovrà prevedere servizi aggiuntivi alla pulizia delle strade comprendente
la raccolta delle foglie e delle siringhe abbandonate, secondo le indicazioni dell’Autorità
regionale di vigilanza.
Per la raccolta delle foglie dovranno essere individuate le aree di intervento.
La raccolta delle siringhe abbandonate dovrà essere organizzata attraverso interventi
programmati individuando zone particolarmente delicate e/o su chiamata.
117
I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
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Regione Emilia-Romagna
Ulteriori servizi aggiuntivi (disinfestazione, raccolta inerti da demolizione, pulizia
strade in caso di incidenti, spurgo pozzetti, lavaggio caditoie, pulizia giardini, ecc..)
previsti per esigenze legate al territorio dovranno essere esplicitati nel programma
previsto per il servizio di spazzamento e pulizia delle strade.
Ravenna
Forlì-Cesena
Spazzamento integrato (manuale/meccanizzato)
Fino ad ora il servizio di spazzamento è stato gestito nei diversi Comuni con
modalità differenti: il servizio è stato gestito da HERA solo in alcuni Comuni, in altri
parzialmente e dal Comune, in altri solo dal Comune.
Le modalità organizzative del servizio definitive sono basate su un confronto con le
singole amministrazioni comunali per procedere all’analisi delle diverse esigenze e alla
stesura di un progetto di fattibilità tecnico-economico .
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I servizi di spazzamento e pulizia nel contesto del servizio gestione rifiuti urbani
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Di seguito sono individuati gli standard minimi definiti in termini di risorse da
impiegare nel servizio (ore/ab/anno) e quindi in termini di risorse economiche.
Si ritiene ragionevole rimandare le definizioni “esecutive” sul come articolare le
risorse previste in termini di ore/servizio/anno in sede di definizione dei singoli Accordi
con i diversi Comuni. Ove di interesse per le singole Amministrazioni Comunali è
anche ipotizzabile, in una fase transitoria, il mantenimento di alcune attività a basso
impiego di attrezzature, come lo spazzamento manuale, a personale comunale. Questo
consentirebbe una gestione ottimale delle risorse attualmente presenti nei Comuni e una
riduzione complessiva dei costi del gestore.
Al fine di omogeneizzare l'offerta di servizio per i Comuni appartenenti alla
medesima macroarea di riferimento, sono stati utilizzati i seguenti parametri :
AREA OMOGENEA OFFERTA DI SERVIZIO ARTICOLAZIONE INT ERVENTI
Area A 0,35 ore addetto/abitanti anno 60% interventi manuali
40% interventi meccanizzati
Area A4 0,60 ore addetto/abitanti anno 60% interventi manuali
40% interventi meccanizzati
Area B 0,35 ore addetto/abitanti anno 80% interventi manuali
20% interventi meccanizzati
Area B4 0,50 ore addetto/abitanti anno 50% interventi manuali
50% interventi meccanizzati
Area C 0,35 ore addetto/abitanti anno 95% interventi manuali
5% interventi meccanizzati
Tali standard verranno declinati in modo differenziato per Comune, in modo da
ottenere un’organizzazione del servizio modulata sulle reali caratteristiche del territorio.
Rimini
Pulizia strade (Stato Attuale)
Attualmente il servizio viene svolto da Hera solo in nove Comuni: Bellaria-Igea
Marina, Cattolica, Misano Adriatico, Riccione, Rimini, Morciano di Romagna, San
Giovanni in Marignano, Santarcangelo e Verucchio.
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Per i Comuni della fascia costiera le zone sono divise in sub-zone: tre per quella
turistica (litoranea, vie principali, strade interne) e due per le altre (vie principali, strade
interne); in tali Comuni il dettaglio delle cadenze di passaggio per le diverse attività
(pulizia stradale manuale o meccanizzata o mista e svuotamento cestini) è molto spinto.
Nei quattro Comuni dell’entroterra non vi è suddivisione in sub-zone e il servizio è
limitato a pochi passaggi l’anno.
Il servizio di pulizia strade viene realizzato con i seguenti sistemi:
• pulizia manuale: viene effettuata con l’utilizzo di operatori ecologici e di un mezzo
operativo (normalmente un Porter Piaggio con cassone ribaltabile);
• pulizia meccanizzata: viene effettuata con l’utilizzo di un autista con spazzatrice
che lavora in singolo;
• pulizia programmata: viene effettuato da una squadra di operatori ecologici, autisti
e mezzi operativi (spazzatrice, Porter, Daily con vasca, botte acqua) in numero variabile
in base alle esigenze del territorio e del periodo.
