Post on 12-Sep-2018
I PROGRAMMI PER IL CONTROLLO DELLE IOS ED IL BUON USO DEGLI ANTIBIOTICI: UNO STATO, MOLTE REGIONI
Polo Ospedaliero Interaziendale Trapianti (Dipartimento POIT): 4 anni di sorveglianza degli Alert Organism
Antonio SilvestriUOSD Qualità, Certificazione e Sicurezza
delle Cure – Risk ManagementAzienda Ospedaliera San Camillo Forlanini
Roma
Massimiliano AngelucciDirezione Sanitaria Aziendale
Azienda Ospedaliera San Camillo ForlaniniRoma
Polo Ospedaliero Interaziendale Trapianti (Dipartimento POIT)
AO San Camillo ForlaniniIstituto Nazionale per le Malattie Infettive ‘’Lazzaro Spallanzani’’
AO San Camillo
Forlanini
INMI Spallanzani
Un Dipartimentoper due Aziende
geograficamente vicine
Mission del Dipartimento POIT
Centro costituito nel 2007 per l’attività di Trapianto di Fegato e Pancreas da donatore
cadavere e Rene da Donatore vivente e cadavere
Attività Trapiantologica
Organizzazione del Dipartimento POIT: le UU.OO. ‘’aggregate’’
• 27 Posti Letto di ROChirurgia Generale e dei Trapianti
e Chirurgia dell’Uremico e Trapianto di Rene
• 5 (Int) + 12 (Sub-Int) Posti LettoRianimazione, Terapia Intensiva e Sub Intensiva
• 32 Posti Letto di ROEpatologia
• 10 Posti Letto di RONefrologia e Dialisi
BLOCCO OPERATORIO ( 2 SALE)
Dipartimento POIT
Laboratorio di Virologia
Laboratorio di Immunologia
Banca Biologica
EndoscopiaGastro
enterologia
Cardiologia
Diagnostica per
Immagini
Organizzazione del Dipartimento POIT: le UU.OO. ‘’collegate’’
Dipartimento POIT: Volumi di attività Trapiantologica dal
2012 al 2015
NumeroDegenza
media (gg)
Trapianto di Fegato 105 21,6
Trapianto di Rene/Rene-Pancreas
140 12,4
Totale Trapianti 245 16,3
Dipartimento POIT: Distribuzione per anno del numero totale dei pazienti
ricoverati per trapianto dal 2012 al 2015
0
5
10
9
4
5
3
7 7
5
3
5
7
6
12
10
9
0
4
0 0 0
1
3
3 3
12
2
5
9
5
4
5
3
4
7
4
8
10
5
6
5
6
3
4
6
7
4
GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE
tot 2012 tot 2013 tot 2014 tot 2015
L’evento che cambia il Dipartimento POIT……….
3 Eventi Avversi con caratteristiche sentinella
3 decessi tra il 12.03.2013 e il 17.05.2013
per sepsi da Klebsiella pneumoniae spp resistente ai carbapenemi (KPC)
Cluster da Klebsiella pneumoniaeresistente ai carbapenemi (KPC)
…Il Cluster da Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi (KPC): Caso 1
Donna di 59 aa affetta da IRC in trattamento emodialitico.
Il 25.01.2013 viene sottoposta a trapianto di Rene.
Degente dal 25.01-2013 al 26.01,2013 in Terapia Intensiva.
Degente dal 27.01.2013 in Chirurgia.
04.02.2013: secrezione dalla ferita e primo riscontro di TR positivo per KPC
14.02.2013: liquido di drenaggio positivo per KPC
16.02.2013: deiescenza della ferita chirurgica
18.02.2013: rialzo febbrile e riscontro di Urinocoltura positiva per KPC
22.02.2013: espianto del rene trapiantato e inizio emodialisi
Trasferimento dal 23.02.2013 in Terapia Intensiva
01.03.2013: riscontro di Emocoltura positiva per KPC
Decesso in data 12.03.13 per sepsi da KPC
Donna di 71 aa affetta da IRC in trattamento emodialitico.
Il 12.02.2013 viene sottoposta a doppio trapianto di Rene.
Degente dal 12.02 al 13.02 in Terapia Intensiva.
Degente dal 14.02 in Chirurgia.
16.02.2013: repentino peggioramento delle condizioni generali (dolori addominali e rallentamento ideomotorio) ; ↑ creatininemia
18.02.2013: primo riscontro di TR positivo per KPC
20.02.2013: edema, dolorabilità arto inf. SN; ↑ Temperatura
22.02.2013: stato soporoso; riscontro di Emocoltura e drenaggio addominale positivi per KPC
23.02.2013: riscontro di Urinocoltura positiva per KPC
Trasferimento dal 25.02.2013 in Terapia Intensiva
14.03.2013: riscontro di BAL positivo per KPC
Decesso in data 22.04.13 per sepsi da KPC.