• Lavaggio: viene effettuato da un autista con mezzo operativo dotato di idropulitrice
a pressione, solo in alcuni punti particolari del territorio.
In alcuni comuni, contestualmente al servizio di pulizia della strada, vengono svolti
alcuni lavori complementari: vuotatura cestelli porta carta, manutenzione cestelli,
lavaggio sottopassi, vicoli e punti particolari, pulizia aree verdi.
I restanti undici Comuni svolgono il servizio in economia, utilizzando personale e
mezzi propri.
Spazzamento manuale/meccanizzato/lavaggio (standard prestazionali)
Nella seguente tabella vengono sintetizzate le modalità organizzative del servizio.
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La tabella successiva illustra gli standard prestazionali medi differenziati in funzione
della caratterizzazione territoriale del Comune, delle aree omogenee individuate al suo
interno e del periodo di erogazione del servizio (estate: da giugno a settembre; inverno:
da settembre a maggio).
B.2 Analisi della domanda & offerta di servizi
La ricognizione sui servizi di spazzamento e accessori nei diversi ATO della
Regione Emilia-Romagna evidenzia una complessiva disomogeneità dei servizi che
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differiscono per caratteristiche quali-quantitative anche tra Comuni omologhi per
territorio e popolazione servita.
Certamente la disponibilità di dati non sempre aggiornati o mancanti (spesso nei
comuni in cui il servizio è svolto in economia) non permette un’analisi puntuale
nell’intero territorio regionale.
A livello regionale si può individuare una tendenza generale alla copertura del
servizio ristretta alle principali realtà metropolitane, riservando ai centri minori servizi
con una frequenza ridotta se non servizi di sola emergenza.
Distinguendo le differenti zone omogenee coperte all’interno di ogni comune si
rilevano diverse denominazioni, in particolare:
• Centro storico
• Residenziale
• Turistico
• Alta densità commerciale
• Forese
• Resto Urbano
Inoltre vengono di volta in volta specificati interventi particolari che non risultano
rilevanti al fine di una valutazione d’insieme.
Per quel che riguarda le tipologie di servizi forniti può essere utile individuare oltre
ai servizi standard già riportati nelle schede di sintesi anche quei servizi accessori che
risultano più diffusi nel territorio.
B.3 I benchmark di riferimento
Fonti
A livello regionale si può prendere a riferimento il documento dell’Autorità di
Vigilanza “Carta dei servizi: linee guida, schema di riferimento e standard di qualità”
che fornisce uno schema per la redazione delle carte dei servizi dei singoli gestori e
definisce degli indicatori di qualità di riferimento.
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Parametri considerati
Al momento la redazione degli schemi delle carte dei servizi dei vari ATO, come
previsto nei Piani d’Ambito approvati o in corso di redazione, segue lo schema
dell’Authority.
Servizio di pulizia strade
Spazzamento stradale
meccanizzato
individuate zone e frequenza di intervento
Percentuale di rispetto
del programma di
spazzamento
meccanizzato nell’arco di
un anno
90%
Spazzamento manuale
• giornalmente nei quartieri più frequentati
• una volta la settimana nei punti più critici
• bisettimanalmente nei centri del forese
Servizi di minima Festivi
Numero di cestini Distribuzione sul territorio
Frequenza di
svuotamento cestini
• rispetto di un programma definito che preveda
frequenze giornaliere, bisettimanali o trisettimanali in
relazione alle esigenze specifiche
Lavaggio strade • definire un programma per zone dove si interviene
con frequenza mensile.
Raccolta foglie • individuare le zone di intervento
Raccolta siringhe
abbandonate
• prevedere un programma di intervento su zone
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particolarmente delicate
• interventi su chiamata degli utenti
B.4 Metodologie di controllo
Organi di supervisione
A livello nazionale viene attribuito un ruolo di supervisione, raccolta dati e tutela a
due distinti enti, l’APAT e l’ONR. L’APAT (Agenzia per la protezione dell’Ambiente e
per i servizi Tecnici), istituita ai sensi del D.Lgs. 300/1999 svolge i compiti e le attività
tecnico-scientifiche di interesse nazionale per la protezione dell'ambiente, per la tutela
delle risorse idriche e della difesa del suolo, e nasce dalla fusione tra l'Agenzia
nazionale per la Protezione dell'Ambiente (ANPA) ed il Dipartimento per i Servizi
tecnici nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’ONR (Osservatorio Nazionale sui Rifiuti) è stato costituito al fine di garantire
l'attuazione delle norme previste dal D.Lgs. 22/97, con particolare riferimento alla
prevenzione della produzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti ed
all'efficacia, all'efficienza ed all'economicità della gestione dei rifiuti, degli imballaggi e
dei rifiuti di imballaggio, nonché alla tutela della salute pubblica e dell'ambiente.
A livello regionale le attività di controllo sono principalmente affidate agli ATO, che
esercitano “tutte le funzioni spettanti ai Comuni relativamente all’organizzazione e
all’espletamento della gestione dei servizi pubblici ad essa assegnati” ai sensi della L.R.
25/99 e s.m.i.
Attraverso l’attivazione delle Convenzioni con i singoli gestori si instaura un
rapporto contrattuale che prevede anche la verifica delle prestazioni previste
(programma annuale delle attività) e fornite.
A questo quadro normativo corrisponde una situazione diversificata tra i diversi
ATO e all’interno del singolo ATO, in funzione delle differenti modalità di servizio
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previste dalle convenzioni, dell’effettiva stipula delle stesse e dell’esistenza di residue
gestioni in economia a carico dei Comuni.
Parallelamente diversi ATO stanno sviluppando schemi di carte dei servizi,
seguendo le indicazioni normative e le linee guida dell’Autorità Regionale di Vigilanza.
In tal modo i Gestori sono stimolati ad attivare contestualmente alla redazione delle
specifiche Carte dei Servizi anche meccanismi interni di monitoraggio, verifica e
miglioramento degli standard.
Inoltre anche l’ONR ha attivato un modello a rete e si sta dotando di sedi per il
supporto alle funzioni di monitoraggio, di programmazione e di controllo
dell'Osservatorio stesso. Le province istituiscono l'Osservatorio Provinciale sui Rifiuti
(OPR) con l’obiettivo di valorizzare le esperienze territoriali esistenti e creare un
rapporto per le funzioni di monitoraggio della gestione dei rifiuti tra le strutture locali e
quelle centrali.
Le metodologie
A livello operativo le attività principali vengono svolte dalle Agenzie d’Ambito, a
cui è assegnato il controllo sul servizio reso dai gestori (L.R. 25/99 e s.m.i., Art. 6 c. 3
lettera f).
Il controllo sul servizio avviene in generale secondo due modalità:
• Controllo indiretto
Questa metodologia si basa sullo scambio di informazioni tecnico-economiche
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tra Gestore, Comuni e ATO. Nelle Convenzioni e Disciplinari Tecnici vengono
specificate le modalità di redazione dei report periodici, i dati specifici dei
singoli servizi. In particolare si possono elencare tra gli indicatori le frequenze di
spazzamento, le aree servite, i costi specifici, ma anche i tempi per interventi di
emergenza o gli scostamenti dagli standard di servizio.
Rientra in questo tipo di controllo anche la raccolta di segnalazioni da parte dei
Comuni attraverso l’URP o ufficio equivalente. Sarà cura dell’ATO definire
modulistica e procedure per facilitare la comunicazione chiara e puntuale di
questi dati.
• Controllo diretto
In questo caso l’ATO attiva, direttamente o attraverso appositi accordi e
convenzioni, specifici servizi di vigilanza e controllo sul servizio fornito dal
Gestore. Tali attività comprendono la verifica sul campo tramite ispettori dei
servizi svolti e la rispondenza con gli standard tecnici definiti dalla convenzione
col Gestore. Di norma durante questi servizi gli operatori rilevano tutti i dati
disponibili, affidando eventuali azioni sanzionatorie alle verifiche successive a
cura dell’ATO.
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B.5 Qualità dei servizi erogati
Le Carte dei Servizi
Si riporta di seguito le carte dei servizi disponibili per i diversi Gestori in Emilia-
Romagna:
Gestore Anno Fonte/Note Riferimento
AIMAG (MO) 2005 AIMAG http://www2.aimag.it/infoweb/infoweb.nsf/71adc07f4c3f000ec1256b3300369359/189c571146f1c3e1c1256b3e0055de73/$FILE/CartaSerAmbientali_05.pdf
AREA (FE) 2005 AREA http://www.areacopparo.it/DOWN/Cartaservizi_2005.pdf
CMV Servizi (FE) n.d. ATO (schema del documento) http://www.atoferrara.it/ato6/ato.nsf/Documenti/17857DC01BBED2DDC12570F60077B524?OpenDocument
ENIA SOT PC 2006 ATO (schema del documento) http://www.atopiacenza.it/Allegati/SottoLivelli/carta_servizio_15112006-93245.pdf
ENIA SOT PR n.d. Presente un'area del sito web, vuota. http://www.amps.it/sportello/carta-servizi.html
n.d.