…Il Cluster da Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi(KPC): Caso 2
…Il Cluster da Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi (KPC): Caso 2
Uomo di 74 aa affetto da IRC in trattamento emodialitico.
Il 27.03.2013 viene sottoposto a trapianto di Rene.
Degente dal 27.03 al 28.03 in Terapia Intensiva.
Degente dal 29.03 in Chirurgia.08.04.2013: episodio sincopale e primo riscontro di Urinocoltura positiva
per KPC12.04.2013: repentino decadimento delle condizioni generali e comparsa di
rallentamento ideomotorio17.04.2013: ↑ Temperatura19.04.2013: urinocoltura positiva per KPC22.04.2013: riscontro di Liquido di drenaggio positivo per KPC ed espianto
dell’organo trapiantato
Trasferimento dal 22.04.2013 in Terapia Intensiva
24.04.2013: riscontro di Emocoltura positiva per KPC.
04.05.2013: riscontro di BAL positivo per KPC.
Decesso in data 17.05.13 per sepsi da KPC.
…Il Cluster da Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi(KPC): Caso 3
…Il Cluster da Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi (KPC): Caso 3
CASO 2• Insufficiente aderenza all’applicazione delle precauzioni
da contatto/isolamento?• Possibile trasmissione crociata in Chirurgia (presenza
contemporanea del caso 1 e 2).
CASO 3• Insufficiente aderenza all’applicazione delle precauzioni da
contatto/isolamento?• Possibile trasmissione crociata in Chirurgia (presenza del
caso 2 e di un paziente non trapiantato con infezione da KPC).
CASO 1• Insufficiente aderenza all’applicazione delle
precauzioni da contatto/isolamento?• Possibile trasmissione crociata in T. Intensiva
(presenza di altri pazienti con infezione da KPC)
Il Cluster da Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi(KPC): criticità specifiche
Il Cluster da Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi(KPC): criticità generali
Procedure assistenziali e di
gestione di pazienti colonizzati/infetti da
MDR non chiaramente definite
Commistione, all’interno del
reparto di Chirurgia, tra pazienti
trapiantati e pazienti di chirurgia generale
N. Posti Letto superiore allo
standard
Percorsi connettivi tra le due strutture non chiaramente
definiti
Riorganizzazione del Dipartimento POIT
Interventi Strutturali
Interventi Organizzativi
Interventi Formativi
Riorganizzazione del Dipartimento POIT: tipologia di Interventi
Sospensione dell’attività trapiantologica
dal 01.08.2013 al 15.11.2013
Riorganizzazione del Dipartimento POIT: Intervento n. 0
Riorganizzazione del Dipartimento POIT: Interventi strutturali
Posti letto superiori a quelli concepibili
Commistione, all’interno del reparto
di Chirurgia, tra pazienti trapiantati e pazienti di
chirurgia generale
Percorsi connettivi tra le strutture non
chiaramente definiti
nuovi Layout e percorsi connettivi con riduzione dei posti letto della degenza chirurgica da 27 a 21
Dipartimento POIT: Planimetria del reparto di Chirurgia
2013
Riorganizzazione del Dipartimento POIT: Interventi Strutturali
Il nuovo layout del reparto di Chirurgia
Cohorting di pazienti e Operatori!
2013
Dipartimento POIT: Planimetria del Blocco Operatorio
2013
Traslatore
FILTRO
Riorganizzazione del Dipartimento POIT: Interventi Strutturali
Il nuovo layout del Blocco Operatorio2013
Dipartimento POIT: Planimetria del reparto Rianimazione
2013
FILTRO
Riorganizzazione del Dipartimento POIT: Interventi Strutturali
Il nuovo layout del Reparto Rianimazione2013
Il Percorso attuale del paziente Trapiantando/Trapiantato2013
Riorganizzazione del Dipartimento POIT: Interventi Organizzativi
Procedure assistenziali e di gestione di pazienti
colonizzati/infetti da MDR non chiaramente definite
Nuove Procedure
Riorganizzazione del Dipartimento POIT: Interventi Organizzativi
Nuove Procedure
25 Proceduredeliberate
Riorganizzazione del Dipartimento POIT: Interventi organizzativi
Nuove Procedure
Sorveglianza attiva e passiva delle ICA
Indagini sullo stato del paziente, i percorsi
assistenziali, l’adozione delle precauzioni
standard e specifiche con riferimento anche alla collocazione del