ENIA SOT RE n.d. Presenti solo le carte dei servizi Gas, Idrico e Teleriscaldamento http://www.agac.it/database/agac/agac.nsf/pagine/12C387602579CBCAC1256C1A00468F1F?OpenDocument
n.d.
HERA SOT BO 2004 ATO (schema del documento) http://www.gruppohera.it/bologna/?sub=181
HERA SOT FE n.d. ATO (schema del documento) http://www.atoferrara.it/ato6/ato.nsf/Documenti/17857DC01BBED2DDC12570F60077B524?OpenDocument
HERA SOT IF 2004 ATO (schema del documento) http://www.gruppohera.it/bologna/?sub=181
HERA SOT MO 2005 Meta- HERA http://www.comune.modena.it/partecipazioni/hera-modena/Carta_dei_servizi_2005_Meta.pdf
HERA SOT RA 2003 HERA http://www.gruppohera.it/ravenna/?sub=carte_servizi&id=7
SOELIA (FE) 2006 SOELIA http://www.soelia.it/area_clienti/rifiuti/rifiuti/La%20Carta%20servizi%20Gestione%20Rifiuti%20Urbani%202006%20-%20SOELIA.pdf
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I dati sulla qualità
I principali strumenti per determinare la qualità del servizio di spazzamento sono
forniti dalle Carte dei Servizi. Dal quadro del paragrafo precedente emerge che ad oggi
non tutti i gestori hanno attivato le Carte.
Per quei gestori che hanno provveduto a redigere le Carte secondo le indicazioni del
relativo ATO non è ad oggi possibile reperire le informazioni sulla qualità del servizio e
il rispetto degli standard concordati. Questi dati non sono solitamente forniti nemmeno
nei più recenti rapporti degli OPR provinciali o nei siti web degli ATO.
A livello nazionale il Rapporto Civicum ed. 2007 mostra come sia diffusa la
mancanza di dati reali a consuntivo sui servizi di spazzamento, mentre l’unico dato
quasi sempre disponibile (la frequenza di spazzamento) è fornito con modalità differenti
(dato medio, minimo e/o massimo) data la diversità del servizio in zone e periodi
diversi. Quanto all’efficienza e qualità del servizio a volte può essere indicato il grado
di completamento del servizio ma spesso anche in questo caso è un valore che fa
riferimento agli standard di qualità e non a dati reali.
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B.6 Dati economici
Dall’analisi dei Piani d’Ambito è possibile determinare, per gli scenari di Piano, i valori dei costi del servizio di Spazzamento e
Lavaggio strade, elaborati sulla base dello schema di Piano Finanziario come da DPR 158/99. In generale si può notare come i costi CSL
tendano ad aumentare. Questo è dovuto all’estensione degli standard minimi di servizio anche a Comuni che allo stato attuale dispongono
di servizi sottodimensionati se non addirittura assenti.
ATO Dato costo
disponibile Fonte
Anno Fonte
Scenario di Piano (anno)
Anno riferimento costi
Pagina del Documento
Note
ATO 1 – PC ���� Piano Ambito 2006 2006-2008 2008 312 Costi annui a regime validi a partire dall’anno di piena attivazione del sistema
delle raccolte (2008)
ATO 2 – PR n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Piano in fase di elaborazione
ATO 3 – RE n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Piano in fase di elaborazione
ATO 4 – MO Piano Ambito 2006 2008 n.d. n.d.
Disponibile il solo valore complessivo del PEF 2005, In attesa dell' “Elenco
costi unitari delle attività”, quale strumento per la predisposizione dei Piani
Annuali relativi all’annualità 2008;
ATO 5 – BO ���� Piano Ambito 2004 2005-2007 2005-2007 192 Costi disponibili anche scorporati per aree omogenee
ATO 6 – FE ���� Piano Ambito 2004 2005-2007 2005 182
ATO 7 – RA ���� Piano Ambito 2005 2005-2007 2005 119 all.D Costi disponibili anche scorporati per singolo comune
ATO 8 – FC ���� Piano Ambito 2005 2007-2008 2008 124 Costi solo scorporati per aree omogenee
ATO 9 – RN ���� Piano Ambito 2005 2007 2007 137 e 141 ss.
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Regione Emilia Romagna - Valutazione economica dei servizi di igiene urbana (dettaglio costi SGR)
CSL CRT CTS AC CRD CTR CG CG+CC+CK
ATO Scenario (Anno)
Costi Spazzamento e Lavaggio strade
Costi Raccolta e Trasporto RSU
Costi Trattamento e Smaltimento
RSU Altri Costi
Costi di Raccolta Differenziata per
materiale
Costi di Trattamento e
Riciclo
Costi operativi di gestione (CGIND
+ CGD)
Tariffa di riferimento
ATO 1 – PC 2008 959'332 2'013'730 6'933'700 - 2'872'945 1'789'485 14'569'192 33'288'492
ATO 2 – PR n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
ATO 3 – RE n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
ATO 4 – MO n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d.
ATO 5 – BO 2007 30'484'416 23'719'222 29'739'725 493'370 24'126'169 10'993'007 119'622'235 146'605'454
ATO 6 – FE 2007 3'754'694 6'733'796 8'813'717 1'167'452 4'541'109 3'513'137 28'523'905 54'274'323
ATO 7 – RA 2009 7'544'000 7'940'000 9'408'000 - 5'566'000 5'277'000 35'734'000 45'419'000
ATO 8 – FC 2008 4'384'915 3'701'038 16'970'920 1'784'213 6'614'734 3'436'097 37'746'512 47'729'930
ATO 9 – RN 2007 8'554'351 6'996'696 17'372'423 862'050 9'511'829 3'175'301 46'472'651 56'681'578
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Sono di seguito riepilogati i principali indicatori di CSL procapite e incidenza
% del CSL sui costi totali del servizio.
ATO Anno scenario CSL (euro/anno)
CSL procapite
(euro/ab*anno)
Incidenza su costi
totali (% CSL su
costi totali)
ATO 1 – PC 2008 959'332 3,45 3%
ATO 2 – PR n.d. - - -
ATO 3 – RE n.d. - - -
ATO 4 – MO n.d. - - -
ATO 5 – BO 2007 30'484'416 31,93 21%
ATO 6 – FE 2007 3'754'694 10,63 7%
ATO 7 – RA 2009 7'544'000 20,20 17%
ATO 8 – FC 2008 4'384'915 11,60 9%
ATO 9 – RN 2007 8'554'351 29,09 15%
Il range dei valori economici in euro/ab*anno del CSL è compreso dal valore
minimo di 3,45 euro/ab*anno al valore massimo di ca. 32 euro/ab/anno. I dati medi
sono quindi poco significativi.
Un approfondimento sui dati di costo è contenuta nel § 4.3.
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B.7 Quadro di sintesi
La rilevazione dello stato del servizio di spazzamento e pulizia permette di definire
un quadro delle principali criticità e delle prospettive del servizio indicate dai vari Piani
d’Ambito, in cui è descritto sia lo stato di fatto attuale, sia alcune previsioni e
indicazioni.
Criticità rilevate:
• Servizio di spazzamento meccanizzato scarsamente diffuso
• Mancata definizione di zone omogenee
• Lavaggio stradale ampiamente sottodimensionato
• Obsolescenza dei mezzi meccanici
• Scarsa disponibilità di dati a consuntivo sulla quantità-qualità dei servizi forniti,
in particolare per le gestioni ancora oggi in economia.
Prospettive:
• Incremento e razionalizzazione dell’intervento meccanizzato, specialmente nelle
aree artigianali e di maggior densità abitativa. Contestuale qualificazione del
personale e rinnovamento dei mezzi
• Estensione del servizio di lavaggio strade e definizione di precisi programmi di
intervento coordinati con gli altri metodi di pulizia.
• Attivazione di sistemi di controllo del servizio e della qualità in modo da poter
valutare con criteri omogenei e congruenti anche quei servizi che per la loro
natura sono difficilmente quantificabili. Tra questi sistemi viene anche prevista
la formazione di apposito personale dedicato alla verifica da parte di ATO e
Comuni del rispetto delle Convenzioni coi Gestori.
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Si evidenzia che le criticità emerse nella lettura dei Piani d’Ambito, trovano gia
risposta nelle azioni di Piano previste dai singoli ATO. Il processo di
riorganizzazione dei servizi di spazzamento e pulizia è pertanto già in atto.