paziente
Riorganizzazione del Dipartimento POIT: Interventi Formativi
6 mesi di Formazione220 Persone Formate
Vediamo se c’è stato un cambiamento…
Risultati di 4 anni di sorveglianza degli Alert Organism nel Dipartimento POIT
Alert organism (1)
1. Acinetobacter baumannii resistente ai carbapenemi (AB CR)
2. Aspergillus spp
3. Clostridium difficile produttore di tossina (CD T)
4. Enterococcus faecalis o faecium resistenti alla vancomicina (VRE)
5. Klebsiella (K) spp ed Escherichia coli (EC) produttori di beta-lattamasi a spettro esteso (ESBL)
6. Klebsiella spp ed Escherichia coli resistentiai carbapenemi (definizione della Circolare del Ministero dellaSalute del 26.02.13): non sensibilità a imipenem e/o meropenem (categoria R o Idell'antibiogramma) e/o produzione di carbapenemasi dimostrata mediante testdi conferma fenotipica e/o genotipica
7. Legionella spp8. Pseudomonas aeruginosa resistente ai
carbapenemi (PA CR)9. Staphylococcus aureus resistente
all’oxacillina (MRSA)10. Ogni altro microrganismo che il laboratorio
di microbiologia ritenga di segnalare comealert per motivi epidemiologici e/o clinici(ad es., Escherichia coli produttore diverocitotossina)
Alert organism (2)
Criteri di inclusione
Primo riscontro in qualsiasi materiale biologicodi un microrganismo definito come alertorganism
in
Pazienti ricoverati in RO per trapianto nelleUU.OO. Chirurgia generale e dei Trapianti eChirurgia dell’Uremico, Trapianto di Rene eRianimazione
Riscontri successivi al primo nello stessopaziente dello stesso fenotipo di alert organismanche in materiali biologici diversi
e/o
Ricoveri ordinari ripetuti nella degenzachirurgica/Terapia Intensiva durante il periodo inesame
Criteri di esclusione
Definizioni (1)
Alert organism acquisitoprimo riscontro in qualsiasi materiale biologico prelevato dopo 48 ore dal ricovero ordinario.
Alert organism importatoprimo riscontro in qualsiasi materiale biologico prelevato entro 48 ore dal ricovero ordinario.
Definizioni (2)
Infezione da Alert organismriscontro in almeno un campione clinico; per le urine carica >= 100.000 UFC/ml; per la punta catetere venoso centrale (CVC) carica >= 1.000
Colonizzazione da Alert organismriscontro solo in almeno un campione di sorveglianza , oppure per le urine carica <100.000 UFC/ml, oppure per la punta CVC carica <1.000
Fonti delle segnalazioni di Alert Organism
Dal gennaio 2012 al settembre 2013
• Medici della degenza Chirurgica
Dall’ottobre 2013 in poi
• Laboratorio di Microbiologia
Raccolta dei dati(per la definizione dei casi)
• Indagine in reparto con scheda ad hoc
• Se necessario, verifica presso i laboratori di microbiologia dell’AO San Camillo-Forlanini e dell’INMI.
Limiti dello studio
• La definizione di “Acquisizione post ricovero” si riferisce a un riscontro di positività per MDRO su campione di sorveglianza, dopo 48h dalla data di ricovero, non escludendo in maniera definitiva l’importazione della stessa
• La definizione di “Infezione” è stata adottata sulla base del riscontro su campione clinico, non valutando la presenza o meno della prescrizione della terapia antibiotica
Infezioni e colonizzazioni da Alert organism e data di primo isolamento dal 2012 al 2015
Acquisite Importate Totale
Colonizzazioni 16 3 19
Infezioni 21 0 21
Infezioni e colonizzazioni da alert organism divisi per tipo di alert dal 2012 al 2015
Alert organism Infezioni Colonizzazioni Totale Totale%
CPKP 5 12 17 (42,5%)
EC ESBL 4 0 4 (10%)
CD T 3 0 3 (7,5%)
PA CR 3 0 3 (7,5%)
VRE 2 2 4 (10%)
EC CR 1 0 1 (2,5%)
KP ESBL 1 3 4 (10%)
AB CR 1 0 1 (2,5%)
Aspergillus 1 0 1 (2,5%)
MRSA 0 1 1 (2,5%)
Enterobacteraerogenes
0 1 1 (2,5%)
TOTALE 21 19 40 (100%)
Infezioni e colonizzazioni da alert organism per tipo di alert e divisi tra Importati e acquisiti dal 2012 al 2015
Alert organism Importati Acquisiti Totale
CPKP 0 17 17 (42,5%)
EC ESBL 0 4 4 (10%)
CD T 0 3 3 (7,5%)
PA CR 0 3 3 (7,5%)
VRE 0 4 4 (10%)
EC CR 0 1 1 (2,5%)
KP ESBL 2 2 4 (10%)
AB CR 0 1 1 (2,5%)
Aspergillus 0 1 1 (2,5%)
MRSA 1 0 1 (2,5%)
Enterobacter aerogenes 0 1 1 (2,5%)
TOTALE 3 37 40 (100%)
Incidenza cumulativa (per 100 pz ricoverati) di infezioni e colonizzazioni da alert organism dal 2012 al 2015
11,1
26,9
14,5
10,3
TOT 2012 TOT 2013 TOT 2014 TOT 2015
Incidenza Cumulativa I e C
Incidenza Cumulativa I e C
Incidenza cumulativa (per 100 pz ricoverati) diinfezioni da alert organism dal 2012 al 2015
4,8
13,5
6,5
4,4
TOT 2012 TOT 2013 TOT 2014 TOT 2015
Densità di incidenza (per 1.000 gg di degenza) di infezioni e colonizzazioni da Alert organism dal 2012 al 2015
Anno Densità di Incidenza
2012 6,4‰
2013 14,0‰
2014 6,1‰
2015 5,6‰
Andamento delle Infezioni/colonizzazioni per data di isolamento, reparto e anno dal 2012 al 2015
0
2
4
6
8
10
12
I Semestre 2012 II Semestre 2012 I Semestre 2013 II Semestre 2013 I Semestre 2014 II Semestre 2014 I Semestre 20115 II Semestre 2015
Chirurgia Rianimazione
Valutazione dell’impatto delle Enterobacteriacee resistenti ai carbapenemi: nuova organizzazione dei dati e risultati
Considerata l’esiguità del numero degli MDRO isolati, per agevolare l’analisi dei dati e la comprensione dei risultati questi sono stati aggregati in:
MDRO – non CRE N. Totale casi dal 2012 al 2015
P. aeruginosa resistente ai carbapenemi
3
A. Baumannii 1
Aspergillus 1
Clostridium difficile produttore T.
3
E. coli ESBL 4
MRSA 1
VRE 4
Enterobacter aerogenes 1
Klebsiella pneumoniaeESBL
4
MDRO – CRE N. Totale dei casi dal 2012 al 2015
Klebsiella pneumoniae res. ai carbapenemi
17
E. coli res. ai carbapenemi 1
Andamento delle Infezioni/colonizzazioni da MDRO – CRE e MDRO non CRE In Chirurgia per data di isolamento e anno
dal 2012 al 2015
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
I Semestre 2012 II Semestre 2012 I Semestre 2013 II Semestre 2013 I Semestre 2014 II Semestre 2014 I Semestre 2015 II Semestre 2015
MDRO - CRE MDRO - NON CRE
Andamento delle Infezioni/colonizzazioni da MDRO – CRE e MDRO non CRE in Rianimazione per data di isolamento e anno
dal 2012 al 2015
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
I Semestre 2012 II Semestre 2012 I Semestre 2013 II Semestre 2013 I Semestre 2014 II Semestre 2014 I Semestre 2015 II Semestre 2015
MDRO - CRE MDRO - NON CRE
Andamento delle Infezioni da MDRO – CRE in Chirurgia e Rianimazione per data di isolamento e anno
dal 2012 al 2015
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
I Semestre 2012 II Semestre 2012 I Semestre 2013 II Semestre 2013 I Semestre 2014 II Semestre 2014 I Semestre 2015 II Semestre 2015
Chirurgia Rianimazione
Andamento delle Colonizzazioni da MDRO – CRE in Chirurgia e Rianimazione per data di isolamento e anno
dal 2012 al 2015
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
I Semestre 2012 II Semestre 2012 I Semestre 2013 II Semestre 2013 I Semestre 2014 II Semestre 2014 I Semestre 2015 II Semestre 2015
Chirurgia Rianimazione
Conclusioni
• L’analisi temporale rileva un cluster nel primo semestre del 2013
• Il cluster è principalmente determinato da Klebsiella pneumoniaeresistente ai carbapenemi
• Il cluster è sostenuto da infezioni e da colonizzazioni
• Nel 2014 e nel 2015 è stato abbattuto il tasso diinfezioni/colonizzazioni, arrivando a zero per gli MDRO - CRE
I PUNTI CRUCIALI DEL CAMBIAMENTO
• Sorveglianza dei Microrganismi Alert
La Sorveglianza ‘’stretta’’ ha permesso di individuare tempestivamente i casi, adottare le precauzioni necessarie e verificarne la corretta applicazione (audit)
• Formazione & Empowerment
La formazione ha accresciuto il livello di consapevolezza degli operatori neiconfronti delle precauzioni standard e da contatto;
Nonostante ciò periodicamente vengono effettuati audit;
Inoltre in occasione di ogni riscontro di Alert Organism in un paziente, trapiantato o non, viene eseguito sistematicamente un audit sulle precauzioni adottate.
• Cambiamenti Strutturali
Le modifiche strutturali hanno favorito la corretta applicazione delle precauzioni standard e da contatto (cohorting di pazienti e operatori)